Emergenza profughi: l onere sia distribuito proporzionalmente sull intero territorio provinciale
|
|
- Onorato Bettini
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Gruppo consiliare Civica Trentina Trento, 25 febbraio 2015 Al Presidente del Consiglio Provinciale Bruno DORIGATTI PROPOSTA DI MOZIONE N. 236 Emergenza profughi: l onere sia distribuito proporzionalmente sull intero territorio provinciale Non passa giorno senza che giungano notizie di nuovi sbarchi di stranieri richiedenti asilo che sono condotti in Italia, dopo essere stati soccorsi in mare dalla nostra Marina Militare. Un flusso che sembra non avere fine, frutto, oltreché della difficile situazione delle zone di provenienza degli stessi, anche della discutibile politica estera del Governo italiano e di una legislazione che, comunque la si pensi al riguardo, finisce inevitabilmente con l incentivare il fenomeno, e con esso il numero delle persone che, affrontando il mare su imbarcazioni spesso del tutto inadeguate, finiscono con il trovare la morte. Ovviamente in tale situazione trovano sempre più spazio e possibilità di guadagno i delinquenti protagonisti di questa tratta di essere umani, che recentemente sono addirittura arrivati al punto di pretendere ed ottenere armi in pugno la restituzione di un barcone utilizzato per trasportare clandestini dalla nostra Marina Militare (?), che nella fattispecie ha tenuto un comportamento che rispecchia appieno la situazione di degrado, forse ormai irreversibile, in cui versa lo Stato italiano.
2 La crescente massa di stranieri che raggiungono il suolo italiano viene poi distribuita tra le Regioni (e le due Province autonome) sulla base di accordi con il Governo. Ed è del tutto evidente che il continuo arrivo di nuovi profughi non può non creare preoccupazioni in larga parte della popolazione, costretta, tra l altro, a fare i conti con una crisi economica a fronte della quale le ingenti risorse pubbliche spese per l accoglienza agli stranieri finiscono con l alimentare il risentimento di chi si trova in condizioni economiche di disagio. Inoltre, la situazione d incertezza circa il numero degli stranieri che dovranno essere accolti e sostenuti finanziariamente (potenzialmente elevatissimo) non può non determinare uno stato di apprensione, considerato che ad oggi la gente comune non è in grado di sapere se e quando il flusso di profughi/clandestini cesserà. Ed è del tutto evidente che un conto è il dover far fronte una tantum a qualche migliaia di persone, altro, invece, farsi carico di un numero indeterminato di stranieri, che non è dato sapere a quanto finirà con l ammontare. In tale contesto inevitabili sono le proteste di formazioni politiche ed amministratori locali, costretti a subire l onere sui loro territori di una presenza di stranieri che talvolta è anche del tutto spropositata rispetto alla popolazione locale. E non è fuori luogo rilevare come la preoccupazione delle comunità locali è tale da aver indotto perfino il senatore Panizza, che pure sostiene il Governo cui almeno in parte è riconducibile il fenomeno, e che è segretario di un partito che esprime il Presidente della Giunta provinciale, abbia sentito la necessità di lanciare un allarme contro la presenza sempre maggiore di profughi e la loro collocazione in Trentino, per cui propone l utilizzo delle caserme. È ovvio che la presa di posizione del senatore Panizza è strumentale e strettamente collegata alle ormai imminenti elezioni comunali, ma è proprio questa evidente strumentalizzazione a dimostrare quanto il tema sia sentito dai Trentini. Ciò premesso, in attesa che la situazione nazionale ed internazionale possa cambiare, resta ferma la necessità di dare la soluzione migliore, o meno peggiore, al problema della presenza dei profughi in Trentino.
3 Senza alimentare allarmismo e preoccupazione, ma anche senza minimizzare un problema che è molto sentito; e soprattutto senza distribuire patenti d irresponsabilità a quegli amministratori locali che non subiscono passivamente le scelte della Giunta provinciale, che talvolta, in quanto esse stesse frutto d irresponsabilità, sono la causa prima delle reazioni popolari cui assistiamo. Senza pretesa che la presente proposta costituisca la soluzione al problema, che richiederebbe risposte ben più approfondite ed in parte non riconducibili alle competenze provinciali, si ritiene che comunque vadano assolutamente evitati gli assembramenti di stranieri nei centri abitati più piccoli, tali da determinare una presenza assolutamente spropositata rispetto alla popolazione locale. Se il Trentino è chiamato a farsi carico di un certo numero di profughi, è opportuno che tale carico sia equamente distribuito sull intero territorio provinciale in misura proporzionale agli abitanti dei diversi Comuni, così da evitare pericolosi assembramenti, che inevitabilmente suscitano le condivisibili reazioni dei cittadini; tanto per essere chiari, non è pensabile che si procede così come la Giunta provinciale ha fatto a Castelfondo e Faedo. Salvo che, ovviamente, non sia il Comune stesso, per mezzo del suo consiglio, a dare la propria disponibilità a presenze spropositate rispetto al numero degli abitanti. Inoltre, si ritiene che, anche al fine di evitare possibili speculazioni e di garantire una più diretta regia pubblica del problema, sia opportuno, ove possibile, privilegiare per la collocazione dei profughi/clandestini immobili di proprietà pubblica, ricorrendo ai privati soltanto in via subordinata. Altro aspetto su cui si ritiene opportuno intervenire è quello dell informazione, che pare essere allo stato piuttosto carente. Certo è vero che non è purtroppo possibile fare previsioni sul numero di stranieri che in un modo o nell altro giungeranno in Italia (ed in Trentino); ed è proprio questo a suscitare allarme e preoccupazione, atteso che, comunque la si pensi al riguardo, è del tutto evidente che l Italia, a maggior ragione quella stremata dalla crisi che stiamo vivendo, non può farsi
4 carico di tutti i diseredati del mondo, come qualcuno, magari anche in buona fede, ma del tutto fuori dalla realtà, vorrebbe. È però possibile fornire un informazione puntuale ed aggiornata della situazione trentina: quanti stranieri richiedenti asilo ci sono stati assegnati, dove questi sono stati collocati, quanti ora si trovano in Trentino, dove si trovano quelli che non sono più assistiti dalla Provincia, quali i costi che la Provincia deve sostenere e quali di essi ci vengono rimborsati dallo Stato, etc.. Una maggior chiarezza, oltre ad essere comunque doverosa, in considerazione sia della rilevanza della questione, che dei costi sostenuti dall ente pubblico, potrebbe contribuire ad una migliore conoscenza di un fenomeno, che per sua natura suscita una preoccupazione che l incertezza inevitabilmente alimenta. Basti pensare a quanto riportato della stampa relativamente alla conferenza stampa tenuta sul tema dall assessore Borgonovo Re e dal coordinatore di Cinformi, il quale prima avrebbe affermato che i profughi transitati per il Trentino non sarebbero più di 450 e che però da marzo 2014 ne sono stati accolti 933. Dati apparentemente contrastanti, su cui è opportuno fare chiarezza. Quanto sopra premesso, il Consiglio provinciale impegna la Giunta a) a distribuire gli stranieri richiedenti asilo, l onere della cui accoglienza dovesse essere affidato al Trentino, sull intero territorio provinciale in misura proporzionale alla popolazione dei Comuni interessati, così da evitare assembramenti di persone in numero sproporzionato rispetto ai residenti nei Comuni medesimi; b) a derogare a tale criterio soltanto con il consenso dei Comuni interessati, manifestato dal Consiglio comunale;
5 c) ad ospitare gli stranieri richiedenti asilo in centri di accoglienza temporanea, in attesa di operare l equa e proporzionata distribuzione territoriale di cui al punto 1; d) a privilegiare, ove possibile, soluzioni che prevedano l utilizzo di immobili di proprietà pubblica; e) ad informare con cadenza semestrale, ed in ogni caso ogniqualvolta vi siano novità significative sul punto anche in esito ad accordi con il Governo, il Consiglio provinciale, per il tramite della competente Commissione consiliare, circa il numero dei richiedenti asilo assegnati al Trentino, la loro collocazione, il numero di quelli presenti in Trentino, il costo della relativa assistenza a carico dello Stato e della Provincia. cons. Rodolfo Borga.....
La nuova disciplina del contributo annuale alle province D.P.G.R. 24/R/2008. Silvia Carignani Settore Sistema Regionale di Protezione Civile
La nuova disciplina del contributo annuale alle province D.P.G.R. 24/R/2008 Silvia Carignani Settore Sistema Regionale di Protezione Civile Criticità riscontrate: - Mancanza di criteri uniformi per definire
DettagliRegolamento Comunale per la celebrazione di matrimoni civili
COMUNE DI MURISENGO Provincia di Alessandria Regolamento Comunale per la celebrazione di matrimoni civili Indice generale: art. 1 - Oggetto e finalità del regolamento art. 2 - Funzioni art. 3 - Luogo della
DettagliDetermina Servizi Sociali/ del 09/05/2014
Comune di Novara Determina Servizi Sociali/0000131 del 09/05/2014 Area / Servizio Servizi Sociali Educativi (23.UdO) Proposta Istruttoria Unità Servizi Sociali Educativi (23.UdO) Proponente Del Net Antonella
DettagliSCHEDA Rischio Sismico (sulla base delle banche dati provinciali) Versione DICEMBRE 2014
SCHEDA Rischio Sismico (sulla base delle banche dati provinciali) Versione DICEMBRE 2014 Referente in Provincia autonoma di Trento: Servizio Geologico La sismicità indica la frequenza e la forza con cui
DettagliComune di Monvalle Provincia di Varese Regolamento per l organizzazione del servizio per la celebrazione dei matrimoni civili
Comune di Monvalle Provincia di Varese Regolamento per l organizzazione del servizio per la celebrazione dei matrimoni civili Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 22 del 22.09.2016 INDICE Art.
DettagliLA RAPPRESENTAZIONE DELLA UE SINTESI. 5 TELEGIORNALI PRINCIPALI RETI PUBBLICHE EUROPEE 1 luglio 31 agosto 2014
LA RAPPRESENTAZIONE DELLA UE NEL SEMESTRE ITALIANO DI PRESIDENZA NEI NOTIZIARI EUROPEI* DEL PRIME TIME SINTESI L analisi dei primi due mesi del semestre italiano evidenzia i seguenti risultati: 1. L Unione
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SERVIZIO PREVENZIONE RISCHI Prot. n. DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 298 DI DATA 13 Dicembre 2016 OGGETTO: Adozione del programma di cessione in comodato dei beni e delle attrezzature
DettagliPiano di intervento per il sostegno abitativo
Piano di intervento per il sostegno abitativo Conferenza stampa 23 maggio 2014 La Delibera approvata ieri dalla Giunta capitolina dà il via libera al nuovo Piano di intervento per il sostegno abitativo
DettagliCONSIGLIO REGIONALE ATTI 1994 II COMMISSIONE CONSILIARE AFFARI ISTITUZIONALI COMMISSIONE SPECIALE RIORDINO DELLE AUTONOMIE PROGETTO DI LEGGE N.
REGIONE LOMBARDIA X LEGISLATURA CONSIGLIO REGIONALE ATTI 1994 II COMMISSIONE CONSILIARE AFFARI ISTITUZIONALI COMMISSIONE SPECIALE RIORDINO DELLE AUTONOMIE PROGETTO DI LEGGE N. 0066 d iniziativa del Presidente
DettagliEmergenza sbarchi: esperienze di prima accoglienza e gestione sanitaria
Titolo della presentazione sottotitolo della presentazione Emergenza sbarchi: esperienze di prima accoglienza e gestione sanitaria NAPOLI 18/20_11_2016 L immigrazione Uno dei problemi più gravi, di questo
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI INDICE GENERALE Art. 1 - Oggetto e finalità del Regolamento Art. 2 Funzioni Art. 3 - Luogo della celebrazione Art. 4 - Orario di celebrazione
DettagliIstituzione di bonus per le famiglie meno abbienti
DISEGNO DI LEGGE PROVINCIALE Istituzione di bonus per le famiglie meno abbienti Presentato dal Consigliere provinciale MAURO MINNITI DISEGNO DI LEGGE PROVINCIALE Istituzione di bonus per le famiglie meno
DettagliCITTA DI CIAMPINO REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA SALA CONSILIARE
CITTA DI CIAMPINO REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA SALA CONSILIARE Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 94 del 22.10.2012 Art. 1 Oggetto 1. Il presente Regolamento disciplina l uso della
DettagliGRUPPI DI AZIONE COSTIERA NELLA REGIONE MARCHE
GRUPPI DI AZIONE COSTIERA NELLA REGIONE MARCHE Fondo Europeo per la Pesca 2007/2013 Asse 4 Sviluppo sostenibile delle zone di pesca Uriano Meconi P.F. Attività ittiche e faunistico-venatorie REGIONE MARCHE
Dettagli2 settembre A tutti gli economisti agrari italiani. Cari Colleghi,
2 settembre 2006 A tutti gli economisti agrari italiani Cari Colleghi, il Prof. Gian Paolo Cesaretti - sul caso che mi riguarda e che ha coinvolto il mondo dell economia agraria accademica italiana ha
DettagliComune di Casaletto Lodigiano Provincia di Lodi. Regolamento Comunale per la celebrazione dei matrimoni civili
Comune di Casaletto Lodigiano Provincia di Lodi Regolamento Comunale per la celebrazione dei matrimoni civili Approvato con deliberazione C.C. n. 15 del 7 maggio 2007 Indice generale Art.1 Oggetto e finalità
Dettagli1. Il trend ( )
1. Il trend (1995-2008) La Cassa Integrazione Guadagni costituisce un intervento di sostegno al reddito per lavoratori e aziende in difficoltà, garantendo al lavoratore un reddito sostitutivo della retribuzione.
DettagliLA FIGURA DEL MEDICO COMPETENTE NEL TESTO UNICO IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO:
LA FIGURA DEL MEDICO COMPETENTE NEL TESTO UNICO IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: UN COLLABORATORE INDISPENSABILE PER IL DATORE DI LAVORO Agosto 2008 Presentiamo questo mese un articolo dell'ing.
DettagliREGOLAMENTO DI GESTIONE E FUNZIONAMENTO CASA COLETTI
REGOLAMENTO DI GESTIONE E FUNZIONAMENTO CASA COLETTI Art. 1 - FINALITA E CONTENUTO Art. 2 - OGGETTO E PRESTAZIONI EROGATE Art. 3 - MODALITA D ACCESSO Art. 4 - SITUAZIONI PARTICOLARI Art. 5 -PROGETTO INDIVIDUALE
DettagliIstituzioni e violenza
Istituzioni e violenza Lo stato dell arte in materia di legislazione internazionale, europea, nazionale sul tema della violenza alle donne 6 aprile 2011 Il tema della violenza contro le donne non ha trovato
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI
COMUNE DI MASSA LUBRENSE PROVINCIA DI NAPOLI REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI Approvato con deliberazione consiliare n.46 del 17.9.2007 In vigore dall 1.1.2008 1 Articolo 1 Oggetto
Dettagli- i compensi connessi agli incarichi di progettazione, ai sensi dell'art. 92, comma 5, del. Orientamenti applicativi delle Regioni-Autonomie locali
Relativamente al personale non dirigente, alcuni enti hanno formulato quesiti in ordine ad alcuni aspetti particolari della disciplina di diversi istituti contrattuali con specifico riferimento ai titolari
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI Approvato con delibera di Consiglio Comunale nr. 39 del 26/11/2011 INDICE GENERALE Art. 1 - Oggetto e finalità del regolamento Art. 2 Funzioni
DettagliComune di Montescudo Monte Colombo Provincia di Rimini REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI E DELLE UNIONI CIVILI
Comune di Montescudo Monte Colombo Provincia di Rimini REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI E DELLE UNIONI CIVILI 1 Indice Art. 1 Oggetto e finalità... 3 Art. 2 Il celebrante... 3 Art. 3 Luogo
DettagliScheda approfondita LAVORO RIPARTITO
Scheda approfondita LAVORO RIPARTITO Nozione Finalità Ambito soggettivo di applicazione Legenda Contenuto Precisazioni Riferimenti normativi Ambito oggettivo di applicazione Forma Durata Trattamento economico
DettagliSpunti per l intervento dell On. Sandro Gozi. Badanti. Martedì 24 luglio 2007 Cesena
Spunti per l intervento dell On. Sandro Gozi Badanti Martedì 24 luglio 2007 Cesena VORREI PARTIRE DALLA PAROLA CON CUI DEFINIAMO LE PERSONE CHE SI PRENDONO CURA DEI NOSTRI CARI. BADANTI. UNA PAROLA CHE
DettagliCOMUNE DI VOLPIANO PROVINCIA DI TORINO REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE
COMUNE DI VOLPIANO PROVINCIA DI TORINO REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE Adottato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 35 del 18/04/2008 1 INDICE
DettagliREGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DEL GRUPPO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
COMUNE DI UBOLDO Provincia di Varese COMANDO POLIZIA LOCALE Piazza S.G.Bosco n.10 21040 UBOLDO (VA) Tel. 02/96992234 Fax 02/96788112 REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DEL GRUPPO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
DettagliMODULO DI DOMANDA. 1.2 Sede legale Indirizzo CAP Località Comune Provincia Telefono Fax Sito internet
MODULO DI DOMANDA Spett.le FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI REGGIO EMILIA PIETRO MANODORI via Giosuè Carducci 1/A 42121 REGGIO EMILIA 1. INFORMAZIONI SUL SOGGETTO RICHIEDENTE (organizzazione capofila della
DettagliREGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI
CITTÀ DI AOSTA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA REPUBBLICA ITALIANA VILLE D AOSTE REGION AUTONOME VALLEE D AOSTE REPUBLIQUE ITALIENNE REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI Approvato con delibera
DettagliRegione Umbria. Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N SEDUTA DEL 14/11/2016
Regione Umbria Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 1310 SEDUTA DEL 14/11/2016 OGGETTO: L.R. 28.11.2003 n. 23 e s.m.i. - artt. 30 e 32 - Procedure di assegnazione degli alloggi di ERS
DettagliCOMUNE DI PREGANZIOL Provincia di Treviso
COMUNE DI PREGANZIOL Provincia di Treviso REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI Approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 46 del 26.7.2010 Indice generale Art. 1 - Oggetto e finalità
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI E PER LA CONCESSIONE DEL PATROCINIO
REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI E PER LA CONCESSIONE DEL PATROCINIO Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 52 adottata nella seduta del 27 Ottobre 2009. ART. 1 NORMA GENERALE
DettagliParere. Sullo schema di
Parere Sullo schema di Disegno di legge recante modalità di elezione del consiglio provinciale e del presidente della provincia a norma dell articolo 23, commi 16 e 17, del decretolegge 6 dicembre 2011,
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI ALLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO
Pagina 1 di 6 REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI MATRICE DELLE REVISIONI REVISIONE DATA DESCRIZIONE / TIPO MODIFICA REDATTA DA VERIFICATA DA APPROVATA DA 00 15/06/2016 Prima emissione F. TOGNI B. MAIOLI
Dettaglivia Iasolino n.1 80077 Ischia (NA) - telefono 0813333111 telefax 0813333201 sito web :www.comuneishia.it
via Iasolino n.1 80077 Ischia (NA) - telefono 0813333111 telefax 0813333201 sito web :www.comuneishia.it REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI Indice generale Art. 1 Oggetto e finalità del
DettagliAA.SS. nn. 2233 e 2229
AA.SS. nn. 2233 e 2229 Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato Audizione ANIA 11a
DettagliComune di Gravedona ed Uniti Provincia di Como. Regolamento Comunale per la celebrazione dei matrimoni civili
Comune di Gravedona ed Uniti Provincia di Como Regolamento Comunale per la celebrazione dei matrimoni civili Approvato con deliberazione del Commissario Prefettizio n. 19 del 18.03.2011 con i poteri del
DettagliCome finanziare la tua attività (ovvero la ricerca delle fonti di finanziamento)
Come finanziare la tua attività (ovvero la ricerca delle fonti di finanziamento) Se hai in mente di intraprendere una nuova attività o un nuovo progetto, avrai bisogno di un capitale iniziale per il pagamento
DettagliASSEMBLEA LEGISLATIVA CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA GRUPPO CONSILIARE PDL. PROPOSTA DI LEGGE di iniziativa dei consiglieri regionali
ASSEMBLEA LEGISLATIVA CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA GRUPPO CONSILIARE PDL PROPOSTA DI LEGGE di iniziativa dei consiglieri regionali Luigi Morgillo Matteo Rosso Marco Scajola Roberto Bagnasco Raffaella
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 2452 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore BARELLI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 31 LUGLIO 2003 Norme in materia di servizio di portierato TIPOGRAFIA DEL
DettagliCOMUNE DI SAN MINIATO
COMUNE DI SAN MINIATO PROVINCIA DI PISA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI E DELLE UNIONI CIVILI Approvato con Deliberazione Consiglio Comunale n. 61 del 26.07.2016 In vigore
DettagliCONVENZIONE PER DISCIPLINARE I RAPPORTI TRA IL CONSORZIO DEGLI ENTI LOCALI DELLA VALLE D AOSTA E L AGENZIA REGIONALE
CONVENZIONE PER DISCIPLINARE I RAPPORTI TRA IL CONSORZIO DEGLI ENTI LOCALI DELLA VALLE D AOSTA E L AGENZIA REGIONALE DEI SEGRETARI DEGLI ENTI LOCALI DELLA VALLE D AOSTA PER LA FORMAZIONE, L UTILIZZO DEI
DettagliREGOLAMENTO PER LE SPESE DI RAPPRESENTANZA
COMUNE DI ANZANO DI PUGLIA --- Provincia di Foggia --- REGOLAMENTO PER LE SPESE DI RAPPRESENTANZA APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N. 07 DEL 04.06.2015 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 ART.
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER IL SOSTEGNO AI LAVORATORI E ALLE IMPRESE NELLE SITUAZIONI DI CRISI
PROTOCOLLO D INTESA PER IL SOSTEGNO AI LAVORATORI E ALLE IMPRESE NELLE SITUAZIONI DI CRISI SOTTOSCRITTO A VARESE IL 24 FEBBRAIO 2009 Premesso che: l attuale momento caratterizzato da una difficile congiuntura
DettagliLEGGE REGIONALE N. 64 DEL REGIONE LAZIO
LEGGE REGIONALE N. 64 DEL 15-11-1993 REGIONE LAZIO Norme per l' istituzione di centri antiviolenza o case rifugio per donne maltrattate nella Regione Lazio. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO
DettagliItaliani divisi sulla valutazione delle riforme istituzionali proposte dal governo
Italiani divisi sulla valutazione delle riforme istituzionali La riforma della legge elettorale e quella del Senato costituiscono una parte saliente dei temi discussi nel recente incontro tra Berlusconi
DettagliCOMUNE DI ZERBOLO Provincia di Pavia
ALLEGATO A ALLA DELIBERA G.C. N. 99 DEL 09/11/2006 REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI Indice generale Art. 1 Oggetto e finalità del Regolamento Art. 2 Funzioni Art. 3 Luoghi
DettagliBILANCIO SOCIALE ANNO 2015 RELAZIONI DELLE ATTIVITA RENDICONTO CONSUNTIVO RENDICONTO PREVENTIVO
BILANCIO SOCIALE ANNO 2015 RELAZIONI DELLE ATTIVITA RENDICONTO CONSUNTIVO RENDICONTO PREVENTIVO 1 Relazione al Rendiconto 2015 Egregi Signori, Il rendiconto 2015 riferito alle entrate e alle uscite evidenzia
DettagliDI RICHIEDENTI E TITOLARI DI PROTEZIONE
esente bollo CONVENZIONE per la realizzazione e gestione di progetti di ACCOGLIENZA DI RICHIEDENTI E TITOLARI DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI TRA Comune di Cremona ( C.F.
DettagliComune di VERDERIO REGOLAMENTO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE
Comune di VERDERIO REGOLAMENTO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Approvato con deliberazione del Commissario Prefettizio (C.C.) n. 7 del 21.03.2014 Modificato con deliberazione del Consiglio
DettagliCONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D AOSTA XIV LEGISLATURA. Proposta di legge regionale. n. 53
Allegato all oggetto n. Adunanza del Consiglio regionale in data CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D AOSTA XIV LEGISLATURA Proposta di legge regionale n. 53 Nuove disposizioni in materia di indennità di
DettagliIl riconoscimento dell inidoneità e disabilità: procedure e impatti sulla gestione rapporto. avv. Marco Michelini Battisti8Avvocati
Il riconoscimento dell inidoneità e disabilità: procedure e impatti sulla gestione rapporto avv. Marco Michelini Battisti8Avvocati idoneità disabilità si può essere disabili ma idonei si può essere inidonei
DettagliGaranzia Giovani: con CNA il 52% dei ragazzi ha ottenuto un contratto di lavoro
RASSEGNA STAMPA Garanzia Giovani: con CNA il 52% dei ragazzi ha ottenuto un contratto di lavoro Le piccole imprese investono sui giovani. 20 giugno 2016 A cura dell Ufficio Comunicazione di CNA Forlì-Cesena
DettagliCOMPOSIZIONE DEI CONSIGLI PROVINCIALI
Prot. n. 9476/1.5.3 Circolare n. 2/EL A lista d inoltro Udine, 8 marzo 2011 oggetto: elezioni amministrative 2011. Novità introdotte dalla legge regionale 29 dicembre 2010, n. 22 (Legge finanziaria 2011).
DettagliLe riforme
Diocesi di Verona Scuola di formazione all impegno sociale e politico CORSO DI AMMINISTRAZIONE AVANZATA STRUMENTI E METODI PER L AMMINISTRAZIONE PUBBLICA Le riforme 2011-2012 Verona, 28 aprile 2012 Avv.
DettagliCOMUNE di NUMANA Provincia di Ancona
REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI Art. 1 Oggetto e finalità del regolamento 1. Il presente regolamento disciplina le modalità di celebrazione del matrimonio civile, di cui alle prescrizioni
DettagliUna riflessione sul primo provvedimento giudiziale post Fornero CENTRO STUDI
Una riflessione sul primo provvedimento giudiziale post Fornero CENTRO STUDI 26.10.2012 Riflessioni sulla ordinanza del Tribunale di Bologna del 15 Ottobre 2012 Carissimi, Siamo impegnati come Centro Studi
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
COMUNE DI DELEBIO Provincia di Sondrio DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 82 del Reg. Delib. OGGETTO: Assegnazione ed erogazione contributi all'istituto Comprensivo di Delebio ed al CPIA di Morbegno
DettagliIL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
D.P.C.M. 30 maggio 1988, n. 287 Norme per la corresponsione dell'indennità di bilinguismo al personale dei comparti del pubblico impiego in servizio presso uffici o enti ubicati nella regione autonoma
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONFERENZA PERMANENTE PROVINCIA-AUTONOMIE LOCALI
REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA PERMANENTE PROVINCIA-AUTONOMIE LOCALI Art. 1 FINALITA 1. Il presente Regolamento disciplina la Conferenza Permanente Provincia-Autonomie Locali prevista dall art. 8 del vigente
DettagliCONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D AOSTA XIII LEGISLATURA. Proposta di legge regionale. n. 93
Allegato all oggetto n. Adunanza del Consiglio regionale in data CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D AOSTA XIII LEGISLATURA Proposta di legge regionale n. 93 Disposizioni per il sostegno dei genitori separati
Dettagliart. 3 individuazione aree intervento modalità di presentazione delle domande criteri e modalità di riparto rendicontazione entrata in vigore
Regolamento per la determinazione per l anno 2015 dei criteri di riparto e delle modalità di utilizzo della quota di cui all articolo 39, comma 2, della legge regionale 31 marzo 2006, n. 6 (Sistema integrato
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi 2-21100 Varese
REGOLAMENTO PER CONTRIBUTI STRAORDINARI PER CONGRESSI E CONVEGNI Emanato con D.R. n. 5600 del 16.10.2003. Entrato in vigore il 7.11.2003 1 REGOLAMENTO Per contributi straordinari per congressi e convegni
DettagliLa trasparenza e la nuova commissione di massimo scoperto. Prof. Avv. Matteo De Poli Facoltà di Giurisprudenza dell Università di Padova
La trasparenza e la nuova commissione di massimo scoperto Prof. Avv. Matteo De Poli Facoltà di Giurisprudenza dell Università di Padova (( Art. 2-bis Ulteriori disposizioni concernenti contratti bancari
DettagliIl Direttore di Servizio. lo Statuto speciale della Regione Autonoma della Sardegna e le relative norme d attuazione;
CdR 00.02.01.01 DETERMINAZIONE n. 369 del 17 luglio 2013 Prot. n. 5100 Oggetto: Contratti d appalto per l affidamento del servizio di acquisto degli spazi per la pubblicazione di bandi, avvisi legali e
DettagliGARA INFORMALE PER LA CONCESSIONE DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEL MUSEO CIVICO E DELL ARCHIVIO STORICO DI SINNAI CIG B
All. C PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO Marca da bollo 16,00 GARA INFORMALE PER LA CONCESSIONE DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEL MUSEO CIVICO E DELL ARCHIVIO STORICO DI SINNAI CIG 648365408B PROPONENTE: ANALISI
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER L ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI
Settore Affari Demografici e Politiche Sociali REGOLAMENTO COMUNALE PER L ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI (Approvato con deliberazione consiliare n 65 del 29/10/2008)
DettagliLe ultime novità sull assegnazione dei beni ai soci alla luce della circolare 37/E
Le ultime novità sull assegnazione dei beni ai soci alla luce della circolare 37/E Dott. Mauro Nicola Appuntamento con l Esperto, 28 settembre 2016 Riserve e assegnazione L assegnazione dei beni ai soci
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Prot. n. DECRETO DEL PRESIDENTE N. 29-131/Leg. DI DATA 24 Ottobre 2013 O G G E T T O: Regolamento di attuazione dell'articolo 68, comma 1, lettera d), della legge provinciale
DettagliQuanto costa aprire e mantenere una partita IVA
Quanto costa aprire e mantenere una partita IVA Con l arrivo del nuovo anno arrivano anche tanti buoni propositi. Uno di questi è quello di aprire la partita Iva per mettersi in proprio. Ma tra la gente
DettagliInterventi in favore dei minorenni allontanati temporaneamente dalla propria famiglia
Interventi in favore dei minorenni allontanati temporaneamente dalla propria famiglia Contenuto della DGR n. 865 del 11/6/2012 così come modificata dalla DGR n. 1413 dell 8/10/2012 Ancona - Palazzo Limadou
DettagliComunicato stampa IL SAP: PREOCCUPAZIONE PER L EMERGENZA SANITARIA. MIGRANTI ANCHE ALLA SPEZIA
Comunicato stampa IL SAP: PREOCCUPAZIONE PER L EMERGENZA SANITARIA. MIGRANTI ANCHE ALLA SPEZIA E DI POCHI GIORNI FA LA NOTIZIA SULLA POSITIVITA AL TEST DELLA TUBERCOLOSI PER CINQUE POLIZIOTTI I IMPIEGATI
DettagliCOMUNE DI UTA. Provincia di Cagliari REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE MATRIMONI CIVILI
COMUNE DI UTA Provincia di Cagliari REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE MATRIMONI CIVILI INDICE Articolo 1 - Oggetto e finalità del regolamento Articolo 2 - Luogo della celebrazione Articolo 3 - Calendario
DettagliDECRETO CRESCITA e LEGGE FORNERO
CIRCOLARE INFORMATIVA N. 2 SETTEMBRE 2012 DECRETO CRESCITA e LEGGE FORNERO Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo intendiamo metterla a conoscenza che durante l estate il Governo
DettagliChi tiene in pugno i siti web della PA?
Chi tiene in pugno i siti web della PA? www.key4biz.it/chi-tiene-in-pugno-i-siti-web-della-pa/159747/ Antonio Prado Il potere in mano di pochi: decisamente una spiacevole circostanza, quando si parla di
Dettagli1) RIFORMA DELLA LEGGE ELETTORALE
1) RIFORMA DELLA LEGGE ELETTORALE Proposta per la modifica delle norme per l elezione dell Assemblea legislativa / Consiglio Regionale e del Presidente della Giunta regionale della Liguria Modifica degli
DettagliVERIFICA SE IL TUO MUTUO E USURARIO
rexpira.it VERIFICA SE IL TUO MUTUO E USURARIO La rata del tuo mutuo ti sembra troppo alta? Oggi è possibile ottenere il rimborso degli interessi che hai pagato illegittimamente info@rexpira.it Numero
DettagliCOMUNE DI GIUSSAGO. Premesso che: Apertura del bando. Tipologia delle prestazioni
BANDO COMUNALE 2014 PER L EROGAZIONE DI CONTRIBUTI A CITTADINI IN DIFFICOLTÀ SOCIO-ECONOMICA Premesso che: - L attuale scenario economico e la crisi che sta investendo il mondo del lavoro sta determinando
DettagliComune della Città di Arco PROVINCIA DI TRENTO. Biblioteca Civica Area Servizi alla persona. DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE n. 68 di data 13/06/2016
ORIGINALE Comune della Città di Arco PROVINCIA DI TRENTO Biblioteca Civica Area Servizi alla persona DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE n. 68 di data 13/06/2016 OGGETTO: BIBLIOTECA CIVICA B. EMMERT AFFIDO INCARICO
DettagliGiunta Regionale della Campania. Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 37 del 01 agosto 2005
Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 37 del 01 agosto 2005 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 08 luglio 2005 - Deliberazione N. 870 - Area Generale di Coordinamento Ecologia, Tutela
DettagliReport delle attività dei centri Caritas Anno 2013
Centri ascolto cittadini e parrocchiali Report delle attività dei centri Caritas Anno 2013 Casa di accoglienza donne Attività di microcredito 1 2 Progetto povertà (dicembre 2010 ottobre 2012. Alcuni dati
DettagliCOMUNE DI UMBERTIDE (Provincia di Perugia) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI
COMUNE DI UMBERTIDE (Provincia di Perugia) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI Approvato con Delibera di C.C. n. 8 del 17 aprile 2016 1 Indice Art. 1 : Oggetto e finalità del
DettagliL.R. 15/2005, art. 6, commi 35 e 42 B.U.R. 7/12/2005, n. 49. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 8 novembre 2005, n. 0388/Pres.
L.R. 15/2005, art. 6, commi 35 e 42 B.U.R. 7/12/2005, n. 49 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 8 novembre 2005, n. 0388/Pres. Regolamento recante criteri e modalità applicabili nella concessione degli
DettagliS E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A
S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 232 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa del senatore GERMANÀ COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 9 MAGGIO 1996 Istituzione di una
DettagliCOMUNE DI MOSCIANO S. ANGELO (TE) REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI
COMUNE DI MOSCIANO S. ANGELO (TE) REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n 66 del 23/5/2012 INDICE Articolo 1 Oggetto e finalità del regolamento
DettagliCircolare n. 557 del 31 maggio 2011 Ministero dell'interno
Domenica, 19 Febbraio 2012 Il portale di riferimento per gli immigrati in Italia username password Entra [?] Home Contatti Redazione Disclaimer Privacy RSS Newsletter Sostieni Registrati Archivio Legislazione
DettagliMASSIME PENALI. Corte di Cassazione Sez. VI Penale 4 Settembre 2012, n (Pres. Penale Delitti contro la pubblica amministrazione Militare
MASSIME PENALI Corte di Cassazione Sez. VI Penale 4 Settembre 2012, n 33626 (Pres. G. De Roberto; Est. G. Paoloni) Penale Delitti contro la pubblica amministrazione Militare Appropriazione di un cellulare
DettagliComune di Nembro Provincia di Bergamo. Regolamento Comunale per la Celebrazione dei Matrimoni Civili
Comune di Nembro Provincia di Bergamo Regolamento Comunale per la Celebrazione dei Matrimoni Civili Approvato con delibera di Consiglio Comunale n.60 in data 29/11/2012 INDICE Art. 1 Oggetto e finalità
DettagliREGIONE TRENTINO ALTOADIGE LEGGE REGIONALE 5 FEBBRAIO 2013, N. 1
REGIONE TRENTINO ALTOADIGE LEGGE REGIONALE 5 FEBBRAIO 2013, N. 1 Modifiche alle disposizioni regionali in materia di ordinamento ed elezione degli organi dei comuni 1 CAPO I ULTERIORI MODIFICHE ALLE LEGGI
DettagliREGIONE SICILIA. Titolo I Disposizioni in materia di elezione del sindaco e del consiglio comunale e di cessazione degli organi comunali
REGIONE SICILIA LEGGE 11 agosto 2016, n. 17 Disposizioni in materia di elezione del sindaco e del consiglio comunale e di cessazione degli organi comunali. Modifica di norme in materia di organo di revisione
DettagliCreActive ENTERPRISES. YOU(TH) CAN DO IT! BUSINNESS PLAN E START UP
CreActive ENTERPRISES. YOU(TH) CAN DO IT! BUSINNESS PLAN E START UP E iniziato ieri, lunedì 3 maggio a Trento, il corso di formazione CreActive Enterprises. You(th) can do it!, che si rivolge a 12 giovani
DettagliVERIFICA SE IL TUO MUTUO E USURARIO
rexpira.it VERIFICA SE IL TUO MUTUO E USURARIO La rata del tuo mutuo ti sembra troppo alta? Oggi è possibile ottenere il rimborso degli interessi che hai pagato illegittimamente info@rexpira.it // PERCHE
DettagliEducazione sanitaria e Promozione della salute
Educazione sanitaria e Promozione della salute L educazione sanitaria Secondo OMS, l educazione sanitaria ha lo scopo di aiutare le popolazione ad acquisire la salute attraverso il proprio comportamento
DettagliCOMUNE DI CAMAIORE Provincia di Lucca. IL PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE In sintesi
COMUNE DI CAMAIORE Provincia di Lucca IL PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE In sintesi RIFERIMENTI NORMATIVI Il Piano Comunale di Protezione Civile è stato redatto nel rispetto dell attuale normativa
Dettagli27 settembre 2016 CGIL FISAC TOSCANA
27 settembre 2016 CGIL FISAC TOSCANA Report Banche Credito: davvero in Italia più sportelli che all estero? In Toscana calo più accentuato anche degli addetti. Di seguito vengono presentate alcune analisi
DettagliRISOLUZIONE N.95/E. OGGETTO: Istanza di interpello - JZ S.p.a- Articolo 48, comma 7 del TUIR.
RISOLUZIONE N.95/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,23 aprile 2003 OGGETTO: Istanza di interpello - JZ S.p.a- Articolo 48, comma 7 del TUIR. Con istanza di interpello del 12 dicembre 2002,
DettagliLa Mediazione Culturale nella scuola
La Mediazione Culturale nella scuola STATO, PROSPETTIVE E MEDIAZIONE G2 A CURA DI: NORA LONARDI RES RICERCA E STUDIO, TRENTO Mediazione interculturale. Prima apparizione: normativa nazionale art. 36 e
DettagliL ESPERIENZA POSITIVA DEL SISTEMA DI ACCOGLIENZA TERRITORIALE DI TRIESTE. UN POSSIBILE MODELLO DI INTERVENTO
L ESPERIENZA POSITIVA DEL SISTEMA DI ACCOGLIENZA TERRITORIALE DI TRIESTE. UN POSSIBILE MODELLO DI INTERVENTO Un unico sistema di accoglienza pubblico, fortemente integrato nel territorio e con uguaglianza
DettagliI cittadini non comunitari in Italia
I cittadini non comunitari in Italia Maggio 2016 Indice 1. Dati di contesto 2. I flussi non programmati 3. Caratteristiche socio-demografiche 4. Le comunità nel mercato del lavoro 5. Azioni e Strumenti
Dettagli