QUALCHE DATO SU DISTRIBUZIONE DEL REDDITO E POVERTÀ. (P. Silvestri, ) 1
|
|
- Arturo Morandi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Lezione 5.2 QUALCHE DATO SU DISTRIBUZIONE DEL REDDITO E POVERTÀ (P. Silvestri, ) 1 Fonti Eurostat, l Indagine europea sui redditi e sulle condizioni di vita delle famiglie (Eu-Silc) (European statistics on income and living conditions), la versione italiana, curata da Istat, si chiama It-Silc Indicatori di distribuzione Povertà relativa di reddito Indici di esclusione sociale Banca d Italia, Indagine sui bilanci delle famiglie italiane Redditi e distribuzione Istat, Indagine sui consumi Povertà (relativa e assoluta) di consumi CAPP, Indagine sulle condizioni economiche e sociali delle famiglie della provincia di Modena (ICESmo) Indicatori di distribuzione Povertà relativa di reddito (P. Silvestri, ) 2 1
2 EUROPA (P. Silvestri, ) 3 (P. Silvestri, ) 4 2
3 Strategia Europa I cinque obiettivi della Commissione europea 1. il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni deve avere un lavoro; 2. il 3% del PIL dell'ue deve essere investito in ricerca e sviluppo; 3. i traguardi "20/20/20" in materia di clima/energia devono essere raggiunti (compreso un incremento del 30% della riduzione delle emissioni se le condizioni lo permettono); 4. il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e almeno il 40% dei giovani deve essere laureato; milioni di persone portate fuori dal rischio di povertà o di esclusione sociale. (P. Silvestri, ) 5 il Cap. 5, Income poverty and income inequality, di Atkinson et al. (pp ) (P. Silvestri, ) 6 3
4 Eu-Silc è un indagine campionaria (P. Silvestri, ) 7 Linea di povertà: 60% della mediana del reddito equivalente di ciascun paese. Scala di equivalenza: OCSE modificata (1 per il primo adulto + 0,5 per ogni altro componente 14 anni + 0,3 per ogni altro componente <14 anni) (P. Silvestri, ) 8 4
5 (P. Silvestri, ) 9 Tasso di povertà ( a rischio di povertà ): media EU-27 è 16,6%, cioè oltre 80 milioni di persone (P. Silvestri, ) 10 5
6 Tasso di povertà e poverty gap del povero mediano (P. Silvestri, ) 11 Distribuzione: indice di Gini e quota del 5 sul 1 quintile (P. Silvestri, ) 12 6
7 Diseguaglianza nella distribuzione del reddito nei paesi Ocse - metà anni 2000 (indice di Gini) Fonte: Oecd, Growing unequal? (P. Silvestri, ) 13 ITALIA (P. Silvestri, ) 14 7
8 La povertà di consumo (relativa e assoluta) in Italia (P. Silvestri, ) 15 La Povertà Relativa PR (da consumi) in Italia: alcune cose da sapere Come è calcolata: Per una famiglia di due componenti è pari alla spesa media procapite nel paese. Nel 2013 la soglia è di 972 euro mensili (nel 2012 era di 991; 2011 era di 1.012) Scala di equivalenza Carbonaro (vedi dopo) Vediamo quali sono le tipologie maggiormente a rischio (P. Silvestri, ) 16 8
9 Scala Carbonaro (2013) (P. Silvestri, ) 17 La PR nel 2013 interessa 3,2 milioni di famiglie (10 milioni di persone), pari all 12,6% delle famiglie (16,6% degli individui). L intensità media della povertà è del 21,4%. (P. Silvestri, ) 18 9
10 La PR (da consumi) in Italia nel 2013 è pari all 12,6%; le famiglie sicuramente povere sono il 5,9%; quelle sicuramente non povere l 81,0%. (P. Silvestri, ) 19 La PR è più diffusa nel Mezzogiorno: la sua incidenza è 4 volte più alta che al Nord (26,0/6,0=4,3) Nel 2013 la PR è stabile rispetto al 2012 (12,6% contro 12,7%) (ma nel 2011 era 11,1%) (P. Silvestri, ) 20 10
11 Forti differenze regionali (P. Silvestri, ) 21 Italia: enorme variabilità regionale, anche rispetto al frastagliato scenario europeo (P. Silvestri, ) 22 11
12 CARETTERISTICHE SOCIALI ASSOCIATE ALLA POVERTÀ La PR cresce al crescere del n dei componenti; in particolare colpisce di più le famiglie numerose e con bimbi piccoli (ed è netto in aumento, a parità di dinamica media) Molto più alto della media (12,6%) Molto più basso della media (12,6%) Molto più alto della media (12,6%) (P. Silvestri, ) 23 La PR colpisce di meno le famiglie con c.f. più istruito; di più quelle con c.f. operaio; di più quelle con c.f. disoccupato. Molto più basso della media (12,6%) Più alto della media (12,6%) Molto più alto della media (12,6%) (P. Silvestri, ) 24 12
13 La Povertà Assoluta PA (da consumo) in Italia 38 diverse tipologie familiari, in base al numero e all età dei componenti 3 diverse aree territoriali e 3 diverse dimensioni comunali 38*3*3=342 linee della povertà assoluta Stessi panieri di beni, ma diversi livelli dei prezzi (P. Silvestri, ) 25 La PA: 342 linee di povertà (P. Silvestri, ) 26 13
14 Il 7,9% delle famiglie è in condizione di PA (9,9% le persone). Sono 2,028 milioni di famiglie in PA (v. 3,230 milioni in PR). In fortissimo aumento rispetto agli anni precedenti (nel 2011 erano 1,297 milioni). Nel Mezzogiorno l incidenza è più del doppio rispetto al resto del Paese, ed è in netto aumento. Su 6 milioni di persone povere, 3 sono nel Mezzogiorno. L indice di intensità della PA è del 18,0%. (P. Silvestri, ) 27 La PA cresce nettamente dopo il 5 componente; colpisce di più le famiglie con bimbi piccoli (ed è in netto aumento) Molto più alto della media (7,9%) Molto più alto della media (7,9%) Molto più alto della media (7,9%) (P. Silvestri, ) 28 14
15 La PA colpisce molto meno le famiglie con c.f. più istruito. Colpisce di più quelle con c.f. operaio; e quelle con c.f. disoccupato. Nel 2013 è aumentata nelle tipologie più esposte. Molto più basso della media (7,9%) Molto più alto della media (7,9%) Molto più alto della media (7,9%) (P. Silvestri, ) 29 Redditi, distribuzione e indicatori di deprivazione in Italia (Eu-Silc) Indice di esclusione sociale: a) Rischio di povertà b) Severa deprivazione materiale c) Bassa intensità di lavoro Scala di equivalenza: OCSE modificsiata (P. Silvestri, ) 30 15
16 Il reddito familiare netto (2012) [non equivalente] (P. Silvestri, ) 31 La distribuzione del reddito [equivalente] (le fette della torta) (P. Silvestri, ) 32 16
17 Lorenz (P. Silvestri, ) 33 Indicatori di distribuzione del reddito (P. Silvestri, ) 34 17
18 (P. Silvestri, ) 35 (a) (b) (c) (P. Silvestri, ) 36 18
19 (P. Silvestri, ) 37 (P. Silvestri, ) 38 19
20 (P. Silvestri, ) 39 Provincia di Modena (P. Silvestri, ) 40 20
21 ICESmo1 (2003) Condizione economica del famiglie; 3062 individui Campione: provincia e comune di Modena (Miur; FCRMO; Comune MO; Provincia MO) ICESmo2 (2007) Condizione economica del famiglie; 5039 individui Campione: provincia; comune di Modena; Terre di Castelli; Distretto di Sassuolo (FCRMO; Comune MO; Provincia MO; due unioni di comuni) ICESmo3 (2012) Condizione economica del famiglie; 4960 individui Campione: provincia; comune di Modena Terremoto maggio (FCRMO; Comune MO; FEG) (P. Silvestri, ) 41 Struttura questionario Questionario base Componenti della famiglia Esperienza scolastica Condizione professionale Redditi e lavoro Abitazione principale Altri beni immobili Ricchezza familiare Servizi per anziani e portatori di handicap Servizi per l'infanzia Lavoro non pagato di cura e domestico Mobilità, stranieri, giovani Tempo libero, abitudini e partecipazione Salute Allegati Modello autocompilato soddisfazione; SF12 Domande analoghe a indagine Bd I (P. Silvestri, ) 42 21
22 Y Yeq Ymon Ymoneq I redditi (definizioni) Reddito complessivo famigliare Reddito famigliare equivalente Reddito monetario Reddito monetario equivalente Scala di equivalenza Ocse modificata 1 (per il primo adulto) +0,5 (per ogni ulteriore membro sopra i 14 anni) +0,3 (per i minori di 14 anni) anno Y Yeq Ymon Ymoneq (P. Silvestri, ) 43 Reddito medio delle famiglie, a valori costanti 2011 (media sulle famiglie) anno Y Yeq Ymon Ymoneq var% Y Yeq Ymon Ymoneq 2006/02 3,6% 6,9% 0,1% 2,8% 2011/06 11,1% 9,6% 9,0% 7,9% 2011/02 7,9% 3,4% 9,2% 5,3% Forte caduta dei redditi nel 2011 rispetto al 2006 (oscilla dall 11,1% al 7,9%, a seconda della modalità di calcolo del reddito) (P. Silvestri, ) 44 22
23 decili Yeq Var % dal 2002 al 2006 Var % dal 2006 al 2011 Var % dal 2002 al % -30% -35% % -17% -19% % -12% -10% % -11% -8% % -9% -7% % -8% -6% % -7% -4% % -6% -1% % -7% 2% % -12% 1% totale % -10% -5% (P. Silvestri, ) 45 Variazione % del reddito disponibile equivalente nella provincia di Modena e nell Italia del Nord, per decili (P. Silvestri, ) 46 23
24 Indice di Gini del reddito equivalente e monetario equivalente Gini del reddito equivalente Gini del reddito monetario equivalente (P. Silvestri, ) 47 Composizione dei decili di reddito equivalente nel 2012, per cittadinanza del capofamiglia (P. Silvestri, ) 48 24
25 Tassi di diffusione della povertà relativa tra individui linea locale variabile Numero di poveri 40% 60% Popolazione totale (P. Silvestri, ) 49 Incidenza povertà e numero poveri nel 2011 per cittadinanza capofamiglia Linea 40% Linea 60% Italiani 2.6% 9.3% Stranieri 44.1% 72.8% Totale 8.2% 17.8% Linea 40% Linea 60% Italiani Stranieri Totale (P. Silvestri, ) 50 25
26 Indicatori di severa deprivazione materiale «La sua famiglia, se volesse, potrebbe permettersi una settimana di vacanza all anno lontano da casa?» Per cittadinanza del capofamiglia (media nazionale NO=47%) Straniero Italiano Totale Si No Totale «La sua famiglia, se volesse, potrebbe permettersi di mangiare carne, pollo o pesce almeno ogni due giorni?» Per cittadinanza del capofamiglia (media nazionale NO=12%) Straniero Italiano Totale Si No Totale (P. Silvestri, ) 51 Indicatori di severa deprivazione materiale «La sua famiglia, se volesse, potrebbe permettersi di riscaldare adeguatamente l abitazione in cui vive?» Per cittadinanza del capofamiglia (media nazionale NO=18%) Straniero Italiano Totale Si No totale «La sua famiglia sarebbe in grado di far fronte a spese impreviste di circa 800 euro con risorse proprie?» Per cittadinanza del capofamiglia (media nazionale NO=43%) Straniero Italiano Totale Si No totale (P. Silvestri, ) 52 26
27 SODDISFAZIONE Quanto si ritiene, nel complesso, soddisfatto della sua vita? (0= per nulla soddisfatto ; 10= del tutto soddisfatto ) per quintili di reddito equivalente (2006) (P. Silvestri, ) 53 SODDISFAZIONE Quanto si ritiene, nel complesso, soddisfatto della sua vita? (0= per nulla soddisfatto ; 10= del tutto soddisfatto ) per quintili di reddito equivalente (P. Silvestri, ) 54 27
28 Riferimenti bibliografici / fonti Povertà e distribuzione in Europa: A.B. Atkinson e E.Marlier (eds), Income and living conditions in Europe, Eurostat-EU eb08a272767?version=1.0 in particolare il Cap. 5, Income poverty and income inequality, pp (P. Silvestri, ) 55 Riferimenti bibliografici / fonti Povertà e distribuzione in Italia: Istat, La povertà in Italia. Anno 2013, Istat 14 luglio 2014 [lettura Z4] Istat, Reddito e condizioni di vita. Anno 2013, Istat 30 ottobre 2014 [lettura Z5] Povertà e distribuzione nella provincia di Modena (P. Silvestri, ) 56 28
29 Cosa studiare ai fini dell esame Sapere leggere e commentare una tabella o una figura contenente dati su indici di povertà indici di disuguaglianza reddito equivalente ovvero conoscere il significato degli indicatori e imparare a cogliere gli aspetti (quantitativi) più importanti (P. Silvestri, ) 57 29
Combustibili ed energia. Arredamenti. Servizi san. e. spese per la. salute. eec.
Spesa media mensile ( ) delle famiglie per alimentari e non alimentari negli anni dal 2005 al 2009 2005 2006 2007 2008 2009 Emilia-Roma 2.778 2.880 2.762 2.854 2.799 2.398 2.461 2.480 2.484 2.442 Percentuale
DettagliStime sul costo e sugli effetti distributivi di programmi di contrasto alla povertà. Massimo Baldini (CAPP) Daniele Pacifico (CAPP e MLPS)
Stime sul costo e sugli effetti distributivi di programmi di contrasto alla povertà Massimo Baldini (CAPP) Daniele Pacifico (CAPP e MLPS) Il modello di riferimento Per le simulazioni è stato impiegato
DettagliREDDITI E BENESSERE DELLE FAMIGLIE MODENESI. Indagine ICESmo3 del CAPP
Ettore Tazzioli intervista Massimo Baldini e Paolo Silvestri REDDITI E BENESSERE DELLE FAMIGLIE MODENESI. Indagine ICESmo3 del CAPP Venerdì 4 aprile 2014 - ore 18:00 FONDAZIONE ERMANNO GORRIERI Palazzo
DettagliCon la crisi la povertà assoluta è raddoppiata
Con la crisi la povertà assoluta è raddoppiata Antonio Misiani In cinque anni la crisi economica ha causato la più forte contrazione dal dopoguerra del PIL (-6,9 per cento tra il 2007 e il 2012) e dei
DettagliQUALCHE DATO SU DISTRIBUZIONE DEL REDDITO E POVERTÀ. (P. Silvestri, ) 1
Lezione 6.2 QUALCHE DATO SU DISTRIBUZIONE DEL REDDITO E POVERTÀ 1 Fonti Istat, Indagine sui consumi Povertà (relativa e assoluta) di consumi Eurostat, l Indagine europea sui redditi e sulle condizioni
DettagliReddito e condizioni di vita in Lombardia e nella macroregione del Nord - Anno 2011
Lombardia Statistiche Report N 0 / 17 febbraio 2014 Reddito e condizioni di vita in Lombardia e nella macroregione del Nord - Anno 2011 Sintesi Nel 2010 le famiglie residenti in Lombardia hanno percepito
DettagliLA POVERTÀ IN ITALIA. Anno 2012. 17 luglio 2013
17 luglio 2013 Anno 2012 LA POVERTÀ IN ITALIA Nel 2012, il 12,7% delle famiglie è relativamente povero (per un totale di 3 milioni 232 mila) e il 6,8% lo è in termini assoluti (1 milione 725 mila). Le
DettagliTempi, salute, risorse e dimensioni del vivere. Cosa è cambiato in una prospettiva di genere e sviluppo umano Primi risultati dell indagine ICESmo3
Tempi, salute, risorse e dimensioni del vivere. Cosa è cambiato in una prospettiva di genere e sviluppo umano Primi risultati dell indagine ICESmo3 Tindara Addabbo*e Anita Chiarolanza** *CAPP - Dipartimento
DettagliLA POVERTÀ IN ITALIA. Anno 2013. 14 luglio 2014
14 luglio 2014 Anno 2013 LA POVERTÀ IN ITALIA Nel 2013, il 12,6% delle famiglie è in condizione di povertà relativa (per un totale di 3 milioni 230 mila) e il 7,9% lo è in termini assoluti (2 milioni 28
DettagliDATI ISTAT Noi Italia
Nel 2013 le famiglie in condizioni di povertà relativa sono il 12,6 per cento, poco più di 10 milioni di individui (16,6 per cento della popolazione). La povertà assoluta coinvolge il 7,9 per cento delle
DettagliLe fonti statistiche per l analisi di povertà
LA POVERTA IN EMILIA-ROMAGNA Conoscenza del fenomeno e sviluppo delle politiche sociali Le fonti statistiche per l analisi di povertà Giuseppina Felice Regione Emilia-Romagna Bologna, 1 luglio 2011 Sommario
DettagliPRIMA DI INIZIARE...
PRIMA DI INIZIARE... Nel 2011 l'istat ha stimato che In Italia le famiglie che si trovano in condizioni di povertà relativa sono 2 milioni 782 mila (8 milioni 173 mila individui) e rappresentano l 11,1%
DettagliLA POVERTÀ IN ITALIA. Anno 2011. 17 luglio 2012. INCIDENZA DI POVERTÀ RELATIVA PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA. Anni 2008-2011, valori percentuali
17 luglio 2012 Anno 2011 LA POVERTÀ IN ITALIA Nel 2011, l 11,1% delle famiglie è in condizione di povertà relativa (per un totale di 8.173 mila persone) e il 5,2% lo è in termini assoluti (3.415 mila).
DettagliL impatto distributivo dei tributi locali: un applicazione sul Comune di Modena
L impatto distributivo dei tributi locali: un applicazione sul Comune di Indagine sulle condizioni economiche e sociali della famiglie della Provincia di Riforme anni 90: maggiore autonomia delle amministrazioni
DettagliReddito e diseguaglianza in Piemonte Santino Piazza Ires Piemonte 11 aprile 2013 Scaletta Reddito e diseguaglianza: prime, e incerte, verifiche sull impatto della crisi? Diseguaglianza dei redditi nelle
DettagliQUALCHE DATO SU DISTRIBUZIONE DEL REDDITO E POVERTÀ. (P. Silvestri, 2015-16) 1
Lezione 6.2 QUALCHE DATO SU DISTRIBUZIONE DEL REDDITO E POVERTÀ 1 Fonti Istat, Indagine sui consumi Povertà (relativa e assoluta) di consumi Eurostat, l Indagine europea sui redditi e sulle condizioni
DettagliLA POVERTÀ IN ITALIA
15 luglio 2011 Anno 2010 LA POVERTÀ IN ITALIA La povertà risulta sostanzialmente stabile rispetto al 2009: l 11,0% delle famiglie è relativamente povero e il 4,6% lo è in termini assoluti. La soglia di
DettagliLa povertà in Italia nel 2009
15 luglio 2010 Anno 2009 La povertà in Italia nel 2009 L'Istituto nazionale di statistica comunica i dati relativi alla povertà relativa e assoluta delle famiglie residenti in Italia, sulla base delle
DettagliRAPIDE. Nel 2001 la spesa media mensile. La povertà in Italia nel 2001 POVERTÀ NEL TEMPO E SUL TERRITORIO. 17 luglio 2002
SOTTO LA SOGLIA DI POVERTÀ IL 12% DELLE FAMIGLIE La povertà in Italia nel 2001 di povertà viene calcolata sulla base del numero di L incidenza famiglie (e relativi componenti) che presentano spese per
DettagliIl disagio economico delle famiglie
delle famiglie Cristina Freguja Dirigente Servizio Condizioni economiche delle famiglie Cagliari, 17 settembre 2010 Gli indicatori di deprivazione materiale L indagine reddito e condizioni di vita EU-SILC
DettagliDati e informazioni su ricchezza e povertà delle famiglie straniere in Italia nel 2008. Agosto 2011
STUDI E RICERCHE SULL ECONOMIA DELL IMMIGRAZIONE Redditi, consumi e risparmi delle a confronto con le Dati e informazioni su ricchezza e povertà delle in Italia nel 2008 Agosto 2011 1 CONSIDERAZIONI E
DettagliMisure della povertà minorile in Italia 1
Misure della povertà minorile in Italia 1 Sintesi Nel clima economico attuale, con la presenza di una forte recessione, con il consolidamento delle misure fiscali, le liberalizzazioni, le semplificazioni
DettagliREDDITI E BENESSERE DELLE FAMIGLIE MODEENSI NEGLI ANNI DELLA CRISI
REDDITI E BENESSERE DELLE FAMIGLIE MODEENSI NEGLI ANNI DELLA CRISI Primi risultati dell indagine ICESmo3 Venerdì 29 novembre 2013 Ore 15:00 19:00 Aula Magna Ovest Dipartimento di Economia Marco Biagi 1
DettagliL AUMENTO DELLA POVERTÀ
L AUMENTO DELLA POVERTÀ A inizio anno la Banca d Italia ha reso disponibili i dati sui bilanci delle famiglie italiane relativi al 24, frutto dell unica indagine sui redditi disponibile in Italia in grado
DettagliEconomia Politica. a.a. 2012/13. Lezione 3 Prof. Maria Laura Parisi
Economia Politica a.a. 2012/13 Lezione 3 Prof. Maria Laura Parisi 1.2. Pil nominale e Pil reale Pilreale: somma delle quantitàdi beni finali valutati a prezzi costanti Il Pil reale permette di misurare
DettagliI REDDITI E IL MERCATO DEL LAVORO NEL FRIULI VENEZIA GIULIA
I REDDITI E IL MERCATO DEL LAVORO NEL FRIULI VENEZIA GIULIA Contributo di Laura Chies Esperta dell Agenzia e Dises - Università di Trieste e di Chiara Donati e Ilaria Silvestri Servizio statistica e affari
DettagliAnalisi socio-economica delle famiglie del Lazio
Riflettori sulle difficoltà delle famiglie: tra crisi ed opportunità Stati Generali del Sistema Acli del Lazio Analisi socio-economica delle famiglie del Lazio 18 aprile 2009 Cristina Morga Prima di iniziare
DettagliCeRGAS Centro di Ricerche sulla Gestione dell Assistenza Sanitaria e Sociale. Nuovi modelli per la Long Term Care?
CeRGAS Centro di Ricerche sulla Gestione dell Assistenza Sanitaria e Sociale Nuovi modelli per la Long Term Care? Giovanni Fosti Vercelli, 4 dicembre 2014 CeRGAS-Bocconi 2 Italia, Francia, Germania, Regno
DettagliFOCUS INVESTIMENTI SOCIALI
FOCUS INVESTIMENTI SOCIALI 49 IL CASO ITALIA: CONTRO LA POVERTÀ LO STRUMENTO SIA Simona TENAGLIA* * Ricercatrice Isfol, economista esperta in politiche sociali I L QUADRO ITALIANO La crisi economica ha
DettagliLA CASSETTA DEGLI ATTREZZI
Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE
DettagliSTATISTICA ECONOMICA STATISTICA PER L ECONOMIA
STATISTICA ECONOMICA STATISTICA PER L ECONOMIA a.a. 2009-2010 Facoltà di Economia, Università Roma Tre L Indagine sui bilanci delle famiglie italiane è un indagine campionaria condotta (ogni due anni)
DettagliDossier 3 Le famiglie di giovani e le spese per l affitto
Dossier 3 Le famiglie di giovani e le spese per l affitto Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Luigi Biggeri presso le Commissioni congiunte V del Senato della Repubblica Programmazione
DettagliIX. APPROFONDIMENTI DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA 2008-2011 EQUITÀ SOCIALE
IX. APPROFONDIMENTI IX.1 EQUITÀ SOCIALE L equità sociale continua ad essere un obiettivo prioritario della strategia politica del Governo. Le trasformazioni di carattere economico e sociale che hanno interessato
DettagliSistemi di welfare 4. LE DISUGUAGLIANZE DI REDDITO. A.A. 2014-2015 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione
A.A. 2014-2015 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione Sistemi di welfare 4. LE DISUGUAGLIANZE DI REDDITO Maria Letizia Pruna SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro mlpruna@unica.it
DettagliRAPIDE. La povertà in Italia nel 2000 POVERTÀ RELATIVA SUL TERRITORIO. 31 luglio 2001 SOTTO LA SOGLIA DI POVERTÀ RELATIVA IL 12,3% DELLE FAMIGLIE
SOTTO LA SOGLIA RELATIVA IL % DELLE FAMIGLIE La povertà in Italia nel della povertà viene calcolata sulla base del numero di L incidenza famiglie (e relativi componenti) che presentano spese per consumi
DettagliCORSO DI MACROECONOMIA
CORSO DI MACROECONOMIA Prof. Giuseppe Travaglini Dott.ssa Elisa Lenti Anno accademico 2014-20152015 TEMI DI RIFLESSIONE MACROECONOMICA L Offerta: Il Pil, la Spesa Aggregata, la struttura produttiva delle
DettagliSistema paese e sicurezza economica. Maurizio Franzini Sapienza, Università di Roma
Sistema paese e sicurezza economica Maurizio Franzini Sapienza, Università di Roma I nostri temi Invece di un sistema-paese, un paese diviso e gravato da varie forme di insicurezza economica In che senso
DettagliIl comportamento economico delle famiglie straniere
STUDI E RICERCHE SULL ECONOMIA DELL IMMIGRAZIONE Il comportamento economico delle straniere Redditi, consumi, risparmi e povertà delle straniere in Italia nel 2010 Elaborazioni su dati Banca d Italia Perché
DettagliBenessere economico. Fondamentale per la qualità della vita
CAPITOLO Benessere economico Fondamentale per la qualità della vita Ai fini del benessere complessivo, le capacità reddituali e le risorse economiche sono il mezzo indispensabile attraverso il quale un
DettagliI redditi 2012 dichiarati dalle cittadine e dai cittadini di Bologna. Alcune disuguaglianze fra generazioni, generi, nazionalità e territori
I redditi 2012 dichiarati dalle cittadine e dai cittadini di Bologna Alcune disuguaglianze fra generazioni, generi, nazionalità e territori 18 settembre 2014 A Bologna nel 2012 quasi 296.000 contribuenti
DettagliL esperienza trentina del reddito di garanzia e la sua valutazione
L esperienza trentina del reddito di garanzia e la sua valutazione Loris Vergolini FBK-IRVAPP Il welfare di tutti Torino, 11 giugno 2015 Introduzione: povertà in Italia La maggior parte dei sistemi di
DettagliDistribuzione del reddito e condizioni di vita in Italia
22 dicembre 2008 Distribuzione del reddito e condizioni di vita in Italia Anni 2006-2007 Direzione centrale per la comunicazione e la programmazione editoriale Tel. + 39 06 4673.2243-2244 Centro di informazione
DettagliMalnutrizione, povertà ed accesso agli alimenti nei paesi in via di sviluppo
Malnutrizione, povertà ed accesso agli alimenti nei paesi in via di sviluppo esiste oggi un problema di fame nel mondo? com è cambiato nel tempo? è oggi più grave o meno grave che in passato? le aree del
DettagliLa Crisi dei Salari Crescita, Occupazione e Redditi perduti negli anni Duemila
Istituto per le ricerche economiche e sociali La Crisi dei Salari Crescita, Occupazione e Redditi perduti negli anni Duemila presentazione a cura di: Agostino Megale Riccardo Sanna Taranto, 18/9/2010 elaborazioni
DettagliLa notizia presentata come sintesi dello studio è stata che gli italiani risparmiano di
1 di 5 11/09/2011 14:52 LA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE ITALIANE A cura di Roberto Praderi. Come nelle elaborazioni precedenti ci siamo basati su documenti ufficiali, in questa facciamo riferimento allo 2
DettagliSCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013. La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori.
SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013 1 La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori. A luglio 2013 gli occupati sono il 55,9% ossia 22 milioni 509 mila, mentre i disoccupati sono 3 milioni
DettagliLo scenario socio-economico del Mezzogiorno: l effetto della crisi su famiglie, giovani e imprese
Lo scenario socio-economico del Mezzogiorno: l effetto della crisi su famiglie, giovani e imprese Salvio CAPASSO Responsabile Ufficio Economia delle Imprese e del Territorio Napoli, 12 maggio 2015 Agenda
DettagliREDDITO E CONDIZIONI DI VITA
10 dicembre 2012 Anno 2011 REDDITO E CONDIZIONI DI VITA Nel 2011, il 28,4% delle persone residenti in Italia è a rischio di povertà o esclusione sociale, secondo la definizione adottata nell ambito della
DettagliLA POVERTÀ NEL MONDO. Circa metà della popolazione mondiale (tre miliardi di persone) vive con meno di due dollari al giorno.
LA POVERTÀ NEL MONDO Circa metà della popolazione mondiale (tre miliardi di persone) vive con meno di due dollari al giorno. Le persone che vivono con meno di un dollaro al giorno sono un miliardo e trecento
DettagliL intermediazione finanziaria
L intermediazione finanziaria Cremona 15 giugno 215 L andamento dei finanziamenti a imprese e famiglie Le imprese: la situazione economica finanziaria nei dati di bilancio e la dinamica strutturale. Le
DettagliEUROPA 2020. Una strategia per una crescita Intelligente Sostenibile Inclusiva. Eurosportello-Unioncamere. del Veneto
EUROPA 2020 Una strategia per una crescita Intelligente Sostenibile Inclusiva Eurosportello-Unioncamere del Veneto Cos è è? Una comunicazione della Commissione Europea (Com. 2020 del 3 marzo 2010), adottata
DettagliREDDITO E CONDIZIONI DI VITA
16 dicembre 2013 Anno 2012 REDDITO E CONDIZIONI DI VITA Nel 2012, il 29,9% delle persone residenti in Italia è a rischio di povertà o esclusione sociale, secondo la definizione adottata nell ambito della
DettagliTasse e imposte fra Governo e Governi Sintesi dell analisi Cisl e Caf Cisl sulle dichiarazioni dei redditi di lavoratori dipendenti e pensionati
Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori Dipartimento Democrazia Economica, Economia Sociale, Fisco, Previdenza e Riforme Istituzionali Tasse e imposte fra Governo e Governi Sintesi dell analisi Cisl
DettagliLE TASSE SUL LAVORO CHE BLOCCANO CRESCITA, CONSUMI E INVESTIMENTI
992 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com LE TASSE SUL LAVORO CHE BLOCCANO CRESCITA, CONSUMI E INVESTIMENTI 11 febbraio 2015 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE SUMMARY 2 Il 9 febbraio
DettagliCAMERA DEL LAVORO METROPOLITANA GENOVA GENOVA
CAMERA DEL LAVORO METROPOLITANA GENOVA GENOVA UNO SGUARDO ALL EUROPA Popolazione attiva e non attiva confronto tra cinque paesi europei Fonte: Eurostat Popolazione non attiva Confronto tra cinque paesi
DettagliRisparmi e debiti delle famiglie italiane: la forbice
MERCATO IMMOBILIARE: CRISI FINANZIARIA? L indebitamento delle famiglie italiane Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia 1 Risparmi e debiti delle famiglie
DettagliMalnutrizione, povertà ed accesso agli alimenti nei paesi in via di sviluppo
Malnutrizione, povertà ed accesso agli alimenti nei paesi in via di sviluppo Giovanni Anania Università della Calabria 28 novembre 2013 ...il piano della lezione esiste oggi un problema di fame nel mondo?
DettagliStime sul costo e sugli effetti redistributivi di programmi di contrasto alla povertà Massimo Baldini, Daniele Pacifico
Materiali di lavoro 7 Stime sul costo e sugli effetti redistributivi di programmi di contrasto alla povertà Massimo Baldini, Daniele Pacifico In questa scheda si presentano alcune stime riguardanti gli
DettagliSintesi del Rapporto a cura di Cristiano Gori
Sintesi del Rapporto a cura di Cristiano Gori Roma, 11 luglio 2014 www.caritas.it Cos è la povertà Povertà: una molteplicità di definizioni Povertà = povertà assoluta «La vive chi non può sostenere la
DettagliI processi decisionali all interno delle coppie
9 aprile 2003 I processi decisionali all interno delle coppie Nel 2001 l indagine Panel europeo sulle famiglie ha dedicato una particolare attenzione agli aspetti legati ai processi decisionali all interno
DettagliLA DISUGUAGLIANZA NEL MONDO TENDENZE RECENTI
Corso Avanzato di Economia dello Sviluppo LA DISUGUAGLIANZA NEL MONDO TENDENZE RECENTI Pier Giorgio Ardeni Dipartimento di Scienze Economiche November 28, 2012 1 La disuguaglianza nel mondo Diseguaglianza
DettagliFigura 1. Povertà relativa, 2002-2009. Fonte: Istat (vari anni), la povertà in Italia
I dati della statistica ufficiale confermano che il contesto locale della provincia di Napoli e dell intera regione Campania si trovano ad affrontare in questi anni una crisi economica e sociale ancora
DettagliIl 28,4% della popolazione e a rischio di poverta o esclusione sociale.
INCLUSIONE SOCIALE Il 28,4% della popolazione e a rischio di poverta o esclusione sociale. Lo stabilisca l indagine Reddito e condizioni di vita (EU SILC), condotta dall Istat nel 2013. Nel 2013, il 19,1%
DettagliDISAGIO ECONOMICO DELLE FAMIGLIE STRANIERE
DISAGIO ECONOMICO DELLE FAMIGLIE STRANIERE Analisi e mappatura del disagio economico delle famiglie in Italia suddivise tra famiglie straniere, miste e italiane GENNAIO 2011 FINALITA DELLO STUDIO Lo studio
DettagliConvenzione ONU e sistema di indicatori statistici per il monitoraggio della condizione delle persone con disabilità
Convenzione ONU e sistema di indicatori statistici per il monitoraggio della condizione delle persone con disabilità Le fonti del sistema statistico nazionale e il problema della definizione della disabilità
DettagliIndagine e proposta progettuale
Indagine e proposta progettuale Silver CoHousing Condividere. Per affrontare positivamente crisi economica e mal di solitudine della terza età Direzione della ricerca: Sandro Polci E noto che la popolazione
DettagliUna prima definizione del fenomeno
Una prima definizione del fenomeno " dovrebbero essere definiti poveri quegli individui, famiglie e gruppi di persone le cui risorse materiali, culturali e sociali sono così limitate da escluderli dallo
DettagliL 82 PER CENTO DEI PROPRIETARI DI PRIMA CASA SONO PENSIONATI, OPERAI E IMPIEGATI
L 82 PER CENTO DEI PROPRIETARI DI PRIMA CASA SONO PENSIONATI, OPERAI E IMPIEGATI Con l abolizione della Tasi sulla prima casa, la percentuale di famiglie più interessate dallo sgravio saranno quelle dei
DettagliVARIABILI MACROECONOMICHE Graf. 2.1 La provincia di Modena è notoriamente caratterizzata da una buona economia. Ciò è confermato anche dall andamento del reddito procapite elaborato dall Istituto Tagliacarne
DettagliPresentazione del Rapporto L economia del Molise Pietro de Matteis
Presentazione del Rapporto L economia del Molise Pietro de Matteis Filiale di Campobasso, Banca d Italia Campobasso, 18 giugno 2015 L economia italiana La prolungata flessione del PIL si è attenuata Andamento
DettagliMalnutrizione, povertà ed accesso agli alimenti nei paesi in via di sviluppo
Malnutrizione, povertà ed accesso agli alimenti nei paesi in via di sviluppo esiste oggi un problema di fame nel mondo? com è cambiato nel tempo? è oggi più grave o meno grave che in passato? le aree del
DettagliFamiglie e povertà: l esperienza trentina del Reddito di Garanzia e la sua valutazione
Famiglie e povertà: l esperienza trentina del Reddito di Garanzia e la sua valutazione Antonio Schizzerotto, Nadir Zanini, Silvia Girardi & Loris Vergolini IRVAPP: Istituto per la Ricerca Valutativa sulle
DettagliI lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia
1 luglio 2015 #lavoro Rassegna Stampa Messaggero Veneto2lug2015 Il Piccolo 2lug2015 TG3 RAI FVG 1lug2015 I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia Anche in Friuli Venezia Giulia il mercato del lavoro
DettagliI costi per crescere un figlio/a da 0 a 18 anni. 3 rapporto Osservatorio Nazionale Federconsumatori (su dati 2015)
I costi per crescere un figlio/a da 0 a 18 anni. 3 rapporto Osservatorio Nazionale Federconsumatori (su dati 2015) Quadro generale Le famiglie si trovano in un quadro economico nazionale che risulta sconfortante:
DettagliOSSERVATORIO NAZIONALE SULLA FAMIGLIA
Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Comune di Bologna OSSERVATORIO NAZIONALE SULLA FAMIGLIA SINTESI DELLA RICERCA SU: Le famiglie povere nelle regioni italiane. Aspetti oggettivi e soggettivi
DettagliIseenza (a cura di Paola Clarizia) Le condizioni della popolazione e delle famiglie in Campania (2010)
Agenzia della Campania per il Lavoro e la Scuola Iseenza (a cura di Paola Clarizia) Le condizioni della popolazione e delle famiglie in Campania (2010) Incontro del Focus Group del 26/10/2010 Nel primo
Dettagli4 I LAUREATI E IL LAVORO
4I LAUREATI E IL LAVORO 4 I LAUREATI E IL LAVORO La laurea riduce la probabilità di rimanere disoccupati dopo i 30 anni L istruzione si rivela sempre un buon investimento a tutela della disoccupazione.
DettagliScreeningdei tumori femminili: evoluzione delle diseguaglianze sociali e territoriali
Screeningdei tumori femminili: evoluzione delle diseguaglianze sociali e territoriali Lidia Gargiulo, Roberta Crialesi, LisaFrancovich, Laura Iannucci, Laura Murianni, Annabella Pugliese, Lucilla Scarnicchia,
DettagliSOCIOLOGIA. Il lavoro delle donne. Caratteristiche della partecipazione. Conciliazione tra lavoro e famiglia
SOCIOLOGIA Il lavoro delle donne I nodi della partecipazione Il lavoro delle donne Caratteristiche della partecipazione Conciliazione tra lavoro e famiglia Caratteristiche dell occupazione femminile I
DettagliL uso delle rimesse degli emigrati albanesi: indagine sulle famiglie rimaste in Patria
L uso delle rimesse degli emigrati albanesi: indagine sulle famiglie rimaste in Patria A cura di: Francesco Orazi Università Politecnica delle marche Caratteristiche del campione Età Fino a 40 anni 56%
DettagliRealizzazione a cura di Vittorio Rossin. Assessore alla Statistica Egidio Longoni. Dirigente dell Ufficio Statistica e Studi Eugenio Recalcati
L informazione statistica Deve essere considerata Dalla Pubblica Amministrazione Come una risorsa essenziale per operare meglio E con trasparenza, in modo tale da essere Strumento di controllo sociale
DettagliImmigrazione e salute in Italia e. Serena Piovesan CINFORMI Centro informativo per l immigrazione (PAT)
Immigrazione e salute in Italia e Trentino Serena Piovesan CINFORMI Centro informativo per l immigrazione (PAT) Migranti, salute e accesso ai servizi sanitari: alcune considerazioni di partenza (I) Parliamo
DettagliLE STATISTICHE DEL TURISMO, CHI? Una lettura attenta delle statistiche per una migliore conoscenza del fenomeno
LE STATISTICHE DEL TURISMO, CHI? Una lettura attenta delle statistiche per una migliore conoscenza del fenomeno Firenze, 3 dicembre 2015 Fortezza da Basso Alessandro Tortelli Centro Studi Turistici L arte
DettagliMacroeconomia. Lezione n. 2 Il Prodotto Interno Lordo (PIL) e le sue componenti. Luca Deidda. UNISS, DiSEA, CRENoS
Macroeconomia Lezione n. 2 Il Prodotto Interno Lordo (PIL) e le sue componenti Luca Deidda UNISS, DiSEA, CRENoS Luca Deidda (UNISS, DiSEA, CRENoS) 1 / 22 Scaletta Scaletta della lezione Definizione di
Dettagli4I LAUREATI E IL LAVORO
4I LAUREATI E IL LAVORO 4 I LAUREATI E IL LAVORO La laurea riduce la probabilità di rimanere disoccupati dopo i 35 anni L istruzione si rivela sempre un buon investimento a tutela della disoccupazione.
DettagliPensionati e pensioni nelle regioni italiane
Pensionati e pensioni nelle regioni italiane Adam Asmundo POLITICHE PUBBLICHE Attraverso confronti interregionali si presenta una analisi sulle diverse tipologie di trattamenti pensionistici e sul possibile
DettagliDISUGUAGLIANZA E POLITICHE DI CONTRASTO ALLA POVERTA IN FRIULI VENEZIA GIULIA PRINCIPALI ESITI DELLA VALUTAZIONE UNITARIA
DISUGUAGLIANZA E POLITICHE DI CONTRASTO ALLA POVERTA IN FRIULI VENEZIA GIULIA PRINCIPALI ESITI DELLA VALUTAZIONE UNITARIA Giuseppe Forte 6 novembre 2014 1 Le principali dimensioni di analisi Diseguaglianza
DettagliIL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA
CRESME IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA Sintesi dello studio generale 2006 a cura di Federico Della Puppa I RISULTATI PRINCIPALI I risultati principali Prosegue
DettagliIL RAPPORTO ORES 2009
IL RAPPORTO ORES 2009 SINTESI DEI PRINCIPALI CONTENUTI Con ORES, Osservatorio Regionale sull Esclusione Sociale della Lombardia, l ente regionale si è dotato di uno strumento in grado di integrare i dati
DettagliCriteri di selezione del collettivo e definizioni
Appendice A Criteri di selezione del collettivo e definizioni Introduzione L indagine sull integrazione sociale delle persone con disabilità è stata realizzata nell ambito del progetto Sistema di Informazione
DettagliIL FATTORE DI RISCHIO ALCOL NEGLI STILI DI VITA DEI LAVORATORI : I RISUL- TATI DI UN INDAGINE
IL FATTORE DI RISCHIO ALCOL NEGLI STILI DI VITA DEI LAVORATORI : I RISUL- TATI DI UN INDAGINE Claudio Annovi (1), Roberta Biolcati (1), Renato Di Rico (2), Gianfranco De Girolamo (3), Clara Fogliani (2),
DettagliLezione 18 1. Introduzione
Lezione 18 1 Introduzione In questa lezione vediamo come si misura il PIL, l indicatore principale del livello di attività economica. La definizione ed i metodi di misura servono a comprendere a quali
DettagliLa povertà soggettiva in Italia
ISTITUTO DI STUDI E ANALISI ECONOMICA Piazza dell Indipendenza, 4 Luglio 2005 00185 Roma tel. 06/444821 - fax 06/44482229 www.isae.it Stampato presso la sede dell Istituto La povertà soggettiva in Italia
DettagliCOMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1
10 dicembre COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1 In data odierna la Banca centrale europea (BCE) pubblica per la prima volta un
DettagliSupplementi al Bollettino Statistico
Supplementi al Bollettino Statistico Indagini campionarie I bilanci delle famiglie italiane nell anno 00 Nuova serie Anno XXII - 5 Gennaio 0 Numero 6 INDICE pag.. Introduzione... 7. La struttura della
DettagliDocumento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali
Documento di economia e finanza 2015 Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Giorgio Alleva Commissioni riunite V Commissione
Dettagli8. Dati finanziari e bancari
8. Dati finanziari e bancari Roma rappresenta dopo Milano il principale Centro finanziario del Paese con 46 Istituti creditizi, 1.988 sportelli bancari, 91 miliardi di euro depositati in banca (pari al
DettagliMercato lavoro, orari, produttività, salari
Mercato lavoro, orari, produttività, salari Roberto Romano 22 marzo 2012 Sommario Premessa... 2 Rigidità della protezione dell'occupazione... 2 Italia, paese dai bassi salari... 4 Ore lavorate... 5 Costo
DettagliLA PRIMA INDAGINE SULLE SPESE DELLE FAMIGLIE PER L ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE ANNO 2002 SINTESI
MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA LA PRIMA INDAGINE SULLE SPESE DELLE FAMIGLIE PER L ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE ANNO 2002 SINTESI Nel corso del 2002 si è svolta la
DettagliCOMUNICATO STAMPA. Indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi. (anno di riferimento 2014)
San Marino, 2 Settembre 2015 COMUNICATO STAMPA Indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi (anno di riferimento 2014) L Ufficio Statistica comunica la sintesi dell indagine sui consumi
Dettagli