Progetto Miglioramento della Qualità della Produzione dell olio di oliva ed impatto ambientale
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- Jacopo Scognamiglio
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1 A G E A Agenzia per le erogazioni in agricoltura Progetto Miglioramento della Qualità della Produzione dell olio di oliva ed impatto ambientale Associazione Produttori Olivicoli aderente al C.N.O. Finanziato dalla Unione Europea Reg. CE /14- I Annualità Via Di Sangiuliano, Catania- Tel./fax.: 095/ Web site: apocatania@iol.it Bollettino Agro-Fitopatologico: Olivo P e rr i o d o d i rr i ff e rr i m e n tt o M a g g i o FF AA SS EE b o c c i o l i ff i o rr a l i (( m i g n o l a tt u rr a )) // i n i zz i o ff i o rr i tt u rr a.. FF EE NN O LL O G II I C AA : :: c o m p a rr ss a d e i S II TT U A Z II O N E F i tt o p a tt o l o g i c a Anche nella prima metà del mese di maggio le condizioni climatiche sono state caratterizzate da belle giornate e da temperature prettamente primaverili. Quindi con l ingresso del mese di maggio, l andamento climatico ha proseguito nella normalità del periodo stagionale. Le previsioni meteo indicano l instaurarsi di un periodo di alta pressione, ciò si traduce in giornate soleggiate ed asciutte, che consentono una buona fioritura, una impollinazione abbondante che consentirà un ottima produzione. SITUAZIONE FITOPATOLOGICA Entro il mese di maggio devono essere posizionate le trappole a feromone sessuali ( 3 per ettaro di uliveto), per controllare la popolazione della tignola dell olivo (prays oleae), che in questo periodo si sviluppa a carico delle foglie e dei fiori dell ulivo senza provocare danni preoccupanti. Il monitoraggio di questa generazione (antofaga) è importante per intervenire sulla successiva, quella più dannosa che attaccherà le piccole olive (generazione carpofaga); programmando un eventuale intervento insetticida da effettuare ai primi del mese di luglio. Già nel precedente bollettino fitopatologico si è descritta la TIGNOLA DELL OLIVO il(prays Oleae), che si accinge ad attaccare i boccioli fiorali (generazione antofaga), che daranno origine agli adulti che depongono le uova sui frutticini ancora dalle dimensioni(grani di pepe) generazione carpofaga. La tignola colpisce tre volte, tanto sono le generazioni che si
2 sviluppano nel corso dell anno: la prima a carico dei boccioli fiorali (Antofaga), la seconda all interno delle drupe (carpofaga) e la terza a livello delle foglie (fillofaga). L adulto è una piccola farfalla lunga appena 2-7 mm, con mm di apertura alare, le ali sono di colore grigio argento con macchiette nere sparse; le femmine compiono voli brevi e l attività è prevalentemente crepuscolare, la femmina depone le uova singolarmente e difficilmente visibile ad occhio nudo; dall uovo fuoriesce la larva che compie 5 stadi di sviluppo prima d impuparsi e passare alla fase di crisalide e quindi di adulto ed è proprio nella fase larvale che l insetto arreca maggiori danni alla coltura dell olivo. La tignola è diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo, lo svernamento si compie allo stato di larva e come sopracitato compie tre generazioni all anno: la prima a carico dei boccioli fiorali (antofaga). Il primo volo ha inizio fine marzo- aprile e si conclude a maggio, dipende dall andamento climatico, dal comprensorio ed altitudine, le uova sono deposte sui calici e sui petali dei bottoni fiorali e le larve si nutrono delle infiorescenze che avvolgono successivamente con fili sericei a formare una sorta di nido. La prima generazione di tignola non causa quasi mai danni apprezzabili, in quanto la percentuale di allegagione è molto bassa, quindi non viene combattuta ma solo monitorata. Il secondo volo inizia a fine maggio per raggiungere il picco a giugno inoltrato( generazione carpofaga). La femmina depone un uovo sul calicetto del frutticino e la schiusura si ha dopo circa una settimana, la larvetta penetra all interno dell oliva fino a raggiungere il seme ( in genere prima quindicina di luglio). Dopo essersi nutrita dei contenuti della mandorla o nocciolo, la larva matura (da fine agosto a tutto settembre) esce dalla drupa attraverso la zona vicina al peduncolo per andarsi ad impuparsi. Questa generazione è sicuramente la più dannosa perché i frutti attaccati sono soggetti a cascola prima in conseguenza dell ingresso delle larve nelle olive( mese di luglio) e successivamente quando le stesse fuoriescono dal frutto (mese di settembre). Sempre a maggio inizia la comparsa delle farfalle del rodilegno giallo ( Zeuzera Pyrina); dalle trappole sessuali posizionate in aprile per la cattura massale, si possono trarre indicazioni sui voli degli adulti. Le trappole in numero di almeno 8 10 per ettaro di uliveto, devono essere disposte in modo da coprire l intera superficie; devono essere posizionate nella parte alta ed all esterno della chiome dell olivo, in modo che l azione attrattiva dell ormone sia presente su tutta la superficie; occorre sostituire l erogatore di feromone ogni giorni e procedere a svuotare periodicamente le trappole dagli adulti catturati. L azione delle trappole è quella di attirare i maschi del rodilegno giallo che rimangono catturati all interno; si impedisce così l accoppiamento e la fecondazione delle uova e nel tempo si riduce la popolazione del parassita. Altro parassita che può destare una certa preoccupazione tra gli olivicoltori è l infestazione di Cotonello dell ulivo, riconoscibile per la produzione di abbondante secrezione biancastre e vischiose che avvolgono i rametti ed i boccioli fiorali, che sostituiscono un buon substrato per lo sviluppo della fumaggine che imbratta e annerisce la vegetazione. Comunque tale parassita non desta alcuna preoccupazione, infatti i danni che provoca sono trascurabili sia perché la perdita dei boccioli fiorali o delle giovani olive è compensata dal notevole numero di fiori che la pianta produce, sia perché ha diversi predatori naturali che ne contengono lo sviluppo.
3 S E Z II O N E A G R O N O M II C A CONCIMAZIONE FOGLIARE, COME E QUANDO EFFETTUARLA Questa pratica agronomica non deve essere considerata come alternativa alla annuale concimazione al terreno, che deve essere eseguita nei tempi e nei modi più opportuni, ma come metodo per esaltare il comportamento produttivo di piante che si trovano già in buone condizioni nutritive. In pratica i trattamenti fogliari con macro e microelementi ( azoto, fosforo, potassio, boro, manganese, zinco, magnesio, etc.), sono consigliati all emissione delle mignole e vanno ripetuti ogni 20 giorni fino all indurimento del nocciolo (metà luglio). I trattamenti fogliari vanno comunque evitati in corrispondenza della apertura dei fiori e sono consigliati anche durante il restante periodo estivo per gli scopi sopracitati, ma anche per apportare azoto in piante in difficoltà di approvvigionamento per la carenza di acqua, utilizzando urea zootecnica all 1%. Mentre per combattere la microcarenza di boro, elemento determinante per la buona germinabilità del polline di questa specie e per la durata in vita dell ovocellula che darà luogo al frutto; è necessario effettuare una irrorazione alla chioma, all inizio della mignolatura, con un prodotto a base di boro ( per esempio,borofar, Solubor,Libribor), rispettando scrupolosamente le dosi indicate in etichetta. Il quantitativo di acqua da utilizzare deve assicurare la totale copertura del fogliame, compresa la pagina inferiore delle foglie, senza dar luogo a percolamento. Per questo gli atomizzatori a spalla o al trattore assicurano una migliore distribuzione ed il contenimento dei consumi di acqua e di prodotto. Il problema della fertilizzazione risiede nel costo della distribuzione, tranne quando si abbina a trattamenti per la difesa fitosanitaria. Z o n a C TT 1 S o tt tt o z o n a 1 (( R a n d a z z o,, M a n i a c e,, M a l e tt tt o,, B rr o n tt e,, A d rr a n o )) F a ss e ff e n o l o g i c a (( R i p rr e ss a v e g e tt a tt i v a )) Z o n a C TT 1 S o tt tt o z o n a 2 (( B i a n c a v i l l a,, S.. M.. D i LL i c o d i a,, B e l p a ss ss o,, R a g a l n a )) F a ss e ff e n o l o g i c a (( rr i p rr e ss a v e g a tt a tt i v a ))
4 Z o n a C TT 1 S o tt tt o z o n a 4 (( LL i n g u a g l o ss ss a,, C a ss tt i g l i o n e d i S..,, P i e d i m o n tt e E tt n e o Z a ff ff e rr a n a,, M i l o,, S.. A l ff i o,, S.. V e n e rr i n a,, M a ss c a l i,, F i u m e ff rr e d d o,, C a l a tt a b i a n o )) F a ss e ff e n o l o g i c a (( rr i p rr e ss a v e g a tt a tt i v a )). CT 2 Sottozona 3 (area Calatina, Grammichele,Vizzini, Caltagirone, Licodia Eubea, Militello V.C., Scordia) Z o n a C TT 2 S o tt tt o z o n a 4 (( a rr e a C a l a tt i n a,, M i n e o,, R a m a c c a,, P a q l a g o n i a ))
5 Z o n a S R 1 S o tt tt o z o n a 1 (( B u c c h e rr i,, B u ss c e m i,, C a ss ss a rr o,, F e rr l a )) Z o n a S R 1 S o tt tt o z o n a 2 (( P a l a z z o l o A c rr e i d e,, S o rr tt i n o ;; F l o rr i d i a,, S i rr a c u ss a,, N o tt o,, S o l a rr i n o,, C a n i c a tt tt i n i B a g n i )) Z o n a S R 1 S o tt tt o z o n a 3 (( R o ss o l i n i,, N o tt o,, P a c h i n o,, II ss p i c a )) o n a R G 1 S o tt tt o z o n a 2 (( C h i a rr a m e n tt e G u l ff i,, M o n tt e rr o ss ss o A l m o,, G i a rr rr a tt a n a )) Z o n a R G 1 S o tt tt o z o n a 3 (( R a g u ss a,, S c i c l i,, C o m i ss o,, A c a tt e,, V i tt tt o rr i a,, M o d i c a ))
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