Le imprese di piccole e medie dimensioni (PMI)
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- Raffaela Danieli
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1 Le imprese di piccole e medie dimensioni (PMI) Corso di andrea.calabro@uniroma2.it
2 DEFINIZIONE DI PMI Per riuscire ad individuare una PMI occorre prendere in considerazione: PARAMETRI QUALITATIVI PARAMETRI QUANTITATIVI
3 PARAMETRI QUALITATIVI (1) Zappa (1956): la nozione di PMI è nel fatto indeterminata, lo stesso criterio nel quale la nozione avrebbe fondamento non è costante. I criteri di base, continuava, sono di solito diversi secondo i settori produttivi in cui le imprese operano e secondo lo stadio iniziale o successivo nel quale le aziende vivono.
4 PARAMETRI QUALITATIVI (2) Più correttamente, si deve parlare di PMI in senso assoluto e relativo. Assoluto se pochi addetti, limitato capitale investito, vertice direzionale formato da una o poche persone, con competenze non specialistiche. Relativo se rispetto alle altre imprese operanti nello stesso settore la dimensione aziendale appare contenuta.
5 PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLE PMI Coincidenza tra soggetto economico e management Quota di mercato ridotta Numero dipendenti Scarsa specializzazione del management Contatti personali tra la direzione e la manodopera Difficoltà all accesso al credito, specie a m/l termine Scarso potere contrattuale verso i terzi in genere
6 PARAMETRI QUANTITAVI (1) E necessario prendere in esame i parametri quantitativi perché ci sono situazioni in cui è necessario classificare in modo oggettivo le imprese in base alla loro dimensione (ad esempio, per scopi statistici o per individuare con precisione le imprese beneficiarie di alcuni provvedimenti pubblici).
7 I PARAMETRI QUANTITAVI PIU UTILIZZATI CAPITALE INVESTITO NUMERO ADDETTI FATTURATO VALORE AGGIUNTO
8 Nuovi parametri (1) Dal 1 gennaio 2005 è entrata in vigore la nuova definizione comunitaria di PMI, che introduce anche la classe microimpresa. Media impresa: occupa meno di 250 effettivi; ha un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro, oppure ha un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro (si considera il dato più favorevole).
9 Nuovi parametri (2) Piccola impresa: occupa meno di 50 effettivi; ha un fatturato oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro. Microimpresa: occupa meno di 10 effettivi; ha un fatturato oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro. N.B. Per ogni definizione, i criteri devono essere soddisfatti simultaneamente.
10 LA GESTIONE FINANZIARIA NELLE PMI Scarsa pianificazione delle fonti di finanziamento; Scarsa considerazione del rapporto fonti-impieghi; Eccessivo utilizzo dell indebitamento (e, quindi, carenza di mezzi propri), soprattutto di breve periodo; A causa delle elevata rischiosità delle PMI, il sistema bancario tende ad applicare alle stesse condizioni meno favorevoli rispetto a quelle di maggiori dimensioni. Ciò anche perché le PMI hanno minori conoscenze e competenze in campo finanziario, che le porta a privilegiare (o addirittura a considerare soltanto) i finanziamenti bancari.
11 IL CAPITALE DI RISCHIO Lo sviluppo delle PMI sembra dipendere dalla possibilità di aumentare il peso del capitale proprio all interno della struttura finanziaria delle stesse. Negli ultimi tempi, si nota, tra l altro, un cambiamento nell ambito delle PMI, più disposte, rispetto al passato, a fare entrare nel capitale proprio terzi finanziatori, sia pure con una quota minoritaria (22,2%; Ministero dell Industria-Mediocredito Centrale, Indagine sulle imprese manifatturiere, Quinto rapporto).
12 CICLO DI VITA DELL IMPRESA E FONTI DI FINANZIAMENTO Stadio a. Nascita (Seed financing) b. Crescita1 (Start-up financing) c. Crescita2 (First stage financing) d. Sviluppo e. Maturità f. Declino Fonti di finanziamento a. Risorse dell imprenditore b. a + utili non distribuiti c. b+credito bancario a breve, leasing, finanziamenti a m/l, sconto effetti d. c+mercato delle nuove emissioni e. Tutte le fonti disponibili f. Liquidazione, fusione o cessione dell impresa.
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