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1 Questo libro è stato realizzato dal Gruppo di lavoro dell Istituto di Ricerca Ecopolis per il Piano Regolatore Partecipato del Comune di Trezzo sull Adda costituito da: Maurizio Cabras, architetto, responsabile scientifico e coordinatore dei processo di partecipazione. Anna Gadda, laureata in scienze politiche e master in analisi delle politiche pubbliche, si occupa di pratiche di partecipazione. Giselle De Minicis, architetto, ricercatrice all interno dell Ufficio di Piano del Comune di Trezzo sull Adda. Silvia Colombo, architetto, ricercatrice all interno dell Ufficio di Piano del Comune di Trezzo sull Adda.

2 INDICE Premessa La prossima fase dei lavori 1. Introduzione Descrizione della fase meta-progettuale del processo di partecipazione per la redazione del Piano Regolatore Partecipato Temi trattati nei Cantieri Sociali Obiettivi e metodo di lavoro 2. Introduzione ai Forum tematici Sguardi convergenti 3. Forum Ambiente Il fiume Adda Le oasi naturali Le reti ecologiche Mappe metaprogettuali sui temi ambientali 4. Forum Città La casa La mobilità Le piazze I luoghi di aggregazione Mappe metaprogettuali sui temi urbani 5. Forum produzione La zona industriale Il commercio L agricoltura Mappe metaprogettuali sui temi urbani 6. Schede progettuali di sintesi dei tre forum 7. Considerazioni conclusive: una visione d insieme del territorio

3 Premessa La prossima fase dei lavori A partire dagli scenari meta-progettuali costruiti in questa prima fase di elaborazione delle proposte sociali per il nuovo PRG, si organizzeranno i lavori futuri dei cantieri sociali. Nella nuova fase di partecipazione, gli abitanti saranno coinvolti direttamente nei propri quartieri o nei luoghi in cui svolgono le loro attività lavorative. Per questo, proponiamo una riorganizzazione dei tavoli. Ogni tavolo affronterà un argomento che connota un ambito territoriale di cui si andrà a parlare declinandolo nelle diverse tematiche. Crediamo che localizzare sul territorio di Trezzo S/Adda ciascun tema sia un occasione per affrontare più questioni inerenti a quella zona e a quel tema. Si propone di fissare tre incontri serali: forum città, forum ambiente, forum produzione. Precedentemente e in preparazione a questi incontri si organizzeranno altri momenti informali di partecipazio ne in base ai temi trattati. Questa fase dei lavori sarà quindi caratterizzata dalla scelta e dal tentativo di portare la partecipazione anche fuori dalle stanze ordinarie degli incontri. I tradizionali tavoli di lavoro saranno anticipati da altri momenti partecipativi all aperto. Andremo ad affrontare gli argomenti sul posto, in modo da creare ulteriori occasioni per trattare le questioni e ampliare la partecipazione coinvolgendo anche persone che non hanno mai partecipato agli incontri serali. Così per esempio, sul tema del centro di Concesa si organizzerà un evento partecipativo in quel luogo; per affrontare in modo più articolato il tema sui quartieri si organizzeranno alcune iniziative nei diversi quartieri; quando si parlerà di fiume ci sposteremo lungo il fiume Adda; e così via. Gli argomenti e gli incontri saranno così articolati: FORUM CITTA AMBIENTE SVILUPPO TEMI TRATTATI I CENTRI STORICI DI TREZZO E CONCESA Recupero delle case Piazze e arredo urbano Qualità del commercio e dei servizi Parcheggi e mobilità Luoghi per l incontro e per la cultura I QUARTIERI DI TREZZO Nuove case Luoghi per l incontro Servizi e commercio Mobilità Luoghi per l incontro e per la cultura IL FIUME I percorsi e le attività ricettive nell area a nord di Trezzo Le funzioni urbane in prossimità del centro di Trezzo Un progetto di idee per Concesa SPAZI NATURALI E AGRICOLTURA Aree naturali Le reti ecologiche Il paesaggio agricolo NUOVO POLO URBANO - ZONA INDUSTRIALE L area del vecchio casello come occasione per riqualificare l area industriale e costruire una nuova polarità urbana: la città delle culture AGRICOLTURA Valorizzazione delle diverse tipologie e le diverse potenzialità di produzione agricole presenti nelle diverse aree di Trezzo Qualificazione ecologica dei cicli produttivi locali Valorizzazione delle Cascine Schema nella tempistica degli incontri e delle fasi successive: Mese di Marzo: 1) Incontri e discussione del Laboratorio della Polis 2) Approfondimenti progettuali nell Ufficio di Piano 3) Pubblicizzazione, comunicazione, informazione e preparazione dei successivi incontri Mese di Aprile: 1) Momenti partecipativi all aperto e nei quartieri sui diversi temi 2) Tre incontri serali dei forum: - Forum ambiente: lunedì 11 aprile - Forum città: lunedì 18 aprile - Forum produzione: martedì 26 aprile Mese di Maggio: 1) Elaborazione del secondo dossier con gli esiti dei canteri sociali 2) Incontri e discussione nel Laboratorio della Polis 3) Approfondimenti progettuali nell Ufficio di Piano 4) Pubblicizzazione, comunicazione, informazione e preparazione dei successivi incontri Mese di Giugno: Incontri finali di sintesi dei tre forum Inizio Luglio: Evento conclusivo

4 1 Introduzione Il presente rapporto raccoglie e riorganizza i materiali prodotti dagli abitanti negli incontri dei cantieri sociali e li rielabora restituendo una lettura di insieme in cui emergono le relazioni sui temi ambientali, urbani e della produzione. In questa prima fase, lo scopo degli incontri dei cantieri sociali è stato quello di tradurre gli obiettivi, elaborati nelle fasi precedenti, in scenari meta-progettuali. Negli incontri successivi, questi materiali verranno approfonditi e re -interpretati in progetti di scenario territoriale e, in una terza ed ultima fase, sintetizzati in mappe di progettazione urbanistica socialmente fondate ed ecologicamente orientate. Queste tre fasi del lavoro hanno l'obiettivo di produrre contributi specifici per l'elaborazione della "Relazione preliminare di inquadramento" così come indicato dalla Legge Regionale n.1 del Prima di illustrare gli esiti degli incontri dei cantieri sociali è utile richiamare qui di seguito il processo di partecipazione in atto per la redazione del Piano Regolatore Partecipato e fare alcune considerazioni circa la partecipazione registrata in questa fase dei lavori. Descrizione del processo di partecipazione per la redazione del Piano Regolatore Partecipato In questa fase, sono state organizzate diverse modalità di coinvolgimento degli attori locali nella produzione sociale del Piano Regolatore Generale. I differenti momenti partecipativi sono articolati in tre "luoghi" della partecipazione: il Laboratorio della Polis rivolto ai soggetti politici, l'ufficio di Piano rivolto al confronto tra i saperi locali e i saperi esperti, i Cantieri Sociali, costituiti da forum di partecipazione attiva dei cittadini. Si tratta di un percorso sperimentale e incrementale che si costruisce sulla necessità di saper rispondere in modo rapido ed operativo alle caratteristiche ed alle sollecitazioni del contesto locale. Il Laboratorio della Polis. I primi incontri si sono tenuti nei mesi di novembre e dicembre In quella fase, il laboratorio ha coinvolto principalmente gli assessorati, con il compito di definire gli elementi prioritari sui quali orientare e definire le strategie per il futuro Piano regolatore Partecipato. Successivamente si sono svolti una serie di seminari di studio con lo scopo di fornire ulteriori strumenti di valutazione e approfondimento circa le possibili strategie da adottare nel contesto locale di Trezzo sull'adda sui problemi e le potenzialità che sono state evidenziate dagli abitanti nella prima fase del Piano Regolatore. L obiettivo del laboratorio è avviare una sperimentazione su nuove modalità di lavoro che richiedono all'attore politico un'ulteriore fase di ascolto e di interpretazione degli esiti del processo di interazione sociale. Il processo decisionale si arricchisce così di ulteriori articolazioni attraverso le quali rendere più operativa e creativa la gestione del territorio da parte di chi ha il compito istituzionale di governare. L'Ufficio di Piano E la struttura operativa che ha il compito di istruire i materiali progettuali relativi agli argomenti che di volta in volta saranno trattati nelle diverse fasi del processo di interazione sociale. L'ufficio di Piano, pensato e strutturato per affrontare i temi urbanisticoterritoriali, di fatto, andrebbe a connotarsi come un primo "luogo fisico" della partecipazione, intesa, in questo caso, come "sportello" di relazione/comunicazione tra la società civile e l'ente comunale. L'ipotesi di un percorso sinergico finalizzato alla comunicazione interattiva del progetto urbano ma anche alla possibilità di sperimentare forme innovative di progettualità integrata è coerente e rafforza l'impostazione più generale dell'esperienza del Piano Regolatore Partecipato di Trezzo sull'adda. In questa ipotesi, si nutre inoltre la speranza di stimolare la formazione di un tavolo di coordinamento permanente tra i diversi esperti che solitamente affrontano e sviluppano le tematiche relative al territorio nella solitudine dei rispettivi incarichi professionali. I Cantieri Sociali Sono il terzo luogo della partecipazione. Sono un laboratorio permanente nel territorio. Si caratterizzano per la partecipazione diretta degli abitanti ai processi decisionali sulle politiche urbane e territoriali. Compito di questi "cantieri" è anche quello di intercettare le domande di natura più informale, per portare i soggetti "più deboli" all'interno dei processi decisionali locali. Accanto alla partecipazione per la costruzione del Piano Regolatore che si concretizza nei tre luoghi della partecipazione sopra descritti, occorre richiamare il ruolo strategico giocato dal comune di Trezzo su specifici progetti che lo vedono impegnato in forme di collaborazione sovracomunale. Ci riferiamo, nello specifico, al progetto Pascià (ipotesi di Contratto di Fiume) che riveste per il comune un particolare rilievo in vista di un rafforzamento della cooperazione con il Parco Adda Nord e con alcuni comuni del trezzese, e al Piano della mobilità ciclabile (Progetto Pedalare) che vede il comune di Trezzo cooperare con altri ventotto enti locali dell area del trezzese e del vimercatese. Ci riferiamo anche a progetti in programma e futuri, quali il progetto Emas e il Piano dei servizi territoriali sovracomunali, che si definiranno anch essi in una logica di creazione di ponti relazionali a livello sovralocale. In questa logica i progetti diventano opportunità e vincolo per uno sviluppo di qualità capace di guardare oltre i confini comunali per comprendere e definire il ruolo di Trezzo in un contesto sovralocale. Gli incontri dei cantieri sociali Gli incontri dei canteri sociali sono stati articolati in tre Forum: uno sull ambiente, un altro sulla città e un ultimo sui temi della produzione. Ciascun Forum ha visto a sua volta una articolazione su più temi. In dettaglio: Forum ambiente: - Il fiume - Le oasi naturali - Le reti ecologiche Forum città: - La casa - La mobilità - Le piazze - I luoghi di ritrovo Forum produzione e territorio: - La zona industriale - Il commercio - L agricoltura Gli incontri hanno visto una partecipazione in media di abitanti: singoli cittadini, rappresentanti di associazioni di categoria, rappresentanti di associazioni locali, consiglieri ed assessori. Rispetto agli incontri dell anno scorso è utile evidenziare i seguenti esiti positivi raggiunti circa il livello della partecipazione: - L alta partecipazione dei ragazzi di Trezzo all incontro sui luoghi di aggregazione; - L alta partecipazione dei membri delle associazioni ambientaliste ai tavoli relativi ai temi ambientali e dell agricoltura; - L alta partecipazione dei commercianti all incontro sul commercio; - La partecipazione al tavolo della casa di chi veramente vive quotidianamente una situazione di disagio abitativo. Hanno infatti partecipato sia alcuni immigrati sia alcuni nomadi del campo rom di Via Guarniero.

5 Più ridotta invece è stata la partecipazione degli industriali e degli agricoltori. I risultati positivi in termini di partecipazione raggiunti, sono da imputare oltre che alla capillare informazione che è stata effettuata in Trezzo (sono stati distribuiti volantini in tutti gli esercizi commerciali), al lavoro di rete e di passaparola che si è creato grazie all impegno di alcuni membri delle associazioni che si sono adoperati per far veicolare le comunicazioni e incentivare la partecipazione. Nella fase successiva verranno sperimentate ulteriori nuove forme di partecipazione per allargare ulteriormente il coinvolgimento degli abitanti e raggiungere anche chi fino ad ora non ha ancora partecipato. Obiettivi e metodo di lavoro L obiettivo principale degli incontri è stato quello di cominciare a disegnare alcune idee meta-progettuali partendo da quanto emerso negli incontri dell anno scorso e dagli obiettivi strategici contenuti nel documento di intenti approvato dal consiglio comunale in data Le mappe sono state l oggetto principale, la base sui cui si sono svolti gli incontri. Gli abitanti, matite alla mano, sono stati invitati a disegnare, individuare sulle carte le idee e gli elementi che evidenziavano. Sono emersi di volta in volta diversi elementi che quando accostati restituiscono una visione d insieme meta-progettuale e un chiaro indirizzo che poggia sui temi dell identità territoriale, del contenimento dell uso del suolo, della riqualificazione degli ambiti a vocazione naturalistica, della tutela dell ambiente e sulla scelta di privilegiare strategie orientate alle qualità dello sviluppo (in termini di qualità urbana, qualità degli insediamenti industriali, qualità dell abitare, qualità ambientale, qualità architettonica, ecc.). 2. Introduzione ai Forum tematici A differenza di come abbiamo impostato l ordine dei tavoli di lavoro, nel primo ciclo di coinvolgimento degli abitanti - la cui sequenza rispondeva a sollecitazioni ed argomenti più puntuali e specifici emersi dalla fase precedente - gli esiti di questi, sono stati riorganizzati nel tentativo di tratteggiare ambiti tematici di ordine superiore. Se inizialmente ci siamo presentati agli abitanti con delle mappe tematiche che avevano il compito di stimolare e facilitare la progettualità sociale a partire da questioni specifiche percepite dagli stessi come prioritarie; oggi quelle stesse mappe sono ri-analizzate per produrre una lettura di insieme che cerca di far emergere le diverse e possibili scale di relazione sui nodi tematici prioritari, come quelli ambientali, urbani e della produzione locale, sempre in una visione di tipo territoriale. Quella che riconsegniamo, a chiusura di questa fase dei lavori, non è una rilettura dei materiali prodotti dagli abitanti attraverso una sintesi condotta da attori esterni al processo (gli esperti), quanto un diverso accostamento, una diversa ri-localizzazione, delle stesse idee prodotte dagli abitanti, nello scacchiere delle relazioni. Si tratta di un processo per contaminazione per idee, in cui gli esiti dei diversi tavoli vengono tra di loro avvicinati per produrre possibili scenari, che potrebbero a loro volta mutare con accostamenti tra di loro diversi. Parliamo infatti, quale obiettivo di questa fase, di immagin(i)abili interpretazioni territoriali, costruite sulle idee prodotte dagli abitanti e restituite attraverso un processo narrativo che rende facile la lettura e il successivo utilizzo, da parte sia di chi ha partecipato, sia di chi si avvicina per la prima volta al processo di costruzione sociale del Piano Regolatore. La prima parte di questo testo, raccoglie in tre aree tematiche le diverse rappresentazioni del territorio sperato. I temi ambientali si raccontano attraverso le rappresentazioni del fiume Adda, degli habitat naturali e delle relazioni eco-sistemiche tra i territori costruiti e gli spazi aperti, ivi incluso il territorio agricolo. Lo spazio urbano si definisce, a sua volta, nel tema dell abitare, declinato nella relazione tra casa e contesto urbano (centro storico e/o quartiere di più recente formazione), nel significato (ruolo e funzione) dello spazio pubblico ma anche nel significante (forma e modello), oltre che sulle possibili alternative di mobilità di persone e cose, inter-intra urbani. I territori della produzione, racchiusi nell area industriale, hanno stimolato a loro volta, l elaborazione di materiali progettuali fondati sulla rottura dell attuale rapporto passivo tra territorio e produzione, per individuarne uno che si fonda sull innovazione dei processi produttivi oltre che dei cicli, includendo in questo una relazione diretta con i centri abitati Nella seconda parte del testo, si cercherà di elaborare delle immagini di scenario che mettano a loro volta in relazione le tre aree tematiche tra di loro. Queste immagini saranno accompagnate da delle schede che sintetizzano gli obiettivi iniziali rispetto a quelli da condividere nella seconda fase del processo.

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