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1 Documento di Programmazione e Coordinamento dei Servizi Sanitari e Socio Sanitari Anno 2013 Allegato 1 - Quadro di Contesto QUADRO DI CONTESTO

2 INDICE 1 INDICATORI EPIDEMIOLOGICI DEMOGRAFIA MORTALITÀ PREVALENZA PATOLOGIE DA BDA MALATTIE INFETTIVE INCIDENTALITÀ STRADALE INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI DIPENDENZE SITUAZIONE ECONOMICA E SOCIO-CULTURALE ATTIVITÀ ECONOMICHE ED INSEDIAMENTI PRODUTTIVI STILI ED ABITUDINI DI VITA INDICATORI DI DOMANDA SANITARIA CONSUMI SANITARI PRO-CAPITE DOMANDA SANITARIA DI RICOVERI OSPEDALIERI MOBILITÀ PASSIVA ED ATTIVA DOMANDA SANITARIA DI SPECIALISTICA AMBULATORIALE DOMANDA SANITARIA DI FARMACI DOMANDA DI PRESTAZIONI PSICHIATRICHE DOMANDA SOCIO-SANITARIA TEMPI DI ATTESA INDICATORI DI OFFERTA SANITARIA E SOCIO-SANITARIA OFFERTA OSPEDALIERA OFFERTA SPECIALISTICA ALTRA OFFERTA SANITARIA OFFERTA SOCIO-SANITARIA...96

3 1 Indicatori epidemiologici 1.1 Demografia Il territorio provinciale è articolato in tre aree geografiche ben distinte tra loro: Lomellina, Oltrepo e Pavese. Previsione residenti totali al = Superficie Kmq = Densità media 189,9 Ab/Kmq Distretto Lomellina Residenti = 33,3% Sup Kmq 176,8 Ab/Kmq VIGEVANO Distretto Pavese Residenti = 40,9% Sup. 800 Kmq 287,0 Ab/Kmq PAVIA VOGHERA Distretto Oltrepo Residenti = 25,8% Sup Kmq 131,9 Ab/Kmq Il dato relativo ai residenti nei tre Distretti è una previsione al (fonte: anagrafi comunali) La Lomellina, completamente pianeggiante, è costituita da 51 comuni per una estensione territoriale di circa Kmq; l Oltrepo racchiude la parte collinare e montuosa della provincia, comprende 78 comuni e si estende per Kmq; il Pavese ha una estensione di 800 kmq, è completamente pianeggiante e comprende 61 Comuni. Le caratteristiche più importanti della provincia di Pavia possono essere così schematizzate: E la Provincia più a Sud della Lombardia E la terza Provincia per estensione (2.965 Kmq) = 12% del territorio regionale e per numero Comuni (190) Il territorio è pianeggiante per il 74%; montuoso / collinare per il restante 26% L Oltrepo ha la Comunità Montana con il più alto numero di Comuni della Lombardia (44) La popolazione residente o domiciliata è circa 1/20 della popolazione lombarda. Nelle pagine seguenti si riporta l elenco dei comuni suddivisi per area distrettuale con la popolazione residente al 31/12/2011. Allegato 1 - Documento di Programmazione 2013 Pagina 1 di 100

4 Distretto Lomellina ALAGNA 896 MORTARA ALBONESE 572 NICORVO 373 BORGO SAN SIRO OLEVANO DI LOMELLINA 780 BREME 881 OTTOBIANO CANDIA LOMELLINA PALESTRO CASSOLNOVO PARONA CASTELLO D'AGOGNA PIEVE ALBIGNOLA 928 CASTELNOVETTO 643 PIEVE DEL CAIRO CERETTO LOMELLINA 210 ROBBIO CERGNAGO 756 ROSASCO 636 CILAVEGNA SAN GIORGIO DI LOMELLINA CONFIENZA SANNAZZARO DE'BURGONDI COZZO 370 SANT'ANGELO LOMELLINA 916 DORNO SARTIRANA LOMELLINA FERRERA ERBOGNONE SCALDASOLE 980 FRASCAROLO SEMIANA 253 GALLIAVOLA 224 SUARDI 661 GAMBARANA 244 TORRE BERETTI E CASTELLARO 603 GAMBOLO' TROMELLO GARLASCO VALEGGIO 236 GRAVELLONA LOMELLINA VALLE LOMELLINA GROPELLO CAIROLI VELEZZO LOMELLINA 103 LANGOSCO 439 VIGEVANO LOMELLO VILLA BISCOSSI 77 MEDE ZEME LOMELLINA MEZZANA BIGLI Allegato 1 - Documento di Programmazione 2013 Pagina 2 di 100

5 Distretto Oltrepo ALBAREDO ARNABOLDI 224 MONTESCANO 400 ARENA PO MONTESEGALE 310 BAGNARIA 678 MONTU' BECCARIA BARBIANELLO 901 MORNICO LOSANA 720 BASTIDA DE'DOSSI 173 OLIVA GESSI 173 BASTIDA PANCARANA PANCARANA 323 BORGO PRIOLO PIETRA DE'GIORGI 921 BORGORATTO MORMOROLO 427 PINAROLO PO BOSNASCO 631 PIZZALE 734 BRALLO DI PREGOLA 706 PONTE NIZZA 818 BRESSANA BOTTARONE PORTALBERA BRONI REA 434 CALVIGNANO 127 REDAVALLE CAMPOSPINOSO 993 RETORBIDO CANEVINO 109 RIVANAZZANO CANNETO PAVESE ROBECCO PAVESE 572 CASANOVA LONATI 490 ROCCA DE'GIORGI 81 CASATISMA 901 ROCCA SUSELLA 236 CASEI GEROLA ROMAGNESE 755 CASTANA 745 ROVESCALA 942 CASTEGGIO RUINO 763 CASTELLETTO DI BRANDUZZO SAN CIPRIANO PO 528 CECIMA 236 SAN DAMIANO AL COLLE 726 CERVESINA SANTA GIULETTA CIGOGNOLA SANTA MARGHERITA DI 520 CODEVILLA SANTA MARIA DELLA VERSA CORANA 808 SILVANO PIETRA 692 CORNALE 737 STRADELLA CORVINO SAN QUIRICO TORRAZZA COSTE FORTUNAGO 388 TORRICELLA VERZATE 853 GODIASCO VAL DI NIZZA 668 GOLFERENZO 214 VALVERDE 305 LIRIO 133 VARZI LUNGAVILLA VERRETTO 390 MENCONICO 382 VERRUA PO MEZZANINO VOGHERA MONTALTO PAVESE 928 VOLPARA 131 MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA ZAVATTARELLO MONTECALVO VERSIGGIA 574 ZENEVREDO 485 Allegato 1 - Documento di Programmazione 2013 Pagina 3 di 100

6 Distretto Pavese ALBUZZANO MONTICELLI PAVESE 749 BADIA PAVESE 401 PAVIA BASCAPE' PIEVE PORTO MORONE BATTUDA 636 ROGNANO 618 BELGIOIOSO RONCARO BEREGUARDO SAN GENESIO ED UNITI BORGARELLO SAN MARTINO SICCOMARIO BORNASCO SANTA CRISTINA E BISSONE CARBONARA AL TICINO SANT'ALESSIO CON VIALONE 852 CASORATE PRIMO SAN ZENONE AL PO 624 CAVA MANARA SIZIANO CERANOVA SOMMO CERTOSA DI PAVIA SPESSA 606 CHIGNOLO PO TORRE D'ARESE 986 COPIANO TORRE DE'NEGRI 349 CORTEOLONA TORRE D'ISOLA COSTA DE'NOBILI 357 TORREVECCHIA PIA CURA CARPIGNANO TRAVACO' SICCOMARIO FILIGHERA 849 TRIVOLZIO GENZONE 368 TROVO GERENZAGO VALLE SALIMBENE GIUSSAGO VELLEZZO BELLINI INVERNO E MONTELEONE VIDIGULFO LANDRIANO VILLANOVA D'ARDENGHI 769 LARDIRAGO VILLANTERIO LINAROLO VISTARINO MAGHERNO ZECCONE MARCIGNAGO ZERBO 445 MARZANO ZERBOLO' MEZZANA RABATTONE 511 ZINASCO MIRADOLO TERME Allegato 1 - Documento di Programmazione 2013 Pagina 4 di 100

7 La Tabella rappresenta la popolazione assistita in provincia di Pavia a novembre 2012, suddivisa per sesso e distretto di residenza (al netto dei domiciliati e di coloro che non hanno in anagrafica il codice del comune di residenza o il codice fiscale). L ultima riga mostra l età media, che è molto alta nell Oltrepo, ma anche in Lomellina e nel Pavese supera l età media regionale che si attesta (al ) a 43 anni. Tabella Popolazione assistita in provincia di Pavia a novembre 2012 Lomellina Oltrepo Pavese Totale Maschi Femmine Totale Età media 45,8 47,9 44,1 45,6 La Tabella evidenzia le differenze distrettuali nella distribuzione per fascia di età, in termini percentuali. Da sottolineare che in Provincia i bambini/ragazzi al di sotto dei 15 anni sono numericamente paragonabili alle persone di età superiore a 74 anni. Complessivamente quasi un cittadino su quattro della provincia ha più di 65 anni (in Oltrepo addirittura il 27,4%). Il confronto con la Regione Lombardia evidenzia le caratteristiche della popolazione provinciale, ovvero anzianità e scarsa fecondità, che sono destinate ad accentuarsi nel tempo. Tabella Distribuzione percentuale della popolazione residente per fascia d età. Suddivisione distrettuale e confronto con la Regione Lombardia Classe di età Lomellina Oltrepo Pavese Totale Regione ,7% 11,0% 13,6% 12,6% 14,2% ,1% 61,6% 65,3% 63,6% 65,7% ,7% 12,5% 10,4% 11,4% 10,4% oltre 74 12,5% 14,9% 10,7% 12,4% 9,7% Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Tabella Andamento pluriennale della popolazione residente (fonte: anagrafi comunali) Anno 0-14 anni Diff % anni Diff % ultra 65enni Diff % Popolazione totale Diff % ,73% ,74% ,78% ,21% ,49% ,82% ,42% ,15% ,17% ,71% ,55% ,62% ,83% ,43% ,58% ,41% ,36% ,32% ,80% ,34% ,99% ,90% ,21% ,78% ,46% ,25% ,60% ,48% Prev ,38% ,83% ,25% ,25% Allegato 1 - Documento di Programmazione 2013 Pagina 5 di 100

8 La Tabella evidenzia lo scostamento percentuale di ogni classe d'età sull'anno precedente in base ai dati rilevati attraverso le Anagrafi comunali. Nella tabella è rappresentata anche la previsione per l anno La crescita della popolazione provinciale negli ultimi anni si attesta attorno ad 1,5 punti percentuali all anno, con una accelerazione al di sopra di 2 punti percentuali nel La classe di età che cresce di più, grazie alle immigrazioni, è quella dei giovanissimi, tra 0 e 14 anni Si sottolinea che il dato anagrafico comunale, a differenza di quanto riportato nella tabella 1.1.1, tiene conto anche dei domiciliati, dei temporaneamente presenti ecc. La Tabella riporta alcuni dei principali indicatori demografici (al 30 novembre 2012), confrontati tra i Distretti e con i valori della regione Lombardia Tabella Indicatori demografici - Confronto tra Distretti, provincia di Pavia e Lombardia Indicatori demografici e di saldo naturale Lomellina Oltrepo Pavese Provincia di Pavia Lombardia Tasso di Natalità 7,1 6,3 8,5 7,5 9,7 Indice di Fecondità 34,8 32,1 38,3 35,6 43,7 Indice di Vecchiaia 190,8 249,2 155,2 188,4 141,1 Indice di Invecchiamento 24,2 27,4 21,1 23,8 20,1 Il tasso di natalità rappresenta il rapporto tra nati vivi e popolazione totale (x 1000). L indice di fecondità è il rapporto tra nati vivi e donne in età feconda di età compresa tra 15 e 49 anni (x 1000). Entrambi questi indicatori, relativi alla propensione di fare figli, sono in provincia e nei distretti decisamente inferiori alla media regionale, specialmente in Oltrepo. L indice di vecchiaia è il rapporto tra le persone che hanno 65 anni e più rispetto ai bambini tra 0 e 14 anni (x 100). L indice di invecchiamento invece è la percentuale di ultrasessantaquattrenni, calcolato in rapporto con l intera popolazione (x 100). Questi ultimi due indicatori quindi misurano la popolazione in termini di vecchiaia e di rapporto con la popolazione più giovane (in provincia di Pavia per ogni bambino ci sono quasi due anziani, in Oltrepo per ogni bambino circa 2,5 anziani; rispetto alla popolazione generale è anziana quasi una persona su quattro). In Regione Lombardia i due indici sono più bassi (per ogni bambino ci sono 1,4 anziani e la percentuale degli ultrasessantaquattrenni supera di poco il 20%). Il Distretto Pavese è quello che più si avvicina alla media regionale, l Oltrepo quello che si allontana di più e la Lomellina è in una posizione intermedia. In conclusione gli indicatori demografici confermano le caratteristiche di anzianità e scarsa fecondità della popolazione della provincia di Pavia, già rilevate negli anni precedenti. La Tabella riporta due indicatori esemplificativi della situazione sociale locale: l indice di carico sociale e quello di ricambio. Entrambi gli indici sono confrontati sia a livello distrettuale che rispetto alla Regione. Tabella Indicatori sociali Confronto tra Distretti, provincia di Pavia e Lombardia Indicatori demografici e di saldo naturale Lomellina Oltrepo Pavese Provincia di Pavia Lombardia Indice di carico sociale 58,4 62,4 53,2 57,2 52,2 Indice di ricambio 161,0 190,6 154,6 165,5 145,6 Allegato 1 - Documento di Programmazione 2013 Pagina 6 di 100

9 L indice di carico sociale rappresenta il rapporto tra la somma della popolazione tra 0 e 14 anni (i bambini) più la popolazione con 65 anni e più (gli anziani) rispetto alla popolazione tra 15 e 64 anni (x 100). Il valore del rapporto indica la consistenza del carico sociale degli anziani e dei bambini rispetto alla teorica popolazione in età lavorativa. Valori più alti quindi indicano un maggior carico sociale. I dati provinciali medio e dei distretti Lomellina e, soprattutto, Oltrepo sono superiori alla media regionale, mentre il Pavese è allineato all indicatore lombardo. L indice di ricambio è il rapporto tra la popolazione tra 60 e 64 anni (teoricamente prossima all uscita dal mondo produttivo) e la popolazione tra 15 e 19 anni (teoricamente deputata a sostituire la fascia precedente). Anche in questo caso più alto è il valore, più difficile risulta il ricambio. In provincia di Pavia si riscontra un dato superiore alla media lombarda in tutti e tre i Distretti, soprattutto in Oltrepo. Questi due ulteriori indicatori evidenziano una situazione di disagio sociale più evidente in alcune zone della provincia, in particolare nell Oltrepo, mentre il Pavese, che ha la popolazione più giovane, soprattutto nella zona a nord al confine con la provincia di Milano, gode di una situazione paragonabile alle medie regionali. Immigrazione straniera in provincia di Pavia Dai dati pubblicati nel nono rapporto sull immigrazione straniera nella Provincia di Pavia dall Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità nel novembre 2012 (vedi Tabella ultimo dato disponibile) si evince che dal gennaio 2001 al luglio 2011 il numero degli stranieri regolarmente iscritti alle anagrafi dei Comuni della provincia di Pavia è cresciuto di quasi sette volte passando da circa residenti stranieri nel 2001 a circa nel luglio A questo dato vanno aggiunti gli stranieri in condizioni giuridiche di regolari non residenti e gli irregolari che si stima ammontino a circa unità. In totale quindi la presenza degli immigrati in provincia di Pavia si aggira complessivamente intorno a unità. Tabella Stima degli stranieri presenti in provincia di Pavia. Anni , valori in migliaia di unità Stato Giuridico gen-01 gen-02 lug-03 lug-04 lug-05 lug-06 lug-07 lug-08 lug-09 lug-10 lug-11 Residenti 8,9 9,7 11,6 18,1 23,8 27,6 31,2 42,8 48,0 50,3 53,8 Regolari non residenti 2,0 1,3 3,8 2,2 5,1 1,7 4,4 8,0 6,9 7,2 6,5 Irregolari 3,9 4,4 2,0 2,9 6,3 8,8 6,4 7,9 6,3 4,7 5,6 Totale 14,8 15,4 17,4 23,3 35,2 38,1 42,0 58,6 61,3 62,2 66,0 Fonte: n./elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l'integrazione e la multietnicità Allegato 1 - Documento di Programmazione 2013 Pagina 7 di 100

10 Grafico Stima degli stranieri presenti in provincia di Pavia. Anni valori in percentuale Stima degli stranieri presenti in provincia di Pavia. Anni , valori in percentuale 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Residenti Regolari non residenti Irregolari Si conferma anche per il 2011 il costante aumento delle percentuali di stranieri regolari (residenti e non) che passano da 73.6% nel 2001 a 91.0% nel Gli stranieri residenti in provincia di Pavia rappresentano il 9,7% della popolazione residente. La distribuzione per area geografica/cittadinanza di provenienza è: La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 25,7% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dall'albania (13,6%) e dal Marocco (8,9%). Allegato 1 - Documento di Programmazione 2013 Pagina 8 di 100

11 Non si registra una sostanziale differenza dell età mediana e per sesso rispetto agli anni precedenti. L età media degli stranieri risulta di 35 anni e il sesso prevalente è quello maschile (51.0%). In basso è riportata la piramide delle età con la distribuzione della popolazione straniera residente in provincia di Pavia per età e sesso al 1 gennaio 2011 su dati ISTAT. Tabella Età mediana degli immigrati stranieri ultraquattordicenni presenti in provincia di Pavia per genere. Anni Fonte: n./elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l'integrazione e la multietnicità Tabella Stranieri presenti nella provincia di Pavia classificati secondo il genere. Valori percentuali, anni Fonte: n./elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l'integrazione e la multietnicità Allegato 1 - Documento di Programmazione 2013 Pagina 9 di 100

12 Per quanto riguarda l istruzione, si assiste ad un decremento dell incidenza di persone senza titolo di studio dal 19 per cento del 2001 al 10 per cento nel Mortalità I dati di mortalità vengono sempre più utilizzati oltre che come indicatori dello stato di salute della popolazione, anche come strumento di programmazione, verifica e valutazione degli interventi di cura e di prevenzione. I dati di mortalità provinciali, regionali e nazionali, recentemente pubblicati dall Istat (HFA dicembre 2012), pur essendo riferiti al breve periodo , consentono di valutare le differenze esistenti tra la mortalità della provincia di Pavia e quella della Lombarda e d Italia. Dall analisi di questi dati emerge che la mortalità in provincia di Pavia è significativamente superiore a quella registrata nel resto del Paese; infatti: - il tasso di mortalità, standardizzato per età, dei maschi è superiore del 4% nel 2006 e dell 11% nel 2009 a quello regionale e nazionale; - il tasso di mortalità, standardizzato per età, delle femmine è superiore del 9% nel 2006 e dell 11% nel 2009 a quello lombardo e del 6% nel 2006 e dell 8% nel 2009 a quello nazionale (Grafico 1.2.1). I dati del Registro di Mortalità della nostra ASL, riferendosi al lungo periodo ed essendo disaggregati per causa di morte, età e sesso, consentono di studiare il fenomeno nella sua interezza e nel dettaglio delle sue specifiche. L analisi dei dati dell ultimo triennio , ad esempio, consente di stilare le graduatorie delle cause di morte più frequenti e delle cause maggiormente incidenti. In ordine alla frequenza, le cause di morte più ricorrenti sono (Grafico 1.2.2): - i tumori, prima causa di morte nei maschi e seconda nelle femmine, responsabili del 39% dei decessi nei primi e del 26% nelle seconde; - le malattie del sistema circolatorio, seconda causa di morte nei maschi e prima nelle femmine, responsabili del 34% dei decessi nei primi e del 42% nelle seconde; - le malattie dell apparato respiratorio, terza causa di morte in entrambi i generi, responsabili del 7% dei decessi nei maschi e del 6% nelle femmine; - i traumatismi, quarta causa di morte nei maschi e settima nelle femmine (prima vengono le malattie del sistema nervoso e i disturbi psichici), responsabili rispettivamente del 4% e del 3% dei decessi; - le malattie dell apparato digerente, quinta causa di morte nei maschi e quarta nelle femmine, responsabili rispettivamente del 4% e del 5% dei decessi. In ordine all incidenza, le patologie a più elevato tasso di mortalità sono (Grafico 1.2.3): - i tumori che determinano la morte di 43 maschi e di 32 femmine, ogni residenti; - il tumore del polmone che colpisce 12 maschi e 3 femmine, ogni residenti; - il tumore della mammella che causa la morte di 6 donne, ogni residenti; - il tumore del colon-retto che provoca il decesso di 4 maschi e di 4 femmine, ogni residenti; - il tumore della prostata che interessa 3 uomini ogni residenti; - il tumore dell utero che colpisce 1 donna ogni residenti; - le malattie del sistema circolatorio che causano il decesso di 37 maschi e di 51 femmine, ogni residenti; - le cardiopatie ischemiche che colpiscono 14 maschi e 14 femmine, ogni residenti; - le malattie cerebrovascolari che determinano la morte di 9 maschi e 15 femmine, ogni residenti; - le patologie dell apparato respiratorio che provocano il decesso di 8 maschi e di 8 femmine, ogni residenti; - le broncopneumopatie cronico-ostruttive, bronchiti, enfisemi ed asma che sono responsabili della morte di 4 maschi e di 2 femmine, ogni residenti; - le malattie dell apparato digerente che colpiscono 4 maschi e 6 femmine, ogni residenti; - i traumatismi e avvelenamenti che causano la morte di 5 maschi e di 4 femmine, ogni residenti. Allegato 1 - Documento di Programmazione 2013 Pagina 10 di 100

13 Grafico Tassi di mortalità generale (x residenti) standardizzati per età e sesso Confronto Provincia di Pavia - Lombardia Italia (Fonte: HFA Istat) MASCHI Provincia di Pavia MASCHI Regione Lombardia MASCHI Italia FEMMINE Provincia di Pavia FEMMINE Regione Lombardia FEMMINE Italia Allegato 1 - Documento di Programmazione 2013 Pagina 11 di 100

14 Grafico Mortalità proporzionale per causa e sesso Media triennio (Fonte: Registro di Mortalità ASL) 12% MASCHI 4% 7% 4% 34% Mal. Sist. C ircolatorio Tum ori Mal. App. Respiratorio Mal. App. Digerente Traum atism i Altre 39% FEMMINE 18% Mal. Sist. C ircolatorio 3% 5% 6% 42% Tumori Mal. App. Respiratorio Mal. App. Digerente Traumatismi Altre 26% Allegato 1 - Documento di Programmazione 2013 Pagina 12 di 100

15 Grafico Tassi di mortalità specifici per causa e sesso Media triennio (Fonte: Registro di Mortalità ASL) MASCHI Tasso x residenti 60 FEMMINE MAL. SIST. CIRCOLATORIO TUMORI MAL. SIST. CIRCOLATORIO TUMORI Cardiopatie ischemiche Tumore del polmone Mal. Cerebrovascolari MAL. APP. RESPIRATORIO TRAUMATISMI MAL. APP. DIGERENTE Tumore del colon-retto Bronchiti, enfisema, asma Tumore della prostata Mal. Cerebrovascolari Cardiopatie ischemiche MAL. APP. RESPIRATORIO MAL. APP. DIGERENTE Tumore della mammella TRAUMATISMI Tumore del colon-retto Tumore del polmone Bronchiti, enfisema, asma Tumore dell'utero Allegato 1 - Documento di Programmazione 2013 Pagina 13 di 100

16 1.3 Prevalenza patologie da BDA La possibilità di incrociare tutte le informazioni disponibili in ASL sugli eventi sanitari e sociosanitari della popolazione provinciale oltre che delle sue caratteristiche individuali (anagrafica, esenzioni ecc.) consente, già da diversi anni, di mappare la situazione epidemiologica locale, attraverso lo strumento BDA (Banca Dati Assistiti). La Tabella rappresenta la caratterizzazione epidemiologica della popolazione pavese nell anno 2011 Tabella Caratterizzazione epidemiologica della popolazione provinciale BDA (Banca Dati Assistito) - Anno 2011 Categoria prioritaria Assistiti Età media Spesa totale Spesa pro-capite % di categoria 01 - Deceduto , ,99 1.3% 02 - Trapianto , ,20 0.1% 03 - Ins_renale , ,41 0.5% 04 - HIV , ,36 0.2% 05 - Neoplasia , ,66 4.6% 06 - Diabete , ,28 5.0% 07 - Cardiovasculopatia , , % 08 - Broncopneumopatia , ,57 2.6% 09 - Gastropatia , ,47 1.6% 10 - Neuropatia , ,03 0.7% 11 - Autoimmuni , ,82 0.6% 12 - Endocrinopatia , ,64 1.5% 13 - Malattie rare , ,52 0.3% 14 - Parto , ,97 0.6% 15 - Altro (Utente non consumatore) , % 16 - Altro (Utente consumatore) , , % Totale , , % Sono ricompresi in tabella tutti gli assistiti deceduti nel corso dell anno (categoria 01- deceduto) Gli assistiti affetti da patologie croniche e/o degenerative sono rappresentati nelle categorie da 02 a 13. Ogni persona è conteggiata una sola volta attraverso la caratteristica patologica prevalente. I cardiovasculopatici sono la sottopopolazione più numerosa con più di pazienti. La seconda patologia più rappresentata in termini numerici è il diabete con assistiti affetti. Proseguendo in ordine di frequenza troviamo gli affetti da neoplasie che sono circa Le altre patologie croniche e/o degenerative più diffuse sono la broncopatia, l endocrinopatia, la gastropatia, ciascuna delle quali colpisce tra e persone ciascuna. Complessivamente le patologie croniche interessano circa cittadini della provincia, pari al 35,0% della popolazione generale. Nella Tabella sono presenti ulteriori caratterizzazioni. La categoria 14 conteggia le donne che hanno partorito nel corso dell anno A conferma di quanto descritto nella parte demografica si segnala il basso numero di parti (3.351) specie rispetto al numero di decessi nel periodo (quasi 6.743). La categoria 15 - Altro Utente non consumatore, pari al 16,6% della popolazione generale, è rappresentata da coloro che nel corso dell anno 2011 non hanno avuto contatti con il sistema sanitario registrati nei data base amministrativi (ricoveri, visite specialistiche, prescrizioni farmacologiche a rimborso SSN). Infine, l ultima categoria 16 Altro Utente consumatore è residuale in quanto composta da tutti coloro che non rientrano nei criteri di inclusione precedenti. Sono poco meno della metà della popolazione (il 46,6%) e ricorrono a prestazioni sanitarie in modo saltuario e per problemi contingenti o acuti non conseguenti a patologie di tipo cronico. Allegato 1 - Documento di Programmazione 2013 Pagina 14 di 100

17 La colonna spesa totale riporta i valori al lordo delle prestazioni sanitarie effettuate (ricoveri ospedalieri, specialistica ambulatoriale, farmaceutica), per le quali l ASL remunera le strutture di erogazione. La spesa per i cardiovasculopatici è la più elevata (165 mln/euro) seguita dalla spesa per i neoplastici (118 mln/euro) che numericamente sono meno di un terzo rispetto alla categoria precedente. Al terzo posto nei consumi si trovano le persone collocate nella categoria residuale dei non cronici (104 mln/euro) che precedono i diabetici (66 mln/euro). Discorso a parte merita il consumo di risorse dedicato agli ultimi mesi di vita delle persone (voce 01 Deceduto) per un totale di circa 57 milioni di euro. Questa quota di costo è impiegata dall ASL a rimborso delle prestazioni sanitarie erogate in sei mesi alle persone decedute nel corso dell anno 2011, in particolare per i ricoveri ospedalieri (infatti, calcolando che i decessi avvengono durante tutto l anno possiamo con ragionevolezza approssimare che ogni persona trascorra in vita 6 mesi dell anno 2011). Complessivamente l assorbimento di risorse dedicato alla diagnosi, cura e riabilitazione delle persone affette da patologia cronica, che rappresentano il 34,9% della popolazione, ammonta al 73% del totale dei costi. Pertanto è evidente che gli sforzi dell ASL volti a garantire livelli di prestazioni omogenee ed appropriate sul territorio provinciale, debbano tenere conto in primo luogo dei percorsi assistenziali dei pazienti affetti da una o più patologie di tipo cronico, che, per definizione, di norma non guariscono, ma che possono essere efficacemente curate. La condizione che all anno assorbe più risorse sanitarie pro-capite ( euro) è quella del trapiantato d organo (cuore, fegato, rene ecc.) per la complessità dell assistenza e delle terapie necessarie. Seguono come consumo l insufficienza renale ( euro) e l HIV (9.800 euro), a causa del ricorso frequente e ripetuto a prestazioni e servizi sanitari di elevata complessità, nonché a farmaci ad alto costo. I neoplastici assorbono risorse sanitarie annuali pro-capite in provincia pari a circa euro. Il pro-capite medio dei diabetici è di poco superiore ai euro. Per assistere un cardiopatico in media occorrono meno di euro. I tre gruppi di patologie croniche collegati a broncopatie, endocrinopatie ed autoimmunità assorbono risorse annuali molto prossime al valore medio indistinto pro-capite e si caratterizzano quindi come forme patologiche mediamente meno complesse. I pazienti affetti da malattie rare necessitano ciascuno di risorse sanitarie simili alla quota procapite dei cardiopatici. E interessante notare che l età media al decesso è elevata, essendo pari a 80 anni. A parte le persone HIV positive o affette da AIDS, i trapiantati e gli autoimmuni l età media delle persone afflitte dalle cronicità più importanti è compresa tra 60 e 70 anni. Sorprende, in termini generali, l elevata età media al parto, che nel 2010 si attesta a 32,2 anni. Si tratta peraltro di un dato costante nel trend degli ultimi anni. La Tabella riporta la distribuzione percentuale per distretto e provinciale delle categorie epidemiologiche mappate nella precedente tabella. Le persone che non hanno avuto eventi sanitari nel corso dell anno (categoria 15) oscillano in provincia da un minimo in Oltrepo ad un massimo nel Pavese. Gli assistiti con scarsi contatti con le strutture sanitarie o comunque non affetti da malattie croniche e/o degenerative (categoria 16) sono percentualmente più bassi in Oltrepo che negli altri distretti. Nell ambito delle patologie cronico-degenerative i cardiopatici sono percentualmente più numerosi in Oltrepo rispetto al Pavese (18,5% verso 16,2%). La percentuale di diabetici invece è più elevata in Lomellina (5,5%) rispetto al Pavese (4,5%). Le neoplasie interessano praticamente la stessa percentuale di pazienti nei tre distretti. Complessivamente la percentuale di assistiti con patologia cronica in provincia di Pavia è del 35,0% (rispettivamente il 35,4% in Lomellina, il 36,8% in Oltrepo e 33,5% nel Pavese). Allegato 1 - Documento di Programmazione 2013 Pagina 15 di 100

18 Tabella Caratterizzazione epidemiologica della popolazione provinciale in termini percentuali e suddivisione distrettuale Anno 2011 Categoria prioritaria Lomellina Oltrepo Pavese Provincia 01 - Deceduto 1,2% 1,5% 1,0% 1,2% 02 - Trapianto 0,1% 0,1% 0,1% 0,1% 03 - Ins_renale 0,4% 0,6% 0,5% 0,5% 04 - HIV 0,2% 0,2% 0,3% 0,2% 05 - Neoplasia 4,6% 4,9% 4,6% 4,7% 06 - Diabete 5,5% 5,1% 4,5% 5,0% 07 - Cardiovasculopatia 17,4% 18,5% 16,2% 17,2% 08 - Broncopneumopatia 2,6% 2,5% 2,7% 2,6% 09 - Gastropatia 1,4% 1,8% 1,5% 1,6% 10 - Neuropatia 0,7% 0,8% 0,7% 0,7% 11 - Autoimmuni 0,4% 0,5% 0,7% 0,6% 12 - Endocrinopatia 1,7% 1,6% 1,3% 1,5% 13 - Malattie rare 0,3% 0,3% 0,4% 0,3% 14 - Parto 0,6% 0,5% 0,7% 0,6% 15 - Altro (Utente non consumatore) 16,6% 15,7% 17,2% 16,6% 16 - Altro (Utente consumatore) 46,2% 45,5% 47,6% 46,6% Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Il consumo pro-capite di risorse sanitarie degli assistiti dei tre distretti provinciali, rappresentato in Tabella 1.3.3, permette di effettuare alcune considerazioni, anche se questa analisi non tiene conto delle differenti distribuzioni di età dei tre ambiti. Il consumo medio provinciale di risorse sanitarie all anno è di euro pro-capite Nel distretto Oltrepo si riscontra la spesa media globale più alta (1.240 euro) e nel Pavese la più bassa (1.121 euro). Naturalmente, in questo caso, occorre tener conto che la popolazione dell Oltrepo è più anziana che quella del Pavese e quindi assorbe più risorse sanitarie. Alcune considerazioni sulle patologie cronico-degenerative, che non risentono se non in modo minore di differenti distribuzioni per età, possono però essere fatte. Gli ultimi mesi di vita (categoria 01 deceduto in corso d anno) assorbono più risorse nel Pavese che negli altri distretti. Il maggiore utilizzo dell ambiente ospedaliero, anche a causa di una offerta più ampia, è alla base di questa differenza. Occorrerebbe in ogni caso, a fronte del presumibile profondo disagio personale e familiare che precede il momento del decesso, ricercare forme di assistenza meno pesanti e psicologicamente più accettabili. Allegato 1 - Documento di Programmazione 2013 Pagina 16 di 100

19 Tabella Consumi della popolazione assistita distrettuale per ricoveri ospedalieri, specialistica ambulatoriale e farmaceutica convenzionata Valori pro-capite e confronto tra distretti Anno 2011 Categoria prioritaria Lomellina Oltrepo Pavese Provincia 01 - Deceduto 8.537, , , , Trapianto , , , , Ins_renale , , , , HIV , , , , Neoplasia 4.625, , , , Diabete 2.383, , , , Cardiovasculopatia 1.739, , , , Broncopneumopatia 1.031, ,30 998, , Gastropatia 1.525, , , , Neuropatia 2.832, , , , Autoimmuni 1.057, ,14 973, , Endocrinopatia 882,18 922, , , Malattie rare 2.539, , , , Parto 2.761, , , , Altro (Utente non consumatore) Altro (Utente consumatore) 407,55 435,55 410,53 433,53 Totale 1.143, , , ,56 Nella Tabella sono considerate, a livello percentuale, le risorse sanitarie dedicate all assistenza delle principali patologie croniche, per livello di erogazione di servizio. I dati presentati documentano che i ricoveri ospedalieri assorbono la quota maggiore di risorse, sempre intorno o sopra il 50%, per tutte le principali categorie di patologia, tranne la neuropatia. In particolare, nei deceduti in corso d anno i ricoveri assorbono la quasi totalità delle risorse (82,8 a livello provinciale). Sembrerebbe, rispetto alla patologia sofferta, più logico sostenere che alti consumi percentuali di ricovero sono giustificabili nei neoplastici, in considerazione della complessità e delle necessità ingravescenti di prestazioni specialistiche. Di conseguenza appare fenomeno da approfondire l assorbimento di risorse per ricovero ospedaliero nel diabetico e nel cardiopatico. L episodio, o gli episodi, di ricovero, rappresentano, di norma, solo una limitata esperienza nel corso degli anni di presenza di una patologia cronica (il momento della diagnosi, gli episodi di aggravamento ecc.). Di conseguenza si comprendono i tentativi di questi ultimi anni, supportati dal progresso tecnologico e dei presidi terapeutici, di ridurre l impatto di tale livello di erogazione delle cure (da degenza ordinaria a day hospital e/o a prestazione ambulatoriale; da acuto a sub-acuto e riabilitazione, anche extraospedaliera); dall ospedale al territorio (es. CreG) nell ambito dei percorsi diagnostico terapeutico assistenziali che sempre più vengono condivisi a livello locale. Le prestazioni specialistiche e farmaceutiche variano in modo non molto rilevante tra patologie diverse, ma ci sono aspetti che è giusto sottolineare. Le prescrizioni farmaceutiche pesano per circa il 50% dei consumi nel neuropatico, con differenze distrettuali tra il Pavese e gli altri due territori. Le prestazioni specialistiche pesano per circa un sesto del totale (tra il 12% ed il 19%) e non si apprezzano particolari scostamenti né tra i distretti, né tra le diverse patologie. Allegato 1 - Documento di Programmazione 2013 Pagina 17 di 100

20 Tabella Consumi della popolazione provinciale per le principali patologie croniche suddivisi percentualmente per ricoveri ospedalieri, specialistica ambulatoriale e farmaceutica convenzionata Anno 2010 Deceduto Neoplasia Diabete Cardiopatia/ Ipertensione Neuropatia Lomellina Oltrepo Pavese Provincia Ricoveri 84,0% 80,2% 83,7% 82,8% Specialistica 7,0% 7,1% 5,7% 6,5% Farmaceutica 9,0% 12,7% 10,6% 10,7% Ricoveri 51,8% 53,0% 51,8% 52,1% Specialistica 18,6% 19,0% 20,0% 19,3% Farmaceutica 29,5% 28,0% 28,2% 28,6% Ricoveri 51,5% 53,8% 47,5% 50,7% Specialistica 16,1% 15,2% 16,5% 16,0% Farmaceutica 32,4% 31,0% 35,9% 33,3% Ricoveri 54,8% 54,7% 52,8% 54,0% Specialistica 17,0% 16,7% 17,7% 17,2% Farmaceutica 28,2% 28,6% 29,5% 28,8% Ricoveri 44,2% 40,3% 32,5% 38,9% Specialistica 12,8% 12,6% 13,3% 12,9% Farmaceutica 43,0% 47,0% 54,1% 48,1% Allegato 1 - Documento di Programmazione 2013 Pagina 18 di 100

21 1.4 Malattie infettive Inquadramento della tematica La sorveglianza sanitaria nei confronti delle malattie infettive e diffusive assume una notevole importanza strategica nell ambito del sistema sanitario: una buona sorveglianza consente, infatti, sia di conoscere e, pur per certi limiti, prevedere l andamento epidemiologico delle malattie, sia di programmare e valutare l efficacia dei servizi addetti alla prevenzione ed al controllo del contagio. La disponibilità, a partire dal 2006, del nuovo applicativo MAINF per la gestione del sistema informativo delle malattie infettive, ha costituito un importante salto di qualità per la sorveglianza epidemiologica. Descrizione del fenomeno nel nostro territorio in termini quantitativi Nella tabella seguente troviamo un estrazione dei casi delle principali malattie verificatesi nel biennio 2011/2012 divisi per sesso. Tabella Andamento delle principali malattie infettive in Provincia di Pavia anni Grazie alla collaborazione con le strutture e con i Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta che segnalano nonché allo stretto rapporto con il laboratorio di riferimento il sistema di sorveglianza è migliorato per quanto riguarda la completezza dei dati, pur non potendo escludere il fenomeno della sottonotifica. Dall analisi dei dati dell anno 2012 non emergono sostanziali differenze dal punto di vista epidemiologico per le principali malattie infettive e diffusive ad eccezione delle diarree infettive. L incremento registrato (114 denunce in più rispetto al 2011) è stato dettagliatamente indagato risultando che la maggior parte di queste denunce sono da attribuire principalmente agli agenti eziologici Clostridio e Norovirus in soggetti ricoverati. Il primo (clostridio), come si evince in letteratura, è causa del 15-20% di tutte le diarree associate all'uso di antibiotici; il secondo (novovirus) è la causa più frequente (90%) di focolai di gastroenterite negli adulti che sono in contatto per un lungo periodo. Allegato 1 - Documento di Programmazione 2013 Pagina 19 di 100

22 Pur non rilevando un allarme si intende riproporre una verifica dei protocolli assistenziali e comportamentali all interno dei presidi e residenze di ricovero. 1.5 Incidentalità stradale Come si evince dai dati correnti (Dati ISTAT ACI Rapporto del 31 ottobre 2012) nel 2011 sono stati registrati in Italia incidenti stradali con lesioni a persone. Il numero dei morti è stato pari a 3.860, quello dei feriti ammonta a Rispetto al 2010, si riscontra una diminuzione del numero degli incidenti (-2,7%) e dei feriti (- 3,5%) e un calo più consistente del numero dei morti (-5,6%). In Italia, tra il 2001 e il 2011, gli incidenti stradali con lesioni a persone sono passati da a , con un calo del 21,8%; i morti sono passati da a (-45,6%) e i feriti da a (-21,8%). Nello stesso periodo si è registrata anche una costante riduzione dell indice di mortalità (numero di morti ogni 100 incidenti), passato da 2,70 nel 2001 a 1,88 nel La variazione percentuale annua del numero dei morti evidenzia, a partire dal 2002, una riduzione della mortalità sempre più consistente nel tempo. Tabella Incidenti stradali, morti e feriti - Anni (valori assoluti, indice di mortalità e variazioni percentuali) Elaborazione da dati ISTAT ACI Rapporto del 31 ottobre 2012 su dati anno 2011 Tra il 2010 e il 2011 la diminuzione del numero dei morti è stata del 5,6%. Tabella Incidenti stradali, morti e feriti in Italia Confronto anni Elaborazione da dati ISTAT ACI Rapporto del 31 ottobre 2012 su dati anno 2011 Allegato 1 - Documento di Programmazione 2013 Pagina 20 di 100

23 I dati riferiti alla Regione Lombardia e alle sue provincie nell anno 2010 e 2011 possono essere osservati nella Tabella seguente Tabella Incidenti stradali, morti e feriti in Regione Lombardia e nelle singole provincie e dettaglio sugli incidenti mortali Rilevazione anno Elaborazione da dati ISTAT ACI Rapporti 09 novembre 2011 su dati anno 2010 e 31 ottobre 2012 su dati anno 2011 L andamento degli incidenti stradali in Lombardia, regione da sempre al primo posto nella graduatoria dell'incidentalità in Italia, subisce lo stesso andamento descritto per i dati nazionali. In provincia di Pavia, nell anno 2011, si registrano incidenti (-153 rispetto al 2010), feriti (-234 rispetto al 2010) e 42 morti (-10 rispetto al 2010). Nel 2011 si sono registrati in Italia incidenti stradali con lesioni a persone. Il numero dei morti (entro il 30 giorno) è stato di 3.860, quello dei feriti ammonta a Rispetto al 2010, si riscontra una diminuzione del numero degli incidenti (-2,7%) e dei feriti (- 3,5%) e un calo più consistente del numero dei morti (-5,6%). Nel 2011 la diminuzione del numero di morti, rispetto al 2001, risulta pari al 45,6%. Rispetto all obiettivo fissato dall Unione Europea nel Libro Bianco del 2001, che prevedeva la riduzione della mortalità del 50% entro il 2010, benché sia vicina a questo traguardo, l Italia non ha ancora raggiunto tale livello. L analisi dettagliata dei dati contenuti nell ultimo rapporto ISTAT ACI Rapporto del 31 ottobre 2012 su dati anno 2011 evidenzia in sintesi che: gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane; si verificano più incidenti a maggio, ma il picco di mortalità è ad agosto; la domenica ed il sabato sono i giorni più pericolosi; il picco di incidentalità si verifica alle ore ma gli incidenti più gravi avvengono alle 5.00 del mattino; gli incidenti di notte sono più gravi fuori città e avvengono generalmente il giovedì e nei week-end; la tipologia di sinistro più frequente è lo scontro frontale-laterale; Allegato 1 - Documento di Programmazione 2013 Pagina 21 di 100

24 il non-rispetto della precedenza e la velocità elevata sono tra le prime cause di incidente; i giovani 20-24enni sono le principali vittime di incidenti mortali; sono in calo il numero di morti e feriti tra i conducenti, ma crescono le vittime donne; si muore più in bicicletta che su ciclomotore; gli anziani-pedoni sono più coinvolti negli incidenti; i giovanissimi passeggeri sono il maggior numero di vittime di incidenti mortali; le autovetture e motocicli sono i veicoli più coinvolti in incidenti stradali; nelle grandi città si concentra un terzo degli incidenti sulle strade urbane. 1.6 Infortuni e malattie professionali Dati Epidemiologici Infortuni sul Lavoro Anni Informazioni relative all andamento degli eventi infortunistici in provincia di Pavia nel triennio sono ricavabili dalla lettura dei Rapporti annuali Regionali INAIL anni 2009 e e dai dati disponibili nel sistema informativo integrato nazionale Flussi informativi INAIL ISPESL Regioni Il trend infortunistico riferito al periodo precedente, triennio , è stato presentato a Pavia in data 2 maggio 2011 dal Comitato Provinciale art. 7 D.Lgs 81/08 nell Ottavo rapporto sui rischi e danni da lavoro in provincia di Pavia. Infortuni denunciati Gli infortuni sul lavoro denunciati nel triennio rappresentano il totale degli infortuni notificati a INAIL. Nel periodo considerato gli eventi presentano, come da tabella, la seguente distribuzione: nel 2009, nel 2010, nel Tabella Infortuni denunciati all INAIL nel triennio provincia di Pavia e Regione Lombardia Tutte le gestioni A fine triennio si osserva un incremento, pari a 123 casi, del numero di infortuni denunciati, con un aumento del 2,1%. Se i dati relativi alla Provincia di Pavia appaiono nei tre anni in controtendenza rispetto alla variazione percentuale media regionale (+ 2,1% contro -5,30%), si evidenzia nel 2011 un decremento dei casi denunciati nel territorio pavese, rispetto al 2010, di 99 casi, pari a - 1,65%. Si registra, inoltre, un netto aumento degli infortuni occorsi a lavoratori stranieri (+ 12,8%) che rappresentano, nel 2011, il 16,7% del totale degli infortuni denunciati. La tabella seguente presenta i dati relativi ai casi denunciati per tipo di gestione INAIL e per anno evento: si osserva, in particolare, una diminuzione degli infortuni nel Conto Stato pari a - 14,5% nel 2011 rispetto al 2010 e -17,3% a fine triennio. Allegato 1 - Documento di Programmazione 2013 Pagina 22 di 100

25 Tabella Infortuni denunciati all INAIL nel triennio provincia di Pavia per gestione e anno evento Analizzando i dati per settore di attività si rileva nel biennio un aumento degli infortuni denunciati in Agricoltura (+1,37%) e nei Servizi Pubblici (+1,70%); in diminuzione i casi nei settori costruzioni (-19,6%), Trasporti e Comunicazioni (-15,76%), Manifatturiero (- 8,56%), Attività Immobiliari (-6,98%), Commercio (-6,74%). Tabella Infortuni denunciati all INAIL nel biennio provincia di Pavia per settore di attività Diversamente da quanto osservato per gli infortuni denunciati, l analisi dei dati relativi ai casi definiti positivamente da INAIL evidenzia nel triennio una diminuzione degli eventi infortunistici. Tabella Infortuni avvenuti nel triennio e definiti positivamente da INAIL per gestione provincia di Pavia Allegato 1 - Documento di Programmazione 2013 Pagina 23 di 100

26 Il 45% degli infortuni verificatisi nel macrosettore Industria e Servizi ha coinvolto lavoratori con età compresa nella fascia anni. Infortuni in occasione di lavoro Gli infortuni in occasione di lavoro sono infortuni avvenuti nell esercizio effettivo dell attività lavorativa con esclusione degli infortuni in itinere (eventi verificatisi nel percorso casa-lavorocasa) Comprendono sia gli eventi accaduti in ambienti di lavoro ordinario sia gli infortuni avvenuti a lavoratori che svolgono la loro attività principalmente su strada (autotrasporti, manutenzione stradale, commercio ). Tabella Infortuni denunciati in occasione del lavoro nel biennio provincia di Pavia Nel triennio i casi avvenuti in occasione di lavoro e indennizzati dall INAIL sono stati complessivamente nel 2009, nel 2009, nel Il confronto dei dati del triennio rileva una riduzione nel 2011, pari a meno 407 casi, rispetto al 2009 (- 12,6%). Il 93% degli infortuni indennizzati si è verificato in ambiente di lavoro ordinario; gli eventi collegati all uso di mezzo di trasporto sono pari al 6,8%. Tabella Infortuni indennizzati da INAIL in occasione del lavoro nel biennio provincia di Pavia Nelle seguenti tabelle gli infortuni in occasione di lavoro sono distribuiti nelle categorie Ambiente di lavoro ordinario e Con mezzo di trasporto e suddivisi per gestione. Il confronto rileva una riduzione del 11,7% per gli infortuni avvenuti in ambiente ordinario ed un decremento pari al 24,2% per gli eventi Con mezzo di trasporto. Allegato 1 - Documento di Programmazione 2013 Pagina 24 di 100

27 Tabella Infortuni indennizzati da INAIL- per gestione- In occasione di lavoro- Ambiente di lavoro ordinario - Triennio provincia di Pavia Tabella Infortuni in occasione di lavoro indennizzati da INAIL- per gestione - In occasione di lavoro- Con mezzo di trasporto Triennio provincia di Pavia La tabella che segue presenta, nell ambito di Industria e Servizi, la distribuzione degli infortuni avvenuti in occasione di lavoro e in ambito di lavoro ordinario, suddivisi per settore di attività economica. In termini assoluti il maggior numero di infortuni è attribuito all Industria Manifatturiera (2.111 casi); seguono Trasporti e Comunicazioni (979) e Commercio (899). Tabella Infortuni indennizzati da INAIL Industria e Servizi- per settore di attività economica- In occasione di lavoro Ambiente di lavoro ordinario Triennio provincia di Pavia Allegato 1 - Documento di Programmazione 2013 Pagina 25 di 100

28 All interno dell Industria Manifatturiera e in ambiente di lavoro ordinario risulta maggiore il contributo dei settori Industria Metalli (533 casi), Industria Meccanica (428), Industria Alimentare (265). Seguono Industria Gomma (165), Industria Lavorazione Metalli non metalliferi (140), Industria Chimica (138). Tabella Infortuni indennizzati da INAIL per settore di attività economica Industria manifatturiera - in occasione di lavoro ambiente di lavoro ordinario - Triennio provincia di Pavia Infortuni con morte o menomazioni permanenti Sono i casi definiti positivamente ed indennizzati da INAIL, avvenuti in occasione di lavoro, che abbiano determinato la morte o menomazioni permanenti. Tali eventi in ambiente di lavoro ordinario sono stati complessivamente 224 nel 2009; 173 nel 2010; 89 nel Gli infortuni avvenuti con mezzo di trasporto sono stati 24 nel 2009, 11 nel 2010, 8 nel Confrontando i dati relativi al 2009 per entrambe le categorie si evidenzia nel 2011 una contrazione del numero dei casi, pari rispettivamente al 60,3% e al 66,7%. Allegato 1 - Documento di Programmazione 2013 Pagina 26 di 100

29 Tabella Infortuni con morte o menomazioni permanenti indennizzati da INAIL per tipo di conseguenza- In occasione di lavoro ambiente di lavoro ordinario - Triennio provincia di Pavia Tabella Infortuni con morte o menomazioni permanenti e indennizzati da INAIL per tipo di conseguenza - In occasione di lavoro con mezzi di trasporto - Triennio provincia di Pavia Di seguito sono riportati i numeri relativi agli infortuni mortali segnalati alla UOC Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro della ASL di Pavia ed inseriti nel "Registro infortuni mortali sul lavoro della Regione Lombardia". Tabella Infortuni mortali registrati e indagati da UOCPSAL ASL Pavia per anno- provincia di Pavia La tabella che segue indica i settori del gruppo Industria e Servizi in cui gli infortuni mortali e con menomazioni permanenti risultano più frequentemente rappresentati: Costruzioni (120 casi) e Industria Manifatturiera (106). A fine triennio nella macrocategoria si registra una flessione dei casi pari al 65,8%. Allegato 1 - Documento di Programmazione 2013 Pagina 27 di 100

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