FONDAMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE E IMPIANTISTICA INDUSTRIALE

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1 FONDAMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE E IMPIANTISTICA INDUSTRIALE Proff.. Alberto Baggini Marco Melacini Materiale didattico A.A. 2008/2009 Presentazione del corso

2 Contatti Politecnico di Milano, Dipartimento di Ingegneria Gestionale IV facoltà di Ingegneria Sede di Piacenza Alberto Baggini Marco Melacini Orario di ricevimento (A. Baggini e M. Melacini): previo appuntamento (via o via telefono). 2

3 Obiettivi del corso (1/2) L insegnamento intende fornire la strumentazione di base per la comprensione del contesto aziendale, delle interazioni con gli altri soggetti del sistema economico e dei fenomeni economici all interno dell impresa. Specifico ambito di interesse è la definizione e l applicazione di criteri ottimali di dimensionamento e organizzazione dei sistemi di produzione. 3

4 Obiettivi del corso (2/2) SISTEMI DI PRODUZIONE IMPRESA Strumenti di gestione CONTESTO Il corso fornisce allo studente conoscenze circa: l analisi dei costi e la valutazione degli investimenti; i criteri e metodi di progettazione degli impianti; la risoluzione dei problemi tipici di dimensionamento dei mezzi produttivi e degli impianti di servizio; gli obiettivi e le finalità dell impresa e delle sue attività produttive; le tecniche quantitative di misurazione delle attività di impresa e degli scambi con il sistema economico. 4

5 Gli argomenti trattati Dal 9/3 al 29/6 Gli strumenti di analisi: la contabilità interna. Definizione di sistema produttivo. Le decisioni di impresa: le decisioni di breve periodo, la valutazione degli investimenti. Criteri economici e tecniche per il dimensionamento ottimale degli impianti. Impianti di stoccaggio e di trasporto interno. Concetti introduttivi di economia aziendale. La contabilità esterna e il budget. La programmazione lineare e il dimensionamento degli impianti. Sistemi antincendio. 5

6 Materiale didattico Libri di testo: Azzone G. e Bertelè U., L impresa: sistemi di governo, valutazione e controllo, Etas, Milano, Giudici G., Gestire le risorse dell impresa, CLUP, 2003 Francesco Turco, Principi Generali di Progettazione degli Impianti Industriali, ed. CLUP. Cagno E., Miragliotta G., Trucco P., Raccolta dei lucidi del corso, ed. CUSL. Materiale didattico di supporto (lezioni, esercitazioni ed esercizi svolti): tutto il materiale didattico del corso sarà disponibile all indirizzo Eserciziari consigliati: Bertoni, F. e Vismara S., Economia Aziendale - Teoria ed applicazioni, CLUP, Milano, 2003 Cagno E., Marchet G., Trucco P., Raccolta di Esercizi di Movimentazione dei Materiali e Sistemi di Stoccaggio, ed. CUSL. R. Cigolini, M. Caridi, G. Miragliotta, Impianti Industriali Meccanici - Esercizi, Epitesto. Bibliografia consigliata: F. Caron, G. Marchet, R. Wegner, Impianti per la Movimentazione e lo Stoccaggio dei Materiali, ed. HOEPLI. C. F. Marcolli, Servizio Elettrico e Illuminazione, ed. CLUP. 6

7 Modalità d esame Valutazione sulla base di: Prova scritta: un unica prova scritta durante un appello regolare al termine del corso Orale: prova orale obbligatoria solo per coloro che hanno conseguito una votazione superiore a 28/30 nella prova scritta Appelli regolari 3 appelli nell A.A.: uno tra il 30 giugno e il 31 luglio 2009, uno in settembre 2009 e uno in febbraio 2010 Prova scritta su tutti i contenuti del corso E necessario conseguire una valutazione maggiore o uguale a 18 Orale obbligatorio solo se si è conseguita una votazione superiore a 28/30, da sostenere obbligatoriamente nello stesso appello (valutazione degli scritti non congelabile) 7

8 Modalità organizzative Orario lezioni: lunedì e 16:00-17:30 (aula G) venerdì e 10:45-12:15 (aula G) Lezioni ed esercitazioni 1 Appello scritto (+ orale) 9 marzo giugno giugno luglio Appello scritto (+ orale) 3 Appello scritto (+ orale) 1 settembre settembre 2009 Febbraio

9 Cliccare su Autenticazione Politecnico, inserendo il proprio numero di matricola come login e come password il proprio PIN 9

10 Se compare il nome del corso siete correttamente registrati 10

11 altrimenti, dovete chiedere l abilitazione: selezionate Corsi di Facoltà 11

12 Cliccate su: Facoltà di Ingegneria Industriale 12

13 Cliccate su Fondamenti di economia aziendale (Integr.) Impianti meccanici (Integr.) (Alberto Baggini, Marco Melacini) 13

14 cliccate su: richiedi iscrizione Dopo qualche tempo verrete abilitati all accesso (non avviene istantaneamente) 14

15 Cliccate su Contenuti del corso 15

16 Modalità d esame Programma e testi Orari e aule Calendario Dispense 16

17 17

18 Calendario delle lezioni e delle esercitazioni (1/2) lunedì venerdì lunedì venerdì lunedì venerdì lunedì venerdì lunedì venerdì venerdì lunedì lunedì 9 marzo 14:15-15:45 16:00-17:30 TEORIA Definizione Impianto Industriale. Definizione Imp. Servizio (MHS, servizi classici). 09:00-10:30 13 marzo Classificazione secondo tassonomie convenzionali. 10:45-12:15 Esempi, tipologie e caratteristiche dei sistemi di fabbricazione e assemblaggio 16 marzo 20 marzo 23 marzo 27 marzo 14:15-15:45 16:00-17:30 09:00-10:30 10:45-12:15 14:15-15:45 Costi per le decisioni: margine di contribuzione. 16:00-17:30 Costi per le decisioni: Break Even e costi evitabili 09:00-10:30 10:45-12:15 14:15-15:45 Introduzione alla valutazione degli investimenti. I criteri DCF: NPV, IRR, EA, PI, PB. 30 marzo 16:00-17:30 Costruzione dei flussi di cassa. 09:00-10:30 Definizione. Introduzione dei concetti di vetustà ed obsolescenza. 3 aprile 10:45-12:15 La vita utile come un mix tecnico - economico. 6 aprile 17 aprile 27 aprile 14:15-15:45 16:00-17:30 Introduzione al corso. Introduzione ai costi: tipologie di costo, allocazione e basi Sistemi di costo. Job costing, Process costing Sistemi produttivi Servizio elettrico 1 09:00-10:30 Concetti di Disponibilità ed affidabilità. 10:45-12:15 Richiamo formule principali. 09:00-10:30 24 aprile Servizio elettrico 2 10:45-12:15 14:15-15:45 16:00-17:30 14:15-15:45 L'impresa e l'ambiente esterno. Le forme di mercato. 11 maggio 16:00-17:30 L'impresa: forme giuridiche e tipologie. Gli obiettivi, la nozione di valore economico ESERCITAZIONI Esercitazione job costing, Esercitazione process costing Esercizi su scelte di breve (impiego capacità produttiva) Esercitazione sulle decisioni di breve 18

19 Calendario delle lezioni e delle esercitazioni (2/2) 09:00-10:30 Mh-1 venerdì 15 maggio 10:45-12:15 14:15-15:45 lunedì 18 maggio Affidabilità 2 16:00-17:30 09:00-10:30 venerdì 22 maggio lunedì venerdì lunedì lunedì 25 maggio venerdì 29 maggio venerdì lunedì venerdì 5 giugno 8 giugno 12 giugno 15 giugno 19 giugno 22 giugno 10:45-12:15 14:15-15:45 La struttura dell'organizzazione. 16:00-17:30 Economicità dell'impresa; capitale di funzionamento e reddito di esercizio. 09:00-10:30 MH-2 10:45-12:15 09:00-10:30 Mh-3 10:45-12:15 14:15-15:45 16:00-17:30 Centralizz e fraz TEORIA 09:00-10:30 Il bilancio, lo stato patrimoniale riclassificato, il conto economico riclassificato. 10:45-12:15 Esempi. 14:15-15:45 Centralizz e fraz 2 16:00-17:30 09:00-10:30 Indici di bilancio. 10:45-12:15 14:15-15:45 16:00-17:30 Esercitazione preparazione all'esame venerdì 09:00-10:30 26 giugno 10:45-12:15 Programmazione lineare lunedì 14:15-15:45 29 giugno 16:00-17:30 Il processo di pianificazione e il budget, l'analisi degli scostamenti. ESERCITAZIONI Esercitazione sugli investimenti 19

20 FONDAMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE A.A L economia aziendale Prof. Alberto Baggini

21 L economia aziendale Verso una definizione di economia aziendale Analizziamo: ECONOMIA AZIENDALE 21

22 Economia Economia: Scienza che studia i processi (le attività) con i quali i singoli e le società umane compiono le scelte di impiego di risorse scarse per il soddisfacimento dei propri bisogni Attività economiche: attività finalizzate al soddisfacimento dei bisogni delle persone: Produzione, Consumo, Scambio (distribuzione) 22

23 Dimensioni dell analisi economica Macroeconomia andamento globale sistema economico Microeconomia scelte singoli attori (domanda/offerta) Economia Industriale (settori) ECONOMIA AZIENDALE focus sull azienda e sui modi di governo diversi soggetti e ruoli processi decisionali e organizzazione del lavoro 23

24 Attori del sistema economico AZIENDA FAMIGLIA: Individui e famiglie (consumo) AZIENDA ENTE PUBBLICO: Enti della P.A. (beni e servizi particolari, distribuzione) AZIENDA IMPRESA: Imprese (produzione e consumo intermedio, distribuzione) 24

25 FONDAMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE A.A La contabilità interna (analitica) Prof. Alberto Baggini

26 Definizione contabilità analitica (interna) Costo: controvalore monetario che misura il consumo di risorse per un certo fine (prodotto o servizio) 1. La contabilità analitica determina ricavi, costi e risultati economici analitici, riferiti a parti della gestione d impresa (linee di prodotti, divisioni operative, etc ) 2. I costi della contabilità analitica sono l aggregato dei valori attribuiti ai diversi fattori utilizzati in una determinata attività produttiva 3. Gli aggregati di costo sono definiti in funzione degli obiettivi della contabilità analitica 26

27 Obiettivi della contabilità analitica (1/2) Determinazione costo prodotti/servizi Valutazione di bilancio dei processi incompiuti (rimanenze) (cfr. 2/2) Controllo efficienza/efficacia Uso decisionale dei costi Contabilità Esterna Contabilità Analitica Costo come misura del valore di una transazione con economie terze Costo come valore che esprime l impiego di risorse per la realizzazione dei processi di trasformazione 27

28 Obiettivi della contabilità analitica (2/2) Determinare correttamente il valore delle scorte di semilavorati (attività necessaria per la redazione del bilancio) Fornire informazioni dettagliate sui prodotti e/o le unità organizzative non reperibili nella contabilità esterna, al fine di: misurare le prestazioni di una unità organizzativa (costi/ricavi) rilevare il livello di profittabilità dei prodotti La contabilità interna fornisce informazioni molto rilevanti ai fini decisionali e per il controllo di gestione 28

29 Oggetto della contabilità interna (analitica) COSTI SOSTENUTI DALLE SINGOLE UNITA ORGANIZZATIVE DELL IMPRESA COSTI DEI PRODOTTI/SERVIZI Processo di determinazione/allocazione dei costi 29

30 Classificazione dei costi per NATURA In base alle caratteristiche fisiche/economiche dei fattori INDUSTRIALI COMMERCIALI DISTRIBUZIONE AMMINISTRATIVI R&D Materiali diretti Materiali ausiliari Manodopera Dir./Ind. Stipendi tecnici Energia/Illumin. Spese industriali Ammortamenti Stipendi Provvigioni Ammortamenti Macchine/Uffici Trasporto Assicurazioni Ammortamenti Magazzini Stoccaggio Sistemi Informativi Stipendi Spese pt/tel Sis. Informativi Consulenze Viaggi Ammortamenti Stipendi Ammortamenti Materiali diretti 30

31 Classificazione dei costi Le risorse LE ATTIVITA E I PRODOTTI DI UN IMPRESA UTILIZZANO RISORSE: LAVORO MATERIALI TECNOLOGIE (IMPIANTI, MACCHINARI..) ENERGIA... 31

32 Processo di determinazione dei costi OBIETTIVI 1 Aggregati e Configurazioni 2 Analisi dei Costi Elementari 3 c1,c2,,ci 4 Oggetti di Attribuzione - Prodotti - Reparti - Commesse interne intere - Progetti Determinazione del Costo 32

33 Classificazione dei costi per destinazione La catena del valore di Porter Att. Primarie (impatto sul cliente) Att. di supporto Logistica in ingresso Attività infrastrutturali Gestione delle risorse umane Sviluppo della tecnologia Approvvigionamento Attività operative Logistica in uscita Marketing e vendite Servizi post vendita 33

34 Logiche di determinazione e attribuzione dei costi delle risorse (1/2) RISORSE INDIRETTE RELATIVE AD ATTIVITA DI SUPPORTO RISORSE INDIRETTE RELATIVE AD ATTIVITA PRIMARIE RISORSE DIRETTE PRODOTTI 34

35 Logiche di determinazione e attribuzione dei costi delle risorse (2/2) RISORSA DIRETTA RISORSA INDIRETTA (primaria) RISORSA INDIRETTA (supporto) PRODOTTO X UNITA ORGANIZZATIVA X X X 35

36 Contabilità interna vs Contabilità esterna (1/2) Contabilità Esterna Destinazione dei Costi Contabilità Analitica Bilancio Indici Flussi Origine dei Costi Fattori Utilizzati Attribuzione a: Prodotti Attività Investimenti Programmazione Controllo di Gestione Decisioni non routinarie di breve Attività Direzionale 36

37 Contabilità interna vs Contabilità esterna (2/2) Oggetto dell analisi: la contabilità esterna analizza impresa nel suo complesso la contabilità interna comprende quali prodotti e unità organizzative sono responsabili dei risultati dell impresa Classificazione dei costi: la contabilità esterna classifica le voci di costo e di ricavo in base alla loro natura (acquisto MP, ammortamento, costo del lavoro, ecc.) la contabilità interna classifica le voci di costo e di ricavo in base alla loro destinazione per ogni voce va a guardare qual è l unità organizzativa e/o il prodotto che ne è responsabile 37

38 Costi di prodotto valore delle risorse utilizzate per la realizzazione di un determinato prodotto o servizio, ossia per la trasformazione dell input in output 38

39 Costi di prodotto: esempi I costi di prodotto coincidono sostanzialmente con i costi di stabilimento. Essi includono quindi: costi di materie prime, componenti, semilavorati legati direttamente alla produzione costo della manodopera di produzione (addetti ai macchinari, agli impianti, all assemblaggio dei componenti, manutentori, supervisori di reparti produttivi, direttore di stabilimento ) costi legati alla movimentazione di materie prime, componenti, semilavorati e prodotti finiti costi di energia elettrica, servizi generali di impianto ammortamenti/affitti/quote di leasing di macchinari/impianti/ attrezzature/stabili/ecc. 39

40 Costi di periodo (o spese discrezionali) valore delle risorse impiegate in attività non direttamente associabili alla realizzazione di un prodotto/servizio (ovvero non direttamente coinvolte nelle operazioni di trasformazione fisica del prodotto) SONO RELATIVI ALLE ATTIVITA DI SUPPORTO RICERCA & SVILUPPO SPESE GENERALI AMMINISTRAZIONE PERSONALE SISTEMI INFORMATIVI 40

41 Costi di periodo: esempi I principali costi di periodo sono dati da: costi amministrativi (ufficio contabilità fornitori/clienti, addetti bilancio, contabilità IVA, ufficio paghe, ecc.) spese di vendita (commissioni e spese di viaggio degli agenti di vendita interni, ammortamento/leasing + assicurazioni + spese operative/ di manutenzione automezzi affidati a venditori/distributori, ecc.) costi di marketing/customer care (pubblicità, spese promozionali, addetti al marketing interni, consulenze esterne, call center, ecc.) costi unità IT/EDP (addetti a manutenzione rete LAN, costi vivi software e hardware di rete, webmaster, ecc.) spese ufficio personale e organizzazione (addetti selezione, formazione, carriera personale, spese relative, ecc.) 41

42 Costi di prodotto vs. costi di periodo COMPETENZA Costi Inventariabili (di Prodotto) Attribuiti alle scorte, diventano di competenza del periodo in cui le unità a scorta vengono vendute (costo del venduto) Costi non Inventariabili (di Periodo) Costi di competenza dello stesso periodo in cui si manifestano ( es.: spese di vendita ed amministrative) 42

43 Costi di prodotto vs costi di periodo Con riferimento al modello della catena del valore di Porter: attività di supporto costi di periodo attività primarie: logistica in ingresso, attività operative, logistica in uscita costi di prodotto marketing e vendite, servizi post vendita costi di periodo Attività infrastrutturali Gestione delle risorse umane Sviluppo della tecnologia Approvvigionamento costi di periodo Logistica in ingresso Attività operative Logistica in uscita Marketing e vendite Servizi post vendita costi di prodotto 43

44 Costi di prodotto SI DIVIDONO IN DIRETTI INDIRETTI 44

45 Costi diretti FANNO PARTE DEI COSTI DI PRODOTTO Un costo si dice diretto se può essere attribuito in modo univoco ed inequivocabile ad un determinato prodotto INCLUDONO: LAVORO DIRETTO MATERIALI DIRETTI (COSTO DEI COMPONENTI, MATERIE PRIME, SEMILAVORATI) costi specifici di un prodotto (macchinario utilizzato unicamente per un prodotto, prove o certificazioni specifiche, ecc.) 45

46 Costi indiretti Un costo si dice indiretto se non è possibile attribuirlo in modo univoco ad un solo prodotto (risorse comuni a più prodotti) COSTI INDIRETTI DI PRODUZIONE (OVERHEADS): LAVORO INDIRETTO: SALARI DI DIRETTORE DI STABILIMENTO, CAPIREPARTO, ADDETTI ALLA MOVIMENTAZIONE, AL CONTROLLO QUALITA MATERIALI INDIRETTI ENERGIA AMMORTAMENTO IMPIANTI E MACCHINARI AFFITTI ASSICURAZIONI.. Sono inoltre costi indiretti tutti i costi di periodo 46

47 Classificazione dei costi 1) Costi DIRETTI/INDIRETTI In funzione della modalità di attribuzione dei costi elementari agli oggetti di imputazione MATERIE PRIME PRODOTTO A diretto al prodotto diretto al reparto TORNITURA PRODOTTO A B diretto al reparto indiretto al prodotto Capo Reparto C MANUTENZIONE TORNITURA PRODOTTO A FRESATURA B C Materiali di consumo diretto al centro (reparto) di manutenzione indiretto ai centri (reparti) produttivi indiretto ai prodotti 47

48 Configurazione di costo COSTO DEL PRODOTTO Materiali diretti + Costo del Lavoro Diretto = COSTI PRIMI (o DIRETTI) DI PRODOTTO Costi Indiretti di Prodotto COSTO PIENO INDUSTRIALE Costi Indiretti di Periodo COSTO PIENO AZIENDALE = + = + Costi di conversione = costo del lavoro diretto + costi indiretti di prodotto 48 L

49 Costo pieno industriale COSTI DIRETTI (di prodotto) + COSTI INDIRETTI (di prodotto) = COSTO PIENO INDUSTRIALE 49 L

50 Costo pieno aziendale COSTI DIRETTI (di prodotto) + COSTI INDIRETTI (di prodotto) + COSTI DI PERIODO = COSTO PIENO AZIENDALE 50 L

51 Riclassificazione Conto Economico CONTO ECONOMICO ( schema di riferimento ) Fatturato Costo del Venduto M.L.I. MARGINE LORDO INDUSTRIALE Costo del Venduto = Materie Prime industriali + Costo del Lavoro industriale+ Costi indiretti industriali + ΔScorte (i- f) Costi di Periodo M.O.N MARGINE OPERATIVO NETTO CONTO ECONOMICO Vendite Costo Variabile del Venduto MARGINE DI CONTRIBUZIONE Costi Fissi Industriali Costi Generali Costo variabile del venduto = MdO diretta + materie prime + variaz. scorte variabili + costi indir. industriali variabili MARGINE OPERATIVO NETTO 51 L

52 Classificazione dei costi 2) per VARIABILITA Costi fissi, variabili Valido solo: 1. nel b/m periodo 2. in un range rilevante Costi Fissi Costi Variabili Volume Volume Costi semifissi (una parte fissa ed una parte variabile con la quantità prodotta - energia) Parametri: volume produzione, ampiezza gamma, tempo consegna, qualità prodotto (COSTI DELLA COMPLESSITA ) 52

53 Costi fissi COSTI CHE NELL AMBITO DI UN INTERVALLO SIGNIFICATIVO DEL LIVELLO DI ATTIVITA (volume, ampiezza della gamma, tempo consegna, qualità prodotto) RIMANGONO INALTERATI 53

54 Costi variabili SONO COSTI CHE VARIANO AL VARIARE DEL LIVELLO DI ATTIVITA COSTI VARIABILI FISSI LIVELLO DI ATTIVITA (volume, ampiezza gamma, ecc.) 54

55 Costi fissi vs. costi variabili COSTI DIRETTI: SEMPRE VARIABILI COSTI INDIRETTI VARIABILI LAVORO INDIRETTO DI SUPERVISIONE, MANUTENZIONE, CONTROLLO QUALITA, MOVIMENTAZIONE ENERGIA MATERIALI INDIRETTI FISSI AFFITTI AMMORTAMENTO MACCHINARI ASSICURAZIONI LAVORO (se fattore rigido) 55

56 Break even point (punto di pareggio) RICAVI = p*q COSTI = C f + C v *Q RICAVI = COSTI quando Q= C f / (p - C v ) C/R Cf p*q C f + C v *Q BREAK EVEN POINT Q 56 L

57 Esempio di classificazione dei costi 3) Costi TOTALI/UNITARI Costo totale fisso C UNITARIO = C TOTALE n unità Costo Totale Costo Unitario K K/Q n unità n unità Costo totale variabile linearmente Costo Totale mq Costo Unitario m n unità n unità 57

58 4) Costi evitabili Sono influenzati da una decisione (cfr. decisioni tattiche) Sono i costi di prodotto che l azienda non dovrà piu sostenere nel momento in cui decida di non produrre più quel determinato bene/servizio cui si riferiscono 58

59 Costi non evitabili Sono i costi di prodotto che l azienda dovra comunque continuare a sostenere nel momento in cui decida di non produrre piu quel determinato bene cui si riferiscono NON dipendono da una decisione in quanto vengono comunque sostenuti 59

60 Costi evitabili vs costi non evitabili (1/2) La classificazione dipende da: ORIZZONTE TEMPORALE ENTITA DI VARIAZIONE DEL LIVELLO DI ATTIVITA IMPIEGHI ALTERNATIVI CHE RENDONO EVITABILE IL COSTO 60

61 Costi evitabili vs costi non evitabili (2/2) In generale si può comunque dire che: Tipologia di costo Materiali diretti Lavoro diretto Costi indiretti variabili Costi indiretti fissi Caratteristiche Normalmente sono evitabili Evitabile in assenza di rigidità salariale o in presenza di impieghi alternativi Voci (come energia) sono evitabili, altre (come lavoro indiretto) hanno comportamento analogo al lavoro diretto Normalmente non sono evitabili 61

62 Make or buy (esempio) (1/5) Azienda monoprodotto: produzione di cruscotti Costi annuali per realizzare cruscotti materie prime = Euro manodopera 1 = Euro energia = Euro ammortamenti = Euro funzione acquisti = Euro nell ipotesi lavoro = fattore rigido 62 L

63 Make or buy (esempio) (2/5) COSTO DI PRODOTTO PIENO INDUSTRIALE = ( )/ = 45 Euro PIENO AZIENDALE = ( )/100000= 50 Euro arriva un ordine per la realizzazione di pezzi abbiamo 2 alternative A produciamo noi B subfornitura (costo di ogni cruscotto = 30 Euro) 63 L

64 Make or buy (esempio) (3/5) CASO 1: Non abbiamo capacità produttiva sufficiente COSTI EVITABILI = materie prime (2 MLN) energia (0.5 MLN) COSTO UNITARIO EVITABILE PRODUCENDO FUORI = ( )/ = 25 (< 30) CONVIENE PRODURRE IN CASA (alternativa MAKE ) 64 L

65 Make or buy (esempio) (4/5) CASO 2: Non abbiamo sufficiente personale dovremmo ricorrere a straordinario (70% del costo in più) COSTI EVITABILI= materie prime (2 MLN) energia (0.5 MLN) manodopera (0.7 MLN di straord.) COSTO UNITARIO EVITABILE PRODUCENDO FUORI = ( )/ = 32 (> 30) CONVIENE L ALTERNATIVA BUY 65 L

66 Make or buy (esempio) (5/5) CASO 3: Non abbiamo capacità produttiva sufficiente dobbiamo investire in nuovi impianti e assumere personale SCELTA DI INVESTIMENTO 66 L

67 Altre tipologie di costo 5) Costi EFFETTIVI/IPOTETICI Effettivi: a consuntivo Ipotetici: a preventivo (di budget) 6) Costi CONTROLLABILI/NON CONTROLLABILI Controllabili: influenzabili Non controllabili: non influenzabili (centro di responsabilità, ambito decisionale) 7) Costi REALI/FIGURATIVI Corrispondenza o meno con uscite di cassa 67

68 Riepilogo tipologie di costo (1/2) COSTI DI PRODOTTO COSTI DI PERIODO COSTI DIRETTI COSTI INDIRETTI COSTO PIENO INDUSTRIALE COSTO PIENO AZIENDALE COSTI FISSI COSTI VARIABILI COSTI EVITABILI COSTI NON EVITABILI 68

69 Riepilogo tipologie di costo (2/2) COSTI EFFETTIVI COSTI IPOTETICI COSTI CONTROLLABILI COSTI NON CONTROLLABILI COSTI REALI COSTI FIGURATIVI 69

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