ALLEGATO 4F AGROAMBIENTE GLI EFFETTI DELLE MISURE

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1 REGIONE SICILIANA ASSESSORATO REGIONALE AGRICOLTURA E FORESTE VALUTAZIONE INTERMEDIA DEL PIANO DI SVILUPPO RURALE SICILIA AGGIORNAMENTO DEL RAPPORTO DI VALUTAZIONE INTERMEDIA ALLEGATO 4F AGROAMBIENTE GLI EFFETTI DELLE MISURE AGROAMBIENTALI SUL PAESAGGIO Ottobre 2005 AGRICONSULTING S.p.A Società per la Consulenza e lo Sviluppo delle Attività Agricole e Ambientali

2 INDICE 1. PREMESSA METODOLOGIA LA DEFINIZIONE DEL CAMPIONE OGGETTO DI INDAGINE DIRETTA Definizione delle aree territoriali di riferimento (gli ambiti paesaggistici ) Stratificazione degli interventi agroambientali (Azioni F2 e F3) in relazione alle aree territoriali di riferimento Modalità di estrazione del campione di aziende oggetto di indagine ELEMENTI STRUTTURALI E FUNZIONALI PRINCIPALI DELLE UNITÀ DI PAESAGGIO SELEZIONATE QUADRO INFORMATIVO: ACQUISIZIONE DATI CRITERI METODOLOGICI PER LA VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI DELLE AZIONI F2 E F3 SULLA QUALITÀ DEL PAESAGGIO RISULTATI AZIONE F Effetti sulla qualità del paesaggio dei seminativi Effetti sulla qualità del paesaggio delle Colture Arboree e dei Seminativi Arborati AZIONE F Effetti sulla qualità del paesaggio dei noccioleti Effetti sulla qualità del paesaggio dei pistacchieti Effetti sulla qualità del paesaggio degli agrumeti (versante Ionico-Messinese) GLI EFFETTI DELLE AZIONI AGROAMBIENTALI (MISURA F - F 2 E F 3 ) SUL PAESAGGIO ED I QUESITI DI VALUTAZIONE COMUNI (QVC) INDICAZIONI PER IL MIGLIORAMENTO DELLE AZIONI BIBLIOGRAFIA ALLEGATO: SCHEDA DI RILIEVO DI CAMPO...82 AGRICONSULTING pag. i

3 1. PREMESSA Di seguito sono trattate le procedure metodologiche utilizzate ed i risultati ottenuti dal Valutatore in relazione alla analisi degli impatti delle Azioni Agroambientali del PSR Sicilia rispetto all obiettivo di difesa e valorizzazione del paesaggio rurale dell isola. Ciò al fine di fornire una prima risposta al quesito valutativo comune proposto dalle linee-guida comunitarie (cfr. Documento STAR VI/12004/00) (VI.3): In che misura i paesaggi sono stati preservati o valorizzati grazie a misure agroambientali?. Si tratta, cioè, di esaminare in che modo le interazioni fra attività agroambientali e le forze naturali/biofisiche influenzano la struttura, le funzioni e il valore del paesaggio. La finalità è quindi quella di fornire, con la valutazione, un quadro conoscitivo e analitico dei risultati e degli impatti del PSR in relazione agli obiettivi dello stesso. Obiettivi definiti a livello comunitario attraverso i quesiti e criteri comuni (QVC), ma ulteriormente adattabili ed integrabili in funzione delle specifiche caratteristiche del PSR regionale. Ciò in prospettiva di fornire indicazioni per il miglioramento degli interventi previsti nel successivo periodo di programmazione dello sviluppo rurale ( ). Allo scopo di non determinare duplicazioni con gli altri quesiti (VI.1 e VI.2, rispettivamente centrati sulla tutela delle risorse naturali e sulla conservazione della biodiversità), l attenzione è qui maggiormente focalizzata sugli aspetti esteriori, culturali o attrattivi del paesaggio, piuttosto che sul paesaggio inteso solamente come fonte di biodiversità, di habitat, ecc.. Le caratteristiche estetico/attrattive del paesaggio sono concepite in senso lato, includendo non solo gli aspetti visivi e percettivi/cognitivi (odori, suoni, ecc..) ma anche i valori scientifici ed esistenziali (valori estetici non d uso). La presente relazione, quindi, si fonda su aspetti di valutazione soprattutto qualitativi, così come espressamente indicato dai QVC; tuttavia, laddove è stato possibile riferirsi a parametri quantificabili (e.g. alcuni fattori legati all Azione F 2 ), questi hanno contribuito alla valutazione generale. Va infine anticipato che le presenti analisi, basate prevalentemente su indagini di tipo diretto, hanno assunto a esclusivo riferimento gli interventi agroambientali derivanti dalla applicazione delle Azioni F2 (Sistemi foraggeri estensivi, cura del paesaggio e interventi antierosivi) ed F3 (Ricostituzione e/o mantenimento del paesaggio agrario tradizionale, di spazi naturali e seminaturali). Ciò tuttavia nella consapevolezza che anche gli impegni attivati nell ambito delle altre linee di intervento agroambientale quali il sostegno all agricoltura integrata (F1a) o biologica (F1b) possano aver svolto, spesso in forma indiretta, un ruolo significativo in termini paesaggistici AGRICONSULTING pag. 1

4 (derivante ad esempio dalle rotazioni, dalle pratiche di inerbimento ecc..). La scelta di focalizzare l attenzione di questa fase, ancora intermedia, del processo valutativo alle sole due Azione F2 ed F3, deriva, oltre che da ragioni di natura tecnico-organizzativa, essenzialmente dalla esigenza di voler verificare, con un adeguato livello di approfondimento, gli effetti degli impegni agroambientali specificatamente (a volte esclusivamente) realizzati a fini di salvaguardia/valorizzazione del paesaggio (oltre che della biodiversità), e quindi al fine di poter trarre, nell immediato insegnamenti utili per il miglioramento tecnico ed attuativo di tali specifiche azioni, da utilizzare nella impostazione del prossimo periodo di programmazione dello sviluppo rurale. AGRICONSULTING pag. 2

5 2. METODOLOGIA La metodologia comunitaria di riferimento (già illustrata e discussa nel precedente Rapporto sulle condizioni di valutabilità ) si basa, come è noto, sulla verifica ed applicazione di quattro criteri valutativi relativi, rispettivamente, ai concetti di (mantenimento o ulteriore esaltazione) della coerenza, della differenziazione e dell identità culturale dei terreni agricoli grazie all intervento agroambientale. Appare evidente che la verifica del grado di soddisfacimento di tali criteri (ai fini della risposta al quesito valutativo comune ) presuppone un confronto tra le caratteristiche, la qualità o natura della trasformazione (o del mantenimento) degli elementi strutturali del paesaggio agricolo determinata dall azione agroambientale e le caratteristiche o qualità del paesaggio stesso. Come già anticipato, nell applicare gli orientamenti metodologici generali forniti a livello comunitario (Doc.STAR VI 12004/96) si è scelto di utilizzare un metodo di indagine diretto, in particolare basato sulla analisi e la verifica di campo di un campione di interventi agroambientali realizzati successivamente al 2000 nell ambito delle Azioni F2 e F3 del PSR. 2.1 La definizione del campione oggetto di indagine diretta Di seguito è sinteticamente illustrata la procedura seguita per la individuazione del campione di interventi, comprendente le seguenti fasi principali: - la definizione delle aree territoriali di riferimento (gli ambiti paesaggistici ); - la stratificazione dell universo degli interventi oggetto di studio in relazioni a tali aree territoriali; - l estrazione, dagli strati dell universo più numerosi, di un campione di interventi oggetto di successiva indagine diretta Definizione delle aree territoriali di riferimento (gli ambiti paesaggistici ) Ai fini di fornire un quadro valutativo facilmente relazionabile ad altri strumenti di studio e di pianificazione realizzati a livello regionale, il Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) (REGIONE SICILIANA, 1996) è sembrato un utile strumento per un primo quadro conoscitivo e per una stratificazione e valutazione del contesto in cui si svolgono gli interventi promossi dal PSR. In particolare, le Unità di Paesaggio (UP) (fig. 1), dal PTPR identificate, rappresentano una utile stratificazione dei vari contesti ecologico-ambientali della Regione a cui riferirsi. Questi sono: AGRICONSULTING pag. 3

6 - il paesaggio delle colture erbacee: caratterizzato dalla coltura del grano duro in asciutto, avvicendato con le foraggere, ma comprendente anche le colture orticole e i pascoli permanenti polifiti non falciabili; - il paesaggio dei seminativi arborati: colture arboree di olivo, mandorlo e carrubo, unitamente alla presenza di muretti a secco; - il paesaggio delle colture arboree (o paesaggi tradizionali): olivo, mandorlo (colline di Agrigento e Caltanissetta), nocciolo (Nebrodi e Peloritani, Madonie), pistacchio (area catanese), carrubo e oleastro (versanti più aridi e salsi), frassino da manna (Madonie) e altre arboree da frutto; - il paesaggio del vigneto, molto eterogeneo, in relazione ai tipi di impianto e alle forme di allevamento (dai tradizionali vigneti ad alberello e in terrazze, alla uva da tavola a tendone); - il paesaggio dell agrumeto: prevalentemente nelle zone pianeggianti costiere o delle aree fluviali; - il paesaggio dei mosaici colturali, caratterizzato da appezzamenti frammentati ed irregolari, presso i centri abitati, con colture agrarie miste; - paesaggio delle colture in serra, prevalentemente ortofrutticole e dell uva da tavola, localizzate soprattutto nelle province di Ragusa, Trapani, Agrigento e Caltanissetta. AGRICONSULTING pag. 4

7 Figura 1 Carta dei Paesaggi Agrari (P.T.P.R. Sicilia, 1996) Paesaggi_agrari.shp agrumeto mosaico paes.trad. seminativo seminativo arb. serre vigneto vuoto AGRICONSULTING pag. 5

8 Le UP sono state ulteriormente stratificate su tutto il territorio regionale tramite la sovrapposizione con gli Ambiti Territoriali (AT) individuati nello stesso PTPR (fig.2). L incrocio tra le UP e gli AT porta alla costruzione della matrice di stratificazione rappresentata nella seguente Tabella 1 nella quale ciascuna combinazione UP x AT porta alla individuazione di altrettanti ambiti paesaggistici (AP), il cui insieme però non copre tutta la superficie interessata dagli ambiti territoriali in quanto questi comprendono anche superfici non classificate come paesaggi agrari (es. aree urbane, aree boscate ). Figura 2 Stratificazione della Sicilia in Ambiti Territoriali (sensu P.T.P.R. Sicilia, 1996) Ambiti territoriali 1.Area dei rilievi del trapanese 2.Area della pianura costiera occidentale 3.Area delle colline del trapanese 4.Area dei rilievi e delle pianure costiere del palermitano 5.Area dei rilievi dei monti Sicani 6.Area dei rilievi di Lercara, Cerda e Caltavuturo 7.Area della catena settentrionale (Monti delle Madonne) 8.Area della catena settentrionale (Monti Nebrodi) 9.Area della catena settentrionale (Monti Peloritani) 10.Area delle colline della Sicilia centro-meridionale 11.Area delle colline di Mazzarino e Piazza Armerina 12.Area delle colline dell ennese 13.Area del cono vulcanico etneo 14.Area della pianura alluvionale catanese 15.Area delle pianure costiere di Licata e Gela 16.Area delle colline di Caltagirone e Vittoria 17.Area dei rilievi e del tavolato Ibleo AGRICONSULTING pag. 6

9 Tabella 1- Matrice di stratificazione delle unità di ambito paesaggistico (AP) di dettaglio individuate tramite l incrocio di UP ed AT (in verde si riportano le combinazioni interessate dalle azioni F2 ed F3 del PSR) Ambiti Territoriali (AT) Unità di Paesaggio (UP) 1.Area dei rilievi del trapanese 2.Area della pianura costiera occidentale 3.Area delle colline del trapanese 4.Area dei rilievi e delle pianure costiere del palermitano 5.Area dei rilievi dei monti Sicani 6.Area dei rilievi di Lercara, Cerda e Caltavuturo 7.Area della catena settentrionale (Monti delle Madonne) 8.Area della catena settentrionale (Monti Nebrodi) 9.Area della catena settentrionale (Monti Peloritani) 10.Area delle colline della Sicilia centro-meridionale 11.Area delle colline di Mazzarino e Piazza Armerina 12.Area delle colline dell ennese 13.Area del cono vulcanico etneo 14.Area della pianura alluvionale catanese 15.Area delle pianure costiere di Licata e Gela 16.Area delle colline di Caltagirone e Vittoria 17.Area dei rilievi e del tavolato Ibleo I.Paesaggio dell agrumeto II.Paesaggio delle colture arboree III.Paesaggio delle colture erbacee IV. Paesaggio dei seminativi arborati V. Paesaggio delle colture in serra VI.Paesaggio dei mosaici colturali VII.Paesaggio dei Vigneti Stratificazione degli interventi agroambientali (Azioni F2 e F3) in relazione alle aree territoriali di riferimento Come illustrato nella seguente Tabella 2 le due Azioni agroambientali del PSR oggetto di studio (F2 e F3) interessano una superficie agricola totale di ha, per la maggior parte (3.952 ha) relativi alla Azione F2, nel cui ambito risulta prevalente la specifica tipologia di intervento conversione dei seminativi in pascolo per la protezione dei versanti dall erosione, seguita dalle altre tipologie; per l Azione F3 gli interventi hanno riguardato quasi esclusivamente la tipologia salvaguardia del paesaggio. AGRICONSULTING pag. 7

10 Tabella 2 Entità delle superfici interessate dalle azioni F2 e F3 e dei relativi tipi di intervento su tutto il territorio regionale Azione Intervento Totale F2 intervento a) conversione e mantenimento in aziende zootecniche 743,7 intervento b) conversione dei seminativi in pascolo per la protezione dei versanti dall'erosione 1275,1 intervento c) produzione dei seminativi compatibili con l'ambiente e il paesaggio 1032,8 intervento d) pascoli con pendenze superiori al 25% 901,1 Totale F2 3952,7 F3 salvaguardia del paesaggio - colture perenni non terrazzate 120,0 salvaguardia del paesaggio - colture perenni terrazzate su gradoni 247,6 salvaguardia del paesaggio - colture perenni terrazzate su muretti 67,6 spazi naturali e seminaturali - conservazione 3,5 spazi naturali e seminaturali - ripristino 3,2 Totale F3 441,9 Totale complessivo 4394,6 Assumendo a riferimento gli ambiti paesaggistici precedentemente individuati si è quindi proceduto, attraverso elaborazione con GIS, alla quantificazione in termini di superficie interessata, degli interventi F2 e F3 ricadenti in dette aree. L Azione F2 interessa buona parte degli ambiti territoriali regionali (11 ambiti su 17 - dal 5 al 14 e il 17) (fig.2), le aree geografiche interessate si concentrano maggiormente nella parte centrale (prov. di Enna), nord-orientale (prov. di Messina e Catania) e sud-orientale dell isola (prov. di Siracusa), e ricadono in particolare all interno dei paesaggi a seminativo (1785 ha) e paesaggi tradizionali (324 ha) (tab. 3). In detta tabella sono anche presenti ha 1708,9 definiti come paesaggio agrario non identificato in quanto dalla elaborazione GIS non è emersa corrispondenza tra l area di distribuzione delle aziende e le UP codificate. L azione F3 interessa soltanto gli ambiti territoriali 7, 8, 9, 13 e 17 e, fondamentalmente, la UP dei paesaggi tradizionali con 163 ha (in particolare rappresentati da noccioleti e pistacchieti) (tab..4, figura 3); nessuna informazione circa le UP si ha per ben 252,5 ha di superfici interessate sempre dall azione F3 (l elaborazione al GIS tra i vari tematismi interessati non ha identificato una corrispondenza geografica con nessuno delle unità di paesaggio regionali del PTPR). AGRICONSULTING pag. 8

11 Tabella 3 Distribuzione delle superfici interessate dall azione F2 per UP e Ambiti Territoriali (in verde le combinazioni più importanti) Unita Paesaggio agrario AMBITO agrumeto mosaico paes.trad. seminativo seminativo arb. paesaggio agrario non identificato Totale 5 1,8 45,4 152,9 194,5 394,6 6 1,8 21,3 66,3 522,4 244,9 856,7 7 8,7 14,6 147,2 170,5 8 1,8 37,1 27,3 360,2 426,4 9 4,7 79,3 84, ,0 48,1 263,8 44,6 370, ,0 8,0 95,4 163,4 12 7,6 23,9 2,5 487,4 187,0 708,5 13 0,4 1,0 28,3 124,6 154, ,3 16,9 39, ,1 54,8 275,2 17,9 184,2 554,2 30,1 30,1 Totale 32,2 84,9 324,1 1784,7 17,9 1708,9 3952,7 Tabella 4 Distribuzione delle superfici interessate dall azione F3 per UP e Ambiti Territoriali (in verde le combinazioni più importanti) AMBIT O Unita Paesaggio agrario agrumeto mosaico paes.trad. seminativo vigneto paesaggi o agrario non identificat o Totale 7 0,8 1,3 1,1 3,2 8 0,9 52,4 2,4 53,9 109,5 9 4,9 12,1 40,0 91,0 148, ,8 0,6 1,7 54,3 126,3 17 2,5 0,1 2,6 52,1 52,1 Totale 5,8 12,1 162,9 6,7 1,7 252,5 441,8 AGRICONSULTING pag. 9

12 Figura 3 - Aree potenzialmente interessabili dall Azione F3, in linea con i requisiti di ammissibilità del PSR Sicilia (verde= paesaggio nocciolo; giallo= paesaggio agrumi; magenta= paesaggio pistacchio) Modalità di estrazione del campione di aziende oggetto di indagine Dovendo procedere all individuazione e delimitazione di un campione di analisi, individuate le combinazioni tra Unità di Paesaggio e Ambiti Territoriali nelle quali si è avuta una più estesa applicazione delle due Azioni agroambientali oggetto di studio (vedi combinazioni evidenziate in verde nelle precedenti tabelle (tabb. 1, 3 e 4), si è proceduto, per queste combinazioni, ad una valutazione della distribuzione di frequenze delle aziende oggetto di finanziamento. In tabella 5 si riporta la matrice di distribuzione di frequenza delle aziende per UP e AT (per il sottocampione evidenziato in verde). In termini di frequenza del numero di aziende, le differenze tra le due azioni risultano molto minori a quanto visto in termini di superfici: 159 aziende finanziate per la F2 e 128 per la F3. Le ragioni sono da ricercare in una maggiore ed elevata frammentazione della proprietà aziendale, quale per esempio nei noccioleti e pistacchieti, interessati dall azione F3, con superfici aziendali in media comprese tra 1 e 2 ettari. AGRICONSULTING pag. 10

13 Tabella 5 Distribuzione di frequenza delle aziende per UP e AT oggetto di interesse Azione F2 Unita Paesaggio (UP) Ambito Territoriale (AT) paes.tradiz. Seminativi Totale Totale complessivo Azione F3 Unita Paesaggio (UP) Ambito Territoriale (AT) agrumeto paes.tradiz. Totale Totale complessivo Ai fini della scelta puntuale delle aziende da indagare è stata fatta una ulteriore distribuzione di frequenza delle aziende per territorio comunale. Nelle tabelle 6 e 7 si riportano evidenziati in verde i comuni scelti su cui ricadono le aziende indagate. Per ognuna delle Azione F2 ed F3 sono state individuate 10 aziende. In sintesi, sulla base di questo primo quadro di valutazione metodologica è stato ipotizzato un campione di aziende indagate di 20 realtà diverse, distribuite nel territorio regionale, in relazione ai seguenti criteri ed aspetti: entità della superficie interessata in relazione agli ambiti territoriali ed unità di paesaggio (Tabelle 3 e 4); rappresentatività più ampia possibile sia di unità di paesaggio che di ambiti territoriali interessati dalle azioni (fig. 4); peso maggiore per gli ambiti territoriali a cui corrispondono valori più elevati in colonna nessun paesaggio agrario (vedi tabelle 3 e 4). comuni con i valori più significativi per presenza di aziende finanziate (Tabelle 6 e 7). AGRICONSULTING pag. 11

14 In figura 4 si riporta una carta di sintesi regionale di distribuzione delle aziende indagate, mentre in quelle successive (figure 5-9) più in dettaglio la localizzazione delle aziende indagate in relazione alle unità di paesaggio. Tabella 6 Azione F2: distribuzione di frequenza delle aziende per comune di appartenenza Comune in cui ricade l azienda paes.trad seminativ Totale AGIRA 2 2 ALIA BRONTE 1 1 BUSCEMI 1 1 CACCAMO CALTANISSETTA 4 4 CALTAVUTURO CAMMARATA CASTEL DI IUDICA 1 1 CASTELLANA SICULA 1 1 CASTELTERMINI 1 1 CASTRONUOVO DI SICILIA 8 8 COLLESANO 1 1 COMUNE NON IDENTIFICATO DI AGRIGENTO 1 1 CONTESSA ENTELLINA 3 3 LEONFORTE MANIACE 1 1 MINEO 2 2 MUSSOMELI 8 8 NICOSIA 5 5 NISSORIA 1 1 NOTO PALAZZO ADRIANO 1 1 PALAZZOLO ACREIDE 1 1 POLIZZI GENEROSA RAMACCA 4 4 RANDAZZO 2 2 SAN GIOVANNI GEMINI 3 3 SAN TEODORO 2 2 SANTO STEFANO QUISQUINA 4 4 SCLAFANI BAGNI SORTINO 1 1 SPERLINGA 3 3 LUCCA SICULA 3 3 PRIZZI 1 1 CESARO' 2 2 AIDONE 1 1 ARAGONA 7 7 Totale complessivo AGRICONSULTING pag. 12

15 Tabella 7 Azione F3: distribuzione di frequenza delle aziende per comune di appartenenza Comune in cui ricade l azienda agrumeto paes.trad Totale ADRANO BRONTE CASTELL'UMBERTO 1 1 CASTIGLIONE DI SICILIA 1 1 FRANCAVILLA DI SICILIA 2 2 LETOJANNI MONTAGNAREALE 4 4 NASO 2 2 NIZZA DI SICILIA RACCUJA 2 2 SAN PIERO PATTI 4 4 SAN SALVATORE DI FITALIA 1 1 SANTA DOMENICA VITTORIA 1 1 SANT'ALESSIO SICULO 4 4 SAVOCA SINAGRA 1 1 TAORMINA TORTORICI UCRIA 4 4 SANT'ANGELO DI BROLO 5 5 MESSINA 1 1 Totale complessivo Figura 4 - Carta schematica di distribuzione delle aziende indagate ( ) in relazione ai diversi Ambiti Territoriali (AT) AGRICONSULTING pag. 13

16 Legenda uso suolo delle UP: Paesaggio dei Seminativi Paesaggio delle Colture Arboree Paesaggio dei Mosaici Colturali Paesaggio degli Agrumeti Figura 5 Localizzazione delle aziende in F2 indagate ( ) (comuni di Cammarata e Caltavuturo) all interno dell Ambito Territoriale 6 ( Area dei rilievi di Lercara, Cerda e Caltavuturo ). AGRICONSULTING pag. 14

17 Legenda uso suolo delle UP: Paesaggio dei Seminativi Paesaggio delle Colture Arboree Paesaggio dei Mosaici Colturali Paesaggio dei Seminativi Arborati Paesaggio degli Agrumeti Paesaggio delle Colture in Serra Figura 6 Localizzazione delle aziende in F2 indagate ( ) (comuni di Noto-Canicattini- Palazzolo Acreide) all interno dell Ambito Territoriale 17 ( Area dei rilievi e del tavolato Ibleo ). AGRICONSULTING pag. 15

18 Legenda uso suolo delle UP: Paesaggio delle Colture Arboree Paesaggio degli Agrumeti Paesaggio dei Seminativi Paesaggio dei Vigneti Paesaggio dei Seminativi Arborati Figura 7 Localizzazione delle aziende in F3 indagate ( ) (comuni di Bronte-Adrano) all interno dell Ambito Territoriale 13 ( Area del cono vulcanico etneo ). AGRICONSULTING pag. 16

19 Legenda uso suolo delle UP: Paesaggio delle Colture Arboree Paesaggio degli Agrumeti Paesaggio dei Seminativi Paesaggio dei Mosaici Colturali Figura 8 Localizzazione delle aziende in F3 indagate ( ) (comuni di Tortorici-Ucria) all interno dell Ambito Territoriale 8 ( Area della catena settentrionale - Monti Nebrodi ). AGRICONSULTING pag. 17

20 Legenda uso suolo delle UP: Paesaggio delle Colture Arboree Paesaggio degli Agrumeti Paesaggio dei Seminativi Paesaggio dei Mosaici Colturali Paesaggio dei Seminativi Arborati Figura 9 Localizzazione delle aziende in F3 indagate ( ) (comuni di S. Teresa Riva Savoca Nizza di Sicilia - Antillo) all interno dell Ambito Territoriale 9 ( Area della catena settentrionale - Monti Peloritani ). AGRICONSULTING pag. 18

21 2.2 Elementi strutturali e funzionali principali delle unità di paesaggio selezionate In questo paragrafo si individuano e caratterizzano sinteticamente gli elementi strutturali e funzionali principali delle unità di paesaggio selezionate in cui ricadono le aziende campionate, derivanti dalle relazioni instauratesi tra risorse naturali, uso del suolo, pratiche agricole, insediamenti, ecc.. Sono state selezionate le seguenti Unità di Paesaggio (REGIONE SICILIANA, 1996): Paesaggio delle Colture Erbacee; Paesaggio dei Seminativi Erborati; Paesaggio delle Colture Arboree; Paesaggio dell Agrumeto. PAESAGGIO DELLE COLTURE ERBACEE: Questo tipo di paesaggio comprende fondamentalmente la coltivazione dei cereali, in particolare grano duro, in avvicendamento con diverse specie foraggere e riposi pascolativi (maggese) ma anche sistemi con sporadica frequenza e una bassa copertura di elementi arborei come olivo, mandorlo e carrubo; localmente vi è anche inclusa la presenza di frammentate aree a colture ortive. Le colture ortive sono quasi esclusivamente localizzate nelle condizioni geo-pedologiche e climatiche più favorevoli, caratterizzate anche da una maggiore disponibilità idrica, soprattutto coincidenti con diverse aree pianeggianti sub-costiere: Piana di Buonfornello, fascia costiera tirrenica messinese, alcune aree della fascia litoranea del siracusano, della Piana di Catania e della costa meridionale dell Isola, l interno collinare del trapanese, ecc.. I seminativi asciutti a cereali e foraggere sono localizzati soprattutto nelle aree più interne collinari ed anche in ambienti orograficamente più accidentati e marginali (colline dell ennese, aree collinari interne della Sicilia centro-occidentale e meridionale). Caratteristiche generali sono la uniformità dei loro paesaggi, contraddistinti da seminativi estensivi che coprono ampie aree collinari interne ondulate non interrotte da barriere naturali fisiche e/o vegetali, con conseguente basso valore di biodiversità sia specifica sia strutturale. La vulnerabilità complessiva di questi sistemi è molto elevata, legata all elevato rischio di erosione superficiale dei suoli e di frane. Unici elementi di diversità strutturale sono i rilievi più aspri e accentuati, come creste rocciose, serre, altre tare improduttive, a cui anche si associano i più alti livelli di biodiversità specifica di questi paesaggi. AGRICONSULTING pag. 19

22 PAESAGGIO DEI SEMINATIVI ARBORATI: Sono inclusi in questa unità di paesaggio quei territori che oltre ad avere la presenza del semplice seminativo, hanno una certa frequenza della componente legnosa e caratteristica di un certo territorio. In particolare, l Altopiano Ibleo rappresenta l esempio più tipico per la presenza dell olivo, mandorlo, carrubo, insieme a quella dei muretti a secco, generando un paesaggio dai connotati unici. In tali condizioni, la componente erbacea del sistema genera pascoli fra i più produttivi tra quelli dell Isola; fatto particolarmente importante per l assoluta carenza di risorse idriche. In generale è possibile affermare che la regressione di queste forme di paesaggio è oggi fortemente legata alla riduzione e al declino del carrubo e del mandorlo. PAESAGGIO DELLE COLTURE ARBOREE: I caratteri paesaggistici di queste colture mostrano spesso elevata variabilità in relazione alla coltivazione arborea che lo caratterizza ed all ambito territoriale di appartenenza. Gli aspetti geomorfologici, altitudinali e pedologici dipendono quindi dalla specie arborea coltivata. La coltivazione dell ulivo rappresenta di gran lunga l aspetto più esteso e, probabilmente, l elemento più caratteristico di identità storica del paesaggio siciliano. Questa coltura occupa circa ha di superficie, dalle aree più pianeggianti, in cui la coltivazione acquista i caratteri intensivi, alle aree più marginali e le pendici più scoscese della base di tutti i maggiori rilievi dell isola. Altre specie caratterizzanti questa unità di paesaggio sono il mandorlo, il nocciolo, il pistacchio, il carrubo e, in misura minore, il frassino da manna, pero, melo, pesco, ficodindia, ecc.. I mandorleti si distribuiscono in condizioni pedologiche difficili e povere, caratterizzando alcuni aspetti territoriali ben localizzati. come ad esempio le colline nissene e agrigentine. Svolge, quindi, un importante azione di conservazione del suolo in zone collinari più o meno accidentate, spesso in forma promiscua col altre specie. I noccioleti caratterizzano fortemente i paesaggi coltivati collinari e sub-montani dei Nebrodi Orientali, dei Peloritani e del versante orientale dell Etna (are più circoscritte si riscontrano anche nelle Madonie Sud-occidentali). Quasi sempre su pendici molto scoscese ed inclinate, rappresentano un elemento fondamentale per la difesa del territorio dal dissesto idrogeologico, grazie all elevato grado di copertura arborea ed al basso livello di intensità colturale. Le aree qualificate dal carrubo, un tempo più estese perché legate anche all alimentazione di diversi animali domestici, sono oggi in forte regressione, anche nell area Iblea dove hanno da sempre avuto un ruolo particolarmente caratterizzante tali paesaggi. Spesso consociato ad altre specie arboree, AGRICONSULTING pag. 20

23 come olivo e mandorlo, edifica anche seminativi arborati o viene coltivato in consociazione con specie ortive. PAESAGGIO DELL AGRUMETO: Secondo le fonti statistiche più recenti, la superficie occupata dagli agrumeti rappresenta circa il 5% di quella regionale, concentrata prevalentemente nei territori del catanese e del siracusano. Sono questi ultimi gli agrumeti più giovani e improntati a criteri industriali di produzione, sensibilmente diversi per contenuti di qualità e saperi tradizionali degli oramai rari impianti su terrazze, costituiti spesso da sesti irregolari o inadatti alla meccanizzazione. Cartograficamente presentano una elevatissima frammentazione e ridotte superfici, spesso legate anche ai paesaggi dei mosaici colturali che abbondano in prossimità dei centri abitati. Si riscontrano sulle pendici lungo le aree costiere e sub-costiere (aree del palermitano, Etna, Peloritani, ecc.), risalendo anche dalla costa verso l interno lungo le ridotte aree pianeggianti fluviali e delle fiumare del messinese. Gli agrumeti in sistemi terrazzati, particolarmente caratterizzanti i paesaggi da essi costituiti, sono quelli interessati, oramai da più di un decennio, da forti processi di abbandono, e su cui l intervento del PSR è stato indirizzato. AGRICONSULTING pag. 21

24 2.3 Quadro informativo: acquisizione dati La fase di acquisizione dati rappresenta un aspetto complesso. Le informazioni acquisite hanno riguardato diversi aspetti quali: localizzazione degli interventi all interno dell azienda e del territorio in cui essa ricade, natura degli impegni agroambientali assunti dalle aziende in ciascuna delle unità di paesaggio interessate, caratteristiche tecnico-colturali, ecc.. In relazione alla natura ed alla modalità dei dati acquisiti è stata fatta la seguente distinzione: dati primari (diretti): direttamente rilevabili o misurabili in campo presso le aziende selezionate o tramite interviste a testimoni privilegiati; dati secondari (indiretti): ricavabili dal sistema di monitoraggio e dalla documentazione tecnico-amministrativa disponibile presso gli enti interessati. Il reperimento della documentazione tecnico-amministrativa è avvenuto presso gli Ispettorati Provinciali Agrari delle province oggetto del campionamento (Palermo, Catania, Messina, Siracusa, Agrigento), preposti territorialmente alla gestione e valutazione delle pratiche aziendali. I dati utili ricavati hanno riguardato le relazioni tecniche (misura F3), i piani aziendali (misura F2) e le rispettive planimetrie di localizzazione delle aziende e di alcuni interventi strutturali previsti (e.g. fasce verdi arbustivo-arboree). L acquisizione dei dati diretti, di natura qualitativa e quantitativa, è avvenuta in maniera sistematica tra le aziende indagate tramite una scheda di rilievo di campo (ALLEGATO 1) elaborata sulla base delle indicazioni provenienti dai QVC e delle opere realizzabili dall applicazione delle diverse azioni, così come riportato dal PSR della Regione Siciliana (Sito web: In sintesi, i dati qualitativi hanno riguardato la valutazione degli aspetti visivi e cognitivi dell azienda in esame e del contesto paesaggistico in cui essa è inserita, fondata sull esperienza del rilevatore e degli esperti interpellati e relazionata ai caratteri tipici dei paesaggi tradizionali agrari degli ambiti territoriali. I dati quantitativi rilevabili sono stati differenziati per azione e tipologia di intervento, ed hanno riguardato diversi aspetti concernenti le fasce di vegetazione (lunghezza, larghezza, densità d impianto, specie utilizzate, ecc.), le aree di conversione a pascolo, % di aree protetta o sottoposta a vincolo, creazione di nicchie ecologiche, ecc. (vedi ALLEGATO 1). Un ruolo importante è stato affidato al reportage fotografico, realizzato per evidenziare sia aspetti interni all azienda ed ai sistemi tecnico-colturali impiegati, sia esterni in termini di contesto territoriale e di paesaggio (immagini sistemi colturali attuali, immagini sistemi colturali pregressi AGRICONSULTING pag. 22

25 pre-intervento o vicini non interessati dalle azioni, immagini contesto paesaggistico attuale, immagini contesto paesaggistico pregresso pre-intervento o vicini non interessati dalle azioni, ecc.). 2.4 Criteri metodologici per la valutazione degli effetti delle azioni F2 e F3 sulla qualità del paesaggio La valutazione interpretativa degli aspetti percettivi ed estetici, identificata dal Quesito di Valutazione Comune (VI.3 :In che misura i paesaggi sono stati preservati o valorizzati grazie alle misura agroambientali?) si basa sui criteri della coerenza e differenziazione percettiva/cognitiva, e della identità culturale (rispettivamente QVC VI.3-1, VI.3-2, VI.3-3) del paesaggio (Tab. 8). Tabella 8 Quesiti e criteri di Valutazione Comuni (QVC) Criteri Indicatori Livello obiettivo VI Superfici agricole oggetto di impegno che VI Incremento contribuiscono alla coerenza con le caratteristiche dell area che rientra nella naturali/biofisiche della superficie (numero di siti ed ettari) categoria del contributo (a) di cui grazie a modalità e tipo di uso del suolo alla coerenza, rispetto alla influenzate dalle azioni oggetto di impegno (ove situazione di partenza pertinente specificate in base al tipo, ad esempio terreno erboso, ecc..) (%) (b) di cui grazie a caratteristiche ambientali quali flora, fauna o habitat risultanti direttamente/ indirettamente dalle azioni oggetto di impegno (%) (c) di cui grazie alla conservazione della forma del territorio, come il rilievo o il profilo (%) (d) di cui grazie alla conservazione, conseguente alle azioni sovvenzionate, dei livelli idrici e dei profili dei corpi idrologici (argini, limitazioni all irrigazione, ecc.) (%) VI.3-1. La coerenza percettiva/cognitiva (visiva, ecc.) tra i terreni agricoli e le caratteristiche naturali/biofisiche della zona è stata mantenuta o esaltata VI.3-2. La differenziazione percettiva/cognitiva (visiva, ecc.) (omogeneità/diversità) dei terreni agricoli è stata mantenuta o esaltata VI Superfici agricole oggetto di impegno che contribuiscono alla differenziazione (omogeneità/ diversità) percettività/cognitiva, in particolare visiva, del paesaggio (numero di siti ed ettari/chilometrici) (a) di cui grazie alla complessità visiva risultante dalle modalità di uso del suolo/tipo delle colture influenzate dalle azioni oggetto di impegno (estensione, altezza, colori, ecc.) (%) (b) di cui grazie a caratteristiche ambientali quali flora, fauna o habitat risultanti direttamente/ indirettamente dalle azioni sovvenzionate (%) (c) di cui grazie a oggetti costruiti dall uomo (siepi di arbusti, fossati, sentieri) introdotti/conservati dalle azioni sovvenzionate o alla possibilità, con il sostegno alla gestione della vegetazione, di osservare la differenziazione del paesaggio (omogeneità/diversità) %. VI Incremento dell area che rientra nella categoria del contributo alla differenziazione (omogeneità/diversità), rispetto alla situazione di partenza. AGRICONSULTING pag. 23

26 VI.3-3. L identità culturale del terreno agricolo è stata mantenuta o esaltata VI.3-4. La tutela/miglioramento delle strutture e delle funzioni paesaggistiche in relazione a terreni agricoli comporta benefici/valori per la società (attrattive) VI Terreno agricolo oggetto di impegno che contribuisce al mantenimento/potenziamento delle caratteristiche culturali/storiche della zona (numero di siti/oggetti ed ettari/chilometri) (a) di cui grazie alla presenza di colture o animali domestici tradizionali influenzati dalle azioni sovvenzionate (%) (b) di cui grazie a caratteristiche lineari costruite dall uomo (siepi di arbusti, fossati, sentieri) reintrodotte/ conservate dalle azioni sovvenzionate (%) (c) di cui grazie a elementi isolati, costruite dall uomo, reintrodotte/conservate dalle azioni sovvenzionate (p.es. presenza di boschetti o possibilità di osservare il patrimonio grazie alla gestione della vegetazione, ecc.) (ecc.) (d) di cui grazie alla possibilità di sperimentare attività agricole tradizionali (custodia delle greggi, transumanza, fienagione ecc.) reintrodotta/mantenuta dalle azioni sovvenzionate (%) VI Comprovato beneficio/valore per la società derivante da strutture e funzioni paesaggistiche tutelate/ migliorate (descrizione). VI Incremento dell area che rientra nella categoria del mantenimento delle caratteristiche culturali/ storiche rispetto alla situazione di partenza VI Il beneficio/valore dev essere evidente. L applicazione di tali criteri di valutazione comporta, in primo luogo, l esame degli effetti (di miglioramento, differenziazione e/o di conservazione) che gli impegni agroambientali possono determinare sull aspetto estetico del paesaggio agrario e, quindi, la formulazione di un giudizio sulla coerenza, differenziazione ed identità culturale di tali effetti, rispetto agli elementi strutturali e funzionali del paesaggio. Le modifiche/conservazioni dell aspetto estetico del territorio agricolo, generate dalle misure agroambientali sono a loro volta la conseguenza: - di modifiche/conservazioni nelle modalità di gestione e utilizzazione del suolo coltivato (rotazioni, coperture vegetali, ordinamenti colturali, inerbimenti ecc..), potenzialmente determinate dalla totalità delle Azioni in cui si articola la Misura F del PSR Sicilia; - della realizzazione di infrastrutture ecologiche (es. siepi, aree non coltivate ecc..) e ambienti naturali e seminaturali, tipici dei paesaggi agricoli regionali, nell ambito delle specifiche Azioni F2, F3. Una valutazione sugli effetti prodotti dalle azioni sul paesaggio è stata effettuata facendo riferimento in prima analisi ad una verifica dei risultati raggiunti tramite l attuazione delle azioni stesse. A questo proposito, il PSR identifica una serie di indicatori di risultato dell Azione da applicare per la verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati. AGRICONSULTING pag. 24

27 L applicazione di tali criteri di valutazione è stata esplicata tramite una serie di indici di misurazione quantificati direttamente o indirettamente. La misurazione indiretta ha fatto riferimento a tutti i dati che è stato possibile reperire dalle varie documentazioni tecnico-amministrative delle singole aziende interessate dalle azioni (dati secondari); quelle dirette (dati primari) da misurazioni effettuate nel contesto paesaggistico di analisi di campo e tramite metodologie speditive (scheda di rilievo, fotografie, foto aeree, ecc.). L obiettivo finale dei tre criteri è stata la valutazione del raggiungimento di preservazione e valorizzazione del paesaggio attraverso l attribuzione di un giudizio relativo di coerenza, di differenziazione e di identità culturale di tipo estetico (ma anche funzionale) generato dalle azioni del PSR (la semplice misurazione assoluta degli elementi fisici stabili e temporanei generati dagli interventi ha permesso una prima valutazione delle caratteristiche aziendali attuali). Il concetto di valutazione è basato quindi sul confronto tra elementi spazio-temporali interessati ed elementi non interessati dalle azioni del PSR del paesaggio attuale. Dove questo non è stato possibile dal punto di vista temporale (ex ante ed ex post l intervento nello stesso ambito territoriale o nella stessa azienda) il confronto è stato esplicato tramite una analisi di aree interessate ed aree non interessate dalle azioni interne all azienda in esame; oppure, tramite l area interessata da trasformazioni dell azienda in esame ed aree limitrofe non trasformate, ma caratterizzate da uno stesso assetto paesaggistico. Laddove possibile è stato operato un confronto prima/dopo ricorrendo rispettivamente a fotografie, foto aeree od ortofoto per il prima e a rilievi di campo e ad immagini attuali che consentano la comparabilità dei dati ex ante ed ex post. In definitiva, il giudizio di valutazione degli effetti sul paesaggio è stato così determinato per i rispettivi criteri valutativi: Il valore di coerenza del paesaggio = alla quota (parte o intera) di superficie oggetto di intervento (parametrizzata secondo gli indicatori e le grandezze sopra riportate) giudicata coerente dal confronto con le caratteristiche paesaggistiche ed ambientali della zona (e.g. il valore di coerenza potrebbe variare tra 5=max coerenza e 0=nessuna coerenza); Il valore di differenziazione del paesaggio = alla quota (parte o intera) di superficie oggetto di intervento (parametrizzata secondo gli indicatori e le grandezze sopra riportate) in grado di mantenere o esaltare la differenziazione e la complessità organizzativa del paesaggio (e.g. è ipotizzabile una scala di valori al crescere dei quali aumenta il grado di differenziazione del paesaggio); AGRICONSULTING pag. 25

28 Il valore di identità storico-culturale = alla quota (parte o intera) di superficie oggetto di intervento (parametrizzata secondo gli indicatori e le grandezze sopra riportate) che ha determinato il mantenimento di sistemi tradizionali (e.g. il valore di mantenimento di identità potrebbe variare tra 5=max identità e 0=nessuna identità). I diversi criteri interessati (coerenza,.differenziazione, identità culturale) possono anche essere oggetto di misurazioni combinate. D'altronde, uno stesso effetto generato dagli interventi realizzati sui caratteri estetici del territorio agricolo e agroforestale in esame può essere letto e valutato da diversi punti di vista, secondo i tre criteri proposti dal QVC (i tre criteri coerenza, differenziazione, identità possono esprimere un giudizio valutativo positivo o negativo l uno indipendentemente dall altro: e.g. i tre criteri possono esprimere univocamente un giudizio positivo sugli interventi realizzati, oppure un giudizio differenziato). Si riporta di seguito la proposta di parametrizzazione dei criteri di valutazione degli interventi (tab. 9) AGRICONSULTING pag. 26

29 Tabella 9 Prametrizzazione dei Quesiti di Valutazione Comuni (QVC) CRITERI DI VALUTAZIONE Coerenza percettiva cognitiva Differenziazione percettiva cognitiva Identità culturale INDICATORI E INDICI d USO modalità e tipo di unità spazio-temporali realizzati dalle azioni: organizzazione spaziale dei sistemi colturali, consociazioni temporali delle colture, tecniche colturali, altro organizzazione spaziale (orizzontale e verticale) delle tipologie di uso del suolo: indici di forma delle tessere, distribuzione delle tessere, ecc., aspetti vari dell ordinamento colturale e della complessità sistemica (presenza di tappeto erboso, composizione specifica piante coltivate, flora e fauna, influenze sulla topografia, sistemi di irrigazione, altro) modalità e tipo di unità spazio-temporali realizzati dalle azioni: organizzazione spaziale dei sistemi colturali (distribuzione delle piante, stratificazione delle specie), consociazioni temporali delle colture, tecniche colturali, altro organizzazione spaziale (orizzontale e verticale) delle tipologie di uso del suolo): distribuzione delle tessere e delle classi di tessere, frammentazione, connettività, diversità specifica, complessità di stratificazione verticale, altezza della vegetazione, complessità dei colori, analisi quali/quantitativa presenza di micrositi (cumuli di pietra, manufatti in pietra, legno morto, ecc ), presenza di siepi, arbusti, fossati, sentieri, ecc. documenti storici sulle pratiche colturali pre-azione (storia dell uso del paesaggio); documentazione sistemi colturali correnti valutazione della percezione culturale dei paesaggi (artivisive, letteratura, ecc ) analisi spazializzate organizzazione del paesaggio pre e post azione: tipi di colture, elementi introdotti dall uomo (siepi di arbusti, fossati, sentieri, impianti boschetti, ecc ), animali domestici, altre attività agricole (tipi allevamento greggi, transumanza, fienagione, ecc.). SCALA VALORI CRITERI DI VALUTAZIONE Valore di coerenza = 0 5 Valore coerenza = 5 (massima coerenza: tutte le superfici oggetto degli interventi sono coerenti con il paesaggio) Valore coerenza = 0 (nessuna coerenza: nessuna delle superfici oggetto degli interventi risulta coerente con il paesaggio) Valore di differenziazione = 1 5 Valore di differenziazione: è ipotizzabile una scala di valori (e.g. tra 1 = mantenimento differenziazione e 5 = max differenziazione) al crescere dei quali aumenta il grado di differenziazione del paesaggio; viceversa, valori negativi potrebbero esprimere una semplificazione o banalizzazione nell organizzazione paesaggistica. Valore di identità = 0 5 Valore di identità = 5 (massimo mantenimento di identità: tutte le superfici oggetto degli interventi hanno identità storico-culturale con il paesaggio) Valore coerenza = 0 (nessun mantenimento di identità: tutte le superfici oggetto degli interventi non hanno identità storicoculturale con il paesaggio) AGRICONSULTING pag. 27

30 3. RISULTATI 3.1 Azione F Effetti sulla qualità del paesaggio dei seminativi I seminativi ed i paesaggi colturali e culturali da essi edificati interessano vaste aree dell interno dell isola. La loro diffusione riguarda le aree collinari terrigene interne di diverse province regionali (Enna, Caltanissetta, Agrigento, Palermo). In particolare, in relazione al PTPR della Sicilia (REGIONE SICILIANA, 1996), tali paesaggi risultano particolarmente rappresentativi dei seguenti Ambiti Territoriali (AT) (in ordine di importanza): 12. Area delle colline dell ennese, 6. Area dei rilievi di Lercara, Cerda e Caltavuturo, 10. Area delle colline della Sicilia centro-meridionale, 5. Area dei rilievi dei monti Sicani, 11. Area delle colline di Mazzarino e Piazza Armerina, 17. Area dei rilievi e del tavolato Ibleo, altri. La valutazione dell effetto generato dall Azione F2 sui paesaggi dei seminativi ha fatto riferimento ad un campione di sei aziende, distribuite tra le province di Agrigento (4 aziende) e Palermo (2 aziende). Più in dettaglio, le aziende indagate ricadono all interno dell AT 6 (Area dei rilievi di Lercara, Cerda e Caltavuturo), tuttavia presentano caratteristiche strutturali e contesti antropoecologici molto simili agli altri ambiti sopra riportati (Fig. 10). I territori comunali interessati sono quelli di Cammarata, S. Giovanni Gemini, Villalba, Caltavuturo, Sclafani Bagni. L analisi ha fatto riferimento alle caratteristiche rilevabili dalle osservazioni dirette di campo sulle aziende scelte e dei paesaggi circostanti, ai fini di una generalizzazione della valutazione degli effetti sul paesaggio, ma anche ad interviste a figure privilegiate ed alla documentazione aziendale inerente le istanze presentate. In particolare a funzionari (degli Ispettorati Provinciale Agrari) e professionisti del settore (periti agrari ed agronomi) da anni impegnati e profondi conoscitori dell area in esame. AGRICONSULTING pag. 28

31 Figura 10 Tipico paesaggio dei seminativi dell interno della Sicilia (territorio di Cammarata - AG) molto semplificato; raramente si localizzano alberi isolati spesso introdotti dall uomo o limitati gruppi di arbusti naturali in punti marginali Procedendo in maniera deduttiva, cioè dal generale al particolare, l applicazione dell Azione F2 finanziata, interventi F2a ( Conversione e mantenimento in aziende zootecniche ), F2b ( Conservazione dei seminativi in pascolo per la protezione dei versanti dall erosione ), F2c ( Impiego di metodi di produzione dei seminativi compatibili con le esigenze dell ambiente e la cura del paesaggio ) e F2d ( Pascoli con pendenze superiori al 25% ), ha generato conservazione ma, nello stesso tempo, differenziazione del paesaggio dei seminativi. La differenziazione strutturale generata nei contesti paesaggistici in esame, in particolari per alcuni elementi strutturali realizzati ed inseriti tramite l Azione, rappresenta l aspetto più significativo degno di approfondimento. Si riporta di seguito una sintesi sulla valutazione degli effetti generati dall Azione F2 sulle caratteristiche estetiche del paesaggio a seminativi (tabella 10). AGRICONSULTING pag. 29

32 Tabella 10 Sintesi sugli effetti generati dall Azione F2 sulle caratteristiche percettivoestetiche dei paesaggi a seminativi Aspetto PERCETTIVO-ESTETICO PICCOLA (aziende osservate ed usi del suolo ad esse contigue) SCALA DI OSSERVAZIONE MEDIO-GRANDE (ampia visione di usi del suolo diversi; aspetti orografici diversi) ESTETICO GENERALE COERENZA COLORI DIFFERENZIAZIONE STRUTTURALE CONNETTIVITÀ STRUTTURALE / INTERDIGITAZIONE TESSERE / IMPORTANZA ESTENSIVA TESSERA (MATRICE) PERCEZIONE PAESAGGIO AGRARIO TRADIZIONALE / Legenda Positivo / Si / Alto Ininfluente / Medio Negativo / No / Basso I contesti paesaggistici, in cui si riscontrano le aziende interessate dall Azione F2 risultano particolarmente semplificati per motivi legati alla forte azione di desertificazione biologica attuata dall uomo nel corso dei secoli ed all ordinamento produttivo di tipo cerealicolo-foraggero e cerealicolo-zootecnico delle aziende che vi insistono. Questo ha generato ampi e vasti processi di instabilità ecologica in tali paesaggi, dovuti ad esempio a forti processi di erosione ed instabilità dei versanti e sensibile riduzione della ricchezza delle specie vegetali ed animali (figure 11, 12). In paesaggi così semplificati l applicazione del sistema di interventi generati dall Azione F2, ulteriormente diversificati per tipologia di intervento, ha permesso l inizio di un processo atto a contrastare e contenere alcuni dei fenomeni degradativi sopra riportati. E stato così possibile l istaurarsi di processi ecologico-gestionali volti ad un aumento della conservazione e della diversificazione di questi contesti paesaggistici. La tabella seguente (tab. 11) riporta una sintetica valutazione degli indicatori di intervento più importanti AGRICONSULTING pag. 30

33 Figura 11 Elevata presenza di fenomeni franosi in un paesaggio esclusivamente caratterizzato da seminativi con totale assenza di specie legnose Figura 12 Evidenti processi di erosione superficiale generati dall elevato carico del bestiame su seminativi AGRICONSULTING pag. 31

34 Tabella 11 Sintesi Indicatori di Intervento sugli effetti generati dall Azione F2 sulle caratteristiche percettivo-estetiche dei paesaggi a seminativi INDICATORE SUPERFICIE DELL INTERVENTO INDICATORI DI INTERVENTO SVILUPPO LINEARE FASCIA VERDE REALIZZATA [unità di misura] [% rispetto sup. azienda] [% rispetto perimetro azienda] VALUTAZIONE (sintetica media) % 50-60% ATTECCHIMENTO FASCIA VERDE REALIZZATA [% fascia realizzata] 80% LOCALIZZAZIONE PLANIMETRICA FASCIA COERENZA ECOLOGICA SPECIE LEGNOSE UTILIZZATE SUPERFICIE AREA TRASFORMATA A PRATO- PASCOLO [% localizzata correttamente in fossati, torrenti, compluvi, displuvi, recinzioni] [% N specie coerenti / N specie utilizzate] [% rispetto seminativi dell azienda] 100% 90-95% 50-60% Uno degli elementi realizzati su cui è stata centrata maggiormente l attenzione è sicuramente la realizzazione delle fasce verdi. Si tratta probabilmente dell unico elemento strutturale che può generare un effetto determinante sulla percezione e le qualità estetiche del paesaggio (fig.13), in particolare in paesaggi fortemente monotoni e semplificati quali quelli dei seminativi. Quasi tutti gli altri aspetti infatti hanno riguardato fasi spazio-temporali dell ordinamento colturale non facilmente percettibili e permanenti a scala di paesaggio. E evidente come la valutazione a carico delle fasce verdi è stata fatta in un ottica dinamica, considerato il brevissimo periodo trascorso dall applicazione degli interventi e quindi dalla messa a dimora delle piante. Infatti, soltanto dall osservazione delle fasce verdi realizzate nel periodo iniziale di applicazione della Misura F, circa 3-4 anni fa, si comincia ad apprezzare una funzione estetica, oltre naturalmente a quella ecologica, sull articolazione ed aumento della differenziazione strutturale del paesaggio (fig. 14). Così come evidenziato dal PSR, di fondamentale importanza ai fini di una corretta realizzazione delle fasce verdi, e quindi di una valutazione in termini paesaggistici delle stesse, risulta la loro localizzazione, sviluppo lineare, attecchimento, le specie legnose arbustive ed arboree utilizzate. AGRICONSULTING pag. 32

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