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1 Ordine dei Medici e Chirurghi della Provincia di Padova Ambiente e salute Incontri e confronti AGENTI FISICI: IL RUMORE Dott.ssa Isabella Maccà Dipartimento di Medicina Ambientale e Sanità Pubblica Università degli studi di Padova

2 RUMORE Da un punto di vista fisico e una successione di variazioni (oscillazioni) di pressione che si propagano in un mezzo elastico e possono essere percepite dall orecchio umano come sensazione sonora Suono non desiderato o comunque fastidioso PARAMETRI FISICI Frequenza (f) Periodo (T) Lunghezza d onda ( ) Intensità sonora

3 ORECCHIO UMANO sensibilità compresa tra 20 e Hz soglia minima di udibilità del suono, variabile a seconda della f sensibilità diversa a seconda delle frequenze; migliore alle alte frequenze (suoni acuti) rispetto alle basse frequenze (suoni gravi) variazioni aritmetiche dello stimolo non producono equivalenti variazioni nella sensazione, che è invece in relazione con il logaritmo dello stimolo sonoro

4

5 EFFETTI SULLA SALUTE APPARATO UDITIVO EFFETTI EXTRAUDITIVI EFFETTI DISTURBANTI

6 FATTORI CHE DETERMINANO IL DANNO DA RUMORE - livello sonoro globale - spettro sonoro e tipo di rumore (impulsivo) - durata dell esposizione - suscettibilità individuale - interazione con altri fattori nocivi

7 FATTORI FAVORENTI IL DANNO UDITIVO - Età - Fumo - Patologie dell orecchio (otiti, otosclerosi, neuriti e neurinomi del nervo acustico) - Patologie sistemiche (ipertensione, arteriosclerosi, diabete, dislipidemie) - Patologie infettive (morbillo, parotite, rosolia e altre infezioni virali) - Patologie traumatiche (traumi cranici e acustici, colpi di frusta) - Farmaci (antibiotici, antitumorali, antimalarici, diuretici) - Ototossici professionali (toluene, stirene, tricloroetilene, solfuro di carbonio, monossido di carbonio, cianuri, metilmercurio)

8 Meccanismo biologico Cellula acustica: Apoptosi: alterazioni metaboliche, stress ossidativo, alterazioni del flusso di sangue cocleare Necrosi cellulare: evidenza sperimentale che per esposizioni a livelli > 125 dbspl (rumore impulsivo) predomina un danno da meccanismo meccanico piuttosto che metabolico

9 EFFETTI UDITIVI IPOACUSIA DA TRAUMA ACUSTICO ACUTO SPOSTAMENTO TEMPORANEO DELLA SOGLIA UDITIVA IPOACUSIA DA TRAUMA ACUSTICO CRONICO (I. DA RUMORE)

10 IPOACUSIA DA TRAUMA ACUSTICO ACUTO per rumore di elevata intensità e di breve durata lesione monolaterale all orecchio rivolto verso l evento lesivo dolore violento, notevole ipoacusia con acufeni, vertigini (fino alla rottura della membrana timpanica) audiometria: deficit monolaterale

11 SPOSTAMENTO TEMPORANEO DELLA SOGLIA UDITIVA : innalzamento della soglia uditiva rispetto a quella di riposo (variabile per suscettibilità individuale) per rumore particolarmente intensi recupero che inizia al cessare dell esposizione e si completa in circa 16 ore

12 IPOACUSIA DA TRAUMA ACUSTICO CRONICO (RUMORE): dipende da tipo di rumore (continuo o impulsivo), durata esposizione, ipersuscettibilità individuale ipoacusia percettiva, generalmente bilaterale e simmetrica (soprattutto negli ultimi stadi) e irreversibile interessa dapprima i toni acuti (4 khz) e poi si estende alle frequenze vicine

13 EVOLUZIONE IPOACUSIA DA RUMORE

14 CLINICA I stadio: per 2-3 settimane acufeni alla fine del turno di lavoro sensazione di orecchio pieno senso di intontimento nessuna modifica audiometrica II stadio: solo qualche acufene audiometria = perdita db su 4 khz

15 CLINICA III stadio: non sente suoni tipo ticchettio dell orologio si alza il volume di radio o TV per comprendere bene le parole audiometria = perdita db su f 4 khz IV stadio: se continuità di esposizione difficoltà a udire la voce dei familiari e dei colleghi di lavoro acufeni e percezione dei suoni distorta audiometria = perdita a 4 khz o 6, ma anche 3, 2 e 8 khz.

16 n. assoluto di casi registrati L'ipoacusia da rumore di natura professionale è certamente la malattia più frequentemente indennizzata dall'inail Malattie professionali Ipoacusia e sordita da rumore Ipoacusia e sordita da rumore Silicosi Mal. Cutanee causate da catrame, bitume, pece, fuligine e antracene

17 2009: denuncia della malattie professionali TIPO MALATTIA VAR % TOT MAL. PROF /2005 Malattie osteoarticolari e muscolotendinee Ipoacusia da rumore Malattie respiratorie Malattie cutanee

18 IPOACUSIA E SETTORI TECNOLOGICI Quattro macrosettori produttivi, hanno originato nel decennio il massimo dei casi di ipoacusia, superando ciascuno le 3000 unità, si tratta: dell industria metalmeccanica (oltre casi) di quella delle costruzioni (oltre 6500 casi) di quella estrattiva (oltre 4000 casi) di quella del legno (oltre 3000 casi)

19 EFFETTI EXTRAUDITIVI DA RUMORE Tipo di risposta Risposta di allarme Risposta neurovegetativa Effetti: 1) Sistema Cardiocircolatorio 2) Apparato digerente 3) Apparato respiratorio 4) Sistema nervoso centrale 5) Funzione visiva 6) Sistema endocrino

20 EFFETTI EXTRAUDITIVI DEL RUMORE RISPOSTA DI ALLARME: per rumore di elevata intensità e di breve durata. Si esaurisce velocemente; durata ed intensità non dipendono dal livello sonoro né dal tempo di persistenza dello stimolo della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa, vasocostrizione periferica, della frequenza del respiro, della secrezione e della motilità gastrica sudorazione cutanea dilatazione pupillare, Aumento di secrezione di A e NA

21 RISPOSTA NEUROVEGETATIVA - risposta lenta; - può seguire la risposta di allarme - per stimoli intensi e prolungati nel tempo; - persistente per tutta la durata dello stimolo; - varia in funzione della entità dello stimolo;

22 EFFETTI EXTRAUDITIVI DEL RUMORE Sistema cardiocircolatorio Vasocostrizione precapillare con aumento delle resistenze periferiche: aumento della pressione Diminuzione del volume della gittata cardiaca Aumento dei segni ECG di danno miocardico in cardiopatici portatori di infarto miocardico. In via indiretta il rumore sembra favorire l insorgenza di arteriosclerosi (prova sperimentali su conigli esposti)

23 EFFETTI EXTRAUDITIVI DEL RUMORE Sistema cardiocircolatorio Occup Environ Med 2010 oct lavoratori esposti al rumore tra il 1999 e il 2004 Odds ratios 2.91 for angina pectoris Odds ratios 2.04 for CHD (coronary hearth disease) Odds ratios 2.23 for isolated diastolic hypertension 83% uomini Età media di 40 anni Spt fumatori

24 Cardiovascolar risk due to community noise stress Babish W. Rivista Italiana di acustica luglio-settembre 2010 vol.34, n. 3 Livelli (Lday, 16 h) superiori ai 65 db(a) durante il giorno e a 55 db(a) durante la notte sono detrimenti per la salute e aumentano il rischio di IMA; Sufficiente evidenza che un esposizione a lungo termine a rumore aumenta il rischio di IPA e l uso di terapia cardiovascolare La dose soglia degli effetti sembra essere inferiore per il rumore degli aeroporti rispetto a quello del traffico stradale.

25 Cardiovascolar risk due to community noise stress Babish W. Rivista Italiana di acustica luglio-settembre 2010 vol.34, n. 3 Exposure response curve for the association between road traffic noise and myocardial infarction

26 Cardiovascolar risk due to community noise stress Babish W. Rivista Italiana di acustica luglio-settembre 2010 vol.34, n. 3 Exposure response relationship between aircraft noise and hypertension

27 EFFETTI EXTRAUDITIVI DEL RUMORE Apparato digerente Spasmi prevalentemente pilorici Aumento della peristalsi gastrointestinale Ipersecrezione cloridrica Maggior incidenza di ulcere piloriche e duodenali Apparato respiratorio Aumento e accelerazione della frequenza respiratoria diminuzione del volume corrente lieve e costante diminuzione del consumo di ossigeno.

28 EFFETTI EXTRAUDITIVI DEL RUMORE Sistema nervoso centrale Modificazioni dell EEG: tracciati piatti, rallentamento dei ritmi; aumento dell ampiezza dei complessi Riduzione della memoria Modificazione dei riflessi con iperreflesia Astenia; psicoastenia; depressione; insonnia; fenomeni di inquietudine e anche di irritabilità.

29 EFFETTI DISTURBANTI DEL RUMORE per esposizioni a rumore negli ambienti di vita

30 RUMORE URBANO una delle cause principali del peggioramento della qualità della vita nella popolazione generale la principale sorgente di rumore è il traffico stradale che interessa i 9/10 della popolazione esposta a livelli superiori a 65 dba Rumore urbano: estensione nel tempo (periodo notturno) nello spazio (aree rurali e suburbane)

31 Salute secondo OMS Si intende uno stato di benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l'assenza di malattie o infermità. Il conseguimento richiede un ambiente armonioso in cui deve essere attribuito il giusto peso ai fattori fisici, fisiologici, sociali ed estetici; l'ambiente dovrebbe quindi costituire una risorsa importante per migliorare le condizioni di vita ed accrescere il benessere. AMBIENTE ACUSTICO SFAVOREVOLE: CONDIZIONE DI PREGIUDIZIO PER UNA BUONA QUALITA' DELLA VITA.

32 TRAFFICO URBANO TIPO DI VEICOLO (leggero, pesante, motociclo) VELOCITA DEL VEICOLO N VEICOLI IN TRANSITO CARATTERISTICHE DELLA STRADA

33 TIPO DI AUTOVEICOLO TIPO DI LEGGERO PESANTE VEICOLO Rumorosità in dba alla velocità di 50 km/h Motore Trasmissione Ventola raffreddamento Aspirazione Scarico Rotolamento 68 70

34 Incremento dovuto alla presenza di veicoli pesanti: - 10% 3 db(a) - 20% 4.5 db(a) - 30% 5.5 db(a) Incremento dovuto alla velocità: veicoli leggeri + 1 db(a) per 10 km/h oltre i 60 km/h Incremento dovuto alla fluidità del traffico: (riferimento a flusso di velocità costante) accelerazione da 1.5 a 5.5 db(a) frenata 2.5 db(a)

35 Incremento del rumore da traffico urbano in funzione delle caratteristiche della via (strada a U con un traffico di 800 veicoli/ora): Larghezza tra le facciate (m) Leq db(a)

36 INCHIESTE SOCIO-ACUSTICHE dalla fine degli anni '60 relazioni tra i livelli di rumore e la reazione soggettiva e comportamentale di popolazione esposta. effetti PSICOSOCIALI: insieme di sensazioni negative senza bersaglio d'organo specifico, influenzanti relazioni interpersonali e rapporti tra individui e collettività. entità variabile da caratteristiche soggettive ed ambientali struttura: insieme di interviste con idonei questionari misure acustiche negli edifici di residenza.

37 EFFETTI DISTURBANTI DEL RUMORE PARTICOLARMENTE STUDIATI SONO interferenze sulla comunicazione verbale e apprendimento (lettura, ascolto radio- TV, etc) interferenza con sonno e riposo effetti psicofisiologici sulla salute mentale e sulle prestazioni "ANNOYANCE": disturbo o fastidio soggettivo cioè sentimento di scontentezza riferito al rumore che l individuo sa o crede che possa agire su di lui in modo negativo

38 Effetti sulla comunicazione verbale e sull'apprendimento affaticamento degli insegnanti apprendimento inferiore degli alunni nelle scuole rumorose con riduzione della memoria Secondo tabelle ISO qualità della comunicazione verbale in relazione alla rumorosità ambientale: accettabile se il livello di rumorosità tra dba, soddisfacente tra 50 e 55 dba

39 Speaking comfort and voice use of teachers in classrooms Brunskog J., Pelegrin Garcia D Gli insegnanti soffrono di problemi vocali in misura maggiore rispetto alla popolazione generale come conseguenza dell uso intensivo della voce durante l insegnamento. Rumore e acustica delle classi sembrano essere tra i più importanti fattori di rischio.

40 Vocal effort: doses measurements and early detection of phonatory effort in occupationally exposed workers. Sisto et al Alti livelli di esposizione al rumore: Negli insegnanti: calo uditivo, patologie della laringe Negli alunni: difficoltà di comprensione e attenzione in classe Dovute anche alle caratteristiche strutturali degli edifici: effetto riverberante e di distorsione del suono con perdita dell intelligibilità del discorso Monitoraggio: Ambulatory Phonation monitor

41 Effetti sul sonno Si dividono in: Soggettivi difficoltà e ritardo nell addormentamento, aumento del numero dei risvegli notturni, risveglio mattutino precoce, difficoltà nel riaddormentamento, incubi o sogni con componente ansiosa, sonnolenza diurna - astenia Oggettivi: alterazione qualità e durata del sonno, aumento dei complessi K nella fase III (EEG), riduzione di durata della fase IV (sonno profondo), riduzione o scomparsa della fase REM (sogno),aumento dei movimenti corporei durante il sonno,reazioni di tipo neurovegetativo (aumento della sudorazione, tachicardia etc.) Portano ad un maggior incremento di utilizzo dei farmaci ipotensivi, tranquillanti e sonniferi.

42 Effetti sul sonno in relazione ai LAeq di rumore ambientale rilevati 35 ± 5 dba allungamento del tempo di addormentamento di almeno 20 minuti. Risvegli nel 10% dei soggetti esposti dba disturbi dell architettura del sonno e reazioni neurovegetative dba tempo di addormentamento prolungato sino ad 1 ora e mezzo o più. Si svegliano i bambini dba gravi alterazioni della qualità e della durata del sonno. Frequenti risvegli dba la maggior parte dei soggetti esposti si sveglia molto frequentemente. Forte riduzioni delle fasi IV e REM del sonno..

43 Fortemente disturbati ATTIVITA' Aerei (1) Traffico Treni Alta PERTURBATA Urbano (2) Velocità (3) Conversazioni 31% 5.9% 18% Ascolto radio 41% 10.9% 26% e TV Lettura 10% 7.6% 7% Sonno 9% 4.5% 14.5% 1=studi sugli aeroporti francesi 2=indagine socio-acustica di Modena 3=popolazione esposta al TGV Atlantique francese

44 Int J Environ Res Public Health Sep;7(9): Epub 2010 Aug 31. Aircraft noise and quality of life around Frankfurt Airport. Schreckenberg D, Meis M, Kahl C, Peschel C, Eikmann T.

45 The monetary evaluation of the transport noise social cost Studi europei stimano: 27.5 euro/dba/household/year Navrud S. Economic valuation of transportation noise in Europe. Rivista Italiana di acustica. Luglio - settembre 2010; vol.34, n. 3 Pronello C. The monetary evaluation of the transport noise social cost: the use of the continuos attribute-based method. Rivista Italiana di acustica. Luglio - settembre 2010; vol.34, n. 3

46 NORMATIVA SULL INQUINAMENTO ACUSTICO NEGLI AMBIENTI DI LAVORO Dlgs 277/91 poi Dlgs 195/2006 Attuale Dlgs 81/2008 Titolo VIII; Agenti fisici, capo 2: Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante il lavoro - Valori di azione inferiori 80 db(a)e 135 db(c)picco informazione, formazione e fornitura di DPI uditivi, controllo sanitario a richiesta del lavoratore o qualora il medico competente lo ritenga opportuno - Valori di azione superiori 85 db(a)e137 db(c)picco controllo sanitario, programma di bonifica e obbligo all uso dei DPI - Valori limite di esposizione 87 db(a)e140 db(c)picco non possono essere superati in nessun caso e fanno scattare l obbligo di misure immediate

47 NORMATIVA SULL INQUINAMENTO ACUSTICO NEGLI AMBIENTI ABITATIVI E NELL AMBIENTE ESTERNO LEGGE quadro sull'inquinamento acustico 26 ottobre 1995, n. 447 (GU n. 254 del 30/10/95) DPCM 14/11/97 "Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore (GU N. 280 dell'1/12/97) DM 16/3/98 "Tecniche di rilevamento e di misurazione dell'inquinamento acustico" (GU n. 76 dell'1/4/98) DPR 18/11/98 "Regolamento recante norme in materia di inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario" (GU n. 2 del 4/1/99) DM 31/10/97 "Metodologia di misura del rumore aeroportuale" (GU n. 267 del 15/11/97)

48 Legge Quadro 447/95 LIVELLI (1) LIVELLO DI RUMORE RESIDUO: Leq (A) presenta durante la disattivazione della specifica sorgente disturbante LIVELLO DI RUMORE AMBIENTALE: Leq (A) prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo e durante un determinato periodo di tempo LIVELLO DIFFERENZIALE DEL RUMORE: la differenza tra i livelli del rumore ambientale e del rumore residuo I livelli vanno misurati nelle medesime condizioni

49 Legge Quadro 447/95 MODALITA DI MISURA DEL RUMORE (4) Per misure all interno di ambienti abitativi Per il rilevamento del livello differenziale si deve effettuare la misura del rumore ambientale e del rumore residuo: la differenza verrà confrontata con i limiti massimi differenziali. I valori limite differenziale di immissione sono 5 db nel periodo diurno e 3 db per il periodo notturno COMPONENTE IMPULSIVA COMPONENTE TONALE

50 Legge Quadro 447/95 SUDDIVISIONE IN AREE CLASSE 1: AREE PARTICOLARMENTE PROTETTE: aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione (aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo e allo svago, aree residenziali e rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici.) CLASSE 2: AREE DESTINATE AD USO PREVALENTEMENTE RESIDENZIALE: aree interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali.

51 Legge Quadro 447/95 SUDDIVISIONE IN AREE CLASSE 3: AREE DI TIPO MISTO: aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali. CLASSE 4: AREE DI INTENSA ATTIVITA UMANA: aree interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali ed uffici, con presenza di attività artigianali.

52 Legge Quadro 447/95 SUDDIVISIONE IN AREE CLASSE 5: AREE PREVALENTEMENTE INDUSTRIALI: aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni. CLASSE 6: AREE ESCLUSIVAMENTE INDUSTRIALI: aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi.

53 Legge Quadro 447/95 Questi sono i limiti numerici previsti dalla legge; quelli da rispettare sono quelli di immissione e emissione. Se superati sono previste sanzioni amministrative (art. 10 legge 447/95).

54 E.PADOVA???

55 Comune Popolazione studiata sul totale Popolazione residente in aree in cui LAeq diurno> 65 dba Popolazione residente in aree in cui LAeq notturno > 55 dba % % % Arezzo Bologna Busalla (GE) Ciriè (TO) Ferrara Firenze Genova Livorno Modena Monza Padova Pesaro Pisa Quincinetto (TO) Rivoli (TO) Venezia/Mestre Verona Vicenza Tratto dall annuario dei dati ambientali APAT, 2002

56 Relazione sullo stato acustico del Comune di Padova - anno 2009 Il territorio dal punto di vista acustico

57 Grazie per l attenzione!

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