ACCOGLIENZA IN EMERGENZA. - Formazione per Operatore di Protezione Civile - Daniele Lucarelli

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1 ACCOGLIENZA IN EMERGENZA - Formazione per Operatore di Protezione Civile - Daniele Lucarelli

2 Il campo di accoglienza e le aree di emergenza Le componenti Il ruolo del volontario nel campo in fase di montaggio e in fase di operatività

3 Dalle linee guida per la pianificazione di emergenza di livello comunale e provinciale Nell ambito delle proprie competenze in materia di sostegno alla popolazione colpita da eventi che sconvolgano le normali condizioni di vita, le Amministrazioni locali devono prefiggersi l obiettivo di individuare aree di emergenza, a fini di protezione civile. Tali spazi possono essere così definiti:

4 AREE DI PROTEZIONE CIVILE

5 AREE DI PROTEZIONE CIVILE SONO spazi ed i luoghi che sono considerati SICURI per la popolazione, nel caso si verifichi un evento calamitoso. Servono per accogliere e tutelare la popolazione e per gestire il flusso delle strutture che concorrono nelle attività di soccorso,

6 AREE DI ATTESA Le Aree di Attesa sono luoghi di prima accoglienza in cui popolazione si recherà in caso di pre-allertamento (evacuazione preventiva) o subito dopo il verificarsi di un evento critico. Solitamente si possono usare piazze, slarghi, parcheggi, spazi pubblici o privati ritenuti idonei e non soggetti a rischio, raggiungibili attraverso un percorso sicuro possibilmente pedonale e segnalato (in verde) sulla cartografia. In tali aree sarà presente personale comunale, polizia municipale o volontari e la popolazione riceverà le prime informazioni sull'evento e i primi generi di conforto, in attesa dell'allestimento delle aree di ricovero.

7 AREE DI RICOVERO Sono strutture in grado di assicurare un ricovero per coloro che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione. Per aree di accoglienza e ricovero della popolazione si intendono, in senso lato, strutture improprie idonee al ricovero e, in senso più stretto, aree in cui pianificare l allestimento di strutture temporanee prima (tendopoli e/o roulottopoli) e, subito dopo, delle opere di urbanizzazione per la successiva disposizione di moduli abitativi, finalizzati al ricovero della popolazione evacuata dalle abitazioni colpite e non più agibili.

8 AREE DI AMMASSAMENTO operazione. Sono aree dove far affluire i materiali, i mezzi e gli uomini necessari alle operazioni di soccorso al fine di garantirne un razionale impiego nelle zone di Esse rappresentano il primo orientamento e contatto dei soccorritori con la zona colpita dall evento. Nel luglio del 1995 il Dipartimento della Protezione Civile interessò le Prefetture per l individuazione, ai fini della pianificazione provinciale di emergenza, di aree idonee alle suddette finalità.

9 AREE DI AMMASSAMENTO Le caratteristiche tecniche richieste : 1) Dimensioni sufficienti ad accogliere almeno una tendopoli. 2) Collocazione in prossimità di un casello autostradale o comunque facilmente raggiungibile per strada agevole anche a mezzi di grandi dimensioni. 3) Disponibilità nelle vicinanze di risorse idriche ed elettriche facilmente collegabili e ricettive per lo smaltimento di acque reflue. 4) Accertamento della sicurezza delle aree stesse in riferimento ai possibili rischi di inondazioni, dissesti idrogeologici o interruzione dei servizi e delle infrastrutture primarie.

10 STRUTTURE IMPROPRIE DI ACCOGLIENZA Sono spazi e luoghi preesistenti che possano essere utilizzate in condizioni di emergenza. Nell ambito della pianificazione di emergenza comunale è fondamentale tenere aggiornate le informazioni inerenti strutture ricettive pubbliche e/o private in grado di soddisfare esigenze di alloggiamento temporaneo della popolazione interessata da un possibile evento (alberghi, centri sportivi, strutture militari/caserme, edifici pubblici campeggi )

11 Quando ciascuna delle aree viene allestita ed attivata, sarà necessario individuare un responsabile con la funzione di CAPO CAMPO (primo referente esterno) in grado di coordinare e gestire le attività previste all interno delle singole aree. Le attività previste dovranno essere quelle di: organizzazione e distribuzione dei pasti; censimento della popolazione accolta con particolare riguardo ai disabili con prioritaria soluzione delle loro prime necessità; vigilanza sulla sicurezza attiva e passiva del campo (ingresso di persone non conosciute, entrata ed uscita dal campo di materiali vari.

12 TENDOPOLI TIPO L installazione di una tendopoli prevede la predisposizione di moduli tenda standard secondo uno schema denominato Modulo 32 immaginato ed adottato dall ufficio C.A.P.I. del Ministero dell Interno e di seguito recepito e codificato dal Dipartimento della Protezione Civile.

13 TENDOPOLI TIPO Secondo tale schema, si prevede un insieme di 32 tende montate secondo un preciso schema che tiene conto del cablaggio dell impianto elettrico. Lo schema prevede 8 moduli da 4 tende per un totale di 192 persone assistite. Ogni tenda, infatti, può ospitare 6 persone; sono quindi calcolati 24 posti letto a modulo per un totale di 192 possibili ospiti a tendopoli.

14 TENDOPOLI TIPO Tali riferimenti però, codificati inizialmente, si sono ridimensionati nel tempo rispetto all esigenza di intimità dei nuclei familiari oggi difficilmente formati da più di 4/5 persone e, in tal caso, calcolando una media di 4/5 persone per tenda, le tendopoli ospitano non più di 160 unità. Sempre per una questione di privacy e per poter preservare, per quanto possibile, l esigenza di intimità, le tende sono disposte, nello schema di montaggio diffuso dal Ministero dell Interno, posizionando l ingresso dell una ruotato di 90 rispetto a quello dell altra.

15 TENDOPOLI TIPO Poiché ciascuna tenda misura m. 6,20 x 4,55 e necessita prevedere uno spazio di circa 5 m. tra i vari moduli al fine di consentire il passaggio per le pulizie ed eventuali tubazioni, la dimensione minima necessaria ad istallare le 32 tende è di m. 55 x 55 corrispondenti alla metà di un campo sportivo di calcio (3050 mq). 55 x 55 Metri

16 Per la realizzazione della tendopoli completa di servizi, si devono posizionare inoltre: - Almeno due servizi igienici, (moduli bagno realizzati in strutture mobili tipo container), - Almeno una tenda sociale modulare, per mensa, attività sociali, riunioni, chiesa, ecc ( dimensioni di 12x15 eventualmente espandibile 12x20 12x25 fino a 12x30), - Una segreteria per la gestione del campo (moduli dimensioni di 2,50 x 12,00 x 2,50), - Spazio per stoccare i 9 container di risulta dei materiali usati (3,00 x 2,50 x 2,50), - Percorso idoneo al transito di un mezzo medio (furgone) e spazi di manovra;

17 L area necessaria alla realizzazione della tendopoli tipo, dovrà quindi avere un estensione utile di circa mq. - INTERO CAMPO da CALCIO Senza considerare spazi esterni adibiti a parcheggi, magazzini, deposito merci.

18 Va precisato che lo schema di tendopoli proposto, può essere modificato in fase di progettazione facendo però sempre riferimento al modulo base di 4 tende che, per ovvi motivi di cablaggio di cavi e servizi, dovrebbe rimanere come unità minima di progetto pur cambiando la disposizione dei restanti moduli (ad esempio in caso di spazio limitato).

19 ... da non dimenticare!!!

20 IMPIANTO ELETTRICO Per rifornire di energia elettrica la tendopoli occorre un generatore da 150 KVA (in dotazione ai C.A.P.I.) Il generatore, normalmente, viene collocato a 200 m dal centro della tendopoli;

21 DISTRIBUZIONE ACQUA

22 SICUREZZA ANTINCENDIO

23 IDENTIFICARE le TENDE Per dare una logica e rendere meno opprimente l idea di alloggiare in una struttura di fortuna è opportuno dare un nome alle strade (es. fiori, piante o animali ) Porre sempre dei cartelli indicatori agli incroci delle vie/strade.

24 MODULI ABITATIVI PROVVISORI Sono sistemazioni temporanee per le persone con casa distrutta o inagibile. I MAP sono la soluzione scelta per garantire il ripristino delle normali condizioni di vita dei cittadini. I Map sono completi di finiture interne pavimento, pareti, porte, serramenti e tubature. Le costruzioni sono dotate di impianto idrico-sanitario, cucina, riscaldamento e impianto elettrico-telefonico. Poggiano su speciali basamenti che hanno la funzione di isolarli dal terreno, ripartire il peso delle abitazioni e a dargli maggiore stabilità. Le piastre poggiano a loro volta sul sottofondo, un supporto di materiale arido che riempie i terreni.

25 MODULI ABITATIVI PROVVISORI Prendendo in riferimento progetti di urbanizzazione di aree già realizzate si ricava che su 1Ha di terreno possono essere installati 45 containers o 22 casette prefabbricate, oltre a dei moduli da destinare ai servizi.

26 MODULI ABITATIVI PROVVISORI Le esigenze connesse alle realtà socio-economiche ed alle complesse situazioni morfologiche del territorio nazionale, hanno determinato la necessità di sviluppare un sistema di assistenza abitativa finalizzato ad evitare, soprattutto nella provincia, nei centri minori e nelle numerose frazioni ed insediamenti abitativi disseminati sul territorio, lo spostamento delle famiglie interessate da un evento calamitoso dai luoghi di abituale residenza. La possibilità di mantenere le popolazioni, nei limiti del possibile, nei propri territori, rappresenta vantaggi significativi rispetto a persone psicologicamente colpite dalla perdita della Casa intesa come luogo della memoria e della vita famigliare ma anche come valore fondamentale in termini economici.

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32 Ma dove si trova TUTTO il materiale??? 32

33 Centri Assistenziali di Pronto Intervento e Supporto Logistico C.A.P.I. LA LOGISTICA PER IL PRIMO LIVELLO DI INTERVENTO ALLOGGIATIVO 33

34 C.A.P.I. I Centri Assistenziali di Pronto Intervento sono, estesi magazzini in cui sono custoditi i materiali assistenziali di soccorso. Non si tratta di semplici depositi perché essi non possono mai prescindere da un attività organizzativa che, presupponendo la loro immediata operatività, li vincola ad osservare precisi criteri di conservazione e disposizione dei materiali,

35 DISTRIBUZIONE ATTUALE CENTRI 2013 Bologna Ancona Perugia 7 STATALI Trieste-Roma-Firenze-R.Calabria-Caserta-Palermo-Alessandria + 6 REGIONALI Bologna- Ancona-Perugia-Catanzaro-Cagliari-Catania CHIUSI: Verona-Terni-Livorno Cagliari Catanzaro Possibile revisione con aggiunta in Veneto e Umbria Catania

36 le Misericordie

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