(Provincia di Carbonia - Iglesias) Settore LL. PP. Man. e Ambiente Servizio 3 - AMBIENTE
|
|
- Tommasa Rota
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 (Provincia di Carbonia - Iglesias) Settore LL. PP. Man. e Ambiente Servizio 3 - AMBIENTE Codice Fiscale tel fax PROGETTO SEMPLIFICATO DI MANUTENZIONE Progetto Definitivo LAVORI DI PULIZIA DEGLI ALVEI FLUVIALI RICADENTI NEL TERRITORIO COMUNALE PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO. ALLEGATO B.2 RELAZIONE TECNICA LOTTO 2 Scala Staff di Progettazione Ing. Maria Chiara Carboni P.I. Giorgio Bonesu Il Dirigente Dott. Ing. Pieluigi Castiglione
2
3 INDICE 1. PREMESSA 1 2. INQUADRAMENTO NORMATIVO 2 3. AUTORIZZAZIONI 3 4. INQUADRAMENTO TERRITORIALE LOTTO LOTTO LOTTO STATO DEL LUOGHI ANALISI CONOSCITIVE 8 6. INTERVENTI IN PROGETTO DESCRIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA RIO MURTAS RIO SPURGU MODALITA DI ATTUAZIONE MISURE DI MITIGAZIONE DA ADOTTARE PER L IMPATTO DI CANTIERE QUADRO ECONOMICO ALLEGATO FOTOGRAFICO - LOTTO Rio Murtas Rio Spurgu 18
4 1. PREMESSA Il presente documento costituisce elaborato del progetto di controllo della vegetazione riparia lungo gli alvei fluviali ricadenti nel territorio comunale per la mitigazione del rischio idrogeologico, mediante lavorazioni necessarie per ottenere un elevato grado di efficienza idraulica ambientale dei corsi d acqua. Per vegetazione riparia si intende una fascia di vegetazione composta da specie erbacee, arbustive ed arboree presenti nell alveo e nelle aree adiacenti al corso d acqua. Il progetto nasce con lo scopo di intervenire nel territorio comunale nei tratti fluviali particolarmente sensibili in relazione alla vulnerabilità delle aree a contorno soprattutto al fine di garantire un maggior grado di sicurezza agli elementi esposti al rischio. L Amministrazione, nell ambito del progetto, interverrà nelle aree di propria competenza, sulla base del finanziamento ricevuto con determinazione dell Assessorato dei LL.PP. della RAS n.30286/1671 del 10/08/2015, per i lavori di pulizia dei corsi d acqua e per la Il finanziamento prevede la suddivisione in tre annualità dal 2015 al 2017per l importo di ,51 ciascuna alle quali corrisponde la suddivisione dell intervento in tre lotti. Gli interventi in oggetto verranno realizzati mediante il finanziamento relativo all esercizio 2015 ricevuto dell Assessorato dei LL.PP. con determinazione della RAS n.30286/1671 del 10/08/2015 per i lavori di pulizia dei corsi d acqua e per la mitigazione del rischio idrogeologico dei bacini idrografici secondo il prospetto riportato di seguito. Impegno complessivo ,53 Titolo LOTTO 1 Esercizio Finanziario 2015 Intervento di manutenzione ordinaria e pulizia nei corsi d acqua ricadenti nel territorio comunale LOTTO 2 Esercizio Finanziario 2016 LOTTO 3 Finanziario , , ,51 RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 1 di 20
5 2. INQUADRAMENTO NORMATIVO Si riportano nel seguito i principali riferimenti normativi in materia di manutenzione e gestione della vegetazione, di cui si è tenuto conto nell elaborazione del progetto. D.Lgs. 152/2006 Norme in materia Ambientale; Regio Decreto 3267/23; D.P.R. 14 aprile 1993 atto di indirizzo e coordinamento alle regioni recante criteri e modalità per la redazione dei programmi di manutenzione idraulica e forestale. Legge Regionale n. 9/2006 Piano Stralcio Assetto Idrogeologico (PAI) Norme di attuazione. Decreto dell assessore della difesa dell ambiente n. 24/CVFA del 23 agosto Prescrizioni di massima e di polizia forestale per i boschi e terreni sottoposti a vincolo idrogeologico Direttiva del Consiglio delle Comunità Europee del 2 aprile 1979 concernente la conservazione degli uccelli selvatici (79/409/CEE) e s.m.i.. Direttiva del Consiglio delle Comunità Europee del 21 maggio 1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche (92/43/CEE) e s.m.i.. D.P.R. 8 settembre 1997, n Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche. D.P.R. 12 marzo 2003, n Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997 n. 357, concernente attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche. Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/71/Ce e 2004/18/Ce. D.P.R 5 ottobre 2012, n. 207 Il regolamento di attuazione del D. Lgs 163/2006, Codice dei contratti pubblici relativi a lavori servizi e forniture. RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 2 di 20
6 3. AUTORIZZAZIONI Trattandosi di interventi di manutenzione ordinaria di opere esistenti, il quadro autorizzativo previsto è il seguente: Assessorato dei LL.PP., Servizio del Genio Civile di Cagliari; in merito al prescritto nulla osta ai sensi del R.D. n. 523 del ; Provincia di Carbonia Iglesias, ufficio acque; Assessorato della Difesa dell Ambiente, Corpo Forestale e di vigilanza ambientale, Servizio territoriale ispettorato ripartimentale di Iglesias, in merito al nulla osta idraulico-forestale ai sensi del R.D. 3267/1923; I progetti di manutenzione danno luogo ad interventi di manutenzione che non alterano lo stato dei luoghi e quindi non necessitano di autorizzazione paesistico ambientale ai sensi dell articolo 149, comma 1, lett. a) del D.lgs. n. 42/2004. RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 3 di 20
7 4. INQUADRAMENTO TERRITORIALE Gli interventi previsti sono ubicati nel comune di Iglesias e sono riportati nelle Tavola 1A di inquadramento territoriale suddivisi in 3 lotti funzionali corrispondenti alle annualità dei finanziamenti così come riportato a seguire: 4.1 LOTTO 1 Il rio San Benedetto è un affluente del rio Canonica che si riversa sul lago Corsi, a partire dal villaggio minerario di S. Benedetto lungo la strada statale 126. Il tratto interessato è un alveo naturale in area montana che presenta un notevole restringimento della sezione idraulica per la presenza di numerose specie arbustive e rifiuti ingombranti distribuiti lungo lo sviluppo dell asta fluviale. Il rio Canonica è un affluente del rio S Arriali, sbarrato dall invaso di Punta Gennarta. l alveo è in parte naturale, in parte cementato. Il primo tratto interessato dall intervento parte dalla cantoniera di San Benedetto fino all invaso del lago Corsi. Detto tratto è un alveo naturale in area agricola, che attraversa in alcuni punti strade rurali. Il rio Corongiu parte dal lago di punta Gennarta per riversarsi nel rio S arriali di cui è affluente. L area attraversata da questo rio ricade in area P.A.I. a pericolosità da frana Hg$ e classe di rischi Hg3 ed in parte Hg1, inoltre costeggia una zona perimetrata SIN. Il tratto interessato è un alveo naturale in area agricola, che attraversa in alcuni punti strade rurali. Il rio S arriali è un affluente del rio Cixerri, riceve anche gli scarichi dello sbarramento del lago corsi. Il tratto interessato dall intervento in loc. Cuccuru Tiria ricade in area P.A.I. a RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 4 di 20
8 pericolosità da frana Hg4, inoltre nella zona sud è perimetrato dal piano Stralcio delle Fasce Fluviali in fascia C. RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 5 di 20
9 4.2 LOTTO 2 Il Rio Spurgu è un affluente del Rio Cixerri si trova in prossimità della strada provinciale per Villamassargia, attraversa aree agricole a rischio sinkhole a pericolosità Hg4 per il rischio frana perimetrato dal PAI. Il tratto interessato dall'intervento è un alveo in parte naturale, in parte tombato e attraversa sia l area residenziale che l area agricola di Iglesias e in alcuni punti strade urbane oltre ad un cavalcavia di collegamento alla SS130. L alveo è interessato da un considerevole restringimento della sezione idraulica per la presenza di numerose specie arbustive e in alcuni tratti di rifiuti ingombranti. Il Rio Murtas è un affluente del Rio s'arriali. Parte dal Comune di Iglesias in loc. Martiada per poi attraversare la regione Palmeri e la SS 130 in prossimità del cavalcavia per Domusnovas. Attraversa aree agricole ed è perimetrato dal Piano Stralcio delle Fasce Fluviali in fascia C. Il tratto interessato dall'intervento è un alveo naturale ed è quello che partendo dalla località Martiada arriva fino alla SS130, fino al rio S Arriali. L alveo è interessato da un considerevole restringimento della sezione idraulica per la presenza di numerose specie arbustive e in alcuni tratti di rifiuti ingombranti. RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 6 di 20
10 4.3 LOTTO 3 Il Torrente di Pizzu Azzimus è un affluente del Rio Spurgu. Esso parte dalla zona industriale fino all'immissione nel Rio Spurgu e ha un tratto tombato ed un tratto a cielo aperto. Attraversa aree agricole a rischio sinkhole a pericolosità Hg4 per il rischio frana perimetrate dal PAI. Il tratto interessato dall'intervento è un alveo naturale, attraversa sia l area industriale che l area agricola di Iglesias, attraversando in alcuni punti la SP Iglesias Villamassargia e il cavalcavia presso l ex cantina sociale di Iglesias. Il tratto è interessato da un considerevole restringimento della sezione idraulica per la presenza di numerose specie arbustive e in alcuni tratti di rifiuti ingombranti. Il Rio Bellicai ha origine dall'invaso del lago Monteponi, con una capacità d'invaso di 1,02 milioni di m3, si riversa sul Lago Corsi attraversando la località Quattro Stagioni. Il tratto interessato dall'intervento è un alveo naturale in area montana, che attraversa in alcuni punti strade rurali, interessato da un considerevole restringimento della sezione idraulica per la presenza di numerose specie arbustive e in alcuni tratti di rifiuti ingombranti. RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 7 di 20
11 5. STATO DEL LUOGHI ANALISI CONOSCITIVE La condizione dei luoghi è stata esaminata mediante l esecuzione di sopralluoghi lungo i tratti dei corsi d acqua inseriti nel progetto, nell ambito di tali controlli, eseguiti dai tecnici dell Ufficio Ambiente, sono stati evidenziate situazioni degli alvei piuttosto critiche infatti sia gli alvei che le sponde risultano frequentemente ostruite da materiale litoide di origine alluvionale, rifiuti di varia natura (urbani e speciali) e da una fitta vegetazione costituita da specie infestanti, arbusti ed in alcuni casi alberi ad alto fusto. Tale situazione porta ad un irregolare deflusso delle acque con conseguenti esondazioni e ristagni, fungendo da habitat ideale per la proliferazione di numerose specie animali, quali insetti (principalmente zanzare, zecche), nocivi alla salute dell uomo e degli animali, nutrie e topi. In conformità al D.P.R. del 14/04/93, sarà effettuata la manutenzione parziale del reticolo idraulico-fluviale comunale, il ripristino delle sezioni di deflusso, il taglio e l asportazione con mezzi meccanici della vegetazione presente, tali interventi mirano al recupero della funzionalità idraulica dei tratti interessati, senza apportare modificazioni allo stato originario dei luoghi. Le opere di manutenzione ordinaria oggetto di progetto consistono nella pulizia periodica dell alveo fluviale e prevedono: la rimozione di ostacoli naturali (piante, arbusti, ramaglia e altra vegetazione spontanea invasiva) e artificiali (rifiuti solidi e altro materiale proveniente dalle varie attività antropiche o da scarichi abusivi) che ostruiscono il regolare deflusso dell acqua o che interferiscono con la sezione idraulica di portata del fiume in condizioni di piena ordinaria, salvaguardando, ove possibile, la conservazione dei consorzi vegetali che colonizzano in modo permanente gli habitat riparii e le zone di deposito alluvionale adiacenti. Per quanto sopra, si elencano di seguito i principali lavori di manutenzione ordinaria che verranno eseguiti: 1. pulizia dell alveo con uso di mezzi meccanici (pala, escavatore) attraverso la rimozione di arbusti e ceppaie, la profilatura delle pareti, rispettando le piante e i manufatti esistenti sul posto; 2. taglio di vegetazione spontanea invasiva non radicata in alveo e sulle ripe, compreso l abbattimento di piante pericolanti e l onere di smaltimento del materiale di risulta, da eseguire a mano e con mezzi meccanici ove possibile; 3. potatura di macchie di cespugli e arbusti consistente nel taglio della vegetazione vecchia e priva di vigore e riduzione della chioma, taglio di piante pericolanti, pulizia dell area e smaltimento a centro autorizzato del materiale di risulta, il tutto salvaguardando la rinnovazione arborea ed arbustiva naturale, con utilizzo di attrezzatura manuale e di mezzi meccanici. In particolare l intervento previsto è un intervento in cui verrà effettuato il taglio della vegetazione arbustiva, costituita da canne (arundo donax) sia nell alveo inciso che il diradamento selettivo di quella presente sulle sponde. Gli sfalci vegetali trinciati RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 8 di 20
12 verranno posizionati ai lati dell area golenale. La vegetazione verrà tagliata sia manualmente che con escavatore cingolato con braccio meccanico decespugliatore con trincia. Il fondo dell alveo non verrà intaccato per non movimentare sedimenti quindi le piante non verranno completamente estirpate e non verrà effettuata la movimentazione di sedimenti. Le lavorazioni procederanno da valle a monte dell asta fluviale. 4.Verranno inoltre rimossi manualmente i rifiuti ingombranti che si trovano all interno dell alveo fluviale. I rifiuti rimossi dall alveo, verranno posizionati in precisi punti di accumulo e conferiti in discarica. RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 9 di 20
13 6. INTERVENTI IN PROGETTO DESCRIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Le scelte progettuali sono state effettuate nell ottica di attenuazione del rischio con il contemporaneo scopo di ristabilire la funzionalità dei tratti previsti in progetto mediante l utilizzo di tecniche di minimo impatto ambientale. Gli interventi previsti consentiranno di mantenere in efficienza il sistema idraulico ambientale dei tratti dei fiumi interessati dal progetto ed allo stesso tempo di tutelarne lo stato ecologico del corpo idrico superficiale. La lunghezza dell asta su cui si deve intervenire è stata calcolata con il software ArcGis sulla base dell idrografia presente sul Geoportale della Regione Sardegna. L area di intervento per il calcolo della vegetazione da rimuovere invece è stata fatta considerando un buffer di 4 m su entrambe le sponde di ogni asta fluviale oggetto di intervento. Sarà cura dell Amministrazione Comunale: nominare il direttore dei lavori; richiedere le autorizzazioni necessarie all esecuzione dei lavori (Genio Civile, Ufficio Tutela Paesaggio e Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale ed eventuali altri Enti competenti sul territorio); reperire le aree idonee allo stoccaggio del materiale di risulta dalle lavorazioni e il rilascio delle autorizzazioni competenti; curare il rilascio delle autorizzazioni necessarie al transito degli automezzi all interno del centro abitato e agli ingressi ai rii da zone di proprietà privata; curare gli adempimenti relativi allo smaltimento dei rifiuti recuperati (copertoni e carcasse d auto, ingombranti di varia natura e inerti derivanti da lavorazioni edili). 6.1 RIO MURTAS A seguito di sopralluoghi effettuati nelle aree d intervento si è riscontrata la presenza di notevoli quantità di materiale litoide di origine alluvionale, numerosi ristagni d acqua formatisi per la presenza di ostacoli (alberi, arbusti, rifiuti), presente negli alvei, sugli argini e nelle aree di golena. Tale situazione porta ad un irregolare deflusso delle acque con conseguenti esondazioni e ristagni. In conformità al D.P.R. del 14/04/93, sarà effettuata la manutenzione parziale del reticolo idraulico-fluviale comunale, il ripristino delle sezioni di deflusso, il taglio e l asportazione con mezzi meccanici della vegetazione presente, tali interventi mirano al recupero della funzionalità idraulica dei tratti interessati, senza apportare modificazioni allo stato originario dei luoghi. Sono presenti le seguenti specie arboree:rubus, Tamarix, canne (Arundo donax). Le opere di manutenzione ordinaria oggetto di progetto consistono nella pulizia periodica dell alveo fluviale e prevedono: la rimozione di ostacoli naturali (alberi, arbusti, ramaglia e altra vegetazione spontanea invasiva) e artificiali (rifiuti solidi e altro materiale proveniente dalle varie attività antropiche o da scarichi abusivi) che ostruiscono il regolare deflusso RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 10 di 20
14 dell acqua o che interferiscono con la sezione idraulica di portata del fiume in condizioni di piena ordinaria, salvaguardando, ove possibile, la conservazione dei consorzi vegetali che colonizzano in modo permanente gli habitat riparii e le zone di deposito alluvionale adiacenti. Per quanto sopra, si elencano di seguito i principali lavori di manutenzione ordinaria che verranno eseguiti a cadenza periodica (per tre anni consecutivi prima delle piogge così come previsto dal finanziamento RAS): - Sfrondatura, pulizia ed eventuale taglio di alberature in alveo e nelle sponde, tenuto conto dell'influenza delle alberature sul regolare deflusso delle acque, nonché delle alberature pregiudizievoli per la difesa e conservazione delle sponde e degli habitat riparii garantendo la protezione degli esemplari arborei rappresentati da specie di pregio naturalistico. I materiali raccolti dovranno essere accumulati in aree di deposito temporaneo nel rispetto di quanto disposto dall articolo 183, comma 1, lettera bb del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii in attesa di essere smaltiti in impianto autorizzato; - Sfalcio di vegetazione infestante, in alveo e spondale, che riduce la sezione idraulica del corso d'acqua; - Ripristino del regolare deflusso sotto le luci dei ponti, in particolare rimozione di rifiuti e di tronchi d'albero; - Ripristino della sezione di deflusso, inteso come eliminazione, nei tratti critici per il deflusso delle portate idriche, dei materiali litoidi, trasportati e accumulati in punti isolati dell'alveo, pregiudizievoli al regolare deflusso delle acque. La sistemazione degli stessi di norma deve avvenire nell'ambito dello stesso alveo; - Rimozione di eventuali rifiuti presenti, non visibili dai sopralluoghi effettuati, classificabili in urbani o speciali come ad esempio pneumatici, elettrodomestici, carcasse d auto vetro, inerti da demolizione ecc.; raggruppamento dei rifiuti rimossi in aree di deposito temporaneo all interno del cantiere nel rispetto di quanto previsto dall articolo 183, comma 1, lettera bb del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii; trasporto e smaltimento dei rifiuti in impianti autorizzati. 6.2 RIO SPURGU A seguito di sopralluoghi effettuati nelle aree d intervento si è riscontrata la presenza di notevoli quantità di materiale litoide di origine alluvionale, numerosi ristagni d acqua formatisi per la presenza di ostacoli (alberi, arbusti, rifiuti), presente negli alvei, sugli argini e nelle aree di golena. Tale situazione porta ad un irregolare deflusso delle acque con conseguenti esondazioni e ristagni. In conformità al D.P.R. del 14/04/93, sarà effettuata la manutenzione parziale del reticolo idraulico-fluviale comunale, il ripristino delle sezioni di deflusso, il taglio e l asportazione con mezzi meccanici della vegetazione presente, tali interventi mirano al recupero della funzionalità idraulica dei tratti interessati, senza apportare modificazioni allo stato originario dei luoghi. Sono presenti le seguenti specie arboree:rubus, canne (Arundo donax), ficus, Ulmus. Le opere di manutenzione ordinaria oggetto di progetto consistono nella pulizia periodica dell alveo fluviale e prevedono: la rimozione di ostacoli naturali (alberi, arbusti, ramaglia e RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 11 di 20
15 altra vegetazione spontanea invasiva) e artificiali (rifiuti solidi e altro materiale proveniente dalle varie attività antropiche o da scarichi abusivi) che ostruiscono il regolare deflusso dell acqua o che interferiscono con la sezione idraulica di portata del fiume in condizioni di piena ordinaria, salvaguardando, ove possibile, la conservazione dei consorzi vegetali che colonizzano in modo permanente gli habitat riparii e le zone di deposito alluvionale adiacenti. Per quanto sopra, si elencano di seguito i principali lavori di manutenzione ordinaria che verranno eseguiti a cadenza periodica (per tre anni consecutivi prima delle piogge così come previsto dal finanziamento RAS): - Sfrondatura, pulizia ed eventuale taglio di alberature in alveo e nelle sponde, tenuto conto dell'influenza delle alberature sul regolare deflusso delle acque, nonché delle alberature pregiudizievoli per la difesa e conservazione delle sponde e degli habitat riparii garantendo la protezione degli esemplari arborei rappresentati da specie di pregio naturalistico. I materiali raccolti dovranno essere accumulati in aree di deposito temporaneo nel rispetto di quanto disposto dall articolo 183, comma 1, lettera bb del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii in attesa di essere smaltiti in impianto autorizzato; - Sfalcio di vegetazione infestante, in alveo e spondale, che riduce la sezione idraulica del corso d'acqua; - Ripristino del regolare deflusso sotto le luci dei ponti, in particolare rimozione di rifiuti e di tronchi d'albero; - Ripristino della sezione di deflusso, inteso come eliminazione, nei tratti critici per il deflusso delle portate idriche, dei materiali litoidi, trasportati e accumulati in punti isolati dell'alveo, pregiudizievoli al regolare deflusso delle acque. La sistemazione degli stessi di norma deve avvenire nell'ambito dello stesso alveo; - Rimozione di eventuali rifiuti presenti, non visibili dai sopralluoghi effettuati, classificabili in urbani o speciali come ad esempio pneumatici, elettrodomestici, carcasse d auto vetro, inerti da demolizione ecc.; raggruppamento dei rifiuti rimossi in aree di deposito temporaneo all interno del cantiere nel rispetto di quanto previsto dall articolo 183, comma 1, lettera bb del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii; trasporto e smaltimento dei rifiuti in impianti autorizzati. RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 12 di 20
16 7. MODALITA DI ATTUAZIONE MISURE DI MITIGAZIONE DA ADOTTARE PER L IMPATTO DI CANTIERE Le aree di stoccaggio di inerti di rifiuti e di attrezzature necessarie alle diverse lavorazioni dovranno essere collocate a distanza ed in posizione tali da non causare la ricaduta o lo sversamento di acque di dilavazione in alveo con conseguente trasposto di solidi sospesi e potenzialmente inquinanti. Per ridurre al minimo gli impatti legati al rischio di sversamenti accidentali di carburante in alveo, i mezzi meccanici che potrebbero determinare la dispersione nel suolo di sostanze pericolose (oli minerali, liquidi di raffreddamento e carburanti) opereranno dall esterno dell alveo Al fine di evitare danni all avifauna presente nella zona, qualora venisse riscontrata la presenza di nidi o esemplari di specie caratterizzanti, le lavorazioni verranno sospese e riprenderanno in una zona adiacente o in alternativa gli esemplari trovati in prossimità della vegetazione da rimuovere verranno allontanati dall area delle lavorazioni. In generale le lavorazioni non saranno effettuate nel periodo di riproduzione delle specie protette presenti in laguna. RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 13 di 20
17 8. QUADRO ECONOMICO VOCE DESCRIZIONE LOTTO 1 RIO SAN BENEDETTO RIO CANONICA E RIO S ARRIALI IMPORTO LOTTO 2 RIO MURTAS RIO SPURGU LOTTO 3 TORRENTE PIZZU AZZIMUS RIO BELLICAI TOTALE INTERVENTO [ ] A Importo dei lavori ed oneri della sicurezza 1 Importo lavori , , , ,00 2 Oneri della sicurezza , , , ,00 Importo complessivo lavori , , ,88 e oneri sicurezza (totale A) ,00 B Somme a disposizione dell amministrazione Accantonamento di cui 1.288, , ,24 1 all articolo 92 comma 5 D.Lgs. 163/ ,24 Lavori in economia 9 832,20 0,00 0, ,20 Imprevisti 1 842, ,60 2 IVA sull importo lavori , , , ,00 Totale B , , , ,51 IMPORTO COMPLESSIVO DI , , ,51 PROGETTO 819,51 RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 14 di 20
18 9. ALLEGATO FOTOGRAFICO - LOTTO Rio Murtas Imm.01 - Rio Murtas Imm.02 - Rio Murtas RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 15 di 20
19 Imm.03 - Rio Murtas Imm.04 - Rio Murtas RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 16 di 20
20 Imm.05 - Rio Murtas Imm.06 - Rio Murtas RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 17 di 20
21 9.2 Rio Spurgu Imm.01 - Rio Spurgu Imm.02 - Rio Spurgu RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 18 di 20
22 Imm.03 - Rio Spurgu Imm.04 - Rio Spurgu RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA Pagina 19 di 20
3.2 Descrizione di eventuali impatti ambientali dovuti all opera e misure compensative da prevedersi
3.2 Descrizione di eventuali impatti ambientali dovuti all opera e misure compensative da prevedersi 3.2.1 Verifica della compatibilità dell opera con il quadro normativo e con gli strumenti di pianificazione
DettagliDETERMINAZIONE PROT N. 926/REP. N. 57 DEL
DETERMINAZIONE PROT N. 926/REP. N. 57 DEL 30.01.2013 Oggetto: Comune di Villaputzu. Studio di compatibilità relativo al progetto di Variazione di un sottotetto in appartamento ai sensi dell art. 15 della
DettagliGli aspetti di sistemazione idrogeologica e idraulica nel loro rapporto con il PdG Po. Ing. Lorenzo Masoero Geol. Giorgio Gaido
Gli aspetti di sistemazione idrogeologica e idraulica nel loro rapporto con il PdG Po Ing. Lorenzo Masoero Geol. Giorgio Gaido SCALETTA INTERVENTO principali strumenti di pianificazione ed i loro obiettivi
DettagliAutorità di Bacino del Fiume Tevere. Scheda Tecnica Interventi P.S. 5. Codice ABT : TEVERE 9 (TE 09) (Ponte Milvio);
Autorità di Bacino del Fiume Tevere Scheda Tecnica Interventi P.S. 5 Codice ABT : TEVERE 9 (TE 09) (Ponte Milvio); Sottobacino : Tevere area urbana di Roma; Asta fluviale: Tevere; Tratto in dissesto: tratto
DettagliIl ruolo dei Dottori Agronomi e Forestali nella Protezione Civile
Federazione Regionale Ligure Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali La Spezia Il ruolo dei Dottori Agronomi e Forestali nella Protezione Civile La Spezia c/o Centro Integrato di Protezione Civile
Dettagli(Art. 28 L.R. 06.10.1997 n. 29 art. 13 legge 06.12.1991 n. 394) IL DIRETTORE DELLA RISERVA NATURALE
Prot. 1976 del 18 novembre 2013 N U L L A (Art. 28 L.R. 06.10.1997 n. 29 art. 13 legge 06.12.1991 n. 394) IL DIRETTORE DELLA RISERVA NATURALE Viste le Leggi Regionali 47/1982 (e succ. modificazioni ed
DettagliRegime sanzionatorio per abbattimenti di alberi non autorizzati
Regime sanzionatorio per abbattimenti di alberi non autorizzati Giornata di Studio Quadro normativo intorno agli alberi Federazione Interregionale ODAF Piemonte Valle D Aosta Torino Centro Polifunzionale
DettagliLa prevenzione e la manutenzione idraulica a quarant'anni dall'alluvione di Firenze
La prevenzione e la manutenzione idraulica a quarant'anni dall'alluvione di Firenze Firenze 8.11.2006 Le iniziative dei consorzi di bonifica toscani Ing. Francesco Piragino Gestione territoriale La PIANIFICAZIONE
DettagliRELAZIONE. 1. Trasporto di materiale flottante
RELAZIONE Con il presente progetto di legge si intende agire sul Titolo V della Legge regionale del 12 dicembre 2003 numero 26. Vengono introdotti regolamenti regionali al fine di considerare azioni di
DettagliINTERVENTI DI RIORDINO IDRAULICO E MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO NEL CENTRO ABITATO DI BULTEI (SS)
INTERVENTI DI RIORDINO IDRAULICO E MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO NEL CENTRO ABITATO DI BULTEI (SS) F.Cambula(*), M. Pani (*), A.M. Lostia(**), D. Giannoni (*), F. Fois (***) (*) Libero professionista
DettagliComune di SAN ROCCO AL PORTO Provincia di LODI
Comune di SAN ROCCO AL PORTO Provincia di LODI STUDIO PER L INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDRICO MINORE E REGOLAMENTO PER LE ATTIVITÀ DI GESTIONE E TRASFORMAZIONE DEL DEMANIO IDRICO E DEL SUOLO IN FREGIO
DettagliDott. Geol. Dal Negro Paolo - Via Faverio, 2-22079 Villaguardia (Co)
1A 1B 2 3 4A 4B 4C 5 LAVORI A MISURA TAGLIO VEGETAZIONE AREA FRANA E PULIZIA VEGETAZIONE INFESTANTE Disboscamento con taglio di alberi di almeno 5 cm di diametro del tronco compreso sfrondamento e carico
DettagliSettore Infrastrutture, Interventi Strategici e Mobilità
ALLEGATO 5 Settore Infrastrutture, Interventi Strategici e Mobilità Oggetto Lavori di manutenzione ordinaria del verde, per la rete stradale della Provincia di Monza e Brianza (anno 2012 2013) CUP B86G12000110003
DettagliAUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE
AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE CRITERI E DIRETTIVE IN MATERIA DI ASPORTAZIONE DI MATERIALI LITOIDI DAI CORSI D ACQUA DEI BACINI IDROGRAFICI REGIONALI Documento approvato con DGR 226 del 6.3.2009
DettagliCapo I Disposizioni generali Art. 1 Oggetto
Regolamento recante istruzioni tecniche per la redazione degli strumenti della pianificazione provinciale e comunale in materia di cave e torbiere, di recupero di cave dimesse o in abbandono e di riutilizzo
DettagliAutorità di Bacino del Fiume Tevere. Scheda Tecnica Interventi P.S. 5. Codice ABT : Aniene Intervento Ambientale 1 (ANIA 01);
Autorità di Bacino del Fiume Tevere Scheda Tecnica Interventi P.S. 5 Codice ABT : Aniene Intervento Ambientale 1 (ANIA 01); Sottobacino : Aniene Asta fluviale: Aniene Tratto oggetto dell'intervento : Fiume
DettagliBACINO REGIONALE OMBRONE BACINO INTERREGIONALE FIORA PIANIFICAZIONE DI BACINO E NORME PAI
BACINO INTERREGIONALE FIORA PIANIFICAZIONE DI BACINO E NORME PAI COLLEGIO DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI GROSSETO 30 OTTOBRE 2013 1 BACINO INTERREGIONALE FIORA NORME PAI Disposizioni immediatamente vincolanti:
DettagliSCHEMA DI NORMATIVA TIPO DI UN PIANO DI BACINO STRALCIO PER L ASSETTO IDROGEOLOGICO
AUTORITÀ DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE COMITATO TECNICO REGIONALE CRITERI PER L ELABORAZIONE DEI PIANI DI BACINO SCHEMA DI NORMATIVA TIPO DI UN PIANO DI BACINO STRALCIO PER L ASSETTO IDROGEOLOGICO RACCOMANDAZIONE
DettagliCOMUNE DI ROCCA DE GIORGI (PV) Frazione Villa Fornace n. 3
COMUNE DI ROCCA DE GIORGI (PV) Frazione Villa Fornace n. 3 INDIVIDUAZIONE DELLE FASCE DI RISPETTO DEI CORSI D'ACQUA DEL RETICOLO IDRICO PRINCIPALE E MINORE NEL TERRITORIO COMUNALE DI ROCCA DE' GIORGI (PV)
DettagliCittà Metropolitana di Genova
Città Metropolitana di Genova PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE DIREZIONE PIANIFICAZIONE GENERALE E DI BACINO SERVIZIO CONTROLLO E GESTIONE DEL TERRITORIO Protocollo Generale N. 0048971 / 2015 Atto N. 2206 OGGETTO:
DettagliI Convegno Italiano sulla Riqualificazione Fluviale
Direzione Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Economia Montana e Foreste I Convegno Italiano sulla Riqualificazione Fluviale Sarzana - 18 /19 Giugno 2009 La gestione della vegetazione ripariale,da un approccio
DettagliDELIBERA N. 156 RELATIVA ALLA SEDUTA DEL C.I. DEL 19 giugno 2007 Pagina 1 di 6. Autorità di Bacino
Pagina 1 di 6 CRITERI PER LA DEFINIZIONE DEL DEFLUSSO MINIMO VITALE DEL BACINO DEL FIUME SERCHIO, DI CUI ALLE DELIBERE DI COMITATO ISTITUZIONALE N. 121 DEL 1 AGOSTO 2002 E N. 152 DEL 20 FEBBRAIO 2007.
DettagliAZIONI URGENTI FINALIZZATE ALLA RIMOZIONE DELL EICHORNIA CRASSIPES DAL RIO MAR E FOGHE E DALLO STAGNO DI CABRAS
AZIONI URGENTI FINALIZZATE ALLA RIMOZIONE DELL EICHORNIA CRASSIPES DAL RIO MAR E FOGHE E DALLO STAGNO DI CABRAS Oristano giovedì 31 marzo 2011 Tratto del Rio Mar e Foghe invaso dall Eichornia crassipes
DettagliTutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica. Norme di Attuazione: Titolo 4
Tutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica Norme di Attuazione: Titolo 4 Elaborati grafici di riferimento: Tavola 1 OBIETTIVI DEL PTCP COORDINAMENTO dei diversi STRUMENTI
DettagliEnte Parco Nazionale Appennino Lucano Val d Agri Lagonegrese DIREZIONE GENERALE Area Tecnica e L.L. e Pianificazione Ufficio n. 4
NULLA OSTA del 30 ottobre 2015 Parere Favorevole con prescrizioni R. d. A. n. 235/2015 Oggetto: PSR Basilicata 2007-2013. Bando Misura 227 Lavori di realizzazione investimenti volti a migliorare la fruizione
DettagliProt. N 690 Riva di Solto, BANDO PER LA SPONSORIZZAZIONE DI AREE A VERDE PUBBLICO COMUNALE ADOTTA UN AIUOLA
Prot. N 690 Riva di Solto, 30.03.2010 BANDO PER LA SPONSORIZZAZIONE DI AREE A VERDE PUBBLICO COMUNALE ADOTTA UN AIUOLA 1. La scrivente Amministrazione, intende affidare ad Aziende, Società, Enti, Associazioni
DettagliIntegrazioni allo Studio di Impatto Ambientale e Sociale Allegato 17 Elenco delle autorizzazioni di cui al comma 2 dell art. 23 del D.
Integrazioni allo Studio di Impatto Ambientale e Sociale Allegato 17 Elenco delle autorizzazioni di cui al comma 2 dell art. 23 del D.Lgs 152/06 e s.m.i Allegato 17 Autorizzazioni, intese, concessioni,
DettagliLIFE11 ENV/IT/00243 LIFE RII RIQUALIFICAZIONE INTEGRATA IDRAULICO-AMBIENTALE DEI
VENTUALI LOGHI Progetto RIQUALIFICAZIONE INTEGRATA IDRAULICO-AMBIENTALE DEI RII APPARTENENTI ALLA FASCIA PEDEMONTANA DELL EMILIA- ROMAGNA Dott.Alfredo Caggianelli Regione Emilia-Romagna Direzione Generale
DettagliLIVELLI ALLERTA IDROGEOLOGICA, IDRAULICA E NIVOLOGICA
zona E LIVELLI ALLERTA IDROGEOLOGICA, IDRAULICA E NIVOLOGICA TEMPORALI VERDE Assenza o bassa probabilità a livello locale di fenomeni significativi prevedibili. GIALLA Occasionale pericolo: fenomeni puntuali
DettagliRelazione di conformità alle previsioni in materia urbanistica, ambientale e paesaggistica
Relazione di conformità alle previsioni in materia urbanistica, ambientale e paesaggistica Pianificazione territoriale e di area vasta. La Regione Calabria si è dotata di un primo strumento di pianificazione
DettagliSCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA. la Regione Lombardia e le Province della Lombardia PER
Allegato "A" SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA la Regione Lombardia e le Province della Lombardia PER l impiego del volontariato di protezione civile nella prevenzione del rischio idrogeologico 1 PROTOCOLLO
DettagliCommittente: Provincia di Livorno Estremi dell affidamento: Contratto rep. N del
Committente: Provincia di Livorno Estremi dell affidamento: Contratto rep. N. 14194 del 18.12.2014 Servizi affidati: Progetto preliminare, definitivo, esecutivo, Direzione Lavori, coordinamento per la
DettagliDalle criticità idrauliche alla gestione della vegetazione: la manutenzione dei corsi d acqua nell approccio regionale
LA GESTIONE DELLA VEGETAZIONE RIPARIALE TRA RISCHIO IDRAULICO E TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ E DEL PAESAGGIO Dalle criticità idrauliche alla gestione della vegetazione: la manutenzione dei corsi d acqua nell
DettagliREGOLAMENTO PER L ESECUZIONE DI LAVORI DA PARTE DI IMPRENDITORI AGRICOLI AI SENSI ART. 15 D. LGS , N. 228
Provincia di Pisa REGOLAMENTO PER L ESECUZIONE DI LAVORI DA PARTE DI IMPRENDITORI AGRICOLI AI SENSI ART. 15 D. LGS. 18.05.2001, N. 228 Approvato con D.C. n. 60 del 29.09.2011, dichiarata immediatamente
DettagliCOMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza
COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza COMUNE DI PONTE DELL'OLIO PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE RISCHIO IDROGEOLOGICO E IDRAULICO 1^ Edizione - Marzo 2012: Dott. Geol. Paolo Mancioppi Studio
DettagliCAV S.p.A. Concessioni Autostradali Venete
CAV S.p.A. Sede Legale: Dorsoduro 3901-30123 Venezia Uffici Amministrativi: Santa Croce 729-30135 Venezia - Tel. 0415242314- Fax. 0415242531 R.I./C.F./P.IVA 03829590276 Iscr. R.E.A. VE 0341881 Cap. Sociale
DettagliPROGETTO PER LA MANUTENZIONE ORDINARIA DEL VERDE PUBBLICO
[2014] Comune di Carbognano Provincia di Viterbo Area Tecnica e Tecnico Manutentiva PROGETTO PER LA MANUTENZIONE ORDINARIA DEL VERDE PUBBLICO Aprile 2014 - Novembre 2014 TAVOLA 3 COMPUTO METRICO Pagina
DettagliCAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE PER LA PREDISPOSIZIONE DI DIRETTIVE IN MATERIA DI:
CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE PER LA PREDISPOSIZIONE DI DIRETTIVE IN MATERIA DI: a) Manutenzione della rete idrografica e delle opere idrauliche di sistemazione dei corsi d acqua dell intero reticolo
DettagliPROGETTO DELLE INFRASTRUTTURE DELL'IMPIANTO DI RACCOLTA E TRATTAMENTO DI INERTI E MATERIALI EDILI
PROGETTO DELLE INFRASTRUTTURE DELL'IMPIANTO DI RACCOLTA E TRATTAMENTO DI INERTI E MATERIALI EDILI RELAZIONE ILLUSTRATIVA PIANO PREVENTIVO DITTA MARRONE Ing. Michele Territo ALLEGATO A - RELAZIONE ILLUSTRATTIVA
DettagliLa gestione della vegetazione di sponda dei corsi d acqua: aspetti colturali, ambientali e opportunità di valorizzazione
La gestione della vegetazione di sponda dei corsi d acqua: aspetti colturali, ambientali e opportunità di valorizzazione Le problematiche dei Consorzi di Bonifica nella gestione della vegetazione ripariale:
DettagliRESIDUI PASSIVI RIDETERMINATI
RESIDUI PASSIVI RIDETERMINATI CONSORZIO DI BONIFICA DEL CIXERRI Capitolo Descrizione Rif. Finanz. Anno Presunto 100020 100030 100040 100041 100060 100070 Compensi per il Collegio Revisori dei Conti- Rimborso
DettagliINQUADRAMENTO TERRITORIALE
CAVE MONCALIERI INQUADRAMENTO TERRITORIALE L area estrattiva Cave Moncalieri, di proprietà della Cave Moncalieri S.r.l., è situata lungo la sponda idrografica destra del Po, nella porzione meridionale
DettagliLa pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione
La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione Il Piano di tutela delle acque SCOPO Costituisce uno specifico piano di settore
DettagliRelazione di compatibilità idraulica. All. 2
Relazione di compatibilità idraulica All. 2 Indice pag. 1. Premessa...3 2. Analisi idrologiche...3 3. Analisi idrauliche...3 4. La valutazione del rischio idraulico...4 4.1. Mappatura degli elementi a
DettagliTOTALE INTERVENTI REGIONALI 14.153.855
DICEMBRE 2015 39.000 automazione del sistema di apertura ponte della Colombiera 780.000 per interventi di messa in sicurezza e mitigazione del rischio idraulico 300.000 rimozione dall alveo del fiume magra
DettagliArt. 7.2 Sistema delle aree forestali
Art. 7.2 Sistema delle aree forestali DEFINIZIONE DI AREE FORESTALI sono tutte le superfici con vegetazione arborea ed arbustiva spontanea o di origine artificiale in grado di produrre legno o altri prodotti
DettagliCOMUNE DI BORDIGHERA
REGIONE LIGURIA PROVINCIA DI IMPERIA COMUNE DI BORDIGHERA RIPRISTINO DISSESTO VERSANTE SINISTRO IN CORRISPONDENZA DELLA VASCA DI TRATTENUTA RELAZIONE PAESAGGISTICA SEMPLIFICATA INDICE 1. PREMESSA... 1
DettagliAutorità di Bacino Regionale della Sardegna
Autorità di Bacino Regionale della Sardegna DELIBERA DEL COMITATO ISTITUZIONALE N. 4 Oggetto: Comune di Sassari Studio Idraulico e Geologico di dettaglio per richiesta di variante al P.A.I. ai sensi dell
DettagliCOMUNE DI ALZATE BRIANZA Prov. di Como Area Edilizia Privata SUAP Servizi Ambientali e Associati
COMUNE DI ALZATE BRIANZA Prov. di Como Area Edilizia Privata SUAP Servizi Ambientali e Associati Piazza Municipio n.1 22040 Alzate Brianza (CO) C.Fisc./P.Iva 00613570134 - Telefono 031/6349300 Fax 031/632.785
DettagliL Indice di Funzionalità Fluviale (IFF): applicazione al fiume Soligo
CORSO DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER GEOMETRI A.A. 2004-05 Corso di Estimo ambientale, riqualificazione fluviale ed ingegneria naturalistica- II sezione: riqualificazione fluviale ed ingegneria naturalistica
DettagliDott. Agr. Edoardo Corbucci Presidente dell Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Roma
ORDINE DEI DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI DELLA PROVINCIA DI ROMA DIECI ANNI DI ATTIVITÀ DI GESTIONE AGRO-FORESTALE DELLA PROVINCIA DI ROMA 1999-2009 Roma, 18/12/2009 Dott. Agr. Edoardo Corbucci
DettagliGESTIONE AMBIENTALE DELLE ACQUE METEORICHE
In collaborazione con: Con il patrocinio di: GIORNATA DI FORMAZIONE SU RISORSE IDRICHE ATTUAZIONE DEL PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE NEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO GESTIONE AMBIENTALE DELLE ACQUE METEORICHE
DettagliCittà Metropolitana di Genova DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE AVVALIMENTO LEGGE REGIONALE N. 15/2015
Città Metropolitana di Genova DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE AVVALIMENTO LEGGE REGIONALE N. 15/2015 Prot. Generale N. 0068087 / 2015 Atto N. 3155 OGGETTO: nulla osta di Accesso in Alveo n. AA 04002 Accesso
DettagliRegione Autonoma della Sardegna
Allegato B) alla deliberazione n.24/11 del 29.07.2003 CRITERI E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE E DI UTILIZZO DELLE GARANZIE FINANZIARIE PER L ESERCIZIO DELLE ATTIVITÀ DI SMALTIMENTO E RECUPERO DEI RIFIUTI PREVISTE
DettagliAutorità di Bacino del Fiume Arno
Autorità di Bacino del Fiume Arno Modello idraulico dell asta principale del fiume Arno nel tratto della pianura di Firenze compreso tra Nave di Rosano e la confluenza con il fiume Ombrone, al fine dell
DettagliCatalogo dei prodotti del Sistema Informativo territoriale della Provincia di Savona
Catalogo dei prodotti del Sistema Informativo territoriale della Provincia di Savona Listino prezzi al pubblico ** 1- Tematismi Ambientali Carta ittica -APPROVAZIONE D.C. N 30 DEL 27/04/ Carta della Zonizzazione
DettagliAREE NON IDONEE IMPIANTI A BIOMASSA - FILIERA LIGNO-CELLULOSICA CARATTERISTICHE DELL'IMPIANTO
AREE NON IDONEE IMPIANTI A BIOMASSA - FILIERA LIGNO-CELLULOSICA AMBITI DI INTERESSE SITI inseriti nel patrimonio mondiale dell UNESCO e relative ZONE TAMPONE Siti UNESCO - candidature in atto Core zone
DettagliCOSTO ANNUO COSTO 24 MESI ATTIVITA' MANUTENZIONE ARBUSTI, SIEPI, AIUOLE - POTATURA E MANUTENZIONE ALBERATURE , ,17
ATTIVITA' MANUTENZIONE ARBUSTI, SIEPI, AIUOLE - POTATURA E MANUTENZIONE ALBERATURE COSTO ANNUO COSTO 24 MESI 226.635,08 453.270,17 MANUTENZIONE TAPPETI ERBOSI 82.058,35 164.116,71 TOTALI 308.693,44 617.386,87
DettagliParti simili. Materiali pietrame calcareo mc 1,000 1,000 11,360 11,36
AP02 Detrazione al prezzo di gabbioni e materassi per recupero di pietrame proveniente dal disfacimento di vecchi gabbioni e materassi o per recupero di ghiaia estratta nell alveo fluviale, previa autorizzazione
DettagliMESSA IN SICUREZZA DEL RIO CARPI A MONTOGGIO (GE) - PROGETTO DEGLI INTERVENTI A BREVE TERMINE-
MESSA IN SICUREZZA DEL RIO CARPI A MONTOGGIO (GE) - PROGETTO DEGLI INTERVENTI A BREVE TERMINE- Il bacino idrologico del Rio Carpi risulta collocato tra l abitato a Nord (q.437mslm) e la cima del Monte
DettagliAssetto del Territorio - Settore
O GG E TTO : Modifiche al regolamento regionale 14 luglio 2011, n. 3 (Regolamento recante disposizioni in materia di tutela delle aree di pertinenza dei corsi d'acqua). RICHIESTA di PARERE al C.R. su bozza
DettagliCOMUNE DI CAVALLINO-TREPORTI Provincia di Venezia OGGETTO
COPIA N 226 COMUNE DI CAVALLINO-TREPORTI Provincia di Venezia VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO Lavori di "Completamento di Via di Ca Savio ed incrocio con Via Fausta (C.I. 85/2015)
DettagliRELAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA
RELAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA 1. PREMESSA Nella presente relazione viene riportato lo studio idrologico ed idraulico relativo al reticolo idrografico interferente con la strada di collegamento tra
DettagliPISL Comunità Montana Sebino Bresciano
PISL Comunità Montana Sebino Bresciano NUMERO PROGETTO: 1 TITOLO DEL PROGETTO: Sistemazione idraulica dei torrenti Mesagolo e Vigolo" nei Comuni di Sulzano e Sale Marasino. LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO
DettagliDEFINIZIONE DELL ALGORITMO DI CALCOLO DEL DEFLUSSO MINIMO VITALE IN FRIULI VENEZIA GIULIA
DEFINIZIONE DELL ALGORITMO DI CALCOLO DEL DEFLUSSO MINIMO VITALE IN FRIULI VENEZIA GIULIA DANIELA IERVOLINO Regione Friuli Venezia Giulia TOLMEZZO 5 maggio 2015 Linee di indirizzo Corsi d acqua/tratti
DettagliCOMUNE DI FIESOLE PROVINCIA DI FIRENZE RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE R.D.523/1904 E RICHIESTA DI CONCESSIONE DI SUOLO DEMANIALE
COMUNE DI FIESOLE PROVINCIA DI FIRENZE RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE R.D.523/1904 E RICHIESTA DI CONCESSIONE DI SUOLO DEMANIALE SVILUPPO RETE LTE NEL COMUNE FIESOLE POSA DI CAVO INTERRATO IN FIBRA OTTICA
DettagliCapitolo 3 Caratterizzazione delle aree protette
Piano di gestione dei bacini idrografici delle Alpi Orientali Bacino dello slizza Capitolo 3 I INDICE 3. CARATTERIZZAZIONE DELLE AREE PROTETTE... 1 3.1. AREE PER L ESTRAZIONE DI ACQUE DESTINATE AL CONSUMO
DettagliAREA TECNICA SETTORE MANUTENZIONI E VIABILITA
AREA TECNICA SETTORE MANUTENZIONI E VIABILITA TOSATURA E SPOLLONATURA DI ESSENZE ARBOREE SPONTANEE, POTATURA ED ABBATTIMENTO ALBERI, SFALCIO ERBA, LUNGO I CIGLI, LE BANCHINE, LE SCARPATE E LE RIPE DELLE
DettagliOPERE PREVISTE. FRUIBILITA realizzazione di un sentiero ciclopedonale.
Il progetto deriva in primo luogo dalla necessità di raccogliere le acque provenienti dai manufatti di sfioro delle fognatura di Mozzate, Locate Varesino e Carbonate e di ridurre, laminando, le portate
Dettaglis.r.l. REGIONE TOSCANA PROVINCIA DI GROSSETO METANODOTTO PIOMBINO-GROSSETO DN 300 (12") VARIANTE PER RIFACIMENTO ATTRAVERSAMENTO FIUME PECORA
Pag. 1 di 6 REGIONE TOSCANA PROVINCIA DI GROSSETO METANODOTTO PIOMBINO-GROSSETO DN 300 (12") VARIANTE PER RIFACIMENTO ATTRAVERSAMENTO FIUME PECORA METANODOTTO DERIVAZIONE PER GROSSETO DN 250 (10") VARIANTI
DettagliOIKOS 2000 CONSULENZA E INGEGNERIA AMBIENTALE SAGL. Interventi di gestione e valorizzazione della vegetazione riparia del fiume Gaggiolo
Gestione di ambienti naturali OIKOS 2000 CONSULENZA E INGEGNERIA AMBIENTALE SAGL er Puzzetascia 2 CH-6513 Monte Carasso Switzerland +41.91.829 16 81 Tel +41.91.835 52 30 Fax info@oikos2000.com www.oikos2000.com
DettagliDIRETTIVA PER LA MANUTENZIONE DEGLI ALVEI E LA GESTIONE DEI SEDIMENTI
PRESIDÈNTZIA PRESIDENZA DIREZIONE GENERALE DELLA AGENZIA REGIONALE DEL DISTRETTO IDROGRAFICO DELLA SARDEGNA DIRETTIVA PER LA MANUTENZIONE DEGLI ALVEI E LA GESTIONE DEI SEDIMENTI (ARTT. 13 E 15 DELLE NORME
DettagliPROGETTO PRELIMINARE
P R O V I N C I A D I P E R U G I A A r e a V i a b i l i t à S e r v i z i o P i a n i f i c a z i o n e S t r a d a l e Uff icio Progettaz i one PROGETTO PRELIMINARE S.R. 320 di Cascia Realizzazione
DettagliSMA srl RETICOLO IDRICO MINORE RELAZIONE S.U.A.P. Unità produttiva: Strada Vicinale della Castella Brescia (BS)
SMA srl SERVIZI MINERARI AMBIENTALI Provincia di Brescia Comune di Brescia RETICOLO IDRICO MINORE RELAZIONE S.U.A.P. La Ditta: GABURRI S.p.A. Via Buffalora n. 54 25129 Brescia Unità produttiva: Strada
DettagliDESIGNAZIONE DEI LAVORI
R I P O R T O D I M E N S I O N I Quantità par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE pag. 2 LAVORI A CORPO Opere OG 08 (SpCat 1) Pulizia alveo (Cat 1) 1 Scavo di sbancamento effettuato con mezzi A15001.a
DettagliCOMUNE DI CIVITELLA DI ROMAGNA AREA ESTRATTIVA "S. MARTINO" AMBITO 1
COMUNE DI CIVITELLA DI ROMAGNA AREA ESTRATTIVA "S. MARTINO" AMBITO 1 1. INQUADRAMENTO Comune di: Civitella di Romagna. Località: S. Martino in Varolo. Cartografia di riferimento (C.T.R. 1: 25.000): Tav.
DettagliDet. n. 302 del 04/08/2016
Det. n. 302 del 04/08/2016 Oggetto: D.P.G.R. 24.03.2014 n. 2/R. Regolamento regionale recante: Attuazione dell articolo 33 della l.r. 29.06.2009 n. 19 relativo alla gestione faunistica all interno delle
DettagliTematismi e Cartografie del Programma Provinciale di Previsione e Prevenzione e del Piano Provinciale di Emergenza.
Tematismi e Cartografie del Programma Provinciale di Previsione e Prevenzione e del Piano Provinciale di Emergenza Tematismi importanti Rischio Idraulico - Censimento degli eventi di esondazione interessanti
DettagliLAVORI PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL BACINO DEL TORRENTE CARRIONE IN COMUNE DI CARRARA VIII LOTTO II STRALCIO PROGETTO ESECUTIVO
Regione Toscana Provincia di Massa Carrara Comune di Carrara LAVORI PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL BACINO DEL TORRENTE CARRIONE IN COMUNE DI CARRARA VIII LOTTO II STRALCIO PROGETTO ESECUTIVO ELABORATO:
DettagliCambiamento climatico e pericoli naturali: a che punto è la pianificazione territoriale?
Cambiamento climatico e pericoli naturali: a che punto è la pianificazione territoriale? Furio Dutto, Servizio Protezione Civile, Provincia di Torino Fabrizio Longo, Servizio Protezione Civile, Provincia
DettagliI SOTTOSCRITTI: (riquadro per il richiedente) Cognome Nome Nato a il Residente in c.a.p. via Codice Fiscale
Allegato alla richiesta di Permesso di Costruire / Denuncia di Inizio Attività DICHIARAZIONE RELATIVA ALLA ESCAVAZIONE E UTILIZZO DI TERRE E ROCCE ESCLUDIBILI DAL REGIME DEI RIFIUTI. (art. 186 del D.Lgs.
DettagliIL RISCHIO IDROGEOLOGICO. Michele Gargantini Sede Territoriale di Bergamo
IL RISCHIO IDROGEOLOGICO STRUTTURA DELL INCONTRO Il Dissesto idrogeologico I fenomeni di dissesto in provincia di Bergamo Gli eventi storici L evento alluvionale del novembre 2002 La gestione del Rischio
DettagliTERRE E ROCCE DA SCAVO MATERIALI DA DEMOLIZIONE
TERRE E ROCCE DA SCAVO MATERIALI DA DEMOLIZIONE Presentazione della banca dati regionale delle discariche e degli impianti di trattamento di rifiuti inerti Gli adempimenti, le autorizzazioni e la destinazione
DettagliI N D I C E. 4. Quadro Economico
I N D I C E 1. Premessa------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ 2 2. Progetto-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
DettagliManutenzione dei boschi: provvista di energia e benessere
Parco Felice Piacenza - Pollone (BI) Manutenzione dei boschi: provvista di energia e benessere La Cooperativa Sociale Il Grigio Onlus in collaborazione con lo Studio Tecnico di Arboricoltura Ornamentale
DettagliPROVINCIA DI SAVONA COMUNE DI CERIALE. Regolamento per la gestione dei Rifiuti Urbani Approvato con Deliberazione di C.C. n.
PROVINCIA DI SAVONA COMUNE DI CERIALE Regolamento per la gestione dei Rifiuti Urbani Approvato con Deliberazione di C.C. n. 20 del 13/03/2013 ART. 65 SANZIONI 1. Le violazioni a quanto previsto dal presente
DettagliMappe della pericolosità e del rischio di alluvione
Mappe della pericolosità e del rischio di alluvione Regione Toscana Giornata di Partecipazione e Consultazione Pubblica ai fini della Direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione del
DettagliI N D I C E. 1 Fasi di lavoro 1. 2 Cronoprogramma 3
I N D I C E 1 Fasi di lavoro 1 2 Cronoprogramma 3 1 Fasi di lavoro L elenco delle varie fasi di lavoro, al fine di realizzare l opera in sicurezza e secondo un organizzazione ottimale, è il seguente: 1
DettagliIl progetto GESPO: Linee guida per la gestione della vegetazione di sponda dei corsi d acqua secondo criteri di sostenibilità ecologica ed economica
19 marzo 2014 Firenze Palazzo Medici Riccardi Sala Pistelli Il progetto GESPO: Linee guida per la gestione della vegetazione di sponda dei corsi d acqua secondo criteri di sostenibilità ecologica ed economica
DettagliREPUBBLICA ITALIANA. Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente Il Dirigente Generale
D.D.G. n. 402 REPUBBLICA ITALIANA VISTO lo Statuto della Regione Siciliana; Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente Il Dirigente Generale VISTA la Legge
DettagliSTUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE CHIARIMENTI
AUTOSTRADA (A1) : MILANO - NAPOLI AMPLIAMENTO ALLA TERZA CORSIA BARBERINO DI MUGELLO - INCISA VALDARNO TRATTO : FIRENZE SUD - INCISA VALDARNO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE CHIARIMENTI QUADRO DI RIFERIMENTO
DettagliRICHIESTA DI COMPATIBILITA PAESAGGISTICA AI SENSI DEL D.LGS. N. 42/2004 (art. 167, comma 5, e art. 181, comma 1-quater)
Marca da bollo 16,00 Provincia di Como Servizio Aree Protette Paesaggio e Reti Ecologiche Via Borgovico, 148-22100 COMO Telefono 031-230.208 dott. Endrizzi Telefax 031-230.207 E-mail territorio@pec.provincia.como.it
DettagliLA NORMATIVA SULLA DIFESA DEL SUOLO
LA NORMATIVA SULLA DIFESA DEL SUOLO R.D. 25 luglio 1904, n. 523 - Testo Unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie. R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775 - Testo Unico
DettagliDICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ
Spett.le ARPA... (indirizzare all ARPA territorialmente competente con riferimento al sito di produzione dei materiali da scavo) DICHIARAZIONE IN MERITO AL RISPETTO DEI CRITERI PREVISTI IN TEMA DI RIUTILIZZO
DettagliCOMPUTO METRICO ESTIMATIVO
DOC.8 COMPUTO METRICO ESTIMATIVO REV.0 Trento: maggio 2006 INDICE PREVENTIVO DI SPESA CASSA BOSCHI PREVENTIVO DI SPESA DEPENSILIZZAZIONE PREVENTIVO DI SPESA CASSA MONTESEI PREVENTIVO DI SPESA CANALE SCOLMATORE
DettagliLa presente Relazione Tecnica riguarda il sito n 10 del PIT ricadente nel Comune di Empoli (FI).
RELAZIONE TECNICA SITO N 10 ALLEGATO A7 PONTORME NEL COMUNE DI EMPOLI (FI) DEL PIANO DI INDIRIZZO TERRITORIALE CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO (PIT) La presente Relazione Tecnica riguarda il sito n
DettagliPROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS AREA DEI SERVIZI AMBIENTALI
DETERMINAZIONE N. 206 DEL 04.07.2013 OGGETTO: Rinnovo dell autorizzazione all esercizio per le operazioni di recupero dei rifiuti non pericolosi in regime di procedura semplificata di cui agli artt. 214-216
DettagliGiornata di studio A.Di.S. LA SISTEMAZIONE IDRAULICA DEI FIUMI IN ABRUZZO. Manoppello Relatore: Dott. Ing.
Giornata di studio A.Di.S. LA SISTEMAZIONE IDRAULICA DEI FIUMI IN ABRUZZO Manoppello 01.12.2006 Relatore: Dott. Ing. Emidio Primavera A. Aspetti normativi B. Iter autorizzativo C. Esempio progettuale A)
DettagliALLEGATI ALLA RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA
REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VICENZA COMUNE DI CORNEDO VICENTINO MODIFICA DI UN IMPIANTO DI RECUPERO RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI AUTORIZZATO IN REGIME SEMPLIFICATO UBICATO IN VIA MONTE CENGIO n
DettagliPREMESSA 2 CARATTERISTICHE DEL PIANO DI RECUPERO DI PORTO CORSINI 3
PREMESSA 2 CARATTERISTICHE DEL PIANO DI RECUPERO DI PORTO CORSINI 3 Tipologia delle azioni e opere 3 Dimensioni e ambito di riferimento 3 Complementarietà con altri piani e progetti 4 Uso delle risorse
Dettagli