PROVINCIA REGIONALE di A G R I G E N T O DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

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1 PROVINCIA REGIONALE di A G R I G E N T O DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE SETTORE ATTIVITA' CULTURALI E SPORTIVE Proposta n. 3095/2013 Determ. n del 31/12/2013 Oggetto: APPALTO PER LA CONCESSIONE DEL SERVIZIO DI GESTIONE DELLA PISCINA PROVINCIALE DI CAMMARATA PER GLI ANNI APPROVAZIONE CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO E DETERMINAZIONE A CONTRARRE. IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Vista la determinazione n. 106 del 30/12/2013 del Commissario Straordinario, che qui si intende integralmente riportata per farne parte integrante, con la quale si da indirizzo al Direttore del Settore Attività Culturali e Sportive di porre in essere tutti i provvedimenti gestionali ritenuti opportuni, ivi compreso l impegno di spesa, per provvedere all affidamento in concessione, ai sensi dell art. 30 del D. Lgs. 163/2006, del servizio di gestione della Piscina Provinciale di Cammarata, mediante procedura ristretta ai sensi dell art. 55 comma 2 del D. Lgs. 163/2006 e con il criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi del successivo art. 83; Preso atto che con la stessa determinazione n. 106 del 30/12/2013 sono stati fissati i seguenti criteri guida per la concessione: fissare la durata in cinque anni, fermo restando la possibilità di recesso nel caso in cui il processo di ristrutturazione degli Enti Locali in Sicilia ne rendesse impossibile la prosecuzione; Determ. n del 31/12/2013 pag.1/ 5

2 garantire al gestore un importo annuo complessivo di 60,000,00; attribuire al concessionario la gestione gratuita del bar che si trova all'interno dell' impianto; attribuire al concessionario la piena disponibilità degli incassi; prevedere adeguati requisiti sia di capacità economica e finanziaria, sia di capacità tecnica e professionale per i partecipanti alla gara d appalto; Preso atto, inoltre, che nella predetta determinazione è stato disposto che la scelta del contraente verrà effettuata valutando due elementi : 1) l offerta economica, consistente nel ribasso offerto sull importo a base d asta 2) il progetto gestionale e tecnico Che, in particolare, il progetto gestionale e tecnico dovrà prevedere: - il numero delle persone da occupare, il numero delle attività proposte e le modalità organizzative delle stesse, il numero di giorni e di ore di apertura, il numero degli eventi proposti; - il piano manutentivo con l indicazione del numero e la descrizione dettagliata degli interventi di manutenzione ordinaria da effettuare nel periodo di gestione e gli interventi strutturali che la ditta intende effettuare, con assunzione a proprio carico dei relativi costi, per migliorare l impianto (condizioni di sicurezza abbattimento barriere architettoniche risparmio energetico con l uso di energie alternative e/o innovative); Ritenuto sulla scorta di tali indicazioni di predisporre il capitolato speciale d appalto, comprensivo degli allegati A e B, allegato alla presente determinazione per farne parte integrante; Ritenuto, inoltre, secondo le indicazioni del Commissario Straordinario che, per tutelare il valore dell impianto e garantire la qualità del servizio all utenza, occorre richiedere i seguenti requisiti sia di capacità economica e finanziaria (art. 41 del D. Lgs. 163/2006) sia di capacità tecnica e professionale (art. 42 del D. Lgs. 163/2006) per l ammissione alla gara, già richiesti in occasione delle precedenti gare d'appalto: idonee dichiarazioni bancarie; dichiarazione concernente il fatturato globale d impresa e l importo relativo ai servizi nel settore oggetto della gara, realizzati negli ultimi tre esercizi; In particolare, l impresa dovrà dimostrare, pena l esclusione dalla gara, di avere gestito per almeno due anni impianti di piscine; indicazione dei tecnici e degli organi tecnici facenti direttamente capo, o meno, al concorrente e, in particolare, di quelli incaricati dei controlli di qualità; indicazione del numero medio annuo di dipendenti del concorrente; Che, sulla scorta di quanto previsto nella determinazione n. 106 del 30/12/2013 del Commissario Straordinario, il canone annuo di gestione può essere quantificato in ,32 + IVA, per cui l importo a base d asta per i cinque anni di durata della concessione sarà pari a ,60 + IVA; Determ. n del 31/12/2013 pag.2/ 5

3 Che la gestione potrà avere inizio soltanto a conclusione dei lavori di manutenzione straordinaria che l Ufficio Tecnico dell Ente sta eseguendo per rendere l impianto pienamente fruibile all utenza; Vista la determinazione n. 92 del 09/12/2013 del Commissario Straordinario con la quale sono stati approvati il Bilancio di previsione per l esercizio 2013, la relazione previsionale e programmatica e il Bilancio di previsione pluriennale ; Visto il capitolo 4830 art. 3 Spese per la gestione della piscina coperta in Cammarata L.R. 6/97 ; Richiamato il vigente Regolamento di Contabilità; Visto il T.U.E.L. approvato con D. Lgs. 267/2000; VISTO l art. 51 della Legge 142/90 e successive modifiche ed integrazioni, così come recepito dalla L.R. N. 48/91 e successive modifiche ed integrazioni; VISTO il T.U. E.L., approvato con D.Lgs. N. 267 del 18/08/2000; VISTA la L.R. 26/93; VISTO l O.R.EE.LL.; PROPONE per i motivi sopra esposti Al Signor Direttore del Settore Attivita' Culturali e Sportive: 1) di procedere all' affidamento in concessione, ai sensi dell art. 30 del D. Lgs. 163/2006, del servizio di gestione della Piscina Provinciale di Cammarata mediante procedura ristretta come previsto dall art. 55 comma 2 del D. Lgs. 163/2006 e con il criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa come previsto dal successivo art. 83, con importo a base d asta di ,60 + IVA; 2) di approvare il capitolato speciale d appalto allegato al presente atto, di cui fa parte integrante, destinato a disciplinare i reciproci diritti ed obblighi; 3) di richiedere i seguenti requisiti sia di capacità economica e finanziaria (art. 41 del D. Lgs. 163/2006) sia di capacità tecnica e professionale (art. 42 del D. Lgs. 163/2006) per l ammissione alla gara: idonee dichiarazioni bancarie; dichiarazione concernente il fatturato globale d impresa e l importo relativo ai servizi nel settore oggetto della gara realizzati negli ultimi tre esercizi; In particolare, l impresa dovrà dimostrare, pena l esclusione dalla gara, di avere gestito per almeno due anni impianti di piscine ; indicazione dei tecnici e degli organi tecnici facenti direttamente capo, o meno, al concorrente e, in particolare, di quelli incaricati dei controlli di qualità; Determ. n del 31/12/2013 pag.3/ 5

4 indicazione del numero medio annuo di dipendenti del concorrente; 4) di impegnare la somma di ,00 necessaria per il pagamento del canone di gestione per l'anno 2014 al cap art. 3 Spese per la gestione della piscina coperta in Cammarata L.R. 6/97 esercizio 2014 (Cod. SIOPE 1336); 5) di dare atto che la somma necessaria per il pagamento del canone di gestione per gli anni successivi sarà impegnata sui relativi bilanci di competenza non appena gli stessi verranno approvati; 6) di autorizzare il Settore Gare e Contratti a provvedere a tutti gli adempimenti di legge ed a liquidare le relative spese; 7) di nominare quale responsabile unico del procedimento la d.ssa Rosanna Montana Lampo, direttrice del settore interessato al contratto, 8) di trasmettere alla Ragioneria, ai sensi e per gli effetti di quanto disposto dal Regolamento di Contabilità, la presente determinazione; 9) di inviare copia in forma digitale della presente determinazione alla Direzione Generale Servizio Controllo di Gestione. IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Dott. S. Mammo Zagarella Determ. n del 31/12/2013 pag.4/ 5

5 LA DIRETTRICE VISTA la superiore proposta; VISTO l art. 51 della Legge 142/90 e successive modifiche ed integrazioni, così come recepito dalla L.R. N. 48/91 e successive modifiche ed integrazioni; VISTO il T.U. E.L., approvato con D.Lgs. N. 267 del 18/08/2000; VISTA la L.R. 26/93; VISTO l O.R.EE.LL.; RITENUTO che la stessa sia meritevole di approvazione; ATTESA la propria competenza ad adottare il presente atto; D E T E R M I N A Approvare la superiore proposta redatta dal Funzionario incaricato dott. S. Mammo Zagarella con la narrativa, motivazione e dispositivo di cui alla stessa. Agrigento, lì 31/12/2013 LA DIRETTRICE F.to Dott. ssa Rosanna Montana Lampo Il presente documento è sottoscritto con firma digitale ai sensi dell'art. 21 del D.Lgs. 82/2005. La riproduzione dello stesso su supporto analogico è effettuata dalla Provincia Regionale di Agrigento e costituisce una copia integra e fedele dell'originale informatico, disponibile a richiesta presso gli uffici di competenza. Determ. n del 31/12/2013 pag.5/ 5

6 PROVINCIA REGIONALE di A G R I G E N T O SERVIZIO RISORSE FINANZIARIE PARERE CONTABILE Determina N del 31/12/2013 Proposta n 3095/2013 Oggetto: APPALTO PER LA CONCESSIONE DEL SERVIZIO DI GESTIONE DELLA PISCINA PROVINCIALE DI CAMMARATA PER GLI ANNI APPROVAZIONE CAPITOLATO SPECIALE D?APPALTO E DETERMINAZIONE A CONTRARRE. Impegno n. 45 del 01/01/2014 di ,00 da gravare sul Cap art. 3 Bil Impegno n. 7 del 01/01/2015 di ,00 da gravare sul Cap art. 3 Bil Visto per la regolarità contabile attestante la copertura finanziaria ai sensi dell art. 55, della Legge 142/90 e successive modifiche ed integrazioni, così come recepito con la L.R. N. 48/91 e successive modifiche ed integrazioni. Agrigento li, 31/12/2013 Il Direttore del Settore Ragioneria Generale (DOTT.CARUANA FORTUNATO FABRIZIO) Il presente documento è sottoscritto con firma digitale ai sensi dell'art. 21 del D.Lgs. 82/2005. La riproduzione dello stesso su supporto analogico è effettuata dalla Provincia Regionale di Agrigento e costituisce una copia integra e fedele dell'originale informatico, disponibile a richiesta presso gli uffici di competenza.

7 PROVINCIA REGIONALE di A G R I G E N T O CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Determina Dirigenziale N del 31/12/2013 SETTORE ATTIVITA' CULTURALI E SPORTIVE Oggetto: APPALTO PER LA CONCESSIONE DEL SERVIZIO DI GESTIONE DELLA PISCINA PROVINCIALE DI CAMMARATA PER GLI ANNI APPROVAZIONE CAPITOLATO SPECIALE D?APPALTO E DETERMINAZIONE A CONTRARRE. Certifico, io Direttore del Settore Affari Generali e Segreteria Generale che copia della presente determinazione è pubblicata all Albo Pretorio di questa Provincia, dal giorno 08/01/2014 al giorno 23/01/2014, ai sensi e per gli effetti dell art. 28 comma 1 lett b) del regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi approvato con delibera di Giunta Provinciale n. 44 del 23/03/2007. Agrigento, li 08/01/2014 IL DIRETTORE BUTTICE' GIOVANNI

8 Il presente documento è sottoscritto con firma digitale ai sensi dell'art. 21 del D.Lgs. 82/2005. La riproduzione dello stesso su supporto analogico è effettuata dalla Provincia Regionale di Agrigento e costituisce una copia integra e fedele dell'originale informatico, disponibile a richiesta presso gli uffici di competenza.

9 PROVINCIA REGIONALE di A G R I G E N T O CERTIFICATO DI AVVENUTA PUBBLICAZIONE Determina Dirigenziale N del 31/12/2013 SETTORE ATTIVITA' CULTURALI E SPORTIVE Oggetto: APPALTO PER LA CONCESSIONE DEL SERVIZIO DI GESTIONE DELLA PISCINA PROVINCIALE DI CAMMARATA PER GLI ANNI APPROVAZIONE CAPITOLATO SPECIALE D?APPALTO E DETERMINAZIONE A CONTRARRE. Certifico, io Direttore del Settore Affari Generali e Segreteria Generale che copia della presente determinazione è stata pubblicata all Albo Pretorio di questa Provincia, senza opposizioni o reclami, dal giorno 08/01/2014 al giorno 23/01/2014, ai sensi e per gli effetti dell art. 28 comma 1 lett b) del regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi approvato con delibera di Giunta Provinciale n. 44 del 23/03/2007. Agrigento, li 24/01/2014 IL DIRETTORE BUTTICE' GIOVANNI Il presente documento è sottoscritto con firma digitale ai sensi dell'art. 21 del D.Lgs. 82/2005. La

10 riproduzione dello stesso su supporto analogico è effettuata dalla Provincia Regionale di Agrigento e costituisce una copia integra e fedele dell'originale informatico, disponibile a richiesta presso gli uffici di competenza.

11 Allegato A RELAZIONE TECNICA Il progetto per la realizzazione di un impianto natatorio coperto in Cammarata è stato ideato per soddisfare sia le esigenze legate alla pratica del nuoto sia quelle di natura più ricreativa e del tempo libero. E stata prevista una vasca essenzialmente per il nuoto di dimensione m x12.50 di profondità variabile tra i m e 1.70 ove potranno svolgersi le attività sportive di insegnamento e pratica del nuoto. Oltre a questa, vi è un altra vasca di dimensioni più ridotte e profondità variabile tra i m e 0.80, con una zona per l arrivo dell idroscivolo, nonché un ambito per l introduzione alla pratica del nuoto da parte dei bambini. L idroscivolo è un elemento di sicura attrazione e caratterizza positivamente tutto l impianto, introducendo quella novità che potrà rendere sensibili anche utenza non essenzialmente legate alla pratica del nuoto. In funzione anche dell ubicazione del Comune di Cammarata quale centro della Comunità Montana, si è visto l impianto come un possibile polo d attrazione che sviluppi l aspetto turistico anche solo di fine-settimana. Si è quindi dotato l impianto di un ambiente a destinazione zona di ristoro e soggiorno in grado di permettere anche a coloro che non hanno grande dimestichezza con questo sport, di potersi avvicinare ad esso, almeno da un punto di vista ricreativo. L impianto è costituito da un corpo servizi spogliatoi di altezza interna di m con struttura in c.a. e dal corpo piscina e ristorante di altezza media circa m. 6.50, con struttura in legno lamellare. I servizi spogliatoi sono organizzati in due settori, per uomini e donne, con due spogliatoi comuni e due batterie di spogliatoi a rotazione. Fin qui i percorsi sono a piedi sporchi, al di là di queste zone i percorsi sono a piedi puliti. Sul corridoio che porta in vasca sono ubicati gli armadietti ed, in corrispondenza delle docce, gli asciugacapelli. Prima di entrare in vasca c è la doccia obbligata. Con accesso indipendente, poi, ci sono gli spogliatoi istruttori, il pronto soccorso e il magazzino. Collegata con la sala vasche, c è la palestrina prenatatoria, ove poter svolgere l attività fisica di preparazione al nuoto. La sala vasche è dotata di ampie vetrate, alcune delle quali, in corrispondenza della vasca ricreativa, sono apribili a pantografo. Gli infissi sono a giunto aperto con vetro termico antisfondamento. Il tipo di copertura della sala vasche è in legno lamellare che costituisce, con la sua versatilità, assenza di manutenzione e non ultimo la sua indiscutibile resa estetica, la scelta più valida per questo tipo di impianti. L impiantistica di trattamento delle acque è realizzata con filtri a diatomee che rappresenta il livello di filtrazione più all avanguardia.

12 Allegato A Il circuito idraulico è separato per le due vasche, con due complessi di filtrazione indipendenti nel rispetto delle Norme Acqua Italia sulla depurazione delle acque. Il bordo vasca è realizzato con lo sfioro alla finlandese per una migliore pulizia dello specchio d acqua. La pavimentazione del parterre di bordo vasca è costituita da Clinker antisdrucciolo. La zona delle vasche nella parte interrata è costituita da un cunicolo di ispezione che funge anche da plenum di mandata dell aria, con un duplice positivo risultato: quello di ottenere il pavimento caldo e poter posizionare le bocchette di mandata dell aria a ridosso del perimetro del parterre, per il lavaggio delle vetrate con aria di ricircolo, evitando cosi ogni appannamento. I locali tecnologici di termoventilazione e trattamento delle acque, sono ubicati nella zona interrata, mentre la centrale termica e la cabina ENEL sono posizionate all esterno dell edificio. I materiali scelti per la costruzione dell impianto natatorio sono, come già detto, quelli che suggerisce la pluriennale esperienza in interventi di questo tipo. Si è utilizzata la muratura in blocco termico per garantire un adeguata coibenza. Le porte interne con imbotti in alluminio con spigoli arrotondati antinfortunio sono tamponate con pennellature di laminato plastico. Le attrezzature soggette a grande usura, come le cabine a rotazione o gli armadietti, sono anche essi in laminato stratificato e supporti in acciaio inox. Come già accennato, un altro materiale particolare è il legno lamellare usato per la copertura. Vogliamo anche porre l attenzione sul pacchetto di copertura, costituito nella parte interna da un tavolato di abete piallato impregnato ed immaschiato, di 21 mm. di spessore, e da barriera a vapore per evitare particolari condense che inibiscono l azione della coibentazione. Il manto esterno è costituito da un secondo tavolato in multistrato fenolico e guaina sintetica liquida in tre strati più velovetro, per complessivi 3 Kg/mq. circa. L ubicazione dell intero impianto ha avuto necessità di un consistente sbancamento della zona a monte ed un conseguente innalzamento della quota nella parete più bassa in corrispondenza della strada. La presenza di un consistente strato di detriti di falda consiglia di impostare le fondazioni indirette su il calcare marmoso non alterato, che si trova a quota compresa tra 5 e 8 metri dal piano di campagna. Si sono utilizzati micropali diam. 200 mm. con getto primario ed iniezione secondaria ad alta pressione che hanno permesso di ottenere un consolidamento diffuso perché la malta di iniezione è in grado di insinuarsi nelle lesioni calcare senza provocare azioni di ulteriore disturbo al terreno. Sono state previste nelle opere di sistemazione esterna, i muri di sostegno e le cunette di raccolta acqua che consentono di evitare dissesti nella zona interessata dal nuovo insediamento. La zona solarium a prato ed un ampio parcheggio completano le dotazioni dell impianto.

13 CONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 16 gennaio 2003 Repertorio Atti n del 16 gennaio 2003 Oggetto: Accordo tra il Ministro della salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano relativo agli aspetti igienico-sanitari per la costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine a uso natatorio. La Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano VISTO gli articoli 2, comma 2, lett. b) e 4, comma 1 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, che affidano a questa Conferenza il compito di promuovere e sancire accordi tra Governo e Regioni, in attuazione del principio di leale collaborazione, al fine di coordinare l esercizio delle rispettive competenze e svolgere attività di interesse comune; VISTO lo schema di accordo in oggetto, trasmesso dal Ministero della salute il 13 giugno 2002; VISTA la successiva istruttoria tecnica tenutasi presso la Segreteria di questa Conferenza; VISTO il testo definitivo dell accordo in oggetto, trasmesso con nota del 11 dicembre 2002 dal Ministero della salute e quanto convenuto nell odierna seduta di questa Conferenza; RILEVATO che, a seguito delle modifiche apportate al Titolo V della Costituzione, per quanto concerne gli ambiti di competenza dello Stato e Regioni, il provvedimento inerisce alla materia tutela della salute, ricadente nella potestà concorrente delle Regioni; ACQUISITO l'assenso del Governo e dei Presidenti delle Regioni e Province Autonome, espresso ai sensi dell'articolo 4, comma2 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281; Sancisce il seguente accordo tra il Ministro della salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano CONSIDERATO che si è reso necessario rivedere l intesa tra Stato e Regioni relativa agli aspetti igienico sanitari concernenti la costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine ad uso natatorio, sancita dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta dell 11 luglio 1991 e pubblicata sul supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale del 17 febbraio 1995, n. 39, per le difficoltà applicative della stessa e si è ravvisata la necessità di modificarla ed aggiornarla anche in base ai nuovi principi ed indirizzi normativi derivanti dall emanazione del decreto legislativo 19 settembre 1994, n.626 e successive modifiche, del decreto 18 marzo 1996 del Ministro dell interno, della norma tecnica UNI del giugno 1997, dal decreto legislativo. 26.maggio.1997, n.155; 1

14 VISTE le disposizioni in materia di semplificazione dei procedimenti gli articoli 193 e 194 del Testo Unico delle leggi sanitarie, R.D. 27 luglio 1934, n.1265; il DPR 24.luglio.1977 n.616 e il DPR 22.aprile.1994 n.425, il R.D 18.luglio.1931 n.773 e successive modifiche; RILEVATO il presente accordo, richiama le suddette normative di semplificazione dei procedimenti concernenti il rilascio delle autorizzazione all agibilità ed allo svolgimento di attività di pubblico spettacolo; Punto 1) DEFINIZIONE Si conviene nei termini sottoindicati: 1.1 Si definisce piscina un complesso attrezzato per la balneazione che comporti la presenza di uno o più bacini artificiali utilizzati per attività ricreative, formative, sportive e terapeutiche esercitate nell acqua contenuta nei bacini stessi. Punto 2) CLASSIFICAZIONE DELLE PISCINE 2.1 Ai fini igienico-sanitari le piscine sono classificate in base ai seguenti criteri: destinazione, caratteristiche ambientali e strutturali, tipo di utilizzazione. 2.2 In base alla loro destinazione le piscine si distinguono nelle seguenti categorie: a) piscine di proprietà pubblica o privata, destinate ad un utenza pubblica. Questa categoria comprende le seguenti tipologie di piscine le cui caratteristiche strutturali e gestionali specifiche sono definite da ciascuna regione: a/1) piscine pubbliche (quali ad esempio le piscine comunali); a/2) piscine ad uso collettivo: sono quelle inserite in strutture già adibite, in via principale, ad altre attività ricettive (alberghi, camping, complessi ricettivi e simili ) nonchè quelle al servizio di collettività, palestre o simili, accessibili ai soli ospiti, clienti, soci della struttura stessa. a/3) gli impianti finalizzati al gioco acquatico. b) piscine la cui natura giuridica è definita dagli artt e seguenti del Codice Civile, destinate esclusivamente agli abitanti del condominio ed ai loro ospiti. c) piscine ad usi speciali collocate all interno di una struttura di cura, di riabilitazione, termale, la cui disciplina è definita da una normativa specifica. 2.3 In base alle caratteristiche strutturali ed ambientali le piscine si distinguono in: a) scoperte se costituite da complessi con uno o più bacini artificiali non confinati entro strutture chiuse permanenti; b) coperte se costituite da complessi con uno o più bacini artificiali confinati entro strutture chiuse permanenti; 2

15 c) di tipo misto se costituite da complessi con uno o più bacini artificiali scoperti e coperti utilizzabili anche contemporaneamente; d) di tipo convertibile se costituite da complessi con uno o più bacini artificiali nei quali gli spazi destinati alle attività possono essere aperti o chiusi in relazione alle condizioni atmosferiche. 2.4 In base alla loro utilizzazione si individuano, nelle varie tipologie di piscine, i seguenti tipi di vasche: a) per nuotatori e di addestramento al nuoto, aventi requisiti che consentono l esercizio delle attività natatorie in conformità al genere ed al livello di prestazioni per le quali è destinata la piscina, nel rispetto delle norme della Federazione Italiana Nuoto (FIN) e della Fédération Internazionale de Natation Amateur (FINA), per quanto concerne le vasche agonistiche; b) per tuffi ed attività subacquee, aventi requisiti che consentono l esercizio delle attività in conformità al genere ed al livello di prestazioni per le quali è destinata la piscina, nel rispetto delle norme della Federazione Italiana Nuoto (FIN) e della Fédération Internationale de Natation Amateur (FINA) per quanto concerne i tuffi; c) ricreative, aventi requisiti morfologici e funzionali che le rendono idonee per il gioco e la balneazione; d) per bambini, aventi requisiti morfologici e funzionali, quali la profondità 60 cm, che le rendono idonee per la balneazione dei bambini; e) polifunzionali, aventi caratteristiche morfologiche e funzionali che consentono l uso contemporaneo del bacino per attività differenti o che posseggono requisiti di convertibilità che le rendono idonee ad usi diversi; f) ricreative attrezzate, caratterizzate dalla prevalenza di attrezzature accessorie quali acquascivoli, sistemi di formazione di onde, fondi mobili, ecc.; g) per usi riabilitativi, aventi requisiti morfologici e funzionali nonché dotazione di attrezzature specifiche per l esercizio esclusivo di attività riabilitative e rieducative sotto il controllo sanitario specialistico; h) per usi curativi e termali, nelle quali l acqua viene utilizzata come mezzo terapeutico in relazione alle sue caratteristiche fisico - chimiche intrinseche e/o alle modalità con cui viene in contatto dei bagnanti e nelle quali l esercizio delle attività di balneazione viene effettuato sotto il controllo sanitario specialistico. Punto 3) CAMPO DI APPLICAZIONE E FINALITA 3.1 Le disposizioni contenute nel presente atto si applicano esclusivamente alle piscine della categoria a) aventi tipologie di vasche di cui alle lettere a), b), c), d), e) ed f) del comma 4 del punto 2 e dettano i criteri per la gestione ed il controllo delle piscine, ai fini della tutela igienico - sanitaria e della sicurezza. 3.2 Le Regioni elaborano specifiche disposizioni per la disciplina delle caratteristiche strutturali e gestionali delle piscine della categoria b). I requisiti dell acqua devono essere quelli previsti all allegato n. 1 del presente Accordo, contenente i requisiti igienico-ambientali. 3.4 Gli impianti di cui all art.2 possono essere alimentati con: a) acqua dolce (superficiale o sotterranea), b) acqua marina, c) acqua termale. 3

16 Gli impianti alimentati con acque termali e marine saranno disciplinati con appositi provvedimenti regionali. Punto 4) DOTAZIONE DI PERSONALE, DI ATTREZZATURE E MATERIALI 4.1 Il titolare dell impianto individua i soggetti responsabili dell igiene, della sicurezza degli impianti e dei bagnanti e della funzionalità delle piscine. Le relative figure professionali sono individuate dalle Regioni. L assistenza ai bagnanti deve essere assicurata durante tutto l orario di funzionamento della piscina. L assistente bagnanti abilitato alle operazioni di salvataggio e di primo soccorso ai sensi della normativa vigente, vigila ai fini della sicurezza, sulle attività che si svolgono in vasca e negli spazi perimetrali intorno alla vasca. In ogni piscina dovrà essere assicurata la presenza continua di assistenti bagnanti. 4.2 Nel locale di primo soccorso i presidi di primo impiego e le attrezzature di primo intervento devono risultare completamente disponibili ed immediatamente utilizzabili; le apparecchiature mediche devono essere mantenute sempre in efficienza. Punto 5) CONTROLLI 5.1 I controlli per la verifica del corretto funzionamento del complesso sono distinti in controlli interni, eseguiti a cura del responsabile della gestione della piscina, e controlli esterni, di competenza dell Azienda Unità Sanitaria Locale. Punto 6) CONTROLLI INTERNI 6.1 Il responsabile della piscina deve garantire la corretta gestione sotto il profilo igienico - sanitario di tutti gli elementi funzionali del complesso che concorrono alla sicurezza della piscina nel rispetto delle indicazioni di seguito riportate. 6.2 I controlli interni vanno eseguiti secondo protocolli di gestione e di auto-controllo: a tal fine ii responsabile della piscina deve redigere un documento, di valutazione del rischio, in cui è considerata ogni fase che potrebbe rivelarsi critica nella gestione dell attività. Il documento deve tenere conto dei seguenti principi: a) analisi dei potenziali pericoli igienico-sanitari per la piscina; b) individuazione dei punti o delle fasi in cui possono verificarsi tali pericoli e definizione delle relative misure preventive da adottare; c) individuazione dei punti critici e definizione dei limiti critici degli stessi; d) definizione del sistema di monitoraggio; e) individuazione delle azioni correttive; f) verifiche del piano e riesame periodico, anche in relazione al variare delle condizioni iniziali, delle analisi dei rischi, dei punti critici, e delle procedure in materia di controllo e sorveglianza. 6.3 Il responsabile deve garantire che siano applicate, mantenute e aggiornate le procedure previste nel documento di valutazione del rischio. 4

17 6.4 Il responsabile deve altresì tenere a disposizione dell autorità incaricata del controllo i seguenti documenti, redatti secondo opportuni sistemi di controllo possibilmente automatizzati: a) un registro dei requisiti tecnico-funzionali con l indicazione della dimensione e del volume di ciascuna vasca, il numero e la tipologia dei filtri, la portata delle pompe, il sistema di manutenzione, ecc. b) un registro dei controlli dell acqua in vasca contenente: b1) gli esiti dei controlli di cloro attivo libero, cloro attivo combinato, temperatura, ph; b2) la lettura del contatore installato nell apposita tubazione di mandata dell acqua di immissione, utile al calcolo della quantità di acqua di reintegro; b3) le quantità e la denominazione dei prodotti utilizzati giornalmente per la disinfezione dell acqua; b4) la data di prelievo dei campioni per l analisi dell acqua; b5) Il numero dei frequentatori dell impianto. 6.5 La documentazione relativa ai controlli e alle registrazioni effettuati dal responsabile è a disposizione dell Azienda Unità Sanitaria Locale che potrà così acquisire tutte le informazioni concernenti la natura, la frequenza ed i risultati delle analisi effettuate. 6.6 Qualora, in seguito all auto-controllo effettuato, il responsabile riscontri valori dei parametri igienico - sanitari in contrasto con la corretta gestione della piscina, deve provvedere per la soluzione del problema e/o il ripristino delle condizioni ottimali.qualora la non conformità riscontrata possa costituire un rischio per la salute il titolare dell impianto deve darne tempestiva comunicazione all Azienda unità sanitaria locale. 6.7 La documentazione di cui ai precedenti commi è a disposizione dell azienda sanitaria per un periodo di almeno due anni. Punto 7) CONTROLLI ESTERNI 7.1 I controlli ed i relativi prelievi saranno effettuati dall Azienda unità sanitaria locale secondo criteri stabiliti da ciascuna Regione, sulla base di appositi piani di controllo e vigilanza e secondo modalità e frequenza che tenga conto della tipologia degli impianti esistenti all interno degli specifici ambiti territoriali, con particolare attenzione ai punti critici evidenziati nei protocolli di gestione e di autocontrollo predisposti dal titolare dell impianto. 7.2 Qualora l autorità sanitaria competente accerti che nella piscina siano venuti meno i requisiti igienico-sanitari previsti disporrà affinché vengano poste in atto le opportune verifiche e adottati i necessari provvedimenti per il ripristino di detti requisiti, sino a giungere all eventuale chiusura dell impianto. Punto 8) SANZIONI 8.1 In caso di inosservanza delle prescrizioni igienico-sanitarie formulate dall autorità sanitaria nei termini fissati, può essere comminata una sanzione al responsabile della piscina secondo criteri e modalità stabilite dalle Regioni. 8.2 Le Regioni adotteranno la disciplina in materia di sanzioni nel rispetto dei principi fondamentali stabiliti dalla legislazione statale. 5

18 Punto 9) 9.1 Si conviene, che per quanto riguarda le piscine delle strutture turistico recettive, campeggi e villaggi turistici, nonché piscine delle aziende agrituristiche a disposizione esclusiva degli alloggiati, le Regioni con propri atti specifici potranno individuare peculiari modalità applicative anche in via transitoria, nel rispetto delle esigenze di sicurezza e di igiene e sanità pubblica. Il Segretario f.to Carpino Il Presidente f.to La Loggia 6

19 ALLEGATO N.1 1. REQUISITI IGIENICO AMBIENTALI I requisiti igienico-ambientali si riferiscono alle caratteristiche delle acque utilizzate nell impianto di piscina, alle condizioni termo-igrometriche e di ventilazione, illuminotecniche ed acustiche. 1.1 CLASSIFICAZIONE E REQUISITI DELLE ACQUE UTILIZZATE Le acque utilizzate nell impianto piscina vengono classificate come segue: = acqua di approvvigionamento: è quella utilizzata per l alimentazione delle vasche (riempimento e reintegro) e quella destinata agli usi igienico-sanitari. = acqua di immissione in vasca: è quella costituita sia dall acqua di ricircolo che da quella di reintegro opportunamente trattate per assicurare i necessari requisiti. = acqua contenuta in vasca: è quella presente nel bacino natatorio e pertanto a diretto contatto con i bagnanti. 1.2 REQUISITI DELL ACQUA DI APPROVVIGIONAMENTO L acqua di approvvigionamento deve possedere tutti i requisiti di potabilità previsti dalle vigenti normative fatta eccezione per la temperatura. Nel caso l acqua di approvvigionamento non provenga da pubblico acquedotto, sull acqua stessa dovranno essere effettuati controlli di potabilità con frequenza almeno annua o semestrale, per i parametri indicati nel giudizio di idoneità dell acqua destinata al consumo umano, previsti dalla vigente normativa. 1.3 REQUISITI DELL ACQUA DI IMMISSIONE IN VASCA E DELL ACQUA CONTENUTA IN VASCA L acqua di immissione e quella contenuta in vasca devono possedere i requisiti di cui alla seguente tabella A. I requisiti di qualità dell acqua in vasca devono essere raggiunti in qualsiasi punto. Il controllo all acqua di immissione sarà effettuato ogni qualvolta se ne manifesti la necessità per verifiche interne di gestione o sopraggiunti inconvenienti. Funghi, lieviti e trialometani saranno verificati su richiesta dell Azienda Unità Sanitaria Locale. I trialometani vengono accertati secondo criteri e parametri fissati dal Ministero della salute. Per i metodi di analisi si utilizzano quelli previsti per le acque destinate al consumo umano. Il Ministero della salute individuerà ulteriori metodi di analisi. 7

20 L acqua delle vasche deve essere completamente rinnovata, previo svuotamento, almeno una volta l anno e comunque ad ogni inizio di apertura stagionale. 1.4 SOSTANZE DA UTILIZZARE PER IL TRATTAMENTO DELL ACQUA Per il trattamento dell acqua in immissione in vasca è consentito l uso delle seguenti sostanze elencate come disinfettanti, flocculanti e correttori di PH. 1. Disinfettanti - Ozono, - cloro liquido, - ipoclorito di sodio, - ipoclorito di calcio, - dicloroisocianurato sodico anidro, - dicloroisocianurato sodico biidrato, - acido tricloroisocianurico. 2. Flocculanti - solfato di alluminio (solido), - solfato di alluminio (soluzione), - cloruro ferrico, - clorosolfato ferrico, - polidrossicloruro di alluminio, - polidrossiclorosolfato di alluminio, - alluminato di sodio (solido), - alluminato di sodio(soluzione). 3. Correttori di ph - acido cloridico, - acido solforico, - sodio idrossido, - sodio bisolfato, - sodio bicarbonato. Per disinfettanti, flocculanti e correttori di Ph si adotta lostesso grado di purezza previsto per le sostanze da utilizzare per la produzione di acqua per consumo umano. Le sostanze antialghe che possono essere utilizzate sono: - N-alchil-dimetil-benzilammonio cloruro, - Poli(idrossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)metilene dicloruro) - Poli(ossietilene(dimetiliminio)etilene(dimetiliminio)etilene dicloruro) L impiego di sostanze non incluse in questi elenchi deve essere previamente autorizzato dal Ministero della Salute. 8

21 1.5 PUNTI DI PRELIEVO Acqua di approvvigionamento Acqua di immissione in vasca Acqua in vasca campione da prelevarsi da apposito rubinetto posto su tubo di adduzione campione da prelevarsi da rubinetto posto sulle tubazioni di mandata alle singole vasche a valle degli impianti di trattamento campione da prelevarsi in qualsiasi punto in vasca 1.6 REQUISITI TERMOIGROMETRICI E DI VENTILAZIONE Per le piscine coperte, nella sezione delle attività natatorie e di balneazione, la temperatura dell aria dovrà risultare non inferiore alla temperatura dell acqua in vasca. L umidità relativa dell aria non dovrà superare in nessun caso il valore limite del 70%. La velocità dell aria in corrispondenza delle zone utilizzate dai frequentatori non dovrà risultare superiore a 0,10 m/s e dovrà assicurarsi un ricambio di aria esterna di almeno 20 m 3 /h per metro quadrato di vasca. Nelle altre zone destinate ai frequentatori (spogliatoi, servizi igienici, pronto soccorso) Il ricambio dell aria dovrà risultare non inferiore a 4 volumi/h, la temperatura dell aria dovrà risultare non inferiore a 20 C. 1.7 REQUISITI ILLUMINOTECNICI Nelle sezioni delle attività natatorie e di balneazione l illuminazione artificiale dovrà assicurare condizioni di visibilità tali da garantire la sicurezza dei frequentatori ed il controllo da parte del personale. Comunque il livello di illuminamento sul piano del calpestio e sullo specchio d acqua non deve essere in nessun punto inferiore a 150 lux. Nelle altre zone destinate ai frequentatori (spogliatoi, servizi igienici, etc) l illuminazione artificiale dovrà assicurare un livello medio di almeno 100 lux negli spogliatoi e di 80 lux nei servizi igienici. In tutti gli ambienti illuminati naturalmente dovrà essere assicurato un fattore medio di luce diurna non inferiore al 2%. Deve essere previsto, per possibili sospensioni di erogazione di energia elettrica, l impianto di illuminazione di emergenza. 1.8 REQUISITI ACUSTICI Nella sezione delle attività natatorie e di balneazione delle piscine coperte, il tempo di riverberazione non dovrà in nessun punto essere superiore a 1,6 sec, I requisiti acustici passivi ed il rumore generato dall attività devono far riferimento alla normativa vigente in materia. 9

22 Tabella A Requisiti dell acqua in immissione e contenuta in vasca PARAMETRO ACQUA DI IMMISSIONE ACQUA DI VASCA Temperatura: Vasche coperte in genere Vasche coperte bambini Vasche scoperte PH Per disinfezione a base di cloro. Ove si utilizzino disinfettanti diversi il ph dovrà essere opportunamente fissato al valore ottimale per l azione disinfettante. Torbidità in Si O2 Requisiti fisici 24 C - 32 C 26 C- 35 C 18 C 30 C 24 C - 30 C 26 C - 32 C 18 C - 30 C mg/l SiO 2 (o unità equivalenti di formazina) Solidi grossolani Assenti Assenti Solidi sospesi 2 mg/l (filtrazione su membrana da 0,45 µm) 4 mg/l Si O 2 (o unità equivalenti di formazina) 4 mg/l (filtrazione su membrana da 0,45 µm) Colore Valore dell acqua potabile 5mg/l Pt/Co oltre quello dell acqua di approvvigionamento Requisiti chimici Cloro attivo libero 0,6 1,8 mg/l Cl 2 0,7 1,5 mg/l Cl 2 Cloro attivo combinato 0,2 mg/l Cl 2 0,4 mg/l Cl 2 Impiego combinato Ozono Cloro: Cloro attivo libero Cloro attivo combinato 0,4 1,6 mg Cl 2 0,05 mg/l Cl 2 0,01 mg/l O 3 0,4 1,0 mg/l Cl 2 0,2 mg/l Cl 2 0,01mg/l O 3 Ozono Acido isocianurico 75 mg/l 75 mg/l Sostanze organiche (analisi al permanganato) 2 mg/l di O 2 oltre l acqua di approvvigionamento 2 mg/l di O 2 oltre l acqua di immissione. Nitrati Valore dell acqua potabile 20 mg/l NO 3 oltre l acqua di approvvigionamento Flocculanti 0,2 mg/l in Al o Fe (rispetto al flocculante impiegato) 0,2 mg/l in Al o Fe (rispetto al flocculante impiegato) Requisiti microbiologici Conta batterica a ufc/1 ml 200 ufc/1ml 10

23 Conta batterica a ufc/1 ml 100 ufc/1ml Eschericchia coli 0 ufc/100 ml 0 ufc/100 ml Enterococchi 0 ufc/100 ml 0 ufc/100 ml Staphylococcus aureus 0 ufc/100 ml 1 ufc/100 ml Pseudomonas aeruginosa 0 ufc/100 ml 1ufc/100 ml 11

24 PROVINCIA REGIONALE DI AGRIGENTO SETTORE ATTIVITA CULTURALI E SPORTIVE CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO PER LA GESTIONE DELLA PISCINA PROVINCIALE DI CAMMARATA

25 ART. 1 Oggetto - durata dell appalto divieto di cessione Gestione, manutenzione ordinaria, pulizia e custodia della Piscina Provinciale di Cammarata. La durata delle presente concessione è fissata in anni cinque con decorrenza dalla data di consegna dell impianto, che dovrà avvenire a conclusione dei lavori di manutenzione straordinaria attualmente in corso nell'impianto e comunque entro e non oltre sei mesi dalla stipula del contratto. Decorso inutilmente il termine di cui al precedente comma la ditta ha facoltà di chiedere la risoluzione del contratto senza nulla pretendere per la mancata esecuzione. Il Concessionario non può essere sostituito da altri nella gestione delle strutture, pena la decadenza della concessione. ART. 2 Struttura dell impianto Due vasche coperte con servizi e pertinenze, come risulta nella Relazione Tecnica individuata come allegato A del presente atto. La ricognizione, l esatta ed attuale consistenza dei beni ed il loro stato risulteranno da un apposito verbale da redigere in contraddittorio tra le parti o loro delegati, al momento in cui il concessionario prenderà materialmente possesso dell impianto. Analogo verbale verrà redatto al termine del rapporto contrattuale. Al Concessionario è fatto divieto di eseguire e comunque procedere a modifiche degli impianti. Qualsiasi opera potrà essere eseguita solo con l espressa autorizzazione scritta della Provincia Regionale, accordata prima dell inizio dei lavori. Il Concessionario dovrà rendere pienamente disponibile un locale all interno della stessa struttura libero da persone o cose e riservato al personale provinciale che potrà utilizzarlo per compiti di ufficio, controlli e/o ispezioni. E a carico del Concessionario l ordinaria manutenzione degli impianti per la conservazione degli stessi nello stato descritto dall apposito verbale. E obbligo del Concessionario dare tempestivamente avviso all Amministrazione di qualsiasi guasto avvenga al complesso degli impianti. Sono invece a carico della Provincia le spese che, secondo la comune accezione, vengono definite straordinarie, purché non causate da incuria del Concessionario. A tal fine il Concessionario dovrà avvertire l Amministrazione provinciale di qualsiasi inconveniente possa dar luogo alla necessità di interventi di manutenzione straordinaria entro due giorni dell avvenuta presa conoscenza. Il Concessionario si impegna a realizzare gli investimenti proposti in sede di gara La Provincia Regionale si riserva il diritto di controllare l esatto adempimento degli obblighi contrattuali ed il rispetto delle norme di legge con i mezzi che riterrà più idonei tramite proprio 2

26 personale specificatamente incaricato e, qualora riscontri inosservanze, ha la facoltà insindacabile di formulare rilievi o di revocare la concessione. ART. 3 Modalità di conferimento dell appalto La scelta del contraente viene effettuata mediante procedura ad evidenza pubblica previa pubblicazione di un bando di gara, ai sensi della normativa vigente. Si procederà all affidamento anche in presenza di una sola offerta ART. 4 Criteri per l aggiudicazione 1. L appalto sarà aggiudicato con il criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell art. 83 del D.Lgs. 163/2006, valutata in base ai seguenti elementi, cui saranno assegnati i fattori ponderali scritti a fianco di ciascuno: offerta economica 30 punti progetto gestionale e tecnico...70 punti 2. Il punteggio dell offerta economica verrà attribuito nel modo seguente: Il punteggio massimo di punti 30 verrà attribuito alla ditta che avrà offerto il ribasso maggiore. Alle altre ditte verrà attribuito un punteggio inversamente proporzionale secondo la seguente formula (Rm x P)/Ro, dove Rm è dato da 100 meno il maggior ribasso offerto, P è il punteggio massimo di 30 e Ro è dato da 100 meno il ribasso offerto dalla ditta di cui si vuole definire il punteggio. rialzo. Sono possibili offerte pari o inferiori rispetto alla base d asta. Non sono accolte offerte al 3. Ai fini della valutazione del progetto gestionale e tecnico l impresa dovrà presentare una proposta di gestione e di organizzazione dell attività che possa consentire l ottimale gestione del servizio oggetto dell appalto, sia come efficienza ed economicità che come fruizione sociale del bene. Il progetto dovrà essere strutturato in tre parti: - una relativa al piano gestionale tecnico- organizzativo contenente le modalità organizzative che si intendono attuare segnalando in particolare gli elementi che saranno oggetto di valutazione (cfr. lettera a) sotto riportata); - una relativa al piano gestionale tecnico-manutentivo contenente una dettagliata descrizione delle opere di manutenzione ordinaria riferita alla struttura dell impianto natatorio in generale; - una relativa al piano di riqualificazione dell impianto contenente una dettagliata descrizione delle iniziative e degli eventuali interventi strutturali/manutentivi che la Ditta intende effettuare, con oneri a proprio carico, secondo il progetto che la stessa Ditta presenterà e che 3

27 sarà valutato dalla Commissione tecnica, appositamente costituita. Tali interventi devono mirare soprattutto a migliorare le condizioni di sicurezza dell impianto, abbattere le barriere architettoniche e garantire efficienza e risparmio energetico con l uso di energie alternative ed innovative. Formeranno oggetto di valutazione in particolare i seguenti elementi: a) piano gestionale tecnico-organizzativo: max punti 35. Dati valutabili: - numero delle persone stabilmente impiegate (per ogni unità con qualifica generica punti 1 - per ogni unità con qualifica specialistica es. assistente bagnanti, tecnico manutentore, ecc. punti 2 per ogni unità a part-time almeno 50% punti 0,50 se generica punti 1 se specialistica): max punti 13; - numero delle attività proposte ( per ogni attività punti 1): max punti 5; - numero delle ore settimanali dedicate al nuoto libero : max punti 3; - numero delle ore riservate all attività di centri organizzati e/o associazioni: max punti 3; - numero delle ore settimanali di apertura dell impianto : max punti 8; - numero delle ore settimanali di apertura della segreteria. max punti 3; Verrà attribuito il punteggio massimo al maggior parametro riscontrato e la proporzionale distribuzione ai parametri inferiori. b) piano gestionale tecnico-manutentivo : max punti 15. La Commissione tecnica nominata dalla Provincia assegnerà alla proposta progettuale il punteggio sopra indicato sulla base dei seguenti elementi: - contenuto tecnico del programma di manutenzione : max punti 10; - scadenzario degli interventi : max punti 5. Per l attribuzione del punteggio non è applicabile il criterio della ripartizione percentuale degli stessi in quanto nei progetti non vi sono elementi quantitativi raffrontabili. Il progetto presentato da ogni singola ditta sarà valutato con sintetica argomentazione. Il punteggio verrà attribuito sulla base di insindacabile valutazione da parte della Commissione di gara. c) piano di riqualificazione : max punti 20: La Commissione tecnica nominata dalla Provincia assegnerà alla proposta progettuale il punteggio sopra indicato sulla base dei seguenti elementi: - proposte relative ad interventi strutturali/manutentivi al fine di apportare migliorie all impianto natatorio: max punti 10 - contenuto tecnico e grado di dettaglio dell elaborato (dovrà comunque essere indicata la qualità dei materiali che si intendono utilizzare): max punti 5 - tempo massimo per la realizzazione: max punti 5 Per l attribuzione del punteggio non è applicabile il criterio della ripartizione percentuale degli stessi in quanto nei progetti non vi sono elementi quantitativi raffrontabili. Il progetto presentato da ogni singola Ditta sarà valutato con sintetica argomentazione. Il punteggio verrà attribuito sulla base di insindacabile valutazione da parte della commissione di gara. 4

28 ART. 5 Commissione Aggiudicatrice La Commissione di gara sarà nominata ai sensi dell art. 84 del D.Lgs. 163/2006. ART. 6 Obblighi del concessionario per l esercizio del servizio Sono a totale carico del Concessionario le spese per l acquisto dei materiali occorrenti al funzionamento ed alla gestione dell impianto ed altresì la pulizia dei locali e l esecuzione dei lavori di ordinaria manutenzione. Gli interventi di manutenzione ordinaria degli impianti dovranno essere eseguiti dal gestore solo dopo avere ottenuto tutte le autorizzazioni di legge (Comune, VVF, ecc.) e nel rispetto delle norme vigenti sulla sicurezza. Il Concessionario è responsabile dell osservanza di tutte le norme legislative e regolamentari vigenti in materia di sicurezza, igiene, sanità, sorveglianza, funzionamento e gestione degli impianti. Il Concessionario deve costantemente verificare la sussistenza di tutte le autorizzazioni, nulla osta e verifiche previste dalla vigente legislazione e procedere eventualmente al rinnovo e/o alla nuova richiesta, qualora necessario, dando immediata informazione agli Uffici competenti della sussistenza dei requisiti. Per quanto non espressamente indicato nel presente capitolato si fa rinvio alle norme generali relative alla gestione di impianti sportivi, a tal scopo si intende integralmente riportato l Accordo tra il Ministro della Salute e le Regioni del 16 gennaio 2003 (Rep. Atti n. 1605) relativo agli aspetti igienico sanitari concernenti la manutenzione e la vigilanza delle piscine ad uso natatorio, individuato come allegato B del presente atto. Il Concessionario è responsabile dei danni che dovessero derivare comunque a terzi ed alla Provincia Regionale in dipendenza della concessione, ed è a suo carico il rimborso per intero dei danni stessi senza riserve ed eccezioni. E obbligo del Concessionario, pertanto, munirsi delle relative polizze assicurative per coprire tutti i rischi per danni a terzi ed alle attrezzature della stessa struttura, comprese le pertinenze. Il Concessionario si obbliga inoltre a: ART. 7 Ulteriori obblighi a) richiedere ed ottenere dalle competenti autorità le prescritte autorizzazioni e licenze per l esercizio e la gestione del complesso degli impianti, compreso quanto attiene alle forniture di servizi come acqua, fognatura, smaltimento rifiuti, con l obbligo, in caso di mancato rinnovo o di anticipata risoluzione del rapporto, di rinunciare alle autorizzazioni ottenute senza richiedere alcun corrispettivo. 5

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