COMUNE DI CASALETTO SPARTANO (SA) RAPPORTO PRELIMINARE 2009

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1 Il PTCP riconosce l ambito in cui maggiormente concentrare l attenzione per coniugare ed integrare le strategie di valorizzazione del sistema dei beni culturali, testimoniali ed ambientali con quelle del potenziamento e qualificazione dell offerta ricettiva e dei servizi per il turismo. In sintesi indirizzi strategici per la pianificazione comunale si possono evincere dagli elaborati serie 4.5 e dall elaborato Strategie per le politiche locali, all interno dei quali per ogni ambito territoriale provinciale, sono state schematizzate le scelte progettuali fondative e gli indirizzi strategici per le politiche d ambito. Il Comune di Casaletto Spartano, in particolare, rientra nell ambito territoriale Cilento e Alburni All interno dell ambito territoriale così definito il PTCP individua diverse risorse territoriali che se opportunamente integrate possono costituire un importante occasione di sviluppo per il territorio. PAG. 72

2 COMUNE DI CASALETTO SPARTANO (SA) RAPPORTO P RELIMINARE 2009 Tav del PTCP Cilento e Alburni: integrare paesaggi e risorse per valorizzare l unicità di un territorio P AG. 73

3 PAG. 74

4 Di seguito per ciascuna risorse territoriale si illustrano gli indirizzi strategici individuati dal PTCP con specifico riferimento al territorio comunale di Casaletto Spartano: per la risorsa ambiente: tutela, riqualificazione e valorizzazione del sistema ambientale tutela e valorizzazione del patrimonio naturalistico e forestale: la riqualificazione delle aree degradate mediante interventi di rinaturalizzazione attraverso l utilizzo di tecniche appropriata di ingegneria naturalistica; tutela del patrimonio geologico (geositi) valorizzazione delle emergenze naturalistiche a fini didattici e turistici con adeguamento e integrazione della sentieristica ai fini escursionistici e per la pratica di attività sportive;e attraverso il recupero e riuso delle costruzioni rurali dismesse da destinare a punti informativi, basi escursionistiche, rifugi attrezzati. tutela dei corsi fluviali principali e minori, delle relative aree di pertinenza, e riqualificazione delle aree degradate: la riqualificazione delle aree degradate mediante interventi di rinaturalizzazione e bonifica e messa in sicurezza attraverso l utilizzo di tecniche appropriata di ingegneria naturalistica; governo del rischio ambientale: monitoraggio e mitigazione dei fenomeni di dissesto idrogeologico anche nelle aree de vegetate a causa di incendi, specie se ricadenti in zone a rischio elevate. per i paesaggi e le risorse agricole: promozione delle colture tipiche e tradizionali la tutela e la valorizzazione dei mosaici agricoli ed agroforestali delle montagne, delle colline e delle valli: favorendo la conservazione, la diffusione e la promozione delle colture tipiche e tradizionali (come ad esempio gli oliveti, i vigneti, etc.) attraverso offerta di servizi e assistenza tecnica alle aziende agricole diversificazione ed integrazione della attività agricola (lavorazione di produzioni agricole locali, allevamento. apicoltura ed attività zooteoniche) e promozione della accoglienza rurale, quale offerta turistica integrativa e diversificata a quella già localizzata nell ambito costiero, mediante azioni di recupero e riuso di manufatti rurali dismessi o in via di dismissione diffusione dell agricoltura biologica quale presidio territoriale e contenimento dei carichi inquinanti ed elemento di valorizzazione dell offerta agroalimentare. per i paesaggi e le risorse culturali: valorizzazione del sistema dei beni culturali, testimoniali, ambientali PAG. 75

5 valorizzazione del sistema dei beni culturali, testimoniali, ambientali, anche al fine di promuovere la definizione di reti tematiche, diversificate ed integrate Recupero e valorizzazione dei centri e dei nuclei storici urbani e rurali al fine di configurare una rete di centri di pregio storico/culturali, testimonianza delle tradizioni e della cultura locale, borghi di produzione ed offerta di prodotti tipici locali Tutela e valorizzazione dei beni storico e testimoniali extraurbani al fine di promuovere itinerari tematici Tutela del sistema minore di siti diffusi sul territorio quali grotte rupestri, al fine di promuovere una qualificata offerta turistica di settore La messa in rete e la promozione della rete di istituzioni culturali a scopi divulgativi e scientifici, al fine di potenziare, integrare, diversificare e valorizzare l offerta turistica culturale dell area del Parco. Tutela e valorizzazione dei geositi, dei boschi e delle aree ad elevata naturalità dei massici montuosi più interni e dei corsi fluviali anche attraverso la realizzazione di strutture capaci di promuovere un articolata offerta turistica di settore per la risorsa turismo:qualificazione, diversificazione e destagionalizzazione dell offerta turistica per sviluppare a pieno le opportunità del territorio Potenziamento dell offerta dei servizi turistici delle aree interne Realizzazione di strutture ricettive a rotazione d uso e di servizi ad esso connessi anche in aree di valore paesaggistico, con esclusione delle aree di maggior pregio definite dal piano del Parco come D2. Realizzazione di strutture turistiche legate alle risorse storiche, naturalistiche ed agroalimentari quali residence, bad and breakfast, case vacanze, agriturismi e country house. Valorizzazione di una rete di attività commerciali, artigianali e di servizi turistici. Conservazione attiva della struttura fisica e dell identità culturale dei centri storici e dei nuclei antichi, interni e costieri per le risorse insediative: salvaguardia e valorizzazione della struttura insediativa per la costruzione di prospettive di sviluppo sostenibile e per contrastare i fenomeni di desertificazione sociale Consolidamento e potenziamento dell assetto policentrico e reticolare: Localizzazione dei servizi pubblici e privati di rango locale e sovra comunale nei centri collegabili alle centralità territoriali e locali da relazioni di complementarietà ed integrabilità secondo un modello a grappolo di città, erogatrici di servizi e motori PAG. 76

6 di diffusione di prestazioni urbane nei confronti del sistema degli insediamenti minori del Cilento. Promozione dell insediamento di attività innovative e compatibili con esigenze di tutela; Istituzione di centri di studio e ricerca applicata ed eventualmente di attività produttive, incentivando la localizzazione nei centri più marginali, anche mediante il recupero dei manufatti preesistenti, o l integrazione con servizi per l accoglienza e l ospitalità nell ambito di programmi complessi di recupero dei borghi di valore storico, culturale, testimoniale Promozione e realizzazione di impianti per la produzione di energia mediante l impiego di fonti rinnovabili. per le risorse infrastrutturali :potenziamento della rete di connessione e delle comunicazioni Completamento e ammodernamento del sistema stradale; Manutenzione e adeguamento dei tracciati viari locali e connessione dei centri interni con la variante alla SS18 Realizzazione di un sistema di collegamento trasversale (variante di collegamento SS18-Vallo di Diano/Alto e Medio Sele) a servizio delle aree interne e a connessione di territori che presentano offerte turistiche diversificate, mediante la valorizzazione del tracciato della Bussentina 1.5.d Piano di Settore: Piano di Bacino Considerata la presenza di numerosi fenomeni di dissesto idrogeologico che definiscono importanti limitazioni e condizionamenti all uso del territorio, in sede di redazione del PUC sarà di fondamentale importanza il riferimento al Piano Stralcio per l Assetto Idrogerologico e Rischio Frane dell Autorità di Bacino competente per il territorio: l Autorità di Bacino Regionale Sinistra Sele per la maggior parte dell estensione comunale e l Autorità di Bacino Interregionale del Sele (Campania- Basilicata) per la parte a nord del territorio comunale. l Autorità di Bacino Regionale Sinistra Sele L Attività della AdB ha visto la definizione di un PSAI - Piano stralcio per L Assetto Idrogeologico (BURC n.40 del 26/08/2002), in cui sono state analizzate e classificate le aree di Rischio Frana e di Pericolosità da fenomeni franosi, nonché gli aspetti idrogeologici legati al Rischio alluvione e dai fenomeni di Pericolosità da alluvione. La stessa Autorità ha redatto uno studio Progetto preliminare Piano di Tutela delle Acque, nonché un PSEC Piano Stralcio Erosione Costiera,che non interessa direttamente il comune di Casaletto Spartano. Al di là di PAG. 77

7 questi strumenti di studio e gestione del territorio, l AdB ha in corso di approvazione un progetto in itinere di aggiornamento del PSAI. Lo studio su Casaletto Spartano del Progetto DIS_ID_Cilento aggiornamento e approfondimento del Piano Stralcio per l assetto idrogeologico ai sensi dell art.1-bis della L.n.365/2000, rientra nella aree denominate n 60 del settore IX, nell ambito del programma definito dall Autorità di Bacino Sinistra Sele, comprendente gli abitati di Casaletto Spartano capoluogo e della frazione Battaglia. L attività svolta nell ambito di tale progetto, consiste nella esecuzione di verifiche ed approfondimenti di indagini in conformità alle specifiche tecniche predisposte dal consulente scientifico e dalla direzione lavori, finalizzate alla definizione dell assetto geologico, geomorfologico, idrogeologico ed antropico dell area di interesse, attraverso l individuazione e la caratterizzazione dei principali fattori che concorrono alla stabilità territoriale. Scopo ultimo del lavoro è la rivisitazione della pericolosità geomorfologica del territorio, indagato sulla base dei rilievi di maggior dettaglio, laddove i livelli di pericolosità e di vulnerabilità risultavano, nel Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico (PSAI), più elevati. Fig.1- Territorio di competenza dell AdB Sinistra Sele PAG. 78

8 COMUNE DI CASALETTO SPARTANO (SA) RAPPORTO P RELIMINARE 2009 Fig.2- Stralcio PSAI- Rischio frana dell AdB Sinistra Sele Autorità di Bacino Interregionale del Sele (Campania- Basilicata) Il territorio comunale di Casaletto Spartano ricade nel bacino idrografico disciplinato per gli aspetti idrogeologici ed idraulici dai piani dell Autorità di Bacino interregionale del Sele, per ciò che riguarda la sua porzione nord di territorio comunale. La tavola del rischio frana del "Piano Stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico", più comunemente denominato "Piano di assetto idrogeologico" (PAI), rappresenta l'evoluzione conoscitiva, normativa e tecnico operativa del "Piano Straordinario per l'emergenza idrogeologica", con il quale sono state pianificate e programmate le azioni, le norme d'uso del suolo e gli interventi riguardanti l'assetto idrogeologico del territorio. Attualmente è in corso di approvazione una verifica e aggiornamento del PAI pubblicato sul BURC del 30/10/2001 e dove la cartografia del Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico - dell Autorità di Bacino individua delle aree di Pericolosità da rischio frana potenziale come si evince dalle figure successive classificate in cinque classi, ed una ulteriore classificazione nelle quattro classi di rischio effettivo : moderato, medio, elevato, molto elevato. P AG. 79

9 Fig.3- Territorio di competenza dell AdB Interregionale del Sele Dal punto di vista del rischio idraulico, Rischio idraulico e il PSDA - Piano Stralcio per la Difesa dalle Alluvioni disciplinano il rischio relativo per lo più al corso del Fiume Calore Salernitano e alle relative aste minori, laddove emerge in particolare il tema delle piane collocate a retroargine. Tali individuazioni comporteranno la necessità di una specifica analisi delle relative problematiche insediative, basata fondamentalmente sul confronto tra il grado di pericolosità e di rischio classificati dalla stessa Autorità di Bacino e la suscettibilità di generare situazioni di maggior rischio conseguente alle diverse opzioni pianificatorie, al fine di verificarne innanzitutto l accettabilità e, quindi, di delineare il quadro degli adempimenti per la fase attuativa delle trasformazioni previste. PAG. 80

10 COMUNE DI CASALETTO SPARTANO (SA) RAPPORTO P RELIMINARE 2009 Fig.4- Carta della pericolosità - dell AdB Interregionale del Sele P AG. 81

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