BOLLETTINO FITOSANITARIO E DI INFORMAZIONE

Transcript

1 AJPROL - SOC. COOP. AGRICOLA DEI PRODUTTORI OLIVICOLI SS Appia al km STATTE (TA) FINANZIATO CON IL CONTRIBUITO DELLA COMUNITÀ EUROPEA E DELL ITALIA REG. UE 1308/2013 E REG. UE 611/615/2014 Reg. ue n. 1308/2013 e reg. Ue 611/615/2014 MISURA 2: Miglioramento dell impatto ambientale dell oleicoltura ATTIVITA 2C) DIMOSTRAZIONE PRATICA DI TECNICHE ALTERNATIVE ALL IMPIEGO DI PRODOTTI CHIMICI PER LA LOTTA ALLAMOSCA DELL OLIVO, NONCHE PROGETTI DI OSSERVAZIONE DELL ANDAMENTO STAGIONALE. CAMPAGNA FINANZIATA CON IL CONTRIBUTO DELLA COMUNITA EUROPEA E DELL ITALIA I ANNUALITA BOLLETTINO FITOSANITARIO E DI INFORMAZIONE A CURA DEGLI UFFICI TECNICI DEL CONSORZIO DI TUTELA DELLA MURGIA TARANTINA E DELL AJPROL. BOLLETTINO FITOSANITARIO E DI INFORMAZIONE N 6 DEL Pagina 1

2 SUPERVISOR DOTT. AGR. ARMANDO FONSECA STAFF TECNICO Dott. Agr. DAVERSA GIUSEPPA (Cell ) Coordinatrice Staff Tecnico Dott. Agr. RICCI DANIELE (Cell ) Per. Agr. RUBINO MICHELE (Cell ) Per. Agr. SCIALPI COSIMO (Cell ) Per. Agr. DE BIASI ARCANGELO (Cell ) Per. Agr. RODIO TOMMASO (Cell ) Le attuali condizioni climatiche caratterizzate da temperature molto elevate scongiurano il rischio di attacchi di mosca. Si consiglia comunque di continuare ad effettuare il monitoraggio dell insetto. Contro la mosca delle olive, oltre al caolino quale repellente e barriera meccanica alle ovo-deposizioni della femmina del dittero e meglio dettagliato nel precedente bollettino, è possibile utilizzare le seguenti tecniche: Attract and Kill (si consiglia di adottare tale controllo preventivo con la stretta collaborazione dei Tecnici) Esche proteiche avvelenate (sono autorizzati al massimo 5 interventi). BOLLETTINO FITOSANITARIO E DI INFORMAZIONE N 6 DEL Pagina 2

3 Zone Olivicole Omogenee di Monitoraggio ZONA OMOGENEA 1 Zone collinari della provincia di Taranto Comuni: Crispiano, Laterza, Mottola, Martina Franca, Castellaneta zona murge, Ginosa zona murge. ZONA OMOGENEA 2 Zone pianeggianti della provincia di Taranto Escluso la fascia jonica. Comuni: Avetrana, Carosino, Faggiano, Fragagnano, Grottaglie, Leporano, Lizzano, Manduria, Maruggio, Monteiasi, Montemesola, Monteparano, Palagianello, Palagiano, Pulsano, Roccaforzata, San Giorgio Ionico, San Marzano di San Giuseppe, Sava, Torricella, Massafra, Statte, Taranto. ZONA OMOGENEA 3 Fascia jonica Comuni della 1 e 2 zona omogenea entro 7 Km di distanza dalla costa jonica. BOLLETTINO FITOSANITARIO E DI INFORMAZIONE N 6 DEL Pagina 3

4 STADIO FENOLOGICO: Indurimento del nocciolo INDICAZIONI TECNICHE DI DIFESA INTEGRATA La difesa integrata prevede: 1. Uso di tecniche integrative (mezzi agronomici, genetici, igienici, impiego di organismi utili); 2. Monitoraggio, previsione e allertamenti; 3. Soglie di intervento territoriali; 4. Priorità ove possibile a mezzi biologici, fisici; 5. P.A. selettivi e a minor rischio possibile; 6. Dosi ridotte, ridotto n di trattamenti per limitare l insorgenza di resistenze; 7. Diversificazione delle s.a. per limitare l insorgenza di resistenze (diverso meccanismo d azione); 8. Verifica del grado di successo delle strategie impiegate. BOLLETTINO FITOSANITARIO E DI INFORMAZIONE N 6 DEL Pagina 4

5 PARASSITA Tignola delle olive (Prays oleae) ZONA OMOGENEA 1 Il numero di adulti presenti sulle trappole è in fortissimo calo. Si ritiene inutile effettuare interventi fitosanitari visto che è ormai quasi terminata la fase di indurimento del nocciolo. ZONA OMOGENEA 2 Il numero di adulti presenti sulle trappole è in fortissimo calo. Si ritiene inutile effettuare interventi fitosanitari visto che è ormai quasi terminata la fase di indurimento del nocciolo. ZONA OMOGENEA 3 Il numero di adulti presenti sulle trappole è in fortissimo calo. Si ritiene inutile effettuare interventi fitosanitari visto che è ormai quasi terminata la fase di indurimento del nocciolo. DIFESA INTEGRATA Nessuna indicazione. Mosca delle olive (Bactrocera oleae) Il numero degli adulti catturati nelle trappole, a causa delle elevate temperature, è molto basso, attestandosi su una media di 1-2 individui/trappola. Dal monitoraggio delle olivine, comunque si evince che siamo ancora molto distanti dal raggiungimento della soglia di intervento. Inoltre, il caldo intenso previsto per i prossimi giorni non lascia intravedere rischi di ulteriori infestazioni Il numero degli adulti catturati nelle trappole, a causa delle elevate temperature, è molto basso, attestandosi su una media di 1-2 individui/trappola. Dal monitoraggio delle olivine, comunque si evince che siamo ancora molto distanti dal raggiungimento della soglia di intervento. Inoltre, il caldo intenso previsto per i prossimi giorni non lascia intravedere rischi di ulteriori infestazioni Il numero degli adulti catturati nelle trappole, a causa delle elevate temperature, è molto basso, attestandosi su una media di 1-2 individui/trappola. Dal monitoraggio delle olivine, comunque si evince che siamo ancora molto distanti dal raggiungimento della soglia di intervento. Inoltre, il caldo intenso previsto per i prossimi giorni non lascia intravedere rischi di ulteriori infestazioni Per le olive da mensa l intervento deve essere tempestivo alla presenza delle prime ovo deposizioni. Le linee guida di difesa integrata consigliano: Esche proteiche avvelenate (sono autorizzati al max 5 interventi) con: -Dimetoato, -Spinosad (fare applicazioni con specifica esca pronta all'uso (al massimo 8 interventi all anno). Trattamento a tutta chioma (Sono autorizzati al massimo 2 interventi per la difesa curativa - controllo delle larve) con: Dimetoato e Fosmet: (entrambi al massimo 2 interventi all anno indipendentemente dall avversità); Imidacloprid: Al massimo 1 intervento l anno. Caolino BOLLETTINO FITOSANITARIO E DI INFORMAZIONE N 6 DEL Pagina 5

6 Margaronia (Palpita unionalis) Sono state riscontrate delle tipiche rosure sugli apici vegetativi. Si presta particolare attenzione agli impianti giovani dove la presenza del lepidottero può causare danni economici di rilievo. Sono state riscontrate delle tipiche rosure sugli apici vegetativi. Si presta particolare attenzione agli impianti giovani dove la presenza del lepidottero può causare danni economici di rilievo. Sono state riscontrate delle tipiche rosure sugli apici vegetativi. Si presta particolare attenzione agli impianti giovani dove la presenza del lepidottero può causare danni economici di rilievo. Si consiglia di trattare solo negli impianti giovani in presenza dei primi stadi larvali. Eccezionalmente è consigliabile l intervento sulle piante adulte in piena produzione a seguito di accertato e consistente attacco. Prodotti consigliati: Bacillus thuringensis contro gli stadi giovanili (larve). Occhio di pavone (Spilocaea oleagina) hanno determinato una recrudescenza della malattia che è responsabile della caduta delle foglie di questi giorni. INTERVENTI AGRONOMICI Aerazione della chioma, concimazioni equilibrate. INTERVENTI CHIMICI 1-Nelle zone e per le cultivar suscettibili alle infezioni: un trattamento prima del risveglio vegetativo, un secondo trattamento alla formazione del 3-4 nodo fogliare (circa a metà dello sviluppo vegetativo). Eseguire la diagnosi precoce in luglio e agosto per verificare la presenza di nuove infezioni non ancora evidenti. In caso di esito positivo attendere la comparsa delle macchie sulle foglie (settembre) ed effettuare un terzo trattamento. 2. Nelle zone e per le cultivar poco suscettibili alle infezioni: Trattare alla formazione del 3-4 nodo fogliare; Procedere successivamente come nel caso precedente. Prodotti consigliati: Composti rameici e la Dodina (max un trattamento l anno) BOLLETTINO FITOSANITARIO E DI INFORMAZIONE N 6 DEL Pagina 6

7 Cercospora (Microcentrospora cladosporoides) hanno determinato una recrudescenza della malattia che è responsabile della caduta delle foglie di questi giorni. Si consigliano gli stessi interventi agronomici e chimici utilizzati per l occhio di pavone. Rodilegno giallo (Zeuzera pyrina) I danni causati dal rodilegno giallo sono notevoli, soprattutto su piante giovani, dato che le gallerie larvali causano deperimenti vegetativi e diminuiscono la resistenza meccanica della pianta esponendola a rischi di rotture I danni causati dal rodilegno giallo sono notevoli, soprattutto su piante giovani, dato che le gallerie larvali causano deperimenti vegetativi e diminuiscono la resistenza meccanica della pianta esponendola a rischi di rotture I danni causati dal rodilegno giallo sono notevoli, soprattutto su piante giovani, dato che le gallerie larvali causano deperimenti vegetativi e diminuiscono la resistenza meccanica della pianta esponendola a rischi di rotture INTERVENTI AGRONOMICI Durante la potatura eliminare e bruciare le parti infestate. In questo periodo, in presenza di nuovi attacchi, si consiglia di seguire lo sfarfallamento a mezzo di trappole a feromoni e di controllare sui rami la formazione delle gallerie. In caso di galleria appena iniziata, utilizzare un fil di ferro. INTERVENTI BIOTECNICI Utilizzare trappole a feromoni per la cattura massale posizionando mediamente 10 trappole/ha. Impiego del metodo della confusione sessuale utilizzando diffusori/ha. BOLLETTINO FITOSANITARIO E DI INFORMAZIONE N 6 DEL Pagina 7

8 Lebbra (Colletotrichum gloeosporioides). hanno determinato una recrudescenza della malattia che è responsabile della caduta delle foglie di questi giorni. INTERVENTI AGRONOMICI Effettuare operazioni di rimonda e di arieggiamento della chioma. INTERVENTI CHIMICI Nelle zone più infette si consiglia di effettuare interventi mirati sin dal mese Giugno e nella fase di invaiatura in caso di condizioni favorevoli allo sviluppo della malattia. Si possono utilizzare composti rameici (risultano validi i trattamenti effettuati contro l occhio di pavone) o Piraclostrobin (massimo 1 intervento all anno, da effettuare entro luglio). Le informazioni relative alle percentuali di infestazione e di infezione riscontrate e le tecniche di difesa integrata da mettere in atto, si riferiscono esclusivamente alle aziende olivicole monitorate direttamente dai tecnici convenzionati. Per tutte le altre aziende del territorio dette informazioni valgono solo a titolo informativo; prima di procedere con i trattamenti indicati bisogna verificarne l effettiva necessità nel proprio oliveto procedendo con campionamenti ed analisi. BOLLETTINO FITOSANITARIO E DI INFORMAZIONE N 6 DEL Pagina 8