CUCCETTE PER BOVINI DA LATTE Tipologie, caratteristiche e dimensioni

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1 CUCCETTE PER BOVINI DA LATTE Tipologie, caratteristiche e dimensioni Nel comparto bovino da latte la stalla libera con zona di riposo a cuccette è indubbiamente la soluzione più diffusa ed è oggi quella più adottata sia nelle nuove realizzazioni, sia nelle ristrutturazioni. La caratteristica saliente della stalla a cuccette è il fatto che la zona di riposo è suddivisa in aree singole, ben delimitate, nelle quali ogni bovino può appartarsi per riposare. In pratica, rispetto alle tradizionali stalle a lettiera, la zona di riposo a cuccette prevede la netta separazione fra le aree destinate al riposo vero e proprio e quelle destinate agli spostamenti (corsia di smistamento e passaggi di collegamento intercalati alle cuccette). Tale fatto comporta una limitazione dei rischi di lesioni da schiacciamento, in particolare a carico della mammella, e consente una maggiore tranquillità delle bovine in decubito. Inoltre, essendo la posizione dell animale in cuccetta vincolata alle dimensioni della cuccetta stessa e alla presenza di elementi di contenimento, ne risulta un evidente miglioramento dello stato di pulizia della zona di riposo rispetto a quanto avviene nelle lettiere permanenti o inclinate; da ciò derivano migliori condizioni igienico-sanitarie per gli animali e in particolare mammelle più pulite, con benefici effetti anche sui tempi di lavoro per la mungitura. Sono questi, ovviamente, i principali vantaggi che la stalla a cuccette consente dal punto di vista del benessere animale, ma perché ciò possa realizzarsi le cuccette e l intera zona di riposo devono essere adeguatamente progettate e realizzate, pena il verificarsi di numerosi inconvenienti, quali traumi agli animali, scarsa frequentazione delle cuccette ed elevata sporcizia della zona di riposo. Il presente opuscolo analizza i seguenti temi: tipologie di cuccette, caratteristiche essenziali di una cuccetta (parametri dimensionali e tipo di battifianchi) e disposizione planimetrica delle cuccette. Tipologie di cuccette Cuccetta a pavimento pieno Cuccetta a buca Tipo di collocazione Caratteristiche essenziali di una cuccetta Dimensioni delle cuccette Tipo di battifianchi Disposizione planimetrica delle cuccette TIPOLOGIE DI CUCCETTE La cuccetta è un area a pianta rettangolare, chiusa su tre lati e aperta sul quarto lato, destinata al riposo di un singolo bovino; gli elementi di base che la caratterizzano sono i seguenti: superficie per il riposo, che deve garantire benessere e igiene al soggetto ospitato e che deve essere posta ad una quota maggiore rispetto al pavimento della corsia di smistamento; battifianchi laterali, necessari per guidare l animale nelle fasi d ingresso e d uscita e per proteggerlo durante il riposo; attrezzature di delimitazione anteriore, fondamentali per la corretta posizione del bovino in riposo, per l igiene della cuccetta e per permettere movimenti naturali durante il passaggio dalla posizione di decubito alla stazione eretta. Si possono distinguere due tipologie principali di cuccetta, che differiscono sostanzialmente per le caratteristiche costruttive e per il tipo di superficie a contatto con l animale. CUCCETTA A PAVIMENTO PIENO La prima tipologia prevede un pavimento di calcestruzzo in pendenza del 3 4% verso il bordo posteriore della cuccetta; la pendenza consente lo sgrondo delle urine eventualmente deposte nella parte posteriore della cuccetta e migliora il benessere dell animale, in quanto la posizione assunta, con la parte anteriore del corpo più in alto, riduce la pressione degli stomaci sul diaframma, agevolando la respirazione e favorendo l eruttazione dei gas. Benché tale tipologia di cuccetta venisse un tempo utilizzata con un poco di lettiera sparsa direttamente sul pavimento, oggi essa prevede sempre l impiego di tappetini o materassini sintetici che forniscono una superficie di riposo più confortevole rispetto al nudo pavimento. Nelle soluzioni più recenti proposte sul mercato si è posta particolare attenzione al comfort dell animale, prevedendo superfici resistenti ma morbide, anche al fine di limitare le lesioni agli arti degli animali. Questa soluzione consente di non utilizzare materiale da lettiera, ottenendo deiezioni fluide, anche se l esperienza pratica dimostra che durante la stagione calda è spesso necessaria l aggiunta di una modesta quantità di segatura o di paglia trinciata per migliorare il comfort dei bovini. CUCCETTA A BUCA La seconda tipologia è rappresentata dalla cosiddetta cuccetta a buca, nella versione realizzata in opera o in quella prefabbricata proposta da molti costruttori. Questo tipo di cuccetta è sostanzialmente costituito da un basamento di calcestruzzo, in genere posto alla stessa quota del pavimento della corsia di smistamento, e da due cordoli di contenimento, uno anteriore più grande ( cuscino ) e uno posteriore più piccolo, posati sul basamento. La buca che si forma fra i due cordoli, che rappresenta lo spazio destinato al riposo dell animale, viene riempita con materiali diversi (terra, torba, graspe d uva, sabbia) e il fondo così realizzato viene poi ricoperto di lettiera di paglia, in modo da fornire all animale un materasso morbido e resistente. Per mantenere a lungo le caratteristiche desiderate è sufficiente una periodica aggiunta di

2 paglia per sostituire quella rimossa dall animale. Nelle cuccette a buca si possono utilizzare anche altri materiali da lettiera, quali segatura, trucioli, sabbia o cruschello derivante da trattamento di separazione solido/liquido dei liquami. Il basamento della cuccetta può essere realizzato con pendenza del 3 4% per fare assumere all animale una posizione di decubito più confortevole, ma in questo caso, ovviamente, la pendenza reale dalla cuccetta dipende dalla sistemazione interna del materiale di riempimento e della lettiera. Nella versione prefabbricata delle cuccette a buca sono presenti dei cordolini laterali di calcestruzzo a delimitazione del singolo posto, con funzione prevalentemente strutturale (irrigidimento della soletta di base del manufatto); essi possono causare fastidio e lesioni agli animali in decubito, specialmente se il livello della lettiera è troppo basso. TIPO DI COLLOCAZIONE Una ulteriore classificazione delle cuccette può essere fatta sulla base del tipo di collocamento; si distinguono: le cuccette contro un tamponamento (parete o muretto), tipiche delle disposizioni groppa a groppa o su singola fila; le cuccette contrapposte, tipiche delle stalle testa a testa ; le cuccette libere anteriormente, come quelle posizionate sul lato esterno di una stalla non tamponata o quelle rivolte verso la corsia di foraggiamento o verso la corsia della paglia. Il tipo di collocamento, ovviamente, condiziona la lunghezza totale della cuccetta, per la necessità di attribuire uno spazio anteriore sufficiente per il movimento naturale del bovino nella fase di alzata. CARATTERISTICHE ESSENZIALI DI UNA CUCCETTA La pratica corrente e l esperienza di tanti allevatori e tecnici dimostrano che in molti casi si commettono errori nel dimensionamento e/o nella realizzazione di determinati particolari costruttivi; nelle situazioni peggiori le cuccette vengono scarsamente utilizzate dai bovini, che preferiscono riposare in altre zone della stalla (corsie di smistamento e di passaggio, zona di alimentazione) o riposare per tempi limitati, con effetti deleteri sul benessere, sulle performance produttive, sull igiene e sullo stato di salute degli animali allevati. Le caratteristiche delle cuccette si sono notevolmente modificate nel corso degli ultimi 30 anni, sia perché vi è stato il progressivo aumento delle dimensioni e dei pesi medi corporei dei bovini appartenenti alle razze prevalenti, sia perché l esperienza, la ricerca e la sperimentazione hanno messo a punto molti aspetti funzionali e costruttivi finalizzati a migliorare il benessere degli animali, sia nella fase di riposo, sia nelle fasi di entrata e di uscita. In effetti, molti dei casi riscontrati di cattivo funzionamento delle cuccette (traumi agli arti, animali che rimangono incastrati, contusioni al tronco, rifiuto ad entrare in cuccetta, ecc.) sono proprio da addebitarsi a dimensionamenti e a tipologie di attrezzature di contenimento che non rispettano gli standard attuali. Benché le cuccette siano utilizzate prevalentemente nell allevamento della vacca da latte, il loro impiego può essere esteso a tutte le categorie di bovini; è quindi evidente che le dimensioni delle cuccette devono essere rapportate alle dimensioni medie della categoria bovina ospitata. Esiste una vasta letteratura internazionale sulle correlazioni fra le principali dimensioni del corpo e il peso vivo dei bovini, anche se i dati restituiti sono abbastanza eterogenei. La variabilità individuale di questi parametri è infatti notevole, e si aggiunge alle diversità dovute alla peso vivo (kg) razza, al sesso, allo stato di nutrizione, alle condizioni sanitarie, ecc. Nel grafico di figura 1 si riportano le principali dimensioni corporee correlate al peso vivo dei bovini di razza Frisona, ottenuti dall elaborazione dei dati di alcuni autorevoli studi in materia. Nel caso di bovini adulti (vacche pluripare) il peso di riferimento dovrebbero essere quello medio riferito al 20% di animali di maggior taglia della mandria. Nel caso di bovini in accrescimento, invece, si dovrebbe fare riferimento al peso medio finale della fase d allevamento. dimensione

3 DIMENSIONI DELLE CUCCETTE Nella figura 2 sono riportate le sezioni di quattro tipologie di cuccette singole; le prime due (a e b) sono cuccette con pavimento in pendenza e materassino sintetico e differiscono per il fatto di avere o meno un tamponamento anteriore. Le tipologie c e d, invece, sono cuccette a buca con cordolo posteriore e anch esse differiscono per il fatto di essere libere anteriormente oppure no. Nella figura 3, invece, sono illustrate le sezioni di due tipologie di cuccette doppie o contrapposte ( testa a testa ), la prima del tipo con pavimento in pendenza, la seconda del tipo a buca. Ogni figura riporta le linee di quota relative ai principali parametri dimensionali e le lettere indicate fanno riferimento a quelle delle tabelle 1 e 2, dove sono riportate le dimensioni consigliate per le diverse categorie bovine della razza Frisona. Nelle cuccette, come risulta evidente dalle figure, si distinguono essenzialmente due parti: la zona per il corpo dell animale (LU2), che deve permettere un decubito confortevole e deve limitare i rischi di contusioni contro elementi strutturali della cuccetta; la zona per la testa dell animale (LU3), che deve consentire lo slancio della testa in avanti durante la fase di passaggio dalla posizione di decubito alla posizione eretta. Gli elementi costruttivi che permettono di delimitare le due sezioni della cuccetta sono il tubo allineatore, posto di norma sul tubo superiore dei battifianchi, e il fermo a terra, posto sulla superficie della cuccetta. Entrambi i dispositivi hanno andamento perpendicolare all asse principale della cuccetta e si sviluppano lungo tutta la fila di cuccette. Il tubo allineatore, detto anche fermo al garrese (neck rail in inglese), ha la funzione di fermare l animale che entra nella cuccetta nella posizione corretta per il passaggio alla posizione di decubito; in questo modo quando il bovino deciderà di alzarsi lo potrà fare in modo naturale, perché sarà disponibile lo spazio anteriore necessario. Il tubo, inoltre, limita l insudiciamento della parte posteriore della cuccetta, perché l animale in piedi con le quattro zampe nella cuccetta si ritrova con le proprie natiche molto vicine alla fine della cuccetta. In alternativa al tubo d acciaio zincato è possibile impiegare un cavo d acciaio ricoperto di gomma, eventualmente scorrevole su guide montate sui battifianchi. L altezza del fermo al garrese (A1) è parametrata all altezza del bovino. Figura 2 Sezioni delle tipologie di cuccetta singola: a) con pavimento pieno in pendenza, materassino sintetico e tamponamento anteriore; b) con pavimento pieno in pendenza, materassino sintetico e libere anteriormente; c) con pavimento a buca, cordolo posteriore e tamponamento anteriore; d) con pavimento a buca, cordolo posteriore e libere anteriormente 3

4 Il fermo a terra o fermo al petto (brisket board in inglese) evita che gli animali avanzino in modo eccessivo quando si sdraiano nella cuccetta e impedisce che i bovini di altezza inferiore alla media del gruppo possano passare sotto al tubo allineatore. Il fermo a terra, però, non deve essere troppo alto, per permettere agli animali sdraiati in cuccetta di portare agevolmente in avanti una zampa anteriore (posizione spesso preferita dai bovini): per i bovini adulti si consiglia un altezza dalla superficie di riposo non superiore a 120 mm. Il fermo a terra può essere realizzato con una semplice tavola di legno disposta orizzontalmente, con un inclinazione di rispetto alla verticale, avvitata a sostegni di acciaio a loro volta fissati al pavimento della cuccetta o al tubo inferiore del battifianco. In alternativa possono trovare impiego pali tondi di legno, strisce di gomma di opportuno spessore, cordolini prefabbricati di PVC, tubi di polietilene o veri e propri cuscini imbottiti. La zona per la testa dell animale, ovviamente, presenta la massima estensione nelle cuccette contro un tamponamento, mentre nel caso di cuccette contrapposte la dimensione è ridotta in quanto l animale di una cuccetta può utilizzare parte dell altra cuccetta per lo slancio della testa. Nelle cuccette libere anteriormente tale misura non viene fornita, ma bisogna porre attenzione a non ostruire la zona della testa con oggetti di vario genere, ad esempio depositando delle rotoballe di paglia direttamente contro la parte esterna delle piantane dei battifianchi. La larghezza della cuccetta (LA1), ovvero la distanza libera fra i due battifianchi, deve consentire un accesso agevole da parte del bovino e movimenti naturali nella fase di passaggio alla posizione di decubito. Nelle tabelle delle dimensioni viene riportata anche la larghezza massima (LA2), perché cuccette troppo larghe possono presentare problemi di scarsa igiene, dovuti al fatto che i bovini possono sdraiarsi in diagonale o addirittura girarsi di 180, finendo con il posteriore nella parte anteriore della cuccetta. Tabella 1 Dimensioni delle cuccette per tipo di cuccetta e per categoria bovina: lunghezze (riferimenti nelle figure 2 e 3) Categoria Peso (kg) Figura 3 Sezioni delle tipologie di cuccette doppie o contrapposte ( testa a testa ): a) con pavimento pieno in pendenza e materassino sintetico; b) con pavimento a buca e cordolo posteriore Cuccette 2.a e 2.b Cuccette 2.c e 2.d Cuccette 3.a Cuccette 3.b LU LU LU LU Vitello 150 1,10 0,45 1,55 0,10 1,10 0,45 1,65 1,10 0,26 1,36 0,10 1,10 0,26 1,46 Manzetta 300 1,35 0,60 1,95 0,12 1,35 0,60 2,07 1,35 0,34 1,69 0,12 1,35 0,34 1,81 Manza 400 1,46 0,70 2,16 0,14 1,46 0,70 2,30 1,46 0,40 1,86 0,14 1,46 0,40 2,00 Manza 500 1,56 0,74 2,30 0,14 1,56 0,74 2,44 1,56 0,42 1,98 0,14 1,56 0,42 2,12 Manza/vacca primipara 550 1,60 0,76 2,36 0,14 1,60 0,76 2,50 1,60 0,43 2,03 0,14 1,60 0,43 2,17 Vacca pluripara 600 1,64 0,78 2,42 0,14 1,64 0,78 2,56 1,64 0,45 2,09 0,14 1,64 0,45 2,23 Vacca pluripara 650 1,68 0,80 2,48 0,14 1,68 0,80 2,62 1,68 0,46 2,14 0,14 1,68 0,46 2,28 Vacca pluripara 700 1,72 0,82 2,54 0,14 1,72 0,82 2,68 1,72 0,48 2,20 0,14 1,72 0,48 2,34 LU1 = Cordolo posteriore (larghezza del cordolo posteriore misurata nella parte superiore) LU2 = Zona per il corpo (distanza fra gradino posteriore o bordo interno del cordolo e parte interna del fermo a terra) LU3 = Zona per la testa (distanza fra parte interna del fermo a terra e tamponamento anteriore) LU4 = Zona per la testa nelle cuccette contrapposte (distanza fra parte interna del fermo a terra e centro della coppia di cuccette) LU5 = Lunghezza totale di una cuccetta 4

5 Tabella 2 Dimensioni delle cuccette per categoria bovina: larghezze, altezze e altre misure (riferimenti nelle figure 2 e 3) Categoria Peso (kg) LA 1 2 D1 Vitello 150 0,78 0,82 0,12 1,10 1,20 0,26 0,82 0,56 0,18 Manzetta 300 0,95 1,00 0,17 1,35 1,47 0,31 0,96 0,66 0,21 Manza 400 1,03 1,10 0,19 1,46 1,60 0,33 1,03 0,72 0,23 Manza 500 1,10 1,18 0,22 1,56 1,70 0,34 1,10 0,74 0,24 Manza/vacca primipara 550 1,13 1,22 0,23 1,60 1,74 0,34 1,13 0,75 0,24 Vacca pluripara 600 1,16 1,25 0,24 1,64 1,78 0,35 1,16 0,77 0,25 Vacca pluripara 650 1,18 1,28 0,25 1,68 1,82 0,36 1,18 0,78 0,25 Vacca pluripara 700 1,20 1,30 0,26 1,72 1,86 0,37 1,20 0,79 0,25 LA1 = Larghezza utile della cuccetta (distanza interna fra due battifianchi) LA2 = Larghezza utile massima della cuccetta (distanza interna fra due battifianchi) D1 = Distanza fra parte posteriore del battifianco e gradino posteriore D2 = Distanza fra centro del tubo allineatore e gradino posteriore nelle cuccette con pavimento pieno D3 = Distanza fra centro del tubo allineatore e gradino posteriore nelle cuccette a buca D4 = Distanza fra parte anteriore della piantana del battifianco e tamponamento anteriore A1 = Altezza tubo allineatore (distanza fra parte inferiore del tubo allineatore e superficie di calpestamento della cuccetta) A2 = Altezza tubo antifuga (distanza fra parte inferiore del tubo antifuga e superficie di calpestamento della cuccetta) A3 = Altezza gradino (altezza del gradino posteriore della cuccetta, compreso eventuale tappetino o materassino dello spessore massimo di 50 mm) D2 D3 D4 A1 A2 A3 Nelle cuccette libere anteriormente e in quelle contrapposte è necessario aggiungere un tubo, detto antifuga, nella parte anteriore, in corrispondenza dello spazio per la testa dell animale; il tubo, che ha la funzione di impedire l uscita dell animale dalla parte anteriore della cuccetta (fatto che può accadere più facilmente con i soggetti più piccoli del gruppo), deve essere collocato all altezza indicata nelle tabelle (A2), per permettere lo slancio della testa del bovino; collocamenti ad altezza inferiori possono compromettere la frequentazione delle cuccette, per il disturbo continuo arrecato agli animali nella fase di alzata. TIPO DI BATTIFIANCHI I modelli di battifianco presenti sul mercato sono molto numerosi, anche se spesso differiscono per particolari di scarsa rilevanza. Oggi i battifianchi sono quasi esclusivamente del tipo con appoggio anteriore, costruiti in tubo d acciaio zincato con diametro di circa 60 mm. Il fissaggio varia in base al tipo di struttura portante del battifianco; nei modelli più comuni ogni battifianco è saldato ad una piantana verticale in tubo d acciaio a sezione tonda o quadra, a sua volta fissata al suolo mediante piastra di base e tasselli o direttamente annegata nel calcestruzzo. Un sistema alternativo, per la verità poco diffuso in Italia, prevede una vera e propria struttura portante costituita da piantane verticali o piastre a muro che sorreggono due tubi orizzontali; questi ultimi, mediante apposita morsetteria, sostengono i battifianchi. Tale sistema, a fronte di una maggiore complessità e di un costo più elevato, ha il vantaggio di consentire con relativa facilità la modifica della larghezza delle cuccette. Per quanto riguarda il disegno del battifianco, le tipologie offerte a livello europeo e nordamericano sono veramente numerose, dalle classiche forme a trombone e a bandiera, ai più recenti tipi California e Michigan, che presentano una sagomatura del tubo inferiore che libera la zona a lato della testa dell animale, fino a disegni alquanto particolari, come si può osservare nella figura 4. Figura 4 Principali tipologie di battifianco metallico 5

6 Per i bovini adulti la distanza verticale fra tubo inferiore del battifianco e suolo della cuccetta non dovrebbe superare gli 0,3 0,35 m nella parte anteriore, mentre nella parte posteriore è preferibile un altezza maggiore del tubo, anche fino a 0,6 0,8 m, al fine di prevenire traumi alla zona pelvica. L estremità posteriore del battifianco, in genere rappresentata da un semicerchio, deve terminare più internamente rispetto alla fine della cuccetta; tale distanza (D1) è necessaria per agevolare l ingresso dei bovini nella cuccetta e per limitare i traumi da urti contro i battifianchi di animali che transitano nella corsia di smistamento, ma non deve essere eccessiva, per impedire ai bovini di spostarsi lungo la stalla camminando sulla parte posteriore delle cuccette. DISPOSIZIONE PLANIMETRICA DELLE CUCCETTE Una stalla a cuccette può essere organizzata in diversi modi e la scelta, in genere, è condizionata dalla dimensione della mandria (capienza), dalla presenza di vincoli spaziali esterni (confini, zone di rispetto, presenza di altri edifici, pendenza dei terreni), da scelte già operate in merito a particolari tipologie edilizie (sistemi costruttivi e materiali) o ancora dall adozione di specifiche tipologie di impianti. Le tipologie di stalla libera a cuccette si differenziano essenzialmente per la diversa disposizione planimetrica delle cuccette e delle aree di movimentazione della zona di riposo, oltreché dal modo in cui la stessa zona di riposo si collega alla zona di alimentazione. Una prima soluzione, probabilmente la più diffusa in Italia, prevede una zona di riposo con due file di cuccette disposte groppa a groppa e una corsia di smistamento centrale (figura 5.a). Questa disposizione permette la realizzazione di una zona di riposo tranquilla, con ovvi vantaggi per il benessere degli animali. La linea di demarcazione fra riposo e alimentazione, spesso rappresentata da un muretto di calcestruzzo o da un tamponamento di legno, è la collocazione ideale per gli abbeveratoi. Una seconda tipologia prevede due file di cuccette disposte testa a testa (figura 5.b); in questo caso la corsia di smistamento è posta lateralmente e serve una sola fila di cuccette, mentre l altra fila è servita dalla corsia di alimentazione, che funge anche da smistamento. La problematica collocazione dei punti di abbeverata è il principale difetto di questa soluzione, unitamente al fatto che le bovine tendono a preferire le cuccette accessibili dalla zona di alimentazione, perché più vicine alla mangiatoia, rispetto a quelle poste verso il lato esterno della stalla. Una soluzione che risulta dalla fusione degli schemi precedenti è quella con tre file di cuccette (figura 5.c). In questo caso la fila centrale si accoppia con la fila esterna groppa a groppa e con la fila interna testa a testa. Questa soluzione è particolarmente interessante quando si voglia inserire la zona di mungitura all interno dello stesso edificio che ospita la stalla. Gli schemi proposti sono tutti caratterizzati dall avere un singolo fronte alla mangiatoia e sono quindi adatti a stalle per bovini adulti con capienza fino a capi; per mandrie di dimensioni maggiori è necessario ricorrere a soluzioni con 2 o più fronti mangiatoia, moltiplicando e/o mescolando in modo opportuno i moduli precedentemente illustrati; in alternativa, è possibile realizzare 2 o più stalle uguali poste ad adeguata distanza l una dall altra. Gli schemi più comuni per grandi mandrie sono quelli doppi, con una corsia di foraggiamento centrale e due zone di stabulazione ai lati, oppure con due corsie di foraggiamento poste esternamente e 4 6 file di cuccette nella parte centrale. Figura 5 Principali tipologie di stalle libere a cuccette: a) a due file groppa a groppa ; b) a due file testa a testa ; c) a tre file. C.R.P.A. notizie Direttore Responsabile Adelfo Magnavacchi. Testi di Paolo Rossi, Alessandro Gastaldo. Revisione testi di Magda C. Schiff. Stampa Tecnograf - Reggio Emilia. Ogni riproduzione, integrale o parziale, deve essere autorizzata dal CRPA 6

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