LA ZONIZZAZIONE ACUSTICA: L ESPERIENZA NEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI TRENTO

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1 Torino, 29 Giugno 2000 LA ZONIZZAZIONE ACUSTICA: L ESPERIENZA NEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI TRENTO Paolo Simonetti Agenzia Provinciale per la Protezione dell Ambiente di Trento 1. Il passato Il 1991 è stato senza dubbio un anno di svolta per la normativa in materia di tutela dal rumore in ambito nazionale. E da prima emanato il D.P.C.M. 1 marzo 1991 "Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno" per far fronte, in via transitoria, alla grave situazione di inquinamento acustico riscontrabile nell'ambito dell'intero territorio nazionale ed in particolare nelle aree urbane. Successivamente, in attuazione di una serie di direttive CEE, tra le quali la n 86/188/CEE, viene approvato il decreto legislativo 15 agosto 1991, n 277 in tema di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro, contenente al capo IV le disposizioni relative alla problematica rumore. Quasi contemporaneamente anche la Provincia autonoma di Trento si è dotata di un'organica disciplina con legge 18 marzo 1991, n 6 recante "Provvedimenti per la prevenzione ed il risanamento ambientale in materia di inquinamento acustico", a cui è seguita l'approvazione del relativo regolamento di esecuzione con D.P.G.P. 4 agosto 1992, n 12-65/Leg.. A questa legge innovativa, secondo esempio dopo quella promulgata dalla vicina Provincia di Bolzano nel lontano 1976, va senza dubbio attribuito il merito di aver alimentato l'interesse anche nei confronti di questa componente fisica dell'inquinamento, dando la giusta dignità anche a questa tematica ambientale, strettamente connessa con una tutela di tipo igienico-sanitario nei confronti della popolazione esposta al rumore. L'obiettivo prioritario che l'amministrazione della Provincia autonoma di Trento si è posta per dar vita ad un efficace risanamento ambientale, in particolare con riferimento alla quota di rumore ambientale dovuta alla presenza di traffico veicolare, che uno studio del 1991 quantificava empiricamente in oltre l'80 per cento del totale riscontrabile sul territorio provinciale, è stato fino dall'inizio il sostegno e l'impulso all'azione dei comuni nella stesura della zonizzazione acustica. Tale primo passo è stato considerato da subito imprescindibile, essendo finalizzato a definire gli obiettivi quantitativi del risanamento mediante l'individuazione dei limiti di accettabilità da assegnare alle diverse porzioni di territorio, in base alla loro destinazione d'uso, al grado di antropizzazione, alla presenza di attività industriali, artigianali e commerciali, nonché alla presenza di assi viari particolarmente significativi. L applicazione della legge provinciale ha portato all approvazione di 75 zonizzazioni acustiche (su 223 comuni), compresa quella del comune di Trento, approvata già nel 1994; si tenga conto che nel solo comune di Trento risiede oltre il 20% della popolazione totale della 43

2 provincia di Trento. Si stima, peraltro, che almeno altri comuni abbiano predisposto la zonizzazione acustica a livello di documento tecnico, senza averla approvata in Consiglio comunale. Comuni dotati della zonizzazione acustica nella provincia di Trento Purtroppo, al soddisfacente riscontro in termini numerici non è seguito un tangibile miglioramento dell ambiente per quanto riguarda l inquinamento acustico. Tale considerazione deriva dal fatto che le amministrazioni comunali che hanno approvato la zonizzazione acustica non hanno previsto un aggancio della medesima alla pianificazione urbanistica, che è la sola deputata a regolamentare la pianificazione territoriale mediante le norme attuative. Il tutto nonostante il regolamento di attuazione della legge provinciale avesse previsto l individuazione di fasce di transizione fra aree contigue con limiti massimi che si discostano in misura superiore a 5 db, per le quali si sarebbe dovuto prevedere una disciplina specifica atta a regolamentare i nuovi insediamenti, sia civili sia produttivi. Dopo questa prima fase quasi pionieristica nell'applicazione della normativa provinciale, sulla scorta delle precedenti esperienze nel corso del 1995 si è fatto un ulteriore passo in avanti mediante la predisposizione di un nuovo disegno di legge, con il quale si è inteso dare una pronta risposta ai principali problemi emersi in relazione all'inapplicabilità o alla difficile interpretazione di talune disposizioni della normativa provinciale, ma, allo stesso tempo ritenuto utile per ottemperare da subito a quanto stabilito dalla normativa statale per quanto riguarda le competenze in capo alle regioni e alle province autonome. 44

3 La Zonizzazione Acustica: l esperienza nei Comuni della Provincia di Trento 2. Il presente Nel corso di questi ultimi cinque anni, a causa di sopravvenuti problemi politici, il disegno di legge del 1995 non è stato tradotto in legge. Pertanto, si è scelto di percorrere una strada alternativa mediante l inserimento di un articolo (il numero 60) all interno della legge provinciale n 10/98 recante Misure collegate con l assestamento del bilancio per l anno 1998, la cosiddetta finanziaria, al fine di recepire quasi integralmente la normativa statale e aprire la possibilità di proporre in tempi rapidi una regolamentazione sufficientemente esaustiva per alcuni aspetti della materia ritenuti più urgenti. In base al sopraccitato articolo è stato emanato un regolamento, approvato con decreto del Presidente della Giunta provinciale del 26 novembre 1998 ed entrato in vigore nel febbraio del 1999, con il quale si è disciplinato: le attività temporanee ; la zonizzazione acustica ; la progettazione degli edifici ; il tecnico competente in acustica. L.P. n 10/98 art.60 rimando alla normativa statale abrogazione della precedente L.P. n 6/91 previsione di un regolamento di esecuzione d.p.g.p. 26/11/98 n /Leg. art.11 attività temporanee,, art.12 zonizzazione acustica,, art.13 requisiti acustici degli edifici,, art.14 tecnico competente in acustica L.P. n 6/91 art.18 requisiti acustici degli edifici d.p.g.p. 4/8/92 n 12-65/Leg. artt.14 e 15 requisiti acustici degli edifici Quadro normativo della Provincia autonoma di Trento Relativamente alla zonizzazione acustica, l articolo 12 del regolamento stabilisce che il comune è preposto alla sua predisposizione (entro il termine di diciotto mesi dall entrata in vigore del regolamento) in conformità alle linee guida redatte dall Agenzia Nazionale per la Protezione dell Ambiente (Serie Linee guida 1/1998). Tale documento è stato redatto da un gruppo di lavoro rappresentativo di più realtà regionale sotto l egida dell ANPA e ha dato la possibilità ai comuni di disporre, in tempo reale, di criteri omogenei su tutto il territorio provinciale, evitando così il rinvio ad un ulteriore atto normativo di non semplice definizione. Nello stesso articolo 12, seppure non in termini cogenti, si è precisato che la zonizzazione acustica può essere definita dal Piano Regolatore Generale o dalle relative varianti, aprendo così la strada verso un modello di pianificazione integrata che risulti, quindi, effettiva e non solo formale. 45

4 Articolo 12 - Zonizzazione acustica 1. Fermo restando quanto disposto dall'articolo 60, comma 10, della legge provinciale 11 settembre 1998, n. 10, nella prima applicazione dell'articolo 60 della predetta legge provinciale n. 10 del 1998 i comuni provvedono alla zonizzazione acustica ai sensi dell'articolo 6, comma 1, lettera a), della legge 26 ottobre 1995, n. 447, entro diciotto mesi dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, in conformità alle linee guida redatte dall'agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente (Serie - Linee guida 1/1998) ed alle eventuali direttive fornite dall'agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente. 2. In osservanza del termine stabilito dal comma 1, la zonizzazione acustica può essere definita dal piano regolatore generale o dalle relative varianti. Detti piani stabiliscono, in correlazione alla zonizzazione acustica, prescrizioni atte a prevenire o contenere l'inquinamento acustico, quali fasce di rispetto, opere specifiche o tipologie edilizie particolari. 3. Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, l'agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente trasmette ai comuni copia delle linee guida predisposte dall'agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente e richiamate al comma 1. Tale apertura ad una maggiore integrazione con la pianificazione urbanistica è da ritenersi l unica strada possibile per valorizzare la zonizzazione acustica come strumento pianificatorio di orientamento nelle scelte delle amministrazioni comunali, tanto più che il decreto nazionale sulle tecniche di misurazione, avendo portato ad una posizione di predominanza il criterio differenziale, ha di fatto svuotato i valori assoluti di zona nell ambito dell attività di controllo. 3. Il futuro I comuni che si sono recentemente attivati per ottemperare alle disposizioni del regolamento del 1999 o che hanno ritenuto di rivedere la zonizzazione acustica predisposta sulla base della precedente normativa, in linea con quanto proposto nelle linee guida dell ANPA procederanno alla creazione di due livelli di zonizzazione: uno finalizzato all individuazione delle aree assoggettate ai c.d. limiti globali di immissione, l altro finalizzato alla definizione delle fasce di pertinenza delle infrastrutture per il trasporto (strade, ferrovie, aeroporti). Seguendo questo tipo di impostazione sono in corso di realizzazione le zonizzazioni acustiche dei comuni di Rovereto, Arco e Riva del Garda, che sono i comuni di maggiori dimensioni dopo il comune capoluogo. Si sottolinea che queste amministrazioni stanno altresì procedendo alla revisione dei rispettivi Piani Regolatori Generali e, pertanto, l obiettivo che si sono poste è l utilizzazione della zonizzazione acustica come documento orientativo delle scelte di tipo urbanistico. In particolare, il comune di Rovereto sta definendo la zonizzazione acustica di primo livello sulla base delle elaborazioni effettuate con il software Ecozone, distribuito dall ANPA. I primi risultati hanno evidenziato una buona rispondenza della classificazione acustica, in tal modo realizzata, con realtà territoriale del comune, soprattutto in riferimento alle classi intermedie II, III e IV. 46

5 La Zonizzazione Acustica: l esperienza nei Comuni della Provincia di Trento L utilizzo di un software per il calcolo in automatico delle classi acustiche è, nelle aspettative dell amministrazione comunale, un modo per poter definire la zonizzazione acustica sulla base di criteri oggettivi, che tengono conto di parametri socio economici quali la densità abitativa, gli addetti all industria, ai servizi e al terziario. Si può concludere affermando che allo stato attuale esistono sostanzialmente i presupposti, sia a livello tecnico sia a livello normativo, per poter definire correttamente i piani di zonizzazione acustica, essendo disponibili criteri e procedure per la classificazione in aree finalizzata all individuazione dei limiti globali di immissione, ed essendo stati emanati i decreti relativi alle infrastrutture aeroportuali e ferroviarie. Manca all appello il solo decreto statale che dovrebbe definire le fasce di pertinenza per le strade, per il quale esiste, tuttavia, una bozza sufficientemente chiara per essere presa a riferimento. Bibliografia - Maria Beria d'argentina, Salvatore Curcuruto, Paolo Simonetti, Piani comunali e inquinamento acustico, Sole 24 ore - Pirola - G. Anderle, P. Simonetti, La redazione in automatico della zonizzazione acustica in ambiente ARC/INFO, Atti del XXIV Convegno Nazionale dell AIA (Trento, giugno 1996). - ANPA, Linee guida per l elaborazione di piani comunali di risanamento acustico, (Roma, febbraio 1998). 47

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