Legge regionale 25 maggio 2007, n. 30 Norme sulla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori agricoli
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1 Legge regionale 25 maggio 2007, n. 30 Norme sulla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori agricoli Ogni anno nella nostra regione nel solo periodo primaverile/estivo si registrano mediamente 6-8 infortuni mortali in agricoltura che quasi sempre vedono coinvolti agricoltori occasionali o hobbisti. La Regione Toscana con la legge regionale 25 maggio 2007, n. 30 Norme sulla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori agricoli ha dedicato un attenzione particolare a questo fenomeno figurando un intervento di ampia portata, teso a promuovere la prevenzione e sicurezza presso tutti i soggetti che si dedicano, a qualunque titolo, all attività agricola e che, al momento di emanazione della legge regionale, erano esclusi dal campo di applicazione della allora vigente norma sulla sicurezza e salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro (D. Lgs. 19 settembre 1994 n. 626). Per questi soggetti, nella legge regionale, sono individuati alcuni obblighi che riguardano l utilizzo, le verifiche e gli adeguamenti delle attrezzature di lavoro, l uso e lo stoccaggio dei prodotti chimici, il corretto impiego dei dispositivi di protezione individuale; da segnalare che nel frattempo il panorama legislativo nazionale si è modificato: infatti l emanazione del D. Lgs. 09 aprile 2008 n. 81 (di recente modificato dal D. Lgs. 3 agosto 2009, n. 106) in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, ha introdotto per i lavoratori autonomi del comparto agricolo alcuni obblighi, già individuati ed anticipati con la legge regionale 30/2007. Report sulla legge regionale n. 30/2007 ai sensi dell art. 11 per l anno ANNO Infortuni sul lavoro in Agricoltura denunciati all Inail e indennizzati a tutto il 31 ottobre da banca dati INAIL 2008 Inabilità Inabilità Morte Totale temporanea permanente variazione % su anno precedente- -10,91-26, ,43 Gli infortuni occorsi ai soggetti a cui si riferisce la legge regionale spesso non rientrano nei dati ufficiali Inail in quanto vedono coinvolti hobbisti, lavoratori part-time e autonomi, soggetti per i quali è prevista l esenzione dall obbligo assicurativo in caso di attività agricola non prevalente (legge 19 luglio 1993, n. 243); spesso di questi infortuni si può trovare traccia sulla cronaca locale dei quotidiani. Consulta rassegna stampa 2008 (Allegato A). - Stato di applicazione della norma All entrata in vigore della legge regionale si è deciso di far precedere l attività di vigilanza disposta dalla normativa da azioni informative finalizzate alla ampia diffusione della conoscenza della norma presso gli addetti interessati; nel frattempo l emanazione del D. lgs. 9 aprile 2008, n. 81 in materia di sicurezza e salute sul lavoro ha introdotto alcuni obblighi anche per i lavoratori autonomi, componenti dell impresa familiare di cui all art. 230-bis del c.c., piccoli imprenditori di cui all art di tutti i comparti produttivi e per i soci di società semplici operanti nel settore agricolo. Queste novità normative a livello nazionale hanno imposto necessariamente un momento di approfondimento di certi aspetti delle due leggi e a tal fine è stato costituito il Comitato Tecnico di Direzione Art. 21 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e legge regionale 25 maggio 2007, n. 30 presieduto dalla Direzione Generale- Diritto alla salute e politiche di solidarietà- con l obiettivo di predisporre indirizzi operativi entro la fine del 2009.
2 Nel Piano Nazionale di Prevenzione in agricoltura e selvicoltura , elaborato in attuazione del DPCM 17 dicembre 2007 recante Patto per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro, è programmata un implementazione quanti/qualitativa dell attività di vigilanza da realizzare su tutto il territorio nazionale individuando l obiettivo di aziende/anno di cui circa 700/ anno per la nostra regione. Sotto l aspetto qualitativo si sta collaborando al gruppo di lavoro Sicurezza e salute in agricoltura e selvicoltura del coordinamento delle Regioni e P.A alla predisposizione della check list da condividere e adottare per l attività di vigilanza da parte di tutte le Regioni e su cui predisporre un data base dei risultati per la verifica dell efficacia dell azioni di prevenzione attuate. Progetti di comune interesse- rif. art. 16 comma b - Nel 2007 è stato approvato il piano mirato regionale Promozione della cultura della prevenzione nell uso in sicurezza delle macchine e attrezzature agricole (decreto n del 14 dicembre 2007) che si pone come prima sperimentazione di intervento specifico di cui all art. 9 sull uso in sicurezza di trattori e motocoltivatori; il piano mirato è realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Agraria e Forestale (DIAF), Azienda USL n. 3 di Pistoia, Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende USL della Toscana, Organizzazioni Professionali Agricole, ARSIA, ENAMA, ISPESL, UNACMA e si profila come intervento puramente informativo/formativo/divulgativo. Obiettivo principale del progetto è sensibilizzare i destinatari sull importanza prevenzionistica del mantenimento della corretta funzionalità delle macchine e attrezzature agricole e fornire indicazioni per la realizzazione di una corretta manutenzione ordinaria da mettere in atto all inizio della campagna agricola. Le attività in cui si articola il progetto consistono in: - produzione di un opuscolo divulgativo in cui si illustrano le corrette regole di utilizzo di specifiche macchine e attrezzature agricole-forestali; - realizzazione di video clip mostranti i principali errori nell utilizzo di trattrici e motocoltivatori, causa di infortuni spesso mortali; - produzione di depliant rivolti ad acquirenti e rivenditori di macchinari agricoli-forestali; - realizzazione di un indagine conoscitiva sullo stato di sicurezza dei trattori agricoli tramite check list; la compilazione della check list da parte dell agricoltore, coadiuvato da tecnici precedentemente formati, ha costituito un momento di sensibilizzazione e di autoformazione dei soggetti ai quali è dedicata la legge regionale. - seminari tecnici rivolti ai Tecnici delle OO.PP.AA, Organismi abilitati all erogazione all attività di consulenza del Piano di sviluppo rurale della Regione Toscana, rivenditori. I risultati del progetto saranno presentati nel convegno regionale che si terrà il 18 novembre A dicembre 2008 è stato inoltre attivato il piano mirato regionale "Azioni di formazione, informazione e assistenza per la salute e sicurezza nel settore agricolo-forestale: progetto per l'implementazione e diffusione delle conoscenze in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro con particolare riguardo ai lavoratori/soggetti di cui all art. 21 del D. Lgs.81/2008 e legge regionale n. 30/2007" (decreto n del 16 dicembre 2008). Fra gli obiettivi specifici del progetto: la diffusione delle disposizioni contenute nelle norme nazionali e regionali in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro riguardanti i lavoratori autonomi, fornire strumenti conoscitivi per agevolare l applicazione delle disposizioni contenute nel D.Lgs. 81/2008 e legge regionale n. 30/2007, implementare e diffondere la conoscenza sui principali rischi per la salute e la sicurezza connessi all attività agricola. Le attività individuate per la realizzazione degli obiettivi comprendono: campagne di sensibilizzazione da realizzarsi con materiale divulgativo cartaceo e/o multimediale volte a far conoscere le disposizioni contenute nella normativa regionale e nazionale a tutela della salute e della sicurezza degli operatori
3 del settore agricolo e i rischi connessi alle operazioni colturali maggiormente praticate presso gli operatori non professionali, Attività di formazione /informazione/assistenza rivolta agli operatori del settore, compresi gli operatori dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende USL della Toscana. Il progetto è coordinato con l Azienda USL n. 3 di Pistoia e vede il coinvolgimento dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali (USL) della Toscana, l Agenzia regionale per lo sviluppo e l innovazione agroforestale (ARSIA), l Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (ARPAT), l Istituto nazionale per l assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), l Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPESL), le organizzazioni professionali agricole, ordini e collegi professionali ad indirizzo agrario e forestale. Sono stati inoltre implementate le azioni di divulgazione, informazione, sensibilizzazione con i progetti regionali Coltiva la sicurezza, Scuola Sicura e specificamente per il settore forestale con la pubblicazione del manuale Linee guida per la prevenzione e sicurezza nei lavori forestali in Toscana. Monitoraggio art. 11 comma c) - rif. art. 16 comma c - Relativamente al piano mirato Promozione della cultura della prevenzione nell uso in sicurezza delle macchine e attrezzature agricole (decreto n del 14 dicembre 2007) si è deciso di procedere alla valutazione di efficacia attraverso l analisi di aspetti ritenuti sensibili ai fini di un rilievo della percezione del rischio da parte dell operatore agricolo; il monitoraggio si è realizzato tramite un test di ingresso e di uscita somministrato ai partecipanti degli interventi divulgativi. Di seguito si riportano i risultati: Risposte errate -valori in percentuali- valori percentuali rispost errate ,6 0 0,1 0, quesiti Percentuale di risposte errate Test di ingresso Percentuale di risposte errate Test di uscita Legenda quesito n. 1 = E necessario avere il libretto di uso e manutenzione della macchina agricola? quesito n. 2 = Posso circolare con una trattrice su strada con i pneumatici riempiti di acqua? quesito n. 3 = Gli alberi cardanici sono universali per tutte le attrezzature operatrici? quesito n. 4 = L albero cardanico deve essere provvisto di marcatura CE? quesito n. 5 = L utilizzo di un motocoltivatore mi espone al rischio rumore e vibrazioni?
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21 Risultati dell indagine conoscitiva sullo stato di sicurezza delle trattrici Firenze, 18 novembre 2009 T.d.P. Massimiliano Tacchi - Dipartimento della Prevenzione
22 3 incontri formativi ai Tecnici delle Organizzazioni Professionali della durata di 6 ore ciascuno - Firenze 9 partecipanti delle OO.PP. in rappresentanza delle province di Firenze, Pistoia, Pisa e Livorno - Massarosa (Lu) 8 partecipanti delle OO.PP. in rappresentanza delle province di Lucca, Firenze e Pisa - Cesa (Ar) 5 partecipanti delle OO.PP. in rappresentanza delle province di Grosseto, Siena e Arezzo T.d.P. Massimiliano Tacchi - Dipartimento della Prevenzione
23 Indirizzo produttivo dell azienda (cerealicolo, viticolo, zootecnico, frutticolo, forestale, floricolo, orticolo) Tipo di trattore: marca Tipo di trattore: modello Tipo di trattore: gommato Tipo di trattore: carreggiata stretta Tipo di trattore: cingolato Vetustà del mezzo (anni) T.d.P. Massimiliano Tacchi - Dipartimento della Prevenzione
24 E presente la protezione del posto di guida in caso di ribaltamento? Il telaio di protezione era già presente al momento dell acquisto del trattore nuovo? Se il telaio è stato installato successivamente, secondo quali riferimenti tecnici è stato costruito? 1. Circolare MLPS 49/81 2. Linee Guida I.S.P.E.S.L. 3. Altro 4. Non si conoscono i riferimenti tecnici T.d.P. Massimiliano Tacchi - Dipartimento della Prevenzione
25 Nel caso di utilizzo di Linee Guida I.S.P.E.S.L. sono presenti le dichiarazioni di conformità e di corretta installazione? E presente il sistema di ritenzione (cinture di sicurezza) del guidatore? La cintura di sicurezza era già presente al momento dell acquisto del trattore nuovo? Se la cintura di sicurezza è stata installata successivamente sono state seguite le Linee Guida I.S.P.E.S.L.? La cintura di sicurezza è ancorata sul sedile? La cintura di sicurezza è ancorata su altre parti fisse sul trattore? Esistono idonei mezzi che consentano un accesso sicuro al posto di guida? T.d.P. Massimiliano Tacchi - Dipartimento della Prevenzione
26 E presente una protezione che impedisca l accesso diretto a organi pericolosi? E presente una protezione contro il contatto diretto, se facilmente accessibile, dal punto di salita sulla trattrice? E presente la protezione costituita da uno schermo in lamiera o materiale plastico a tegolino, che racchiuda la presa di potenza su tre lati? Le macchine operatrici accoppiate alla trattrice, sono dotate di dispositivi di sicurezza quali ad esempio la cuffia di protezione del giunto cardanico? Le macchine trainate, come i rimorchi agricoli, sono compatibili con la massa della trattrice? I rimorchi agricoli sono dotati di impianto frenante? T.d.P. Massimiliano Tacchi - Dipartimento della Prevenzione
27 risultati check list rispondenza valore % punti di controllo L E G E N D A 1.1 presenza della protezione del posto di guida 1.2 presenza della cintura di sicurezza 2.1 presenza di protezione agli organi pericolosi 3.1 presenza di protezione contro superfici calde 4.1 presenza di schermo che racchiude la PDP su tre lati 5.1 presenza di cuffia a protezione del giunto cardanico 6.1 compatibilità tra macchina trainata e massa della trattrice 6.2 presenza di impianto frenante sui rimorchi agricoli su un campione di 161 trattrici T.d.P. Massimiliano Tacchi - Dipartimento della Prevenzione
28 Risultati check list rispondenza valore % punti di controllo L E G E N D A telaio presente sulla trattrice al momento dell acquisto 1.2 presenza di cintura di sicurezza cintura presente sulla trattrice al momento dell acquisto installazione della cintura di sicurezza secondo le Linee Guida ISPESL T.d.P. Massimiliano Tacchi - Dipartimento della Prevenzione
29 Distribuzione in classi di età valori in % ,0 4,0 4,0 2, classi di età Valore medio 14 anni Valore minimo 0.5 anni Valore massimo 39 anni su un campione di 103 trattrici T.d.P. Massimiliano Tacchi - Dipartimento della Prevenzione
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31 3 incontri formativi ai Tecnici delle Organizzazioni Professionali della durata di 6 ore ciascuno - Firenze 9 partecipanti delle OO.PP. in rappresentanza delle province di Firenze, Pistoia, Pisa e Livorno - Massarosa (Lu) 8 partecipanti delle OO.PP. in rappresentanza delle province di Lucca, Firenze e Pisa - Cesa (Ar) 5 partecipanti delle OO.PP. in rappresentanza delle province di Grosseto, Siena e Arezzo T.d.P. Massimiliano Tacchi - Dipartimento della Prevenzione
32 Indirizzo produttivo dell azienda (cerealicolo, viticolo, zootecnico, frutticolo, forestale, floricolo, orticolo) Tipo di trattore: marca Tipo di trattore: modello Tipo di trattore: gommato Tipo di trattore: carreggiata stretta Tipo di trattore: cingolato Vetustà del mezzo (anni) T.d.P. Massimiliano Tacchi - Dipartimento della Prevenzione
33 E presente la protezione del posto di guida in caso di ribaltamento? Il telaio di protezione era già presente al momento dell acquisto del trattore nuovo? Se il telaio è stato installato successivamente, secondo quali riferimenti tecnici è stato costruito? 1. Circolare MLPS 49/81 2. Linee Guida I.S.P.E.S.L. 3. Altro 4. Non si conoscono i riferimenti tecnici T.d.P. Massimiliano Tacchi - Dipartimento della Prevenzione
34 Nel caso di utilizzo di Linee Guida I.S.P.E.S.L. sono presenti le dichiarazioni di conformità e di corretta installazione? E presente il sistema di ritenzione (cinture di sicurezza) del guidatore? La cintura di sicurezza era già presente al momento dell acquisto del trattore nuovo? Se la cintura di sicurezza è stata installata successivamente sono state seguite le Linee Guida I.S.P.E.S.L.? La cintura di sicurezza è ancorata sul sedile? La cintura di sicurezza è ancorata su altre parti fisse sul trattore? Esistono idonei mezzi che consentano un accesso sicuro al posto di guida? T.d.P. Massimiliano Tacchi - Dipartimento della Prevenzione
35 E presente una protezione che impedisca l accesso diretto a organi pericolosi? E presente una protezione contro il contatto diretto, se facilmente accessibile, dal punto di salita sulla trattrice? E presente la protezione costituita da uno schermo in lamiera o materiale plastico a tegolino, che racchiuda la presa di potenza su tre lati? Le macchine operatrici accoppiate alla trattrice, sono dotate di dispositivi di sicurezza quali ad esempio la cuffia di protezione del giunto cardanico? Le macchine trainate, come i rimorchi agricoli, sono compatibili con la massa della trattrice? I rimorchi agricoli sono dotati di impianto frenante? T.d.P. Massimiliano Tacchi - Dipartimento della Prevenzione
36 risultati check list rispondenza valore % punti di controllo L E G E N D A 1.1 presenza della protezione del posto di guida 1.2 presenza della cintura di sicurezza 2.1 presenza di protezione agli organi pericolosi 3.1 presenza di protezione contro superfici calde 4.1 presenza di schermo che racchiude la PDP su tre lati 5.1 presenza di cuffia a protezione del giunto cardanico 6.1 compatibilità tra macchina trainata e massa della trattrice 6.2 presenza di impianto frenante sui rimorchi agricoli su un campione di 161 trattrici T.d.P. Massimiliano Tacchi - Dipartimento della Prevenzione
37 Risultati check list rispondenza valore % punti di controllo L E G E N D A telaio presente sulla trattrice al momento dell acquisto 1.2 presenza di cintura di sicurezza cintura presente sulla trattrice al momento dell acquisto installazione della cintura di sicurezza secondo le Linee Guida ISPESL T.d.P. Massimiliano Tacchi - Dipartimento della Prevenzione
38 Distribuzione in classi di età valori in % ,0 4,0 4,0 2, classi di età Valore medio 14 anni Valore minimo 0.5 anni Valore massimo 39 anni su un campione di 103 trattrici T.d.P. Massimiliano Tacchi - Dipartimento della Prevenzione
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