PROGETTO PER UNA CITTADINANZA ATTIVA. L APPROCCIO ECOLOGICO AL CURRICOLO VERTICALE DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI MONTESPERTOLI. DDG N.
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1 Istituto Comprensivo Statale Don Lorenzo Milani Montespertoli Viale G. Matteotti, Montespertoli (FI) - fiic817006@pec.istruzione.it fiic817006@istruzione.it Cod. univoco ufficioufit03 tel fax C.F Cod. Min. FIIC Allegato n.5 PROGETTO PER UNA CITTADINANZA ATTIVA. L APPROCCIO ECOLOGICO AL CURRICOLO VERTICALE DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI MONTESPERTOLI. DDG N. 328/ INTRODUZIONE La Scuola del Noi La riflessione pedagogica del Collegio dei Docenti è andata sempre più aprendosi alla ricerca del significato (Bruner),alla realizzazione di una scuola comunità (Dewey), alla crescita globale degli allievi e al potenziamento di autonomia e responsabilità (Montessori). Nel nostro Istituto lavoriamo perché questi principi siano sostenuti da una prassi che le realizzi concretamente, ed ogni giorno, nelle aule scolastiche. Con l obiettivo di realizzare un curricolo in cui l alunno fosse davvero al centro del processo educativo, in un contesto di comunità, il nostro Istituto Comprensivo ha aderito, dall anno scolastico 2004/2005, alla Rete Nazionale delle Scuole Senza Zaino. Ciò ha significato sottoporre l azione educativa ad un profondo ed autentico processo di revisione e cambiamento, a cominciare dalla ristrutturazione della tradizionale organizzazione dell aula per arrivare gradualmente ad una rivisitazione delle azioni didattiche, della costruzione del curricolo, delle modalità di relazione fra adulti, fra adulti e alunni, fra alunni, con i genitori e con il territorio. Il Comune di Montespertoli è stato coinvolto fin dall inizio in questo percorso di miglioramento ed ha accettato con entusiasmo di sostenerlo. A partire dall anno scolastico tutte le sezioni di scuola d'infanzia, le classi di scuola primaria e secondaria di primo grado sono coinvolte nel processo di innovazione.
2 2. IL MODELLO Per una scuola di senso. Il curricolo ecologico. Orientare la progettazione educativa all'esperienza di vita del bambino e del ragazzo vuol dire progettare in maniera esplicita azioni didattiche che riguardino, oltre alla dimensione cognitiva, tutte le sue dimensioni. La scuola deve mettersi in relazione con tutte le dimensioni del sé: cognitiva, valoriale, emozionale, motoria, relazionale, progettuale, affettiva...solo così lo studente può trovare il senso, il proprio senso nello stare a scuola ed nell'apprendere insieme agli altri. Solo così l'apprendimento diviene significativo e non nozionistico. Solo così si può guardare al "ragazzo che disturba" con l'occhio dell'educatore che ha il compito di aiutarlo a trovare il senso nel cammino per lui così faticoso dello stare a scuola, in relazione con gli altri. Solo così i bambini che necessitano di attenzioni e percorsi particolari per i motivi più diversi non si definiscono a partire da una sigla che li classifica (handicap, DSA, non italofoni, ADHD, BES, Disagio...). Se non si aiuta il soggetto a costruire una relazione fra il suo mondo, fra la sua esperienza di vita e l'oggetto culturale, ciò che si impara è spesso destinato ad essere dimenticato dopo l'interrogazione o la verifica. Oltre a questo è indispensabile inserire nella progettazione elementi che aiutino bambini e ragazzi a crescere e a risolvere i problemi concreti che la vita mette loro davanti. Un apprendimento che si basi solo sullo studio di conoscenze teoriche e che non tenga conto di includere nel percorso un supporto reale nella risoluzione dei compiti di vita concreti, pratici o esistenziali dei nostri alunni, è destinato al fallimento. Non dimentichiamoci che già nel 1992 l'oms chiedeva alle scuole di promuovere "life skills", competenze di vita. Come si può vedere la complessità del compito di educare è del tutto opposta alla presunta linearità di un tradizionale programma scolastico. Orientare il curricolo all'esperienza di vita degli alunni vuol dire innanzitutto proporre una didattica attiva e laboratoriale. Per questo abbiamo modificato l'organizzazione degli spazi e dei tempi affinché una maggiore diversificazione, varietà, flessibilità degli ambienti fosse in grado di "intercettare" le diverse modalità di apprendimento e i compiti di vita di ciascun bambino e ragazzo. Spesso l'obiezione che viene mossa alla cosiddetta personalizzazione è che non è possibile realizzare per ciascun alunno, in media per classe, singoli percorsi di apprendimento; ciò porta in genere ad una programmazione standard che prevede momenti di recupero per chi presenti difficoltà. È invece dimostrato anche da un'ampia letteratura scientifica, che modificare il setting proponendo diverse strade e modalità e progettare a partire dai bisogni degli alunni consente di raggiungere con più efficacia le diverse modalità di apprendimento. È ormai riconosciuto che il modo di apprendere dei discenti è cambiato, che la scuola e la classe non sono più centrali e che gran parte di ciò che apprendono gli studenti avviene fuori dalla scuola. Il curricolo non può più essere progettato in modo trasmissivoricezionistico (chi sa dice, chi non sa riceve) che prevede sostanzialmente solo acquisizione di conoscenze per materie, trasmissione di un "blocco compatto di informazioni, concetti, teorie, procedure, con una valutazione degli apprendimenti sostanzialmente sommativa. Il punto di vista da cui partire è quello esplicitato anche nelle Indicazioni 2012, sulla cui base è richiesto alle scuole di costruire i propri curricoli:
3 - la realtà è complessa; - i modelli precedenti non rispondono ai bisogni degli studenti e di una società che chiede di far crescere in maniera armonica le varie dimensioni del sé che, se si integrano, crescono meglio - il curricolo non è solo trasmissione/acquisizione di conoscenze, ma esplora il punto di vista dell intera esperienza che l alunno fa a scuola e il riconoscimento delle conoscenze e delle esperienze vissute al di fuori della scuola. Il problema è istituire il rapporto tra esperienza di vita e sapere teorico, ciò che scegliamo di proporre (gli"argomenti", i "temi", gli "oggetti", i "saperi"). La scissione fra i due elementi è un artefatto storico della scuola, ma è innaturale. Piuttosto che realizzare il percorso stiamo quindi avviando la progettazione di alcuni percorsi curricolari nei quali gli elementi fin qui richiamati siano il più possibile presenti. In tali pezzi di progettazione, i criteri prevalenti sono quelli di scegliere argomenti vicini ai bambini/ragazzi, tali da offrire apprendimenti su un oggetto culturale che possa essere declinato in compiti di esperienza significativa e concreta. Nei giorni 26 e 27 Agosto 2015 un gruppo di docenti, in rappresentanza dei tre ordini di scuola, ha partecipato al Seminario Estivo con la consulenza del prof. Franco Azzali. Il Seminario aveva i seguenti obiettivi, risultati attesi e modalità di lavoro: 1. Obiettivi del Seminario Estivo: i. Condividere il processo di costruzione delle Macroprogettazioni e delle Microprogettazioni su Cittadinanza Attiva in verticale. ii. Predisporre delle progettazioni correttamente impostate. 2. Risultati attesi: i. Set di Macro e di Micro (U.F.) che i team/consigli di classe potranno utilizzare nel corso dell a.s. 2015/16. ii. Avvio, conoscenza e fruizione dell archivio condiviso sul Drive da parte dei partecipanti. iii. Elenco degli elementi sui quali si è evidenziata la necessità di integrazioni delle U.F. iv. Modalità condivisa tramite procedura scritta del supporto da offrire ai colleghi in sede di programmazione da parte dei docenti gruppo presente al Seminario Estivo. 3. Modalità di lavoro del Seminario: i. Suddivisione in 4 sottogruppi, afferenti al tema ampio Cittadinanza Attiva, ciascuno coordinato da uno/due componenti di Valutazione e Miglioramento : 1) Accoglienza; 2) Inclusione/Esclusione e Appartenenza; 3) Collaborazione e Cooperazione; 4) Valori e Regole. ii. Messa a punto da parte di ciascun gruppo della Macro, già predisposta, relativa al Tema (o Nucleo Focale). iii. Costruzione di tre Micro (U.F.), una per ciascun ordine di scuola, utilizzando i materiali presenti nell archivio Drive di Istituto.
4 Questo lavoro ha permesso di partire con la progettazione a Settembre Dei vari team (tre gruppi scuola infanzia, 5 gruppi per classi parallele scuola primaria, 3 gruppi classi parallele scuola secondaria di primo grado) e di dare l avvio alla ricerca-azione. 3. FINALITÀ DEL PROGETTO IN COERENZA CON GLI ESITI DEL PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE E IN PARTICOLARE ALLE PRIORITÀ E AI TRAGUARDI INDIVIDUATI NEL RAV Il Progetto Cittadinanza Attiva intende perseguire i seguenti obiettivi progettuali del RAV evidenziati in giallo. Piano di Miglioramento 5 Individuazione delle priorità: Priorità e Traguardi ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA PRIORITA' DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO Competenze chiave e di cittadinanza Potenziamento competenze sociali:cooperazione,collaborazione fra pari con particolare attenzione all'inclusione all'interno del gruppoclasse. Potenziamento competenze relative a: autoregolazione, autovalutazione e autonomia sul piano del comportamenti. Prosecuzione percorso di co- progettazione del sistema di regole condivise sulla vita della scuola e conseguente rispetto delle stesse Gli studenti lavorano in gruppo e/o a coppie per almeno il 40% del tempo scuola. Diminuzione significativa episodi di esclusione e/o prevaricazione Diminuzione sensibile e rilevabile dei richiami verbali e scritti. Diminuzione della percentuale del sette in comportamento nella scuola sec. I Gli studenti sono in grado di organizzare autonomamente le attività anche in assenza di indicazioni dei docenti.
5 AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO Sistematizzare la progettazione operativa verticale su cittadinanza per rendere maggiormente fruibili dai gruppi di lavoro i materiali prodotti. Curricolo, progettazione e valutazione Proseguire la costruzione di: criteri comuni di valutazione, batteria di verifiche comuni per classi parallele, procedure condivise. Proseguire la formazione continua dei docenti per sviluppare ulteriormente abilità di progettazione e gestione didattica per competenze. Programmare l'utilizzo dei laboratori in modo da renderli più fruibili ed utilizzati (verso le aule tematiche) Ambiente di apprendimento Dotare ciascuna classe e laboratorio di ulteriori strumenti e materiali didattici anche multimediali Potenziare la collaborazione all'interno dei gruppi di lavoro e dei plessi per la gestione comune delle classi Promuovere la formazione/autoformazione dei docenti per l'utilizzo di strumenti compensativi Inclusione e differenziazione Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Potenziare le competenze dei docenti relativamente alla didattica differenziata/diversificata in contemporanea Incrementare il focus sulle azioni educative volte alla costruzione del gruppo classe per la prevenzione dell'esclusione e delle prevaricazioni. Autovalutazione di istituto Indicare in che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità L'Istituto ha scelto da dieci anni di perseguire il miglioramento incrementale dell'offerta formativa attraverso un approccio olistico e relazionale, orientando la progettazione curricolare al paradigma ecologico, multidimensionale e di senso. L'adesione al progetto "Senza Zaino, per una scuola Comunità" permea, da un punto di vista metodologico didattico, tutto l'operato dei docenti con i propri studenti. L'ambiente di apprendimento è stato profondamente modificato e ristrutturato per permettere un più elevato livello di acquisizione delle competenze di cittadinanza. E'necessario proseguire nel percorso intrapreso potenziando e migliorando ulteriormente i processi in atto, con particolare cura delle azioni volte all'inclusione e all'autoregolazione. Il potenziamento delle competenze di base, soprattutto per la riduzione dell abbandono futuro e della dispersione, l'ulteriore attenzione all'orientamento nella scelta della secondaria di secondo grado saranno ulteriori elementi sui quali porre l'attenzione.
6 4. FASI DI SVILUPPO DEL PROGETTO (Novembre 2015/Settembre 2016)
7 Fase 1 Avvio della Ricerca-Azione Si costituisce un gruppo di Ricerca-Azione sulla base di quanto approvato nel POF a.s. 2015/16 che si riporta testualmente: Progettazione Curricolo Ecologico in verticale Progetto sostenuto dall amministrazione comunale di Montespertoli Nell a.s. 2015/2016, a partire dal lavoro di revisione della progettazione afferente alle Competenze-chiave di Cittadinanza, che costituisce l asse portante in verticale del nostro curricolo, sono state elaborate quattro Macroprogettazioni: Ingresso, transizione, accoglienza Vita Comunitaria Organizzata-Cittadinanza Cooperazione-Collaborazione Relazioni: inclusione/esclusione, appartenenza Ad ognuna delle quattro Macro afferiscono almeno una Microprogettazione, o Unità Formativa (U.F.), per ciascun ordine di scuola. Nel corso dell anno scolastico i docenti di ciascun team, o classe parallela realizzeranno le U.F. relative ai 4 temi utilizzando come punto di riferimento le relative Macro e U.F. prototipo. Le classi quarte della scuola primaria potranno utilizzare, in relazione a Vita Comunitaria Organizzata-Cittadinanza anche Paco e Lola afferente il percorso di educazione stradale ecologica Tutte le Macroprogettazioni e le Microprogettazioni/U.F. saranno archiviate nel DRIVE di per essere fruibili da tutti i team e nuovamente utilizzate da altri gruppi di lavoro nel prossimo anno scolastico. All interno dell archivio, denominato Risorse condivise troveranno spazio anche, grazie alla collaborazione di tutta la comunità professionale dell Istituto Comprensivo: Le verifiche e la documentazione delle U.F. Le programmazioni per classi parallele La batteria di verifiche per classi parallele e i relativi criteri di valutazione Supporti utili ai docenti quali: repertori, esempi, materiali e link per BES e DSA, dispense, e-book. È prevista la costituzione di un gruppo di lavoro che si occuperà di sistematizzare il lavoro di progettazione con il supporto del prof. Franco Azzali. Risultato atteso: Versione 1 della Guida per la progettazione ecologica dell Istituto Comprensivo di Montespertoli
8 Fase 2 Revisione e miglioramento delle progettazioni anche sulla base della concreta realizzazione in classe con gli studenti Definizione del quadro di riferimento, dei passi da seguire e del calendario delle azioni da realizzare per ciascuna tipologia di gruppo di lavoro sui quattro temi individuati nel Seminario Estivo su Cittadinanza Attiva : Ingresso, transizione, accoglienza; Vita Comunitaria Organizzata-Cittadinanza; Cooperazione-Collaborazione; Relazioni: inclusione/esclusione, appartenenza. Gruppi di lavoro e procedure individuate: A. Gruppi di lavoro/team. Si tratta del lavoro di progettazione, realizzazione e verifica delle Unità Formative su Cittadinanza Attiva che coinvolge tutti i docenti dell Istituto secondo il Gantt approvato all interno del piano delle attività: B. GANTT CITTADINANZA SETT OTT NOV DIC GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG SETT ACCOGLIENZA INCLUSIONE/ESCLUSIONE COLLABORARE/COOPERARE VITA COM.ORGANIZZATA a. Progettazione U.F. Nella prima parte dell U.F., partire dal materiale prodotto nel seminario estivo, sia macroprogettazione sia microprogettazione (U.F.), è opportuno dichiarare gli obiettivi come risultati attesi, il cui raggiungimento possa essere osservabile, rispetto ai quali le azioni siano reali, congruenti e pertinenti. Dovrà quindi essere esplicitata, con una postilla/nota, la relazione fra gli obiettivi prescelti e l azione progettata in P.A.C. Se gli obiettivi dell U.F. elaborati nel Seminario Estivo sono troppo generali, è opportuno che il gruppo li riformuli in materia più dettagliata rispetto alle classi coinvolte. b. Verifica U.F.: a) riflessione e verbalizzazione sul lavoro svolto, Punti Forti/Punti Deboli delle scelte fatte e degli strumenti usati; b) riflessione sul raggiungimento o meno degli obiettivi; c) rifacimento delle U.F. progettate alla luce dei Punti Forti/Punti Deboli rilevati.
9 C. Gruppo di Ricerca-Azione. Si tratta del gruppo che partecipa più direttamene alla ricerca sulla base di quanto stabilito nel piano di formazione approvato nel POF che si riporta testualmente. Ricerca-azione sulla progettazione del Curricolo Ecologico in continuità con il seminario estivo: miglioramento in itinere delle 4 macro e relative U.F. (Novembre, Gennaio, Marzo, Giugno)16 h. in presenza più relaborazione a distanza (4 incontri di 4 ore). Rivolta ai docenti interessati + gruppo V&M. Formatore prof. Franco Azzali Risultato atteso: guida didattica per la progettazione di cittadinanza in verticale. Il gruppo è composto da 21 docenti suddivisi in 4 sottogruppi in verticale, ognuno afferente ad un tema della ricerca ed ha questi compiti: a. Completare il lavoro avviato in ciascuna sessione con il prof. Azzali con un termine di 2/3 settimane dall incontro ed inviare i materiali a dirigente.scolastica@scuolemontespertoli.it e franco.azzali@studio-pegaso.it b. Indicare elementi di problematicità e di avanzamento di questo lavoro per chiarire quali punti siano maggiormente da mettere a fuoco, da inviare insieme ai materiali. c. Durante la sessione di lavoro con il prof. Azzali verbalizzare quanto emerso nell incontro, individuando volta volta un verbalizzatore e, al termine dell incontro, inviare una foto/file degli appunti e dei materiali prodotti allo stato grezzo immediatamente al termine dei ciascun incontro. Questo permetterà al gruppo di redazione del Venerdì pomeriggio da avere subito disponibili gli indispensabili elementi di riflessione. D. Gruppo di Redazione. Si tratta di un gruppo ristretto che ha il compito di realizzare il monitoraggio del processo di procedere alla versione 1 della Guida, che è il risultato atteso del Progetto di Ricerca-Azione. In particolare questo gruppo si occuperà di: a. Ridefinire gli strumenti (Macro, Micro, Diario di Bordo, griglia di verifica, griglia di documentazione, procedure ) da inserire nella guida. b. Monitorare il lavoro del Progetto di Ricerca-Azione: guardare i materiali prodotti a mano a mano che vengono realizzati e riflettere sui lavoro di tutti i gruppi. c. Realizzare la prima versione della Guida entro Giugno 2016.
10 Fase 3 Realizzazione, pubblicazione online e diffusione della Versione 1 della Guida per la progettazione ecologica dell Istituto Comprensivo di Montespertoli: Cittadinanza Attiva. Presentazione alla comunità professionale Il materiale sarà inserito nel DRIVE di Istituto e sul sito della scuola allo scopo di essere utilizzato/migliorato/integrato dai team dell Istituto nei successivi anni scolastici. 5. INDICATORI Fase 1 Definire i compiti dei gruppi di lavoro Mettere a disposizione dei gruppi di lavoro i materiali e gli strumenti su DRIVE Fase 2 Almeno 3/4 dei Docenti dell Istituto partecipano all elaborazione delle UF Le U.F. sono realizzate in almeno i 3/4 delle classi sell Istituto Almeno i ¾ dei gruppi di lavoro inseriscono in DRIVE le progettazioni. Fase 3 La Guida è elaborata e pubblicata online entro Settembre METODOLOGIA Ricerca-Azione. 7. CONSULENTE DEL PROGETTO Prof. Franco Azzali, docente IUSVE, Presidente di Pegaso, Mantova, Agenzia Formativa accreditata dal MIUR
11 8. CALENDARIO FASE 1. Avvio della Ricerca-Azione Novembre 2015 FASE 2. Revisione e miglioramento delle progettazioni anche sulla base della concreta realizzazione in classe con gli studenti Novembre 2015/Maggio 2016 FASE 3. Realizzazione, pubblicazione online e diffusione della Versione 1 della Guida per la progettazione ecologica dell Istituto Comprensivo di Montespertoli: Cittadinanza Attiva. Giugno 2016 Presentazione alla comunità professionale Settembre 2016
12 9. SCHEDA FINANZIARIA DETTAGLIATA 1. Consulenza/Formazione prof. Franco Azzali, Pegaso, Mantova 6000,00 (comprensive di viaggio e Soggiorno) 2. Progettazione, coordinamento, monitoraggio (gruppo di Ricerca-Azione) 7500,00 3. Gestione Amministrativa e supporto organizzativo (personale ATA) 500,00 4. Materiali (Cancelleria, facile consumo) 500,00 5. Eventuale pubblicazione a stampa della Guida (non prevista al momento dal progetto) 500,00 Totale costo progetto ,00 I costi sono sostenuti dal FIS, dall aggregato A2 del programma Annuale, dal Contributo del Comune di Montespertoli al POF 10. ALLEGATI 1. Modello di Macroprogettazione 2. Modello di Microprogettazione U.F. 3. Dispensa Verso un curricolo Ecologico
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