La difesa delle coltivazioni di IV gamma
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- Mariana Turco
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1 La difesa delle coltivazioni di IV gamma MACFRUT Rimini D. D Ascenzo- Servizio Fitosanitario Regione Abruzzo
2 Definizione Prodotti ortofrutticoli freschi, confezionati e pronti per il consumo che dopo la raccolta sono sottoposti a processi tecnologici di minima entità atti a valorizzarli seguendo le buone pratiche di lavorazione articolate nelle seguenti fasi : selezione, cernita, eventuale monda e taglio lavaggio, asciugatura e confezionamento in buste o in vaschette sigillate, con eventuale utilizzo di atmosfera protettiva direttamente pronti per il consumo
3 Per la produzione della IV gamma è indispensabile la massima accuratezza nel trattamento delle materie prime di base e l'utilizzo di alti livelli di tecnologia lungo tutta la filiera produttiva. Da anni ormai l'industria di IV gamma e le aziende agricole produttrici di materie prime seguono per la quasi totalità disciplinari di produzione integrata, scegliendo le più idonee tipologie di materie prime, limitando fortemente l'utilizzo di fitofarmaci in campo o in serra, con conseguente riduzione dei residui
4 Vantaggi prodotti IV gamma - capacità di dare risposta alle esigenze dei nuovi modelli di consumo ( praticità e velocità di preparazione) - freschezza del prodotto e carattere di genuinità e salubrità Consumi: - l Italia è il 3 paese in Europa per vendita di questi prodotti dopo Gran Bretagna e Francia - il valore economico dal 2010 è stabilmente attestato al di sopra dei 700 milioni di Euro - dal 1998 al 2010 crescita +200% poi flessione +8% nel 2010, +4.4% nel 2011, % nel 2012, nel 2013 calo del 3,5% per insalate e carote +2.8% per ortaggi pronti da cuocere
5 I prodotti più acquistati sono le insalate, le carote e i pomodorini da utilizzare in casa o fuori ma cominciano a diffondersi le vaschette di frutta già tagliata e sbucciata da gustare come snack rompi-digiuno durante la giornata o come risparmia tempo. A favorire la diffusione sono stati negli ultimi anni anche i distributori automatici. Tra i principali consumatori di vegetali pronti ci sono oltre sei milioni di single presenti in Italia che rappresentano un segmento di popolazione con uno stile di vita attento a risparmiare tempo Il loro consumo è soprattutto nelle regioni dell Italia settentrionale
6 - la superficie investita a ortaggi da foglia e da taglio è di circa ha coltivati soprattutto in aree particolarmente vocate, principalmente Lombardia, Campania e Veneto - le principali coltura sono: lattughe (lattughino), indivia riccia, indivia scarola, radicchio, rucola, bietola da foglia, valerianella, spinacino - la massima parte del prodotto viene commercializzata attraverso la GDO che detta norme precise in termini di: - residui di agrofarmaci - nitrati - metalli pesanti - parametri microbiologici
7 - Dal punto di vista fitopatologico i sistemi colturali adottati nella IV gamma e caratterizzati da: - alta densità di semina cicli di colture sullo stesso terreno - elevata specializzazione aziendale Aumentano fortemente il rischio per la diffusione di diverse fitopatie dovute soprattutto a: - agenti fungini - batteri - parassiti animali
8 - I patogeni fungini possono essere raggruppati e divisi per semplicità in: - agenti di patogeni vascolari - agenti di marciumi radicali - agenti di marciumi del colletto - agenti di patogeni fogliari
9 - I patogeni vascolari appartengo a diverse specie di fusarium e tracheoverticilliosi - sono caratterizzati da: riduzione dello sviluppo, clorosi fogliari, asimmetria dei cespi, imbrunimento dei tessuti vascolari - i fusarium sono caratterizzati dalla presenza formae speciales e di razze fisiologiche che ne determinano la specializzazione su determinate colture, sopravvive nel terreno come clamidospora, le tracheoverticilliosi, invece, sono molto più polifaghe e sono caratterizzate dal fatto che si perpetuano nel terreno per mezzo di microsclerozi - sono favoriti da livelli termici compresi tra 25 e 30 C e da elevata umidità - i maggiori danni sono determinati da Fusarium oxisporum f.sp. lactucae su lattuga di cui in Italia è nota la sola razza 1,Fusarium oxisporum ff.spp.raphani e conglutinas su valerianella e rucola, Fusarium oxisporum su cicoria
10 Tracheofusariosi
11 Agenti del marciume del colletto: Sclerotinia spp. Botrytis cinerea Colpiscono soprattutto lattuga, cicoria e indivia Le infezione si originano, in genere, a livello del colletto o delle foglie basali e provocano un rapido disfacimento molle dei tessuti infetti che ingialliscono e marciscono Una caratteristica tipica della malattia è l agevole distacco dell apparato radicale dal cespo. Con il progredire di essa le parti infette si ricoprono di un feltro miceliare biancastro, nel caso delle sclerotinie, o di una abbondante muffa grigia nel caso della botrite. Talvolta piante apparentemente sane ma in realtà infette possono manifestare sintomi anche in fase di trasporto o conservazione e costituire fonti di inoculo anche per i cespi sani adiacenti. Lo sviluppo delle infezioni è favorito da temperature comprese tra i 12 e 25 C e da elevati livelli di umidità. La capacità di crescita saprofitaria in assenza del proprio ospite e la abbondante produzione di sclerozi in grado di superare condizioni climatiche avverse conferiscono a questi patogeni una notevole capacità di persistenza nel terreno, fino a 10 anni
12 Sclerotinia
13 Agenti di marciumi radicali : Rizoctonia solani patogeno polifago in grado di sopravvivere nel terreno in forma saprofitaria è in grado di attaccare le piante sia in semenzaio che le piante adulte, soprattutto le foglie a contatto con il terreno le condizioni favorevoli per lo sviluppo sono condizioni di elevata umidità e temperature di circa 20 C
14 Rizoctonia su valerianella Rizoctonia su rucola
15 Agenti di patogeni fogliari: Sono molteplici e ogni si anno si segnalano nuove patologie Si ricordano gli agenti di peronospora: Bremia lactucae su lattuga Peronospora parasitica su rucola Peronospora valerianellae Agenti di mal bianco: Golovinomyces orontii su valerianella in grado di aggredire tutte le varietà
16 Altri importanti agenti di patologie fogliari sono: Alternaria japonica recentemente segnala (2010) su rucola con necrosi fogliari puntiformi a sviluppo circolare con alone clorotico e successivo disseccamento del lembo Plectosphaerella cucumerina su rucola segnalata per la prima volta nel 2012 che determina macchie necrotiche di foglie e steli e tipiche clorosi fogliari localizzate all apice e ai margini del lembo fogliare Phytophthora tentaculata su cicoria con marciumi del colletto, riduzione dello sviluppo e imbrunimento dei tessuti radicali Phoma valerianellae di cui si segnala una notevole recrudescenza che determina tipiche macchie nerastre rotondeggianti sulle foglie, imbrunimento e marciume a livello del colletto e morte della pianta
17 Phoma valerianella Mal bianco su valerianella
18 Un aspetto molto importante è quello della trasmissibilità di alcuni agenti fungini attraverso il seme: La diffusione mediante seme è confermata per: - Fusarium oxysporum f.sp. lactucae; - Fusarium oxysporum f.sp. raphani e conglutinans; - Verticillium dahliae (lattuga); - Phoma valerianellae; - Phitophtora tentaculata
19 Tra gli agenti di malattie batteriche si segnalano: Pectobacterium carotovorum, Erwinia carotovora, Pseudomonas marginalis, P. virdiflava, P.fluorescens, P. putida ecc. spesso si tratta di batteri pectinolitici che possono essere responsabili di infezioni sia in campo che in post- raccolta determinando marciumi molli penetrano attraverso lesioni presenti sulla superficie degli organi suscettibili o mediante aperture naturali (idatodi, stomi) sono favoriti da elevata umidità e scarsa ventilazione, eccessive concimazioni ecc. in molti casi è riconosciuta la trasmissibilità attraverso il seme che ne favorisce la diffusione
20 I parassiti animali si segnalano: Afidi : Nasonovia ribis nigri, Hyperomyzus, Aphis gossypii, Aphis fabae ecc. che determinano infestazioni delle parti verdi con deperimenti vegetativi, deformazioni e imbrattamenti degli organi attaccati soprattutto su lattughe, cicoria e rucola nottue fogliari e terricole: Spodoptera spp., Mamestra brassicae ecc. con la formazione di rosure, escavazioni sulle parti verdi, anche dopo la raccolta e interessano rucola, lattughe e spinacino tignola delle crucifere: Plutella xilostella su rucola ditteri antomidi o mosca minatrice: Pegomyia, soprattutto su spinacino con la formazione di mine talora molto estese
21 aleirodidi: Areylodes proletella su brassicacee con deperimenti vegetativi e imbrattamento della vegetazione tripidi: Frankliniella soprattutto su lattuga e bietole acari : Tyrophagus similis su spinacio e rucola sciaridi: Bradysia spp. su rucola e lattuga che causano diffusi marciumi drosofilidi: Scaptomyza flava su rucola e bietola con la formazione di aree moli e deliquescenti molluschi e gasteropodi che attaccano tutte le colture e causano rosure più o meno ampie, grosse cavità e presenza di muco
22 Altica su rucola
23 Afidi
24 Metodi di difesa agronomici genetici chimici fisici biologici
25 la difesa agronomica si basa su razionali pratiche colturali: adottare adeguate rotazioni colturali (anche se di difficile attuazione), fittezza di impianto non molto elevata, equilibrate concimazioni, corretta gestione dell irrigazione della luminosità, della ventilazione e gestione del terreno soprattutto riguardo al ph ma anche scrupolosa osservanza delle norme igieniche come l accurata rimozione delle piante della coltura precedente, disinfezione degli attrezzi utilizzati per le coltivazioni e degli operatori stessi
26 la difesa genetica: impiego di cultivar resistenti e/o tolleranti Ciò è possibile soprattutto per alcune patologie come i Fusarium, esistono infatti cultivar di lattuga resistenti alla razza 1, il 30% della tipologia batavia mostra un buon livello di resistenza, così come il 70% della tipologia lollo, le lattughe cappuccine, invece, sono molto suscettibili Tuttavia aspetti negativi sono legati a: estrema dinamicità del panorama varietale selezione di razze fisiologiche diverse da quelle nei confronti delle quali si era individuata la resistenza
27 la difesa chimica l impatto delle recenti normative europee ha, di fatto, limitato l impiego di alcuni prodotti e permangono criticità su alcune colture es. rucola e valerianella e su alcune patologie l impegno delle società agrochimiche è stato, negli ultimi anni, notevole sostenendo il processo registrativo su colture considerate minori è necessario, però, che l agricoltore acquisisca consapevolezza dell importanza della corretta gestione delle resistenze attraverso l utilizzo di principi attivi a diverso meccanismo di azione crescente ruolo dei DPI che nelle LGN da tempo ricomprendono queste colture dando indicazioni precise circa il numero massimo di interventi ammessi per ciascun p.a.
28 Peronospora Lattuga a cespo Valerianella Cicorino Spinacino Rucola Prodotti rameici Fosetyl-Al Metalaxil Matalaxil-M Cimoxanil Mandipropamide (Pyraclostrobin +Dimetomorf (Fenamidone + Fosetyl- Al) Propamocarb Propamocarb+Fose tyl-al (Ametoctradina + Dimetomorf) (Fluopicolide + Propamocarb) Bacillus amyloliquefacens Prodotti rameici (Propamocarb+Fosetyl) (Fluopicolide+Propamoca rb) Bacillus amyloliquefacens Prodotti rameici Propamocarb Propamocarb+Fose tyl Prodotti rameici Matalaxil- M Cimoxanil Propamoca rb Fosetyl-Al Prodotti rameici Mandipropami de Metalaxyl-M +rame (Fluopicolide + Propamocarb) (Propamocarb+ Fosetyl-Al) Bacillus amyloliqueface ns
29 Sclerotinia e botrite Lattuga a cespo Valerianella Cicorino Spinacin o Tolclofos metile Cyprodinil+Fludioxo nil (Boscalid + Pyraclostrobin) Fenexamide Bacillus amyloliquefacen s Bacillus subtilis (Boscalid + Pyraclostrobin) Cyprodinil+Fludioxo nil Iprodione Fenexamide Trichoderma harzianum Bacillus amyloliquefacen s Boscalid+ pyraclostrobi n Cyprodinil+fludiox onil Fenexamide Trichoderma harzianum Bacillus amyloliquefac ens Pyraclos trob in + Bos cali d Rucola Tricoderma spp. Boscalid+Pyraclostro bin Ciprodinil+Fludioxoni l Iprodione Fenexamide
30 Afidi Lattuga a cespo Valerianella Cicorino Spinacino Rucola Alfa-Cipermetrina Zeta- Cipermetrina Lambda-cialotrina Acetamiprid Thiametoxam Deltametrina Spirotetramat Piretrine pure (Imidacloprid+Cifl utrin) Thiametoxam Imidacloprid Acetamiprid Spirotetramat Deltametrina Piretrine pure Zeta- Cipermetrina Lambdacialotrina (Imidacloprid+Ci flutrin) Thiametoxam Imidacloprid Acetamiprid Spirotetramat Deltametrina Azadirac tina Piretrine pure Azadiractina Deltametrina Thiamethoxam Imidacloprid Imidacloprid + Ciflutrin Acetamiporid Spirotetramat
31 Nottue fogliari Lattuga a cespo Valerianella Cicorino Spinacino Rucola Bacillus thuringiensis Alfa-Cipermetrina Zeta-Cipermetrina Lambda-cialotrina Indoxacarb Spinosad Deltametrina Clorantraniliprole Emamectina Piretrine pure Etofenprox Deltametrina Spinosad Emamectina Clorantraniliprole Metoxifenozide Metaflumizone Bacillus thuringiensis Bacillus thuringiensis Deltametrina Lambda-cialotrina Etofenprox Indoxacarb Spinosad Clorantraniliprole Bacillus thuri ngien sis Azadiract ina Etofenpro x Indoxaca rb Spinosad Metoxife nozid e Bacillus thuringiensis Azadiractina Piretrine pure Deltametrina Clorantraniliprole Etofenprox Spinosad Emamectina Metaflumizone
32 metodi fisici Sono legati soprattutto alla concia dei semi in termoterapia con acqua calda es C per Utilizzo di vapore per la disinfezione dei suoli Solarizzazione metodo efficace ma è difficile lasciare il terreno senza coltura nel periodo estivo
33 metodi biologici: Sono ancora pochi i microorganismi utilizzabili nella pratica poiché già registrati Come concia del seme nei confronti di Fusarium oxisporum f.sp. lactucae si sottolinea la buona attività di Bacillus subtilis e Streptomyces griseoviridis su spinacio nei confronti di Verticillium e Alternaria Nei confronti di Sclerotinia sclerotiorum apprezzabili risultati sono stati ottenuti da Coniothirium minitans e l impiego combinato di Trichoderma harzianum e Trichoderma viride
34 un ulteriore elemento da considerare è la possibilità di rischio di infezioni causate da microrganismi patogeni per l uomo e riconducibili a batteri quali Bacillus cereus, Campylobacter spp., Clostridium spp., Escherichia coli, Salmonella spp., Staphylococcus aureus, Listeria monocytogenes ecc. anche in questo caso le fitopatie, peggiorando direttamente la qualità dei prodotti, li possono rendere più vulnerabili agli attacchi microbici
35 Conclusioni la IV gamma costituisce un complesso sistema di produzione in cui l intensificazione colturale può portare all insorgenza di nuovi e gravi problemi fitopatologici le norme europee e le richieste della GDO rendono sempre più limitata la disponibilità di mezzi chimici di difesa in questo contesto le pratiche agronomiche assumono un ruolo preponderante la diffusione di gravi patogeni attraverso la semente infetta costituisce un ulteriore elemento di criticità va incentivata la ricerca genetica al fine di individuare varietà dotate di un certo livello di resistenza e/o tolleranza
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