3 L incontro domanda - offerta di laureati

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1 3 L incontro domanda - offerta di laureati 3.1 Cautele nell interpretazione Come già lo scorso anno, occorre tenere in considerazione alcuni limiti dell analisi compiuta che, altrimenti, ne renderebbero fuorviante l interpretazione. Si tratta di limiti che di volta in volta possono determinare una sovrastima o al contrario una sottostima dei flussi di offerta e di domanda e che impongono una grande cautela nella lettura dei dati. In particolare, vanno evidenziati i seguenti elementi di attenzione: La definizione di un confine regionale è chiaramente un limite: da una parte il sistema economico lombardo, per il suo ruolo trainante nel terziario avanzato e nei settori ad alta tecnologia, richiama anche laureati provenienti dalle aree extra-lombarde; dall altro lato una quota non irrilevante dei laureati in Lombardia (20,4%) proviene da altre regioni e potrebbe cercare un occupazione in altre regioni italiane o estere. In particolare, alcune lauree potrebbero trovare interessanti opportunità lavorative all estero. La rilevazione della domanda esclude per il settore privato l agricoltura e per il settore pubblico la difesa: ciò rende non attendibile il confronto domanda-offerta negli indirizzi agrari e in quelli difesa e sicurezza. Non sempre è possibile distinguere in maniera netta tra gruppi di lauree tra loro differenti: è spesso possibile che ci sia una certa sostituibilità, soprattutto tra lauree contigue. I dati sulla domanda del settore privato sono relativi alla domanda complessiva, al lordo di eventuali fuoriuscite che, d altra parte, anche se fossero conosciute, non potrebbero essere detratte interamente dal dato di domanda lordo. Infatti occorrerebbe considerare solo i fuoriusciti che rimangono nel mercato del lavoro, escludendo coloro che ne escono definitivamente, quali i pensionati. Questo rappresenta, pertanto, un elemento di sovrastima. La domanda si riferisce non solo a neo-laureati ma anche a laureati con esperienza in un ruolo o in un settore. Elemento che appare di sovrastima anche se, probabilmente, è nella realtà ininfluente, poiché l inserimento di un laureato con esperienza, che viene quindi sottratto ad un altra organizzazione, determinerà una domanda di sostituzione che, in ultima analisi, coinvolgerà con buona probabilità un neo laureato. La domanda di collaboratori, quantitativamente rilevante per il settore privato, potrebbe riferirsi a collaborazioni non esclusive, soprattutto in considerazione del fatto che proviene in larga misura da piccole imprese. Lo stesso collaboratore potrebbe, cioè, essere impegnato con più di un impresa contemporaneamente o prestare più collaborazioni nel corso di un anno. Tanto più tali fenomeni sono diffusi, tanto maggiore sarà la sovrastima della domanda. 151

2 Per questo motivo in tutte le tavole di confronto la domanda di collaboratori sarà sempre tenuta distinta rispetto alla domanda di lavoro dipendente. I dati sulla domanda da parte del settore privato sono dati sulle richieste, non sugli effettivi inserimenti. Le lauree richieste rispondono ai desiderata delle imprese, ma è naturale che poi la domanda effettiva nasca dall incrocio con le possibilità reali dell offerta e che, quindi, si creino delle opportunità per lauree che in prima battuta non sono richieste, come evidenzia la successiva analisi sperimentale effettuata sui dati reali degli inserimenti in provincia di Milano. I dati sulla domanda da parte del settore pubblico sono senz altro sottostimati per quanto concerne i rapporti di collaborazione, sia perché i diversi Enti pubblici intervistati non erano spesso in grado di fornirci indicazioni sui lavoratori non dipendenti (in quanto la loro gestione spesso non fa capo all ufficio del personale), sia perché abbiamo talvolta verificato una certa reticenza a fornire informazioni su una tipologia di forme contrattuali il cui utilizzo è sempre più discusso ed oggetto di provvedimenti mirati a contrastarlo. Esiste una domanda del settore privato quantitativamente rilevante (2.336 laureati, pari al 7,7% del totale) che non definisce l indirizzo di laurea richiesto. Ciò significa che ci sono maggiori spazi di collocazione anche per le lauree meno richieste. D altra parte, come abbiamo evidenziato per alcuni dei settori della Pubblica Amministrazione e per l Associazionismo, spesso i laureati inseriti occupano posizioni in cui la laurea non è richiesta. Ciò accade soprattutto per chi ha seguito un indirizzo di laurea poco spendibile. Al netto di queste situazioni, per tali lauree il mismatch domanda-offerta sarebbe ancora più ampio. 152

3 3.2 Il confronto complessivo ex ante domanda-offerta in Lombardia I dati confermano un elevata domanda complessiva di laureati nella Regione Lombardia, in cui l insieme del sistema privato, del pubblico e dell Associazionismo (con l esclusione del settore agricolo e della difesa) nel complesso richiede laureati. La domanda risulta inferiore di unità rispetto allo scorso anno (quando era pari a unità), ma non è corretto effettuare confronti, in quanto il sistema di rilevazione è ancora in fase di assestamento ed ha subito quest anno importanti aggiustamenti. Nel settore privato, in cui è concentrata quasi l intera riduzione, sono stati utilizzati dati medi , ma la domanda sarebbe stata significativamente superiore considerando il solo 2007 (anno ad alta domanda di laureati, come d altra parte il ). Nel settore pubblico (complessivamente stabile) ci sono stati aggiustamenti soprattutto con riferimento alle Università (sono stati inclusi Atenei che lo scorso anno non avevano potuto fornire i dati, ma dal computo dei nuovi inserimenti sono stati esclusi i laureati inseriti in sostituzione di personale trasferito) e alle associazioni (è stato ridefinito l universo e utilizzato un criterio di campionamento più efficace). Si può, tuttavia, rilevare una significativa crescita del contributo occupazionale dell istruzione, e una riduzione della sanità e dell insieme degli enti pubblici (enti locali e altri enti pubblici). Su laureati richiesti, (il 30,6%) si riferiscono a figure da inserire come collaboratori esterni (sulla base dei dati Excelsior il peso dei collaboratori si riduce significativamente rispetto a quanto rilevato lo scorso anno) e come dipendenti, di cui circa la metà con rapporti a tempo indeterminato. L offerta universitaria lombarda è stata stimata in unità ed è quantitativamente coerente con la domanda, se si includono anche i rapporti a termine e di collaborazione autonoma, che tuttavia potrebbero riferirsi ad attività non esclusive oltre che temporanee 34. Il confronto domanda-offerta, effettuato per gruppi disciplinari nelle due tavole successive (con riferimento alle due stime dell offerta: una complessiva e una escludente i laureati più anziani ) è in genere coerente con quanto emerso nell analisi dei dati Nel 2005 la domanda complessiva di laureati sulla base della rilevazione Excelsior era pari a , nel 2006 a , nel 2007 a ; il dato utilizzato quest anno è (media ), in meno rispetto allo scorso anno. 34 Va ricordato che i contratti temporanei (sia i rapporti di collaborazione sia i rapporti a tempo determinato) potrebbero essere brevi e non possono quindi essere computati come i rapporti dipendenti a tempo indeterminato (ad esempio la richiesta di due collaborazioni di sei mesi potrebbe essere stata computata il doppio di una richiesta di un laureato da inserire con contratto a tempo indeterminato). 153

4 Tavola 3-1 Confronto tra domanda e offerta di laureati in Lombardia (2006-7) Offerta domanda di cui dipendenti di cui TI Offerta/ domanda Offerta/ domanda dipendenti Indirizzo agrario, alimentare e zootecnico ,9 7,2 Indirizzo architettura, urbanistico e territoriale ,0 7,1 Indirizzo ingegneria civile e ambientale ,3 2,2 Indirizzo ingegneria elettronica e dell'informazione ,3 0,4 Ingegneria industriale ,6 0,8 Altri indirizzi di ingegneria ,9 1,5 Indirizzo chimico - farmaceutico ,5 0,6 Indirizzo scientifico matematico e fisico ,6 0,9 Indirizzo bio biotecnologico ,1 2,1 Indirizzo geologico ,6 4,3 Indirizzo economico ,5 0,7 Indirizzo statistico ,3 0,5 Indirizzo giuridico ,3 3,2 Indirizzo politico-sociale ,5 10,7 Indirizzo psicologico ,3 2,1 Indirizzo insegnamento e formazione ,5 0,7 Indirizzo letterario, filosofico, storico e artistico ,0 2,0 Indirizzo linguistico ,6 2,5 Indirizzo medico e odontoiatrico ,1 1,2 Indirizzo difesa e sicurezza ,0 67,0 Indirizzo sanitario e paramedico ,8 0,9 Indirizzo scienze motorie ,6 6,2 Laurea non specificata ,1 0,2 Totale ,8 1,1 Tutti i dati sono arrotondati, quindi i totali possono non corrispondere Fonte: Specula Lombardia, rilevazioni e elaborazioni Area Ricerca Formaper su dati Specula e Excelsior 154

5 Tavola 3-2 Confronto tra domanda (2006-7) e offerta di laureati in Lombardia (2006) con l offerta stimata escludendo i laureati anziani (triennali > 30 anni, specialistici > 32 anni e laureati a ciclo unico > 33 anni) Offerta domanda di cui dipendenti di cui TI Offerta/ domanda Offerta/ domanda dipendenti Indirizzo agrario, alimentare e zootecnico ,7 6,6 Indirizzo architettura, urbanistico e territoriale ,8 6,6 Indirizzo ingegneria civile e ambientale ,2 2,1 Indirizzo ingegneria elettronica e dell'informazione ,3 0,4 Ingegneria industriale ,5 0,7 Altri indirizzi di ingegneria ,9 1,5 Indirizzo chimico - farmaceutico ,4 0,5 Indirizzo scientifico matematico e fisico ,6 0,8 Indirizzo bio biotecnologico ,1 2,0 Indirizzo geologico ,2 3,7 Indirizzo economico ,5 0,6 Indirizzo statistico ,3 0,4 Indirizzo giuridico ,0 2,8 Indirizzo politico-sociale ,0 9,7 Indirizzo psicologico ,2 1,9 Indirizzo insegnamento e formazione ,4 0,5 Indirizzo letterario, filosofico, storico e artistico ,9 1,8 Indirizzo linguistico ,5 2,3 Indirizzo medico e odontoiatrico ,0 1,1 Indirizzo sanitario e paramedico ,6 0,6 Indirizzo scienze motorie ,5 5,8 Laurea non specificata ,2 0,3 Totale ,7 1,0 Tutti i dati sono arrotondati, quindi i totali possono non corrispondere Fonte: Specula Lombardia, rilevazioni e elaborazioni Area Ricerca Formaper su dati Specula e Excelsior Rispetto allo scorso anno è confermata la carenza di laureati per: la maggior parte degli indirizzi ingegneristici, soprattutto ingegneria elettronica e dell informazione (oltre laureati e richieste: ne mancano circa 2.900) e ingegneria industriale (1.300 laureati e richieste: ne mancano un migliaio); le richieste provengono quasi esclusivamente dal settore privato e in particolare dall industria meccanica, dal terziario avanzato alle imprese e dall informatica; le lauree economiche: la domanda è di laureati, più che doppia rispetto all offerta, distribuita trasversalmente un po in tutte le attività manifatturiere e terziarie, rafforzata nel periodo in esame da un picco nelle richieste proveniente dal credito, settore che ha recentemente attraversato una fase di intensa riorganizzazione; chimica-farmaceutica: la domanda è laureati (anche qui doppia rispetto all offerta), concentrata nel settore chimico farmaceutico e nel commercio; lauree sanitarie paramediche: la domanda è di quasi laureati equamente distribuiti tra la sanità pubblica e privata; l offerta è alquanto diversa considerando le due stime ed è compresa tra i e i 2.500; 155

6 156 La domanda e l offerta di laureati in Lombardia aggiornamento 2006/2007 Giugno 2008 statistica: la domanda di 420 statistici (circa il triplo dell offerta) ha interessato in gran parte il settore privato, ma è da evidenziare che il 21% delle richieste è venuto dagli enti locali; insegnamento e formazione (domanda di 3.700, in grandissima parte concentrata sui laureati in scienza della formazione primaria e legata al ricambio generazionale nell istruzione pubblica; l offerta è compresa tra i e i 2.000); scientifico-matematico: domanda di 1.500, offerta intorno ai 900. I principali settori di inserimento lavorativo dovrebbero essere l istruzione e l informatica. Non è avvalorata, invece, l indicazione di una carenza di medici (a fronte di un offerta sostanzialmente stabile si è infatti registrata una fortissima contrazione della domanda nella sanità pubblica), né di laureati in ingegneria civile (la domanda è crollata, soprattutto con riferimento agli studi professionali, probabilmente trascinata dai primi segnali di crisi dell edilizia), settori in cui tuttavia il rapporto domanda-offerta resta complessivamente equilibrato. E anche confermata l indicazione di un offerta equilibrata rispetto alla domanda per le lauree in lettere e altre discipline umanistiche, e del fatto che le relative possibilità di inserimento lavorativo non riguardano solo l istruzione pubblica e privata, ma anche i servizi avanzati alle imprese e l editoria, anche se quasi esclusivamente con tipologie di contratti a termine. Per psicologia la domanda si è significativamente ridotta rispetto allo scorso anno: è in esaurimento l effetto crescita legato alla costituzione dei nuovi centri per l impiego, in parte compensato da una maggiore domanda nel settore socio sanitario. Sul fronte opposto risultano ribadite tutte le situazioni di eccesso di offerta emerse con la scorsa indagine: lauree politico-sociali: a 672 richieste corrisponde un offerta di laureati; il basso contributo del settore privato non è compensato da un settore pubblico e associativo poco dinamico occupazionalmente; giurisprudenza: oltre laureati con una domanda inferiore a 1.000, a causa del limitatissimo contributo occupazionale della Giustizia e della saturazione delle attività legate alla libera professione; architettura: anche qui laureati con una domanda sui 1.100; agraria: offerta doppia rispetto alla domanda, che tuttavia è indubbiamente sottostimata, perché la rilevazione copre solo parzialmente il settore agricolo; scienze motorie: offerta intorno ai 400, domanda di 250, proveniente in maggioranza dai servizi ricreativi; geologiche: domanda di 120, offerta più che doppia, ma si tratta di un settore in cui molti spazi lavorativi sono legati alla libera professione, solo parzialmente rilevati dall indagine excelsior; linguistiche: domanda di 1200 (proveniente soprattutto dall istruzione), offerta

7 3.3 Un confronto sperimentale su dati ex post L analisi precedente ha consentito di far emergere le tipologie di laurea più richieste dalle imprese, ma nella realtà anche profili meno richiesti possono garantire un occupazione perché ci sono importanti processi di adattamento del mercato e perchè l occupabilità dipende anche da abilità, competenze e altri fattori non legati al curriculum universitario. Per valutare le possibilità occupazionali reali dei diversi indirizzi di laurea, la banca dati Specula Lombardia con i dati sui laureati del 2006 e sugli iscritti all anno accademico è stata sperimentalmente messa a confronto con altre due banche dati, rispettivamente: 1) La banca dati Infocamere, sulle imprese attive in Lombardia, per individuare i laureati e studenti imprenditori, ovvero titolari di quote e cariche imprenditoriali in un impresa lombarda; 2) La banca dati dell Osservatorio Mercato del Lavoro della Provincia di Milano, che registra gli avviamenti al lavoro. Questa sperimentazione consente inoltre di focalizzare l attenzione sui nuovi laureati e non sui nuovi inserimenti di laureati, come nell analisi precedente. 157

8 3.3.1 Studenti e laureati imprenditori I dati sugli studenti e laureati sono stati collegati con i dati sugli imprenditori, rilevabili dagli archivi sulle imprese al Complessivamente, risultano titolari di una quota e/o di una carica imprenditoriale ben iscritti al sistema universitario lombardo all anno accademico 2006/7, pari al 3,9% della popolazione universitaria. Tavola 3-3 Iscritti e laureati soci o amministratori di imprese lombarde per Università di provenienza Imprenditori o soci % su popolazione universitaria iscritti laureati iscritti laureati Università 2006/ / Bicocca ,3 3,4 Statale ,9 4,1 Cattolica ,2 5,2 Politecnico ,7 4,5 Iulm ,4 4,7 Bocconi ,2 4,2 Pavia ,3 Bergamo ,6 4 Brescia ,1 4,3 Liuc ,4 11,1 Insubria ,7 4,4 Totale ,9 4,3 Fonte: Specula Lombardia, rilevazioni e elaborazioni Area Ricerca Formaper su dati Infocamere-Formaper I laureati imprenditori sono invece e pesano sul totale laureati il 4,3%, percentuale solo di poco superiore, indicando che raramente c è una consequenzialità diretta tra conseguimento della laurea e scelta imprenditoriale, ma che molto spesso si tratta di posizioni legate alla famiglia oppure la scelta universitaria è successiva a quella imprenditoriale (il 62,7% degli studenti imprenditori ha più di 25 anni e il 32,4% ha più di 30 anni; tra i laureati tali percentuali sono rispettivamente il 52,1% e il 24,4%). 158

9 Tavola 3-4 Iscritti e laureati soci o amministratori di imprese lombarde per età N % iscritti laureati iscritti laureati Età 2005/6 2006/ /6 2006/ ,0 0, ,8 1, ,3 1, ,9 2,2 2, ,5 2,9 2, ,1 3,4 3, ,8 4,1 3, ,4 4,5 4, ,1 5,3 4, ,1 5,6 5, ,3 5,7 5, ,6 6,4 6, ,8 7,3 6, ,9 8,7 5, ,7 11,1 8,2 > ,2 12,5 10,5 Totale ,6 3,9 4,3 Fonte: Specula Lombardia, rilevazioni e elaborazioni Area Ricerca Formaper su dati Infocamere-Formaper Il peso degli imprenditori è un po più elevato se si rapportano agli studenti e laureati residenti in Lombardia: 4,7% sugli iscritti e 5,2% sui laureati, con punte del 14,3% tra i laureati della LIUC (e 12,5% tra gli iscritti) e del 9,3% tra i laureati Bocconi (7,8% tra gli iscritti). Tavola 3-5 Iscritti e laureati residenti in Lombardia soci o amministratori di imprese lombarde, per Università N % iscritti laureati iscritti laureati Università 2006/ / Bicocca ,6 3,8 Statale ,5 4,7 Cattolica Politecnico ,7 5,7 Iulm ,7 7 Bocconi ,8 9,3 Pavia ,5 4,6 Bergamo ,7 4,5 Brescia ,3 4,5 Liuc ,5 14,3 Insubria ,6 Totale ,7 5,2 Fonte: Specula Lombardia, rilevazioni e elaborazioni Area Ricerca Formaper su dati Infocamere-Formaper 159

10 Infine, la presenza di imprenditori è più rilevante tra i laureati in indirizzi utili per acquisire competenze di tipo gestionale (economia, ingegneria gestionale, discipline giuridiche) o funzionali ad operare in specifici settori (architettura, agraria). Tavola 3-6 Iscritti e laureati soci o amministratori di imprese lombarde, per indirizzo di laurea laureati Iscritti % laureati % iscritti /7 Agrario, alimentare, zootecnico ,6 5,4 Altri indirizzi di ingegneria ,3 2,7 Architettura urbanistica, territoriale ,1 5,6 Bio-biotecnologico ,1 2,4 Chimico, farmaceutico ,1 4,0 Difesa e sicurezza Economico ,7 6,3 Geologico ,9 3,7 Giuridico ,9 6,3 Ingegneria civile e ambientale ,1 5,2 Ingegneria elettronica e dell'informazione ,0 4,4 Ingegneria gestionale ,1 5,3 Ingegneria industriale ,7 4,2 Insegnamento e formazione ,6 3,4 Laurea non specificata Letterario, filosofico, storico e artistico ,3 4,4 Linguistico ,5 2,9 Medico e odontoiatrico ,6 4,9 Politico sociale ,2 4,9 Psicologico ,4 4,4 Sanitario e paramedico ,3 2,2 Scientifico e matematico ,6 4,0 Scienze motorie ,3 2,6 Silsis ,1 4,4 Statistico ,6 2,4 Totale ,2 4,7 Fonte: Specula Lombardia, rilevazioni e elaborazioni Area Ricerca Formaper su dati Infocamere-Formaper 160

11 3.3.2 Il confronto sperimentale con i dati sugli avviamenti al lavoro in Provincia di Milano La collaborazione sviluppata tra Formaper e l Osservatorio Mercato del Lavoro (OML) della Provincia di Milano volta a sperimentare forme avanzate di integrazione tra le rispettive banche dati, ha di recente condotto a testare alcune elaborazioni pilota. Grazie al lavoro congiunto si è così potuto mettere a confronto sperimentalmente i dati sui laureati 2006 con gli avviati al lavoro in provincia di Milano (inclusa l area confluita nella nuova provincia di Monza e Brianza). Le informazioni ricavabili dall OML riguardano tutte le tipologie di lavoro dipendente (a tempo indeterminato, a tempo determinato, apprendistato, intermittente.) e, a partire dal 2007, le collaborazioni a progetto e coordinate e continuative e i tirocini. Questi dati, in aggiunta a quelli ricavabili sugli imprenditori (che tuttavia non sono sugli avviamenti, ma sullo status di socio e amministratore di impresa) consentono di coprire una larga parte delle possibili opzioni occupazionali dei laureati. L integrazione tra le tre banche dati (Specula, OML, Registro Imprese) ci permette di approfondire i reali percorsi lavorativi dei laureati all interno del sistema economico milanese, sebbene non consenta di verificare che tutti i laureati siano occupati. Infatti: I dati dell OML evidenziano l avviamento di un rapporto di lavoro, ma non permettono di attestare lo stato occupazionale (sono dati di flusso e non di stock): da una parte l occupazione potrebbe essersi interrotta e d altra parte non evidenziano come occupato chi ha avviato il proprio rapporto di lavoro prima del periodo in esame (certamente non prima del 2000), anno di costituzione dell'oml della Provincia di Milano; Le informazioni raccolte dall OML sono fornite dalle imprese, in adempimento ad obblighi amministrativi e sono affidabili per la generalità del settore privato, ma non ancora per le cooperative, il settore pubblico e l associazionismo, perché spesso inadempienti; Naturalmente un laureato di Milano non necessariamente avvierà un rapporto di lavoro nella Provincia di Milano; Non siamo in grado di tracciare l avviamento di attività autonome che non richiedono l iscrizione al Registro Imprese (collaborazioni con partita iva, ma anche collaborazioni occasionali) e che sono frequenti nell ambito del lavoro professionale (ordinistico e non ordinistico). Si tratta tuttavia di un confronto importante, che consente una verifica dei dati emersi dal lavoro precedente, soprattutto con riferimento al settore privato, rispetto al quale la nostra analisi è più 161

12 debole poiché basata su dati campionari e di preventivo (sul fronte pubblico le rilevazioni, effettuate direttamente da noi, sono invece a consuntivo e, per i settori della Sanità, Giustizia e Istruzione, basate su dati dell universo e non campionari). I nuovi dati consentono inoltre di disporre di informazioni più dettagliate per corsi di studio e per settori di occupazione. La sperimentazione è avvenuta con due modalità alternative: a. La prima modalità (vedi paragrafo 3.3.3) si propone di rispondere al seguente quesito: quale è la domanda di nuovi laureati nella Provincia di Milano e quali sono le sue caratteristiche? La denuncia, alla Provincia di Milano, degli avviamenti di nuovi rapporti lavorativi, dovrebbe contenere anche l informazione sul titolo di studio, ma spesso ciò non accade e quindi non è stato sinora possibile conoscere le caratteristiche della reale domanda di laureati. Con la sperimentazione realizzata sono stati collegati i dati sui laureati lombardi nel 2006 con i dati sugli avviamenti al lavoro nel biennio , in modo da evidenziare la capacità dell economia provinciale milanese di creare occasioni occupazionali per i nuovi laureati. In questo modo si risponde in parte al bisogno, anche se non si riesce comunque a stimare integralmente la domanda. Non siamo infatti in grado di individuare tra gli occupati né i laureati provenienti da Università extra Lombardia, né i laureati lombardi nel 2007 che potrebbero aver avviato un rapporto lavorativo nel 2007 stesso; d altra parte, mancano dati sull avviamento di lavori autonomi professionali e non sempre sono denunciati gli avviamenti nella PA e nelle cooperative. Il numero di laureati lombardi del 2006 avviati al lavoro in Provincia di Milano è utilizzato come proxy della domanda di laureati, che da un lato fornisce un dato quantitativo che possiamo considerare di minimo della capacità della provincia di Milano di fornire occasioni occupazionali per giovani ad alta qualifica e che, dall altro lato, ci permette di conoscere le caratteristiche dei nuovi inseriti (in termini di genere, età, indirizzo di laurea..), le tipologie di rapporto di lavoro più utilizzate nell inserimento di laureati e i settori che assorbono più laureati. b. La seconda modalità si propone di rispondere a un altro quesito: quanti tra i laureati lombardi del 2006, con particolare attenzione a quelli di Milano, hanno avviato un attività lavorativa? (vedi paragrafo 3.3.4). Con questa seconda sperimentazione gli stessi dati sui laureati lombardi del 2006 sono stati collegati con tutta la banca dati OML della Provincia di Milano, che registra gli avviamenti a partire dal 2000, estraendo l ultima posizione occupazionale per ogni laureato. Sono così stati individuati coloro che hanno sperimentato almeno un esperienza lavorativa documentata nella provincia. Il confronto risulta più significativo con riferimento ai milanesi, che con maggiore probabilità cercano (ed hanno maggiori contatti per trovare) un occupazione nella provincia di 162

13 residenza, ma naturalmente non permette di verificare tutte le possibilità occupazionali in quanto molti di questi possono aver avviato un attività non denunciata (nella PA o in cooperative) o di lavoro autonomo professionale o fuori dalla provincia di Milano. La maggioranza degli avviamenti si riferisce al 2007, ma non si tratta necessariamente di nuovi avviamenti. Il dato del 2007 è particolarmente elevato perché include non solo tutti coloro che sono diventati lavorativamente attivi in tale anno, ma anche i rinnovi contrattuali (numerosissimi a causa della grande rilevanza dei contratti a termine), e perché per la prima volta rileva collaborazioni e tirocini. 3-1 Anno dell ultimo avviamento dei laureati lombardi del 2006 registrato dall OML della Provincia di Milano Fonte: Specula Lombardia, elaborazioni su dati OML Provincia di Milano e Specula Gli avviamenti di laureati nel in Provincia di Milano L incrocio è stato effettuato con tutti i laureati, inclusi coloro che stanno proseguendo gli studi. Su laureati lombardi, risultano aver avviato un rapporto di lavoro come dipendenti o collaboratori in Provincia di Milano nel , cui vanno aggiunti che hanno una posizione da amministratore o socio di un impresa milanese (329 hanno la doppia posizione di imprenditore e di dipendente o collaboratore). La domanda complessiva di nuovi laureati in Provincia di Milano (mettendo insieme posizioni da dipendenti, collaboratori e imprenditori) è stata perciò stimata in ( se escludiamo coloro che sono esclusivamente imprenditori). Come detto, è una stima necessariamente grossolana: da una parte i nuovi avviamenti possono 35 Per ogni laureato è stato computato solo l ultimo avviamento, nel caso in cui in contemporanea siano stati registrati più avviamenti, ognuno di essi è stato computato come quota in modo che complessivamente ad ogni laureato venisse associato un solo avviamento (es. 4 avviamenti per uno stesso laureato: ogni avviamento è stato computato 0,25) 163

14 interessare laureati che già lavoravano 36, dall altra parte in provincia di Milano sono certamente stati inseriti anche laureati extra lombardi o laureati del Schema 3-1 Una stima della domanda di laureati in provincia di Milano ( ) avvvii da dipendenti o collaboratori in Provincia di Milano (totale ) imprenditori e dipendenti/collaboratori in Provincia di Milano Imprenditori in Provincia di Milano (totale 1.091) TOTALE "DOMANDA" = Fonte: Specula Lombardia, elaborazioni su dati OML Provincia di Milano e Specula La domanda appare quantitativamente coerente con l offerta da noi stimata di nuovi laureati residenti in Provincia di Milano, che è pari a Tale dato è stato calcolato detraendo dal totale dei laureati residenti in Provincia di Milano (18.631) coloro che stanno ancora continuando a studiare 37. Se consideriamo che c è indubbiamente una sottostima degli avviamenti al lavoro nei settori della Pubblica Amministrazione e nelle attività delle cooperative, che non sono disponibili informazioni sugli avviamenti di attività autonome professionali, e che certamente molti avviamenti hanno riguardato laureati provenienti da Università extra Lombardia o da università lombarde nel 2007, si può confermare che la domanda provinciale di laureati è certamente superiore all offerta Gli imprenditori non sono necessariamente nuovi imprenditori, ma anche i contratti di dipendenza e collaborazione possono riferirsi a rinnovi, vista l elevatissima percentuale di contratti a termine, o a cambi di lavoro. 37 Per evitare duplicazioni (ovvero per evitare di computare lo stesso laureato più volte, al momento in cui consegue un titolo universitario di I II e III livello), in tutta la nostra analisi abbiamo assunto di stimare l offerta considerando nuovo entrante solo chi ha completato gli studi (in realtà molti laureati iniziano a lavorare mentre continuano gli studi, ma compensa coloro che stimiamo tra i ingressi, pur essendo già occupati). I così stimati si ridurrebbero a escludendo i laureati più anziani. 38 E anche vero che ci possono essere giovani milanesi che hanno conseguito una laurea fuori dalla Lombardia e che quindi anche l offerta è superiore a quella da noi stimata, tuttavia la sottostima della domanda è certamente più significativa. 164

15 Grafico 3-2 Laureati in Lombardia 2006 avviati in Provincia di Milano (dipendenti e collaboratori) : distribuzione per tipologie di rapporto lavorativo somministrazio ne 3,5% Lavoro intermittente altro 0,9% 1,8% Lavoro a tempo indeterminato 17,3% Lavoro a tempo determinato 29,6% Imprenditori 8,1% Contratto di inserimento 5,3% Cococo\ Cocopro 16,8% Tirocinio 7,7% apprendistato 8,9% Fonte: Specula Lombardia, elaborazioni su dati OML Provincia di Milano e Specula Considerando i nuovi inserimenti lavorativi, si osserva che il tradizionale rapporto da dipendente a tempo indeterminato interessa solo il 17,3% dei laureati (18,2% se consideriamo anche i laureati imprenditori che hanno una posizione da dipendente a tempo indeterminato). E questa una percentuale largamente inferiore a quella stimata nell analisi ex ante (35,7% in totale, 40,3% per il settore privato): d altra parte, essa poteva permettere di rilevare i nuovi inserimenti di laureati, che non necessariamente corrispondevano a neolaureati. Considerevole è il ricorso a contratti di avviamento al lavoro associati a interventi formativi: 8,9% apprendistato, 7,7% tirocinio e 5,3% contratto di inserimento per un complessivo 21,9%. Ma la maggioranza degli avviamenti avviene con altre modalità a termine che non prevedono per contratto interventi di formazione: il 29,6% con contratti a tempo determinato, il 16,8% con collaborazioni e il 6,2% distribuito tra somministrazione, lavoro intermittente etc. In particolare, il contratto a tempo determinato è, in assoluto, il più diffuso ed è utilizzato ampiamente sia nei settori in cui è rilevante la presenza pubblica (istruzione e sanità soprattutto), sia nel settore privato (in aggiunta alle collaborazioni) con riferimento alle lauree caratterizzate da offerta elevata e sovrabbondante rispetto alla domanda. Le donne sono la maggioranza non solo tra i laureati, ma anche tra gli avviati al lavoro: donne contro uomini (54,7% del totale). La maggiore presenza femminile è evidente nelle 165

16 collaborazioni e nei contratti a tempo determinato, ma è minoritaria nei tempi indeterminati, nei contratti che prevedono attività di formazione e lavoro (solo nei tirocini sono maggioritarie, confermando una crescente partecipazione femminile ad attività professionali autonome) e nelle attività imprenditoriali (soprattutto nelle tipologie che generalmente prevedono una partecipazione reale entro l impresa come la presenza sia con carica sia con quota in una società di capitale o essere socio in una società non di capitale). Tavola 3-7 Laureati 2006 in Lombardia avviati in Provincia di Milano (dipendenti e collaboratori), suddivisi per genere e tipologia di rapporto lavorativo Contratto donne uomini Totale % donne Lavoro a tempo indeterminato ,5 Contratti di lavoro e formazione ,6 Apprendistato ,7 Tirocinio ,6 Contratto di inserimento ,9 Altri lavori a termine ,4 Lavoro a scopo di somministrazione ,8 Lavoro a tempo determinato ,0 Lavoro intermittente ,7 Cococo\Cocopro ,3 Imprenditore ,5 Misti dip + infocam ,5 Imprenditori con almeno una carica in una società di capitale ,5 Imprenditori con almeno una carica in una società non di capitale ,9 Imprenditori con cariche e quote in società di capitale ,2 Almeno una quota in società di capitale ,4 Altro ,7 Totale ,7 Fonte: Specula Lombardia, elaborazioni su dati OML Provincia di Milano e Specula La differente distribuzione delle modalità di inserimento lavorativo tra donne e uomini sembra in gran parte legata alle diverse scelte universitarie. Il lavoro a tempo indeterminato e i contratti formativi sono tendenzialmente più utilizzati con riferimento alle lauree maggiormente richieste in proporzione all offerta e più difficili da sostituire, quali le lauree ingegneristiche (ma in minor misura per ingegneria civile), scientifiche, statistiche e economiche (più contratti di inserimento che tempo indeterminato), in cui le donne sono meno presenti. Le donne, infatti, sono in netta minoranza tra i laureati (e tra gli avviati al lavoro) nelle discipline scientifico-matematiche e ingegneristiche. 166

17 Tavola 3-8 Laureati 2006 in Lombardia avviati in Provincia di Milano (dipendenti e collaboratori), suddivisi per indirizzo di laurea e tipologia di rapporto lavorativo % Lavoro a tempo indetermi nato Contratti a contenuto formativo altri lavori a termine Cococo\C ocopro imprendit ore altro Totale Agrario, alimentare, zootecnico 12,9 16,9 44,9 14,0 9,0 2,2 100,0 Altri indirizzi di ingegneria 23,5 31,4 33,3 3,9 7,8-100,0 Architettura urbanistica, territoriale di cui: 9,6 13,8 26,9 34,0 14,9 0,8 100,0 - Architettura 10,1 9,6 27,6 33,0 18,8 0,9 100,0 - Disegno industriale, moda, design, grafica, comunicazione 8,7 20,3 25,9 35,7 8,7 0,7 100,0 Bio-biotecnologico di cui: 12,8 11,4 37,6 28,2 6,7 3,4 100,0 - Scienze biologiche 13,9 11,1 36,8 27,8 8,3 2,1 100,0 - Biotecnologico 11,7 11,7 38,3 28,6 5,2 4,5 100,0 Chimico, farmaceutico 31,7 11,5 40,6 8,3 6,1 1,8 100,0 Economico 17,1 38,5 25,6 7,9 9,3 1,5 100,0 Geologico 8,8 13,8 44,8 23,2 7,7 1,7 100,0 Giuridico 10,8 19,2 32,2 15,6 20,6 1,5 100,0 Ingegneria civile e ambientale 15,0 22,6 28,9 25,6 7,5 0,4 100,0 Ingegneria elettronica e dell'informazione 35,0 30,8 17,0 11,2 4,3 1,6 100,0 Ingegneria gestionale 25,8 38,7 20,1 7,5 7,0 0,9 100,0 Ingegneria industriale 28,1 30,0 26,2 10,1 5,1 0,5 100,0 Insegnamento e formazione 16,8 6,8 49,2 19,8 4,4 3,0 100,0 Letterario, filosofico, storico e artistico 8,2 15,1 39,9 28,6 6,4 1,8 100,0 Linguistico 16,4 17,3 44,2 16,1 5,2 0,8 100,0 Medico e odontoiatrico 14,2 0,5 44,8 12,6 22,4 5,5 100,0 Politico - sociale di cui: 11,0 21,3 36,1 22,6 7,2 1,7 100,0 - Scienze politico e sociali 13,2 19,5 38,0 19,1 8,1 2,2 100,0 - Scienze della comunicazione 9,1 23,0 34,3 25,8 6,5 1,3 100,0 Psicologico 8,2 13,4 35,1 30,3 9,8 3,2 100,0 Sanitario e paramedico 36,3 2,3 42,4 8,8 6,1 4,1 100,0 Scientifico e matematico 26,6 27,0 19,4 18,6 6,1 2,3 100,0 Scienze motorie 9,4 5,7 38,7 37,7 8,5-100,0 Silsis 10,9 0,7 77,2 5,2 3,7 2,4 100,0 Statistico 28,8 21,3 27,5 17,5 3,8 1,3 100,0 Totale 17,3 21,9 34,0 16,8 8,1 1,8 100,0 Fonte: Specula Lombardia, elaborazioni su dati OML Provincia di Milano e Specula Il confronto domanda-offerta per indirizzo di laurea in gran parte conferma i risultati del confronto ex-ante, ma per alcune lauree particolarmente versatili evidenzia possibilità occupazionali largamente superiori a quanto ipotizzato sulla base delle dichiarazioni fornite dalle imprese. 167

18 Tavola 3-9 Confronto Domanda Offerta in Provincia di Milano offerta domanda laureati residenti in provincia di Milano Di cui: hanno completato studi Inserimenti lavorativi in Provincia di Milano Offerta / domand a totale Offerta / avviamenti a tempo indeterminato Agrario, alimentare, zootecnico ,4 10,5 Altri indirizzi di ingegneria ,9 3,8 Architettura urbanistica, territoriale, di cui ,1 11,9 -Architettura ,3 13,2 - Disegno industriale, moda, design, grafica ,8 9,6 Bio-biotecnologico, di cui: ,0 8,2 - Biotecnologie ,2 9,9 - Scienze biologiche ,9 6,6 Chimico, farmaceutico ,9 2,7 Economico ,7 4,0 Geologico ,0 11,4 Giuridico ,6 15,2 Ingegneria civile e ambientale ,9 6,1 Ingegneria elettronica e dell'informazione ,6 1,7 Ingegneria gestionale ,6 2,2 Ingegneria industriale ,8 2,7 Insegnamento e formazione ,0 5,8 Letterario, filosofico, storico e artistico ,0 12,2 Linguistico ,9 5,3 Medico e odontoiatrico ,8 19,5 Politico sociale, di cui ,9 7,9 - Scienze politico e sociali ,9 6,9 - Scienze della comunicazione ,8 9,2 Psicologico ,1 12,8 Sanitario e paramedico ,3 3,7 Scientifico e matematico ,8 2,9 Scienze motorie ,6 16,5 Silsis ,8 7,0 Statistico ,8 2,6 Totale ,9 5,3 Fonte: Specula Lombardia, elaborazioni su dati OML Provincia di Milano e Specula Viene confermata l esistenza di una domanda superiore all offerta per le lauree ingneristiche (soprattutto ingegneria elettronica, industriale e gestionale), scientifico-matematiche, economiche, statistiche, così come di laureati abilitati all insegnamento (SILSIS). Sono altresì confermate, ma in parte ridimensionate, le difficoltà delle lauree in giurisprudenza, architettura (ma non design industriale, in cui la domanda appare superiore all offerta anche se con grande uso di contratti flessibili), agraria e scienze motorie. A differenza di quanto emerso nel confronto ex ante, emerge una buona occupabilità delle lauree linguistiche e politico sociali (sia scienze politiche, sia scienze della comunicazione), oltre che per le 168

19 lauree geologiche e biologiche (più favorevoli che per le biotecnologiche, dove tuttavia maggiori opportunità potrebbero esistere fuori dall Italia), anche se per esse sono nettamente prevalenti i contratti flessibili. Non è confermata neppure la carenza di lauree paramediche, che, analogamente a quelle mediche e psicologiche, risulterebbero in eccesso, ma è bene ricordare che per la pubblica amministrazione i dati dell OML non sono completi, ma anche che probabilmente per un neolaureato non è facilissimo trovare occupazione negli Ospedali e ASL di una provincia ambita come quella di Milano. Tavola 3-10 Confronto Domanda Offerta in Provincia di Milano Offerta Inserimenti lavorativi 2007 % donne su inseriment i lavorativi offerta/ domand a offerta/ Tempi Indetermin ati offerta/ TI+impr+F L Agrario, alimentare, zootecnico ,9 1,4 10,5 3,5 Altri indirizzi di ingegneria ,5 0,9 3,8 1,4 Architettura urbanistica, territoriale, di cui ,9 1,1 11,9 3,0 - Architettura ,5 7,6 13,2 3,5 - Disegno industriale, moda, design, ,7 0,8 9,6 2,2 Bio-biotecnologico di cui: ,5 1,0 8,2 3,4 - Biotecnologie ,9 1,2 9,9 4,1 - Scienze biologiche ,5 0,9 6,6 2,7 Chimico, farmaceutico ,3 0,9 2,7 1,7 Economico ,5 0,7 4,0 1,0 Geologico ,5 1,0 11,4 3,3 Giuridico ,2 1,6 15,2 3,2 Ingegneria civile e ambientale ,2 0,9 6,1 2,0 Ingegneria elettronica e dell'informazione ,5 0,6 1,7 0,9 Ingegneria gestionale ,3 0,6 2,2 0,8 Ingegneria industriale ,7 0,8 2,7 1,2 Insegnamento e formazione ,0 1,0 5,8 3,5 Letterario, filosofico, storico e artistico ,1 1,0 12,2 3,4 Linguistico ,3 0,9 5,3 2,3 Medico e odontoiatrico ,0 2,8 19,5 7,5 Politico sociale, di cui ,5 0,9 7,9 2,2 - Scienze politico e sociali ,2 2,5 6,9 2,2 - Scienze della comunicazione ,0 0,8 9,2 2,2 Psicologico ,4 1,1 12,8 3,3 Sanitario e paramedico ,9 1,3 3,7 3,0 Scientifico e matematico ,9 0,8 2,9 1,3 Scienze motorie ,1 1,6 16,5 6,6 Silsis ,3 0,8 7,0 5,0 Statistico ,3 0,8 2,6 1,4 Totale ,7 0,9 5,3 2,0 Fonte: Specula Lombardia, elaborazioni su dati OML Provincia di Milano e Specula 169

20 Il 63,8% dei neolaureati inseriti ha un età alla laurea compresa tra i 23 ed i 26 anni. L età modale alla laurea dei neolaureati nuovi inseriti è di anni. I laureati più anziani sono naturalmente coloro che hanno conseguito un titolo post laurea (Silsis e medici), che tuttavia non necessariamente sono neo occupati. Una quota significativa di molto anziani risulta anche tra i paramedici, che tuttavia sono presenti in maniera elevatissima anche tra i giovanissimi (5,7% sopra i 40 anni; 24,7% entro i 22 anni). Si registrano età elevate anche per i laureati in giurisprudenza, chimica, geologia e agraria, mentre tra i giovanissimi, oltre ai paramedici, è consistente la presenza di laureati in economia, biologia-biotecnologia, architettura, psicologia e politico-sociali. Infine, sono concentrati nella fascia anni i laureati in ingegneria. Tavola 3-11 Avviamenti per indirizzo di laurea e classi di età (calcolate al momento della laurea) % <= >40 Totale Agrario, alimentare, zootecnico 5,1 29,2 25,8 18,5 9,0 7,9 2,2 2,2 100,0 Altri indirizzi di ingegneria 7,8 47,1 27,5 7,8 3,9-2,0 3,9 100,0 Architettura urbanistica, territoriale di cui: 11,2 25,1 36,6 13,5 4,9 6,4 1,5 0,7 100,0 - Architettura 7,8 19,5 38,6 16,4 5,8 8,5 2,2 1,1 100,0 - Disegno industriale, moda, design, grafica, comunicazione 16,4 33,9 33,6 9,1 3,5 3,1 0,3-100,0 Bio-biotecnologico di cui: 11,4 35,6 31,2 10,4 6,0 3,4 1,0 1,0 100,0 - Scienze biologiche 11,8 23,6 28,5 16,7 9,7 6,3 1,4 2,1 100,0 - Biotecnologie 11,0 46,8 33,8 4,5 2,6 0,6 0,6-100,0 Chimico, farmaceutico 2,2 18,0 36,7 17,3 13,7 9,0 2,5 0,7 100,0 Economico 14,1 43,2 27,3 9,5 2,7 2,5 0,5 0,3 100,0 Geologico 3,3 28,2 26,0 23,2 9,4 9, ,0 Giuridico 5,7 30,2 25,7 15,1 10,3 9,1 2,4 1,5 100,0 Ingegneria civile e ambientale 2,3 19,2 50,8 16,5 6,0 4,9-0,4 100,0 Ingegneria elettronica e dell'informazione 2,1 26,8 48,0 15,4 4,3 3,0 0,4-100,0 Ingegneria gestionale 4,7 40,1 44,1 9,0 0,9 1, ,0 Ingegneria industriale 3,6 25,7 43,9 17,4 5,3 3,6-0,5 100,0 Insegnamento e formazione 4,6 34,2 27,7 15,6 8,1 7,0 1,4 1,6 100,0 Letterario, filosofico, storico e artistico 7,5 35,8 29,5 11,4 7,7 5,9 0,9 1,3 100,0 Linguistico 10,4 40,2 27,5 13,0 4,2 3,0 0,7 0,8 100,0 Medico e odontoiatrico 0,5 2,7 12,0 6,6 30,1 27,9 7,1 13,1 100,0 Politico-sociale di cui: 12,7 42,2 27,9 8,6 3,0 3,8 0,6 1,2 100,0 -Scienze politico e sociali 9,6 35,7 28,1 11,9 5,1 6,0 1,0 2,5 100,0 - Scienze della comunicazione 15,5 48,0 27,7 5,7 1,1 1,8 0,3-100,0 Psicologico 11,4 30,8 35,5 10,5 2,7 4,8 1,8 2,5 100,0 Sanitario e paramedico 24,7 31,8 10,4 7,3 5,9 10,2 3,9 5,7 100,0 Scientifico e matematico 4,9 33,5 31,9 15,6 6,3 5,5 2,1 0,2 100,0 Scienze motorie 5,7 33,0 34,0 16,0 8,5 1,9 0,9-100,0 Silsis - - 4,1 20,4 14,6 36,7 14,6 9,6 100,0 Statistico 12,5 40,0 26,3 8,8 6,3 3,8 1,3 1,3 100,0 Totale 9,3 33,8 30,0 12,2 5,6 6,1 1,6 1,5 100,0 Fonte: Specula Lombardia, elaborazioni su dati OML Provincia di Milano e Specula 170

21 Gli imprenditori sono più frequenti nelle fasce più anziane (il 42,9% di chi ha più di 40 anni), i contratti a tempo indeterminato nei laureati di anni, i contratti a tempo determinato tra i 27 e i 40 anni (molti medici e insegnanti). Maggiormente riservati ai giovani i contratti di collaborazione, molto utilizzati sino ai 30 anni, e i contratti a contenuto formativo, concentrati soprattutto sino ai 26 anni (i tirocini in buona misura tra i giovanissimi). Tavola 3-12 Avviamenti per tipologia di rapporto di lavoro e classi di età <= >40 anni anni anni Totale Lavoro a tempo indeterminato 9,8 15,8 18,6 20,1 20,1 22,6 19,4 15,7 17,3 Contratti di lavoro e formazione 24,2 27,1 25,7 17,9 8,6 2,1 1,4-21,9 Apprendistato 5,2 11,8 11,7 6,7 2,5 0, ,9 Tirocinio 17,4 9,1 6,6 5,4 3,7 1,6 1,4-7,7 Contratto di formazione e lavoro 1,6 6,2 7,4 5,8 2,4 0, ,3 Altri lavori a termine 37,1 33,0 30,6 35,8 39,0 44,5 37,0 28,3 34,0 Lavoro a scopo di somministrazione 4,7 4,0 3,1 4,0 3,1 2,2 1,4-3,5 Lavoro a tempo determinato 29,0 28,1 27,0 31,3 35,2 41,9 35,5 27,8 29,6 Lavoro intermittente 3,4 0,8 0,5 0,5 0,7 0,4-0,5 0,9 Cococo\Cocopro 18,4 17,0 17,5 16,4 17,0 14,1 11,8 10,6 16,8 Imprenditore 8,8 6,0 6,2 8,1 12,1 13,1 24,2 42,9 8,1 Altro 1,7 1,3 1,5 1,8 3,2 3,7 6,2 2,5 1,8 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: Specula Lombardia, elaborazioni su dati OML Provincia di Milano e Specula I laureati nelle Università lombarde che hanno trovato occupazione in Provincia di Milano nel biennio sono per i 2/3 residenti a Milano; una parte significativa è residente nelle altre province lombarde (20%, di cui 6% a Varese e 3% di Bergamo, Como e Pavia), e il restante 14% fuori dalla Lombardia. 171

22 Grafico 3-3 Avviamenti al lavoro in Provincia di Milano: distribuzione per provincia di residenza Mantova 0,2% Sondrio 0,8% Pavia 2,7% Varese 5,3% fuori Lombardia 14,0% Lecco 2,3% Lodi 1,3% Cremona 1,0% Como 3,3% Brescia 1,0% Bergamo 2,5% Milano 65,6% Fonte: Specula Lombardia, elaborazioni su dati OML Provincia di Milano e Specula La proporzione di laureati avviati al lavoro a Milano, in relazione al numero di laureati per area di residenza è particolarmente elevata per Lodi, Lecco, Varese, Como e Pavia, ma anche per gli extra lombardi, che quando vengono in Lombardia a studiare, spesso decidono di restarvi. Grafico 3-4 Percentuale di avviamenti al lavoro in Provincia di Milano rispetto al numero di laureati per provincia di residenza 50,0 45,0 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 172 Milano comprende anche la provincia di Monza e Brianza Fonte: Specula Lombardia, elaborazioni su dati OML Provincia di Milano e Specula

23 3.3.4 I laureati 2006 che hanno avviato un attività lavorativa La seconda analisi sperimentale ha mirato a verificare quanti tra i laureati lombardi del 2006 hanno certamente sperimentato un avviamento lavorativo nella provincia di Milano. Per raggiungere questo obiettivo sono stati collegati i dati dei laureati lombardi 2006 e tutta la banca dati OML della Provincia di Milano, che registra gli avviamenti a partire dal 2000, estraendo l ultima posizione occupazionale per ogni laureato. In particolare sono stati analizzati i dati relativi ai residenti nella provincia di Milano, per stimare il peso di coloro che hanno sperimentato almeno un esperienza lavorativa documentata nella propria provincia. I laureati lombardi del 2006 che, sulla base delle informazioni in nostro possesso, hanno certamente sperimentato un avviamento al lavoro, includendo sia i dati sui dipendenti e collaboratori (OML), sia i dati sugli imprenditori (Infocamere) sono (per l ultimo avviamento è del , per gli altri risale al periodo precedente). Grafico 3-5 Laureati lombardi e avviati al lavoro in Provincia di Milano , ,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 - Totale laureati - non residenti in Provincia di Milano - residenti in Provincia di Milano - - residenti con studi completati - - residenti con studi da completare laureati avviati % occupati 33,8 20,2 56,1 66,4 35,7 - Fonte: Specula Lombardia, elaborazioni su dati OML Provincia di Milano e Specula Essi rappresentano il 33,8% del totale laureati lombardi, che sono Naturalmente è più probabile che a trovare lavoro siano stati i laureati residenti in provincia di Milano, sia perché è ipotizzabile che siano più orientati a cercare un lavoro nell area di residenza, sia perché in tale area dispongono presumibilmente di maggiori contatti e relazioni utili all inserimento lavorativo. Ed in effetti la percentuale di avviati è il 56% dei laureati residenti in Provincia di Milano, mentre è solo il 173

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