Elab 8.1. REGIONE PIEMONTE Provincia di Cuneo. IDROBLU srl Via Giolitti n.10, Torino -TO- C.F./P.I IDROBLU srl

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1 COMMITTENTE: IDROBLU srl Via Giolitti n.10, Torino -TO- C.F./P.I REGIONE PIEMONTE Provincia di Cuneo Comune di Frabosa Sottana PROGETTO DEFINITIVO Impianto idroelettrico sul Torrente Maudagna Località Miroglio RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA dettaglio posa della condotta forzata su SP 327 Elab 8.1 DATA: Gennaio 2012 PROGETTISTA: PROGETTISTA Ing. DANIELE PIRRA D P Ingegneria STUDIO DI INGEGNERIA Viale Divisione Cuneense 1, Dogliani (CN) Tel / Fax: Cell studio@dpingegneria.it COMMITTENTE NOTE: IDROBLU srl C.F./P.I

2 1 PREMESSA 3 2 DESCRIZIONE GENERALE DELLE MODIFICHE APPORTATE AL TRACCIATO DELLA CONDOTTA 4 3 DESCRIZIONE DELLE OPERAZIONI ORDINARIE PER LA POSA DELLA CONDOTTA FORZATA LUNGO LA SP n Operazioni di scavo Operazioni di reinterro in banchina Ripristino pavimentazioni stradali Interferenza con strutture accessorie alla SP Indicazioni relative alla sicurezza e alla segnaletica 9 4 DESCRIZIONE DEL TRACCIATO E DELLE TECNICHE SPECIFICHE DI POSA DELLA CONDOTTA IN CORRISPONDENZA DELLA STRADA PROVINCIALE SP Nuova soluzione progettuale proposta per il tracciato della condotta interessante la Strada Provinciale SP Attraversamento SP 327 in corrispondenza della sez PR Interro condotta tra Sez PR45 e il Ponte dei Distretti Attraversamento T. Maudagna in corrispondenza del Ponte dei Distretti Interro condotta tra Ponte dei Distretti e struttura paramassi Interro della condotta in corrispondenza della struttura paramassi Attraversamento della SP 327 a valle della struttura paramassi Interro della condotta tra le sezioni PR535 e PR IPOTESI DI POSA ALTERNATIVA DELLA CONDOTTA TRA LE SEZIONI PROGRESSIVE PR985 E LA SEZIONE PR Posa della condotta tra le sezioni progressive pr985 e pr Attraversamenti della condotta in subalveo pr1235 e sez Posa della condotta tra le sezioni progressive pr1235 e pr Allegati Parere preliminare di massima rilasciato dal settore viabilità e relativo alla posa della condotta forzata sul tratto di sp interessata dalle strutture paramassi esistenti Sezioni di dettaglio posa condotta Studio di compatibilità idraulica tratto di torrente a ridosso delle strutture paramassi Relazione Geologica e Geotecnica integrativa 37

3 1 PREMESSA La presente relazione inerente al progetto denominato Impianto Idroelettrico sul Torrente Maudagna Località Miroglio è prodotta come integrazione volontaria al fine di voler rettificare e dettagliare maggiormente quanto riportato nella documentazione integrativa presentata in data 24/08/2008 in merito alla realizzazione del tratto di condotta forzata che interessa la Strada Provinciale 327. Tale esigenza si è manifestata alla luce di successivi sopralluoghi tenuti con il Capo reparto del Settore Viabilità della Provincia di Cuneo sul tratto di competenza Geom. Marco Rovere, il quale ha manifestato particolari perplessità per la fase di cantierizzazione lungo il tratto di strada interessato dalle strutture paramassi esistenti; in questo specifico tratto, data la presenza delle fondazioni della struttura, occorrerebbe infatti posare la condotta a centro strada e il che determinerebbe la chiusura della SP 327 (unica strada di accesso alla vallata) durante le fasi di cantiere. Alla luce delle criticità emerse, si è proceduto in data 10/10/2011 ad inoltrare al Settore Viabilità della Provincia una richiesta formale di Parere preliminare di massima relativo alla posa della condotta sul suddetto tratto di strada che ha avuto un riscontro negativo da parte dello stesso Capo Area Geom. Rovere Marco (si veda all.6.1). Il presente documento ed i relativi elaborati grafici di dettaglio sono stati pertanto predisposti al fine di: sintetizzare con completezza gli accordi intercorsi tra la Parte Proponente ed il Settore Viabilità della Provincia nella persona del Suo Capo reparto; descrivere le modifiche che si è ritenuto necessario apportate complessivamente al tracciato originario; Il presente fascicolo descrive altresì alcuni interventi di compensazione che la Parte Proponente intende eseguire a proprie spese che riguardano il consolidamento di alcuni tratti di banchina stradale, con la formazione di idonee scogliere in massi ciclopici, e la demolizione e la ricostruzione di alcuni tratti di muro esistenti posti al piede del versante a difesa della SP327. Nell ultima parte del presente documento (par. 5) è stata inoltre analizzata un'ipotesi alternativa per la posa della condotta forzata. Tale soluzione prevede una 3

4 variazione al tracciato della condotta nel suo tratto finale, il che assicurerebbe alla tubazione maggiori garanzie per la propria salvaguardia nel tempo. Tale ipotesi progettuale sarebbe da preferirsi in fase di costruzione qualora le risultanze dell'iter amministrativo volgessero al rilascio delle autorizzazioni a realizzare l'impianto in oggetto. 2 DESCRIZIONE GENERALE DELLE MODIFICHE APPORTATE AL TRACCIATO DELLA CONDOTTA Il progetto di Impianto Idroelettrico sul Torrente Maudagna Località Miroglio, stante la documentazione integrativa depositata in data 24/08/2008, prevedeva la realizzazione della condotta forzata avente un tracciato dalle caratteristiche così come riportate nell'elaborato grafico Tav int "Profilo longitudinale e planimetria sezioni di dettaglio posa condotta". Nel dettaglio da monte verso valle il tracciato originario prevedeva: la posa della tubazione in destra orografica ai piedi dell'ammasso roccioso insistente nei pressi del Ponte dei Distretti; a valle dei Ponte dei Distretti, la posa della tubazione su strada nella corsia stradale diretta verso valle anche in corrispondenza della struttura paramassi; in corrispondenza della progressiva 985 la posa della tubazione parallelamente alla linea elettrica di media tensione esistente, all'interno della fascia di terreno sgombra dalla vegetazione arborea; l'attraversamento dei prati e dei coltivi fino in corrispondenza della Borgata Scarrone; l'attraversamento del T. Maudagna a circa 150 a monte dall'arrivo all'edificio di centrale Alla luce delle integrazioni illustrate nel corso della presente trattazione il nuovo tracciato della condotta forzata prevederà: la realizzazione di un primo attraversamento in subalveo del T. Maudagna in corrispondenza della progressiva PR 45 al fine di non interferire con l'ammasso roccioso presente in destra orografica; 4

5 la successiva posa della tubazione sotto strada per un tratto di 120m fino a giungere in corrispondenza del Ponte dei Distretti; la realizzazione di un attraversamento aereo di una condotta forzata autoportante che, sagomata ad arco, fungerà altresì da sostegno per una passerella pedonale in legno; la seguente posa della condotta su strada provinciale così come descritto al successivo par. 4 sino a giungere in corrispondenza della sezione PR985; Abbandonata la SP 327 il tracciato della condotta seguirà il percorso originariamente previsto a progetto. 3 DESCRIZIONE DELLE OPERAZIONI ORDINARIE PER LA POSA DELLA CONDOTTA FORZATA LUNGO LA SP n OPERAZIONI DI SCAVO Gli scavi utili per l interro della condotta saranno eseguiti secondo le sagome geometriche previste a progetto. Lo scavo di posa in trincea dovrà essere regolato in modo tale che l appoggio del tubo si trovi alla profondità precisata sulle tavole progettuali di corredo alla presente relazione, e che sarà in media di m. 1,70, salvo quelle maggiori profondità che si rendessero necessarie in conseguenza dell andamento altimetrico del terreno e delle esigenze di posa. In presenza di manto butimoso, prima di iniziare i lavori di scavo, si dovrà procedere al taglio dello stesso per l intero spessore, impiegando esclusivamente apposita sega per asfalto o con altro mezzo ritenuto idoneo dalla direzione lavori. I materiali provenienti dagli scavi qualora giudicati inidonei non potranno essere impiegati nei reinterri dell opera d arte, ma dovranno invece essere conferiti presso la discarica autorizzata più prossima all area di intervento. Non è comunque prevista la formazione di depositi a rifiuto delle materie di scavo sulle sedi stradali interessate dai lavori onde non produrre ostacoli alla libera circolazione nè costituire pericolo o motivo di danno per persone o cose. Gli scavi saranno eseguiti a pareti possibilmente regolari e verticali, con la minima larghezza compatibile con la natura delle terre e col diametro esterno del tubo, ricavando ove sia necessario, opportuni allargamenti e nicchie. Prima di adagiare il tubo nella trincea, il fondo dello scavo verrà regolato e compresso secondo 5

6 la prescritta livelletta, avendo cura, in modo assoluto, che il tubo appoggi per tutta la sua lunghezza. Nel caso in cui negli scavi sorgesse acqua di infiltrazione dal fondo o dal terreno circostante, o si raccogliesse in essi acqua piovana, si provvederà con specifica attrezzatura ai prosciugamenti necessari. Qualora per la qualità del terreno o altro motivo fosse necessario puntellare, sbadacchiare od armare le pareti degli scavi, soprattutto se di profondità superiore a 1,50 m., gli operatori dovranno provvedere, man mano che procede lo scavo, all applicazione delle necessarie armature di sostegno. Durante l esecuzione dei lavori lungo la SP327 si dovrà assicurare la continuità del transito stradale e si dovrà predisporre e mantenere per tutta la durata dei lavori la necessaria e prescritta segnaletica stradale sia diurna che notturna, a maggior garanzie della sicurezza del traffico stradale, qualora risultasse necessario, si provvederà all installazione di un impianto semaforico mantenendolo attivo fino al termine dei lavori. Le operazioni di scavo saranno eseguite avendo cura di non interferire con i sottoservizi (conduttore per gas, cavi elettrici, telefonici e simili nonché manufatti in genere), qualora durante gli scavi si procurassero danni a cavi o tubazioni sotterranee si provvederà al ripristino del servizio nel più breve tempo possibile. Onde evitare che il disagio dipendente dall apertura delle trincee si estenda a tratti di eccessiva lunghezza, resta stabilito che non possono essere aperti tronchi di trincea di lunghezza superiore a duecento metri e che gli stessi debbano risultare chiusi nelle ore notturne. 3.2 OPERAZIONI DI REINTERRO IN BANCHINA Gli scavi per la posa delle condotte saranno riempiti, dopo la posa in opera dei tubi, solo a seguito di esito favorevole delle prove di resistenza e di tenuta; qualora per esigenze tecniche si rendessero necessari reinterri parziali, prima di eseguire le dette prove, sarà essenziale verificare che rimangano liberi i giunti di saldatura in modo tale che possano essere eseguiti i test necessari. Gli scavi, aperti per la posa delle condotte, posti in banchina, dovranno essere riempiti, dopo la posa del tubo, con uno strato di magrone che avrà lo scopo di incamiciare completamente la condotta in modo da evitare, in caso di rotture o 6

7 perforazioni della tubazione, la dispersione dell acqua e i possibili danni che la stessa acqua potrebbe causare alla strada e alle strutture di sua pertinenza. In fase di reinterro della condotta dovrà inoltre essere regolarizzata tutta la superficie superiore della banchina interessata dagli scavi con misto granulare stabilizzato steso a mano ed adeguatamente rullato fino a raggiungere la quota dei bordi esterni della carreggiata. Prima della ultimazione dei lavori dovranno essere inoltre asportati tutti i vari materiali che eventualmente fossero caduti nei fossi laterali alla strada ed infine dovrà essere perfettamente pulito il piano viabile. A metà circa del riempimento si dovrà stendere la rete di segnalazione della tubazione idrica con incorporati due fili di acciaio per l individuazione del tracciato della condotta mediante strumentazione idonea. Effettuato il riempimento si provvederà alla gestione continua dei riporti, effettuando le necessarie ricariche e riprese dei materiali, curando lo sgombro dell acqua dalle strade ed assicurando la continuità e sicurezza del transito fino al completo ripristino delle sedi. Al fine di escludere possibili fenomeni di conduzioni di correnti elettriche vaganti si provvederà alla messa a terra della tubazione. 3.3 RIPRISTINO PAVIMENTAZIONI STRADALI Per la posa di condotte sotto il piano viabile della SP n 327 il riempimento degli scavi, dopo la posa del tubo, sarà eseguito con uno stato di magrone che dovrà raggiungere un livello utile alla realizzazione della sovrastruttura stradale. Tutti i tratti di strada che saranno coinvolti dalle opere di scavo dovranno pertanto essere ripristinate come nello stato preesistente. Detti ripristini, di qualsiasi natura siano costituiti, dovranno essere intrapresi e condotti a termine il più possibile e sempre nel termine di pochi giorni dalla esecuzione delle opere di scavo al fine di creare il minor disagio possibile alla circolazione stradale. I ripristini delle pavimentazioni stradali saranno eseguite secondo le indicazioni prescritte dall Ente Gestore della strada e riguarderanno la totalità della carreggiata stradale. 7

8 Per le pavimentazioni del tipo bituminoso si provvederà di norma come segue: a. getto di uno strato di magrone sull estradosso della condotta forzata sino alla quota di 6-8 cm dal piano stradale; b. spruzzatura di emulsione bituminosa al 55% di bitume, come mordente, in ragione di 1 kg. per mq. di superficie da asfaltare, c. stesa del binder bituminoso a mano o con macchina finitrice entro il vano dello scavo per uno spessore compresso di 6-8 cm., ben cilindrato e costipato mediante rullo compressore del peso fino a 18 t. Gli impasti bitumosi dovranno essere portati sulla strada e stesi in opera ad una temperatura non inferiore a 120, usando nel trasporto e nello scarico tutte le cure ed i provvedimenti necessari ad impedire di modificare o sporcare la miscela con terra od elementi estranei. 3.4 INTERFERENZA CON STRUTTURE ACCESSORIE ALLA SP327 Le operazioni di scavo per la posa della condotta lungo la strada provinciale comportano inevitabili interferenze tra l intervento proposto e le strutture accessorie alla SP327, nello specifico la realizzazione della tubazione forzata interferisce con: la scogliera in massi ciclopici cementati, presente per lunghi tratti a margine della strada, che funge da muro di sottoscarpa per il sostegno della struttura stradale; il muro di controripa e la cunetta in cemento per un tratto di circa 55m compreso tra le sezioni di progetto PR45 e il Ponte dei Distretti; il muro di controripa e la cunetta in cemento per un tratto di circa 490m compreso tra le sezioni di progetto PR510 PR955; i tombini di raccolta acque superficiali di scolo. Per la descrizione delle metodologie di intervento prescelte per operare sui manufatti accessori alla SP327 si rimanda al Par. 4 "DESCRIZIONE DEL TRACCIATO E DELLE TECNICHE SPECIFICHE DI POSA DELLA CONDOTTA IN CORRISPONDENZA DELLA STRADA PROVINCIALE SP 327", dove vengono descritti in modo specifico i lavori previsti a progetto in ogni singolo tratto. 8

9 3.5 INDICAZIONI RELATIVE ALLA SICUREZZA E ALLA SEGNALETICA Per quanto concerne le indicazioni relative alla sicurezza e alla segnaletica stradale delle lavorazioni che riguardano la strada provinciale si prevede, in fase esecutiva, la realizzazione di un idoneo piano operativo della sicurezza che rispetti le indicazioni relative ai lavori nei cantieri stradali (cantieri mobili) secondo le indicazioni contenute nel Decreto Legislativo 10 luglio 2002 Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N. 226 del 26 Settembre Poichè il cantiere sarà allestito a margine di una strada provinciale si prevede l impiego di specifici accorgimenti quali l impiego di cartellonistica adeguata, l impiego di segnali di pericolo che indichino la fine e l inizio del cantiere, la presenza di mezzi meccanici in azione e di segnali che avvisino in merito ad eventuali modificazioni della viabilità, inoltre saranno utilizzati idonei dispositivi di illuminazioni atti a segnalare la presenza del cantiere in condizioni di scarsa visibilità e durante le ore notturne. I cartelli segnaletici impiegati risponderanno alle dimensioni e alle caratteristiche di rifrangenza previste dalla normativa del settore e saranno dotati di idonei supporti; anche la distanza tra i segnali sarà definita coerentemente con la velocità stabilite per l avvicinamento e il transito lungo il cantiere degli automezzi. Particolare cura dovrà essere dedicata alla fase di posa e rimozione dei segnali, operazione che statisticamente dimostrato essere la più delicata per l incolumità degli operatori. Nel caso in oggetto, dato che il cantiere si svilupperà prevalentemente ai margini della strada provinciale, si porrà particolare cura nell evidenziare, mediante apposita segnaletica, la presenza di punti raccordo tra la strada provinciale e le strade di servizio al cantiere. Per la sicurezza degli addetti al cantiere sarà redatto un apposito piano della sicurezza che, sulla scorta della normativa in materia (D.L.vo 626/94, D.L.vo 494/96), conterrà tutte le indicazioni relative all abbigliamento degli operatori, ai dispositivi di protezione individuale di cui dovranno essere equipaggiati e ai comportamenti che dovranno adottare per la sicurezza in ambito lavorativo. 9

10 4 DESCRIZIONE DEL TRACCIATO E DELLE TECNICHE SPECIFICHE DI POSA DELLA CONDOTTA IN CORRISPONDENZA DELLA STRADA PROVINCIALE SP 327 Procedendo da monte verso valle il progetto definitivo integrato prevede il coinvolgimento della SP 327, (rif. "Planimetria particolareggiata tracciato di posa della condotta forzata su SP327- Tavole 3.10_a var e 3.10_b var): in corrispondenza dell attraversamento in subalveo del T. Maudagna (Sez. PR45), la condotta forzata si immetterà sulla carreggiata della SP 327, attraversandola trasversalmente sino a raggiungere il muro controripa esistente a margine della corsia di marcia verso monte; a partire dalla sezione di progetto Sez. PR45 sino al Ponte dei Distretti, (circa 90m) la condotta sarà posata lungo la fascia di terreno ad oggi occupata dal muro di controripa e della cunetta in calcestruzzo esistente; in corrispondenza del Ponte dei Distretti (PR165) è prevista la realizzazione di un attraversamento aereo con una condotta forzata autoportante che, sagomata ad arco, fungerà altresì da sostegno per una passerella pedonale in legno. La condotta forzata in corrispondenza dell'attraversamento subirà una biforcazione realizzata con tubazioni in acciaio del diametro di 500mm che fungeranno da travi portanti per il passaggio pedonale in legno; dal Ponte dei Distretti sino alla progressiva PR325 la condotta sarà posata nella banchina stradale (a lato della corsia di marcia diretta verso monte); dalla sezione progressiva PR325 fino alla PR510 la posa della condotta sarà eseguita a margine della struttura paramassi sul lato torrente; dalla sezione PR510 fino alla PR535 è previsto un attraversamento della SP327; dalla sezione progressiva PR535 fino alla PR985, a valle della struttura paramassi, la posa della condotta forzata sarà in trincea nella fascia di terreno ad oggi occupata dal muro di controripa e dalla cunetta in calcestruzzo esistente, ovvero a lato della corsia di marcia diretta verso valle; 10

11 in corrispondenza della sezione progressiva PR985 la condotta attraverserà la strada provinciale e volgerà in direzione di valle alla volta dell'edificio di centrale, percorrendo la parte rimanente del tracciato secondo le indicazioni riportate nel progetto originario. Si riporta nel seguito uno schema tipo descrittivo delle fasi operative di lavoro che si intendono attuare e delle indicazioni relative alla sicurezza stradale ed alla segnaletica. 11

12 Figura 1: Schema tipo delle fasi di lavoro comprensivo delle indicazioni relative alla sicurezza stradale ed alla segnaletica 12

13 4.1 NUOVA SOLUZIONE PROGETTUALE PROPOSTA PER IL TRACCIATO DELLA CONDOTTA INTERESSANTE LA STRADA PROVINCIALE SP327 Sul tratto di circa 950m, compreso tra la sezione progressiva PR45, posta a monte del Ponte dei Distretti, sino al punto in cui la condotta forzata abbandona la strada provinciale, a monte delle Case Pellone, per seguire la fascia di terreno sulla quale insiste la linea elettrica di MT Enel (sezione progressiva PR985), il tracciato della condotta forzata interesserà la Strada Provinciale SP n. 327 secondo le modalità di posa così come descritte nei paragrafi seguenti Attraversamento SP 327 in corrispondenza della sez PR45 In corrispondenza dell attraversamento in subalveo del T. Maudagna la condotta attraverserà trasversalmente la SP327 in modo tale da raggiungere il muro di controripa esistente a margine della corsia di marcia verso monte e in corrispondenza del quale si prevede di proseguire la posa della condotta. Le operazioni di scavo e di ripristino dell area in corrispondenza della Sez PR45 rispecchieranno le procedure descritte al par 3.1-Operazioni di scavo e al par 3.3-Ripristino pavimentazioni stradali. Di seguito si riporta un estratto dell elaborato di progetto della Tav. 3.10_a Var " relativo alla Sez PR45. Attraversamento SP327 Attraversamento T. Maudagna Condotta forzata Figura 2: Planimetria posa condotta Attraversamento T. Maudagna e SP327 13

14 Figura 3: Sez PR 45 Attraversamento SP327 - (All.6.2) Interro condotta tra Sez PR45 e il Ponte dei Distretti In corrispondenza della sezione di progetto PR45 (al Km 5,7) la condotta forzata si immette sulla Strada Provinciale SP n. 327 e da questo punto la tubazione inizia il suo percorso interrato interessando la carreggiata stradale, sino ad arrivare al Ponte dei Distretti, posizionato circa 85m più a valle. In questo tratto la tubazione sarà posata in una trincea di ricavata ai piedi del muro di controripa, a tale scopo si prevede la realizzazione di una trincea di posa della larghezza media di 1,5m e della profondità di 1,3m scavata a ridosso del muro di controripa esistente lungo la corsia di marcia verso monte. Per le operazioni di posa della condotta non si prevede l interruzione al transito dei veicoli, si prevede infatti di allestire un cantiere che occupi una sola corsia di marcia e per tale ragione sarà necessario prevedere il transito a senso unico alternato dei veicoli in marcia sulla strada provinciale. In corrispondenza di questo tratto di posa si prevede la demolizione parziale e la ricostruzione allo stato ante operam del muro di controripa e della canaletta in calcestruzzo del tipo alla francese. Le operazioni di scavo e di ripristino rispecchieranno le procedure descritte al Par 3.1-Operazioni di scavo e al par 3.3- Ripristino pavimentazioni stradali. Di seguito si riporta un estratto dell elaborato di progetto Tav. 3.10_a var" relativo alla Sez PR

15 Condotta forzata DN700 Figura 4: Planimetria posa condotta Attraversamento T. Maudagna e SP327 Figura 5: Sez PR 110 Posa condotta tra PR45 e Ponte dei Distretti - (All.6.2) Attraversamento T. Maudagna in corrispondenza del Ponte dei Distretti Giunti in corrispondenza del Ponte dei Distretti è necessario che la tubazione oltrepassi il T. Maudagna pertanto, a tale scopo, sarà prevista la realizzazione di un attraversamento aereo sul corso d acqua. La condotta forzata subirà una biforcazione in due condotte in acciaio autoportanti del diametro di 500mm che, opportunamente sagomate ad arco, fungeranno altresì da sostegno per la realizzazione di una passerella pedonale. Al fine di migliorare l inserimento paesistico-ambientale delle strutture in progetto si prevede di realizzare, come strumento di mitigazione visiva, la passerella 15

16 pedonale del tipo ad arco costituita da elementi in legno; tale passerella risulterà in ombra con la sagoma del Ponte dei Distretti, così da non interferire in alcun modo con il transito delle portate in alveo, e sarà dotata di appendici utili a mascherare le due tubazioni in acciaio che fungono da sostegno. Il T. Maudagna, nel punto in cui si prevede di inserire la passerella, ha una larghezza di 10,8m e considerata pertanto una luce non trascurabile, si è scelto di suddividere la condotta forzata (DN700) e quindi il carico imposto dell'acqua, in due condotte con diametro minore (DN500) rispetto a quella principale. Al fine di migliorarne la loro capacità autoportante le due tubazioni saranno riprofilate ad arco e saranno vincolate su due blocchi di ancoraggio realizzati in calcestruzzo armato sulla sommità delle scogliere esistenti in massi ciclopici cementati (rif. Figura 9); le condotte saranno posizionate parallelamente ad un interasse di 60m. Accertata la capacità portante delle due tubazioni, le stesse fungeranno altresì da struttura di sostegno per la passerella in legname che si intende realizzare; a tale proposito si provvederà a predisporre un piano di camminamento realizzato con assi di legno della lunghezza di 150cm che saranno vincolate sull estradosso delle condotte. La passerella sarà inoltre dotata di idonee ringhiere di protezione laterali e di due pannelli in legno per la mitigazione visiva delle condotte. Di seguito si riporta un estratto dell elaborato di progetto Tav. 3.10_a var, relativo alla Sez PR110. Passerella pedonale Figura 6: Attraversamento aereo Pianta 16

17 Figura 7: Attraversamento aereo Sezione longitudinale - (All.6.2) Figura 8: Attraversamento aereo Sezione trasversale Scogliere esistenti Figura 9: Sez PR 165 Ripresa fotografica sezione interessata dalla costruzione della passerella 17

18 4.1.4 Interro condotta tra Ponte dei Distretti e struttura paramassi Sul tratto di strada compreso tra le progressive 165 e 325, compreso tra il Ponte dei Distretti e l imbocco della struttura paravalanghe, la condotta sarà posata lungo la banchina esistente sul lato torrente della SP327. Ponte dei Distretti Condotta forzata DN700 Struttura paramassi Figura 10: Tratto di posa della condotta tra Ponte dei Distretti e Struttura Paravalanghe Le modifiche progettuali che si propongono in questa sede prevedono la realizzazione di una trincea di posa della condotta a margine della strada provinciale, lungo la banchina della SP327 esistente a lato della corsia di marcia verso monte. I sopralluoghi svolti con i tecnici del Settore Viabilità hanno evidenziato che in questo tratto, della lunghezza di circa 160m, sussistono le condizioni utili per eseguire le operazioni di interro della condotta. Le operazioni di posa della condotta prevedono l allestimento di un cantiere che sarà circoscritto ad una sola carreggiata pertanto si prevede che, durante le operazioni di 18

19 interro della tubazione, la circolazione degli autoveicoli lungo la strada provinciale sarà garantita a senso unico alternato. Per quanto concerne le attività di scavo e di ripristino dell area di intervento si procederà secondo le indicazioni specificate al Par 3.1-Operazioni di scavo e al par 3.3-Ripristino pavimentazioni stradali. Di seguito si riporta un estratto dell All. 6.2 "Sezioni di dettaglio di posa della condotta su SP 327 relativo alla Sez PR235. Figura 11: Sez PR (All.6.2) Condotta forzata posata in banchina Figura 12: Immagine tratto tra Ponte dei Distretti e Struttura paravalanghe 19

20 4.1.5 Interro della condotta in corrispondenza della struttura paramassi Procedendo da monte verso valle, nel tratto compreso tra le Sez PR325 e PR510, la condotta forzata DN700 sarà completamente interrata nella fascia di terreno che si trova tra il torrente e le strutture paramassi esistenti. In precedenza era previsto l'interramento della condotta lungo la carreggiata della strada provinciale, al di sotto della struttura paramassi, ma alla luce del parere espresso dalla Direzione Mobilità e Infrastrutture della Provincia di Cuneo nella Persona del Dott. Ing. Enzo Novello (si veda all.6.1) si è ipotizzata la presente alternativa progettuale che prevede di interrare la tubazione all esterno della struttura paravalanghe a tergo del piede di fondazione. A tale riguardo di seguito si riporta un estratto dell elaborato di progetto Tav. 3.10_a var, dal quale si evince che il tratto di interesse è compreso tra le sezioni di progetto Sez. PR325 e Sez. PR510. Struttura paramassi Condotta interrata Figura 13: Tratto di posa della condotta in corrispondenza della Struttura Paravalanghe Questa parte di tracciato si estende complessivamente per circa 200m, ed i sopralluoghi condotti in loco hanno evidenziato che la barriera paramassi si compone di tre elementi strutturali distinti. Nello specifico si è riscontrato che, in corrispondenza dell elemento di monte, è stata realizzata una scogliera in massi ciclopici parzialmente cementati a ridosso del 20

21 piede di fondazione della struttura; ne deriva pertanto che, mancando lo spazio per la realizzazione di una trincea di posa, in corrispondenza del manufatto, la condotta in acciaio sarà interrata all interno del corpo della scogliera. Tale operazione, da eseguirsi su un tratto della lunghezza di circa 50m ed interessante tutta la larghezza della difesa, prevederà: il disfacimento della parte sommitale della scogliera esistente per un'altezza di circa 1,5m; la successiva posa della condotta; un operazione conclusiva di riprofilatura della sommità della struttura che garantisca un aumento la sezione di deflusso dell'alveo. A tal riguardo è stato predisposto un apposito studio di compatibilità idraulica (allegato 6.3) che evidenzia un miglioramento della funzionalità idraulica del tratto di torrente interessato dagli interventi di riprofilatura. Di seguito si riporta un estratto dell'all. 6.2 "Sezioni di dettaglio di posa della condotta su SP 327, che descrive graficamente la metodologia di intervento in corrispondenza del manufatto paravalanghe nel settore di monte. Figura 14: Posa della condotta in corrispondenza del paravalanghe Sez PR (All.6.2) 21

22 Laddove gli spazi esistenti tra la scogliera esistente e il paravalanghe lo consentano, in corrispondenza tra i due manufatti paravalanghe di valle, la condotta forzata sarà interrata in trincea seguendo procedure operative ordinarie che prevedono in sequenza, lo scavo della trincea a sezione trapezia, la posa della condotta al di sopra di uno strato di materiale vagliato e la copertura della tubazione con materiale derivante dalle operazioni di scavo. Figura 15: Sez PR (All.6.2) Condotta forzata posata a margine del paravalanghe Figura 16: Posa della condotta Zona terminale del paravalanghe 22

23 Una volta che saranno ultimate le operazioni di tombamento della tubazione si provvederà alla riprofilatura del terreno per ripristinare la situazione allo stato anteoperam. Terminate le operazioni di ripristino il materiale derivante dalle operazioni di scavo che risulterà in eccesso sarà tempestivamente conferito presso la più vicina discarica autorizzata. Figura 17: Posa della condotta in corrispondenza del paravalanghe Sez PR445 - (All.6.2) Durante la posa a margine dei paramassi si procederà ad effettuare un attento esame delle fondazioni teso ad accertarne natura, consistenza e profondità onde non pregiudicare, con lo scavo, la stabilità della struttura stessa Attraversamento della SP 327 a valle della struttura paramassi In corrispondenza della sezione progressiva PR535, appena a valle della struttura del paravalanghe si prevede di realizzare l'attraversamento della carreggiata della SP

24 L interro della condotta per lo spezzone che interesserà l'attraversamento della stessa sotto del manto stradale, verrà effettuato seguendo le metodologie tradizionali, utilizzando cioè mezzi meccanici per il taglio del manto stradale ed escavatrici per la realizzazione della trincea di posa, per l alloggiamento della condotta e per la copertura dello scavo. La sezione della trincea avrà dimensioni massime pari a 2 m di larghezza superficiale ed una profondità media di 1,7m. La situazione di posa non presenta criticità rilevanti in fase di cantiere in funzione del fatto che l area interessata risulta pianeggiante e facilmente percepibile, sotto l'aspetto della sicurezza e della segnaletica, dai conducenti degli autoveicoli che percorrono la strada. Analogamente al tratto previsto di posa precedentemente descritto, nel rispetto delle prescrizioni fornite dall'ufficio Viabilità Provinciale, il ricoprimento della trincea sarà effettuato utilizzando magrone per evitare ripercussioni sulle condizioni di stabilità ed uniformità del sottofondo della strada provinciale. Attraversamento SP327 Figura 18: Posa della condotta Attraversamento a valle del paramassi 24

25 4.1.7 Interro della condotta tra le sezioni PR535 e PR985 Oltrepassato l ultimo elemento del paravalanghe la condotta sarà interrata nella banchina di monte della strada provinciale. I sopralluoghi hanno evidenziato l esistenza di un muro di controripa in cemento armato di altezza variabile tra pochi centimetri ed 1,5m e di spessore medio di 50cm a cui è annessa una cunetta per la raccolta acqua in cemento del tipo alla francese. Osservando l opera muraria si percepisce che la stessa risulta compatta, efficiente e in buono stato di conservazione, nel dettaglio si è verificato che per lunghi tratti la muratura è addossata a pareti di roccia piuttosto fessurata, mentre in altri sostiene masse di materiale sciolto. Alla luce dei sopralluoghi effettuati in concertazione con tecnici del Settore Viabilità provinciale si è stabilito che la condotta sarà interrata a tergo del muro esistente. Di seguito si riporta un estratto dell elaborato di progetto Tav 3.11_b Var - Planimetria particolareggiata tracciato di posa della condotta forzata su SP327, dal quale si evince che il tratto di interesse è compreso tra le sezioni di progetto Sez. PR325 e Sez. PR510. Figura 19: Tratto di posa della condotta tra le Sez PR535 e PR985 25

26 Figura 20: Sez PR685 - (All.6.2) Figura 21: Posa della condotta Posa a tergo del muro esistente Durante le operazioni di posa della condotta sarà cura della ditta esecutrice e della direzione lavori operare nel rispetto delle strutture esistenti, pertanto le operazioni di scavo e posa della condotta saranno eseguite avendo cura di non 26

27 danneggiare in alcun modo le opere stradali. Qualora, per motivi inattesi, le strutture esistenti (muro di controripa, cunetta alla francese, tombinature, ecc) dovessero subire danneggiamenti dovuti alle attività di cantiere, sarà cura della parte proponente procedere al completo ripristino delle opere alla condizione ante operam. In fase di soprallugo effettuato con i tecnici del Settore Viabilità è stata accertata la presenza di cedimenti strutturali e fessurazioni di alcuni tratti di muro per i quali la Parte Proponente ha manifestato il proprio impegno ad intervenire con una manutenzione straordinaria. In corrispondenza della sezione PR985 la condotta attraverserà la strada provinciale, secondo le modalità già descritte nei paragrafi precedenti, per immettersi nella fascia di terreno interessata dal passaggio della linea elettrica di MT Enel. 27

28 5 IPOTESI DI POSA ALTERNATIVA DELLA CONDOTTA TRA LE SEZIONI PROGRESSIVE PR985 E LA SEZIONE PR1685 Abbandonata la SP327 il tracciato della condotta si svilupperà, secondo a quanto originariamente previsto a progetto, da monte verso valle: in una porzione di terreno lungo la quale transita una linea elettrica Enel; all'interno di una pista sterrata di accesso a fondi agricoli per una distanza di circa 100m; all'interno di aree a prato fino a giungere all'edificio di centrale dopo aver attraversato il Torrente Maudagna. Tuttavia, qualora le risultanze dell'iter istruttorio relative al progetto di "Impianto Idroelettrico sul Torrente Maudagna in Località Miroglio" fossero positive e tali da acconsentire la realizzazione delle opere previste, la Parte Proponente si impegnerebbe a variare il tracciato della condotta sulla base delle modifiche descritte nel corso dei paragrafi successivi. La variante alla documentazione progettuale depositata in data 24/08/2008, si renderebbe necessaria al fine di evitare il passaggio della tubazione all'interno di una fascia di terreno delimitata dalla cartografia PAI come Conoide Attivo. Seppur le Norme di attuazione del PAI acconsentano che "le opere di pubblico interesse" quali le opere previste a progetto (attraverso la Deliberazione del Comitato Istituzionale n 10 del 22 luglio 2009) possano eventualmente essere realizzate all'interno di aree a dissesto a pericolosità molto elevata si opterebbe tuttavia in fase di realizzazione per prediligere quest'ultima variante di progetto in quanto assicurerebbe maggiori garanzie per l'incolumità della tubazione. Nella sostanza l'ipotesi alternativa prevede di anticipare di circa 480m l'attraversamento in subalveo del T. Maudagna da parte della condotta forzata e di proseguire col tracciato della tubazione in sinistra orografica fino a raggiungere l'edificio di centrale. 28

29 5.1 POSA DELLA CONDOTTA TRA LE SEZIONI PROGRESSIVE PR985 E PR1235 L'ipotesi alternativa individuata prevede che il tracciato della condotta forzata dopo aver abbandonato la SP327 ed aver percorso i primi 160m alla progressiva PR1130 svolti verso sinistra con l'intento di attraversare il Torrente Maudagna in corrispondenza della progressiva PR1235. L interro della condotta su tale tratto verrà effettuato seguendo le metodologie tradizionali, utilizzando cioè escavatrici per la realizzazione della trincea di posa, per l alloggiamento della condotta e per la copertura dello scavo. La sezione della trincea avrà dimensioni massime pari a 2 m di larghezza superficiale ed una profondità media di 1,7m. In linea generale la trincea sarà ridotta al minimo indispensabile ed il materiale di risulta che non sarà possibile sistemare in loco verrà trasportato in discarica autorizzata. La tubazione verrà alloggiata al di sopra di uno strato granulare fine appositamente vagliato in cantiere, di circa centimetri, mentre il ricoprimento dell estradosso avverrà con terreno vagliato e non sarà inferiore al metro. La situazione di posa non presenta criticità rilevanti in fase di cantiere in funzione del fatto che l area interessata risulta moderatamente acclive sul primo tratto di circa 85m e successivamente pseudo pianeggiante ed all'interno della strada di accesso ai fondi. Globalmente l'area risulta essere di facile e comodo accesso. 5.2 ATTRAVERSAMENTI DELLA CONDOTTA IN SUBALVEO PR1235 E SEZ 45 In corrispondenza della sez PR1235 e precedentemente nella sez PR 45 la condotta attraverserà il T. Maudagna in subalveo. L'alveo, su tali tratti, risulta essere mediamente pendente e poco incassato nel proprio inciso e la larghezza media del letto si mantiene costante entro i 7-8 m che caratterizzano gran parte del corso del T.Maudagna. Le sponde risultano essere moderatamente acclivi e la quota sommitale media di entrambe rispetto alla quota media del fondo alveo è prossima a 1,1-1.5m. La strategia di intervento adottata è quella propria degli attraversamenti canonici in subalveo, ovvero si procederà alla realizzazione in alveo di una savanella in materiale inerte al fine di deviare la portata idrica in una porzione dell'alveo, consentendo in questo modo ai mezzi meccanici di operare nella rimanente porzione di alveo in un 29

30 ambiente pressochè asciutto; eventualmente sarà possibile utilizzare delle tubazioni di bypass che raccoglieranno l acqua a monte dell area di intervento e la rilasceranno a valle del cantiere. Una volta eseguito lo scavo a sezione obbligata la condotta verrà posata sul sub-strato di materiale fine vagliato e sarà ricoperta, per uno spessore di circa 0.35 m con un getto di consolidamento in calcestruzzo. In fase di ultimazione dell intervento verrà realizzata una mantellata in massi e rocce provenienti dallo scavo dello spessore di circa cm 40-50; tale sistemazione consentirà di mantenere inalterate le caratteristiche proprie dell alveo ripristinando di fatto l area di intervento allo stato ante-operam. Il materiale di scavo roccioso eventualmente risultante dagli scavi verrà completamente riutilizzato per la realizzazione delle scogliere e delle pavimentazioni antierosive in progetto. Figura 22: Sezione attraversamento in subalveo PR 45 - (All.6.2) Figura 23: Ripresa fotografica sezione di attraversamento in subalveo PR 45 30

31 Attraversamento in subalveo Condotta forzata Figura 24: Attraversamento in subalveo del T. Maudagna PR 1235 Pianta Figura 25: Sezione attraversamento in subalveo PR (All.6.2) 31

32 Attraversamento in progetto Borgata Scarrone Attraversamento in variante Borgata Pellone Tracciato condotta forzata in progetto Tracciato condotta forzata in variante Figura 26: Vista aerea confronto tracciati condotta forzata 32

33 5.3 POSA DELLA CONDOTTA TRA LE SEZIONI PROGRESSIVE PR1235 E PR1825 La condotta forzata in acciaio, in questo tratto finale di percorrenza di circa 620m, interesserà un'area pseudo pianeggiante destinata in parte a prato. La tubazione verrà interamente interrata risultando in tal modo nascosta alla vista e protetta rispetto agli agenti antropici ed atmosferici. L interro della condotta verrà effettuato seguendo le metodologie tradizionali, utilizzando cioè escavatrici per la realizzazione della trincea di posa, per l alloggiamento della condotta e per la copertura dello scavo. La sezione della trincea avrà dimensioni massime pari a 2 m di larghezza superficiale ed una profondità media di 1,7m. In linea generale la trincea sarà ridotta al minimo indispensabile ed il materiale di risulta che non sarà possibile sistemare in loco verrà trasportato in discarica autorizzata. La tubazione verrà alloggiata al di sopra di uno strato granulare fine appositamente vagliato in cantiere, di circa centimetri, mentre il ricoprimento dell estradosso avverrà con terreno vagliato e non sarà inferiore al metro; tale profondità è atta a garantire in ogni caso la resistenza ai carichi dovuti all eventuale transito di mezzi pesanti ed offre la possibilità di effettuare lavorazioni agronomiche meccaniche di tipo profondo. La situazione di posa non presenta criticità rilevanti in fase di cantiere in funzione del fatto che l area interessata risulta pianeggiante e di facile e comodo accesso grazie alla via di accesso alla borgata "B.gta Friosa". Figura 27: Sez PR (All.6.2) 33

34 Figura 28: Sezione alla progressiva PR (All.6.2) Figura 29: Ripresa della sezione alla progressiva PR

35 6 Allegati 6.1 PARERE PRELIMINARE DI MASSIMA RILASCIATO DAL SETTORE VIABILITÀ E RELATIVO ALLA POSA DELLA CONDOTTA FORZATA SUL TRATTO DI SP INTERESSATA DALLE STRUTTURE PARAMASSI ESISTENTI 35

36 36

37 6.2 SEZIONI DI DETTAGLIO POSA CONDOTTA Si rimanda al fascicolo dedicato. 6.3 STUDIO DI COMPATIBILITÀ IDRAULICA TRATTO DI TORRENTE A RIDOSSO DELLE STRUTTURE PARAMASSI Si rimanda al fascicolo dedicato. 6.4 RELAZIONE GEOLOGICA E GEOTECNICA INTEGRATIVA Si rimanda al fascicolo dedicato. 37

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