Fondo Pensione Complementare per il Personale del Banco di Napoli Iscritto all Albo tenuto dalla COVIP con il n. 1638

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1 Fondo Pensione Complementare per il Personale del Banco di Napoli Iscritto all Albo tenuto dalla COVIP con il n Documento sulla politica di investimento approvato il 18/12/2015 Il documento è redatto dal Fondo Pensione Complementare per il Personale del Banco di Napoli secondo le indicazioni stabilite dalla COVIP con la Delibera 16 marzo 2012.

2 Indice 1. Premessa.4 a. Caratteristiche generali del Fondo Pensione Complementare per il Personale del Banco di Napoli b. Destinatari SEZIONE A - Obiettivi della politica di investimento...5 a. Caratteristiche della popolazione di riferimento...6 b. Obiettivi reddituali e profilo di rischio SEZIONE A - Criteri di attuazione della politica di investimento...8 a. Modello di asset allocation prescelto...8 b. Struttura generale degli investimenti e criteri di individuazione degli stessi...9 c. Scheda analitica della Sezione SEZIONE B - Obiettivi della politica di investimento...12 a. Caratteristiche della popolazione di riferimento...13 b. Articolazione dell offerta di investimento...13 c. Obiettivi reddituali e profilo di rischio SEZIONE B - Criteri di attuazione della politica di investimento...15 a. Modello di asset allocation prescelto...15 b. Struttura generale degli investimenti e criteri di individuazione degli stessi...17 c. Schede analitiche dei comparti

3 6. Compiti e responsabilità dei soggetti coinvolti nel processo di investimento...21 a. Consiglio di Amministrazione...21 b. Commissione Finanza...22 c. Area Finanza...22 d. Segretario e Responsabile e. Advisor...23 f. Gestori finanziari (soggetti incaricati della gestione)...24 g. Banca depositaria h. Controllo interno...25 i. Collegio sindacale...25 j. Società di Revisione...25 k. Service amministrativo..., Sistema di controllo e valutazione dei risultati conseguiti...26 a. Strumenti di monitoraggio a livello di comparto...27 b. Strumenti di monitoraggio a livello di gestore Modifiche apportate nell ultimo triennio Evoluzioni programmate e sviluppi in corso di realizzazione.29 3

4 1. Premessa Il Documento sulla politica di investimento (di seguito Documento o DPI ) ha lo scopo di definire la strategia finanziaria che il Fondo Pensione Complementare per il Personale del Banco di Napoli (di seguito anche Fondo Pensione o Fondo ) intende attuare per ottenere, dall impiego delle risorse affidate, combinazioni rischio/rendimento efficienti nell arco temporale coerente con i bisogni previdenziali degli aderenti e con le prestazioni da erogare. Il Documento individua: gli obiettivi da realizzare nella gestione finanziaria; i criteri da seguire nella sua attuazione; i compiti e le responsabilità dei soggetti coinvolti nel processo; il sistema di controllo e valutazione della gestione finanziaria e dei risultati conseguiti. Tale documento, redatto in conformità alla Deliberazione COVIP del 16 Marzo 2012, che ha introdotto per i fondi pensione nuove regole di governance in materia di investimenti, è stato approvato il 30 novembre 2012 dal Consiglio di Amministrazione che, in data 18 dicembre 2015, ha deliberato il presente aggiornamento. Tutte le modifiche apportate sono annotate nell apposita sezione contenente la cronologia del documento, indicando una sintetica descrizione delle stesse e le date in cui sono state effettuate. Il Documento, che viene sottoposto a revisione periodica almeno ogni tre anni, non costituisce parte integrante della Nota Informativa ed è reso disponibile agli aderenti (di seguito anche Iscritti ) nel sito internet del Fondo all indirizzo Gli Iscritti possono anche farne richiesta a mezzo o posta ai seguenti indirizzi: e mail: info.fondopensionebdn@intesasanpaolo.com posta: via Toledo, Napoli a) Caratteristiche generali del Fondo Pensione Complementare per il Personale del Banco di Napoli Il Fondo Pensione è finalizzato all erogazione a favore degli Iscritti, dei beneficiari e dei loro superstiti di trattamenti pensionistici complementari del sistema previdenziale obbligatorio, ai sensi del d.lgs. 5 dicembre 2005, n Il Fondo è un fondo pensione negoziale costituito il 30 luglio 2001 in forma di Fondazione, operante in regime di contribuzione definita (l entità della prestazione pensionistica è determinata in funzione della contribuzione effettuata e dei relativi rendimenti) e prestazione definita (l entità della prestazione pensionistica è determinata per ciascuna platea dalle condizioni definite dai Regolamenti e dagli Accordi sindacali stipulati nel tempo presso le rispettive Aziende di appartenenza). Il Fondo Pensione è ripartito in due separate sezioni tra loro del tutto autonome sia sotto il profilo contabile che sotto il profilo gestionale, rispettivamente denominate Sezione A e Sezione B. La Sezione A è il polo di aggregazione delle forme di previdenza complementare a prestazione definita operanti nell ambito del Gruppo Intesa Sanpaolo (di seguito anche Gruppo ), per dare 4

5 continuità all erogazione dei trattamenti già dovuti dai regimi integrativi pregressi. La partecipazione alla Sezione A dei dipendenti è regolata da specifici accordi sindacali (adesione collettiva). Il patrimonio della Sezione A è costituito dall ammontare del conferimento iniziale dell allora Banco di Napoli in sede di istituzione della Fondazione, nonché dai successivi apporti derivanti dagli accorpamenti di altre forme previdenziali a prestazione definita operanti nel Gruppo. Il Banco di Napoli e i suoi successori sono solidalmente responsabili per le obbligazioni della Sezione A di cui sono coobbligati solidali gli eventuali altri garanti delle forme accorpate. La Sezione B opera in regime di contribuzione definita a capitalizzazione individuale e assicura prestazioni integrative in funzione della contribuzione effettuata e dei relativi rendimenti. L adesione alla Sezione B è individuale, libera e volontaria in base a condizioni stabilite dagli accordi aziendali. Il patrimonio della Sezione B è costituito dalla sommatoria delle posizioni individuali degli Iscritti. Il Fondo Pensione, stante la classificazione in vigore, rientra nella categoria dei fondi preesistenti (costituiti prima dell introduzione della legislazione sui fondi complementari) ed è iscritto all Albo tenuto dalla Covip con il numero b) Destinatari Sulla base dello Statuto vigente il Fondo Pensione ha per destinatari i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato e pensionati provenienti dall allora Banco di Napoli e dalle Aziende del settore del credito le cui forme previdenziali a prestazione definita sono state accorpate nel Fondo Pensione. È altresì facoltà del Consiglio di Amministrazione (di seguito anche CdA ) consentire l iscrizione al Fondo dei soggetti fiscalmente a carico degli Iscritti alla Sezione B, a fronte di espressa richiesta degli interessati di attivare una posizione previdenziale presso il Fondo. 2. SEZIONE A - Obiettivi della politica di investimento Il Fondo Pensione ha lo scopo di consentire agli aderenti di disporre, all atto del pensionamento, di prestazioni pensionistiche complementari del sistema pensionistico obbligatorio. Ai pensionati beneficiari delle prestazioni della Sezione A (coloro che alla data di costituzione del Fondo erano titolari di pensione diretta o reversibile più i pensionati confluiti in seguito all aggregazione di altre forme di previdenza), il Fondo assicura l erogazione di trattamenti integrativi in capitale o in rendita, secondo le norme previste dai Regolamenti o sottoscritte in specifici Accordi presso le Aziende di provenienza. Agli attivi Iscritti alla Sezione A (coloro che assunti entro il 31/12/1990 erano in servizio alla data di costituzione del Fondo più gli Iscritti attivi confluiti in seguito all aggregazione di altre forme di previdenza) assicura, al raggiungimento dei requisiti AGO (l assicurazione generale obbligatoria per l invalidità, la vecchiaia e i superstiti presso l INPS), l accesso alle medesime prestazioni ovvero, in sostituzione, la possibilità di optare per la trasformazione del futuro trattamento in una somma da trasferire nella Sezione B. L obiettivo finale della politica di investimento del Fondo Pensione è quello di perseguire combinazioni rischio/rendimento efficienti in un determinato arco temporale, coerenti con le prestazioni da erogare e tali da consentire di massimizzare le risorse destinate alle prestazioni in un quadro di livello di rischio ritenuto accettabile. La scelta degli impieghi deve perseguire obiettivi di 5

6 diversificazione degli investimenti e del rischio, contenimento dei costi e massimizzazione dei rendimenti. a) Caratteristiche della popolazione di riferimento La popolazione della Sezione A del Fondo Pensione si compone: o di pensionati cd. Beneficiari percettori sia in forma diretta che indiretta o di reversibilità di rendite erogate dal Fondo (n al 31/12/2014) ; ai sensi dello Statuto del Fondo Pensione i Beneficiari hanno facoltà di far luogo alla capitalizzazione del trattamento pensionistico integrativo goduto, percependolo in unica soluzione e risolvendo in via definitiva i rapporti con il Fondo; o di Iscritti, ovvero dipendenti assunti entro il 31/12/1990, ancora in servizio, che non sono percettori di integrazione. Gli Iscritti (una popolazione residuale di 562 soggetti al 31/12/2014) hanno facoltà di operare la trasformazione della prestazione futura in posizione pensionistica individuale, trasferendone l ammontare (c.d. zainetto individuale ) dalla Sezione A (con la quale cessano di avere rapporti) alla Sezione B. b) Obiettivi reddituali e profilo di rischio La filosofia di gestione del Fondo Pensione è da sempre di tipo prudenziale, ispirata ad assicurare la maggiore stabilità possibile agli accantonamenti previdenziali degli Iscritti, esigenza ritenuta importante soprattutto negli ultimi anni, caratterizzati da fasi di mercati finanziari contraddistinte da tensioni e conseguente volatilità. La politica di investimento a livello complessivo di portafoglio trova una prima fonte di diversificazione nelle modalità di investimento attuate dai singoli gestori che, operando in un contesto con ampi limiti, detengono la flessibilità necessaria per condurre una gestione attiva in un contesto di alta volatilità dei mercati. L asset allocation strategica è stata conseguentemente strutturata con il supporto della società Link Institutional Advisory (di seguito l Advisor ) definendo per la Sezione A una composizione di investimenti ritenuta ottimale allo scopo di ottenere una crescita adeguata, stabile e compatibile con l orizzonte temporale individuato. Per quanto riguarda le aree di investimento si osserva quanto segue: con riferimento all area obbligazionaria e titoli di debito l obiettivo della politica di investimento è quello di ricercare una diversificazione del portafoglio sulla base di rating degli emittenti, divise di denominazione e liquidità delle emissioni, al fine di creare un portafoglio obbligazionario posizionato su asset class competitive. Negli ultimi anni si sono introdotti mandati con la possibilità di investire in segmenti finora poco sfruttati (es. high yield bond, convertible bond), aumentando l esposizione in divise non euro e, entro i limiti stabiliti dalla normativa, in paesi non OCSE; più recentemente inoltre, in qualche convenzione, si è creato uno spazio limitato per emissioni del tipo sub-investment grade. In base al know-how del gestore e alle condizioni correnti del mercato si alternano diverse combinazioni di rischio/rendimento, passando da quelle più cautelative, con titoli aventi rating elevati e duration ridotta, a posizioni più rischiose, con titoli aventi rating bassi e duration elevata. Le esposizioni al rischio di credito sovrano (paesi periferici e non) e ai titoli corporate (caratterizzati generalmente da una minore liquidità), sono gestite 6

7 attivamente con modalità dinamica sia sul credito che sulla duration, per poter essere mantenute in un portafoglio absolute return previdenziale; in relazione all area azionaria si attua una ripartizione degli investimenti nelle tre principali aree mondiali (Europa, Asia e America) al fine di diversificare gli investimenti in funzione anche della durata dei diversi cicli macro-economici. I mandati sono affidati a esperti gestori, di solito appartenenti alla singola area di riferimento e che dunque possono vantare una maggiore esperienza e conoscenza del ciclo economico del loro territorio. L utilizzo della liquidità durante le fasi di correzione dei mercati mitiga l influenza negativa sulle performance del portafoglio e, a seguito di una opportuna esposizione, ne amplifica la partecipazione al rialzo nella fase di successiva ripresa. L allocation settoriale con la gestione attiva amplia le opportunità di investimento e implica la necessità di una gestione del rischio complessivo; per quanto attiene a investimenti diversi dalle obbligazioni e dalle azioni il Fondo investe anche in fondi alternativi (FIA), o che prevedano l utilizzo di strategie flessibili o total return, in modo da aumentare la diversificazione del proprio portafoglio, essendo questi investimenti esposti a fattori di rischio decorrelati rispetto a quelli assunti negli investimenti tradizionali, in modo tale da stabilizzarne la perfomance, coerentemente con gli obiettivi indicati. Prima di passare alla fase di investimento, si opera un adeguata valutazione mediante un processo di selezione che prende in considerazione elementi quali la coerenza della struttura dei costi degli strumenti/veicoli individuati, l accesso alle informazioni sulle strategie, lo stile di gestione, l universo investibile, i mercati di negoziazione, il piano di investimenti, i rischi connessi (finanziari, di controparte, di concentrazione, relativi al ricorso ai derivati), la liquidabilità e il cd lock-up period, e una serie di valutazioni sulla società proponenti e sul team di investimento. Le analisi verificano inoltre l adeguatezza dell investimento nei confronti degli obiettivi di rendimento della Sezione e del rispettivo profilo di rischio. In ogni caso i fondi scelti devono presentare una politica di investimento compatibile con quella del Fondo Pensione, devono rispondere a criteri di efficienza (profilo dei costi) ed efficacia (definizione degli obiettivi e profilo rischio/rendimento) e devono consentire un adeguato livello di trasparenza, che permetta al Fondo Pensione di monitorarne periodicamente i rischi sottostanti. Il Fondo Pensione monitora, insieme all Advisor, su base periodica (indicativamente annuale) l efficienza del modello di asset allocation strategica e la capacità di raggiungere gli obiettivi attesi sull orizzonte temporale obiettivo. L attuazione delle strategie di investimento risponde all esigenza di salvaguardare il patrimonio ed ottenere rendimenti reali (e non solo nominali) mediante riduzione del rischio connesso alla volatilità dei titoli in portafoglio. Il Fondo non utilizza modelli di articolazione degli investimenti strutturati secondo principi LDI (liability driven investment) né meccanismi life-cycle/target date. Di seguito si riassumono schematicamente orizzonte temporale d investimento obiettivo, grado di rischio, rendimento nominale e reale annuo atteso (considerando un tasso di inflazione medio atteso pari a 1,50% annuo per un orizzonte temporale fino a 10 anni) e probabilità di raggiungere l obiettivo reddituale: 7

8 Sezione A Orizzonte temporale obiettivo: medio/lungo periodo (fino a 10 anni) Grado di rischio: medio/basso Rendimento nominale annuo atteso: 4,50% Rendimento reale annuo atteso: 3,00% Probabilità di raggiungimento dell obiettivo: 70% 3. SEZIONE A - Criteri di attuazione della politica di investimento a) Modello di asset allocation prescelto Il modello absolute return si propone di ottenere rendimenti positivi in tutti i contesti di mercato e, attraverso l analisi di alcuni parametri significativi (la situazione economica generale, l evoluzione presumibile dei mercati finanziari, l orizzonte temporale, la predisposizione al rischio finanziario dell investitore, etc.) mira a ottenere, con una gestione attiva e un livello di rischio accettabile, la conservazione del capitale e la sua crescita costante nel tempo, svincolate dall andamento dei mercati. Il rischio dell investimento è diluito dal protrarsi dell orizzonte temporale, dalla diversificazione tra varie classi di attività e dall attuazione degli investimenti tramite diversi gestori finanziari. In tale ottica, si ritiene preferibile che i mandati ai gestori siano conferiti su base specialistica. Le ripartizioni per area geografica, settori di attività e valute di riferimento sono tra gli elementi portanti della politica di investimento predisposta dall Advisor e delle scelte attuate dai gestori. I rendimenti attesi, per tipologia di mandato specialistico e di esposizione al mercato di riferimento, permettono un accurata selezione della complementarietà, per strategia di gestione (aggressiva/difensiva), nella costruzione del portafoglio complessivo. In questo modo si è in grado di fornire un valore aggiunto importante alla gestione del patrimonio, potendo creare valore ed attivando comportamenti sinergici con il Cda/Comissione Finanza relativamente a decisioni strategiche assunte o da assumere. Nell impostazione dell asset allocation strategica si ritiene cruciale una gestione attiva dell esposizione del portafoglio, per raggiungere l obiettivo primario di preservare il capitale sottostante e le performance acquisite dalla volatilità di medio/lungo periodo, e generare plusvalenze absolute return. Tale gestione, attuata tramite continue analisi, sia dei mercati sia dei parametri di rendimento, si basa sulla diversificazione dei fattori rischio/rendimento, sulla sua esecuzione in modo dinamico e sulla complementarietà tra i mandati. L area obbligazionaria mostra una suddivisione strategica delle attività in modo tale da garantire una copertura del mercato di riferimento ad ampio raggio mirata a cogliere rendimenti absolute return. I mandati obbligazionari sono interconnessi creando una stabilità nell asset allocation sia top-down (per area geografica, tipologia di credito e rischio gestore) sia bottom-up (per concentrazione e rating/duration). I mandati azionari sono strategicamente orientati a cogliere plusvalenze sui principali mercati di riferimento (Europa, America ed Asia) - è auspicabile infatti che l asset allocation sia in ottica di medio/lungo termine e incorpori vari cicli economici - e a offrire, al contempo, un servizio di gestione attiva del rischio di mercato. 8

9 Le congiunture economiche distinte per area geografica non sono i soli elementi determinanti nella politica di investimento ma trovano un riscontro fondamentale nelle filosofie di gestione dei vari gestori. Gli investimenti in fondi alternativi o che prevedano strategie flessibili o total return sono orientati a ricercare principalmente investimenti di tipo bond like, in modo da sostituire parte del portafoglio obbligazionario, nel quale i rendimenti correnti sono ai minimi degli ultimi trent anni, con strumenti aventi un profilo reddituale e di cash flow simile alle obbligazioni e una rischiosità accettabile. b) Struttura generale degli investimenti e criteri di individuazione degli stessi Come riporta lo Statuto del Fondo Pensione la gestione del patrimonio della Sezione A è attuata in via diretta ovvero in tutto o in parte in via indiretta, per il tramite di operatori specializzati. Come criterio e principio generale il Fondo Pensione ha sempre ricercato per la gestione finanziaria del proprio patrimonio la massima trasparenza e flessibilità possibile e predilige quindi in via generale la gestione indiretta con mandati specialistici. L utilizzo della gestione diretta è riservato a casi particolari, nello specifico all impiego temporaneo della liquidità che è in attesa di investimento oppure è disponibile per il rimborso delle pensioni anticipate dalle banche garanti e, in questi casi, può essere implementata attraverso strumenti di breve termine quali operazioni di pronti contro termine e/o depositi vincolati. In gestione diretta vengono poi effettuati anche i cosiddetti investimenti alternativi di tipo bond like sopra menzionati, che si concretizzano principalmente nell acquisto di fondi chiusi di diritto italiano riservati a investitori qualificati o in analoghi strumenti di diritto estero (per esempio, Sicav/Sif Sociétés d investissement à capital variable/specialised investment funds) ) in possesso dei requisiti fissati dalle rispettive autorità di vigilanza. La gestione diretta è pertanto minoritaria rispetto alla gestione indiretta. Il Fondo Pensione privilegia strategie cosiddette non a Benchmark ossia basate su indicatori rappresentativi delle classi di attività (comprensivi di dividendi, cedole ed esposizione valutaria). La scelta di impostare tutti i mandati in ottica di gestione attiva dinamica (non a benchmark) responsabilizza il gestore nel relazionarsi all universo investibile, con impostazione di strategie di riduzione del rischio, soprattutto in fasi caratterizzate da situazioni macroeconomiche instabili, con poca visibilità sui mercati. La flessibilità concessa ai gestori, sempre nel pieno rispetto dei vincoli di convenzione e di legge, va intesa come un opportunità data al gestore di concentrarsi sulla propria visione di interpretazione dei mercati. La scelta di esporre il portafoglio ad asset specifici o aree geografiche in particolari momenti (ad esempio per sfruttare gli effetti dell andamento dei diversi cicli-economici) è basata sulla gestione bottom-up, con individuazione e selezione di singoli titoli da parte del gestore, che, integrata con la visione top-down dell Advisor, permette una complementarietà tra mandati, comparto e portafoglio complessivo. Poiché il modello gestionale adottato dal Fondo è quello di gestioni in delega absolute return il gestore avrà come benchmark, che costituirà il suo obiettivo non vincolante - di rendimento, un indice di mercato monetario maggiorato di uno spread. Questo per poter permettere al gestore maggior flessibilità nelle sue scelte di investimento. Le scelte d investimento sono generalmente orientate verso gestioni di tipo attivo motivate dall importanza di gestire il rischio di mercato, mitigare la volatilità e la possibilità di underperformance per quei mercati e asset class le cui caratteristiche di liquidità, trasparenza, 9

10 diversificazione e volume di scambi rendono più difficile costruire con continuità valore attraverso la gestione passiva. Il Fondo, con il supporto dell Advisor, effettua su base settimanale il monitoraggio della performance dei singoli mandati, del rispetto dei limiti di investimento e delle esposizioni; inoltre viene calcolato l andamento del portafoglio rispetto al benchmark (tracking error), anche se, come già indicato in precedenza, tutte le gestioni sono di tipo absolute return. Per quanto riguarda il numero di mandati, non viene fissato a priori tale numero, avendo peraltro ben chiara la necessità di evitare frammentazioni eccessive nella propria definizione di asset allocation strategica e, in sede di revisione della stessa, valutando con estrema attenzione (oltre ai benefici derivanti dall allargamento del proprio universo investibile) i rapporti costi/benefici e rischio/rendimento derivanti dall introduzione di nuove asset class. Per quanto infine attiene alle caratteristiche dei mandati, si fa riferimento alla successiva scheda di presentazione della asset allocation strategica della Sezione. Il Fondo Pensione ha precluso statutariamente operazioni di carattere speculativo e, per tale ragione, l operatività in derivati è principalmente indirizzata a forward su divisa estera, previsti unicamente per finalità di eventuale copertura del rischio di cambio per gli investimenti denominati in divisa estera; è comunque consentito l utilizzo dei derivati entro i limiti previsti dal D.M. 703/96. Per quanto attiene l investimento in fondi alternativi (aperti o chiusi), o che prevedano l utilizzo di strategie flessibili o total return, il Fondo è a conoscenza che il gestore potrà utilizzare, nell ambito della sua gestione, derivati per finalità di efficienza ed efficacia. Nell ambito della selezione di fondi alternativi, o che prevedano l utilizzo di strategie flessibili o total return, il Fondo valuterà anche attentamente l utilizzo dei derivati che viene fatto dai relativi gestori. Il Fondo ha ritenuto inoltre opportuno, nel quadro della best practice internazionale, introdurre elementi di valutazione complessiva dell eticità e della sostenibilità del proprio patrimonio stipulando con VIGEO, agenzia di rating extra-finanziario e primaria società del settore, un contratto per l effettuazione di un analisi sociale ed ambientale di portafoglio per valutare il livello di responsabilità sociale delle risorse finanziare investite. 10

11 c) Scheda analitica della Sezione Di seguito si riportano le principali caratteristiche della Sezione A Sezione A Obiettivo della gestione: la gestione risponde all esigenza di privilegiare investimenti volti a favorire la stabilità del capitale e dei risultati e, al contempo, di realizzare rendimenti absolute return in un arco di tempo medio/lungo, con risultati attesi su base annua superiori al tasso di inflazione e con un profilo di rischio contenuto. Politica di investimento: Politica di gestione: prevalentemente orientata verso strumenti finanziari di tipo obbligazionario di media durata (60-70%); presenza di una componente azionaria di una certa importanza (20-35%) e di una componente allocata in investimenti alternativi (5-10%). Strumenti finanziari: titoli di natura obbligazionaria e altri titoli di debito, obbligazioni convertibili, titoli azionari; OICR (sia obbligazionari che azionari, ove necessari per efficienza della gestione), derivati (per copertura rischio di tasso e rischio di cambio) e fondi alternativi (FIA). Viene svolto un monitoraggio incrociato da parte di gestore, Advisor, Banca Depositaria e Area Finanza che mira a garantire: il rispetto dei limiti di legge, dei termini e delle linee guida di convenzione; l elaborazione di analisi della performance e rischio; il controllo dei rischi di liquidità; il controllo dei rischi di controparte; il controllo dei rischi operativi; il calcolo delle performance dei mandati. Categorie di emittenti e settori industriali: obbligazioni di emittenti pubblici e privati con rating prevalentemente medio alto (tendenzialmente investment grade). I titoli di natura azionaria 11

12 riguardano prevalentemente le imprese a maggior capitalizzazione, senza riferimento ad alcun settore specifico. Aree geografiche di investimento: emittenti area OCSE per i titoli obbligazionari ed emittenti area non OCSE nei limiti previsti dalla normativa; area euro, Asia e USA per i titoli azionari. Rischio cambio: tendenzialmente coperto. Valute di riferimento: euro e valute esterne all euro nei limiti in convenzione di gestione. Rating: come da limiti inseriti nelle singole convenzioni gestorie. In caso di superamento di detti limiti, il gestore lo comunica al Fondo insieme alla propria valutazione del merito creditizio dei titoli in discorso; il Fondo riscontra la comunicazione, formulando a sua volta le proprie indicazioni; in nessun caso il superamento dei limiti di convenzione dovrà provocare vendite automatiche di titoli da parte del gestore. Il gestore fornirà al Fondo i criteri generali adottati per la valutazione del merito creditizio dei titoli, valutazione che in ogni caso non potrà basarsi meccanicamente sui rating creditizi emessi dalle agenzie di rating. Duration: la duration degli strumenti obbligazionari viene variata in relazione alle situazioni e tendenze dei mercati ed è indicativamente attesa in un range compreso tra 1,5 e 3,5 anni. Per il turnover (tasso di rotazione) del portafoglio si indica una soglia di attenzione pari a 2. Tracking error volatility (TEV): da contenere entro un limite indicato nelle singole convenzioni di gestione (valori massimi: 6,75% per i mandati obbligazionari, 20% per i mandati azionari). Commissioni: in misura fissa rapportata al patrimonio gestito. Durata mandati: come da convenzione. Benchmark: Il Fondo, come già esposto, non segue strategie a benchmark; tuttavia, con la sola finalità di avere elementi di confronto con i rendimenti del mercato rispetto a quelli conseguiti con impostazione absolute return ha stabilito per la Sezione A un benchmark correlato alle classi di attività previste per la Sezione. Benchmark Banco di Napoli Sezione A 70% Euribor 12 mesi rivisto trimestralmente (quarterly reset); 5% ML EMU L.Cap Corp.Bnd; 17.50% DJStoxx 600; 2.5% S&P 500(loc.cur.); 5% MSCI Pac.ex Jpn(loc.cur.) 4. SEZIONE B - Obiettivi della politica di investimento Come già detto, il Fondo Pensione ha lo scopo di consentire agli aderenti di disporre, all atto del pensionamento, di prestazioni pensionistiche complementari del sistema pensionistico obbligatorio. Alla Sezione B possono essere volontariamente iscritti tutti i dipendenti in servizio dell allora Banco di Napoli all atto della costituzione del Fondo oltre ai soggetti in servizio, provenienti da forme pensionistiche confluite nella Sezione A, previo trasferimento dello zainetto di competenza. Agli Iscritti alla Sezione B il Fondo assicura la possibilità di accedere alla contribuzione aziendale, la corretta gestione della posizione individuale e la possibilità di accedere alle prestazioni previste dalla normativa e dallo Statuto. A tale fine il Fondo Pensione provvede alla raccolta dei contributi, alla gestione delle risorse nell esclusivo interesse degli aderenti, e all erogazione delle prestazioni secondo quanto disposto dalla normativa in materia di previdenza complementare. Gli Iscritti inoltre possono conferire al Fondo Pensione non solo la propria parte contributiva regolata dagli accordi aziendali ma anche effettuare contribuzioni integrative volontarie e il proprio TFR maturando. L obiettivo finale della politica di investimento del Fondo Pensione è quello di perseguire combinazioni rischio/rendimento efficienti in un determinato arco temporale, coerenti con le prestazioni da erogare e tali da consentire di massimizzare le risorse destinate alle prestazioni 12

13 esponendo gli aderenti ad un livello di rischio ritenuto accettabile. La scelta degli impieghi deve perseguire obiettivi di diversificazione degli investimenti e del rischio, contenimento dei costi e massimizzazione dei rendimenti. a) Caratteristiche della popolazione di riferimento La popolazione della Sezione B al 31/12/2014 è rappresentata complessivamente da Iscritti così ripartiti tra classi d età e sesso: Classi di età Maschi Femmine Totale Inferiore a tra 20 e tra 25 e tra 30 e tra 35 e tra 40 e tra 45 e tra 50 e tra 55 e tra 60 e e oltre Totale b) Articolazione dell offerta di investimento La sezione B è nata come monocomparto (definito Base dopo l introduzione del Comparto Garantito) con un profilo generale di rischio basso (Comparto Garantito) e medio/basso (Comparto Base). Nel 2007 per ottemperare alle disposizioni di legge, è stato avviato il Comparto Garantito per la gestione dei flussi rivenienti dai TFR conferiti tacitamente. Nel 2008 è stata estesa la possibilità per tutti gli Iscritti di trasferire in tutto o in parte la propria posizione in tale Comparto Garantito. Alla data di approvazione del presente documento gli Iscritti alla sezione B possono scegliere la linea di investimenti per la propria posizione individuale all interno dei seguenti due comparti: Comparto Base: costituito alla fondazione del Fondo e nel quale confluiscono i contributi aziendali, la contribuzione dei lavoratori ed il TFR destinato. Comparto Garantito: costituito con delibera del Consiglio di Amministrazione del Fondo Pensione del 24 aprile 2007 nel quale confluisce dal 1 gennaio 2007 il TFR tacito ed al quale, come deliberato dal CdA il 28 luglio 2008 possono essere conferite in tutto o in parte le posizioni individuali presenti nel Comparto Base. Con esplicita richiesta degli Iscritti, esercitabile accedendo all apposita sezione nel sito internet del Fondo oppure inviando, se impossibilitati, il previsto modulo Switch entro il 15 febbraio, 15 maggio, 16 agosto o 15 novembre di ogni anno, è possibile modificare le scelte di investimento. Le richieste di modifica (switch) possono riguardare il trasferimento totale o parziale della propria posizione da un comparto all altro oppure la destinazione totale o parziale della nuova 13

14 contribuzione e/o del TFR maturando ad un diverso comparto. L assetto degli investimenti di ciascuna posizione non può essere modificato prima che siano trascorsi dodici mesi dall ultima riallocazione. c) Obiettivi reddituali e profilo di rischio Anche per la Sezione B, la filosofia di gestione del Fondo Pensione è da sempre di tipo prudenziale, ispirata ad assicurare la maggiore stabilità possibile agli accantonamenti previdenziali degli Iscritti, esigenza ritenuta importante soprattutto negli ultimi anni, caratterizzati da fasi di mercati finanziari contraddistinte da tensioni e conseguente volatilità. La politica di investimento a livello complessivo di portafoglio, cosi come per i singoli Comparti, trova una prima fonte di diversificazione nelle modalità di investimento attuate dai singoli gestori che, operando con ampi limiti, dispongono della flessibilità necessaria per condurre una gestione attiva in un contesto di alta volatilità dei mercati. Come per la Sezione A, l asset allocation strategica è stata strutturata definendo per il Comparto Base, con il supporto dell Advisor, e per il Comparto Garantito una composizione di investimenti ritenuta ottimale allo scopo di ottenere una crescita adeguata, stabile e compatibile con l orizzonte temporale individuato. Per quanto riguarda le due principali aree di investimento si osserva quanto segue: con riferimento all area obbligazionaria e titoli di debito l obiettivo della politica di investimento per il Comparto Base è quello di ricercare una diversificazione del portafoglio sulla base di rating degli emittenti, divise di denominazione e liquidità delle emissioni, al fine di creare un portafoglio obbligazionario posizionato su asset class competitive, mentre il Comparto Garantito è caratterizzato da un profilo di rischio più basso, sia per la duration che per il merito creditizio dei titoli in portafoglio. Negli ultimi anni sono stati introdotti, per il Comparto Base, mandati con la possibilità di investire in segmenti fino ad allora poco sfruttati (es. high yield bond, convertible bond), aumentando l esposizione in divise non euro e, entro i limiti stabiliti dalla normativa, in paesi non OCSE; più recentemente, in qualche convenzione, si è creato uno spazio limitato per emissioni del tipo sub-investment grade. In base al know-how del gestore ed alle condizioni correnti del mercato si alternano diverse combinazioni di rischio/rendimento, passando da quelle più cautelative, con titoli aventi rating elevati e duration ridotta, a posizioni più rischiose, con titoli aventi rating bassi e duration elevata. Le esposizioni al rischio di credito sovrano (paesi periferici e non) e ai titoli corporate (caratterizzati generalmente da una minore liquidità), sono gestite attivamente con modalità dinamica sia sul credito che sulla duration per poter essere mantenute in un portafoglio absolute return previdenziale. in relazione all area azionaria si attua una ripartizione degli investimenti nelle tre principali aree mondiali (Europa, Asia ed America) al fine di diversificare gli investimenti in funzione anche della durata dei diversi cicli macro-economici. I mandati sono affidati ad esperti gestori, di solito appartenenti alla singola area di riferimento e che dunque possono vantare una maggiore esperienza e conoscenza del ciclo economico del loro territorio. L utilizzo della liquidità durante le fasi di correzione dei mercati mitiga l influenza negativa sulle performance del portafoglio e, a seguito di una opportuna esposizione, ne amplifica la partecipazione al rialzo nella fase di successiva ripresa. L allocation settoriale con la gestione attiva amplia le opportunità di investimento e implica la necessità di una gestione del rischio complessivo. 14

15 Il Fondo Pensione monitora, insieme all Advisor, su base periodica (indicativamente annuale) l efficienza del modello di asset allocation strategica e la capacità dei Comparti di raggiungere gli obiettivi attesi sull orizzonte temporale obiettivo. Per quanto attiene alla Sezione B è stata effettuata insieme all Advisor un analisi atta a determinare una struttura di prodotti da offrire alla platea degli Iscritti che contemperassero obiettivi di rendimento con la presunta durata di permanenza nel Fondo medesimo Il modello adottato non presenta meccanismi life-cycle/target date, a fronte anche della flessibilità concessa agli Iscritti di allocare la propria posizione individuale nel modo più funzionale rispetto alle soggettive propensioni al rischio, alla presenza o meno di altre forme di investimenti con finalità di tipo previdenziale e all approssimarsi dell età pensionabile. Di seguito si riassumono schematicamente per ogni Comparto orizzonte temporale d investimento obiettivo, grado di rischio, rendimento nominale e reale annuo atteso (considerando un tasso di inflazione medio atteso pari a 1.25% annuo per un orizzonte temporale fino a 5 anni e 1,5% annuo per un orizzonte temporale fino a 10 anni) e probabilità di raggiungere l obiettivo reddituale: Comparto Base Orizzonte temporale obiettivo: medio periodo (fino a 10 anni) Grado di rischio: medio/basso Rendimento nominale annuo atteso: 3,50% Rendimento reale annuo atteso: 2,00% Probabilità di raggiungimento dell obiettivo: 65% Comparto Garantito Orizzonte temporale obiettivo: breve/medio periodo (fino a 5 anni) Grado di rischio: basso Rendimento nominale annuo atteso: 2,00% Rendimento reale annuo atteso: 0,75% Probabilità di raggiungimento dell obiettivo: 75% 5. SEZIONE B - Criteri di attuazione della politica di investimento a) Modello di asset allocation prescelto Il modello absolute return si propone di ottenere rendimenti positivi in tutti i contesti di mercato e, attraverso l analisi di alcuni parametri significativi (la situazione economica generale, l evoluzione dei mercati finanziari, l orizzonte temporale, la predisposizione al rischio finanziario dell investitore, etc.) mira a ottenere, con una gestione attiva e un livello di rischio accettabile, la conservazione del capitale e la sua crescita costante nel tempo, svincolate dall andamento dei mercati. Il rischio dell investimento è diluito dal protrarsi dell orizzonte temporale, dalla diversificazione tra varie classi di attività e dall attuazione degli investimenti tramite diversi gestori finanziari; In tale ottica si ritiene preferibile che i mandati ai gestori siano conferiti su base specialistica. Le ripartizioni per area geografica, settori di attività e valute di riferimento sono tra gli elementi portanti della politica di investimento predisposta dall Advisor e delle scelte attuate dai gestori. I rendimenti attesi, per tipologia di mandato specialistico e di esposizione al mercato di 15

16 riferimento, permettono un accurata selezione della complementarietà, per strategia di gestione (aggressiva/difensiva), nella costruzione del portafoglio complessivo. In questo modo si è in grado di fornire un valore aggiunto importante alla gestione del patrimonio, potendo creare valore ed attivando comportamenti sinergici con il CdA/Commissione Finanza relativamente a decisioni strategiche assunte o da assumere. Nell impostazione dell asset allocation strategica di ciascun Comparto si ritiene importante una gestione attiva dell esposizione del portafoglio sia per raggiungere l obiettivo primario di preservare il capitale sottostante (e le performance acquisite) dalla volatilità di medio/lungo periodo, sia per generare plusvalenze absolute return. Tale gestione è attuata tramite continue analisi, sia dei mercati sia dei parametri di rendimento, e si basa sulla diversificazione dei fattori rischio/rendimento, sulla sua esecuzione in modo dinamico e sulla complementarietà tra i mandati. Comparto Base L area obbligazionaria mostra una suddivisione strategica delle attività in modo tale da garantire una copertura del mercato di riferimento ad ampio raggio mirata a cogliere rendimenti absolute return. L area obbligazionaria mira a creare una diversificazione importante tramite i gestori, che possono avere anche esposizioni in titoli high yield e convertibili, detenuti direttamente o tramite OICR. La ricerca di rendimenti su asset class con rating inferiori (high yield e convertibili) è una condizione necessaria per rendere l investimento, preponderante in questa area nell ambito del Comparto, competitivo in una situazione di mercato che può essere caratterizzata da tassi di interesse bassi per lunghi periodi di tempo. L azione congiunta tra l Advisor (top-down) ed il gestore attivo (bottom-up) contribuisce attivamente a generare rendimenti e sinergie tra mandati nelle distinte fasi di mercato. I mandati obbligazionari a gestione attiva si contraddistinguono tra loro per tipologia di gestione ed esposizione al mercato con ciascun gestore focalizzato sul proprio universo investibile e con competenze diverse nelle asset class. I mandati obbligazionari in questione sono interconnessi creando una stabilità nell asset allocation sia top-down (per area geografica, tipologia di credito e gestore) sia bottom-up (per concentrazione e rating/duration). I mandati azionari a gestione attiva in portafoglio sono strategicamente orientati a cogliere plusvalenze sui principali mercati di riferimento (Europa, America ed Asia), è auspicabile infatti che l asset allocation sia in ottica di medio/lungo termine, incorpori vari cicli economici e a offrire al contempo, una gestione attiva del rischio di mercato.. Comparto Garantito La gestione del Comparto Garantito è volta a creare, con elevata probabilità, rendimenti che siano almeno pari a quelli del TFR, in un orizzonte temporale pluriennale. La presenza di una garanzia di restituzione del capitale conferito, senza garantire rendimenti minimi annui, consente di soddisfare le esigenze di un soggetto con una bassa propensione al rischio. Il Comparto gestito attivamente tramite mandato bilanciato affidato al gestore Pioneer Investments consolida annualmente le performance e consente di proteggere il capitale dalla volatilità dei mercati, conservando i rendimenti realizzati con i mercati in ascesa e preservando il capitale conferito con i mercati in discesa. La presenza minima di quote investite sui mercati azionari (0-8%) e un esposizione netta in 16

17 valuta diversa dall euro (al massimo il 5%) sono tra gli elementi che garantiscono una bassa propensione al rischio. b) Struttura generale degli investimenti e criteri di individuazione degli stessi Come riporta lo Statuto del Fondo Pensione la gestione del patrimonio della Sezione B è realizzata in via indiretta. L utilizzo della gestione diretta è pertanto precluso. Come criterio e principio generale il Fondo Pensione ricerca quindi per la gestione finanziaria del proprio patrimonio la massima trasparenza e flessibilità possibile tramite l affidamento di mandati specialistici. Il Fondo Pensioni privilegia strategie cosiddette non a Benchmark ossia basate su indicatori rappresentativi delle classi di attività (comprensivi di dividendi, cedole ed esposizione valutaria). La scelta di impostare tutti i mandati in ottica di gestione attiva dinamica (non a benchmark) responsabilizza il gestore nel relazionarsi all universo investibile, con impostazione di strategie di riduzione del rischio, soprattutto in fasi caratterizzate da situazioni macroeconomiche instabili, con poca visibilità sui mercati. La flessibilità concessa ai gestori, sempre nel pieno rispetto dei vincoli di convenzione e di legge, va intesa come un opportunità data al gestore di concentrarsi sulla propria visione di interpretazione dei mercati. La scelta di esporre il portafoglio ad asset specifici o aree geografiche in particolari momenti (ad esempio per sfruttare gli effetti dell andamento dei diversi cicli-economici) è basata sulla gestione bottom-up, con individuazione e selezioni di singoli titoli da parte del gestore che, integrata con la visione top-down dell Advisor, permette una complementarietà tra mandati, comparto e portafoglio complessivo. Poiché il modello gestionale adottato dal Fondo è quello di gestioni in delega absolute return il gestore avrà come benchmark, che costituirà il suo obiettivo non vincolante - di rendimento, un indice di mercato monetario maggiorato di uno spread. Questo per poter permettere al gestore maggior flessibilità nelle sue scelte di investimento. Le scelte d investimento sono generalmente orientate verso gestioni di tipo attivo motivate dall importanza di gestire il rischio di mercato, mitigare la volatilità e la possibilità di underperformance per quei mercati e asset class le cui caratteristiche di liquidità, trasparenza, diversificazione e volume di scambi rendono più difficile costruire con continuità valore attraverso la gestione passiva. Il Fondo, con il supporto dell Advisor, effettua su base settimanale il monitoraggio della performance dei singoli mandati, del rispetto dei limiti di investimento e delle esposizioni; inoltre viene calcolato l andamento del portafoglio rispetto al benchmark (tracking error), anche se, come già indicato in precedenza, tutte le gestioni sono di tipo absolute return. Per quanto riguarda il numero di mandati, non viene fissato a priori tale numero, avendo peraltro ben chiara la necessità di evitare frammentazioni eccessive nella propria definizione di asset allocation strategica e, in sede di revisione della stessa, valutando con estrema attenzione (oltre ai benefici derivanti dall allargamento del proprio universo investibile) i rapporti costi/benefici e rischio/rendimento derivanti dall introduzione di nuove asset class. Per quanto infine attiene alle caratteristiche dei mandati, si fa riferimento alle successive schede di presentazione della asset allocation strategica dei Comparti. Il Fondo Pensione ha precluso statutariamente operazioni di carattere speculativo e, per tale ragione, l operatività in derivati è principalmente indirizzata a forward su divisa estera, previsti unicamente per finalità di eventuale copertura del rischio di cambio per gli investimenti denominati in divisa estera ; è comunque consentito l utilizzo dei derivati entro i limiti previsti dal D.M. 703/96. 17

18 Il Fondo ha ritenuto inoltre opportuno, nel quadro della best practice internazionale, introdurre elementi di valutazione complessiva dell eticità e della sostenibilità del proprio patrimonio stipulando con VIGEO, agenzia di rating extra-finanziario e primaria società del settore, un contratto per l effettuazione di un analisi sociale ed ambientale di portafoglio per valutare il livello di responsabilità sociale delle risorse finanziare investite. c) Schede analitiche dei Comparti Di seguito si riportano le principali caratteristiche dei due Comparti della Sezione B che, alla data del presente documento, sono proposti alla platea degli Iscritti per la realizzazione dei propri obiettivi di investimento. Sezione B - Comparto Base Obiettivo della gestione: la gestione risponde all esigenza di privilegiare investimenti volti a favorire la stabilità del capitale e dei risultati ed al contempo di realizzare rendimenti absolute return, in un arco di tempo medio/lungo con risultati attesi su base annua superiori al tasso di inflazione e con un profilo di rischio contenuto. Politica di investimento: Politica di gestione: prevalentemente orientata verso strumenti finanziari di tipo obbligazionario di media durata; possibile presenza di una componente azionaria non superiore al 15%. Strumenti finanziari: titoli di natura obbligazionaria e altri titoli di debito, obbligazioni convertibili, titoli azionari; OICR (sia obbligazionari che azionari, ove necessari per efficienza della gestione), derivati (per copertura rischio di tasso e rischio di cambio). Viene svolto un monitoraggio incrociato da parte di Gestore, Advisor, Banca Depositaria e Area Finanza che mira a garantire: il rispetto dei limiti di legge, dei termini e delle linee guida di convenzione; l elaborazione di analisi della performance e rischio; il controllo dei rischi di liquidità; il controllo dei rischi di controparte; il controllo dei rischi operativi; il calcolo delle performance dei mandati. Categorie di emittenti e settori industriali: obbligazioni di emittenti pubblici e privati con rating prevalentemente medio alto (tendenzialmente investment grade). I titoli di natura azionaria riguardano prevalentemente le imprese a maggior capitalizzazione, senza riferimento ad alcun settore specifico. 18

19 Aree geografiche di investimento: emittenti area OCSE per i titoli obbligazionari ed emittenti area non OCSE nei limiti previsti dalla normativa; area euro, Asia e USA per i titoli azionari. Rischio cambio: tendenzialmente coperto. Valute di riferimento: euro e valute esterne all euro nei limiti in convenzione di gestione. Rating: come da limiti inseriti nelle singole convenzioni gestorie. In caso di superamento di detti limiti, il gestore lo comunica al Fondo insieme alla propria valutazione del merito creditizio dei titoli in discorso; il Fondo riscontra la comunicazione, formulando a sua volta le proprie indicazioni; in nessun caso il superamento dei limiti di convenzione dovrà provocare vendite automatiche di titoli da parte del gestore. Il gestore fornirà al Fondo i criteri generali adottati per la valutazione del merito creditizio deli titoli, valutazione che in ogni caso non potrà basarsi meccanicamente sui rating creditizi emessi dalle agenzie di rating. Duration: la duration degli strumenti obbligazionari viene variata in relazione alle situazioni e tendenze dei mercati ed è indicativamente attesa in un range compreso tra 2 e 4 anni. Per il turnover (tasso di rotazione) del portafoglio si indica una soglia di attenzione pari a 1,5. Tracking error volatility (TEV): da contenere entro un limite indicato nelle singole convenzioni di gestione (valori massimi: 6,75% per i mandati obbligazionari, 20% per i mandati azionari). Commissioni: in misura fissa rapportata al patrimonio gestito. Durata mandati: come da convenzione. Benchmark: Il fondo, come già esposto, non segue strategie a benchmark, tuttavia, con la sola finalità di avere elementi di confronto con i rendimenti del mercato rispetto a quelli conseguiti con impostazione absolute return ha stabilito per il Comparto Base un benchmark correlato alle classi di attività previste per il Comparto. Benchmark Banco di Napoli Sezione B 85% Euribor 12 mesi rivisto trimestralmente (quarterly reset); 7.5% ML EMU L.Cap Corp.Bnd; 7.50% DJStoxx 600 Sezione B - Comparto Garantito Obiettivo della gestione: gli investimenti sono finalizzati a conseguire una crescita adeguata, stabile e compatibile con l orizzonte temporale indicato (5 anni). La presenza di una garanzia di risultato consente, altresì, di soddisfare le esigenze di un soggetto con una bassa propensione al rischio o ormai prossimo alla pensione. Garanzia: la garanzia prevede che al momento dell esercizio del diritto al pensionamento (ai sensi dell art. 11, comma 2 D.Lgs. 252/2005), la posizione individuale non potrà essere inferiore al capitale versato nel comparto, al netto di eventuali anticipazioni non reintegrate o di importi riscattati. La medesima garanzia opera anche, prima del pensionamento, nei seguenti casi di riscatto per: - decesso; - invalidità permanente che comporti la riduzione della capacità lavorativa a meno di un terzo. - inoccupazione per un periodo di tempo superiore a 48 mesi. Politica di investimento: Politica di gestione: orientata verso titoli di debito di breve/media durata. 19

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