Alberta Fabbricotti. Gli accordi di integrazione economica regionale e il diritto dell Organizzazione Mondiale del Commercio
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1 Alberta Fabbricotti Gli accordi di integrazione economica regionale e il diritto dell Organizzazione Mondiale del Commercio
2 Copyright MMVIII ARACNE editrice S.r.l. via Raffaele Garofalo, 133 A/B Roma (06) ISBN I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: dicembre 2008 II edizione: marzo 2009
3 INDICE Abbreviazioni Premessa PARTE I GLI STRUMENTI NORMATIVI DEL GATT/OMC Introduzione SEZIONE I L ARTICOLO XXIV GATT Capitolo 1 Inquadramento generale L origine La Suggested Charter for an International Trade Organization of the United Nations, Le modifiche apportate alla Prima Sessione del Comitato Preparatorio della Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (Londra, 1946), Il lavoro della Seconda Sessione del Comitato Preparatorio (Ginevra, 1947), La Conferenza Mondiale dell Avana e la relativa Carta, Le i- niziative più recenti: l Intesa del 1994 sull interpretazione dell articolo XXIV GATT, in particolare, Segue: il Transparency Mechanism for Regional Trade Agreements del 2006, in particolare, La ratio
4 8 INDICE Analisi della prima frase del paragrafo 4, Analisi della seconda frase del paragrafo 4, Necessità di distinguere le due frasi del paragrafo 4, Conseguenze della mancata distinzione di cui sopra, Il contenuto La deroga alle disposizioni del GATT, Le integrazioni regionali contemplate, Le condizioni di operatività della deroga, Secondo un interpretazione testuale, Secondo l Organo di Appello nel caso Turkey Textiles, Il controllo dei limiti di operatività della deroga Il controllo c.d. politico, La notifica degli accordi prevista al paragrafo 7 dell articolo XXIV, Gli organi preposti al controllo c.d. politico, Il Comitato per gli accordi commerciali regionali (CRTA), La procedura prevista dal Transparency Mechanism for Regional Trade Agreements del 2006, Il controllo c.d. giurisdizionale, La questione della operatività del sistema di soluzione delle controversie del GATT/OMC, Il paragrafo 12 dell Intesa sull interpretazione dell articolo XXIV, L attivazione del DSU, Il coordinamento tra i due tipi di controllo, 110 Capitolo 2 La prassi interpretativa e applicativa Gli obblighi verso l interno La misurazione dell essenziale degli scambi, La portata della liberalizzazione, Gli obblighi verso l esterno Gli obblighi degli Stati membri di un unione doganale, La tariffa esterna comune, L obbligo di compensazioni doganali, Il significato di essenzialmente gli stessi, Gli obblighi degli Stati membri di un area di libero scambio, Il divieto di innalzare le barriere commerciali nei confronti degli Stati terzi, Quale obbligo di compensazione per gli Stati membri di un area di libero scambio?, 141
5 INDICE Le regole di origine Panoramica generale, Le regole di origine quale alternativa alle restrizioni quantitative, Le regole di origine quali regolamentazioni restrittive del commercio, Le regolamentazioni del commercio diverse dai dazi doganali Considerazioni generali e introduttive, Le eccezioni previste al paragrafo 8 (a), (i), e (b), Il contributo dell Intesa del 1994, Alla luce del caso Turkey-Textiles, Secondo la prassi del CRTA, Il requisito temporale La notifica SEZIONE II LA CLAUSOLA DI ABILITAZIONE E L ARTICOLO V GATS Capitolo 3 La Clausola di abilitazione Origine, natura e portata della Clausola, con riferimento alla disciplina delle integrazioni regionali tra paesi in via di sviluppo I requisiti sostanziali I requisiti procedurali o formali L individuazione dei beneficiari della Clausola La categoria degli accordi di integrazione economica regionale a partecipazione mista
6 10 INDICE 3.6 La questione dell esclusività della Clausola Capitolo 4 L articolo V GATS Caratteristiche dell integrazione regionale nel settore dei servizi Gli obblighi verso l interno Gli obblighi verso l esterno Le regole di origine Gli accordi in materia di servizi conclusi tra paesi in via di sviluppo I requisiti procedurali o formali PARTE II PRASSI E DISPOSIZIONI DELLE ORGANIZZAZIONI REGIONALI SEZIONE I L ACCESSO AI MERCATI Introduzione Capitolo 5 Il funzionamento del sistema preferenziale: aspetti generali La copertura del processo di liberalizzazione
7 INDICE Nel commercio dei prodotti, Nel commercio dei servizi, Le regole di origine Nel commercio dei prodotti, Metodi e criteri generali per la determinazione dell origine, Alcuni modelli di regole di origine, Nel commercio dei servizi, L intensità della liberalizzazione Nel commercio dei prodotti, Nel commercio dei servizi, 270 Capitolo 6 Le restrizioni quantitative Inquadramento generale del problema. Delimitazione dell indagine Il divieto di restrizioni quantitative, Le misure di effetto equivalente, Le deroghe al divieto di restrizioni quantitative, Le restrizioni quantitative in alcuni settori specifici del commercio dei prodotti, Le restrizioni quantitative nel commercio dei servizi, Il rapporto tra l articolo XI e l articolo XXIV GATT, Le restrizioni quantitative tra Stati membri I diversi modelli normativi delle integrazioni economiche regionali, Le deroghe all obbligo di eliminazione delle restrizioni quantitative, Le restrizioni quantitative alle importazioni dagli Stati terzi Nelle aree di libero scambio, Nelle unioni doganali, 312
8 12 INDICE Capitolo 7 Le barriere tecniche e normative Inquadramento generale del problema. Delimitazione dell indagine Il significato di barriere tecniche e normative, La disciplina delle barriere tecniche al commercio dei prodotti nel sistema GATT/OMC, Nel GATT, Nell OMC, La giurisprudenza OMC in tema di barriere tecniche al commercio dei prodotti, Il rapporto tra l articolo XXIV e la disciplina GATT/OMC in materia di barriere tecniche, La prassi delle integrazioni regionali in materia di barriere tecniche Difficoltà di una classificazione ratione materiae o ratione finalitatis, Classificazione secondo il tipo di integrazione, Classificazione secondo le modalità dell integrazione (positiva), Le tipologie di MRA (Mutual Recognition Agreements), 348 SEZIONE II LE MISURE DI DIFESA COMMERCIALE Capitolo 8 Le misure di salvaguardia Inquadramento generale del problema. Delimitazione dell indagine La disciplina delle misure di salvaguardia nel GATT/OMC, Il divieto di concludere accordi di autolimitazione volontaria delle esportazioni, La protezione delle infant industries nel quadro del trattamento preferenziale dei paesi in via di sviluppo, Le misure di salvaguardia nel commercio dei servizi, Il rapporto tra l articolo XXIV e la disciplina GATT/OMC in materia di misure di salvaguardia, La nota a piè di pagina all articolo 2, paragrafo 1, dell Accordo sulle salvaguardie, 367
9 INDICE Le misure di salvaguardia regionali o meramente interne all area regionale integrata Il modello GATT/OMC quale parametro di riferimento ai fini di una classificazione delle discipline delle misure di salvaguardia regionali, Classificazione delle clausole di salvaguardia e- conomica regionali, Circa il nesso di causalità tra l aumento delle importazioni di un determinato prodotto e il grave pregiudizio per le imprese nazionali produttrici di quello stesso bene, Circa il requisito della necessità e della proporzionalità (nonché temporaneità) della misura di salvaguardia, Circa l obbligo di notifica e di consultazione (modalità del controllo delle misure di salvaguardia), Circa le compensazioni e le contromisure (o retaliation), Circa i procedimenti di soluzione delle controversie, La protezione delle infant industries negli accordi conclusi tra paesi in via di sviluppo, Le misure di salvaguardia globali negli accordi di integrazione economica regionale: il trattamento dei partner regionali, in particolare La disciplina delle salvaguardie globali nelle aree di libero scambio, La disciplina delle salvaguardie globali nelle u- nioni doganali, 390 PARTE III IN GUISA DI CONCLUSIONE Capitolo 9 L autonomia delle integrazioni economiche regionali rispetto all OMC Premessa metodologica L autonomia rispetto alla disciplina dell OMC Il mancato rispetto delle condizioni poste dalle deroghe generali OMC relative alle integrazioni economiche regionali, con particolare riferimento all articolo XXIV GATT, Gli interstizi di autonomia prodotti dalla coesistenza delle deroghe generali (in particola-
10 14 INDICE re, l articolo XXIV GATT) con le clausole specifiche di accordi diversi dal GATT, (Segue): il caso in cui l articolo XXIV deroga alle disposizioni dell accordo speciale (in particolare, l Accordo sulle misure di salvaguardia), Con riferimento alle misure di salvaguardia regionali o meramente interne, Con riferimento alle misure di salvaguardia globali, (Segue): il caso in cui l articolo XXIV non deroga alle disposizioni dell accordo speciale (in particolare, l Accordo TBT), Gli spazi di autonomia riconducibili alle lacune del sistema OMC: alcuni esempi concreti Le regole di origine come strumento di dirottamento dei flussi commerciali e degli investimenti esteri e di alterazione degli obblighi di liberalizzazione interna, La manipolazione della protezione dei valori non commerciali, Gli impegni a geometria variabile, Il differimento di obblighi derivanti dall OMC, L autonomia quale si ricava dall osservazione empirica delle modalità del regionalismo economico moderno La proliferazione degli accordi di integrazione economica regionale, La creazione di modelli di integrazione economica regionale più sviluppati rispetto alle aree di libero scambio e alle u- nioni doganali, La proliferazione di modalità di integrazione ibride, La proliferazione di modalità di integrazione regionale OMC-plus, Gli accordi misti tra PVS e paesi industrializzati, Le integrazioni regionali prive di struttura normativa e istituzionale, La sovrapposizione di accordi, Gli accordi di integrazione regionale tra paesi lontani geograficamente, 444 Bibliografia
11 ABBREVIAZIONI AFDI Annuaire Français de Droit International AJIL American Journal of International Law Am. Econ. Rev. The American Economic Review Asian YIL Asian Yearbook of International Law ASIL Proc. American Society of International Law Proceedings BISD Basic Instruments and Selected Documents (GATT) BYIL British Yearbook of International Law CMLR Common Market Law Review CI La Comunità Internazionale DCI Diritto del commercio internazionale Duke J. Comp. & Int l L. Duke Journal of Comparative and International Law EJIL European Journal of International Law Eur. L. Rev. European Law Review EZW Europäische Zeitschrift für Wirtschaftsrecht Fordham Int l L. J. Fordham International Law Journal Foreign Aff. Foreign Affairs GAOR General Assembly Official Records Geo. Wash. Int l L. Rev. George Washington International Law Review GUCE Gazzetta ufficiale delle Comunità europee GYIL German Yearbook of International Law Harv. Int l L. J. Harvard International Law Journal ICLQ International and Comparative Law Quarterly ILM International Legal Materials Indian J. Int l L. Indian Journal of International Law Int l Law. The International Lawyer Int.T.L.R. International Trade Law and Regulation ITLR International Trade Law Reports IYIL Italian Yearbook of International Law J. Comm. Market Studies Journal of Common Market Studies JDI Journal du droit international JIEL Journal of International Economic Law JWI(T) The Journal of World Investment (and Trade) JWT(L) Journal of World Trade (Journal of World Trade Law, fino al 1987) Law & Pol y Int l Bus. Law and Policy in International Business 15
12 16 ABBREVIAZIONI LIEI Legal Issues of Economic Integration LPIB Law and Policy in International Business MPEPIL Max Planck Encyclopedia of Public International Law (a cura di R. Wolfrum) Max Planck UNYB Max Planck Yearbook of United Nations Law Mich. J. Int l L. Michigan Journal of International Law Minn. J. Glob. Trade Minnesota Journal of Global Trade NAFTA: L. & Bus. Rev. Am. NAFTA: Law and Business Review of the Americas NILR Netherlands International Law Review NY Law School J.Int l Comp.L. New York Law School Journal of International and Comparative Law Nw. J. Int l L. & Bus. Northwestern Journal of International Law and Business PCIJ Series Permanent Court of International Justice Series Raccolta Raccolta della Giurisprudenza della Corte e del Tribunale di primo grado RCADI Recueil des Cours de l Académie de Droit International de la Haye Riv. Dir. Eur. Rivista di diritto europeo RDI Rivista di diritto internazionale RECIEL Review of European Community & International Environmental Law Rev. Droit Union Eur. Revue du Droit de l Union Européenne Rev. jur. pol. econ. du Maroc Revue juridique, politique et économique du Maroc RGDIP Revue Générale de Droit International Public RMCUE Revue du Marché commun et de l Union européenne Rev. Trim. Droit Eur. Revue trimestrielle de droit européen Texas Int l L. Forum Texas International Law Forum U. Chi. L. Rev. The University of Chicago Law Review UNTS United Nations Treaty Series U. Pa. J. Int l Econ. L. University of Pennsylvania Journal of International Economic Law Yale J. Int l L. The Yale Journal of International Law YILC Yearbook of the International Law Commission Wis. Int l L. J. Wisconsin International Law Journal WB Econ. Rev. The World Bank Economic Review W Econ. The World Economy WTR World Trade Review
13 PREMESSA Questo libro è il frutto di una ricerca da me condotta nell arco degli ultimi dieci anni. La mia attuale decisione di dare alle stampe quanto fin qui elaborato nasce, da un lato, dal desiderio di mettere finalmente un punto fermo nella storia di questa ricerca, e, dall altro, devo ammetterlo, dalla preoccupazione di veder invecchiare in un cassetto i risultati di un lavoro già molto esteso. In effetti, un tale rischio c è, visto che il fenomeno dell integrazione economica regionale, che questo libro si propone di descrivere ed analizzare, muta incessantemente, sviluppando sempre dinamiche diverse e stimolando nuove riflessioni e costruzioni sul piano del diritto internazionale. Dato quanto precede, mi permetto di segnalare, a complemento di questo volume, i contributi da me presentati in alcuni recenti convegni internazionali; contributi che, già presenti sul web o in corso di stampa, sono in grado di dare un idea esatta dello stato attuale della mia ricerca. Si tratta di: The Interplay Between the WTO and the RTAs: Is It A Question of Interrelation Between Different Sources of International Law?, Paper presented at the Society of International Economic Law Inaugural Conference, Geneva, July 15-17, 2008, SIEL Online Proceedings Working Paper No. 12/08, abstract= The WTO and RTAs: A Bottom-Up Interpretation of RTAs Autonomy Over WTO Law, in S. Frankel, M. Kolsky Lewis (eds), International Economic Law and National Autonomy: Convergence or Divergence?, in corso di stampa (Cambridge University Press). 17
14 18 PREMESSA Aggiungo che a marzo 2009 dovrei partecipare ad un panel sul tema Multilateralizing Regionalism and the Future Architecture of International Trade Law as a System of Law, nell ambito dell ASIL (American Society of International Law) Annual Meeting, anticipando che tale dibattito verrà poi pubblicato negli ASIL Proceedings. Passando ad aspetti più tecnici di questo volume, informo che le citazioni dei rapporti dei Panels e dell Organo di appello riportano la data del documento e non quella dell adozione del rapporto. Ho inteso in tal modo allinearmi alle modalità generalmente seguite dalle opere italiane sull OMC (quelle di lingua inglese usano invece la data di a- dozione del rapporto). Ho dato di proposito il plurale alle parole inglesi Panel e Working Party. Ciò contro la nota regola grammaticale italiana ma in linea, mi sembra, con altre opere italiane. Infine, desidero ringraziare il Max Planck Institut für ausländisches öffentliches Recht und Völkerrecht, nelle persone dei suoi due attuali direttori, il Professor Rüdiger Wolfrum e il Professor Armin von Bogdandy, e di tutti coloro, ricercatori, dottorandi e studiosi, bibliotecari, che ho incontrato a Heidelberg nel lontano Il ricordo di quella straordinaria stagione passata all Institut, in un ambiente estremamente vivo, sia sul piano del confronto e degli stimoli professionali che su quello umano in genere, mi ha dato, al ritorno a Roma, la forza di perseguire i miei obiettivi con rinnovata determinazione. Un particolare, affettuoso saluto va a Anne van Aaken, Holger Hestermeyer, Mariela Morales Antoniazzi, Joachim Schwietzke. Naturalmente tutta la mia riconoscenza spetta a Giovanni, Edoardo, Saverio e Filippo, ai quali ho per troppo tempo sottratto una gran parte di me per dedicarla a questo libro.
15 PARTE I GLI STRUMENTI NORMATIVI DEL GATT/OMC 19
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17 INTRODUZIONE La crescente proliferazione di accordi di integrazione economica regionale costituisce senza dubbio una delle sfide vitali che il sistema multilaterale degli scambi sia oggi chiamato ad affrontare 1. Evidentemente, all origine di questa sfida vi è una anomalia non solo di tipo comportamentale ma anche giuridica, determinata dalla coesistenza, tra i principi che regolano le relazioni tra Stati, di valori ed indirizzi contrastanti. Da un lato, il regionalismo sembrerebbe quasi assurgere a caposaldo delle relazioni economiche tra gli Stati, che, come tale, necessiterebbe di essere incoraggiato e difeso 2. In tal senso depone il primo paragrafo dell articolo 12 della Carta dei diritti e doveri economici degli Stati, il quale contempla un vero e proprio diritto, per gli Stati, di prendere parte ad intese regionali, per il perseguimento del loro sviluppo economico e sociale 3. Sebbene la Carta non abbia di per sé carattere vincolante, giacché trattasi formalmente di una risoluzione 1 Vd., in generale, C. PRIMO BRAGA, Comments on the Proliferation of Regional Integration Arrangements, in LPIB 1996, pp Sul punto, vd. E. TRIGGIANI, Il trattamento della nazione più favorita, Jovene, Napoli, 1984, a p L articolo 12 della Carta dei diritti e dei doveri economici degli Stati recita: 1. States have the right, in agreement with the parties concerned, to partecipate in subregional, regional and interregional co-operation in the pursuit of their economic and social development. All States engaged in such co-operation have the duty to ensure that the policies of those groupings to which they belong correspond to the provisions of the present Charter and are outward-looking, consistent with their international obligations and with the needs of international economic co-operation, and have full regard for the legitimate interests of third countries, especially developing countries. 2. In the case of groupings to which the States concerned have transferred or may transfer certain competences as regards matters that come within the scope of the present Charter, its provisions shall also apply to those groupings in regard to such matters, consistent with the responsabilities of such States as members of such groupings. Those States shall co-operate in the observance by the groupings of the provisions of this Charter. Cfr. G.A. Resolution 3281 (XXIX), 12 December 1974, in GAOR, 29 th Session, Supplement N. 31, Doc. A/9631, pp
18 22 PARTE I Gli strumenti normativi del GATT/OMC dell Assemblea Generale delle Nazioni Unite, si deve infatti ritenere che la disposizione del suo articolo 12, la quale riecheggia l ethos dell articolo 52 dello Statuto delle Nazioni Unite, reiteri un principio consolidato del commercio internazionale, e delle relazioni economiche internazionali in generale 4. Dall altro lato, tali accordi economici regionali hanno per definizione ad oggetto la reciproca concessione tra le parti di un trattamento commerciale preferenziale 5, cosicché risultano potenzialmente in conflitto con la portata generale e non-discriminatoria dei principi e delle norme che regolano il commercio mondiale. Sotto il profilo giuridico si pone allora, preliminarmente ad ogni altro, il problema della compatibilità tra questi sistemi normativi particolari di integrazione economica ed il sistema di norme che disciplina gli 4 Questo è un punto già da noi recentemente evidenziato. Si veda A. FABBRICOTTI, The WTO and RTAs: A Bottom-Up Interpretation of RTAs Autonomy Over WTO Law, in S. FRANKEL e M. KOLSKY LEWIS (a cura di), International Economic Law and National Autonomy: Convergence or Divergence?, in corso di stampa presso Cambridge University Press; 5 Si fa qui riferimento ai soli accordi economici regionali commerciali, ai sensi della definizione che ne viene data, in una nota a piè di pagina, nella decisione del Consiglio Generale dell OMC del 1996 che ha istituito il Comitato per gli accordi commerciali regionali. Cfr. Doc. WT/L/127, del 7 febbraio In tale nota si precisa che con il termine accordi si intendono tutte le convenzioni bilaterali, regionali o multilaterali con le quali le parti reciprocamente si accordano delle condizioni preferenziali nei loro scambi commerciali. Alcuni autori preferiscono partire da una visione empirica, e in certo senso più completa, del fenomeno, come ad es. Triggiani, il quale, a proposito del regionalismo economico, distingue tre diverse finalità caratterizzanti gli accordi regionali: solo nei paesi industrializzati l integrazione regionale si concretizzerebbe principalmente nella riduzione o abolizione delle tariffe doganali e degli altri ostacoli al commercio tra gli Stati membri; nei paesi in via di sviluppo, l obiettivo fondamentale sarebbe invece l accelerazione del processo di industrializzazione, mentre nei paesi socialisti, l integrazione economica avrebbe (avuto) lo scopo di realizzare una divisione internazionale del lavoro nell ambito degli Stati interessati, nonché di perseguire tra questi ultimi una coesione politica ed ideologica. Cfr. E. TRIGGIANI, Il trattamento della nazione più favorita, cit., pp Nella stessa, più ampia, prospettiva, vd. già E. AGNOLETTO, Accordi regionali d integrazione e cooperazione economica, in P. PICONE e G. SACERDOTI (a cura di), Diritto internazionale dell economia, Franco Angeli, Milano, 1982, pp Ora, a parte il fatto che l OMC si cura solo degli accordi commerciali nel senso stretto sopra indicato come è ovvio che sia, e ciò basterebbe a giustificare una impostazione più selettiva del fenomeno, si può anche argomentare che, con tutta probabilità, gli accordi economici diversi da quelli che stabiliscono delle preferenze commerciali siano oggi relativamente ridotti in numero e piuttosto modesti come fenomeno sociale internazionale, in parte per il raggiungimento dello sviluppo industriale ad opera di molti dei paesi prima economicamente depressi, si pensi ai c.d. NICs (Newly Industrializing Countries, quali Hong Kong, Singapore, Taiwan) asiatici, in parte per l intercorso smantellamento del sistema egemonico socialista.
19 INTRODUZIONE 23 scambi internazionali ad un livello universale, tra le organizzazioni internazionali regionali che sovrintendono al funzionamento di quei sistemi particolari e l Organizzazione mondiale del commercio, ossia l ente che amministra il sistema multilaterale degli scambi e con il quale ha finito, se non altro nell immaginario collettivo, per identificarsi 6. 6 La letteratura sulla questione della compatibilità degli accordi di integrazione regionale con il sistema GATT/OMC è sconfinata. Un potenziale campionario di tali scritti dovrebbe includere: K.W. DAM, Regional Economic Arrangements and the GATT. The Legacy of a Misconception, in U. Chi. L. Rev. 1963, pp ; H. STEINBERGER, GATT und regionale Wirtschaftzusammenschlüsse, Heymanns, Köln-Berlin, 1963; P. LORTIE, Economic Integration and the Law of GATT, Praeger, New York-Washington-London, 1975; R.S. IMHOOF, Le GATT et les zones de libre-échange, Georg, Genève, 1979; J. HUBER, The Practice of GATT in Examining Regional Arrangements under Article XXIV, in J. Comm. Market Studies 1981, pp ; K. ANDER- SON e R. BLACKHURST (a cura di), Regional Integration and the Global Trading System, Harvester, New York, 1993; J. DE MELO e A. PANAGARIYA (a cura di), New Dimensions in Regional Integration, Cambridge University Press, Cambridge, 1993; G. SACERDOTI e S. ALESSANDRINI (a cura di), Regionalismo economico e sistema globale degli scambi, Giuffrè, Milano, 1994; WTO, Regionalism and the World Trading System, Geneva, 1995; T. GEIGER e D. KENNEDY (a cura di), Regional Trade Blocs, Multilateralism and the GATT: Complementary Paths to Free Trade?, Pinter, London, 1996; P. DEMARET, J.-F. BELLIS e G. GARCIA JIMENEZ (a cura di), Regionalism and Multilateralism after the Uruguay Round. Convergence, Divergence and Interaction, EIP, Bruxelles, 1997; E. TRIGGIANI, La disciplina del commercio internazionale tra multilateralismo e regionalismo, in SOCIETÀ ITALIANA DI DIRITTO INTERNAZIONALE SIDI (a cura di), Diritto e organizzazione del commercio internazionale dopo la creazione della Organizzazione Mondiale del Commercio, Atti del Convegno: Milano 5-7 giugno 1997, Editoriale Scientifica, Napoli, 1998, pp ; T.N. SRINIVASAN, Regionalism and the WTO: Is Nondiscrimination Passé?, in A.O. KRUEGER (a cura di), The WTO as an International Organization, University Press, Chicago and London, 1998, pp ; SUNGJOON CHO, Breaking the Barrier Between Regionalism and Multilateralism. A New Perspective on Trade Regionalism, in Harv. Int l L. J. 2001, pp ; G. MARCEAU e C. REIMAN, When and How is a Regional Trade Agreement Compatible with the WTO?, in LIEI 2001, ; WTO (a cura di), Regional Trade Integration under Transformation, Seminar on Regionalism and the WTO, Geneva 26 April 2002, in: (ultima visita il 30 ottobre 2008); C. DEBLOCK, Les accords régionaux et le régionalisme, in C. DEBLOCK, (a cura di), L Organisation Mondiale du Commerce. Où s en va la mondialisation?, Fides, Saint-Laurent, Québéc, 2002, pp ; F. SNYDER (a cura di), Regional and Global Regulation of International Trade, Hart, Oxford, 2002; J.H. MATHIS, Regional Trade Agreements in the GATT/WTO. Article XXIV and the Internal Trade Requirement, T.M.C. Asser Press, The Hague, 2002; G.P. SAMPSON e S. WOOLCOCK (a cura di), Regionalism, Multilateralism, and Economic Integration. The Recent Experience, The United Nations University Press, New York, 2003; WTO (a cura di), Seminar on Regional Trade Agreements and the WTO, 14 November 2003, in: (ultima visita il 30 ottobre 2008); J. TENIER, Intégrations régionales et mondialisation. Complémentarité ou contradiction, La Documentation Française, Paris, 2003; OECD INDUSTRY SERVICES TRADE, Regionalism and the Multilateral Trading System, Paris 2003; R. THEN DE LAMMERSKÖTTER, WTO und Regional Trade Agreements (RTAs). Artikel XXIV und die enabling clause im Lichte eines
20 24 PARTE I Gli strumenti normativi del GATT/OMC In termini astratti, si tratterebbe di confrontare i testi degli accordi che si presumono contrapposti e di verificare se hanno un dettato e una portata tra loro contrastante al punto che l esecuzione di uno dei due accordi in questione risulti, anche solo parzialmente, pregiudicata. Questa operazione, nel caso del rapporto tra sistemi di integrazione economica regionale e OMC, diventa quasi superflua perché l esistenza di un conflitto tra di essi è di per sé un dato incontrovertibile, in quanto, come è stato osservato a proposito degli accordi regionali in oggetto, [t]he very nature of such an arrangement involves a departure from the Most-Favored-Nation principle 7. Esplicando cioè i loro effetti i principi non-discriminatori dell OMC, e la clausola della nazione più favorita in particolare, gli accordi di integrazione economica sarebbero del tutto impossibili, non avendo modo di operare 8. Non è un caso, dunque, ma espressione di una necessità avvertita diffusamente dalla comunità internazionale, che il sistema OMC provveda esso stesso, seppure in modo ambiguo, frammentario e lacunoso, a regolamentare il fenomeno delle integrazioni regionali. Tale funzione è innanzitutto demandata ad alcune delle disposizioni dell articolo idealen Regulierungssystems, Europäisches und Internationales Integrationsrecht: Band 6, LIT Verlag, Hamburg, 2004); C.B. PICKER, Regional Trade Agreements v. the WTO. A Proposal For Reform of Article XXIV to Counter Their Institutional Threat, in U. Pa. J. Int l Econ. L 2005, pp ; N. J. S. LOCKART e A.D. MITCHELL, Regional Trade Agreements Under GATT An Exception And Its Limits, in A.D. MITCHELL (a cura di), Challenges and Prospects for the WTO, Cameron May, London, 2005, pp ; L. BARTELS e F. ORTINO (a cura di), Regional Trade Agreements and the WTO Legal System, Oxford University Press, Oxford, 2006; P.C. MAVROIDIS, If I Don t Do It, Somebody Else Will (Or Won t). Testing the Compliance of Preferential Trade Agreements With the Multilateral Rules, in JWT 2006, pp ; WTO-HEI Conference on Multilateralising Regionalism, Geneva, September 2007, in: org/english/tratop_e/region_e/conference_sept07_e.htm (ultima visita il 30 ottobre 2008); Y. DEVUYST e A. SERDAREVIC, The World Trade Organizations and Regional Trade Agreements. Bridging the Constitutional Credibility Gap, in Duke J. Comp. & Int l L. 2007, pp. 1-75; R. BU- CKLEY, V.I. LO e L. BOULLE (a cura di), Challenges to Multilateral Trade: The Impact of Bilateral, Preferential and Regional Agreements, Kluwer Law International, Alphen aan den Rijn, 2008; D. AHN, Foe Or Friend of GATT Article XXIV. Diversity in Trade Remedy Rules, in JIEL 2008, pp ; H. GHERARI, Organisation Mondiale du Commerce et accords commerciaux régionaux. Le bilatéralisme conquérant ou le nouveau visage du commerce international, in RGDIP 2008, pp Cfr. J.H. JACKSON, World Trade and the Law of GATT, Bobbs-Merrill, Indianapolis, 1969, p Cfr. P. PICONE e A. LIGUSTRO, Diritto dell Organizzazione Mondiale del Commercio, CEDAM, Padova, 2002, p. 505.
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