SONDAGGIO BULLISMO: SE LO CONOSCI, LO EVITI!

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1 SONDAGGIO BULLISMO: SE LO CONOSCI, LO EVITI! Una delle tematiche che stiamo affrontando quest anno con la professoressa di Lettere è il bullismo. È un argomento che ci interessa molto, perché riguarda tutti noi, nessuno escluso. Proprio pochi giorni fa, una dodicenne di Pordenone ha deciso di buttarsi giù dal balcone di casa per punire i suoi bulli-aguzzini. Siamo rimasti tutti sconcertati da questa notizia, perché non riuscivamo a comprendere come si possa arrivare a compiere un gesto così folle e disperato. Mentre ne parlavano tra di noi e con l insegnante, abbiamo avuto come l impressione che il bullismo non esista: nessuno di noi dichiarava di essere mai stato vittima di bullismo, né tanto meno di essere stato, o anche solo di aver pensato, di essere un bullo. Ci è venuto il sospetto che forse non siamo sempre tutti sinceri sulla questione E poi cosa vuol dire esattamente essere un bullo? Così, ci è venuta un idea: perché non fare un sondaggio su questo tema, in forma anonima e in tutta la scuola? In questo modo, forse, potremmo davvero capire come stanno le cose: c è davvero il bullismo nella nostra Scuola? E cosa pensiamo noi ragazzi al riguardo? Però, subito dopo ci è venuto un dubbio: chissà quanto tempo ci vorrà, non solo per preparare il sondaggio, ma anche per somministrarlo in tutte le classi, e soprattutto per rielaborare i dati con dei grafici, trarre le percentuali, e poi scrivere le conclusioni Già pensavamo che avremmo dovuto coinvolgere la nostra insegnante di Matematica, e sottrarre chissà quante ore alle altre lezioni, quando la professoressa ci ha fermato: esiste uno strumento informatico, uno strumento di Google Drive, che consente di creare un sondaggio online e soprattutto di rielaborare automaticamente i dati, così non c è da temere di fare errori con grafici e percentuali. Allora, ci siamo subito organizzati: la professoressa ci ha diviso in gruppi, ognuno dei quali doveva trovare le domande per il sondaggio, ma soprattutto doveva decidere le risposte possibili per ogni quesito. Abbiamo poi messo insieme i quesiti più interessanti e li abbiamo appunto scritti al computer, creando così il nostro sondaggio online che abbiamo intitolato Bullismo: se lo conosci, lo eviti!, perchè crediamo che il primo mezzo per eliminare un fenomeno negativo sia quello di conoscerlo. Abbiamo chiesto a tutti gli studenti della nostra scuola di rispondere e vi presentiamo i risultati della nostra inchiesta! Preparatevi a sentire cose che non avreste immaginato! Gli intervistati Abbiamo intervistato in totale 162 alunni, distribuiti nelle nove classi (tre prime, tre seconde e tre terze) che compongono la Scuola Secondaria di primo grado di Borgo a Mozzano. Di questi poco più della metà sono maschi (53.1%); il 38.3% frequenta la terza media, il 34.6% la seconda e 1

2 il restante 27.2% la prima. Abbiamo chiesto di dirci se si era mai stati bocciati, perchè ci è venuto il sospetto che possa esistere una correlazione tra insuccesso scolastico e bullismo. La maggior parte (82.1%) ha risposto di non essere mai stato ripetente, il 13% è stato bocciato una volta, e il 4.9% più di una volta, per un totale di 29 alunni ripetenti in tutta la Scuola. Vittime Dopo queste domande conoscitive, ci siamo addentrati in quelle più legate al bullismo. La prima domanda è: Sei mai stato vittima di bullismo? : il 17.9% dichiara di sì, cioè 29 alunni, abbastanza equamente distribuiti tra maschi (16) e femmine (13). Di questi, solo 5 alunni sono stati bocciati: 3 maschi e 2 femmine, di cui una è stata bocciata più di una volta. Abbiamo chiesto inoltre se si conosceva qualcuno che era stato vittima di bullismo, e la maggior parte, il 60.3%, ha risposto di conoscere qualche vittima di persona (40.4%) o di nome (19.9%). Quali sono le vittime preferite dai bulli? : Il 40.3% ritiene che siano le persone timide e insicure; il 30.2% quelle con qualche difetto fisico; il 18.9% le persone intelligenti e studiose, mentre il 10.7% risponde che sono quelle che non vestono abiti firmati, non hanno il telefonino ecc.... I bulli quindi sarebbero in realtà abbastanza codardi, visto che prendono di mira quelli che hanno qualche debolezza. Metodi e rimedi Bisogna confidarsi con qualcuno quando si è vittima di bullismo, e se sì, con chi? Degli alunni che hanno dichiarato di essere stati vittime di bullismo 1, 10 alunni (di cui 7 femmine) dichiarano di averlo detto ai genitori o ai parenti più prossimi; 7 alunni (4 maschi e 3 femmine), si sono confidati con gli amici o i compagni di classe, e altrettanti alunni, la maggior parte maschi (6 su 7) hanno preferito non dirlo a nessuno; 5 alunni (3 femmine e 2 maschi) l'hanno riferito agli insegnanti o alla preside. La famiglia dunque rimane un punto di riferimento per noi ragazzi, anche se il numero di chi preferisce tenersi tutto dentro è ancora troppo alto. Abbiamo chiesto quindi di dirci, anche se non si era mai stati colpiti da qualche bullo, quale sia il modo migliore di reagire di fronte a un atto di bullismo. La maggior parte (52%) conferma che sia meglio dirlo a genitori, parenti o alle persone che ci sono più vicine; la seconda risposta più gettonata (14.9%), però, è stata quella di chi pensa che sia meglio affrontare il bullo direttamente, 1 Il grafico a torta riferito a questo quesito, il numero 4, è in realtà errato perchè alcuni alunni, sbagliando, hanno risposto Non l'ho detto a nessuno anche se alla domanda precedente Sei mai stato vittima di bullismo? avevano risposto di non esserlo mai stato. 2

3 anche usando la forza; il 24.6% ha risposto che si rivolgerebbe alle autorità, come quella degli insegnanti o delle forze dell'ordine, che hanno ottenuto la stessa quota di risposte (12.3%); solo il 5.6% dichiara che la scelta giusta sia dirlo agli amici, e solo una piccola parte, il 2.5%, che sia meglio non dire niente a nessuno. Forse quando si ragiona a livello di principio, senza essere stati toccati personalmente da questo fenomeno, si riesce a essere un po' più saggi. Bulli fra noi? Cosa spinge un ragazzo a compiere atti di bullismo? : la maggioranza (il 46.6%) risponde il bisogno di sentirsi superiori agli altri, il 18.6% ritiene che i bulli agiscano per invidia o per ignoranza; il 10.6% pensa che aggredire gli altri sia un modo per esprimere una rabbia interiore, oppure che il bullo in realtà colpisca gli altri per non essere compito lui (6.8%) e solo l'1.9% crede che i bulli siano spinti dalla voglia di divertirsi. Abbiamo chiesto se si erano già compiuti atti di bullismo, o (per spingere a dire la verità) se almeno si avrebbe l'intenzione di farlo: 18 alunni, l'11.2%, hanno risposto di sì. Di questi, la stragrande maggioranza, 16, sono maschi, 7 di loro sono ripetenti e 5 sono stati a loro volta vittime di bullismo. Delle due femmine, una è stata bocciata ed è stata a sua volta vittima di bullismo. Vittime o carnefici? Alla domanda Hai mai difeso qualcuno vittima di bullismo?, il 62.1% ha risposto di no: il 49.7% perchè non gli era mai capitato e il 12.4% perchè pensa che sia meglio non intromettersi negli affari degli altri. Possiamo quindi dire che il bullismo purtroppo è presente nella nostra Scuola, anche se non è diffusissimo. Le nostre opinioni Cosa pensiamo del bullismo? La stragrande maggioranza di noi, il 90.6%, condanna decisamente il bullismo, ritenendolo una cosa del tutto sbagliata perchè la violenza è sempre da condannare : l'8.2% però lo ritiene una parte della vita, né giusta né sbagliata, e non sono mancati, anche se sono una minoranza ristretta (1.3%, cioè due alunni) quelli che ritengono il bullismo una cosa giusta, perchè i deboli non devono esistere. 3

4 Quale sicurezza? Abbiamo chiesto quale posto sia ritenuto più al sicuro dai bulli, ponendo come possibili opzioni: la propria casa, la scuola, la strada e i luoghi di ritrovo, come bar, discoteca ecc... Credevamo che il 100% degli intervistati avrebbe risposto la propria casa, invece questa risposta è stata scelta dall'89.4% degli studenti; il 5.6% ritiene più sicura la scuola e il 5% i luoghi di ritrovo. Nessuno invece ha indicato la strada. Passando dai posti alle persone che infondono, o dovrebbero infondere, sicurezza, alla domanda Chi ti fa sentire più al sicuro dai bulli? il 51.6% risponde i miei genitori o parenti e il 26.1 % risponde i miei amici ; il 10.6% dichiara che nessuno lo fa sentire al sicuro, mentre l'8.7% si sente al sicuro con le forze dell'ordine e solo il 3,1% con gli insegnanti. Però, alla domanda Dove avvengono più frequentemente episodi di bullismo?, il 35.2% indica la scuola, il 25.3% i mezzi di trasporto, il 22.8% ritiene che oggi sia più diffuso il cyberbullismo, mentre il 16.7% ritiene che il bullismo avvenga più frequentemente per strada. La violenza che ci colpisce Quale tipo di violenza fanno maggiormente i bulli, secondo te? : la maggior parte, il 61.1%, risponde che i bulli fanno più che altro violenza psicologica, con minacce o offese, quindi possono usare il telefonino o i social network per farlo; il 31.5% ritiene invece che commettano più che altro una violenza fisica, e solo il 3.7% risponde che colpiscono più gli oggetti che appartengono a una persona che non la persona stessa, e la stessa percentuale risponde che i bulli agiscono semplicemente isolando la vittima. Il 45.7% infatti ritiene che una vittima di bullismo si senta isolata e diversa, il 23.5% risponde che si sente in pericolo o, il 16%, offesa, oppure triste (12.3%); solo il 2.5% pensa che una persona colpita dai bulli possa restare indifferente. Conclusioni Dal nostro sondaggio, possiamo trarre i punti seguenti: 1) Le vittime di bullismo non sono necessariamente ripetenti a scuola. 2) Le vittime preferite dai bulli sono persone timide e insicure o con qualche difetto fisico. 3) I bulli cercano un modo per sentirsi superiori agli altri. 4) I bulli in realtà sono dei codardi, perchè colpiscono chi ha più difficoltà a difendersi. 5) La maggior parte dei bulli sono maschi, molti di loro sono ripetenti e sono stati a loro volta vittime di bullismo. 6) La violenza maggiormente usata dai bulli è quella psicologica. 4

5 7) Gli episodi di bullismo avvengono di più a scuola e sui mezzi di trasporto. 8) La famiglia rimane un punto di riferimento, anche se a parlare con i famigliari sono soprattutto le ragazze, mentre i ragazzi preferiscono non dire niente a nessuno. 9) Non si ha molta fiducia nella capacità di intervenire da parte degli adulti, tanto che un terzo degli intervistati si sente più al sicuro con gli amici o dichiara persino che nessuno lo fa sentire protetto. 10) Ancora molti ragazzi credono che sia giusto affrontare i bulli di persona, rispondendo alla violenza con altra violenza, senza pensare che così si passa dalla parte del torto e non si mette mai fine alla violenza stessa. 11) La netta maggioranza di noi condanna il bullismo. 12) Poco più della metà degli alunni della nostra Scuola ha assistito ad atti di bullismo, spesso senza intervenire. La classe II C di Borgo a Mozzano (Lucca) 5