Concetti di punto materiale e corpo rigido
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- Aurelia Pagani
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1 Concetti di punto materiale e corpo rigido Il punto materiale è l elemento astratto più semplice che si può introdurre per studiare l equilibrio dei corpi Si può adottare tale schema in una prima fase di analisi, semplificando notevolmente lo schema risolutivo Nei problemi astronomici o astronautici tale schema è sicuramente spesso plausibile Un punto materiale necessita di tre informazioni per essere localizzato, ossia possiede 3 Gradi di Libertà - GdL cartesiano cilindrico sferico Esistono semplici formule per il passaggio da un riferimento all altro
2 Grado di vincolo su punto materiale Un punto vincolato perde alcuni GdL Al massimo 2 nel piano e 3 nello spazio Appartenenza ad un piano, una superficie ad una linea retta, un percorso 2 GdV 1 GdL rimanente 1 GdVincolo 2 GdL rimanenti Corpo Rigido Viene considerato l oggetto nella sua effettiva estensione spaziale È costituito da un insieme infinito di punti materiali Tutti i punti permangono a distanze reciproche fisse tra loro In taluni problemi non si può prescindere dalla deformabilità (canna pesca, pneumatico,...)
3 Spesso i componenti meccanici sono assimilabili a insiemi di corpi rigidi, variamente vincolati fra di loro Corpi rigidi assemblati possono identificare sistemi complessivamente non rigidi 3 punti non allineati consentono di identificare la posizione assunta da ogni punto interno, in totale si hanno 9 GdL, meno le tre pondizioni di invarianza della distanza = 6 GdL del corpo rigido Nel piano Nello spazio complessivi 3 GdL complessivi 6 GdL Biella-manovella = meccanismo a 1 GdL 2 coordinate + 1 angolo La trottola con punto P0 fisso perde 3 GdL La trottola con punto P0 mobile perde 1 GdL
4 Sistemi piani: Vincoli semplici Gli elementi meccanici, anche se assimilati a corpi rigidi, sono connessi tra loro medianti sistemi che ne limitano il/i movimento/i L analisi cinematica consente di introdurre vincoli ideali equivalenti ai sistemi di connessione Una volta introdotti i vincoli semplici la loro azione combinata determina i GdL che complessivamente il sistema possiede Rappresentazione simbolica Cerniera a terra Cuscinetto a sfere Perno passante Un punto è fisso nel piano = 2GdV permane 1 GdL Punta appoggio Carrello a terra Rappresentazione simbolica Cuscinetto a sfere orient. Appoggio su cilindro Asola passante Un punto è fisso su di una retta = 1GdV permangono 2 GdL
5 Pattino a terra Rappresentazione simbolica Slitta ad angolo fisso Un punto è fisso su di una retta e un angolo è fisso = 2GdV permane 1 GdL Incastro a terra Un punto è fisso e l angolo pure = 3GdV permangono 0 GdL Rappresentazione simbolica
6 Sistemi piani: Vincoli combinati Il Corpo Rigido può risultare Ipostatico Isostatico Iperstatico Se il numero di GdV è inferiore ai GdL del C.R. Se il numero di GdV coincide con i GdL del C.R. Se il numero di GdV supera i GdL del C.R. Teorema di Eulero: Qualunque atto di moto piano risulta sempre definito da una rotazione attorno ad un centro di istantanea rotazione (degenere: centro inf = traslazione) In questo caso esiste un centro istantaneo di rotazione che definisce un atto di moto non nullo Vincoli malposti ok Complessivamente nessun atto di moto è possibile Labilità infinitesima ok Vincoli sovrabbondanti, se ne può eliminarne uno senza generare labilità ok sul finito Atti di moto sono possibili, anche se appena usciti dalla configurazione indeformata i vincoli bloccano il sistema
7 Esempio 1: Determinare angoli a e b che diano condizioni di labilità Perché ciò avvenga i 3 Centri di ist. Rotazione devono convergere in un solo punto a b Esempio 2: Studio condizioni di vincolo Il C.I.R. del carrello B è su OB, che non contiene A Se si rilascia un vincolo interno (aggiunta cerniera) il sistema diviene 1 volta ipostatico Esempio 3: Studio condizioni di vincolo L asse tratteggiato indica i possibili centri di curvatura del carrello B, passa per A e quindi A = C.I.R. LABILE Esempio 4: Studio condizioni di vincolo C Nel punto C convergono tutte e tre le direzioni dei possibili assi di istantanea rotazione, esso è pertanto possibile CIR del corpo
8 Anello chiuso (iperstaticità anello) Ai fini dell analisi dei vincoli esterni, l anello chiuso può essere assimilato ad un corpo rigido A terra i due sistemi hanno 3 GdV - isostatico Se si eliminano 3 GdL interni (taglio in C) il sistema rimane isostatico l anello chiuso è 3 volte iperstatico Esempi di anelli chiusi svincolati 4 GdV interni anello = 2 pattini 1 volta IPERS anello ISOST est. 3 GdV = 1 pattino e 1 cerniera IPER1 anello ISOST est. 3 GdL = 3 cerniere ISOST anello ISOST est. Il corpo 1 è iperstatico rispetto a terra Tuttavia l anello chiuso rilascia 4 GdL ed è labile
9 Analisi cinematica di strutture a corpi rigidi Il primo punto è quello di astrarre i vincoli reali in modelli di vincolo Modello di pedalata Ridotto a 4 corpi rigidi Esempio di un argano Ridotto a 5 corpi rigidi Corpo umano in autovettura a elementi rigidi variamente vincolati Meccanismo di Antikythera Grecia I sec a.c.
10 Se un insieme di corpi rigidi risulta iso o iperstatico si definisce STRUTTURA Se un insieme di corpi rigidi risulta ipostatico ed è piano si dice MECCANISMO Se un insieme di corpi rigidi risulta ipostatico e il moto è tridimensionale si ottiene un MANIPOLATORE Un insieme di n corpi rigidi con moto piano non vincolati possiede 3n GdL Cerniera mobile con n Corpi Rigidi. I GdL residui sono 2 posizioni della cerniera e n rotazioni GdV 3n (2 n) 2 (n 1)
11 Cerniera a terra con n Corpi Rigidi. I GdL residui sono n rotazioni GdV 3n (n) 2 n Carrello a terra con n Corpi Rigidi. I GdL residui sono n rotazioni e 1 traslazione GdV 3n (n 1) 2 n 1 Schema di procedura per l analisi cinematica di sistemi Corpi Rigidi Valutazione di labilità o iperstaticità sulla struttura o sue parti
12 Esempio 1: sistema biella - manovella C = 2 GdV A = 1 GdV B = 2 (n-1) = 2 GdV GdV complessivi = 5 Bilancio GdL = 3n 5 = 1 Esempio 2: arco a tre cerniere C = 2 GdV A = 2 GdV B = 2 (n-1) = 2 GdV GdV complessivi = 6 Bilancio GdL = 3n 6 = 0 Il sistema è isostatico 2 n 1 Esempio 3: 5 Corpi Rigidi GdV complessivi = 15 GdL complessivi = 15 2 n 2 n 1 2 n 1 Il sistema è isostatico
13 Labilità in strutture a corpi rigidi: anche se il computo identifica iso o iperstaticità, sono consentiti atti di moto finiti o infinitesimi GdL = 12 GdV complessivi = 12 Il sistema è isostatico Tuttavia CD è vincolato in modo iperstatico e sottrae una condizione a ABC GdL = 9 GdV complessivi = GdL = 12 GdV complessivi = 12 Il sistema è isostatico Tuttavia l anello è una volta iperstatico se sostituito con corpo rigido si evince labilità 2 Il sistema è isostatico Tuttavia le tre cerniere ABC sono allineate e danno labilità
14 GdL = 9 GdV complessivi = 10 GdL = 9 GdV complessivi = 9 Il sistema è isostatico Il sistema è 1 volta iperstatico GdL = 18 GdV complessivi = 18 Il sistema è isostatico GdL = 12 GdV complessivi = 13 Il sistema è 1 volta iperstatico GdL = 6 GdV complessivi = 5 Il sistema è 1 volta ipostatico : meccanismo
15 Pinza sollevatrice GdL = 12 GdV complessivi = 12 In funzione è isostatico Elevatore a pinza Azionamento di una pressa GdL = 12 GdV complessivi = 12 In sollevamento è isostatico GdL = 12 GdV complessivi = 11 Il sistema è ipostatico (meccanismo) ossia in grado di muoversi univocamente
16 Quadrilateri articolati GdL = 21 GdV complessivi = 20 Il sistema è ipostatico ossia in grado di tramettere un moto circolare da una biella all altra Timoneria di freno di carrello ferroviario GdL = 18 GdV complessivi = 18 Il sistema è ipostatico ossia in grado di trasmettere un moto di avvicinamento dei ceppi alle ruote In accostamento invece è 2 volte ipostatico, il che garantisce l uniformità del carico tra i due pattini
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