(Provincia di Carbonia - Iglesias) Settore LL. PP. Man. e Ambiente Servizio 3 - AMBIENTE

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1 (Provincia di Carbonia - Iglesias) Settore LL. PP. Man. e Ambiente Servizio 3 - AMBIENTE Codice Fiscale tel fax PROGETTO SEMPLIFICATO DI MANUTENZIONE Progetto Definitivo LAVORI DI PULIZIA DEGLI ALVEI FLUVIALI RICADENTI NEL TERRITORIO COMUNALE PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO. ALLEGATO B.2 RELAZIONE TECNICA LOTTO 2 Scala Staff di Progettazione Ing. Maria Chiara Carboni P.I. Giorgio Bonesu Il Dirigente Dott. Ing. Pieluigi Castiglione

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3 INDICE 1. PREMESSA 1 2. INQUADRAMENTO NORMATIVO 2 3. AUTORIZZAZIONI 3 4. INQUADRAMENTO TERRITORIALE LOTTO LOTTO LOTTO STATO DEL LUOGHI ANALISI CONOSCITIVE 8 6. INTERVENTI IN PROGETTO DESCRIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA RIO MURTAS RIO SPURGU MODALITA DI ATTUAZIONE MISURE DI MITIGAZIONE DA ADOTTARE PER L IMPATTO DI CANTIERE QUADRO ECONOMICO ALLEGATO FOTOGRAFICO - LOTTO Rio Murtas Rio Spurgu 18

4 1. PREMESSA Il presente documento costituisce elaborato del progetto di controllo della vegetazione riparia lungo gli alvei fluviali ricadenti nel territorio comunale per la mitigazione del rischio idrogeologico, mediante lavorazioni necessarie per ottenere un elevato grado di efficienza idraulica ambientale dei corsi d acqua. Per vegetazione riparia si intende una fascia di vegetazione composta da specie erbacee, arbustive ed arboree presenti nell alveo e nelle aree adiacenti al corso d acqua. Il progetto nasce con lo scopo di intervenire nel territorio comunale nei tratti fluviali particolarmente sensibili in relazione alla vulnerabilità delle aree a contorno soprattutto al fine di garantire un maggior grado di sicurezza agli elementi esposti al rischio. L Amministrazione, nell ambito del progetto, interverrà nelle aree di propria competenza, sulla base del finanziamento ricevuto con determinazione dell Assessorato dei LL.PP. della RAS n.30286/1671 del 10/08/2015, per i lavori di pulizia dei corsi d acqua e per la Il finanziamento prevede la suddivisione in tre annualità dal 2015 al 2017per l importo di ,51 ciascuna alle quali corrisponde la suddivisione dell intervento in tre lotti. Gli interventi in oggetto verranno realizzati mediante il finanziamento relativo all esercizio 2015 ricevuto dell Assessorato dei LL.PP. con determinazione della RAS n.30286/1671 del 10/08/2015 per i lavori di pulizia dei corsi d acqua e per la mitigazione del rischio idrogeologico dei bacini idrografici secondo il prospetto riportato di seguito. Impegno complessivo ,53 Titolo LOTTO 1 Esercizio Finanziario 2015 Intervento di manutenzione ordinaria e pulizia nei corsi d acqua ricadenti nel territorio comunale LOTTO 2 Esercizio Finanziario 2016 LOTTO 3 Finanziario , , ,51 RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 1 di 20

5 2. INQUADRAMENTO NORMATIVO Si riportano nel seguito i principali riferimenti normativi in materia di manutenzione e gestione della vegetazione, di cui si è tenuto conto nell elaborazione del progetto. D.Lgs. 152/2006 Norme in materia Ambientale; Regio Decreto 3267/23; D.P.R. 14 aprile 1993 atto di indirizzo e coordinamento alle regioni recante criteri e modalità per la redazione dei programmi di manutenzione idraulica e forestale. Legge Regionale n. 9/2006 Piano Stralcio Assetto Idrogeologico (PAI) Norme di attuazione. Decreto dell assessore della difesa dell ambiente n. 24/CVFA del 23 agosto Prescrizioni di massima e di polizia forestale per i boschi e terreni sottoposti a vincolo idrogeologico Direttiva del Consiglio delle Comunità Europee del 2 aprile 1979 concernente la conservazione degli uccelli selvatici (79/409/CEE) e s.m.i.. Direttiva del Consiglio delle Comunità Europee del 21 maggio 1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche (92/43/CEE) e s.m.i.. D.P.R. 8 settembre 1997, n Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche. D.P.R. 12 marzo 2003, n Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997 n. 357, concernente attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche. Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/71/Ce e 2004/18/Ce. D.P.R 5 ottobre 2012, n. 207 Il regolamento di attuazione del D. Lgs 163/2006, Codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture. RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 2 di 20

6 3. AUTORIZZAZIONI Trattandosi di interventi di manutenzione ordinaria di opere esistenti, il quadro autorizzativo previsto è il seguente: Assessorato dei LL.PP., Servizio del Genio Civile di Cagliari; in merito al prescritto nulla osta ai sensi del R.D. n. 523 del ; Provincia di Carbonia Iglesias, ufficio acque; Assessorato della Difesa dell Ambiente, Corpo Forestale e di vigilanza ambientale, Servizio territoriale ispettorato ripartimentale di Iglesias, in merito al nulla osta idraulico-forestale ai sensi del R.D. 3267/1923; I progetti di manutenzione danno luogo ad interventi di manutenzione che non alterano lo stato dei luoghi e quindi non necessitano di autorizzazione paesistico ambientale ai sensi dell articolo 149, comma 1, lett. a) del D.lgs. n. 42/2004. RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 3 di 20

7 4. INQUADRAMENTO TERRITORIALE Gli interventi previsti sono ubicati nel comune di Iglesias e sono riportati nelle Tavola 1A di inquadramento territoriale suddivisi in 3 lotti funzionali corrispondenti alle annualità dei finanziamenti così come riportato a seguire: 4.1 LOTTO 1 Il rio San Benedetto è un affluente del rio Canonica che si riversa sul lago Corsi, a partire dal villaggio minerario di S. Benedetto lungo la strada statale 126. Il tratto interessato è un alveo naturale in area montana che presenta un notevole restringimento della sezione idraulica per la presenza di numerose specie arbustive e rifiuti ingombranti distribuiti lungo lo sviluppo dell asta fluviale. Il rio Canonica è un affluente del rio S Arriali, sbarrato dall invaso di Punta Gennarta. l alveo è in parte naturale, in parte cementato. Il primo tratto interessato dall intervento parte dalla cantoniera di San Benedetto fino all invaso del lago Corsi. Detto tratto è un alveo naturale in area agricola, che attraversa in alcuni punti strade rurali. Il rio Corongiu parte dal lago di punta Gennarta per riversarsi nel rio S arriali di cui è affluente. L area attraversata da questo rio ricade in area P.A.I. a pericolosità da frana Hg$ e classe di rischi Hg3 ed in parte Hg1, inoltre costeggia una zona perimetrata SIN. Il tratto interessato è un alveo naturale in area agricola, che attraversa in alcuni punti strade rurali. Il rio S arriali è un affluente del rio Cixerri, riceve anche gli scarichi dello sbarramento del lago corsi. Il tratto interessato dall intervento in loc. Cuccuru Tiria ricade in area P.A.I. a RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 4 di 20

8 pericolosità da frana Hg4, inoltre nella zona sud è perimetrato dal piano Stralcio delle Fasce Fluviali in fascia C. RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 5 di 20

9 4.2 LOTTO 2 Il Rio Spurgu è un affluente del Rio Cixerri si trova in prossimità della strada provinciale per Villamassargia, attraversa aree agricole a rischio sinkhole a pericolosità Hg4 per il rischio frana perimetrato dal PAI. Il tratto interessato dall'intervento è un alveo in parte naturale, in parte tombato e attraversa sia l area residenziale che l area agricola di Iglesias e in alcuni punti strade urbane oltre ad un cavalcavia di collegamento alla SS130. L alveo è interessato da un considerevole restringimento della sezione idraulica per la presenza di numerose specie arbustive e in alcuni tratti di rifiuti ingombranti. Il Rio Murtas è un affluente del Rio s'arriali. Parte dal Comune di Iglesias in loc. Martiada per poi attraversare la regione Palmeri e la SS 130 in prossimità del cavalcavia per Domusnovas. Attraversa aree agricole ed è perimetrato dal Piano Stralcio delle Fasce Fluviali in fascia C. Il tratto interessato dall'intervento è un alveo naturale ed è quello che partendo dalla località Martiada arriva fino alla SS130, fino al rio S Arriali. L alveo è interessato da un considerevole restringimento della sezione idraulica per la presenza di numerose specie arbustive e in alcuni tratti di rifiuti ingombranti. RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 6 di 20

10 4.3 LOTTO 3 Il Torrente di Pizzu Azzimus è un affluente del Rio Spurgu. Esso parte dalla zona industriale fino all'immissione nel Rio Spurgu e ha un tratto tombato ed un tratto a cielo aperto. Attraversa aree agricole a rischio sinkhole a pericolosità Hg4 per il rischio frana perimetrate dal PAI. Il tratto interessato dall'intervento è un alveo naturale, attraversa sia l area industriale che l area agricola di Iglesias, attraversando in alcuni punti la SP Iglesias Villamassargia e il cavalcavia presso l ex cantina sociale di Iglesias. Il tratto è interessato da un considerevole restringimento della sezione idraulica per la presenza di numerose specie arbustive e in alcuni tratti di rifiuti ingombranti. Il Rio Bellicai ha origine dall'invaso del lago Monteponi, con una capacità d'invaso di 1,02 milioni di m3, si riversa sul Lago Corsi attraversando la località Quattro Stagioni. Il tratto interessato dall'intervento è un alveo naturale in area montana, che attraversa in alcuni punti strade rurali, interessato da un considerevole restringimento della sezione idraulica per la presenza di numerose specie arbustive e in alcuni tratti di rifiuti ingombranti. RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 7 di 20

11 5. STATO DEL LUOGHI ANALISI CONOSCITIVE La condizione dei luoghi è stata esaminata mediante l esecuzione di sopralluoghi lungo i tratti dei corsi d acqua inseriti nel progetto, nell ambito di tali controlli, eseguiti dai tecnici dell Ufficio Ambiente, sono stati evidenziate situazioni degli alvei piuttosto critiche infatti sia gli alvei che le sponde risultano frequentemente ostruite da materiale litoide di origine alluvionale, rifiuti di varia natura (urbani e speciali) e da una fitta vegetazione costituita da specie infestanti, arbusti ed in alcuni casi alberi ad alto fusto. Tale situazione porta ad un irregolare deflusso delle acque con conseguenti esondazioni e ristagni, fungendo da habitat ideale per la proliferazione di numerose specie animali, quali insetti (principalmente zanzare, zecche), nocivi alla salute dell uomo e degli animali, nutrie e topi. In conformità al D.P.R. del 14/04/93, sarà effettuata la manutenzione parziale del reticolo idraulico-fluviale comunale, il ripristino delle sezioni di deflusso, il taglio e l asportazione con mezzi meccanici della vegetazione presente, tali interventi mirano al recupero della funzionalità idraulica dei tratti interessati, senza apportare modificazioni allo stato originario dei luoghi. Le opere di manutenzione ordinaria oggetto di progetto consistono nella pulizia periodica dell alveo fluviale e prevedono: la rimozione di ostacoli naturali (piante, arbusti, ramaglia e altra vegetazione spontanea invasiva) e artificiali (rifiuti solidi e altro materiale proveniente dalle varie attività antropiche o da scarichi abusivi) che ostruiscono il regolare deflusso dell acqua o che interferiscono con la sezione idraulica di portata del fiume in condizioni di piena ordinaria, salvaguardando, ove possibile, la conservazione dei consorzi vegetali che colonizzano in modo permanente gli habitat riparii e le zone di deposito alluvionale adiacenti. Per quanto sopra, si elencano di seguito i principali lavori di manutenzione ordinaria che verranno eseguiti: 1. pulizia dell alveo con uso di mezzi meccanici (pala, escavatore) attraverso la rimozione di arbusti e ceppaie, la profilatura delle pareti, rispettando le piante e i manufatti esistenti sul posto; 2. taglio di vegetazione spontanea invasiva non radicata in alveo e sulle ripe, compreso l abbattimento di piante pericolanti e l onere di smaltimento del materiale di risulta, da eseguire a mano e con mezzi meccanici ove possibile; 3. potatura di macchie di cespugli e arbusti consistente nel taglio della vegetazione vecchia e priva di vigore e riduzione della chioma, taglio di piante pericolanti, pulizia dell area e smaltimento a centro autorizzato del materiale di risulta, il tutto salvaguardando la rinnovazione arborea ed arbustiva naturale, con utilizzo di attrezzatura manuale e di mezzi meccanici. In particolare l intervento previsto è un intervento in cui verrà effettuato il taglio della vegetazione arbustiva, costituita da canne (arundo donax) sia nell alveo inciso che il diradamento selettivo di quella presente sulle sponde. Gli sfalci vegetali trinciati RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 8 di 20

12 verranno posizionati ai lati dell area golenale. La vegetazione verrà tagliata sia manualmente che con escavatore cingolato con braccio meccanico decespugliatore con trincia. Il fondo dell alveo non verrà intaccato per non movimentare sedimenti quindi le piante non verranno completamente estirpate e non verrà effettuata la movimentazione di sedimenti. Le lavorazioni procederanno da valle a monte dell asta fluviale. 4.Verranno inoltre rimossi manualmente i rifiuti ingombranti che si trovano all interno dell alveo fluviale. I rifiuti rimossi dall alveo, verranno posizionati in precisi punti di accumulo e conferiti in discarica. RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 9 di 20

13 6. INTERVENTI IN PROGETTO DESCRIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Le scelte progettuali sono state effettuate nell ottica di attenuazione del rischio con il contemporaneo scopo di ristabilire la funzionalità dei tratti previsti in progetto mediante l utilizzo di tecniche di minimo impatto ambientale. Gli interventi previsti consentiranno di mantenere in efficienza il sistema idraulico ambientale dei tratti dei fiumi interessati dal progetto ed allo stesso tempo di tutelarne lo stato ecologico del corpo idrico superficiale. La lunghezza dell asta su cui si deve intervenire è stata calcolata con il software ArcGis sulla base dell idrografia presente sul Geoportale della Regione Sardegna. L area di intervento per il calcolo della vegetazione da rimuovere invece è stata fatta considerando un buffer di 4 m su entrambe le sponde di ogni asta fluviale oggetto di intervento. Sarà cura dell Amministrazione Comunale: nominare il direttore dei lavori; richiedere le autorizzazioni necessarie all esecuzione dei lavori (Genio Civile, Ufficio Tutela Paesaggio e Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale ed eventuali altri Enti competenti sul territorio); reperire le aree idonee allo stoccaggio del materiale di risulta dalle lavorazioni e il rilascio delle autorizzazioni competenti; curare il rilascio delle autorizzazioni necessarie al transito degli automezzi all interno del centro abitato e agli ingressi ai rii da zone di proprietà privata; curare gli adempimenti relativi allo smaltimento dei rifiuti recuperati (copertoni e carcasse d auto, ingombranti di varia natura e inerti derivanti da lavorazioni edili). 6.1 RIO MURTAS A seguito di sopralluoghi effettuati nelle aree d intervento si è riscontrata la presenza di notevoli quantità di materiale litoide di origine alluvionale, numerosi ristagni d acqua formatisi per la presenza di ostacoli (alberi, arbusti, rifiuti), presente negli alvei, sugli argini e nelle aree di golena. Tale situazione porta ad un irregolare deflusso delle acque con conseguenti esondazioni e ristagni. In conformità al D.P.R. del 14/04/93, sarà effettuata la manutenzione parziale del reticolo idraulico-fluviale comunale, il ripristino delle sezioni di deflusso, il taglio e l asportazione con mezzi meccanici della vegetazione presente, tali interventi mirano al recupero della funzionalità idraulica dei tratti interessati, senza apportare modificazioni allo stato originario dei luoghi. Sono presenti le seguenti specie arboree:rubus, Tamarix, canne (Arundo donax). Le opere di manutenzione ordinaria oggetto di progetto consistono nella pulizia periodica dell alveo fluviale e prevedono: la rimozione di ostacoli naturali (alberi, arbusti, ramaglia e altra vegetazione spontanea invasiva) e artificiali (rifiuti solidi e altro materiale proveniente dalle varie attività antropiche o da scarichi abusivi) che ostruiscono il regolare deflusso RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 10 di 20

14 dell acqua o che interferiscono con la sezione idraulica di portata del fiume in condizioni di piena ordinaria, salvaguardando, ove possibile, la conservazione dei consorzi vegetali che colonizzano in modo permanente gli habitat riparii e le zone di deposito alluvionale adiacenti. Per quanto sopra, si elencano di seguito i principali lavori di manutenzione ordinaria che verranno eseguiti a cadenza periodica (per tre anni consecutivi prima delle piogge così come previsto dal finanziamento RAS): - Sfrondatura, pulizia ed eventuale taglio di alberature in alveo e nelle sponde, tenuto conto dell'influenza delle alberature sul regolare deflusso delle acque, nonché delle alberature pregiudizievoli per la difesa e conservazione delle sponde e degli habitat riparii garantendo la protezione degli esemplari arborei rappresentati da specie di pregio naturalistico. I materiali raccolti dovranno essere accumulati in aree di deposito temporaneo nel rispetto di quanto disposto dall articolo 183, comma 1, lettera bb del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii in attesa di essere smaltiti in impianto autorizzato; - Sfalcio di vegetazione infestante, in alveo e spondale, che riduce la sezione idraulica del corso d'acqua; - Ripristino del regolare deflusso sotto le luci dei ponti, in particolare rimozione di rifiuti e di tronchi d'albero; - Ripristino della sezione di deflusso, inteso come eliminazione, nei tratti critici per il deflusso delle portate idriche, dei materiali litoidi, trasportati e accumulati in punti isolati dell'alveo, pregiudizievoli al regolare deflusso delle acque. La sistemazione degli stessi di norma deve avvenire nell'ambito dello stesso alveo; - Rimozione di eventuali rifiuti presenti, non visibili dai sopralluoghi effettuati, classificabili in urbani o speciali come ad esempio pneumatici, elettrodomestici, carcasse d auto vetro, inerti da demolizione ecc.; raggruppamento dei rifiuti rimossi in aree di deposito temporaneo all interno del cantiere nel rispetto di quanto previsto dall articolo 183, comma 1, lettera bb del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii; trasporto e smaltimento dei rifiuti in impianti autorizzati. 6.2 RIO SPURGU A seguito di sopralluoghi effettuati nelle aree d intervento si è riscontrata la presenza di notevoli quantità di materiale litoide di origine alluvionale, numerosi ristagni d acqua formatisi per la presenza di ostacoli (alberi, arbusti, rifiuti), presente negli alvei, sugli argini e nelle aree di golena. Tale situazione porta ad un irregolare deflusso delle acque con conseguenti esondazioni e ristagni. In conformità al D.P.R. del 14/04/93, sarà effettuata la manutenzione parziale del reticolo idraulico-fluviale comunale, il ripristino delle sezioni di deflusso, il taglio e l asportazione con mezzi meccanici della vegetazione presente, tali interventi mirano al recupero della funzionalità idraulica dei tratti interessati, senza apportare modificazioni allo stato originario dei luoghi. Sono presenti le seguenti specie arboree:rubus, canne (Arundo donax), ficus, Ulmus. Le opere di manutenzione ordinaria oggetto di progetto consistono nella pulizia periodica dell alveo fluviale e prevedono: la rimozione di ostacoli naturali (alberi, arbusti, ramaglia e RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 11 di 20

15 altra vegetazione spontanea invasiva) e artificiali (rifiuti solidi e altro materiale proveniente dalle varie attività antropiche o da scarichi abusivi) che ostruiscono il regolare deflusso dell acqua o che interferiscono con la sezione idraulica di portata del fiume in condizioni di piena ordinaria, salvaguardando, ove possibile, la conservazione dei consorzi vegetali che colonizzano in modo permanente gli habitat riparii e le zone di deposito alluvionale adiacenti. Per quanto sopra, si elencano di seguito i principali lavori di manutenzione ordinaria che verranno eseguiti a cadenza periodica (per tre anni consecutivi prima delle piogge così come previsto dal finanziamento RAS): - Sfrondatura, pulizia ed eventuale taglio di alberature in alveo e nelle sponde, tenuto conto dell'influenza delle alberature sul regolare deflusso delle acque, nonché delle alberature pregiudizievoli per la difesa e conservazione delle sponde e degli habitat riparii garantendo la protezione degli esemplari arborei rappresentati da specie di pregio naturalistico. I materiali raccolti dovranno essere accumulati in aree di deposito temporaneo nel rispetto di quanto disposto dall articolo 183, comma 1, lettera bb del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii in attesa di essere smaltiti in impianto autorizzato; - Sfalcio di vegetazione infestante, in alveo e spondale, che riduce la sezione idraulica del corso d'acqua; - Ripristino del regolare deflusso sotto le luci dei ponti, in particolare rimozione di rifiuti e di tronchi d'albero; - Ripristino della sezione di deflusso, inteso come eliminazione, nei tratti critici per il deflusso delle portate idriche, dei materiali litoidi, trasportati e accumulati in punti isolati dell'alveo, pregiudizievoli al regolare deflusso delle acque. La sistemazione degli stessi di norma deve avvenire nell'ambito dello stesso alveo; - Rimozione di eventuali rifiuti presenti, non visibili dai sopralluoghi effettuati, classificabili in urbani o speciali come ad esempio pneumatici, elettrodomestici, carcasse d auto vetro, inerti da demolizione ecc.; raggruppamento dei rifiuti rimossi in aree di deposito temporaneo all interno del cantiere nel rispetto di quanto previsto dall articolo 183, comma 1, lettera bb del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii; trasporto e smaltimento dei rifiuti in impianti autorizzati. RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 12 di 20

16 7. MODALITA DI ATTUAZIONE MISURE DI MITIGAZIONE DA ADOTTARE PER L IMPATTO DI CANTIERE Le aree di stoccaggio di inerti di rifiuti e di attrezzature necessarie alle diverse lavorazioni dovranno essere collocate a distanza ed in posizione tali da non causare la ricaduta o lo sversamento di acque di dilavazione in alveo con conseguente trasposto di solidi sospesi e potenzialmente inquinanti. Per ridurre al minimo gli impatti legati al rischio di sversamenti accidentali di carburante in alveo, i mezzi meccanici che potrebbero determinare la dispersione nel suolo di sostanze pericolose (oli minerali, liquidi di raffreddamento e carburanti) opereranno dall esterno dell alveo Al fine di evitare danni all avifauna presente nella zona, qualora venisse riscontrata la presenza di nidi o esemplari di specie caratterizzanti, le lavorazioni verranno sospese e riprenderanno in una zona adiacente o in alternativa gli esemplari trovati in prossimità della vegetazione da rimuovere verranno allontanati dall area delle lavorazioni. In generale le lavorazioni non saranno effettuate nel periodo di riproduzione delle specie protette presenti in laguna. RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 13 di 20

17 8. QUADRO ECONOMICO VOCE DESCRIZIONE LOTTO 1 RIO SAN BENEDETTO RIO CANONICA E RIO S ARRIALI IMPORTO LOTTO 2 RIO MURTAS RIO SPURGU LOTTO 3 TORRENTE PIZZU AZZIMUS RIO BELLICAI TOTALE INTERVENTO [ ] A Importo dei lavori ed oneri della sicurezza 1 Importo lavori , , , ,00 2 Oneri della sicurezza , , , ,00 Importo complessivo lavori , , ,88 e oneri sicurezza (totale A) ,00 B Somme a disposizione dell amministrazione Accantonamento di cui 1.288, , ,24 1 all articolo 92 comma 5 D.Lgs. 163/ ,24 Lavori in economia 9 832,20 0,00 0, ,20 Imprevisti 1 842, ,60 2 IVA sull importo lavori , , , ,00 Totale B , , , ,51 IMPORTO COMPLESSIVO DI , , ,51 PROGETTO 819,51 RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 14 di 20

18 9. ALLEGATO FOTOGRAFICO - LOTTO Rio Murtas Imm.01 - Rio Murtas Imm.02 - Rio Murtas RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 15 di 20

19 Imm.03 - Rio Murtas Imm.04 - Rio Murtas RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 16 di 20

20 Imm.05 - Rio Murtas Imm.06 - Rio Murtas RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 17 di 20

21 9.2 Rio Spurgu Imm.01 - Rio Spurgu Imm.02 - Rio Spurgu RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 18 di 20

22 Imm.03 - Rio Spurgu Imm.04 - Rio Spurgu RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 19 di 20

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3.2 Descrizione di eventuali impatti ambientali dovuti all opera e misure compensative da prevedersi 3.2 Descrizione di eventuali impatti ambientali dovuti all opera e misure compensative da prevedersi 3.2.1 Verifica della compatibilità dell opera con il quadro normativo e con gli strumenti di pianificazione

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