Le domande più frequenti dei neoassunti nel settore Credito

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1 Le domande più frequenti dei neoassunti nel settore Credito Con quale genere di contratto di lavoro posso essere assunto in una banca? Al presente, la larga maggioranza dei dipendenti di banca lavora con un contratto a tempo indeterminato. Tuttavia, l assunzione con contratto sin dall inizio a tempo indeterminato è poco frequente; nelle banche i contratti di lavoro più usuali come contratti d ingresso sono l apprendistato, il contratto a tempo determinato ed altresì il contratto d inserimento. Cosa accade alla scadenza del contratto di apprendistato? Così come previsto dal decreto legislativo n. 276/2003, art. 49, alla scadenza il datore di lavoro può recedere dal contratto, con conseguente licenziamento del dipendente. Qualora il datore di lavoro non eserciti il diritto di recesso, il contratto prosegue a tempo indeterminato. E possibile la proroga e/o il rinnovo del contratto a tempo determinato? Il contratto di lavoro a tempo determinato è regolato dal decreto legislativo n. 368/2001, recentemente modificata dalla legge n. 247/2007 che ha recepito il "protocollo welfare" del 23 luglio Tale normativa prevede la possibilità di proroghe e rinnovi. In particolare, il d.lgs. 368/2001, art. 4, stabilisce che il contratto a tempo determinato, purché abbia durata inferiore a 3 anni, possa essere prorogato una sola volta per motivi oggettivi e sempre nel limite complessivo dei 3 anni. Il medesimo d.lgs. n. 368/2001 art. 5, prevede la possibilità di una sequenza di contratti a termine, purché ci sia un intervallo di 10 giorni fra un contratto e l'altro; l'intervallo sale a 20 giorni se la durata del contratto sia superiore a 6 mesi. La legge n. 247/2007 ha altresì stabilito che qualora il contratto a tempo determinato abbia superato la durato di 3 anni, comprese proroghe e rinnovi, si trasformi in contratto a tempo indeterminato; è tuttavia possibile la stipula di un ultimo contratto a tempo determinato, presso la Direzione Provinciale del Lavoro con l'assistenza di un dirigente sindacale. La durata massima di tale contratto è rimessa agli accordi fra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro. Ho diritto ad aderire agli scioperi ed a partecipare alle assemblee dei lavoratori, in caso di assunzione con contratto di apprendistato o d ingresso o a tempo determinato? Certamente, si tratta di diritti riconosciuti alla generalità dei lavoratori. 1

2 In caso di irregolarità, posso essere sottoposto a procedimento disciplinare, anche in caso di assunzione con contratto di apprendistato o d ingresso o a tempo determinato? Si, con la procedura prevista dalla legge n. 300/1970 art. 7 e dal vigente CCNL per il settore del Credito, art. 38. Il datore di lavoro deve formulare una lettera di contestazione, che identifichi con sufficiente precisione le irregolarità a carico del dipendente e che sia consegnata con sufficiente tempestività rispetto ai fatti. Il dipendente ha 5 giorni di tempo per rispondere per iscritto esponendo le proprie giustificazioni e può altresì richiedere un colloquio con i competenti uffici dell azienda, assistito da un sindacalista di fiducia. Al termine della procedura, l azienda può comminare le sanzioni disciplinari del rimprovero scritto, della sospensione dal servizio e dalla retribuzione sino a 10 giorni, il licenziamento per giustificato motivo o per giusta causa. I contratti integrativi aziendali possono prevedere normative più favorevoli al lavoratori. Qualora nello svolgimento delle mansioni arrechi un danno patrimoniale alla Banca, la Banca stessa può richiedermi di rifondere i danni, anche in caso di assunzione con contratto di apprendistato o d ingresso o a tempo determinato? Esiste il principio generale fissato dall art che obbliga al risarcimento del cosiddetto danno ingiusto ; per la sua generalità, tale principio è anche applicabile al lavoro bancario, qualunque sia la tipologia di contratto di lavoro. Inoltre, si deve ricordare come l art. 33 del CCNL del 2005 per il settore del Credito imponga al personale di cassa l obbligo di denunciare le deficienze e le eccedenze di cassa e soprattutto di ripianare le deficienze di cassa. Da tale complesso di norme di legge e di contratto, emerge una responsabilità patrimoniale specificatamente individuata i capo ai dipendenti che beneficiano dell indennità di rischio. Posso essere trasferito da una filiale ad un altra? Ci sono dei limiti per il trasferimento? Il CCNL del 2005, art. 102, stabilisce che il trasferimento del lavoratore inquadrato nelle Aree Professionali, in un punto operativo sito in un comune diverso, possa avvenire in presenza di comprovate esigenze tecniche, organizzative, produttive. Inoltre, il datore di lavoro deve segnalare il trasferimento con un preavviso di 15 oppure di 30 giorni, a seconda che la distanza fra i due punti operativi sia inferiore o a 30 km. Solo nel caso in cui il lavoratore inquadrato nelle Aree Professionali abbia compiuto i 45 anni di età ed i 22 anni di servizio, è necessario il consenso dell interessato per i trasferimenti eccedenti i 30 km. I Contratti Integrativi Aziendali possono prevedere norme più favorevoli. Cosa mi spetta in caso di trasferimento richiesto dall'azienda? 2

3 Il CCNL del 2005, art. 61, stabilisce che spetta al lavoratore il rimborso delle spese di viaggio. Inoltre, in caso di trasferimento con cambio di residenza, il CCNL del 2005, art. 102, attribuisce al lavoratore il rimborso delle spese di viaggio ex art. 61 per sé e per gli eventuali familiari conviventi, il rimborso delle spese di trasloco, il rimborso dell eventuale perdita del canone di locazione della casa di abitazione, il trattamento di diaria nella misura prevista dallo stesso art. 102 e con le eventuali maggiorazioni in caso in cui il trasferimento della residenza coinvolga anche il nucleo familiare, il contributo alloggio per la durata massima di 5 anni. I Contratti Integrativi Aziendali possono prevedere norme più favorevoli. Se svolgo lavoro straordinario, mi viene riconosciuta una maggiorazione, anche in caso di assunzione con contratto di apprendistato o d ingresso o a tempo determinato? Anche ai lavoratori a tempo determinato ed agli apprendisti può essere richiesto di effettuare lavoro straordinario. Le maggiorazioni di paga e le previsioni di recupero tramite banca delle ore spettano anche agli apprendisti ed ai lavoratori a tempo determinato. Posso ottenere una flessibilità di orario? Le flessibilità individuali di orario sono previste dal CCNL 2005 art. 99. Esse spettano anche ai lavoratori con contratto di apprendistato, d inserimento e a tempo determinato. Cosa devo fare in caso di malattia? Il CCNL, all art. 32 stabilisce che il dipendente giustifichi le assenze senza ritardo; tale clausola è da intendersi nel senso che le aziende devono essere tempestivamente comunicate al responsabile della filiale o ufficio ed altresì tempestivamente giustificate con certificato medico. Quali controlli della malattia possono essere disposti dal datore di lavoro. Ai sensi della legge n. 638/1983 art.5 e relativi decreti attuativi, Il datore di lavoro può chiedere alle competenti strutture pubbliche - ASL, INPS di effettuare visite fiscali al lavoratore assente per malattia. Il lavoratore ha quindi l obbligo di essere reperibile presso la propria abitazione tutti i giorni fra le ore 10 e 12 e fra le ore 17 e 19. Esiste un limite massimo di assenza per malattia? Il CCNL del 2005, art. 50, prevede per tutti i dipendenti, il cosiddetto comporto secco (periodo massimo di assenza per un unica malattia continuativa) ed il cosiddetto comporto per sommatoria (periodo massimo di assenza per una pluralità 3

4 di malattie, con riferimento ad un periodo di 4 anni a decorrere dall ultimo giorno di assenza). Per i lavoratori a tempo indeterminato con meno di 5 anni di anzianità, lo stesso art. 50 prevede un comporto secco di 6 mesi ed un comporto per sommatoria di 8 mesi. L art. 25 del CCNL del 2005 prevedeva per gli apprendisti un comporto ridotto, ma il rinnovo contrattuale del 2007 l ha equiparato a quello dei lavoratori a tempo indeterminato. Il comporto per i lavoratori a tempo determinato deve essere indicato nella lettera di assunzione, ma non può essere comunque inferiore ai limiti di legge, secondo un ovvio principio di proporzione fra la durata del rapporto di lavoro e la durata dell'assenza per malattia". Quali provvidenze e permessi posso ottenere in caso di maternità / paternità? La materia è disciplinata dal testo unico approvato con decreto legislativo n. 151/2000. In sintesi, la madre ha diritto ad un periodo di congedo obbligatorio di 5 mesi, 2 prima del parto e 3 successivamente; la legge consente altresì alla madre di posticipare di un mese l inizio di tale congedo; tale congedo è retribuito all 80% secondo la legge, ma il CCNL 2005, art. 51 prevede una retribuzione piena. Il congedo in questione può essere fruito, in alternativa, dal padre, per i 3 mesi successivi alla nascita, nei casi previsti specificatamente dalla legge. Al congedo di maternità / paternità si aggiungono i congedi parentali, spettanti sino al compimento dell 8 anno del bambino, spettanti per 6 mesi a favore della madre, per un massimo di 7 mesi dal padre (in alternativa), per 10 mesi dal genitore che si prende carico del bambino da solo; tali congedi sono retribuiti al 30%. In alternativa ai congedi parentali, la madre oppure il padre nei casi previsti dalla legge possono fruire di riposi giornalieri per allattamento di 2 ore, che si riducono ad un ora in caso di orario di lavoro inferiore alle 6 ore giornaliere. Infine, i genitori possono fruire di permessi per il caso di malattia dei figli, per la durata della malattia nel caso in cui il figlio abbia un età sino a 3 anni e nel limite di 5 giorni anni nel caso in cui il figlio abbia un età compresa fra i 3 e gli 8 anni. Tali provvidenze spettano anche ai lavoratori con contratto di apprendistato e a tempo determinato; la maternità tuttavia non sposta la scadenza del contratto a tempo determinato. I Contratti Integrativi Aziendali possono prevedere norme più favorevoli, distinte a seconda della tipologia del rapporto di lavoro. Posso ottenere permessi specifici per l assistenza di genitori anziani o di parenti in difficoltà di salute? Nel caso in questione possono essere richiesti i benefici di cui al decreto ministeriale n. 278/2000 attribuisce ai lavoratori dipendenti 3 giorni annui di permesso retribuito in caso di documentata grave infermità di un parente stretto. La richiesta deve essere preventivamente inoltrata all azienda. Una normativa più complessa è contenuta nella legge n. 104/1992, essa pure applicabile al caso di cui sopra. 4

5 Presupposto per ottenere i benefici di legge, è la dichiarazione di handicap in situazione di gravità, riconosciuta dalla commissione sanitaria per l invalidità civile presso l ASL. Una volta riconosciuta la situazione di gravità, il lavoratore ha diritto a 3 giorni mensili di permesso retribuito per l assistenza di un parente o affine entro il 3 grado; i permessi spettano nel caso in cui il lavoratore assista un parente convivente; qualora non vi sia convivenza, sono invece richiesti i requisiti dell assistenza continua e dell esclusività, precisati dalla legge stessa. Posso ricoprire cariche pubbliche elettive? Quali permessi mi spettano? Tutti i lavoratori dipendenti possono ricoprire cariche pubbliche elettive. I permessi spettanti sono previsti dal decreto legislativo n. 267/2000, art. 79, cui si fa rinvio. A titolo esemplificativo ed in sintesi, ai consiglieri comunali spettano permessi retribuiti per le intere giornate in cui è convocato il consiglio comunale, per il tempo necessario a partecipare alle riunioni di organi del Comune (es. commissioni consiliari), oltre a 24 ore mensili di permessi non retribuiti; ai sindaci ed agli assessori comunali spettano permessi retribuiti per le intere giornate in cui è convocato il consiglio comunale, per il tempo necessario a partecipare alle riunioni della giunta e degli altri organi del Comune, oltre a 24 ore mensili di permessi retribuiti (che salgono a 48 ore per i sindaci) ed ad ulteriori 24 ore mensili di permessi non retribuiti. Tali assenze devono essere giustificate dall Ente Locale e sono a carico dell Ente Locale medesimo. Posso ottenere permessi per svolgere l attività di scrutatore? Tutti i lavoratori dipendenti possono partecipare alle attività elettorali. I permessi spettanti sono previsti dal decreto del Presidente della Repubblica n. 361/1957 art. 119 (come sostituito dalla legge n. 53/1990), cui si fa rinvio. In sintesi, ai presidenti di seggio, scrutatori, segretari, rappresentanti di lista spettano: tanti giorni di permesso quanti sono i giorni di attività ai seggi nei giorni feriali, un giorno di permesso per la giornata di sabato (o in alternativa la retribuzione maggiorata), un giorno di permesso per la giornata di domenica. Posso ottenere permessi per motivi di studio? L argomento è disciplinato dalla legge n. 300/1970, art.10 e dal CCNL 2005, art. 53. In sintesi, agli studenti universitari è riconosciuto: un permesso corrispondente al giorno dell esame e quello precedente, oltre al permesso per il viaggio in caso di studenti fuori sede; un permesso di 5 giorni per l esame di laurea e di 3 giorni per la laurea magistrale; 20 ore di permesso annuo frazionabili in 4 giorni, un aspettativa non retribuita di 30 giorni per una sola volta nell ambito del corso di laurea. Agli studenti delle scuole medie superiori è riconosciuto: un permesso corrispondente al giorno di esami, oltre al permesso per il viaggio in caso di studenti fuori sede, un permesso di 8 giorni per l esame di licenza; 20 ore di permesso annuo frazionabili in 5

6 4 giorni, un aspettativa non retribuita di 30 giorni per una sola volta nell ambito del ciclo di studi. Ai lavoratori a tempo determinato spetta soltanto un giorno di permesso in corrispondenza con gli esami, ai sensi della legge n. 300/1970, mentre non spettano i permessi di cui al CCNL. I Contratti Integrativi Aziendali possono prevedere norme più favorevoli, distinte a seconda della tipologia del rapporto di lavoro. Qualora svolga attività extra ufficio, devo darne segnalazione alla Banca? L art. 32 del CCNL 2005 pone per tutti i dipendenti il divieto di prestare la propria opera a favore di terzi, salvo che sia autorizzata dalla banca. E quindi possibile svolgere attività extra ufficio, che devono però essere previamente segnalate ed autorizzate, con una valutazione che viene effettuata caso per caso. Se intendo dare le dimissioni, quali modalità devo seguire? L art. 70 del CCNL 2005 prevede che le dimissioni vangano rassegnate dal lavoratore con un mese di preavviso. Il preavviso deve essere effettivo, cioè il lavoratore deve essere effettivamente in servizio, salvo diverse pattuizioni con il datore di lavoro. E sicuramente opportuno che le dimissioni vengano presentate per iscritto, anche se il CCNL non prevede alcunché al riguardo, così come è opportuno che le diverse pattuizioni siano esse pure scritte. Le stesse norme valgono per gli apprendisti, lavoratori con contratto d inserimento e lavoratori a tempo determinato. 6