Donatella Noè. UO di Dietologia e Nutrizione Clinica AO Ospedale San Carlo Borromeo - Milano
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1 Milano - 1 dicembre 2010 Donatella Noè UO di Dietologia e Nutrizione Clinica AO Ospedale San Carlo Borromeo - Milano STRUTTURE SANITARIE DELLA CITTA': APPLICAZIONE DELLE LINEE DI INDIRIZZO AO OSPEDALE SAN CARLO BORROMEO - MILANO
2 ASL MILANO Dipartimento di Prevenzione Area Tecnico Funzionale Sanità Pubblica Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione U.O. di Igiene Nutrizione Linee d Indirizzo d per La Prevenzione della Malnutrizione Presentazione Particolare attenzione sarà dunque riservata alla valutazione del rischio nutrizionale ed al trattamento della malnutrizione. La realizzazione di un adeguato sistema di ristorazione deve essere considerato. Oltre a fornire un pasto idoneo ed a garantirne la qualità,, occorre che le Direzioni Sanitarie si attivino per orientare i pazienti ed i dipendenti verso scelte nutrizionali consapevoli,, senza trascurare l informazione l in tema di un adeguata nutrizione e corretti stili di vita di cui alle Linee di indirizzo della Regione Lombardia per la prevenzione e la gestione integrata ospedale edale- territorio del sovrappeso e dell obesit obesità - per il triennio 2008/2010 (28/5/2008 Prot. n H ) n indirizzate alle ASL, alle Aziende Ospedaliere,, IRCCS pubblici e privati, Case di Cura private accreditate e Ospedali Classificati.
3 ASL MILANO Linee d Indirizzo d per La Prevenzione della Malnutrizione VALUTAZIONE DEL RISCHIO NUTRIZIONALE IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE COLLETTIVA CARTELLA CLINICA FORMAZIONE RUOLO DELL ASL
4 PIANO AZIENDALE OSPEDALE SAN CARLO BORROMEO Istituzione di una COMMISSIONE SICUREZZA ALIMENTARE
5 ASL Milano Linee d Indirizzo d per La Prevenzione della Malnutrizione VALUTAZIONE DEL RISCHIO NUTRIZIONALE Il MUST - Malnutrition Universal Screening Tool for Adults - è la guida per la valutazione del rischio nutrizionale negli adulti non richiede personale con competenza specifica ma necessita di adeguata formazione... opportuno effettuare la valutazione del rischio nutrizionale all ingresso. e ripeterla.... necessario siano presenti strumenti adeguati. occorre definire una procedura aziendale,, condivisa con tutti gli operatori coinvolti nel processo assistenziale, che preveda: - l utilizzazione di un test di screening (MUST); - l utilizzo della scheda di valutazione del rischio; - la modalità di documentazione del rischio valutato; - le azioni da intraprendere sulla base del rischio rilevato; - l individuazione dell operatore responsabile della valutazione del rischio; - le modalità di attivazione dell intervento nutrizionale sulla base della diagnosi clinica e del rischio rilevato.
6 Azioni San Carlo Protocollo aziendale per applicazione MUST Avvio applicazione sperimentale in reparti selezionati Predisposizione di nuova modulistica per la cartella clinica Censimento presenza di bilance / statimetri Nomogramma per calcolo BMI
7 Nomogramma per BMI
8 criticità Acquisti Carichi di lavoro Formazione Sensibilizzazione al problema
9 AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALE SAN CARLO BORROMEO Applicazione del MUST per la valutazione del Rischio Nutrizionale MUST Punteggio/Rischio Basso Reparto di Gastroenterologia rilevazione sui nuovi ingressi in 2 mesi n casi = 23,7% Pazienti con richiesta di consulenza dietetica campione di 1 settimana n casi = 31,9% Medio 13 = 22,0% 13 = 27,7% Alto 32 = 54,2% 19 = 40,4%
10 European Journal of Clinical Nutrition, (26 May 2010) doi: /ejcn Nutritional care routines in Italy: results from the PIMAI (Project: Iatrogenic MAlnutrition in Italy) study E Cereda, L Lucchin, C Pedrolli, A D'Amicis, M G Gentile, N C Battistini, M A Fusco, A Palmo and M Muscaritoli 1583 soggetti Malnutrizione Calorico Proteica MCP nel 30,7% calcolato il BMI solo nel 38.2% dei pazienti Supporto nutrizionale prescritto solo nel 13.6% dei pazienti con manifesta malnutrizione
11 ASL Milano Linee d Indirizzo d per La Prevenzione della Malnutrizione IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE COLLETTIVA.la ristorazione collettiva in ambiente sanitario-assistenziale deve essere considerata parte della terapia del soggetto ricoverato le linee di indirizzo della Regione Lombardia costituiscono un riferimento nel settore della ristorazione collettiva in ambiente sanitario assistenziale
12 Regione Lombardia Direzione Generale Sanità LINEE GUIDA PER LA RISTORAZIONE OSPEDALIERA Milano, 06 aprile 2009 Il Risk Management in Regione Lombardia
13 Obiettivi delle Linee Guida Di non minore importanza è la tradizione gastronomica della popolazione di riferimento, in particolare in un epoca culturalmente e religiosamente multietnica. Per allineare il servizio ospedaliero alle reali esigenze degli utenti ed offrire un adeguata comunicazione, è contemplata la redazione di una Carta del Servizio; La predisposizione di programmi integrati con il territorio con lo scopo di ridurre le emissioni inquinanti e la produzione di rifiuti, nonché di recuperare, a fini di solidarietà sociale, gli alimenti non utilizzati nonché di valorizzare i prodotti del territorio a sostegno delle economie locali sono punti fondanti di un percorso di qualità. Occorre porre attenzione alla presenza di figure con profili professionali specifici connesse al processo di ristorazione, cui attribuire livelli di progettualità e di responsabilità. Assicurare la garanzia dell efficacia del percorso ristorativo mediante la valutazione delle modalità di gestione del rischio tossinfettivo e della sicurezza alimentare. 13
14 La Carta del Servizio La Carta del Servizio di Ristorazione Ospedaliera è un documento realizzato al fine di offrire ai degenti un adeguata conoscenza del Servizio di Ristorazione e deve essere consegnata ad ogni paziente al momento dell accettazione o all accoglienza in reparto. I contenuti della Carta derivano da accurate osservazioni e da analisi condotte sulle complessità, le peculiarità e le modalità finalizzate alla realizzazione ed alla valorizzazione del servizio di ristorazione. Costituisce un documento programmatico che illustra gli standard di qualità fissati dalla struttura ospedaliera. La Carta del Servizio è soprattutto un documento che contiene un impegno che la struttura ospedaliera si assume nei confronti dei suoi utenti, intesi come degenti e accompagnatori: l impegno di raggiungere il livello massimo di qualità del servizio che sia possibile realizzare con le risorse umane, tecnologiche e finanziarie che l ente ha a disposizione. 14
15 AO OSPEDALE SAN CARLO BORROMEO CARTA del SERVIZIO di RISTORAZIONE OSPEDALIERA
16 Cos'è la Carta del Servizio A chi è rivolta Chi usufruisce del servizio di Ristorazione La Ristorazione nell'ospedale Chi predispone i pasti L'UO di Dietologia e Nutrizione Clinica La Cucina Degenti Distribuzione dei pasti Orario dei pasti AO OSPEDALE SAN CARLO BORROMEO CARTA del SERVIZIO di RISTORAZIONE OSPEDALIERA INDICE
17 AO OSPEDALE SAN CARLO BORROMEO CARTA del SERVIZIO di RISTORAZIONE OSPEDALIERA INDICE Composizione dei pasti Le Diete Ospedaliere Diete Ordinarie Menù Base (pranzo / cena) Colazione Come scegliere il pasto Modalità di prenotazione pasto d'ingresso menù base corretto
18 AO OSPEDALE SAN CARLO BORROMEO CARTA del SERVIZIO di RISTORAZIONE OSPEDALIERA INDICE Diete Speciali per Patologia prescrizione della dieta allestimento della dieta è possibile prenotare il pasto? Standard di qualità del Servizio qualità nutrizionale dei pasti sicurezza igienica appetibilità delle preparazioni Modalità di verifica controlli interni controlli ASL questionari di gradimento
19 ASL Milano Linee d Indirizzo d per La Prevenzione della Malnutrizione CARTELLA CLINICA cartella clinica è previsto.. la rilevazione di. peso corporeo e l altezzal nonché l IMC e la segnalazione della eventuale prescrizione nutrizionale... compresa la variazione anamnestica del peso, dal suo ingresso alla dimissione.. prescrizioni nutrizionali raccoglie i dati relativi alla dieta prescritta
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21 ASL Milano Linee d Indirizzo per La Prevenzione della Malnutrizione FORMAZIONE è fondamentale la formazione di tutto il personale coinvolto...operatore sanitario.. deve essere reso responsabile...è opportuno prevedere chiari percorsi di comunicazione. Tra gli argomenti preferenziali è opportuno prevedere anche prevenzione e trattamento della malnutrizione; malattie non trasmissibili connesse con alimentazione non corretta; ruolo della nutrizione nella terapia; promozione di corretti stili di vita.
22 FORMAZIONE Formazione e aggiornamento del personale di cucina (degenti / dipendenti) migliorare conoscenze in nutrizione e rendere più attiva la partecipazione al progetto di promuovere un alimentazione sana all interno dell azienda ospedaliera formazione iniziata nel 2008, periodicamente ripresa per mantenere aggiornate le conoscenze acquisite Corsi di aggiornamento ECM Sensibilizzare gli operatori sanitari alla identificazione della malnutrizione sui degenti e alla sua prevenzione e trattamento
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24 SOVRAPPESO ED OBESITA Analisi dati 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Ha applicato la misura del peso corporeo e della statura e il calcolo del BMI? 85% 55% 22% SU ME STESSO SU FAMILIARI/CONOSCENTI SU PAZIENTI La domanda riguarda l'applicazione pratica delle nozioni impartite te A quali persone ha trasmesso informazioni su quanto appreso? 100% 94% La domanda indaga sulla trasferibilità dei contenuti del corso 80% 60% 40% 20% 0% 77% 57% FAMILIARI CONOSCENTI PAZIENTI
25 ASL Milano Linee d Indirizzo d per La Prevenzione della Malnutrizione Il RUOLO DELLA ASL.ASL verificherà le misure adottate ai fini della prevenzione della malnutrizione clinica e del recepimento delle Linee di Indirizzo della Regione Lombardia per la prevenzione del sovrappeso e dell obesit obesità..verificherà,, inoltre, che siano state attivate adeguate iniziative di orientamento verso scelte nutrizionali consapevoli,, che siano stati promossi corretti stili di vita,.
26 Attività dirette sugli operatori Controlli sanitari sui dipendenti medico competente screening del sovrappeso/obesita e corretto stile di vita nei controlli sanitari del personale effettuato: sistematica rilevazione di peso e statura e calcolo del BMI raccolta anamnestica relativa all attivit attività fisica e alle abitudini alimentari somministrazione di un questionario su Alimentazione e stile di Vita.
27 Alimentazione e Stili Di Vita Questionario
28 Alimentazione e Stili Di Vita Partecipanti al questionario F 413 (66%) BMI (Body Mass Index) M 213 (34%) Ospedale San Carlo Italia tot 626 sottopeso normopeso 4% 60% 5% 50% sovrappeso 28% 35% 34% maschi obeso 8% 10% 66% femmine Stli di vita e condizione di salute anno 2009
29 ATTIVITA' FISICA Tutti i giorni Saltuariamente (nel tempo libero) Mai Ospedale San Carlo 22% 46% 32% Italia 20% 39% 41% dati del 2002 Corretti ALIMENTAZIONE E STILI DI VITA Molto corretti Poco corretti Molto scorretti Ospedale San Carlo 36 % 55 % 8,9 % 0,1 %
30 DISTRIBUZIONE DEL BMI E STILI DI VITA 70 Condizione: MOLTO SCORRETTI POCO CORRETTI CORRETTI MOLTO CORRETTI 60 SOTTOPESO 2 (7,7%) 10 (42,3%) 13 (50%) 50 NORMOPESO 1 (0,3%) 36 (9,7%) 201 (53,8%) 135 (36,2%) % SOVRAPPESO 11 (6,3%) 98 (56%) 66 (37,7%) 20 OBESO 7 (13,2%) 32 (60,4%) 14 (26,4%) 10 Totale complessivo 1 (0,1%) 56 (8,9%) 341 (55%) 228 (36%) 0 sottopeso normopeso sovrappeso obesi molto scorretti poco corretti corretti molto corretti 30
31 DISTRIBUZIONE DEL BMI E ATTIVITA FISICA 60 ATTIVITA FISICA 50 Condizione: mai saltuariamente (nel tempo libero) sempre, tutti i giorni 40 SOTTOPESO 8 (34,6%) 10 (38,5%) 7 (26,9%) % 30 NORMOPESO SOVRAPPESO OBESO Totale complessivo 110 (29,3%) 51 (29,1%) 29 (54,7%) 198 (32%) 173 (46,5%) 88 (50,3%) 19 (35,8%) 290 (46%) 90 (24,2%) 36 (20,6%) 5 (9,4%) 138 (22%) sottopeso normopeso sovrappeso obesi mai saltuariamente sempre p < 0,05
32 Promozione di una sana alimentazione Il progetto mensa dell'ao Ospedale San Carlo Borromeo Sicurezza Alimentare in Ospedale
33 Progetto Mensa le preparazioni sono state classificate in 4 gruppi a contenuto calorico crescente identificati da differenti colori
34 Progetto Mensa
35 Progetto Mensa Combinando i piatti utilizzando i colori si può scegliere ciò che si ritiene più adatto non solo al proprio gusto, ma anche alle proprie esigenze nutrizionali
36 L'iniziativa è stata divulgata attraverso un opuscolo consegnato a ciascun dipendente OBIETTIVI valutazione dell efficacia efficacia e del gradimento da parte del personale sanitario
37 TI SEMBRA CHE LE INFORMAZIONI MEDIANTE CARTELLONISTICA SIANO: 8% 8% 9% 75% Facilmente consultabili e comprensibili Facilmente consultabili ma incomprensibili Poco visibili Non mi interessa la cartellonistica esposta in men 30% UTILITA' 3% 13% 54% Per nulla Poco Abbastanza Molto
38 FUTURO
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