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2 Sommario 1. Introduzione Il campionamento Il piano di campionamento Definizioni Strategie di Campionamento Individuazione del numero dei campioni previsti Proposta operativa di campionamento Riepilogo Proposta Operativa di campionamento Allegati

3 1. Introduzione La presente relazione è finalizzata alla presentazione di una proposta operativa inerente il riutilizzo in loco dei terreni sottoposti ad escavazione all interno del Progetto di realizzazione di un Ciclodromo e strutture annesse nel Comune di Ponte Buggianese in Provincia di Pistoia. Nel presente elaborato si proporranno agli Enti, per la formale approvazione, tutte le operazioni necessarie a verificare l assenza di motivi ostativi al riutilizzo dei predetti terreni, ai sensi dell art. 185 del D. Lgs 152/06 come modificato dall art. 13 del D. Lgs. 205/2010; qualora dagli accertamenti emergessero superamenti delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione per la destinazione d uso verde pubblico residenziale, sarà cura del proponente procedere alla valutazione della sussistenza delle condizioni per poter redarre un Piano di Utilizzo delle terre scavate, ai sensi delle normative vigenti, al fine di procedere ad un riutilizzo delle stesse, quali sottoprodotti, in altro intervento in corso di realizzazione da parte dell Amministrazione Provinciale o dell Amministrazione Comunale. La realizzazione del progetto del Ciclodromo prevede che si effettuino scavi prevalentemente in 5 aree dell intero appezzamento di terreno, più altri limitati scavi utili alla realizzazione del complesso reticolo drenante delle acque meteoriche necessario allo sgrondo delle stesse. In base a quanto sopra si dovranno sottoporre a scavo circa m 3 di terreno per profondità di scavo mai superiori a 0,90 m da dall attuale piano campagna. Il dettaglio dei volumi di scavo e delle aree è riportato nella planimetria in Allegato 1. Per la predisposizione del presente elaborato si è tenuto presente di quanto indicato nella Norma ambientale vigente (D. Lgs. 152/06 e smi) e quanto riportato in Norme Armonizzate e quaderni tecnici; in particolare sono stati tenuti presenti: Norma UNI 10802:2004 Rifiuti liquidi granulari pastosi e fanghi Campionamento manuale e preparazione ed analisi degli eluati. Manuale per le indagini ambientali nei siti contaminati APAT Manuali e linee guida 43/2006. APAT IRSA 1030, Man.29/2003 Metodi di campionamento. Prima di procedere alla disamina della proposta tecnica riteniamo opportuno evidenziare alcuni aspetti fondamentali dell operazione di campionamento facendo presente che la materia oggetto della presente relazione è terreno e non rifiuti; si è dovuto far ricorso alle tecniche comunemente utilizzate nel campo dei rifiuti proprio a seguito di una notevole produzione scientifica e tecnica, di facile adattamento al mondo dei terreni. 2

4 2. Il campionamento In generale per campionamento s intende quell operazione, stabilita da leggi o da procedure codificate, finalizzata all acquisizione di un campione. Da un punto di vista tecnico, il campionamento generalmente viene definito come l operazione di prelevamento di una porzione di materia di dimensioni e/o quantità tali che le proprietà in questa misurate, entro un limite accettabile conosciuto, siano le stesse proprietà della massa di origine. In altre parole il fine ultimo del campionamento è quello di consentire la raccolta di porzioni rappresentative della matrice ambientale che si vuole sottoporre ad analisi; perciò, pur essendo un operazione molte volte sottovalutata, condiziona il significato e l'affidabilità dei risultati analitici medesimi. I risultati finali, infatti, devono quanto più possibile riferirsi allo stato e alle condizioni in cui il materiale si trova al momento del prelievo, per cui deve essere cura del prelevatore evitare o minimizzare le possibili modificazioni chimiche, fisiche e biologiche del campione, durante e dopo il prelievo stesso. Da quanto appena riportato si comprende quanto nelle analisi ambientali il campionamento assuma una funzione strategica. Il campionamento fondamentalmente consta di una prima fase di prelievo in campo, campionamento primario, e di una successiva fase in cui si preparano le aliquote di campione da sottoporre all analisi (campionamento secondario). I punti di criticità della fase di campionamento sono: Rappresentatività del campione prelevato: il campione ricavato da un materiale deve essere rappresentativo dell intera massa, ossia rendere conto delle caratteristiche medie di tutta la massa e non sono di alcune parti di essa. Quantità e omogeneità del campione. Strumentazione idonea al prelevamento: deve essere pulita, asciutta ed evitare contaminazioni incrociate. Stato fisico del campione. Omogeneizzazione nella formazione del campione secondario Tutte le informazioni appena riportate devono essere contenute nel Piano di Campionamento oggetto del paragrafo seguente Il piano di campionamento. Il piano di campionamento consiste nella fase preparatoria di una campagna conoscitiva o investigativa; è necessario infatti, prima di agire sul campo, stabilire gli obiettivi del campionamento e di conseguenza pianificare, per quanto possibile, il numero e la localizzazione dei 3

5 punti di campionamento, la frequenza e l eventuale durata dei prelievi, e le successive analisi da condurre in laboratorio. Per fare questo, è di fondamentale importanza sapere a priori che cosa si sta investigando e l ambito all interno del quale è svolta l indagine Definizioni. Campione 1 : porzione di materiale selezionata da una più grande quantità dello stesso, secondo modalità definite nel piano di campionamento. Incremento 1 : porzione di materiale raccolta da un campionatore in una singola operazione. Campione primario (o elementare) 1 : insieme di uno o più incrementi o unità prelevati da un lotto o più correttamente da una popolazione. Campione secondario 1 : campione ottenuto dal campione primario a seguito di appropriata riduzione. Campione di laboratorio 1 : quantità di materiale ottenuta dal campione primario, secondario o da un aliquota a seguito di un appropriata riduzione della dimensione del campione. Il campione di laboratorio può essere ulteriormente ridotto o suddiviso con l ottenimento di più campioni d analisi finalizzati alle determinazioni di singole classi di analiti. Campione di analisi 1 : quantità di materiale di appropriata dimensione prelevata dal campione di laboratorio necessaria per una singola determinazione analitica. Aliquota: ciascuna delle frazioni in cui viene suddiviso il campione secondario (o il campione primario che non necessita di riduzione volumetrica) al fine di destinarlo a chi è interessato ad effettuare l analisi (enti di controllo, magistratura, controparte, etc.). Lotto: quantità di materiale che viene assunta essere una singola popolazione ai fini del campionamento 3. Strategie di Campionamento In generale il campionamento di una matrice può avvenire in modalità estremamente differenti dipendenti dalla disposizione della matrice stessa, sia questa in cumuli, in contenitori, in situ, etc. pertanto occorre immediatamente procedere ad una distinzione tra le seguenti due macromodalità di campionamento, che verranno analizzate poi nel dettaglio: 1. Campionamento Probabilistico, a sua volta distinto in: a. Campionamento Casuale Semplice; b. Campionamento Casuale Stratificato. 1 Definizioni tratte dalla norma UNI (Rifiuti Rifiuti liquidi, granulari, pastosi e fanghi Campionamento manuale, preparazione ed analisi degli eluati) 4

6 2. Campionamento Non Probabilistico, a sua volta distinto in: a. Campionamento Sistematico; b. Campionamento Sistematico Casuale; c. Campionamento Sistematico Stratificato; d. Campionamento Ragionato; e. Campionamento Conveniente. Di seguito si riporta una breve descrizione delle tipologie di campionamento appena indciate. Campionamento Probabilistico - Campionamento Casuale Semplice Non necessita di conoscenze pregresse particolari, ma la sola importate assunzione è che ogni elemento della popolazione (cioè la totalità degli elementi che si considerano) abbia la stessa probabilità di essere campionato e che questa condizione si raggiunga con una scelta casuale. Ciò comporta il prelievo di un numero più elevato di campioni per raggiungere la precisione voluta. E possibile utilizzare delle mappe con punti selezionati casualmente prima del campionamento. Questo campionamento può essere utilizzato per i liquidi, che per loro natura sono omogenei e non presentano differente composizione in diverse zone del volume complessivo. Oppure viene convenientemente utilizzato per solidi omogenei per dimensioni granulometriche e per composizione. Fig. 1.- Campionamento Casuale.- Campionamento Probabilistico - Campionamento Casuale Stratificato L intero è prima suddiviso in una sotto popolazione di unità distinte (strata) con direzione verticale o orizzontale. Ad ogni sottopopolazione viene applicato un campionamento casuale semplice. Se per esempio viene richiesta una diversa precisione per le diverse sotto popolazioni, il campionamento stratificato consente di trattare le sotto popolazioni in modo diverso. 5

7 Campionamento Non Probabilistico - Campionamento Sistematico Comporta il prelievo di incrementi da un lotto ad intervalli fissi di spazio. Si suddivide il lotto tramite una griglia regolare (in genere quadrata a passo fisso 50m x 50m ) e i campioni vengono prelevati ai nodi di tale griglia. La regolarità delle distanze tra i punti di misurazione fa sì che il lotto sia campionato interamente ed in modo molto uniforme: tale caratteristica risulta importante qualora l obiettivo del campionamento sia l individuazione di eventuali gradienti di concentrazione. Uno dei più frequenti campionamenti sistematici è per esempio il campionamento di materiali disomogenei per dimensioni e per natura delle varie componenti. Fig. 2.- Campionamento Sistematico.- Campionamento Non Probabilistico - Campionamento Sistematico Casuale All interno della griglia i campioni vengono prelevati in modo casuale. Questo sistema è particolarmente utile per l individuazione di quelle parti del lotto che necessitano di una caratterizzazione più approfondita. Fig. 3.- Campionamento Sistematico Casuale.- Campionamento Non Probabilistico - Campionamento Sistematico Stratificato L intero è prima suddiviso in una sotto popolazione di unità distinte (strata). Ad ogni sottopopolazione viene applicato un campionamento sistematico. 6

8 Fig. 4.- Campionamento Sistematico Stratificato.- Campionamento Non Probabilistico - Campionamento Ragionato Le unità sono selezionate in base all esperienza di chi campiona o in base a conoscenze pregresse. Fig. 5.- Campionamento Ragionato.- Campionamento Non Probabilistico - Campionamento Conveniente Le unità sono selezionate in base all accessibilità o al costo del campionamento. Alle predette tecniche deve essere aggiunta una tecnica molto utilizzata nelle procedure di caratterizzazione dei Siti di Interesse Nazionale (SIN) che consiste nella valutazione delle caratteristiche analitiche di un suolo prima di procedere a qualsiasi operazione di scavo; la predetta tecnica viene comunemente indicata come campionamento a Cumulo Rovescio e consiste nella valutazione della qualità ambientale di un suolo prima dell effettuazione di qualsiasi operazione di scavo. L indagine così effettuata va ad interessare il terreno In situ (ossia nella sua giacitura naturale) e può essere facilmente progettata andando ad indagare, per profondità ed estensione, la stessa cubatura di terreno che poi dovrebbe essere sottoposto ad operazioni di scavo ex situ. Come si può facilmente verificare il campionamento a Cumulo Rovescio potrebbe essere considerato come una applicazione del Campionamento Sistematico Stratificato di cui alla Fig. 4. Nel caso specifico si è deciso di adottare la tecnica del Cumulo Rovescio in virtù del fatto che, potendola considerare un applicazione del Campionamento Sistematico Stratificato, permetterà di indagare nel dettaglio la massa dei terreni che saranno oggetto di operazioni di scavo e riallocazione all interno del perimetro del cantiere. 7

9 4. Individuazione del numero dei campioni previsti. Per individuare il numero minimo di punti d indagine si è pensato di far tesoro di tutte le informazioni già presenti sul sito e desumibili dalla procedura di Bonifica attivata sul sito, che si è conclusa senza la redazione di un progetto di Bonifica in quanto il sito è risultato non contaminato. Nel caso specifico, come vedremo più avanti, si è deciso di andare a misurare le aree nelle quali si dovranno effettuare gli scavi, prevedendo un numero di punti di indagine minimo sulla scorta della buona norma tecnica prevista dagli allegati al DM 471/99, non più in vigore ma ancora utilizzato come linea guida. Il vecchio DM 471/99 prevedeva un numero minimo di punti di prelievo in funzione della superficie dell area da indagare, secondo la seguente tabella: Tab. 1.- Punti di prelievo in funzione dell estensione dell area.- Come appare evidente dalla precedente tabella per aree inferiori a m 2 si prevedevano almeno 20 punti di indagine, ciascuno dei quali rappresentativo di una superficie di circa 400 m 2 (maglia di indagine 20m x 20m). Nelle bonifiche dei Siti di Interesse Nazionale, trattandosi di superfici molto importanti si considerano celle derivanti da una maglia di 50m x 50m (ossia m 2 ). Nel caso specifico, in considerazione del fatto che l area oggetto di intervento ha già subito una fase di caratterizzazione, ed essendo l obiettivo della presente relazione dimostrare la buona qualità ambientale dei terreni che verranno movimentati durante la realizzazione del progetto del Ciclodromo, riteniamo corretto proporre con una maglia di 25m x 25m (maglia rappresentativa di celle avente superficie di 625 m 2 ). Il campione di terreno verrà prelevato nel punto di incontro delle diagonali della cella individuata dalla maglia sopra indicata. Segue uno schema esemplificativo Fig. 6.- Punti di campionamento previsti.- 8

10 I campioni così prelevati costituiranno le aliquote che andranno a costituire il campione primario alla singola area di indagine. A seguito delle operazioni di quartatura, previste dalla Norma UNI 10802:2004 si costituirà il campione secondario che sarà quindi ripartito nelle opportune aliquote e trasferito al laboratorio chimico per le determinazioni analitiche necessarie. 5. Proposta operativa di campionamento. Preliminarmente alle operazioni necessarie all individuazione della qualità ambientale dei terreni che si andranno a movimentare all interno dell area su cui verrà realizzato il Ciclodromo, occorre aver presente la dinamica del cantiere edile ed in particolare le aree oggetto di scavo. Al fine di rendere più agevole la comprensione circa la dislocazione delle principali aree di scavo, si riporta di seguito la planimetria dell intera area del ciclodromo, nella quale sono riportati i settori già oggetto di indagine di caratterizzazione ambientale dei terreni. Fig. 7.- Planimetria dell area.- 9

11 In tale sede, l intera superficie progettuale era stata suddivisa in vari settori, denominati da A ad F, rappresentativi di una determinata area e ai quali corrispondevano specifici interventi progettuali nel Progetto di realizzazione del Ciclodromo. Il Progetto Definitivo prevede una volumetria complessiva di scavi di terre di ca mc, di cui la gran parte ( mc) provenienti dalla realizzazione di alcune vasche di accumulo temporaneo per la compensazione idraulica nell area di intervento. Il terreno scavato sarà totalmente riutilizzato in loco per realizzare le giuste pendenze nelle varie aree progettuali, utili allo sgrondo naturale delle acque piovane ed alla loro messa in sicurezza idraulica mediante rialzamento della quota delle superfici utilizzate, oltre che per realizzare due collinette, compensando completamente i volumi di terre di scavo prodotti. Il progetto prevede la realizzazione delle seguenti vasche. Vasca Superficie Volume Profondità di (m 2 ) scavato (m 3 ) scavo (m) Vasca NW (Vasca n 1) ,70 0,90 Vasca NE (Vasca n 2) ,50 0,60 Vasca Centrale (Vasca n 3) ,70 0,80 Vasca collegamento (Vasca n 4) ,50 0,70 Vasca S (Vasca n 5) ,70 0,90 Tab. 2.- Riepilogo scavi delle vasche con indicazione della denominazione contenuta nel computo di progetto.- In relazione a quanto indicato nella precedente Tabella 2 andiamo ora ad evidenziare, per lo scavo di ogni singola vasca per la quale dobbiamo prevedere l accertamento della qualità dei terreni, il numero di celle (e quindi incrementi di terreno che costituiranno il Campione Primario) che si ottengono considerando la maglia 25m x 25m proposta. Campione Primario Maglia Superficie Cella (m 2 ) Peso incremento (kg) 25m x 25m Tab. 3.- Riepilogo informazioni di campionamento.- Scavo Superficie (m 2 ) N Celle N Incrementi Peso Minimo Campione Primario (kg) 1 Vasca NW (Vasca n 1) Vasca NE (Vasca n 2) Vasca Centrale (Vasca n 3) Vasca collegamento (Vasca n 4) Vasca S (Vasca n 5) Tab. 4.- Individuazione del potenziale numero di incrementi necessari alla formazione del Campione primario di ogni scavo.- 10

12 Come appare evidente dalla Tabella 4 si prevede pertanto la realizzazione di 5 Campioni Primari ognuno dei quali rappresentativo dell intera massa di terreni da scavare per la realizzazione della vasca corrispondente. Se andiamo ad analizzare nel dettaglio la tabella 4 appare evidente che la superficie impegnata dalla vasca n 1 risulta essere molto più grande di quella relativa alle altre vasche; pertanto al fine di andare a caratterizzare dal punto di vista chimico aree più o meno omogenee riteniamo utile fissare quale area massima caratterizzabile con un unico campione primario quella relativa alla vasca n 5, pertanto la tabella 4 diventa la seguente tabella Campione Primario Scavo Superficie (m 2 ) N Celle N Incrementi Peso Minimo Campione Primario (kg) 1 Vasca NW (Vasca n 1 - Lotto A) Vasca NW (Vasca n 1 - Lotto B) Vasca NE (Vasca n 2 - Lotto A) Vasca NE (Vasca n 2 - Lotto B) Vasca Centrale (Vasca n 3) Vasca collegamento (Vasca n 4) Vasca S (Vasca n 5) Tab. 5.- Proposta di individuazione del numero di incrementi necessari alla formazione del Campione primario di ogni scavo.- Ogni singolo Campione Primario verrà realizzato miscelando gli incrementi indicati in tabella 4, rappresentativi dell intera profondità di scavo di progetto; prima della realizzazione del campionamento sui punti di prelievo sarà asportata la copertura vegetale. Come anticipato alla figura 6 l incremento dovrà essere campionato nel punto di incontro delle diagonali di ogni cella 25m x 25m, e potrà essere realizzato con escavatore a benna rovescia, o in alternativa con altri metodi di campionamento capaci di raggiungere la profondità di indagine necessaria. Si riportano a pagina seguente alcuni stralci esemplificativi, rimandando all Allegato 2 per una tavola grafica di maggiore chiarezza dell articolazione dei campionamenti. 11

13 Fig. 8.- Suddivisione in celle scavo denominato Vasca 1.- Fig. 9.- Individuazione Vasca 1- Lotto A.- Fig Individuazione Vasca 1- Lotto B.- Fig Suddivisione in celle scavo denominato Vasca 2.- Fig Individuazione Vasca 2- Lotto A.- Fig Individuazione Vasca 2- Lotto A.- Fig Suddivisione in celle scavo denominato Vasca 3.- Fig Suddivisione in celle scavo denominato Vasca 4.- Fig Suddivisione in celle scavo denominato Vasca 5.- Dai n. 7 Campioni Primari si dovrà poi procedere alla realizzazione dei campioni secondari, attraverso operazioni di quartatura, riepilogate nella seguente figura. 12

14 Fig Schema riepilogativo operazioni di quartatura di un campione di terreno da cumulo rovescio.- Oltre ai quantitativi di terre provenienti dagli scavi delle vasche, il progetto prevede localizzati piccoli scavi a sezione ristretta per la realizzazione di fosse, fossette, condotte, scogliere, ecc. per complessivi m 3. La tavola allegata mostra la localizzazione dei più significativi di tali lavori, ubicati attorno ed in vicinanza delle suddette vasche di cui alle precedenti descrizioni di campionamento ed analisi. I terreni provenienti da tali scavi accessori, saranno abbancati a costituire cumuli di m 3 ciascuno, localizzati in funzione della posizione degli scavi e delle destinazione di riutilizzo, e sottoposti, proprio in fase esecutiva dei lavori, ad accertamenti analitici. L esito degli accertamenti analitici su queste volumetrie fornirà la conferma della possibilità di un loro riutilizzo in sito come previsto dal progetto, o viceversa la necessità del loro smaltimento. Il campionamento verrà effettuato su ogni cumulo con l ausilio di un escavatore andando a sezionare lungo la verticale di 4 sezioni coniche nelle quali si può suddividere il cumulo stesso. Il Campione Primario verrà costituito con 4 incrementi afferenti alle singole sezioni coniche. 13

15 Il campione che andrà a costituire ogni incremento verrà realizzato prelevando più porzioni di terreno in maniera assolutamente casuale, sia superficialmente che in profondità, da ogni sezione conica. Incremento 1 Incremento 2 Campione Primario Incremento 3 Incremento 4 Fig Schema riepilogativo operazioni di quartatura di un campione di terreno da cumulo.- Per quanto riguarda l accertamento analitico da compiere sui terreni, facendo tesoro delle determinazioni emerse dalla fase di caratterizzazione ambientale compiuta sul sito a seguito dell attivazione della procedura di bonifica ai sensi dell art. 242 del D. Lgs. 152/06, riteniamo opportuno proporre il seguente set analitico. Parametro Metodo Analitico Alaclor EPA 3550C/07 + EPA 8270D/07 Atrazina EPA 3550C/07 + EPA 8270D/07 Aldrin EPA 3550C/07 + EPA 8270D/07 Alfa-HCH EPA 3550C/07 + EPA 8270D/07 Beta-HCH EPA 3550C/07 + EPA 8270D/07 Clordano EPA 3550C/07 + EPA 8270D/07 Dieldrin EPA 3550C/07 + EPA 8270D/07 Endrin EPA 3550C/07 + EPA 8270D/07 Lindano (gamma-hcn) EPA 3550C/07 + EPA 8270D/07 Somma DDD, DDE, DDT EPA 3550C/07 + EPA 8270D/07 Endosulfan EPA 3550C/07 + EPA 8270D/07 Terbutilazina EPA 3550C/07 + EPA 8270D/07 Metolaclor EPA 3550C/07 + EPA 8270D/07 Tab. 6 - Metodiche analitiche seguite per le determinazioni analitiche sui terreni.- Non si è ritenuto opportuno procedere alla ricerca di altri contaminanti in quanto gli esiti della caratterizzazione ambientale, approvati da ARPAT, avevano mostrato solo interessamenti dei parametri relativi ai fitofarmaci, stante l uso agricolo pregresso dell area. 14

16 6. Riepilogo Proposta Operativa di campionamento. Al fine di valutare la qualità ambientale dei terreni che si andranno a movimentare all interno dell area su cui è prevista la realizzazione di un Ciclodromo si propone di eseguire, con il metodo del campionamento del Cumulo Rovescio, i seguenti campioni: Campione Primario Scavo N Incrementi Peso Minimo Campione Primario (kg) 1 Vasca NW (Vasca n 1 - Lotto A) Vasca NW (Vasca n 1 - Lotto B) Vasca NE (Vasca n 2 - Lotto A) Vasca NE (Vasca n 2 - Lotto B) Vasca Centrale (Vasca n 3) Vasca collegamento (Vasca n 4) Vasca S (Vasca n 5) 6 18 Tab. 7 - Tabella riepilogativa campioni da effettuare.- Invece relativamente agli scavi effettuati per la realizzazione di fosse, fossette, opere minori, condotte, ecc. (per complessivi m 3 ) si procederà alla realizzazione di cumuli di volumetria ciascuno di m 3 distinti in funzione dell area di scavo e di prevista riutilizzazione, procedendo alla realizzazione dei campioni primari direttamente in fase esecutiva con la metodologia descritta in precedenza e riassunta nello schema grafico di Fig. 18. Il Campione Primario verrà realizzato con il numero di incrementi indicati in tabella 7 per ciascun campione; gli incrementi verranno campionati lungo tutta la verticale che va da piano campagna alla massima profondità prevista per lo scavo. L attrezzatura prevista per il campionamento potrà essere un escavatore a benna rovescia, o in alternativa qualunque altro sistema, purché capace di raggiungere le profondità indicate e utile al campionamento del peso minimo di terreno per ogni incremento che risulterà caratterizzante l intero spessore dello scavo di progetto a cui si riferisce. Per quanto riguarda gli analiti da ricercare si propone di ricercare quelli dettagliatamente riportati in Tabella 6. Le procedure riportate nella presente proposta operativa sono quelle tipicamente utilizzate nel campionamento e nelle determinazioni analitiche che riguardano i rifiuti; in considerazione del fatto che le predette procedure sono state tecnicamente utilizzate e validate da organi di controllo quali le 15

17 Agenzie Ambientali, e che sono state anche redatte da Organismi di unificazione si è ritenuto opportuno adeguarle alla problematica in oggetto che come si ricordava all inizio. Ponte Buggianese, 05/08/2013 Dott. Geol Andrea Carmignani Allegati Allegato 1 Allegato 2 Planimetria con indicazione dei principali scavi previsti dal progetto. Planimetria di suddivisione in celle delle aree di scavo delle vasche. 16

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