La domanda di occupazione in Puglia
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- Gianleone Natali
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1 La domanda di occupazione in Puglia Bari, ottobre 215 Introduzione La presente nota propone una panoramica relativa alle previsioni sulla domanda di occupazione da parte delle imprese pugliesi per l anno 215, sulla base dell indagine annuale Excelsior, realizzata da Unioncamere in accordo con il Ministero del Lavoro, e delle informazioni derivanti dall omologo database. Il dato regionale viene, ove possibile, confrontato con l analogo dato relativo al Mezzogiorno e all Italia nel suo complesso. Le previsioni Excelsior per il 215 sono tratte da interviste realizzate tra fine gennaio e fine maggio 215, attraverso la tecnica CATI 1 per le imprese sino a 25 dipendenti e la compilazione diretta, in parte con modalità CAWI 2, per le imprese di maggiori dimensioni. Non sono state oggetto di rilevazione le imprese che hanno iniziato ad avere dipendenti successivamente al periodo d indagine, ad eccezione di un numero limitato di imprese di dimensione significativa. Nel complesso, a livello nazionale, il campione ha riguardato circa 1. imprese private dell'industria e dei servizi con, in media, almeno un dipendente nel 213. Il rapporto con l universo è effettuato considerando quale unità di osservazione l impresa, o la singola unità provinciale nel caso di imprese localizzate in più province, ciascuna di esse ponderata con il rispettivo numero di dipendenti. Nella prima sezione della nota si fornisce una breve descrizione del numero e delle caratteristiche delle imprese che prevedono di assumere, mentre nella sezione successiva si presentano, con maggiore dettaglio, le previsioni di assunzione da parte delle imprese in termini di numero totale e tipologie di occupati. Nella terza parte si focalizza l attenzione sui movimenti occupazionali previsti dalle imprese nel 215, per il solo personale dipendente (al netto dei lavoratori interinali); infine, si espongono le principali caratteristiche delle assunzioni non stagionali e stagionali previste. 1. I movimenti occupazionali previsti dalle imprese nel 215 A livello regionale, le previsioni relative al 215 indicano come i lavoratori in ingresso ammontino nel complesso a 47.8 unità: il lavoro dipendente costituisce la forma prevalente (92% del totale) a fronte del 5% dei contratti a progetto e del 3% dei contratti con partita IVA e occasionali. Di contro, in Puglia le uscite risultano pari nel complesso a unità: la categoria più colpita è quella dei lavoratori dipendenti (93%). Analoghe percentuali si os servano sia nel Mezzogiorno, sia a livello nazionale (Tabella 1). Di conseguenza, nonostante la crescita degli ingressi rispetto al 214, il saldo totale dei movimenti occupazionali è ancora negativo per le tre ripartizioni considerate: in Puglia, si prevede una riduzione del numero complessivo dei lavoratori dipendenti pari a 6.81 unità, cui si aggiungono le 68 unità con contratto a progetto. Positivo è, invece, il differenziale tra ingressi e uscite per i lavoratori con partita iva e per le collaborazioni occasionali (+89). Nel complesso il saldo perla Puglia è pari a -6.6 (Tabella 2). 1 CATI (Computer -Assisted Telephone Interviewing) indica una modalità di rilevazione diretta di unità statistiche realizzata attraverso interviste telefoniche. 2 CAWI (Computer Assisted Web Interviewing) indica indagini, sondaggi e ricerche effettuate via web. 1
2 Tabella 1 - Movimenti occupazionali previsti dalle imprese nel 215 per ripartizione territoriale e tipologia di contratto. Ripartizione Lavoratori totali in ingresso Lavoratori alle dipendenze Entrate 215 Uscite 215 di cui (%) Collaboratori con contratto a progetto ** Altri lavoratori non alle dipendenze *** Lavoratori totali in uscita Lavoratori alle dipendenze di cui (%) Collaboratori con contratto a progetto ** Altri Lavoratori non alle dipendenze *** Puglia ,61 5,14 3, ,3 5,76 1,19 Mezzogiorno ,42 5,63 2, ,68 5,82 1,51 Italia ,36 5,2 3, ,1 5,37 1,61 ** Sono inclusi gli amministratori di società ancorché di entità marginale. *** Collaboratori a partita IVA e occasionali. Tabella 2 Saldo dei movimenti occupazionali previsti dalle imprese nel 215 per ripartizione territoriale e tipologia di contratto. Collaboratori con contratto a Altri lavoratori non alle Lavoratori alle Saldo progetto dipendenze dipendenze 215 ** *** Puglia Mezzogiorno Italia ** Sono inclusi gli amministratori di società ancorché di entità marginale. *** Collaboratori a partita IVA e occasionali. 2. Le imprese che prevedono di assumere Con riferimento al solo personale dipendente, la quota di imprese che prevedono di assumere personale presenta un andamento analogo nelle tre ripartizioni considerate. Dopo una contrazione tra il 212 e il 213, ritorna a crescere nel biennio seguente: in Puglia, dove si registrano valori inferiori rispetto al resto delle regioni, si prevede che il 14,6% del totale delle imprese realizzi delle assunzioni, a fronte di una quota pari al 15,6% nel Mezzogiorno e al 16,5% a livello nazionale. Le variazioni annue, in termini di punti percentuali, evidenziano la medesima intensità: ad un incremento di circa 2,5 punti percentuali in Puglia e nel Mezzogiorno, tra il 215 e il 214, fa eco una crescita delle imprese che intendono assumere, pari a circa 2,6 punti percentuali a livello nazionale (Figura 1). I settori di attività in cui operano le imprese che prevedono di assumere nel corso del 215 appartengono prevalentemente all industria (17,4%) e ai servizi (17,1%), mentre le costruzioni e il commercio coprono rispettivamente il 13,35 e il 1,4% delle imprese. Nonostante il basso peso di questi ultimi due settori rispetto all insieme delle imprese che intendono assumere, si rileva come, proprio le costruzioni sembrino presentare i maggior incrementi percentuali annui: +5,3 punti percentuali tra il 213 e il 215, a fronte di un +2,9 relativo agli altri servizi, al +2,5 dell industria e al +1,6 del commercio (Figura 2). 2
3 Figura 1 - Imprese che prevedono assunzioni (quota % sul totale) Figura 2 Regione Puglia - Imprese che prevedono assunzioni per macrosettore di attività (quota % sul totale) Commercio Costruzioni Industria Altri servizi Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 215. Elaborazioni IPRES 215 Con riferimento alle assunzioni ipotizzabili per classe dimensionale dell impresa, si evince una crescita esponenziale in funzione del numero di addetti. Se, infatti, a livello regionale, ripartizionale e nazionale, si registra un certo allineamento, in quanto circa l 11% delle imprese con numero di addetti tra 1 e 9 prevede assunzioni nell anno corrente, per altro verso, è la quasi totalità delle imprese con oltre 25 addetti a dichiarare di voler assumere personale entro l anno; specificamente, il dato pugliese (94,8%) è leggermente superiore a quello del Mezzogiorno (94,2%) e in linea con quello italiano (95,1%). Il divario tra lo scenario della Puglia e quello del Mezzogiorno diverge in maniera non trascurabile allorquando si osservi il dato concernente la classe dimensionale addetti: se, infatti, il 63,3% delle imprese pugliesi dichiara di assumere nel 215, sono 2,4 punti percentuali in meno le imprese meridionali che prevedono assunzioni (Figura 3). 3
4 Figura 3 - Imprese che nel 215 prevedono assunzioni per classe dimensionale (quota % sul totale) 1 94,8 94,2 95, , ,4 29,9 29,9 Rispetto alle motivazioni delle assunzioni, prevale la quota di imprese che dichiara l esigenza di adeguare la forza lavoro alle migliorate condizioni del mercato di sbocco: l incremento dei consumi, infatti, e il conseguente aumento della domanda di beni e servizi costituisce la motivazione per il 36,4% delle imprese che intendono assumere in Puglia nel corso del 215. Tale valore, inferiore rispetto a quello del Mezzogiorno (pari a 37,5%), è nettamente superiore al dato nazionale (32%), dove una quota equivalente di imprese dichiara l esigenza di assumere per sostituire dipendenti in uscita o in maternità. Un peso consistente hanno le lavorazioni stagionali, soprattutto in Puglia: il 22,25% delle imprese manifesta la necessità di assumere per farvi fronte. Marginale risulta, al contrario, la quota di imprese che assumono per espandere le vendite ovvero avviare alla produzione nuove sedi e/o nuovi reparti, per lo sviluppo di nuovi prodotti e/o servizi e per l internazionalizzazione (Figura 4). Le assunzioni appaiono, quindi, strettamente connesse con le aspettative sulla ripresa dei consumi interni e con il conseguente rilancio dell attività core delle imprese, che prevedono la realizzazione di investimenti strutturali, e solo in minima parte l apertura di nuove sedi o l internazionalizzazione, oppure investimenti in innovazioni di processo e/o prodotto (13,7% a livello regionale a fronte di un 12,8% nel Mezzogiorno e 14,3% in Italia). Figura 4 - Imprese che nel 215 prevedono assunzioni secondo i motivi di assunzione (quota % sul totale) ,5 36, domanda in crescita (1) Necessità di espandere le vendite in Italia o all estero - Nuove aziende in espansione - Apertura di nuove sedi o reparti. (2) Minore ricorso a lavoratori autonomi/fornitori esterni - Stabilizzazione della figura rispetto a una precedente forma contrattuale atipica/precaria. (3) Necessità di migliorare qualità e efficienza aziendale - Altri motivi. Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 215. Elaborazioni IPRES ,3 6,9 65, e oltre classe dimensionale (addetti) 22,7 22,2 22,2 21,6 19,2 17,5 17,2 17,4 sostituzione dipendenti in uscita o maternità attività e lavorazioni stagionali altri motivi (3) 6,4 5,9 6,2 necessità di espandere le vendite/nuove sedi-reparti(1) Puglia Mezzogiorno Italia 4,3 3,9 4, ,7 sviluppo di nuovi prodotti/servizi Internazionalizzazione di lavoro esterno o precario (2) 4
5 Con riferimento alle modalità di ricerca e selezione del personale, sono disponibili i dati relativi alle imprese che hanno proceduto a delle assunzioni nel corso del 214: come evidenziato dalla Figura 5, le due principali modalità sono costituite dalla conoscenza diretta dei candidati, utilizzata dal 66,1% delle imprese pugliesi a fronte del 65,7% nel Mezzogiorno e del 58,9% a livello nazionale, e dalle banche dati aziendali, che al contrario di quanto visto in precedenza, sono utilizzate in maniera più limitata in Puglia (22%) rispetto a quanto accade nel Meridione (22,8%) e nel resto del Paese (26,2%). Le altre modalità sono utilizzate in maniera risibile: s i contraddistingue il ruolo particolarmente modesto dei centri per l impiego, cui nel 214 ha fatto ricorso in Puglia lo,7% delle imprese a fronte dello,8 del Mezzogiorno e dell 1,5% dell Italia (Figura 5). Figura 5 - Imprese secondo la principale modalità utilizzata per la ricerca e la selezione di personale nel 214 (quota % sul totale) ,1 65,7 58,9 conoscenza diretta 22,8 26,2 22, banche dati interne aziendali 7,4 6,4 6, segnalazioni conoscenti/fonritori 1,5 1,4 2,4 1,6 1,4 2,,6,9 2,2,8,7 1,5,2,4,8 soc. di selezione asso. di categoria, internet L analisi si è, quindi, rivolta alle imprese che non avrebbero inteso procedere con delle assunzioni nel corso del 215, che costituiscono in Puglia l 85% del totale delle imprese: la principale motivazione addotta (74,5% a livello regionale contro il 73,8% del Mezzogiorno e il 77,2% dell Italia) riguarda l adeguatezza dell organico già in dotazione. Il 22% circa delle imprese pugliesi, invece, collega l assenza di assunzioni con l andamento della domanda di beni e servizi, dichiarando di avere prospettive negative per il futuro (15,3%) oppure di subordinare le assunzioni ad eventuali nuove commesse (7,7%) (Figura 6). Figura 6 - Imprese che nel 215 non assumeranno personale dipendente a nessuna condizione, secondo i motivi di non assunzione ,5 77,2 73,8 attuale dimensione dell'organico adeguata* 15, ,7 attualmente la domanda è in calo/incerta 7,7 * Dimensione attuale d'impresa adeguata alle aspettative - Dipendenti presenti in azienda sufficienti. ** Impresa in ristrutturazione/trasferimento, acquisizione da altra impresa, liquidazione, cessazione. 7,9 6,8 eventuali assunzioni dipendono dall'acquisizione di nuove commesse altre modalità società di lavoro interinale Puglia Mezzogiorno Italia centri per l'impiego 1,3 1,9 1,1 1,3 1,3 presenza di lavoratori in esubero on CIG Puglia Mezzogiorno Italia eventi a carico dell'impresa** quotidiani e stampa specializzata 5
6 3. I movimenti occupazionali di personale dipendente previsti dalle imprese nel 215 al netto dei lavoratori interinali Come anticipato nella prima sezione della nota, il personale dipendente costituisce la quota maggiore delle 47mila assunzioni stimate in Puglia per il 215. La stima sull assunzione di personale dipendente ammonta a unità, con una crescita del 24,69% rispetto al valore del 214. Tale variazione percentuale è nettamente superiore sia rispetto a quella rilevata per il Mezzogiorno, che con assunzioni registra un +14,48% rispetto all anno precedente, sia rispetto a quella nazionale. In Italia le assunzioni di personale dipendente previste dalle imprese per il 215 ammontano nel complesso a , pari a +17,66% rispetto al 214. Le dichiarazioni delle imprese evidenziano come il 215 sia il secondo anno consecutivo nel quale si registra una crescita delle assunzioni, in seguito al periodo di crisi che ancora nel 213 ha determinato una contrazione delle assunzioni previste rispetto all anno precedente (-11,97% in Puglia contro il -11,22% nel Mezzogiorno e il -1,76% a livello nazionale) (Figura 7 e Tabella 3). Figura 7 - Assunzioni previste dalle imprese (valori assoluti) Migliaia Tabella 3 - Assunzioni previste dalle imprese (variazioni percentuali annue) Ripartizione Var % Var % Var % Puglia -11,97 2,37 24,69 Mezzogiorno -11,22 7,68 14,48 Italia -1,76 8,87 17,66 Analogamente a quanto detto in precedenza, il dato positivo sulle assunzioni non trova sostegno nei dati relativi alle uscite dalle imprese, che continuano a superare gli ingressi, determinando saldi occupazionali negativi nelle tre ripartizioni considerate. I tassi di variazione annuali mostrano comunque un andamento incoraggiante: sebbene negativo negli ultimi quattro anni, il saldo sta migliorando. La Puglia e il Mezzogiorno, in particolare, hanno dimezzato il loro saldo negativo nel biennio , raggiungendo un tasso prossimo a quello nazionale (-1,4% in Puglia a fronte di un -1,1% nel Mezzogiorno e -,7% in Italia) (Tabella 4 e Figura 8). 6
7 Tabella 4 - Saldi occupazionali previsti Ripartizione Puglia Mezzogiorno Italia Figura 8 - Tassi di variazione previsti (saldi occupazionali previsti per 1 occupati alla fine dell'anno precedente) -,5-1 -1,5-2 -2,5-3 -3, Per il 215, l osservazione dei tassi di variazione previsti dalle imprese per ciascuna classe dimensionale, evidenzia come la fuoriuscita di lavoratori continui a interessare soprattutto le micro imprese, con un organico compreso tra 1 e 9 dipendenti: la Puglia risente particolarmente di tale fenomeno (-2,3% a fronte del -1,7% del Mezzogiorno e del -1,8% dell Italia). Al contrario al crescere della dimensione aziendale, il saldo, sebbene rimanga negativo, tende a ridursi, segnalando una ripresa delle assunzioni e una contrazione dei licenziamenti (Figura 9). Figura 9 - Tassi di variazione previsti dalle imprese nel 215 per classe dimensionale e oltre Totale -, ,1 -,7 -,9 -,9 -,4 -,5 -,6-1,1 -,7-1,5-1,4-2 -1,7-1,8-2,3-2,5 7
8 Proseguendo con l osservazione dettagliata dei tassi di variazione per settore di attività, emerge come nel 215, il settore più colpito sia quello delle costruzioni, che nonostante la crescita delle assunzioni, non riesce a far fronte alla fuoriuscita di lavoratori, registrando una variazione pari a -4,95% rispetto all anno precedente. Seguono i settori manifatturieri della carta e stampa, del legno e mobile e del tessile e abbigliamento, che presentano valori superiori a -2%. I settori più dinamici sono quelli a più alto valore aggiunto, quali le attività di servizi alle imprese, di comunicazione, di informativa e TLC. L unico settore che per il 215 evidenzia un saldo positivo relativamente alle previsioni sulle assunzioni è quello delle industrie chimiche, che registra un +,2% rispetto all anno precedente (Figura 1). Figura 1 Regione Puglia Saldo previsto nel 215 per settore di attività (tasso),5, -,5-1, -1,5-2, -2,5-3, -3,5-4, -4,5-5, -4,9-3,1-2,8 -,3 -,3-1 -,9 -,9 -,8 -,8 -,8 -,8 -,5 -,5 -,5 -,7 -,7-1,4-1,3-1,8-1,7-2,1,2 4. Le assunzioni non stagionali e stagionali previste dalle imprese nel 215: principali caratteristiche Con riferimento alle caratteristiche delle assunzioni previste dalle imprese per il 215, l osservazione delle forme di inserimento in azienda fa emergere come il nuovo contratto a tutele crescenti sembri essere il più diffuso per la contrattualizzazione di lavoratori non stagionali: in Puglia dovrebbe interessare, nel 215, il 31,7% delle assunzioni, a fronte del 35% del Mezzogiorno e del 34,5% a livello nazionale. La migliore stabilità garantita da quest ultima nuova forma di inserimento viene controbilanciata dalla quota rilevante assunta dai contratti a tempo determinato a carattere stagionale, che secondo quanto dichiarato dalle imprese, dovrebbero costituire il 36,9% delle assunzioni. Tale valore, inferiore rispetto al valore del Mezzogiorno (37,5%) risulta nettamente superiore rispetto al dato nazionale, che si attesta al 3,7%. Non sembra trovare sostenitori la recente misura a favore dell apprendistato, che dovrebbe interessare nel 215 il 3,8% delle assunzioni, a fronte del 2,6% del Mezzogiorno e del 4,7% a livello nazionale. Inferiori sono invece le quote relative alle assunzioni a tempo determinato finalizzate alla copertura di picchi di attività (17,3% in Puglia contro il 14,3% nel Mezzogiorno e il 13,2% in Italia) (Figura 11). 8
9 Figura 11 - Assunzioni previste dalle imprese nel 215 per tipo di contratto ,7 34,5 17,3 14,3 13,2 8 7,2 4,6 5 4,5 3,6 3,8 2,6 4,7 2 1,1 1,5 36,9 37,5 3,7 a tempo indeterminato a tutele crescenti** tempo det. finalizzati alla copertura di un picco di attività tempo det. finalizzati alla prova di nuovo pers. tempo det. finalizzati alla sostit. temporanea di personale*** apprendistato chiamata assunzioni a tempo determinato a carattere stagionale ** Sono compresi anche i "vecchi" contratti a tempo indeterminato stipulati prima della data di entrata in vigore del Jobs Act. *** Per maternità, aspettativa, ferie, malattia. Con riferimento alle assunzioni previste per il personale immigrato, le serie degli ultimi anni scontano gli effetti generali della crisi ed evidenziano, per Puglia, Mezzogiorno ed Italia, un trend sempre decrescente. Nello specifico, a fronte di una quota pugliese di assunzioni di immigrati sul totale delle assunzioni pari a poco meno del 16% nel 212, si registra, per il 215, una flessione non trascurabile che porterebbe l incidenza straniera a circa il 9% del totale occupati, andando ad allinearsi alla quota prevista per l intero Mezzogiorno (Figura 12). Figura 12 - Assunzioni previste dalle imprese di personale immigrato sul totale (valori massimi, quota % sul totale) Con riferimento alla classe d età preferita per le assunzioni, le imprese dichiarano di non considerare rilevante tale aspetto: il dato regionale (52,7%) analogo a quello nazionale (52,2%) è inferiore rispetto a quello del Mezzogiorno (54,9%). Nonostante ciò, le classi d età più richieste sono anni e 3-44 anni, nelle quali dovrebbe concentrarsi in Puglia il 39% delle assunzioni del 215, analogamente a quanto previsto a livello nazionale (4%). Residuali ris ultano le assunzioni di over45 (1,6% in Puglia) e di giovani fino a 24 anni (6,75% in Puglia) (Figura 13). 9
10 Figura 13 - Assunzioni previste dalle imprese nel 215 per classe di età ,9 52,7 52, ,9 22,7 18, ,3 1 6,7 4,4 5,3 Come indicato dal Sistema Informativo Excelsior, al fine di considerare adeguatamente la "formazione integrata", si ricorre ad una classificazione delle assunzioni per livello formativo equivalente, tenendo conto degli anni di istruzione necessari per conseguire il livello di istruzione richiesto dalle imprese e degli anni di esperienza richiesti dalle imprese (in aggiunta agli anni di formazione tradizionale). Il contributo dell'esperienza alla determinazione del livello formativo equivalente non supera comunque la soglia dei due anni, considerando che tale contributo si riduce notevolmente dopo i primi anni. Cosicché, il numero di anni di formazione equivalente (anni di istruzione + anni di esperienza) viene riclassificato per intervalli coincidenti con i livelli di formazione scolastica: a) fino 9 anni: nessuna formazione specifica; b) 1-12 anni: livello qualifica professionale; c) 13 anni: livello secondario; d) anni: livello post secondario; e) 16 anni e più: livello universitario. Nel dettaglio dei dati in oggetto, le assunzioni previste dalle imprese, per il 215, secondo il livello formativo equivalente vede, per la Puglia, una quota sempre superiore a quella del Mezzogiorno per quanto attiene il livello universitario e secondario/post-secondario; specificamente, il 9,3% delle assunzioni totali dovrebbe essere di livello universitario mentre il 48% un livello di scuola secondaria/post-secondaria. Per altro verso, 3 assunzioni su 1 previste in Puglia avranno un livello formativo equivalente alla qualifica professionale ed il 13,3% non avrà alcuna formazione specifica (Figura 14). Figura 14 - Assunzioni previste dalle imprese nel 215 secondo il livello formativo equivalente (Quota % sul totale) 6 1,6 2,9 2,5 fino a 24 anni anni 3-44anni 45 anni e oltre non rilevante , ,4 3,8 25, ,3 8,8 12,8 13,3 13,5 15,2 universitario secondario e post secondario qualifica professionale nessuna formazione specifica 1
11 Con riferimento alle figure richieste dalle imprese in uscita dal sistema universitario, l indirizzo di studio più ricercato sembra essere quello economico (21,9% delle assunzioni previste per il 215), seguito da quello sanitario e paramedico (15,4%) e dall insegnamento e formazione (13,3%). Al contrario, i corsi di studio in psicologia, lingue, scienze geologiche e biologiche, non risultano particolarmente appetibili per le imprese pugliesi (Figura 15). Figura 15 Regione Puglia Assunzioni di laureati previste dalle imprese nel 215 secondo l'indirizzo di studio segnalato (quota % sul totale delle previsioni di occupazione di laureati) 22% 2% 18% 16% 14% 12% 1% 8% 6% 4% 2% % 21,9 15,4 13,3 1,3 5,3 4,1 3,8 3,2 3,2 2,9 2,4 2,1 2,1 1,8 1,4 1,2 1,2 Infine si fornisce la rappresentazione delle assunzioni previste per gruppo professionale e alcune caratteristiche in merito: come emerge dalla Figura 16 le professioni più ricercate nel corso del 215 sono quelle del commercio e dei servizi (38% delle assunzioni previste nel 215), assunte per ricoprire ruoli non presenti in azienda, al contrario di quanto previsto con riferimento alla figura professionale dei conduttori di impianti e macchinari (13%), le cui assunzioni sono determinate dalla necessità di sostituire figure analoghe già presenti in azienda. I dirigenti (,12%) e i professionisti con elevata specializzazione (4%) anche tecnica (7%) sono le figure professionali che le imprese prevedono di assumere meno e che risultano di più difficile reperimento. La curva relativa alle assunzioni evidenzia una propensione delle imprese verso l assunzione di lavoratori con un profilo di specializzazione medio-basso: si prevede infatti che le professioni non qualificate coprano, nel 215, l 11% delle assunzioni (Figura 16). Figura 16 Regione Puglia Assunzioni previste dalle imprese nel 215 per grandi gruppi professionali e principali caratteristiche Quota % del totale Economico Sanitario e paramedico Dirigenti Insegnamento e formazione Ingegneria elettronica e dell'informazione Prof. elevata spec. Ingegneria industriale di difficile reperimento non presente in azienda Matematico e fisico Altra ingegneria Prof. tecniche Chimico-farmaceutico Politico-sociale Impiegati Medico e odontoiatrico Prof. del commercio e dei servizi Ingegneria civile e ambientale Letterario, filosofico, storico e artistico Architettura, urbanistico e territoriale Geo-biologico e biotecnologie Artigiani, operai spec., agricoltori Linguistico Psicologico Altri indirizzi Conduttori Prof. non di impianti qualificate e macchinari in sostituzione di analoga figura assunzioni previste nel 215 (v.a.) 4,1 Non specificato Migliaia 11
12 5. Conclusioni Nonostante la previsione di crescita del numero degli ingressi rispetto al 214, il saldo totale dei movimenti occupazionali previsto per il 215 rimane negativo, sia a livello regionale sia nelle due aggregazioni considerate (Mezzogiorno e Italia) : in Puglia, si prevede una riduzione del numero complessivo dei lavoratori dipendenti pari a 6.81 unità, cui si aggiungono le 68 unità con contratto a progetto. Solo per i lavoratori con partita IVA e per le collaborazioni occasionali il differenziale tra ingressi e uscite dovrebbe risultare positivo, cosicché nel complesso il saldo regionale risultarebbe pari a -6.6 unità. Le assunzioni appaiono strettamente connesse con le aspettative sulla ripresa dei consumi interni e con il conseguente rilancio dell attività core delle imprese. Con riferimento alla classe dimensionale dell impresa, sembra emergere una crescita esponenziale in funzione del numero di addetti, mentre le modalità di ricerca e selezione del personale più frequenti sono costituite dalla conoscenza diretta dei candidati e dalle banche dati aziendali. Si contraddistingue, al contrario, il ruolo particolarmente modesto dei centri per l impiego. Riguardo al solo personale dipendente, per il 215, la stima sulle assunzioni ammonta a unità, con una crescita del 24,69% rispetto al 214: tale dato positivo non trova sostegno nei dati relativi alle uscite dalle imprese, che continuano a superare gli ingressi, determinando saldi occupazionali negativi. L osservazione dei tassi di variazione previsti per ciascuna classe dimensionale, evidenzia come la fuoriuscita di lavoratori continui a interessare soprattutto le micro imprese. Al contrario al crescere della dimensione aziendale, il saldo, sebbene rimanga negativo, tende a ridursi, segnalando una ripresa delle assunzioni e una contrazione dei licenziamenti. L osservazione delle forme di inserimento in azienda fa emergere come il nuovo contratto a tutele crescenti sembri essere il più diffuso per la contrattualizzazione di lavoratori non stagionali. La migliore stabilità garantita da quest ultima nuova forma di inserimento viene controbilanciata dalla quota rilevante assunta dai contratti a tempo determinato a carattere stagionale, che secondo quanto dichiarato dalle imprese, dovrebbero costituire il 36,9% delle assunzioni. Ancora bassa, sebbene superiore al dato del Mezzogiorno, risulta per il 215 la previsione di assunzione per il livello formativo equivalente universitario, all interno del quale l indirizzo di studio più ricercato sembra essere quello economico (21,9% delle assunzioni previste per il 215). Riguardo alla partecipazione degli immigrati al mercato del lavoro, per il 215, si dovrebbe registrare una flessione non trascurabile che porterebbe l incidenza straniera a circa il 9% del totale occupati, andando ad allinearsi alla quota prevista per l intero Mezzogiorno. Fonti e Sitografia Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior A cura di Nunzio Mastrorocco (nunzio.mastrorocco@ipres.it) Elisa Calo (elisa.calo@ipres.it) 12
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