MODELLO PER DOMANDA DI CONCESSIONE DERIVAZIONE ACQUE SUPERFICIALI AD USO IDROELETTRICO ai sensi del R.R. n 2 del 24/03/2006
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1 MODELLO PER DOMANDA DI CONCESSIONE DERIVAZIONE ACQUE SUPERFICIALI AD USO IDROELETTRICO ai sensi del R.R. n 2 del 24/03/2006 Marca da bollo da 16,00 1 Spett.le LECCO Direzione Organizzativa V Ambiente e Territorio Ufficio Acque - Derivazioni Corso Matteotti, LECCO OGGETTO: Domanda 1 di concessione di derivazione di acque superficiali per uso idroelettrico dal corpo idrico... in Comune di II/La sottoscritto/a., nato/a a.. il.. e residente in Comune di.. CAP... in via n... C.F. telefono.., fax..., .. in qualità di: sindaco pro-tempore del comune di legale rappresentante dell Ente Gestore della rete acquedottistica di.. legale rappresentante della ditta. privato altro (specificare. ) con sede legale in comune di...., CAP., via.. n.., Tel..., fax , pec.., C.F...., P. IVA, con la presente, VISTE le leggi n. 308 e n. 9 e n. 10 contenenti le norme per il contenimento dei consumi energetici e lo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia e l'esercizio di centrali elettriche; VISTO il T.U n sulle acque e sugli impianti elettrici e successive modificazioni; VISTO il R.R.2/2006 sulla disciplina dell uso delle acque sotterranee C H I E D E la concessione di derivare dal corso d acqua superficiale denominato una portata massima di l/sec (pari a moduli 2 ) e media annuale di l/sec (pari a moduli 2 ) di acqua per produrre sul salto utile di metri (come definito all art. 2 comma 1 cc del R.R. n 2/06) la potenza nominale media di kw 3 da trasformarsi in energia elettrica. Le opere di presa relative alla presente richiesta saranno ubicate in fregio al mappale n. foglio n (località.), coordinate UTM N.E..e Gauss-Booga N.E..in Comune di ad una quota di metri s.l.m., con la centrale elettrica da realizzarsi al mappale n. foglio n in Comune di e la restituzione delle acque turbinate effettuata in fregio al mappale n. foglio n in Comune di alla quota di metri s.l.m.
2 Allegati (secondo quanto indicato nella documentazione da allegare alla domanda e riportato in fondo al presente modello): Ricevute di versamento (spese di istruttoria e contributo idrografico); Relazione tecnica comprensiva dell applicazione della Direttiva Derivazioni dell Autorità di bacino del fiume Po - e relazione geologica (1 copia su supporto cartaceo e una su supporto informatico, eventuali ulteriori copie verranno richieste in occasione dell avvio del procedimento); Elaborati Grafici (1 copia su supporto cartaceo e una su supporto informatico, eventuali ulteriori copie verranno richieste in occasione dell avvio del procedimento); Lo scrivente dichiara sotto la propria responsabilità, consapevole delle sanzioni previste dall art. 76 del D.P.R n 445, nel caso di false e mendaci dichiarazioni, che i dati identificativi del prelievo e le caratteristiche tecniche delle opere di derivazione sono veritiere.., lì.. Firma.. N.B. Per gli impianti con potenza installata > 100 Kw o che intendono derivare quantitativi di acque uguali o maggiori a 200 l/s deve essere presentata all Autorità Competente in materia di VIA, ai sensi della L.R.5/2010, la richiesta di Verifica di assoggettamento alla procedura di V.I.A. L attestazione dell avvenuto deposito di tale richiesta, dovrà essere inoltrata anche agli Uffici provinciali allegando una dichiarazione di conformità della documentazione presentata al competente ufficio V.I.A. con il progetto di derivazione allegato alla presente istanza. Si ricorda inoltre che gli impianti ricadenti in aree naturali protette con potenza installata superiore ai 50 kw e/o con portate di prelievo superiori a 100 l/s sono soggetti a procedura di Valutazione di Impatto ambientale, ai sensi della L.R.5/2010. Il richiedente dichiara di aver preso visione della seguente informativa sulla privacy Ai sensi dell art. 13 del D.Lgs. n. 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali) Le comunichiamo che le informazioni ambientali (dati personali non sensibili in base al decreto citato) contenute nella Vostra pratica agli atti degli Uffici provinciali, e, quindi, con essa raccolte, verranno trattate per lo svolgimento delle funzioni istituzionali di questo Ente. Potranno, inoltre, su esplicita richiesta, essere comunicate a soggetti terzi, nel rispetto del D.lgs. 195/2005 (Attuazione della direttiva 2003/4/CE sull accesso del pubblico all informazione ambientale). La informiamo che, ai sensi dell articolo 18 del D.lgs. 196/2003, qualunque trattamento di dati personali da parte di soggetti pubblici è consentito soltanto per lo svolgimento delle funzioni istituzionali e che a tale scopo i soggetti pubblici non devono richiedere il consenso dell interessato. Per quanto concerne la comunicazione dei dati a terzi in attuazione del D.lgs. 195/2005, La informiamo che, ai sensi dell articolo 7 del D.lgs. 196/2003, ha diritto di opporsi a tale trattamento solo per motivi legittimi, intendendosi per tali i motivi di diniego che trovano fondamento in una specifica disposizione di legge. Infine, La informiamo che il titolare del trattamento dei dati suddetti, ai sensi dell articolo 4 del D.lgs. 196/2003 è la Provincia di Lecco, Piazza Lega Lombarda 4, Lecco, e che il responsabile del trattamento, ai sensi del medesimo articolo è il Dott. Luciano Tovazzi. 1 Sono esclusi tutti gli enti pubblici ai sensi del D.P.R. 642/72. 2 Un modulo è pari a 100 litri/secondo. 3 La potenza nominale media (kw) è pari a: [portata media (l/sec) * salto utile (m) / 102] (vedi art. 34 comma 1 del R.R. n 2/06).
3 DOMANDA DI CONCESSIONE DERIVAZIONE ACQUE SUPERFICIALI AD USO IDROELETTRICO (PICCOLE DERIVAZIONI: POTENZA NOMINALE MEDIA < 3000 KW) 1) VERSAMENTI: DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE n.1 Copia Versamento pari a 77,47 per spese di istruttoria, sul c/c postale n intestato alla Provincia di Lecco Servizio Ecologia, oppure presso la Tesoreria dell Amministrazione Provinciale di Lecco Banca popolare di Sondrio Sportello della Tesoreria Corso Martiri della Liberazione n Lecco, Coordinate IBAN: IT76 X X49 (specificare la causale di versamento). Per quanto riguarda le domande inoltrate da Enti Pubblici, a seguito dell entrata in vigore del D.L. n 1/2012, tale versamento dovrà essere effettuato con modalità di pagamento denominata Girofondi di Banca Italia utilizzando le seguenti coordinate bancarie: conto corrente di contabilità speciale n , sottoconto infruttifero intestato a Provincia di Lecco presso la Banca d Italia. n.1 Copia Versamento pari a 1/20 del canone annuo in ogni caso non inferiore a 150 per il contributo idrografico, tramite bonifico bancario a Regione Lombardia - Tesoreria Regionale Al seguente IBAN: IT68 X ) DOMANDA: La fase della presentazione della domanda è disciplinata dal capo 2 del Regolamento Regionale n.2 del 24/03/2006. Deve essere presentata una copia della domanda firmata dal richiedente in bollo 16,00, più una copia su supporto informatico; Si dichiara inoltre di impegnarsi all osservanza di tutte le prescrizioni che la pubblica amministrazione riterrà di doverle impartire in materia di acque pubbliche in base alla normativa vigente. 3) COPIA DEL PROGETTO DI MASSIMA (1 copia su supporto cartaceo e 1 su supporto informatico, eventuali ulteriori copie verranno richieste in occasione dell avvio del procedimento): La documentazione tecnica dovrà essere a firma di tecnici abilitati e iscritti ai rispettivi albi professionali, pena l irricevibilità della domanda. La relazione tecnica e geologica dovrà contenere e dovrà indicare, sulla base delle fonti bibliografiche da citare e dei rilievi espletati: a) Relazione particolareggiata Relazione generale sull impianto con descrizione dello stato dei luoghi, supportata da adeguata documentazione fotografica e cartografica (vedi parte relativa agli elaborati grafici); individuazione degli aspetti naturali (flora e fauna) e degli aspetti antropici (urbanizzazione, infrastutturazione) delle aree interessate dalle opere e dei possibili macro impatti derivanti dall ambiente; individuazione e descrizione dei vincoli ambientali ed urbanistico-territoriali presenti, delle aree interessate dalle opere in progetto e di un intorno adeguato. Deve dimostrare la innocuità delle opere proposte, rispetto al regime delle acque pubbliche e ai diritti dei terzi, e comprovare che la derivazione non pregiudicherà altre opere esistenti o beni in genere. Valutare l impatto della derivazione sul corso d acqua oggetto di prelievo e sul raggiungimento degli obbiettivi di qualità stabiliti dal Piano di Gestione del Bacino Idrografico del fiume Po. La relazione conterrà inoltre la descrizione delle opere proposte, essa indicherà pure la natura, la forma, le dimensioni delle opere di sbarramento. Deve essere indicata la potenza ottenibile con l acqua da derivare; si dimostrerà in qual modo sia stata calcolata questa potenza, e si indicheranno il limite massimo da non superare nella quantità di acqua, ed il volume medio al quale deve essere proporzionato il canone, dimostrando come essi siano stati calcolati, e come si provveda ad evitare che il primo sia superato. Si dovrà indicare l energia presumibilmente producibile in chilowattora (kwh) annui, stimata sulla base della curva di durata del corso d acqua di cui al punto c.
4 Dovranno essere descritte le opere previste per il rilascio del D.M.V. secondo il valore di portata di Deflusso Minimo Vitale di cui al punto c). Ogni progetto di derivazione dovrà particolarmente considerare le alterazioni dei diritti dei terzi in dipendenza degli impianti progettati, e/o esistenti. Il buon funzionamento delle opere di presa dovrà essere esaminato tanto per le condizioni normali del corso d acqua, quanto per l eventualità di massime piene eccezionali, prevedendo dispositivi, possibilmente indipendenti da interventi esterni, perché non abbiano a derivarne conseguenze dannose alle opere stesse ed ai terzi. Con i calcoli tecnici di norma si dovranno giustificare tutte le dimensioni principali delle opere costituenti la derivazione: dighe, traverse, soglie, opere per DMV, rigurgiti, muri di contenimento, tracciato dei canali e loro capacità di portata, portata delle luci di presa, degli scaricatori e degli sfioratori, dimensioni e caratteristiche delle tubazioni forzate (diametro, materiale, spessore di massima, calcolo delle sovrapressioni), velocità dell acqua nelle stesse e relative perdite di carico nelle varie condizioni di esercizio, caratteristiche principali del gruppo turbina-generatore, caratteristiche del canale di restituzione. Si dovrà indicare il livello dell acqua nella vasca di carico in situazioni di normale esercizio e la quota del pelo morto a valle dei meccanismi motori, per il calcolo del salto utile così come definito dal R.R.02/2006. Si dovrà indicare le tensioni o le frequenze delle correnti da generare e le potenze installate nelle centrali espresse in chilowatt (kw. Si dovrà indicare la presenza di organi di regolazione e controllo (paratoie e valvole di sicurezza). b) Relazione Geologica e geotecnica Redatta ai sensi di quanto previsto dal Decreto Ministero dei Lavori pubblici dell 11/03/1988 n. 47, e relativa circolare (Circolare Ministero dei Lavori Pubblici del 24/09/1988 n Legge n. 64 del 02/02/1974 art. 1 - D.M. 11/03/1988), ai sensi del D.M. 14 gennaio 2008 Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni e ai sensi della D.G.R. 7 novembre 2003 n.7/14964 Devono essere esposte le principali notizie geognostiche sui bacini che si preveda di utilizzare per la raccolta delle acque spinta ad un approfondimento compatibile al livello di progettazione delle opere oggetto della derivazione chiesta. In particolare dovranno essere esposte le principali notizie riguardanti le condizioni di stabilità delle sponde e dei versanti del bacino a monte della derivazione richiesta. Nel caso di opere di presa situate in bacini montani dovranno essere approfonditi e rappresentati in apposite cartografie a scala adeguata, gli aspetti legati alle dinamiche di versante e ai fenomeni di trasporto solido di massa che possano influenzare la realizzazione o l esercizio della derivazione; parimenti dovranno altresì essere evidenziate le possibili situazioni ove le opere ed i manufatti oggetto della richiesta derivazione (canali, condotte, edifici, opere civili in genere) incidano a loro volta sulle dinamiche di versante. Dovrà essere fornita un indicazione delle permeabilità dei suoli del bacino idrografico a monte della sezione di derivazione. Dovranno essere analizzate le caratteristiche dei terreni interessati dalla realizzazione delle opere in progetto lungo l intero sviluppo dell impianto (a partire dall opera di presa, canale di adduzione, vasca di carico, condotta forzata lungo l intero percorso, edificio della centrale fino al canale di restituzione). Dovranno essere indicate le principali caratteristiche geotecniche dei terreni o geomeccaniche delle rocce interessate dalle opere previste, anche desunte a livello bibliografico o da campagne di indagine pregresse, nonché dovrà essere descritto il programma delle indagini in sito da effettuarsi in sede di progettazione definitiva/ esecutiva delle opere, e che saranno comunque richieste ai termini del disciplinare e del relativo provvedimento di approvazione dell opera. Alla relazione geologica dovranno essere allegati i seguenti elaborati cartografici, con la sovrapposizione delle opere in progetto: - carta geologica - carta idrogeologica - carta dei dissesti - carta geomorfologica geomorfologia -
5 c) Relazione idrologica e idraulica Devono essere esposte le principali notizie idrografiche del bacino idrografico ubicato a monte dell opera di presa, evidenziando in particolare: estensione del bacino idrografico, piovosità media annua del bacino, eventuali prelievi di acqua già esistenti, portata media annua del corso d acqua disponibile alla sezione di presa (secondo le modalità di calcolo illustrate nel Programma di Tutela e uso delle Acque della Regione Lombardia), eventuali dati di portata disponibili per il corso d acqua oggetto della derivazione (indicando la sezione di misura, la fonte dei dati e il periodo di osservazione). Deve essere fornita la curva di durata del corso d acqua, specificando se la stessa sia stata elaborata sulla base di dati di portata del corso d acqua in questione ovvero se sia frutto di procedure di regionalizzazione (ad es. la Procedura proposta dal Politecnico di Milano 1998) specificandone i passaggi di calcoli adottati. Si dovranno indicare quindi i valori della portata media richiesta in concessione (calcolata come volume annuo turbinabile diviso i secondi presenti in un anno) e della portata massima Sul grafico relativo alla curva di durata dovranno essere riportate le indicazioni della portata massima e minima turbinabile, la portata di deflusso minimo vitale e il volume medio annuo derivabile. Calcolo del DMV secondo le nuove direttive approvate con D.G.R. VIII/2244 del 29 marzo e secondo la D.G.R del 19/12/2007. Devono essere uniti i calcoli giustificativi delle portate delle bocche di presa e dei canali, quelli dell altezza e dell ampiezza dell eventuale rigurgito prodotto dalle opere di sbarramento. Deve essere illustrato il dimensionamento della vasca dissabbiatrice e delle vasca di carico. Dovranno essere allegati i calcoli di dimensionamento dello sfioratore per la limitazione della portata massima derivata. Deve essere effettuato il calcolo di verifica idraulica della sezione del corso d acqua in corrispondenza della presa, in caso di piena con Tr= 100 anni. d) Descrizione delle opere Descrizione delle opere di cantiere, degli scavi e dei riporti di terra e di quant altro necessario per la realizzazione dell impianto (piste e accessi) e degli interventi di ripristino a lavori ultimati. e) Scheda dei vincoli (seguendo lo schema allegato alla presente modulistica) Dovrà essere compilata una scheda, per ciascuno dei seguenti gruppi di opere: Opere di derivazione, canale di adduzione e vasca di carico Condotta forzata Centrale di produzione e canale di scarico f) Piano finanziario Deve essere unito il costo presunto di ciascuna specie di lavori ed in complesso di tutte le opere, nonché un piano finanziario. Devono essere esaminati e descritti i seguenti aspetti: costo dell impianto (specificando il costo per ogni tipo di opera) e costi di gestione, ricavi attesi, modalità di finanziamento, ammortamento della spesa, valutazione economica generale e tempi di realizzazione.. g) Garanzie tecnico-finanziarie ed economiche, per l attuazione della derivazione, come previsto dall art.8 comma 1 k) del R.R.2/2006; 4) DIRETTIVA DERIVAZIONI Valutazione del rischio ambientale connesso alle derivazioni idriche. Nella seduta del 17 dicembre 2015 il Comitato Istituzionale dell Autorità di bacino ha approvato (con propria Deliberazione n. 8/2015) la Direttiva Valutazione del rischio ambientale connesso alle derivazioni idriche in relazione agli obiettivi di qualità ambientale definiti dal Piano di
6 gestione del Distretto idrografico Padano (di seguito brevemente definita Direttiva Derivazioni ). La direttiva si applica a tutte le istanze di nuova concessione e di rinnovo presentate dopo la sua entrata in vigore (12 gennaio 2016). A decorrere da tale data tutte le nuove istanze di concessione e di rinnovo, riferite sia ad acque superficiali che sotterranee, devono pertanto essere corredate anche dalla valutazione del livello di rischio ambientale della derivazione in relazione allo stato del corpo idrico interessato, in conformità ai metodi ed ai criteri previsti dalla Direttiva. La Direttiva con i relativi allegati, unitamente alle circolari esplicative e alle risposte ai quesiti più frequenti, è consultabile sul sito web dell Autorità di bacino del fiume Po, collegandosi al link: 5) VALUTAZIONE DI INCIDENZA: Se l area di realizzazione delle opere ricade in Siti di Importanza Comunitaria (S.I.C.) o in Zone di Protezione Speciale (Z.P.S.), come specificato nella D.G.R. 8 agosto 2003 n. 7/14106 art. 6, comma 1, Allegato C, si dovrà predisporre uno studio per individuare e valutare i principali effetti diretti ed indiretti, che l intervento in oggetto può avere sui Sito d Importanza Comunitaria o sulle Zone di Protezione Speciale. Lo studio di incidenza sul S.I.C. dovrà essere inoltrato all ente gestore nel caso di parchi Naturali e/o Regionali, mentre negli altri casi all ente indicato nella D.G.R. 30/07/2004 n. 7/18453 e p.c. alla Provincia di Lecco Settore Ambiente ed Ecologia U.O. Acque e Difesa del Suolo. 6) RICHIESTA DI ESCLUSIONE DALLA PROCEDURA V.I.A.: Per gli impianti con potenza installata > 100 Kw o che intendono derivare quantitativi di acque uguali o maggiori a 200 l/s deve essere presentata all Autorità Competente in materia di VIA, ai sensi della L.R.5/2010, la richiesta di Verifica di assoggettamento alla procedura di V.I.A. L attestazione dell avvenuto deposito di tale richiesta, dovrà essere inoltrata anche agli Uffici provinciali allegando una dichiarazione di conformità della documentazione presentata al competente ufficio V.I.A. con il progetto di derivazione allegato alla presente istanza. Si ricorda inoltre che gli impianti ricadenti in aree naturali protette con potenza installata superiore ai 50 kw e/o con portate di prelievo superiori a 100 l/s sono soggetti a procedura di Valutazione di Impatto ambientale, ai sensi della L.R.5/2010. Per ulteriori informazioni in materia di V.I.A. consultare il sito: 7) ELABORATI GRAFICI (1 copia su supporto cartaceo e una su supporto informatico, eventuali ulteriori copie verranno richieste in occasione dell avvio del procedimento): a) Corografia con indicata l'ubicazione dell opera di presa, adduzione, centrale e restituzione. Deve essere di estensione tale da permettere il sicuro riferimento della derivazione a località note adiacenti, deve comprendere il corso d acqua dal quale si vuole derivare, le sue adiacenze, il bacino o i bacini scolanti da utilizzare per la raccolta delle acque, i terreni da attraversare con le opere progettate e l ubicazione delle medesime. La corografia potrà essere a scala 1: Indicare inoltre i limiti del bacino di alimentazione dell opera di presa. b) Stralcio planimetria che identifichi i vincoli da P.G.T. vigente, di sovrapposizione con l'ubicazione prevista dell opera di presa e della centrale; c) Stralcio planimetria catastale in scala 1:2000 con l'ubicazione prevista delle opere in progetto, dell opera di presa e della centrale (se l estensione non permette di rappresentarle su di un unica carta, rappresentare le opere su più tavole separate); d) Profili longitudinali e trasversali del corso d acqua Devono rappresentare le linee del fondo e delle sponde dell alveo e dell arginatura. Su di essi devono essere segnati gli stati di magra, delle acque ordinarie e di massima piena, e così pure l altimetria delle opere progettate nell alveo ed all imbocco della derivazione. Tali profili devono essere estesi al
7 tratto a monte della presa, sino al punto cui giunge il rigurgito prodotto dalle opere di sbarramento. I profili longitudinali e le sezioni del canale derivatore devono contenere l indicazione del fondo, delle sponde, degli argini, e dei peli d acqua ordinario e massimo, ancorché si usino canali esistenti per tutta o parte della derivazione: questi profili saranno riferiti ad una stessa orizzontale legata ad uno o più capisaldi. e) Pianta e sezioni dell opera di derivazione, del canale di adduzione e della vasca di carico adeguatamente quotati. Pianta e sezioni dell edificio della centrale di produzione e del canale di restituzione,. f) Disegni delle principali opere d arte Devono essere rappresentate in scala opportuna, con l indicazione numerica delle dimensioni e delle quote altimetriche. Scheda 1 Scheda riassuntiva del progetto, ai fini dell aggiornamento del catasto delle derivazioni idriche (Allegato 4, D.G.R. 7/2604 del 11/12/2000).
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