CONCILIAZIONE FAMIGLIA- LAVORO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CONCILIAZIONE FAMIGLIA- LAVORO"

Transcript

1 CONCILIAZIONE FAMIGLIA- LAVORO CONCILIAZIONE & WELFARE DI COMUNITA : UNO SGUARDO CONDIVISO Sant Omobono Terme -10 settembre 2015

2 DEFINIZIONE Etimologicamente, il termine conciliazione deriva da concilium, a sua volta formato da cum calare, che si traduce con chiamare insieme. Secondo tale accezione, conciliare significa mediare, individuare un punto di incontro tra posizioni-interessi contrastanti. può essere definita come la distanza (quasi incolmabile) tra famiglia e lavoro; facendo in modo che sfera privata e professionale non siano più ambiti contrastanti e paralleli, bensì territori incrociati ed interrelati, reciprocamente dipendenti; deve essere considerata in un ottica più ambia, quindi meno vincolata alla famiglia; non deve essere considerata una questione femminile ma in una dimensione familiare.

3 IL CONTESTO 1. mutamenti sociali, demografici e culturali 2. Instabilità del vecchio schema di famiglia e delle relazioni personali; 3. cambiamenti nella tipologia standard di organizzazione e funzione del lavoro. 4. nuove tipologie di bisogni;

4 Legislazione di riferimento Legge 6 dicembre 1971, n 1044: Piano quinquennale per l istituzione di asili. Nido comunale con il concorso dello Stato; Legge 30 dicembre 1971, n 1204: tutela delle lavoratrici madri; Legge 10 aprile 1991, n 125: Azioni positive per la realizzazione della parità uomo-donna nel lavoro; Legge 8 marzo del 2000 n 53: Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione per il coordinamento dei tempi della città; Il Piano Italia 2020 per l inclusione delle donne nel mercarto del lavoro dicembre 2009; L intesa Governo. Parti sociali 7 marzo 2011.

5 GLI STRUMENTI: Organizzazione del lavoro. Flessibilità degli orari di lavoro (interventi su durata e distribuzione, elasticità in entrata e uscita); Costituzione di una banca delle ore, che prevede la possibilità di recuperare le ore straordinarie in occasione di necessità familiari (attraverso software unico per gli attori che promuovono tale misura) Aspettative e permessi che si estendano oltre i termini di legge (per es. per il periodo di inserimento al nido/scuola materna); Part-time; Telelavoro Cultura e informazione. Sportello family-friendly per la consulenza su questioni relative alla conciliazione; Azioni di formazione del personale, dei responsabili e dei dirigenti in tema di conciliazione, Servizi di consulenza per la realizzazione del piano di congedo personalizzato, supportando la definizione di tempi e modalità; Rivisitazione della posizione lavorativa, concertata con il dipendente, nelle fasi di rientro dalla maternità: es. telelavoro o part-time combinati con una nuova assegnazione d impiego; Programmi ed azioni, quali: aggiornamento, affiancamento, counseling e formazione, volti a favorire il reinserimento dopo un assenza prolungata.

6 GLI STRUMENTI (II parte): Indennità e benefit aziendali (retribuzioni/voucher/aiuti fiscali). Al fine di valorizzare la qualità del rapporto famiglia-lavoro, possono essere necessari dei supporti concreti legati al sistema di retribuzione. Integrazione all indennità per maternità e congedo parentale; Indennità per la famiglia; Sostegni per i costi dei servizi di conciliazione; Borse di studio e stage per i figli dei dipendenti; Prestiti, mutui, anticipazioni Tfr; Affitto agevolato, indennità trasloco, altre misure per l abitazione; Kit di generi o contributi per l acquisto di beni utili alla cura dei figli. Servizi di cura e time saving. Il lavoratore può avere bisogno di supporti specifici nell adempimento di incombenze legate alla vita familiare. promozione di una rete di servizi di supporto alle esigenze di sostegno della famiglia nei compiti di cura, con particolare riferimento ai figli e alle persone non autosufficienti. Servizi educativi (asili nido, baby-parking, doposcuola, supporto allo studio, ludoteche); Servizi di trasporto o per l accompagnamento dei bambini a/da scuola; Servizi di facilitazione (accesso ai servizi territoriali, servizi informativi); Servizi di sostegno alle attività domestiche; Altri servizi interni (gastronomia, lavanderia, spesa on-line, spesa raggruppata).

7 Programma di Regione Lombardia di conciliazione biennio Obiettivi Rilanciare la contrattazione aziendale quale leva strategica per aumentare salari e produttività, attraverso l adozione di modelli organizzativi flessibili volti a favorire nuova occupazione, forme di conciliazione e di welfare aziendale ; Rafforzare le misure per l inserimento lavorativo delle donne anche attraverso l autoimprenditorialità e promuovere la parità tra uomini e donne e la conciliazione tra vita professionale e privata, attraverso obiettivi specifici e conseguenti azioni; Sostenere l occupazione femminile, attraverso azioni prioritarie nell ambito dell accessibilità dei servizi di conciliazione, dell introduzione di elementi di flessibilità nell organizzazione del lavoro, della promozione di misure di welfare aziendale ed interaziendale, dell attivazione di nuove opportunità di lavoro e di qualificazione dei profili professionali nei settori e della conciliazione e dello sviluppo di pari opportunità; Promuovere interventi a favore delle politiche territoriali di conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari, attraverso lo sviluppo e il potenziamento dell esperienza dei partenariati territoriali, finalizzati a rispondere ai bisogni locali di conciliazione; Migliorare l offerta di servizi/interventi di cura e di altri servizi alla persona, tra cui i servizi socio educativi per l infanzia, rendendoli maggiormente accessibili, flessibili e modulabili in risposta alle sempre più articolate esigenze di conciliazione famiglialavoro;

8 PIANO TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI BERGAMO Sintesi degli obiettivi: 1. Ampliare le rete territoriale non solo dal punto di vista numerico dei componenti, ma anche per la sua tipologia di composizione; 2. sperimentare nuove modalità di lavoro che favoriscano la conciliazione vita lavoro e siano al tempo stesso economicamente convenienti e produttive oltre che sostenibili per le imprese; 3. Migliora la diffusione di informazioni sulle opportunità e l accesso sui servizi resi disponibili; 4. Favorire lo sviluppo della connessione tra gli interventi di welfare e conciliazione nelle aziende.

9 RETE TERRITORIALE gli Accordi Territoriali permettono la nascita di reti territoriali per il coinvolgimento attivo di tutti i soggetti che possono concorrere alla realizzazione di una rete integrata di servizi e di interventi per favorire la conciliazione in ambito locale e orientarsi verso un sistema integrato di risorse finanziarie di sostegno. CONSIGLIERA DI PARITA DELLA PROVINCIA DI BERGAMO DIOCESI di Bergamo 14 AMBITI TERRITORIA LI REGIONE LOMBARDI A PROVINCIA BERGAMO AAB Confartigianato Bergamo ASCOM Confcommercio Bergamo API Confimi Bergamo Confcooperative Bergamo Confesercenti Bergamo CNA Bergamo CIA Bergamo Coldiretti Bergamo LIA Bergamo FAI Bergamo IMPRESE E TERRITORIO TAVOLO DEL TERZO SETTORE SINDACATI (CISL, CGIL E UIL) ASL DI BERGAMO UNEBA BERGAMO FONDAZI ONE CLERICI CAMERA DI COMMERCIO DI BERGAMO COMUNE DI BERGAMO

10 IL PROGETTO: CONCILIAZIONE & WELFARE DI COMUNITA : UNO SGURADO CONDIVISO A fronte della variegata situazione sociale dell Ambito della Valle Imagna risulta fondamentale individuare come finalità generale delle diverse azioni del progetto la promozione di un nucleo di coordinamento che sviluppi il pensiero di comunità promotrice di conciliazione, comunità educante che promuove care solidale e nuovo welfare di comunità. Le linee guida del progetto. 1. promuovere un tavolo di raccordo e confronto fra le istituzioni, le realtà imprenditoriali del territorio e i servizi per sviluppare azioni condivise sul tema della conciliazione dei tempi di vita e del miglioramento della qualità del vivere nelle comunità afferenti all Ambito Valle Imagna; 2. promuovere azioni che facilitino la conciliazione fra le esigenze delle imprese e le necessità dei dipendenti ; 3. promuovere azioni per facilitare l accesso ai servizi dedicati alla cura dei minori da parte delle famiglie.

11 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA Azione 1. Creazione di un osservatorio dei tempi ed orari dei servizi educativi presenti sul territorio e dei bisogni di cura delle famiglie nella fascia 0-3 anni e 0 10 anni. Azione 2. Creazione di un Tavolo della Conciliazione di Ambito che promuova le azioni del progetto, le condivida e crei una rete proficua fra istituzioni, servizi, cittadini e imprese; Il tavolo avrà una funzione di coordinamento e di promozione delle risposte, condivise all interno dello stesso operando in maniera flessibile e coordinata. Azione 3. Contributi per l'acquisto dei servizi per l'infanzia, ovvero l introduzione in via sperimentale per il periodo di contributi economici rivolti ai nuclei familiari per favorire l accesso ai servizi per l infanzia (nidi) presenti sul territorio e supportare così il rientro delle madri nel mondo del lavoro. Azione 4. Integrazione economica al reddito di madri sole in situazione di difficoltà economica per l accesso ai servizi di per l'infanzia, pubblici o privati accreditati. Azione 5. Sostegno per le famiglie con figli di età superiore ai 18 mesi, per facilitare la fruizione ai servizi educativi, quali ad esempio: extrascuola, campi scuola, CRE.

12 CONTRIBUTI PREVISTI Elenco erogazione destinatari Risorse messe a disposizione Quota del contributo in N. Voucher erogabili Voucher nidi Voucher caregiver anziani e disabili

13 I DATI RACCOLTI I dati delle nuove iscrizioni ai si Asili nido: n. 101 iscrizioni per l a.s. 2015/2016; Frequenza 73,3 % full time e 26,7% part time; Genitori lavoratori 97 % entrambi e 3% solo uno. 195 Lavoratori: di cui dipendenti 82% (di cui 54% sono donne) e 18% autonomi (di cui il 71% sono uomini)

14 GRAFICO: OCCUPAZIONE DEI GENITORI (valori percentuali) 45,0 40,0 40,2 35,0 30,0 30,9 25,0 22,4 24,5 20,0 18,4 madre 15,0 10,0 5,0 11,3 8,2 4,1 4,1 10,2 2,1 4,1 4,1 6,1 3,1 6,1 padre 0,0

15 I RISULTATI ATTESTI Promozione di un nuovo welfare di Comunità: il lavoro e le dinamiche di incontro fra esigenze famigliari e di accadimento dei figli e impegno lavorativo entrano a far parte degli ambiti di intervento degli enti locali. L'azione congiunta dell'amministrazione pubblica e dei soggetti sociali crea una rete che da valore aggiunto per i soggetti destinatari. Punti di forza Già presente un tavolo di raccordo fra i diversi servizi territoriali per infanzia al fine di promuovere pensieri e strategie comuni rispetto all offerta di ogni singolo servizio, pensando azioni che si integrino per garantire un sistema il più attento possibile alle esigenze di Comunità. Possibili punti di debolezza Prevalenza nel territorio di piccole e micro imprese all interno delle quali non è semplice intessere relazioni e promuovere pensieri di conciliazione; questa difficoltà si esprime non per mancanza di pratiche concrete di conciliazione fra esigenze aziendali ed esigenze dei nuclei famigliari, quanto piuttosto nell incapacità di sistematizzare tali azioni e di condividerle all interno della Comunità. RISULTATI ATTESI: Azione 1. studio e analisi delle offerte promosse dai servizi territoriali e verifica dell incontro domanda offerta. Miglioramento dei servizi. Azione 2. Creazione del Tavolo Conciliazione di Ambito Azione 3., 4. - Sostegno alla Comunità e alle famiglie per l accesso ai servizi; miglioramento delle condizioni di Welfare di Comunità.

Conciliazione e flessibilità d'orario. Soluzioni per i genitori e per le imprese: l'art. 9 della l.53/00

Conciliazione e flessibilità d'orario. Soluzioni per i genitori e per le imprese: l'art. 9 della l.53/00 con il cofinanziamento della in collaborazione con Il Comune di Pordenone - Assessorato alle Pari Opportunità Lara La Rete Rosa Delle Pari Opportunita Consigliera di Parità Provincia di Pordenone Conciliazione

Dettagli

Progetto di supporto alle attività dell Ufficio della Consigliera Nazionale di Parità

Progetto di supporto alle attività dell Ufficio della Consigliera Nazionale di Parità Progetto di supporto alle attività dell Ufficio della Consigliera Nazionale di Parità Buone Prassi per la Conciliazione dei tempi di cura e di lavoro in Italia Linea di Attività III PREMESSA Conciliazione:

Dettagli

Programma per migliorare lavoro/conciliazione in Veneto

Programma per migliorare lavoro/conciliazione in Veneto Programma per migliorare lavoro/conciliazione in Veneto Un nuovo patto per il Lavoro, la Famiglia, la Società Consigliera di Parità del Veneto Sandra Miotto 31 Maggio 2013 Normativa nazionale Legge 215/2012:

Dettagli

PER LA CONCILIAZIONE VITA -LAVORO

PER LA CONCILIAZIONE VITA -LAVORO «COMPLESSI EQUILIBRI» La Conciliazione famiglie e lavoro in tutte le sue declinazioni Alleanza territoriale Sud Est Asl MILANO 2 LA REGIONE LOMBARDIA PER LA CONCILIAZIONE VITA -LAVORO SABINA GUANCIA Programma

Dettagli

Conciliazione famiglia e lavoro

Conciliazione famiglia e lavoro Conciliazione vita e lavoro: i servizi della Provincia e del territorio e la loro integrazione nel progetto WHP Gloria Cornolti Sportello Welfare Provincia di Bergamo 5 dicembre 2012 Rete WHP bergamo 2

Dettagli

SOSTEGNO DEL WELFARE AZIENDALE ED INTERAZIENDALE E DELLA CONCILIAZIONE FAMIGLIALAVORO IN LOMBARDIA. Milano, 7 febbraio 2013

SOSTEGNO DEL WELFARE AZIENDALE ED INTERAZIENDALE E DELLA CONCILIAZIONE FAMIGLIALAVORO IN LOMBARDIA. Milano, 7 febbraio 2013 SOSTEGNO DEL WELFARE AZIENDALE ED INTERAZIENDALE E DELLA CONCILIAZIONE FAMIGLIALAVORO IN LOMBARDIA Milano, 7 febbraio 2013 In attuazione della DGR 4221/2012 Emanazione del bando «SOSTEGNO DEL WELFARE AZIENDALE

Dettagli

IMPRESE IN PARI. Premio intitolato a Fiorella Ghilardotti INFORMAZIONI SULL AZIENDA. Località.. Via..

IMPRESE IN PARI. Premio intitolato a Fiorella Ghilardotti INFORMAZIONI SULL AZIENDA. Località.. Via.. IMPRESE IN PARI Premio intitolato a Fiorella Ghilardotti INFORMAZIONI SULL AZIENDA DATI IDENTIFICATIVI DELL AZIENDA Ragione sociale Sede legale Unità produttiva per la quale si compila il questionario.

Dettagli

Programma di Interventi per l Accordo Territoriale di Genere CONCILIARE PER CRESCERE INSIEME

Programma di Interventi per l Accordo Territoriale di Genere CONCILIARE PER CRESCERE INSIEME PIANO DI LAVORO TERRITORIALE PER LA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO NELLA PROVINCIA DI NAPOLI POR CAMPANIA FSE 2007-2013 Programma di Interventi per l Accordo Territoriale di Genere CONCILIARE

Dettagli

CUG PROGETTO NIDO AZIENDALE

CUG PROGETTO NIDO AZIENDALE CUG PROGETTO NIDO AZIENDALE PREMESSA 1. La riorganizzazione dei luoghi e dei tempi di lavoro va di pari passo con l evoluzione del modello tradizionale di famiglia, che vede la donna impegnata nel proprio

Dettagli

CODICE DELLE PARI OPPORTUNITÀ TRA UOMO E DONNA

CODICE DELLE PARI OPPORTUNITÀ TRA UOMO E DONNA Città di Ozieri Provincia di Sassari PIANO AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2013-2015 Ex art. 48 D.Lgs. n. 198/2006 CODICE DELLE PARI OPPORTUNITÀ TRA UOMO E DONNA Allegato alla deliberazione della Giunta Comunale

Dettagli

Tavolo Conciliazione Vita Lavoro DG Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale

Tavolo Conciliazione Vita Lavoro DG Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale Tavolo Conciliazione Vita Lavoro DG Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale Milano, 2 febbraio 2017 ore 16.00 Programmazione 2014 2016 La governance I piani sono stati costruiti ascoltando i territori

Dettagli

QUESTIONARIO SULLE POLITICHE AZIENDALI DI WELFARE E CONCILIAZIONE VITA-LAVORO

QUESTIONARIO SULLE POLITICHE AZIENDALI DI WELFARE E CONCILIAZIONE VITA-LAVORO QUESTIONARIO SULLE POLITICHE AZIENDALI DI WELFARE E CONCILIAZIONE VITA-LAVORO Il presente questionario è promosso dalla Camera di Commercio di Cremona e da sei associazioni di categoria del territorio

Dettagli

ACCORDO QUADRO DI SVILUPPO TERRITORIALE PER LA PROMOZIONE DI POLITICHE DI PARITA

ACCORDO QUADRO DI SVILUPPO TERRITORIALE PER LA PROMOZIONE DI POLITICHE DI PARITA ACCORDO QUADRO DI SVILUPPO TERRITORIALE PER LA PROMOZIONE DI POLITICHE DI PARITA TRA LA CONSIGLIERA DI PARITA DELLA PROVINCIA DI CREMONA LA PROVINCIA DI CREMONA IL COMUNE DI CREMONA E GLI ENTI PUBBLICI

Dettagli

Lavoro e famiglia: strumenti e opportunità

Lavoro e famiglia: strumenti e opportunità Lavoro e famiglia: strumenti e opportunità Comunità delle Giudicarie Tione di Trento, 2 ottobre 2012 Provincia Autonoma di Trento CONSIGLIERA DI PARITÀ 1 Il mercato del lavoro in Trentino: alcuni dati

Dettagli

AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO

AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO UNIONE ITALIANA DEL LAVORO SEDE NAZIONALE SEDE EUROPEA Segreteria Confederale 00187 ROMA VIA LUCULLO 6 R. DU GOVERNEMENT PROVISOIRE, 34 TELEFONO 47531 1000 BRUXELLES TELEX 622425 TELEFONO 00322 / 2178838

Dettagli

Gli interventi dell Agenzia del lavoro a sostegno dell'occupazione femminile

Gli interventi dell Agenzia del lavoro a sostegno dell'occupazione femminile Gli interventi dell Agenzia del lavoro a sostegno dell'occupazione femminile 12 maggio 2016 Gli interventi dell agenzia del lavoro a sostegno dell occupazione femminile Indicatori del mercato del lavoro

Dettagli

Il Comitato Unico di Garanzia

Il Comitato Unico di Garanzia Il Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni Sensibilizzazione e prevenzione per il benessere lavorativo: IL PIANO TRIENNALE

Dettagli

LE POLITICHE SUL BENESSERE FAMILIARE LP 1/2011 del 2/3/2011

LE POLITICHE SUL BENESSERE FAMILIARE LP 1/2011 del 2/3/2011 LE POLITICHE SUL BENESSERE FAMILIARE LP 1/2011 del 2/3/2011 SISTEMA INTEGRATO DI POLITICHE STRUTTURALI PER IL BENESSERE FAMILIARE E LA NATALITÀVALORIZZANDO IL PROPRIO CAPITALE TERRITORIALE VULNERABILITÀ

Dettagli

Reti territoriali e Alleanze locali di conciliazione

Reti territoriali e Alleanze locali di conciliazione Reti territoriali e Alleanze locali di conciliazione FRANCESCA BRIANZA Assessore Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale Milano 14 luglio 2016 Riservato e confidenziale Alcuni dati Ultimo aggiornamento

Dettagli

L AUDIT FAMIGLIA & LAVORO

L AUDIT FAMIGLIA & LAVORO L AUDIT FAMIGLIA & LAVORO Il processo di certificazione e valutazione degli interventi organizzativi Family Friendly 1 COS E L AUDIT E uno strumento di management adottato su base volontaria dalle organizzazioni

Dettagli

I Gruppi Cicogna : l integrazione fra politiche e servizi sociali e sanitari

I Gruppi Cicogna : l integrazione fra politiche e servizi sociali e sanitari Il Percorso Nascita nella Regione Emilia Romagna. L esperienza del territorio forlivese: i Gruppi Cicogna e non solo Nadia Bertozzi Centro Famiglie Comune di Forlì Forlì 23-24 febbraio 2007 1 I Gruppi

Dettagli

COMUNE DI SALERNO PIANO DI AZIONI POSITIVE ( 2015/2018 )

COMUNE DI SALERNO PIANO DI AZIONI POSITIVE ( 2015/2018 ) COMUNE DI SALERNO PIANO DI AZIONI POSITIVE ( 2015/2018 ) È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l'origine etnica o sociale, le

Dettagli

Piano triennale di Azioni Positive 2009 / 2011

Piano triennale di Azioni Positive 2009 / 2011 PIANO TRIENNALE delle AZIONI POSITIVE 2009 / 2011 0 Premessa La legge n. 125/1991 Azioni positive per la realizzazione della parità uomo donna nel lavoro e i decreti legislativi 196/2000 e 165/2001 nonchè

Dettagli

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 ADOZIONE SCUOLA Percorso per l attuazione l del Protocollo d Intesa d tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 LE FINALITA Promuovere

Dettagli

COMUNE DI CASOREZZO PIANO DI AZIONI POSITIVE DEL COMUNE DI CASOREZZO TRIENNIO

COMUNE DI CASOREZZO PIANO DI AZIONI POSITIVE DEL COMUNE DI CASOREZZO TRIENNIO COMUNE DI CASOREZZO Provincia di Milano PIANO DI AZIONI POSITIVE DEL COMUNE DI CASOREZZO TRIENNIO 2015 2017 Approvato con deliberazione G.C. n. 36 del 12/03/2015 PIANO DI AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2015-2017

Dettagli

AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO FORMULARIO N. 10 INCLUSIONE SOCIALE

AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO FORMULARIO N. 10 INCLUSIONE SOCIALE POR SARDEGNA 2000-2006 AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO FORMULARIO N. 10 INCLUSIONE SOCIALE PROPOSTE DI PATTI PER IL SOCIALE Allegato dell Avviso Pubblico 6.1 APRILE

Dettagli

PIANO TRIENNALE delle AZIONI POSITIVE 2013 / 2015

PIANO TRIENNALE delle AZIONI POSITIVE 2013 / 2015 PIANO TRIENNALE delle AZIONI POSITIVE 2013 / 2015 1 Piano triennale di Azioni Positive 2013 / 2015 Premessa Le azioni positive sono misure temporanee speciali che, in deroga al principio di uguaglianza

Dettagli

Servizi socio educativi per la prima infanzia. Comune di Torino

Servizi socio educativi per la prima infanzia. Comune di Torino Servizi socio educativi per la prima infanzia Esperienze di welfare familiare Comune di Torino 2013-2016 Non chiedere: qual è il problema? chiedi: qual è la storia? solo così scoprirai qual è davvero il

Dettagli

Avviso Welfare aziendale e conciliazione

Avviso Welfare aziendale e conciliazione Avviso Welfare aziendale e conciliazione Consultazione pubblica e firma Protocollo d intesa CONSULTAZIONE Pubblicazione informativa preliminare LAVORO FEMMINILE e INNOVAZIONE AZIENDALE Sostenere il lavoro

Dettagli

POR Fondo Sociale Europeo ASSE II INCLUSIONE SOCIALE. Progetto

POR Fondo Sociale Europeo ASSE II INCLUSIONE SOCIALE. Progetto POR Fondo Sociale Europeo 2014-2020 ASSE II INCLUSIONE SOCIALE Progetto PIN - Padova INclusiva Rete padovana per l inclusione sociale e l inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati attraverso politiche

Dettagli

Convegno di Kick-Off del Progetto E.L.E.N.A.

Convegno di Kick-Off del Progetto E.L.E.N.A. Convegno di Kick-Off del Progetto E.L.E.N.A. Verso una nuova organizzazione del lavoro pubblico e privato Le opportunità del Lavoro Agile per donne e uomini Il «Lavoro Flessibile» nel sistema welfare integrato

Dettagli

UNIONE ITALIANA DEL LAVORO

UNIONE ITALIANA DEL LAVORO Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali UFFICIO DELLA CONSIGLIERA DI PARITA Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Territoriale del Lavoro di BRESCIA UNIONE ITALIANA DEL LAVORO

Dettagli

Leggere fa bene alla salute. La costruzione di una buona pratica di comunità

Leggere fa bene alla salute. La costruzione di una buona pratica di comunità Leggere fa bene alla salute La costruzione di una buona pratica di comunità La Regione Umbria e la «lettura» La Regione Umbria riconosce nella «lettura» una risorsa strategica su cui investire per lo sviluppo

Dettagli

ANDARE A TEMPO: L ESPERIENZA DI NEGOZIAZIONE A SUPPORTO DELLA CONCILIAZIONE E DEL WELFARE NEL SETTORE BANCARIO. Centro Studi Cisl 7 aprile 2016

ANDARE A TEMPO: L ESPERIENZA DI NEGOZIAZIONE A SUPPORTO DELLA CONCILIAZIONE E DEL WELFARE NEL SETTORE BANCARIO. Centro Studi Cisl 7 aprile 2016 ANDARE A TEMPO: L ESPERIENZA DI NEGOZIAZIONE A SUPPORTO DELLA CONCILIAZIONE E DEL WELFARE NEL SETTORE BANCARIO Centro Studi Cisl 7 aprile 2016 QUALI ESIGENZE colleghi/e Conciliazione tempi di vita e tempi

Dettagli

BANDO PER LA PROMOZIONE DI RETI INTERAZIENDALI PER LA CONCILIAZIONE FAMIGLIA LAVORO

BANDO PER LA PROMOZIONE DI RETI INTERAZIENDALI PER LA CONCILIAZIONE FAMIGLIA LAVORO BANDO PER LA PROMOZIONE DI RETI INTERAZIENDALI PER LA CONCILIAZIONE FAMIGLIA LAVORO SCHEDA TECNICA DI PROGETTO Titolo del progetto CHI PRESENTA IL PROGETTO 1. Anagrafica proponente, titolare, legale rappresentate,

Dettagli

RAPPORTO ANNUALE 2006 CONSIGLIERA DI PARITA PROVINCIA DI PIACENZA

RAPPORTO ANNUALE 2006 CONSIGLIERA DI PARITA PROVINCIA DI PIACENZA UFFICIO DELLE CONSIGLIERE PROVINCIALI DI PARITA P I A C E N Z A RAPPORTO ANNUALE 2006 CONSIGLIERA DI PARITA PROVINCIA DI PIACENZA (AI SENSI DELL ART.3 - COMMA 5 - DEL DECRETO LEGISLATIVO 23.05.2000, N.196)

Dettagli

Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere

Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere stipulato tra Provincia di Lucca e Consigliera di Parità della Provincia di Lucca Commissione Provinciale

Dettagli

Governare il tempo IV Bando l.r. 28/2004 Comune di Melzo Progetto: Melzo user friendly

Governare il tempo IV Bando l.r. 28/2004 Comune di Melzo Progetto: Melzo user friendly Governare il tempo IV Bando l.r. 28/2004 Comune di Melzo Progetto: Melzo user friendly Percorso formativo di accompagnamento III seminario Milano, 25 settembre 2013 Dalla Manifestazione d interesse al

Dettagli

Presentazione del Comitato Unico di Garanzia (CUG): organizzazione, compiti e finalità

Presentazione del Comitato Unico di Garanzia (CUG): organizzazione, compiti e finalità Presentazione del Comitato Unico di Garanzia (CUG): organizzazione, compiti e finalità Il benessere e la sicurezza delle operatrici e degli operatori e il diritto alla salute dei cittadini Roma, 14 Dicembre

Dettagli

! "!#!$!%!&!'!$!#! ()!"#$"%&!'()*!

! !#!$!%!&!'!$!#! ()!#$%&!'()*! ! "!#!$!%!&!'!$!#! ()!"#$"%&!'()*! Jobs act Cosa è cambiato e cosa cambierà Conciliazione tempi di vita e lavoro Rag. Riccardo Guido Studio Associato Barillari Lapolla Cavalleri Riferimenti normativi:

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA PROVINCIA DI GORIZIA E I COMUNI DEL TERRITORIO PROVINCIALE PER LO SVILUPPO DI AZIONI SINERGICHE DI

PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA PROVINCIA DI GORIZIA E I COMUNI DEL TERRITORIO PROVINCIALE PER LO SVILUPPO DI AZIONI SINERGICHE DI PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA PROVINCIA DI GORIZIA E I COMUNI DEL TERRITORIO PROVINCIALE PER LO SVILUPPO DI AZIONI SINERGICHE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO PREMESSA Il presente protocollo d intesa si prefigge

Dettagli

POLITICHE ED ESPERIENZE ITALIANE DI CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY

POLITICHE ED ESPERIENZE ITALIANE DI CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY POLITICHE ED ESPERIENZE ITALIANE DI CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY Gli obiettivi della ricerca fornire uno scenario delle Policy in materia di Corporate Social Responsibility, a partire dall analisi

Dettagli

etica, economia e lavoro

etica, economia e lavoro etica, economia e lavoro Marina Brollo Prof. ordinario di diritto del lavoro Dipartimento di Scienze Giuridiche A.A. 2007-2008 ambiti di azione Valorizzazione del capitale umano Gestione delle risorse

Dettagli

AVVISO PUBBLICO. Per la concessione di Voucher alla persona per la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro

AVVISO PUBBLICO. Per la concessione di Voucher alla persona per la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro AVVISO PUBBLICO Per la concessione di Voucher alla persona per la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro Lamezia Terme 17 dicembre 2014 PIANO EMERGENZA FAMIGLIA Ø Avviso pubblico per l erogazione

Dettagli

Il mercato del lavoro in Italia e il ruolo delle Parti Sociali

Il mercato del lavoro in Italia e il ruolo delle Parti Sociali Il mercato del lavoro in Italia e il ruolo delle Parti Sociali Sostenere le persone nel passaggio dai posti di lavoro ai percorsi professionali Città del Messico, 14 ottobre 2009 A cura di Fiorenzo Colombo

Dettagli

SCHEDA DI MONITORAGGIO

SCHEDA DI MONITORAGGIO SCHEDA DI L.r. 8/2005 - Dgr 1004 del 29 novembre 2013 BIENNIO 2014-2015 Dati identificativi del progetto Ente titolare del progetto: Associazione Carcere Territorio Bergamo Data convenzione con ASL: 10/06/2014

Dettagli

S.O.L. Servizi On Line L armonia dei tuoi tempi

S.O.L. Servizi On Line L armonia dei tuoi tempi S.O.L. Servizi On Line L armonia dei tuoi tempi Le Politiche temporali, il Piano dei Tempi e degli Orari, il progetto S.O.L. Schede sintetiche di presentazione Progetto finanziato dalla Legge regionale

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Pari Opportunità

Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Pari Opportunità Allegato 2 Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Pari Opportunità INTESA SUI CRITERI DI RIPARTIZIONE DELLE RISORSE, LE FINALITA, LE MODALITA ATTUATIVE NONCHE IL MONITORAGGIO DEL SISTEMA

Dettagli

Progetto di azioni formative rivolte alla famiglia ( parte sperimentale del Programma Domus)

Progetto di azioni formative rivolte alla famiglia ( parte sperimentale del Programma Domus) Progetto di azioni formative rivolte alla famiglia ( parte sperimentale del Programma Domus) Premessa Il progetto presentato si muove nell ambito di una strategia di sostegno delle famiglie romane, realizzando:

Dettagli

Servizi per la Non Autosufficienza I bisogni

Servizi per la Non Autosufficienza I bisogni I bisogni Trend demografico evidenzia aumento fascia anziani e grandi anziani, in particolare: fascia 75-84: + 6% su 2009 e +23% rispetto a 1999 (+ 2.955 unità) fascia 85-94: +17% su 2009 e +54% su 1999

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra

PROTOCOLLO D INTESA. tra PROTOCOLLO D INTESA tra Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) E Unione italiana delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura ( UNIONCAMERE) (di seguito le Parti)

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente

Dettagli

DALIA. Convegno di apertura PROGETTO. Le politiche di genere fanno sbocciare lavoro per le donne. 30 Aprile 2008 Biblioteca San Giorgio - Pistoia

DALIA. Convegno di apertura PROGETTO. Le politiche di genere fanno sbocciare lavoro per le donne. 30 Aprile 2008 Biblioteca San Giorgio - Pistoia Le politiche di genere fanno sbocciare lavoro per le donne PROGETTO DALIA Donne Autonomia Lavoro: Integrazione Attiva Convegno di apertura 30 Aprile 2008 Biblioteca San Giorgio - Pistoia DATI ISTITUZIONALI

Dettagli

Lavoro a turni ed esigenze familiari degli infermieri

Lavoro a turni ed esigenze familiari degli infermieri Lavoro a turni ed esigenze familiari degli infermieri Ancona 31 maggio 2016 1 La questione è rilevante per la professione infermieristica perché la categoria è composta per più del 75% da donne inoltre

Dettagli

Governare il tempo per uno sviluppo sostenibile del territorio

Governare il tempo per uno sviluppo sostenibile del territorio Governare il tempo per uno sviluppo sostenibile del territorio PRESENTAZIONE DELLA RICERCA 24 Marzo 2007 1 1. Il progetto L intervento Governare il tempo per uno sviluppo sostenibile del territorio ha

Dettagli

PIANO DI AZIONI POSITIVE PER IL TRIENNIO 2017/2019

PIANO DI AZIONI POSITIVE PER IL TRIENNIO 2017/2019 COMUNE DI CASTELNUOVO DEL GARDA Provincia di Verona Area Economico Finanziaria www.comune.castelnuovodelgarda.vr.it personale@castelnuovodg.it TEL 045 6459942 FAX 045 6459921 Partita IVA 00667270235 Piazza

Dettagli

PEOPLE CARE ISTITUTI SOCIALI WELFARE INTERNO WELFARE NEGOZIALE ISTITUTI CONTRATTUALI 9/2/2016 3

PEOPLE CARE ISTITUTI SOCIALI WELFARE INTERNO WELFARE NEGOZIALE ISTITUTI CONTRATTUALI 9/2/2016 3 Welfare e Relazioni Industriali in Enel La contrattazione collettiva come leva per cogliere le opportunità di contesto 9/2/2016 Alcuni numeri Il Gruppo Enel: opera in più di 30 paesi su 4 continenti nel

Dettagli

I progetti finanziati dalla L. 40/98 in provincia di Bergamo

I progetti finanziati dalla L. 40/98 in provincia di Bergamo I progetti finanziati dalla L. 40/98 in provincia di Bergamo I dati di questa sezione 1 aggiornano le elaborazioni presentate nei precedenti CD Rom coprendo così il triennio 2002-2004. Tabella 1: progetti

Dettagli

Servizi integrati per l abitare sostenibile e solidale

Servizi integrati per l abitare sostenibile e solidale Servizi integrati per l abitare sostenibile e solidale Perché un agenzia per la casa? Obiettivo di mandato: un piano straordinario contro il disagio abitativo da realizzarsi con la collaborazione di tutte

Dettagli

PIANO DI AZIONI POSITIVE (D. LGS. 198/06 ART. 48)

PIANO DI AZIONI POSITIVE (D. LGS. 198/06 ART. 48) PIANO DI AZIONI POSITIVE (D. LGS. 198/06 ART. 48) DEL COMUNE DI : ABBADIA SAN SALVATORE Le azioni positive sono misure temporanee speciali che, in deroga al principio di uguaglianza formale sono mirate

Dettagli

WORKSHOP. Assistenti familiari, lavoro di cura e welfare locale. mercoledì 3 Novembre. Patrizio Nocentini Regione Toscana

WORKSHOP. Assistenti familiari, lavoro di cura e welfare locale. mercoledì 3 Novembre. Patrizio Nocentini Regione Toscana WORKSHOP mercoledì 3 Novembre Assistenti familiari, lavoro di cura e welfare locale Patrizio Nocentini Regione Toscana IL SISTEMA pubblico dei servizi sociosanitari integrati nell Area della NON AUTOSUFFICIENZA

Dettagli

Direzione Welfare Benefits

Direzione Welfare Benefits Direzione Welfare Benefits MISURE A SOSTEGNO DEL WELFARE AZIENDALE ED INTERAZIENDALE E DELLA CONCILIAZIONE FAMIGLIA LAVORO IN LOMBARDIA DELIBERAZIONE IX / 4221 SEDUTA DEL 25/10/2012 Sezione I Allegato

Dettagli

Dalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato

Dalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato XXII ed. corso di formazione per quadri UILP e volontari A.D.A. «Diritti di cittadinanza e giustizia sociale per un Sindacato più forte» UILP PUGLIA ADA BARI Montesilvano (PE) 08/09/2016 Silvana Roseto

Dettagli

TEMPO. Territorio e Mainstreaming per le Pari Opportunità Interventi realizzati sul territorio fiorentino

TEMPO. Territorio e Mainstreaming per le Pari Opportunità Interventi realizzati sul territorio fiorentino TEMPO. Territorio e Mainstreaming per le Pari Opportunità Interventi realizzati sul territorio fiorentino Barbara Scartoni Risultati attesi Il progetto Tempo nella sua articolazione intende realizzare:

Dettagli

L'esperienza del C.P.O. della Corte D'appello di Torino. Magistrati, avvocati, personale amministrativo. -Insieme-

L'esperienza del C.P.O. della Corte D'appello di Torino. Magistrati, avvocati, personale amministrativo. -Insieme- L'esperienza del C.P.O. della Corte D'appello di Torino. Magistrati, avvocati, personale amministrativo. -Insieme- Stefania Tassone Magistrata Tribunale di Torino Presidente CPO Corte d Appello di Torino

Dettagli

Modena 21 e 22 maggio Dati di sintesi sul collocamento mirato. Aggiornamento al 31/12/2007 Asse inclusione sociale

Modena 21 e 22 maggio Dati di sintesi sul collocamento mirato. Aggiornamento al 31/12/2007 Asse inclusione sociale Modena 21 e 22 maggio 2008 Dati di sintesi sul collocamento mirato Aggiornamento al 31/12/2007 Asse inclusione sociale DATI DI SINTESI SUL COLLOCAMENTO MIRATO AGGIORNAMENTO AL 31/12/2007 Nelle tavole che

Dettagli

COMUNE DI BUSNAGO. PROVINCIA DI MONZA e DELLA BRIANZA. PIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE periodo

COMUNE DI BUSNAGO. PROVINCIA DI MONZA e DELLA BRIANZA. PIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE periodo PIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE periodo 2013-2015 PREMESSA Il Comune di Busnago, nel rispetto della normativa vigente, intende garantire parità e pari opportunità tra uomini e donne e l assenza di ogni

Dettagli

Indagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2015

Indagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2015 Conferenza le Regioni e le Province Autonome Indagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2015 SEGRETO STATISTICO, OLIGO DI RISPOSTA, TUTELA DELLA RISERVATEZZA E DIRITTI

Dettagli

Il futuro del welfare aziendale in Italia dopo la Legge di Stabilità 2016

Il futuro del welfare aziendale in Italia dopo la Legge di Stabilità 2016 Il futuro del welfare aziendale in Italia dopo la Legge di Stabilità 2016 Indagine su un campione di HR manager Ricerca a cura di Luca Pesenti Facoltà di Scienze Politiche e Sociali Università Cattolica

Dettagli

Stili di vita. Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte

Stili di vita. Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Villa Gualino, Torino, 9 dicembre 2009 Modo di vivere fondato su modelli comportamentali riconoscibili, determinati a loro volta dall interazione

Dettagli

Il percorso nascita nella Regione Emilia-Romagna

Il percorso nascita nella Regione Emilia-Romagna Il percorso nascita nella Regione Emilia-Romagna Un modello integrato sociale-sanitario: sanitario: il ruolo dei Comuni Rossella Ibba Dirigente Servizio Politiche di Welfare Comune di Forlì Forlì,, 23

Dettagli

AGENZIA SOCIALE PER IL LAVORO, LA FORMAZIONE PROFESSIONALE E I SERVIZI

AGENZIA SOCIALE PER IL LAVORO, LA FORMAZIONE PROFESSIONALE E I SERVIZI PROTOCOLLO D INTESA PER LA COSTITUZIONE DI UNO SPORTELLO INTEGRATO DI SERVIZI A SUPPORTO DELL OCCUPAZIONE DA AFFIDARE ALL AGENZIA SOCIALE PER IL LAVORO, LA FORMAZIONE PROFESSIONALE ED I SERVIZI DELLA PROVINCIA

Dettagli

FUNZIONIGRAMMA DEL COMUNE DI GUBBIO

FUNZIONIGRAMMA DEL COMUNE DI GUBBIO FUNZIONIGRAMMA DEL COMUNE DI GUBBIO SETTORE SERVIZI ALLE PERSONE - SETTORE 2 SERVIZIO ISTRUZIONE (1) TRASPORTI SCOLASTICI - Ricevimento domande di iscrizione e rilascio tesserini circa 450 utenti - Controllo

Dettagli

LE POLITICHE PUBBLICHE PER L'OCCUPAZIONE FEMMINILE IN TRENTINO

LE POLITICHE PUBBLICHE PER L'OCCUPAZIONE FEMMINILE IN TRENTINO Provincia Autonoma di Trento LE POLITICHE PUBBLICHE PER L'OCCUPAZIONE FEMMINILE IN TRENTINO Antonella Chiusole Dirigente generale Agenzia del lavoro Provincia Autonoma di Trento 3.596.755 Se il TO femminile

Dettagli

Asilo nido interaziendale

Asilo nido interaziendale Asilo nido interaziendale L IDEA L idea dei nidi interaziendali è una soluzione innovativa nell ambito dei servizi educativi alla prima infanzia. Rappresenta un sistema organizzato per aiutare le aziende

Dettagli

Vita e lavoro al giusto ritmo

Vita e lavoro al giusto ritmo Vita e lavoro al giusto ritmo Avv. Natalia Maramotti Assessora alla Cura della Comunità Comune di Reggio Emilia Welfare Society Strategia Europea Occupazione I presupposti Dimensione urbana Superamento

Dettagli

Interventi n. 12, 13, 14, 16 e 22 del Piano straordinario per il lavoro Servizi di conciliazione vita-lavoro e inclusione sociale

Interventi n. 12, 13, 14, 16 e 22 del Piano straordinario per il lavoro Servizi di conciliazione vita-lavoro e inclusione sociale Interventi n. 12, 13, 14, 16 e 22 del Piano straordinario per il lavoro Servizi di conciliazione vita-lavoro e inclusione sociale Intervento n. 12 Avviso 1) Costituzione di Fondi pubblico-privati per il

Dettagli

a cura del Coordinamento nazionale donne Fit

a cura del Coordinamento nazionale donne Fit a cura del Coordinamento nazionale donne Fit Mobilità: Autoferrotranvieri/ Att. ferroviarie e servizi Servizi ambiente: Federambiente/ Fise Trasporto aereo: Personale terra / Volo Merci Porti Maternità

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PUGLIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PUGLIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PUGLIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

Provincia di Napoli-Città Metropolitana POR Campania Protocollo Sperimentale d Intesa del 06/02/2002 REGIONE CAMPANIA/Comuni-Province

Provincia di Napoli-Città Metropolitana POR Campania Protocollo Sperimentale d Intesa del 06/02/2002 REGIONE CAMPANIA/Comuni-Province Comune di Avellino Provincia di Napoli-Città Metropolitana POR Campania 2000-2006 Protocollo Sperimentale d Intesa del 06/02/2002 REGIONE CAMPANIA/Comuni-Province Provincia di Avellino Comune Benevento

Dettagli

UFFICIO DI PIANO AMBITO TERRITORIALE C5 COMUNE CAPOFILA SANTA MARIA CAPUA VETERE Legge 328/00 L. 11/07

UFFICIO DI PIANO AMBITO TERRITORIALE C5 COMUNE CAPOFILA SANTA MARIA CAPUA VETERE Legge 328/00 L. 11/07 UFFICIO DI PIANO AMBITO TERRITORIALE C5 COMUNE CAPOFILA SANTA MARIA CAPUA VETERE Legge 328/00 L. 11/07 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL VOUCHER SOCIALE A FINALITA MULTIPLA Approvato nella seduta del Coordinamento

Dettagli

Piano Triennale delle Azioni Positive

Piano Triennale delle Azioni Positive CITTA DI GHEDI Provincia di Brescia ASSESSORATO ALLE PARI OPPORTUNITA Piano Triennale delle Azioni Positive 2016 2018 ALLEGATO ALLA DELIBERA n. 57 DEL 5 aprile 2016 PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE

Dettagli

DISTRETTO FAMIGLIA La famiglia come risorsa del territorio Mercoledì 13 maggio ore 14.00

DISTRETTO FAMIGLIA La famiglia come risorsa del territorio Mercoledì 13 maggio ore 14.00 DISTRETTO FAMIGLIA La famiglia come risorsa del territorio Mercoledì 13 maggio ore 14.00 DA 5 ANNI LA PROVINCIA SOSTIENE IL PROGETTO TRENTINO AMICO DELLA FAMIGLIA OBIETTIVI OBIETTIVO 1/7 INTEGRARE LE POLITICHE

Dettagli

AZIONE Sintesi Piano di Sviluppo Locale Gal GardaValsabbia

AZIONE Sintesi Piano di Sviluppo Locale Gal GardaValsabbia AZIONE 2020 Sintesi Piano di Sviluppo Locale 2014 2020 Gal GardaValsabbia Il Programma di Sviluppo Rurale 2014 2020 di Regione Lombardia è il principale strumento di programmazione e finanziamento degli

Dettagli

Allegato A) al decreto n.

Allegato A) al decreto n. Modalità di presentazione le istanze finalizzate alla sottoscrizione di accordi di collaborazione tra Comuni e Regione Lombardia (art. 6, l.r. n. 28/ 2004) PREMESSA La Regione Lombardia con la legge regionale

Dettagli

COMUNE DI GAIRO PIANO DELLE AZIONI POSITIVE (PAP) Redazione ed attuazione del Piano di Azioni Positive nella provincia di Torino

COMUNE DI GAIRO PIANO DELLE AZIONI POSITIVE (PAP) Redazione ed attuazione del Piano di Azioni Positive nella provincia di Torino COMUNE DI GAIRO PIANO DELLE AZIONI POSITIVE (PAP) Redazione ed attuazione del Piano di Azioni Positive nella provincia di Torino PREMESSA AL PIANO DI AZIONI POSITIVE (ART. 48 D. LGS. 198/06) DEL COMUNE

Dettagli

e la formazione delle nuove figure professionali

e la formazione delle nuove figure professionali SEMINARIO NAZIONALE EPALE Migranti e rifugiati: nuovi bisogni formativi degli educatori Catania, 20 novembre 2015 I cambiamenti nei CPIA e la formazione delle nuove figure professionali Giovanna Del Gobbo,

Dettagli

La conciliazione che funziona

La conciliazione che funziona La conciliazione che funziona Esperienze di successo e di miglioramento della qualità del lavoro Università di Trento Dipartimento di sociologia 4 Ottobre 2007 Susanna Zucchelli Direttore Generale Hera

Dettagli

Integrazione del Patto per le politiche attive del 16 giugno 2009

Integrazione del Patto per le politiche attive del 16 giugno 2009 Integrazione del Patto per le politiche attive del 16 giugno 2009 Considerato che: L'accordo del 16 giugno 2009 "Patto per le politiche attive" ha permesso la partecipazione a percorsi di riqualificazione

Dettagli

Diritto della madre lavoratrice alla corresponsione di voucher per l acquisto di servizi

Diritto della madre lavoratrice alla corresponsione di voucher per l acquisto di servizi Diritto della madre lavoratrice alla corresponsione di voucher per l acquisto di servizi La nostra legislazione, con la Legge 92/2012, ha previsto il diritto della madre lavoratrice alla corresponsione

Dettagli

PIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE

PIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE Premessa a) Il contesto europeo PIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE 2016/2018 Nel giugno 2000, la Commissione Europea con la direttiva 2000/43/CE adotta una innovativa strategia quadro comunitaria in materia

Dettagli

Paolo Ferrario, Dispensa didattica n. 21 IL SISTEMA DI OFFERTA DELLA REGIONE LOMBARDIA, con particolare riferimento alla recente legislazione

Paolo Ferrario, Dispensa didattica n. 21 IL SISTEMA DI OFFERTA DELLA REGIONE LOMBARDIA, con particolare riferimento alla recente legislazione Paolo Ferrario, IL SISTEMA DI OFFERTA DELLA REGIONE LOMBARDIA 1 Paolo Ferrario, Dispensa didattica n. 21 IL SISTEMA DI OFFERTA DELLA REGIONE LOMBARDIA, con particolare riferimento alla recente legislazione

Dettagli

Le politiche regionali per l adattamento domestico delle persone anziane e con disabilità

Le politiche regionali per l adattamento domestico delle persone anziane e con disabilità Le politiche regionali per l adattamento domestico delle persone anziane e con disabilità Barbara Schiavon Servizio Governo dell'integrazione socio sanitaria e delle politiche per la non autosufficienza

Dettagli

CONCILIAZIONE E PRODUTTIVITA : ESEMPI DI BUONE PRATICHE SABINA GUANCIA

CONCILIAZIONE E PRODUTTIVITA : ESEMPI DI BUONE PRATICHE SABINA GUANCIA «COMPLESSI EQUILIBRI» La Conciliazione famiglie e lavoro in tutte le sue declinazioni Alleanza territoriale Sud-Est Asl Milano 2 CONCILIAZIONE E PRODUTTIVITA : ESEMPI DI BUONE PRATICHE SABINA GUANCIA La

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 600 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 08-01-2013 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 08-01-2013 601 602 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 08-01-2013

Dettagli

Il lavoro a Milano 2016

Il lavoro a Milano 2016 Il lavoro a Milano 2016 Andrea Fioni Gruppo tecnico Assolombarda, Cgil, Cisl e Uil 16 maggio 2017 1 I contenuti Le fonti dei dati... e il territorio esaminato 2 Gli indicatori Indicatori di struttura (aziende

Dettagli

INTERVENTI DI CONTRASTO ALLE FRAGILITA SOCIALI: L ESPERIENZA OLMEDESE FAMIGLIA E POVERTÀ ESTREME: INTERVENTI DI INCLUSIONE SOCIALE

INTERVENTI DI CONTRASTO ALLE FRAGILITA SOCIALI: L ESPERIENZA OLMEDESE FAMIGLIA E POVERTÀ ESTREME: INTERVENTI DI INCLUSIONE SOCIALE ALLE FRAGILITA SOCIALI: L ESPERIENZA OLMEDESE FAMIGLIA E POVERTÀ ESTREME: INTERVENTI DI INCLUSIONE SOCIALE ANNO 1861 (al 31.12) 1901 (al 31.12) 1951 (al 31.12) 1971 (al 31.12) 1981 (al 31.12) 1991 (al

Dettagli

BANDI E FINANZIAMENTI REGIONE VENETO

BANDI E FINANZIAMENTI REGIONE VENETO COMUNICAZIONI DELLA CONFEDERAZIONE AGLI ENTI ASSOCIATI NOTIZIARIO SPECIALE N.01/2012 AGLI ENTI ASSOCIATI - LORO SEDI BANDI E FINANZIAMENTI REGIONE VENETO Interventi per la costruzione, l'ampliamento e

Dettagli

PROGETTO "CONCILIAZIONE IN PRATICA (C.I.P) LA PICCOLA IMPRESA SI INNOVA"

PROGETTO CONCILIAZIONE IN PRATICA (C.I.P) LA PICCOLA IMPRESA SI INNOVA PROGETTO "CONCILIAZIONE IN PRATICA (C.I.P) LA PICCOLA IMPRESA SI INNOVA" A cura di Nicoletta Saccon Milano, 3 dicembre 2014 PARLIAMO DI. Rendere compatibile la sfera lavorativa con quella familiare, consentendo

Dettagli

AIUTI ECONOMICI. del ARTIGIANATO PROVVIDENZE 2014 LOMBARDIA

AIUTI ECONOMICI. del ARTIGIANATO PROVVIDENZE 2014 LOMBARDIA PROVVIDENZE 2014 AIUTI ECONOMICI ALLE LAVORATrici e lavoratori del ARTIGIANATO LOMBARDO Anche per il 2014 abbiamo raggiunto un accordo per erogare tramite l E.L.B.A. provvidenze a favore delle lavoratrici

Dettagli