RASSEGNA STAMPA. Giovedì, 02 Giugno La Repubblica. Il Secolo XIX - Ed. Levante

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Gianmaria Poggi
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1 RASSEGNA STAMPA Giovedì, 02 Giugno 2016 La Repubblica 1 Il Pm fa dietrofront Tra i vaccini e l autismo non c è rapporto 2 Antocancro universale i primi test Il Secolo XIX - Ed. Levante 1 Vaccini anti tumori. Via ai test su tre pazienti 2 Alisa, la super azienda che governerà la sanità in Liguria

2 pag. Il pm fa dietrofront Tra i vaccini e l autismo non c è rapporto MARA CHIARELLI Non esiste alcuna correlazione fra l insorgere dell autismo nei bambini e la vaccinazione, non obbligatoria, contro morbillo, parotite e rosolia (Mpr). A stabilirlo, per l ennesima volta dopo numerosi studi in tal senso condotti in Europa e negli Stati Uniti, un trio di esperti, nominati consulenti dal pm di Trani (nel nord barese), Michele Ruggiero, che oltre un anno fa aveva aperto un inchiesta per lesioni personali gravissime a carico di ignoti. Le indagini erano state avviate a seguito di una denuncia, presentata da una coppia di genitori, i cui figli (oggi di 14 e 9 anni) avevano manifestato sintomi di autismo dopo essersi sottoposti al vaccino. Gli accertamenti, che si basano anche su un indagine epidemiologica condotta in Puglia, hanno invece evidenziato che la sindrome autistica si era manifestata anche in bambini non sottoposti a quel vaccino. Per questo motivo, il pm chiederà l archiviazione del fascicolo. Ma la notizia, appena diffusa, ha riaperto il dibattito sull argomento e portato alla luce alcuni dati allarmanti, come il calo della percentuale di bambini vaccinati in Italia, scivolata sotto il minimo stabilito dal ministero della Salute. «Negli ultimi 5-6 anni in Italia si è registrata una diminuzione avverte il presidente dell Istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi di circa 20-30mila unità, causata dall ignoranza e dalle leggende metropolitane». Una diminuzione che si ritrova anche in Puglia, lì dove è nato il caso, e che racconta di una perdita del 15 per cento (dal 99 all 84) sul numero di vaccini Mpr somministrati negli ultimi due anni. La consulenza depositata in procura a Trani e firmata dal dirigente dell Istituto superiore di sanità, Giovanni Rezza, e dai medici Aldo Ferrara e Francesca Fusco, ha sollevato però anche un altra importante questione. E cioé quella relativa alle linee guida dell Oms e di Acip (Advisory committee on immunization practices) e Aafp (the American academy of family physicians) che, scrivono, non sembrano assolutamente adeguate per promuovere una corretta sicurezza vaccinale. Stupisce moltissimo annotano che l Oms e gli autorevoli Acip e Aafp si limitino semplicemente a dire che i vaccini non dovrebbero essere usati se il paziente ha febbre alta o altri segni di malattia grave. Nella consulenza si parlava anche della necessità di effettuare esami ematochimici prima del vaccino, ma Rezza chiarisce: «I test vaccinali non esistono, ho paura che si tratti di un refuso nella versione finale del rapporto, io avevo chiesto di togliere qualsiasi riferimento ai test». E il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin si dichiara «felice che finalmente la procura di Trani abbia preso atto di ciò che la comunità scientifica internazionale ripete da anni, e cioè che non c è nessuna correlazione fra vaccini e autismo. In ogni caso è opportuno che sia sempre la scienza ad avere la prima ed ultima parola». RIPRODUZIONE RISERVATA IL VIDEO VIRALE Marco Arturo, 12 anni, messicano, ha fatto il giro del mondo con il suo video su Facebook (un milione di contatti) mostrando un dossier a favore dei vaccini

Anticancro universale i primi test 02.06.2016 pag. Svegliare il sistema immunitario per convincerlo a distruggere le cellule del cancro è una delle strategie più promettenti allo studio oggi.

3 Anticancro universale i primi test pag. Svegliare il sistema immunitario per convincerlo a distruggere le cellule del cancro è una delle strategie più promettenti allo studio oggi. All università Gutenberg di Mainz, in Germania, è iniziata la sperimentazione sull uomo di un trattamento che si è rivelato efficace sui topi di laboratorio. Il trattamento prevede la manipolazione delle cellule del sistema immunitario, nelle quali viene inserita un etichetta che le spinge a dare la caccia a un determinato tipo di tumore. Cambiando l etichetta, è stato possibile insegnare al sistema immunitario a inseguire tipi diversi di tumore di cui erano ammalati i topi. Questo ha spinto i ricercatori a battezzare come vaccino universale la tecnica allo studio. La sperimentazione sull uomo coinvolge tre pazienti ed è una fase 1. Non punta cioè a curare la malattia, ma a escludere effetti collaterali. Gli anticorpi dei pazienti hanno mostrato comunque di attivarsi e questo è un buon segnale, anche se occorreranno ancora diversi anni prima che anche le fasi successive della sperimentazione vengano completate. Alcuni vaccini contro specifici tumori sono già in vendita da alcuni anni.

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