Progetto Basilicata : la comunicazione nelle regioni del Sud

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1 Comunicare con tutti V SEMINARIO SULLA COMUNICAZIONE NEI PROGRAMMI DI SCREENING Verona, Dicembre 2010 Progetto Basilicata : la comunicazione nelle regioni del Sud Carlo Naldoni Osservatorio Nazionale Screening

2 La mancata comunicazione nel Sud/Isole ma cos altro?

3 Screening Mammografico - : (Estensione effettiva) % della popolazione bersaglio che ha ricevuto una lettera di invito Anno di attività 2008 : Fonte survey ONS 90% 80% 70% 60% 50% 40% 59% 53% 41% 69% 65% 52% 66% 63% 50% 76% 70% 58% 81% 82% 75% 74% 65% 62% 36 30% 20% 19% 20% 23% 27% 10% 9% 0% ITALIA Differenza % Differenza % Nord Centro Sud Italia SUD Differenza % Differenza %

4 Estensione corretta biennale estensione corretta biennale 100,0 90,0 80,0 82,0 78,5 72,7 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 * VdA Piemonte Liguria Lombardia Trentino Veneto Friuli VG E: Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Programmi iniziati (in parte o tutti) nel * Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna * * NORD CENTRO SUD 46,5 ITALIA

5 Anno 2008 adesione grezza e corretta (%) per regione 100,0 90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 VdA Piemonte Liguria Lombardia Trento Alto Adige Veneto Friuli VG E.Romagna Toscana Marche Umbria Lazio Abruzzo Campania Molise Puglia Basilicata Calabria Sardegna Sicilia 10 percentile: 29,8% e 32,2% 90 percentile: 76,3% e 80,8%

6 Anno 2008 adesione grezza e corretta (%) per area ,9 59,7 60, , Nord Centro Sud e isole Italia Anno 2007 adesione grezza 56,1% adesione corretta 60,9%

7 Donne (%) di età che, in assenza di sintomi o disturbi, si sono sottoposte a mammografia, per macro-aree. Anni e Fonte indagine ISTAT Multiscopo sulle famiglie 2005 (modificata) Differenza Italia Nord- Occidentale 63,8% 79,5% +15,7% Italia Nord Orientale 71,3% 85,7% +14,4% Italia Centrale 67,4% 77,5% +10,1% Italia Meridionale 39,8% 51,3% +11,5% Italia Insulare 38,0% 50,7% +12,7% Totale 58,1% 71,0% +12,9% ONS 2007

8 Mammografia negli ultimi 2 anni (%) donne di anni (PASSI, 2008) Valori % No dati 71% (n ) Range: 47% Puglia - 85% Friuli Napoli, 25 settembre 2009

9

10 Screening Cervice Uterina - : (Estensione effettiva) % della popolazione bersaglio che ha ricevuto una lettera di invito Anno di attività 2008 : Fonte survey ONS 80% 70% 60% 51% 51% 52% 55% 63% 50% 41% 40% 30% Nord Centro SudedIsole ITALIA 20% 10% 0% ITALIA Differenza % Differenza % SUD Differenza % Differenza %

11 Adesione 70% 60% NORD CENTRO SUD e ISOLE all invito Survey su attività ,6% 56,2% 58,2% 59,4% 50% 48,0% 40% 39,7 31,3% 31,4% 32,2% 35,2% 36,2% 36,9% 37,0% 40,7% 43,0% 44,8% 30% 24,4% 25,4% 26,8% 20% 18,0% 10% 6,7% 0% MOLISE ABRUZZO CALABRIA SICILIA CAMPANIA LAZIO SARDEGNA PROV AUT BOLZANO MARCHE PUGLIA BASILICATA PROV AUT TRENTO LOMBARDIA PIEMONTE VENETO TOSCANA EMILIA ROMAGNA FRIULI UMBRIA VALLE AOSTA

12 Adesione all invito Survey su attività ITALIA % 39.8% 39.7% NORD 45.6% 46.9% 47.7% CENTRO 35.7% 40.2% 40.2% SUD e ISOLE 28.7% 27.1% 27.7%

13 Pap test negli ultimi 3 anni (%) donne anni (PASSI, 2008) Valori % No dati 75% (n ) Range: 48% Sardegna - 91% Valle d Aosta Napoli, 25 settembre 2009

14

15 Estensione effettiva per macroaree e trend temporale Survey Nord Centro Sud-Isole Italia

16 Adesione corretta per regione Survey Marche Molise Calabria Lazio Basilicata Piemonte Sardegna Abruzzo Liguria Friuli Venezia Giulia Lombardia Campania Umbria Trentino Emilia Romagna Toscana Veneto Valle d'aosta 50,0 46,3 47,5 ITALIA 2007 ITALIA 2008 ITALIA 2009

17 Adesione corretta per Macroarea Survey 2008

18 Sangue occulto o colonscopia nei tempi raccomandati anni (PASSI, 2008) Valori % No dati 32% (n ) Range: 4% Sicilia - 56% Emilia-Romagna Napoli, 25 settembre 2009

19 I RT in Italia: RT accreditati 32% territorio nazionale

20 Regione Basilicata (e più recentemente Regione Abruzzo) Inizio attività di screening per i tumori femminili negli anni 90 Coinvolta tutta la regione contemporaneamente e ben identificato Centro di riferimento unico regionale per gestione e monitoraggio Intervento governato attivamente Forte attrazione da parte delle strutture sanitarie pubbliche Organizzazione efficiente e buona qualità (programmi di controllo di qualità e formazione periodici attivi) Capillarizzazione dell esecuzione dei test Centralizzazione in strutture qualificate degli approfondimenti diagnostici

21 ASL Napoli 3 Screening colo-rettale I MMG distribuiscono il FIT (circa 350; coinvolti attivamente circa 300) 99 e passa test consegnati; 71% circa test eseguiti 98% adesione alla colonscopia per FIT +

22 Responsabile screening ed equipe centro screening molto motivata, affiatata e appassionata MMG molto motivati ed incentivati formati ad hoc; endoscopisti molto collaborativi e disponibili Alcuni MMG dopo iniziale rifiuto a partecipare hanno chiesto volontariamente di essere coinvolti Caso unico, isolato, eccezionale o modello riproponibile?

23 ASP di Reggio Calabria Responsabile ed equipe programma di screening cervice uterina molto motivate, affiatate, coese ed appassionate: il gruppo screening c è Compliance bassissima sia al primo che al secondo livello (poco più del 20% per ambedue)

24 Intervento appena cominciato Forte concorrenzialità del privato Difficoltà nella gestione del percorso diagnostico terapeutico senza riferimenti precisi e conseguente dispersione delle donne in diversi rivoli Locali di prelievo fatiscenti e poco accoglienti Profonda sfiducia della popolazione generale nella struttura sanitaria pubblica

25 Cosa serve nelle regioni di Sud/Isole che impedisce un avvio dei programmi così come nel centro-nord? Necessità di creare comunicazione, sinergie, relazioni prima di tutto fra operatori e professionisti e fra questi e le istituzioni sanitarie Necessità di disporre delle condizioni di base, di accoglienza, strutturali, ambientali, professionali, formative, tecnologiche ed organizzative Necessità di trovare i modelli di screening giusti per ogni singola realtà: federalismo dello screening?

26 Necessità di valorizzare, orientare e finalizzare tutte le energie professionali presenti sul territorio e nelle strutture sanitarie alla creazione di percorsi diagnostico-terapeutici multidisciplinari, integrati, protocolli condivisi e omogenei e verso obiettivi comuni riconosciuti Necessità di convincere i professionisti che il monitoraggio degli interventi ha l unico scopo di garantire il miglior risultato possibile in termini di qualità alle persone che decidono di partecipare al programma, non quello di giudicare o dare voti Necessità di far passare il messaggio che il programma di screening organizzato di popolazione non è un intervento della mutua di serie B ma deve avere le caratteristiche complessive del programma di eccellenza

27 Obiettivo finale cercare di creare dove non c è o di incrementare o di rafforzare un rapporto di fiducia, di relazione positiva fra cittadini e operatori ed istituzioni coinvolti nei percorsi dei programmi di screening poi seguirà tutto il resto!

28 Due o tre cose conclusive sui programmi di Screening in oncologia come programmi di sanità pubblica che abbiamo o stiamo imparando Partecipare ad una attività di Screening ha insegnato e sta insegnando agli operatori a lavorare in modo integrato, organizzato, finalizzato, verificato, coordinato e complementare. Ha fornito a molti la consapevolezza di contribuire in modo reale al mantenimento della salute di una popolazione da Gianni Saguatti modificata

29 Ha insegnato e sta insegnando a procedere per percorsi, a realizzare un modello ed un organizzazione sanitaria nuova, efficace, multidisciplinare ed integrata che vede al centro dell attenzione la persona come soggetto e la sua salute Ha insegnato e sta insegnando a contestualizzare e standardizzare procedure di diagnosi e di trattamento, tecniche e tecnologie appropriate secondo i criteri della evidenza scientifica di efficacia ed il consenso fra pari da Gianni Saguatti modificata

30 Ha insegnato e sta insegnando a considerare la qualità della vita importante come la diagnosi e il trattamento, a considerare l integrità psico-fisica come un obiettivo prioritario Ha insegnato e sta insegnando a considerare la popolazione come un soggetto cui rivolgersi con modalità comunicative e relazionali mirate, trasparenti, oggettive, complete ed esaustive da Gianni Saguatti modificata

31 Ha fatto crescere in questi anni quello che qualcuno ha chiamato SCREENING PRIDE

32 Grazie per l attenzione!

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