TRANSISTOR DI POTENZA
|
|
- Angela Novelli
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 TRANSISTOR DI POTENZA I transistor di potenza sono principalmente utilizzati nel controllo dei motori, in campo automobilistico, negli alimentatori, negli stadi finali degli amplificatori (audio, RF, ). In base all applicazione possono essere: Low voltage (<200 V) High frequency : alimentatori switching ( MOSFET) High voltage High power : controllo diretto del carico ( bipolari) Caratteristiche essenziali: - bassa resistenza R on - elevata frequenza di commutazione - elevata impedenza di ingresso - stabilità termica (bassa resistenza termica) - funzionamento ad alta temperatura - elevata tensione di breakdown - basse correnti di leakage nello stato off
2 - controllato in corrente (5 < β < 10) BJT - lo spegnimento spesso richiede la polarizzazione inversa della base (circuito di controllo complesso e costoso) - fuga termica e difficoltà di parallelizzare più BJT (l aumento di T riduce Ron con conseguente squilibrio delle correnti nei BJT paralleli) - second breakdown (elevato rischio di rottura in presenza di elevate V CE e I C ) Power MOSFET (IGFET) - controllato in tensione (I G praticamente nulla in DC, e spesso trascurabile anche a frequenze dell ordine dei 100 khz) - conduzione per maggioritari, nessun accumulo di minoritari e quindi nessuna necessità di liberarsi dei minoritari (semplice circuito di pilotaggio). La velocià di commutazione può essere ordini di grandezza superiore rispetto ai BJT - coefficiente di temperatura negativo (la mobilità diminuisce con T) e dunque parallelizzabile - elevata resistenza al second breakdown
3 DMOS (double diffusion MOSFET) Canale verticale (per aumentare la superficie di drain e source). La regione P-base ha il potenziale fissato a quello del source. In assenza di polarizzazione di gate, lo svuotamento a cavallo della giunzione P-base/N-drift blocca il passaggio della corrente fra drain e source. La massima tensione V DS sopportata dal MOS (forward blocking) corrisponde alla tensione di breakdown della giunzione P-base/N-drift. Polarizzando positivamente il drain, lo svuotamento fra P-base/N-drift aumenta (specialmente in N-drift, a causa del basso drogaggio). L applicazione di un potenziale positivo al gate porta la regione P-base in inversione sotto il gate, creando il cammino fra source e drain. La velocità di spegnimento è legata alla velocità con cui le cariche positive sono rimosse dal gate. E possibile ottenere tempi dell ordine di 100 ns.
4 V-MOS Il source è ricavato per diffusione nella regione superficiale P-base (che inizialmente ricopre tutto il wafer). L attacco a V (V-groove) è realizzato successivamente. Il canale si forma lungo le pareti del V-groove.
5 Nel MOS verticale esiste un BJT parassita (source-base-channeldrain). Il BJT è mantenuto spento dal corto circuito fra source/p-base. Nonostante ciò, la resistenza della regione P-base può determinare l innalzamento del potenziale lontano dalla regione di corto circuito, con conseguente accensione del BJT. In tal caso, si ha comunque corrente fra source e drain, solo che essa è sostenuta dall iniezione di minoritari (rallentamento dello switch-off).
6 R on è definita come pendenza della I D -V DS nella regione lineare. La R on determina la potenza che si dissipa sul dispositivo quando è completamente acceso. Essa è prevalentemente somma della resistenza del canale e della resistenza della regione di drift. Ad elevate polarizzazioni di gate, la R del canale diventa trascurabile per cui la R on diventa costante. Un dispositivo che deve condurre 50 A e per il quale sia richiesta Von=0.25 V, deve avere Ron=5 mω. In questo caso P = (50) = 12.5 W.
7 COMPONENTI DELLA Ron R N+ e R s sono trascurabili R CH e R A dipendono dalla polarizzazione di gate R J è modulata dalla V D a seguito dallo svuotamento P-base/N-channel (effetto pinch-off) R D dipende dallo spessore del dispositivo (e dunque dalla massima tensione che esso dovrà sostenere). P. es. la R CH può essere calcolata da: I D W = µ n Cox( VG Vt ) VDS da cui: L G CH = 1 R CH µ n W C = ox L ( V V ) G t
8 Poiché i MOSFET di potenza sono formati da un numero elevato di celle elementari del tipo di quella a fianco, in genere si preferisce fornire la conduttanza (o la resistenza) specifica, ovvero per unità di area. Con riferimento alla metà dispositivo a fianco: del G ' CH G µ C ( V ) [ ] G Vt 1 2 Ω = CH n ox = L cm G L + s 2 W L G + s 2
9 ACCENSIONE INVOLONTARIA DEL MOSFET A CAUSA DI ELEVATI dv/dt SUL DRAIN Considerando la capacità di svuotamento presente fra Drain e Base, a seguito dell applicazione di una rampa sul drain, la corrente nella R B (resistenza dovuta alla distanza fra la base reale e il contatto di base), data da C DB d(v-vγ BE )/dt, può polarizzare direttamente la giunzione B-E del BJT parassita. Trascurando Vγ BE rispetto a V, l accensione si innesca per: C DB dv dt = V γ, BE R B in cui V γ,be diminuisce all aumentare della temperatura
10 SAFE OPERATING AREA (SOA) La SOA definisce i limiti di utilizzabilità di un dispositivo, in termini di I e V. La massima V è definita dal breakdown mentre la massima I è dettata dalla potenza dissipabile sul dispositivo. L applicazione contemporanea di tensioni e correnti elevate (ma sotto i limiti massimi detti) può portare comunque il dispositivo alla rottura, anche se l applicazione ha una brevissima durata. Si parla in questi casi di second breakdown.
11 Esistono vari meccanismi in grado di innescare il second breakdown, ma il principale è spesso il BJT parassita. Si ha: I + D = I M + IC I S = I M I E I C = M I E con M fattore di moltiplicazione a valanga n 4 nei MOSFET M = 1 1 V D BV n
12 Per allargare la SOA, nella progettazione dei MOSFET di potenza si lavora principalmente sulla riduzione di R B. Da considerare che R B aumenta con la temperatura a causa della riduzione della mobilità. L ampiezza della SOA dipende anche dalla durata del picco di tensione sul drain.
13 Progettazione dei MOSFET di potenza Un MOSFET viene normalmente progettato per sostenere una assegnata V DS quando è nello stato off (V max ). Assumendo che il breakdown avviene nella regione svuotata sotto il canale (giunzione P-base/N-drift region), ciò vuol dire che il drogaggio e la lunghezza della regione di drift devono essere scelti opportunamente (come nel diodo pin): V max 2 ε Si Emax 2q N d h E 2 max da cui N d deve essere basso e h grande. Quando il dispositivo è acceso, la regione di drift non è più svuotata e la sua conducibilità dipende dal drogaggio, che dunque non può essere troppo basso per non penalizzare la R on. Altri semiconduttori offrono E max più grande e dunque consentono di avere N d più elevato.
14 Semiconduttori per MOSFET di potenza Il semiconduttore ideale è quello che offre elevata µ, elevato E max, elevata λ (conducibilità termica) V BD 3 2 EG Nd = formula di Sze e Gibson
15 G Area = σ = h q drift µ n N d Area h dove Area è la sezione della regione di drift. G' drift qµ nnd = cm h [ ] 1 2 Ω Sostituendo N d = 2 ε qv max E 2 max h = 2V E max max si ottiene: G' = q drift µ n E 4V 3 max 2 max
16 Dissipazione del calore nei dispositivi microelettronici Il surriscaldamento può condurre alla rottura di un dispositivo elettronico. Il problema è ugualmente presente nei dispositivi di potenza come nei dispositivi microelettronici ad elevata integrazione.
17
18
19 Meccanismi prevalenti di rottura: Metallizzazioni: elettromigrazione, spiking dei contatti, fusione Chip: frattura Ossidi: intrappolamenti, perdita di isolamento Dispositivo: contaminazioni ioniche, second breakdown Interfacce ossido/silicio: elettroni caldi MTTF ( T ) = MTTF E a ( T ) e kt O E a dipende dai processi, dai materiali, dalle geometrie, dalle applicazioni E a 0.7 ev
20 Dipendenza dalla temperatura delle rotture per elettromigrazione
21
22
23 Nei dispositivi bipolari il calore si sviluppa prevalentemente in corrispondenza delle giunzioni iniettanti. Per tale motivo il limite in temperatura è spesso fornito con il parametro T J,max. Normalmente la T J,max è fornita con riferimento ad una temperatura del case (contenitore) del dispositivo, T C. Occorre quindi garantire che il case sia alla temperatura indicata. A ciò si provvede dimensionando il sistema di raffreddamento (alette, ventole, ) in modo tale da estrarre la quantità di calore che occorre. T J Si R Si contatto R Al metallo del case T C convezione T A
24 R Si = k 1 Si d A disp R Al t W 1 k = k Si 170 C m K A cont k Al 240 W m K [ ] ( ) ( ) A regime si deve avere Q W = R + R T T coincidente con il calore che si estrae dal case in cui h c è il coefficiente di convezione, che dipende dal sistema di raffreddamento utilizzato. Poiché T C e T A sono indicate dal costruttore, e Q è la potenza dissipata dal componente (R on I 2 ), è possibile calcolare l h c e quindi dimensionare il sistema di raffreddamento. Si Al h 1 C 1 J ( T T ) C A C
Regolazione della potenza: lineare vs. switching
Regolazione della potenza: lineare vs. switching TRANSISTOR DI POTENZA Caratteristiche desiderate: - bassa resistenza R on - elevata frequenza di commutazione - elevata impedenza di ingresso - stabilità
DettagliTRANSISTOR DI POTENZA
TRANSISTOR DI POTENZA Caratteristiche essenziali: - bassa resistenza R on - elevata frequenza di commutazione - elevata impedenza di ingresso - stabilità termica (bassa resistenza termica) - funzionamento
DettagliDE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 4 Giugno 2012
DE e DTE: PROA SCRITTA DEL 4 Giugno 2012 ESERCIZIO 1 (DE,DTE) Una giunzione pn (N A = N D = 10 16 cm 3, τ n = τ p = 10 6 s, µ n = 1000 cm 2 /s, µ p = 450 cm 2 /s, S = 1 mm 2 ) è polarizzata con = 0.5.
DettagliDispositivi e Tecnologie Elettroniche. Il transistore MOS
Dispositivi e Tecnologie Elettroniche Il transistore MOS Il transistore MOS La struttura MOS a due terminali vista può venire utilizzata per costruire un condensatore integrato È la struttura base del
DettagliBipolar Junction Transistors
Bipolar Junction Transistors Struttura di un BJT ideale I C I E Collector (N) Base (P) Emitter (N) I B V BE V CE I E Emitter (P) Base (N) Collector (P) I B V EB V EC I C sandwich NPN o PNP la Base è molto
DettagliDE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 8 Febbraio 2012
DE e DTE: PROA SCRITTA DEL 8 Febbraio 01 ESERCIZIO 1 (DE,DTE) Una struttura n-mos ( = 10 16 cm 3, t ox = 30 nm) è realizzata con un processo polysilicon gate n +. La struttura è illuminata con luce rossa
DettagliPROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 30 Giugno 2016
PROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 30 Giugno 2016 ESERCIZIO 1 Considerare delle giunzioni p + n, con N D = 10 15 cm 3, µ n = 0.12 m 2 /Vs, S=1 mm 2. Il campo elettrico di break- down a valanga
DettagliConvertitori Elettronici di Potenza
Convertitori Elettronici di Potenza Generatore Blocco di Potenza (commutazione) Carico/Rete V 1, f 1 V 2, f 2 Blocco di Controllo Schema di principio di un convertitore di potenza Classificazione dei Convertitori
DettagliPROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 6 Febbraio 2019
PROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 6 Febbraio 2019 ESERCIZIO 1 In gura sono rappresentati due diodi identici: N A = 10 16 cm 3, N D = 10 15 cm 3, µ n = 0.1 m 2 /Vs, µ p = 0.03 m 2 /Vs, τ n =
DettagliELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino. Parte A: Transistori in commutazione Lezione n. 3 - A - 3:
ELETTRONICA II Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino Parte A: Transistori in commutazione Lezione n. 3 - A - 3: Transistori MOS in commutazione Elettronica II - Dante Del Corso - Gruppo A - 8 n.
DettagliStruttura del condensatore MOS
Struttura del condensatore MOS Primo elettrodo - Gate: realizzato con materiali a bassa resistività come metallo o silicio policristallino Secondo elettrodo - Substrato o Body: semiconduttore di tipo n
DettagliESERCIZIO 3 Nel circuito in gura, il transistore bipolare è un n + pn +, con N A = cm 3, τ n = 10 6 s, µ n = 0.09 m 2 /Vs, S = 1 mm 2.
PROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 16 Gennaio 2019 ESERCIZIO 1 Un transistore bipolare n + pn (N Abase = 10 16 cm 3, N Dcollettore = 2 10 16 cm 3, τ n = 10 6 s, µ n = 0.1 m 2 /Vs, S=1 mm 2 )
DettagliCarico reattivo. Possiamo distinguere diversi tipi di carico: Lineare Non lineare (non trattato, es. lampadina)
Interruttori allo stato solido 1 Introduzione Possiamo distinguere diversi tipi di carico: Lineare Non lineare (non trattato, es. lampadina) Ulteriore suddivisione carichi lineari: Carico senza memoria
Dettaglimetodi di conversione, tipi di conversioni e schemi Alimentatori lineari
Elettronica per l informatica 1 Contenuto dell unità D Conversione dell energia metodi di conversione, tipi di conversioni e schemi Alimentatori lineari componentistica e tecnologie riferimenti di tensione,
DettagliIl Sistema Metallo Ossido Semiconduttore (MOS)
Il Sistema Metallo Ossido Semiconduttore (MOS) E una struttura simile ad un condensatore, con queste differenze: A polarizzazione nulla la concentrazione dei portatori nel semiconduttore è assai minore
DettagliPROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 12 Giugno 2019
PROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 12 Giugno 2019 ESERCIZIO 1 In gura è rappresentato, a sinistra, un dispositivo costituito da una giunzione p + n e da un contatto metallico sulla parte n. Per
DettagliRegione di svuotamento: effetti polarizzazione
Regione di svuotamento: effetti polarizzazione L applicazione di una tensione modifica il potenziale interno. Assumendo che tutta la tensione risulti applicata alla regione di svuotamento basta sostituire
DettagliPROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 3 Luglio 2019
PROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 3 Luglio 2019 ESERCIZIO 1 Un diodo p + n è a base corta: W = 4 µm, N D = 10 16 cm 3, µ n = 0.1 m 2 /Vs, µ p = 0.04 m 2 /Vs, τ p = τ n = 10 6 s, S=1 mm 2. 1)
DettagliDispositivi elettronici. Effect
ispositivi elettronici Metal-Oxide-emiconductoremiconductor Field Effect Transistor (MOFET) ommario Come è fatto un MOFET a canale n Principi di funzionamento Canale di inversione Calcolo di I vs V Curve
DettagliDE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 5 febbraio ESERCIZIO 1 (DTE) 1) Descrivere i processi e disegnare le maschere necessarie alla realizzazione
DE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 5 febbraio 011 ESERCIZIO 1 (DTE) 1) Descrivere i processi e disegnare le maschere necessarie alla realizzazione del dispositivo di cui nella figura è mostrata la sezione; la
DettagliPROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 15 Febbraio ESERCIZIO 1 Una giunzione pn è caratterizzata da N A = cm 3, N D = cm 3,
PROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 15 Febbraio 2017 ESERCIZIO 1 Una giunzione pn è caratterizzata da N A = 5 10 15 cm 3, N D = 10 16 cm 3, µ n = 0.10 m 2 /Vs, µ p = 0.04 m 2 /Vs, τ n = τ p =
DettagliElettronica per l'informatica 29/10/03
Contenuto dell unità D 1 Conversione dell energia metodi di conversione, tipi di conversioni e schemi componentistica e tecnologie riferimenti di tensione, regolatori e filtri Alimentatori a commutazione
Dettagli3) Determinare il campo elettrico per x = 50 µm (trascurare l'ampiezza
DE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 8 Gennaio 2016 ESERCIZIO 1 (DE,DTE) Un diodo pn è caratterizzato da: S = 1 mm 2, N A = 10 16 cm 3, N D = 10 16 cm 3, µ n = 0.1 m 2 /Vs, µ p = 0.04 m 2 /Vs, τ n = 10 5 S (nella
DettagliCOMPONENTI ELETTRONICI DI POTENZA
COMPONENTI ELETTRONICI DI POTENZA 1. Classificazione 2. Diodo 3. Tiristore 4. GTO 5. BJT 6. MOSFET 7. IGBT 8. MCT Angelo Tani Azionamenti Elettrici 1 Componenti elettronici di potenza: classificazione
DettagliESERCIZIO 1. Dati due diodi a giunzione pn aventi le seguenti caratteristiche:
ESERCIZIO 1 Dati due diodi a giunzione pn aventi le seguenti caratteristiche: DIODO A: Si, 10 18 cm 3,N D 10 15 cm 3 DIODO B: Ge, 10 18 cm 3,N D 10 15 cm 3 Valutare, giustificando quantitativamente le
DettagliDE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 23 Luglio ESERCIZIO 1 (DE,DTE) Un diodo p + n a base lunga, con µ n = 1100 cm 2 /Vs, µ p = 200 cm 2 /Vs,
DE e DTE: PROA SCRITTA DEL 23 Luglio 2015 ESERCIZIO 1 (DE,DTE) Un diodo p + n a base lunga, con µ n = 1100 cm 2 /s, µ p = 200 cm 2 /s, τ n = τ p = 1 µs, N A = 10 19 cm 3, N D = 5 10 15 cm 3, S = 1 mm 2
Dettagli1) Il lato n è lungo (1 mm), mentre quello p è sicuramente corto (3 µm). Calcoliamo la regione di svuotamento per V = 0.5 V: = V.
ESERCIZIO 1 (DE,DTE) Una giunzione pn è caratterizzata da (W p e W n distanze tra il piano della giunzione e rispettivamente contatto p ed n): S = 1 mm, N D = 10 16 cm 3, W n = 1 mm, N A = 10 15 cm 3,
DettagliAnche questo transistor è unipolare. Il suo nome è un acronimo per Metal Oxide
Il transistor MOSFET MOSFET enhancement mode Anche questo transistor è unipolare. Il suo nome è un acronimo per Metal Oxide Semiconductor Field Effect Transistor. La struttura di principio del dispositivo
DettagliDE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 29 Giugno 2015
DE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 29 Giugno 2015 ESERCIZIO 1 (DE,DTE) Un transistore (emettitore n + ) è caratterizzato da base = 5 10 15 cm 3, lunghezza metallurgica W met = 4 µm, τ n = 1 µs, µ n = 0.1 m 2
DettagliESERCIZIO 1. γ = 1 + D EN B W D B N E L E
ESERCIZIO 1 In un un bjt npn in cui il fattore di trasporto in base è pari a 0.9995, l efficienza di emettitore è pari a 0.99938, è noto che la tensione di breakdown per valanga ha modulo pari a BV CE0
DettagliDispositivi elettronici. Transistor (MOSFET)
ispositivi elettronici Metal-Oxide- emiconductor Field Effect Transistor (MOFET) ommario Come è fatto un MOFET a canale n Principi di funzionamento Canale di inversione Calcolo di I vs V Curve I vs V e
Dettaglidi ELETTRONICA di POTENZA Componenti Tratto da N. Mohan, T.M. Undeland, W.P. Robbins Elettronica di potenza HOEPLI
ELEMENTI di ELETTRONICA di POTENZA Componenti Panoramica sui dispositivi semiconduttori di potenza 1. Introduzione 2. Diodi 3. Tiristori 4. Caratteristiche desiderabili negli switch controllati 5. Transistor
DettagliESERCIZIO 1 In gura è rappresentata una giunzione p + n (S=1 mm 2, µ n = 0.1 m 2 /Vs,
PROVA SCRTTA di DSPOSTV ELETTRONC del 22 Febbraio 2019 ESERCZO 1 n gura è rappresentata una giunzione p + n (S=1 mm 2, µ n = 0.1 m 2 /Vs, µ p = 0.04 m 2 /Vs, τ p = τ n = 10 6 s). La parte n è drogata N
DettagliEsercizio U3.1 - Tensione di soglia del MOSFET a canale n
Esercizio U3. - Tensione di soglia del MOSFET a canale n Si ricavi dettagliatamente l espressione per la tensione di soglia di un MOSFET ad arricchimento a canale p e successivamente la si calcoli nel
DettagliL'INDUZIONE ELETTROSTATICA E IL COMANDO DI TENSIONE DEL GATE DEL MOSFET
STRUTTURA COSTRUTTIVA DEL MOSFET (Adattamento da http://users.unimi.it/metis/metis-3mkb/courseware/fet/indice%20mosfet.htm ) Il transistor MOS si presenta costruito fisicamente come nella figura accanto.
DettagliComponenti a Semiconduttore
Componenti a Semiconduttore I principali componenti elettronici si basano su semiconduttori (silicio o germani) che hanno subito il trattamento del drogaggio. In tal caso si parla di semiconduttori di
DettagliPROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 8 Gennaio 2018
PROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 8 Gennaio 2018 ESERCIZIO 1 Un transistore n + pn, con N ABase = N DCollettore = 5 10 15 cm 3, µ n = 0.11 m 2 /Vs, τ n = 10 6 s, S = 1 mm 2, è polarizzato con
DettagliDE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 10 Settembre 2012
DE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 10 Settembre 2012 ESERCIZIO 1 (DE,DTE) Una giunzione pn è polarizzata con V = 0.5 V. I dati della giunzione sono: N D = 10 16 cm 3, N A = 10 15 cm 3, µ n = 1100 cm 2 /Vs, µ
DettagliPROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 10 Giugno 2016
PROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 0 Giugno 206 ESERCIZIO Il transistore bipolare npn nelle gure ha N Demettitore = N Dcollettore = 0 7 cm 3, N Abase = 0 6 cm 3, µ n = 0. m 2 /Vs, τ n = τ p =
Dettagli6. Amplificatori di potenza
6.1 Amplificatori switching 6. Amplificatori di potenza Lo studio degli amplificatori in classe A (capitolo 4) ha mostrato come ci sia una relazione lineare fra l ampiezza del segnale d ingresso e quello
DettagliTRANSISTOR AD EFFETTO DI CAMPO O UNIPOLARI. FUNZIONAMENTO del JFET (Junction Field Electric Transistor):
TRANSISTOR AD EFFETTO DI CAMPO O UNIPOLARI Sono detti Unipolari perché la conduzione è portata avanti esclusivamente dalle sole cariche maggioritarie. Sono detti ad effetto di campo perché il passaggio
DettagliPage 1. Elettronica delle telecomunicazioni 2003 DDC 1. Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione. Contenuti del Gruppo A
Modulo Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione Elettronica delle telecomunicazioni Amplificatori e oscillatori A1 - Amplificatori a transistori» Punto di funzionamento,» guadagno e banda» distorsioni,
DettagliPROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 9 Luglio 2018
PROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 9 Luglio 2018 ESERCIZIO 1 Nel circuito in gura, il diodo p + n è illuminato alla supercie. La base p + è corta, W p = 5 µm, la base n è lunga. Abbiamo: N A
DettagliIl transistore bipolare a giunzione (BJT)
Il transistore bipolare a giunzione (BJT) Il funzionamento da transistore, cioè l'interazione fra le due giunzioni pn connesse back to back, è dovuto allo spessore ridotto dell'area di base (tipicamente
DettagliI dispositivi elettronici. Dispense del corso ELETTRONICA L
I dispositivi elettronici Dispense del corso ELETTRONICA L Sommario I semiconduttori La giunzione pn Il transistor MOS Cenni sul principio di funzionamento Modellizzazione Fenomeni reattivi parassiti Top-down
DettagliDE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 23 Giugno 2012
DE e DTE: PROA SCRITTA DEL 23 Giugno 2012 ESERCIZIO 1 (DE,DTE) Un transistore bipolare npn (N D emettitore = 10 16 cm 3, N A base = 10 16 cm 3, N D collettore = 10 15 cm 3, τ n = τ p = 10 6 s, µ n = 1000
DettagliZona di Breakdown EFFETTO TUNNEL BREAKDOWN A VALANGA
Zona di Breakdown Si definisce BREAKDOWN o rottura, il fenomeno per cui in inversa, quando si raggiunge un certo valore di tensione, detto per l appunto Tensione di Breakdown (e indicato con il simbolo
DettagliDispositivi e Tecnologie Elettroniche. Il transistore bipolare
Dispositivi e Tecnologie Elettroniche l transistore bipolare Struttura di principio l transistore bipolare è fondamentalmente composto da due giunzioni pn, realizzate sul medesimo substrato a formare una
Dettagliil diodo a giunzione transistori ad effetto di campo (FETs) il transistore bipolare (BJT)
Contenuti del corso Parte I: Introduzione e concetti fondamentali richiami di teoria dei circuiti la simulazione circuitale con SPICE elementi di Elettronica dello stato solido Parte II: Dispositivi Elettronici
DettagliPolarizzazione Diretta (1)
Polarizzazione Diretta () E Con la polarizzazione diretta della giunzione, la barriera di potenziale si riduce aumenta la mobilità dei portatori maggioritari e si riduce quella dei portatori minoritari
Dettagli14 Giugno 2006 Prova scritta di Circuiti Integrati Analogici (tempo a disposizione 90 min)
14 Giugno 2006 M3 M4 M2 M1 R Nel circuito in figura determinare: 1) trascurando l effetto di modulazione della lunghezza di canale, il legame tra la corrente che scorre nella resistenza R e i parametri
DettagliIl MOSFET (Metal Oxide Semiconductor Field Effect Transistor).
Il MOSFET (Metal Oxide Semiconductor Field Effect Transistor). a figura 1 mostra la sezione di una porzione di fetta di silicio in corrispondenza di un dispositio MOSFET a canale n. In condizioni di funzionamento
DettagliQuesta parte tratta le problematiche del pilotaggio low-side di carichi di potenza: Pilotaggio low-side con MOS. Pilotaggio low-side con BJT
Interruttori allo stato solido 1 Questa parte tratta le problematiche del pilotaggio low-side di carichi di potenza: con MOS con BJT Velocità di commutazione MOS Velocità di commutazione BJT 2 2003 Politecnico
DettagliInformazioni logistiche e organizzative Applicazione di riferimento. caratteristiche e tipologie di moduli. Circuiti con operazionali reazionati
Elettronica per telecomunicazioni 1 Contenuto dell unità A Informazioni logistiche e organizzative Applicazione di riferimento caratteristiche e tipologie di moduli Circuiti con operazionali reazionati
DettagliPROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 12 Giugno 2017
PROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 12 Giugno 2017 ESERCIZIO 1 Una giunzione p + n è caratterizzata da N D = 5 10 15 cm 3, µ p = 0.04 m 2 /Vs, τ p = 10 6 s, S = 1 mm 2. Questa giunzione è polarizzata
DettagliCorso di ELETTRONICA 1 (Elettronici N.O.) 17/06/2003
Corso di ELETTRONICA 1 (Elettronici N.O.) 17/06/2003 Si analizzi l amplificatore mostrato in figura, determinando: 1. il valore del guadagno di tensione a frequenze intermedie; 2. le frequenze di taglio
DettagliMOSFET o semplicemente MOS
MOSFET o semplicemente MOS Sono dei transistor e come tali si possono usare come dispositivi amplificatori e come interruttori (switch), proprio come i BJT. Rispetto ai BJT hanno però i seguenti vantaggi:
Dettagli3.1 Verifica qualitativa del funzionamento di un FET
Esercitazione n. 3 Circuiti con Transistori Rilevamento delle curve caratteristiche Questa esercitazione prevede il rilevamento di caratteristiche V(I) o V2(V1). In entrambi i casi conviene eseguire la
DettagliI dispositivi per l elettronica di potenza
Capitolo 1 I dispositivi per l elettronica di potenza 1.1 Introduzione - parametri caratteristici dei dispositivi di potenza I dispositivi più importanti per l elettronica di potenza sono senza dubbio
DettagliDispositivi unipolari Il contatto metallo-semiconduttore Il transistor JFET Il transistor MESFET Il diodo MOS Il transistor MOSFET
Dispositivi unipolari Il contatto metallo-semiconduttore Il transistor JFET Il transistor MESFET Il diodo MOS Il transistor MOSFET 1 Contatti metallo semiconduttore (1) La deposizione di uno strato metallico
DettagliMOS a canale N a Svuotamento La tensione di soglia V T di un MOS può variare fra (1-5) volt, il valore dipende da:
MOS a canale N a Svuotamento La tensione di soglia V T di un MOS può variare fra (1-5) volt, il valore dipende da: - cariche positive presenti nell'ossido - presenza di stati superficiali nell'interfaccia
DettagliDispositivi e Tecnologie Elettroniche. Esercitazione Giunzione pn
Dispositivi e Tecnologie Elettroniche Esercitazione Giunzione pn Esercizio 1: testo Si consideri una giunzione brusca e simmetrica con drogaggio N A N D 10 17 cm 3 sezione trasversale A 0.5 mm 2 e lati
DettagliInterruttori elettronici di potenza
nterruttori elettronici di potenza 1 1 nterruttori elettronici di potenza Caratteristiche statiche Conduzione: S on 1 2 nterruttori elettronici di potenza Caratteristiche statiche Conduzione: S on + u
DettagliDE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 16 Febbraio 2016
DE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 16 Febbraio 2016 ESERCIZIO 1 (DE,DTE) Un transistore bipolare npn (N Demettitore = N Abase = 10 16 cm 3, N Dcollettore = 5 10 15 cm 3, µ n = 0.1 m 2 /Vs, τ n = τ p = 10 6, µ
DettagliPROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 3 Febbraio 2018
PROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 3 Febbraio 2018 ESERCIZIO 1 In gura è rappresentato un pezzo di silicio, drogato da una parte n + (N D = 10 19 cm 3, µ n+ = 0.015 m 3 ) e dall'altra n (N D
DettagliESERCIZIO 1 Il transistore in gura è un n + pn +, con W = 3 µm, N Abase = cm 3,
PROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 8 Settembre 2016 ESERCIZIO 1 Il transistore in gura è un n + pn +, con W = 3 µm, N Abase = 10 16 cm 3, µ n = 0.1 m 2 /V s, τ n = 10 6 s, S = 1 mm 2. Trascurare
DettagliDE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 7 Gennaio 2013
DE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 7 Gennaio 013 ESERCIZIO 1 (DE,DTE) Un condensatore MOS è realizzato su substrato p, N A = 10 16 cm 3, t ox = 50 nm. A metà dell ossido (a t ox /) viene introdotto uno strato
DettagliDE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 16 Settembre 2014
DE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 16 Settembre 2014 ESERCIZIO 1 (DE,DTE) Un transistore n + pn (N A = N D = 10 16 cm 3, µ n = 0.1 m 2 /Vs, µ p = 0.04 m 2 /Vs, τ n = τ p = 10 6 s, = 3 µm, S=1 mm 2 ), è polarizzato
DettagliTransistor ad Effetto Campo: FET
Transistor ad Effetto Campo: FET I transistor ad effetto campo sono basati sul controllo della corrente tra source e drain modulando la larghezza delle zone di svuotamento (e quindi la larghezza del canale)
DettagliElettronica digitale
Elettronica digitale Componenti per circuiti logici (Cap. 3, App. A) Dispositivi elettronici per circuiti logici Diodo Transistore bipolare Transistore a effetto di campo Bipoli Componenti a 2 terminali
Dettaglislides per cortesia di Prof. B. Bertucci
slides per cortesia di Prof. B. Bertucci Giunzione p-n in equilibrio: Densità di portatori maggiori maggioritari/ minoritari dai due lati della giunzione (lontano dalla zona di contatto): Nella zona di
DettagliPROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 13 Giugno 2018
POVA SCITTA di DISPOSITIVI ELETTONICI del 13 Giugno 2018 ESECIZIO 1 In gura è rappresentato un circuito, basato su un transistore bipolare n + pn +, = 2 kω. Per il transistore abbiamo N Abase = 10 16 cm
DettagliPROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 24 Luglio 2019
PROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 24 Luglio 2019 ESERCIZIO 1 Un transistore npn a base corta è caratterizzato da: N Dem = 10 15 cm 3 (emettitore lungo), N Abase = 10 16 cm 3, N Dcoll = 10 15
DettagliPROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 9 Gennaio ESERCIZIO 1 Si consideri un diodo pn con W n = W p = 500 µm, N A = N D = cm 3,
PROVA SCRTTA di DSPOSTV ELETTRONC del 9 Gennaio 2016 ESERCZO 1 Si consideri un diodo pn con W n = W p = 500 µm, N A = = 10 15 cm 3, τ n = τ p = 1 µs, µ n = 1500 cm 2 /Vs, µ p = 400 cm 2 /Vs, S = 1 mm 2.
DettagliDispositivi e Tecnologie Elettroniche. Esercitazione Transistore MOS
Dispositivi e Tecnologie Elettroniche Esercitazione Transistore MOS Esercizio 1: testo Si consideri un sistema MOS costituito da un substrato di Si con drogaggio N A = 10 16 cm 3, uno strato di ossido
DettagliTel: Laboratorio Micro (Ex Aula 3.2) Ricevimento: Giovedì
DEIS University of Bologna Italy Progetto di circuiti analogici L-A Luca De Marchi Email: l.demarchi@unibo.it Tel: 051 20 93777 Laboratorio Micro (Ex Aula 3.2) Ricevimento: Giovedì 15.00-17.00 DEIS University
DettagliPROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 15 Settembre 2017
PROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 15 Settembre 2017 ESERCIZIO 1 Una giunzione pn, con entrambe le basi lunghe, è caratterizzata da N A = N D = 5 10 15 cm 3, µ n = 0.11 m 2 /Vs, µ p = 0.04 m
DettagliScritto da Administrator Sabato 26 Ottobre :16 - Ultimo aggiornamento Sabato 26 Ottobre :28
Diodo come raddrizzatore Un componente elettronico dal comportamento molto particolare è il diodo. Abbiamo visto che applicando una certa tensione ad una resistenza, la corrente che la attraversa corrisponde
DettagliDE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 16 Luglio 2012
000000000 111111111 000000000 111111111 DE e DTE: PROA SCRITTA DEL 16 Luglio 01 ESERCIZIO 1 (DE,DTE) Nella figura è mostrato lo schema di massima di un transistore n-mos (condensatore MOS ideale), con
DettagliESERCIZIO 1. Soluzione. Per risolvere il problema utilizzo il modello di Ebers-Moll, grazie al quale potrò calcolare L E, W, L C, infatti so che
ESERCIZIO Su un transistor BJT pnp caratterizzato da N E = 0 8 cm 3 N B = 0 6 cm 3 N C = 0 5 cm 3 A = mm 2 vengono effettuate le seguenti misure: Tensione V CB negativa, emettitore aperto: I C = 0nA Tensione
DettagliA.R.I. - Sezione di Parma. Corso di preparazione esame patente radioamatore Semiconduttori. Carlo Vignali, I4VIL
A.R.I. - Sezione di Parma Corso di preparazione esame patente radioamatore 2017 Semiconduttori Carlo Vignali, I4VIL SEMICONDUTTORI Un semiconduttore è un materiale che ha un apprezzabile conducibilità
DettagliIndice. Cap. 1 Il progetto dei sistemi elettronici pag. 1
Indice Cap. 1 Il progetto dei sistemi elettronici pag. 1 1.1 Oggetto dello studio 1 1.2 Concezione, progetto e produzione del sistema elettronico 5 1.3 Il circuito di interfaccia di ingresso 13 1.4 Il
DettagliELETTRONICA CdS Ingegneria Biomedica
ELETTRONICA CdS Ingegneria Biomedica LEZIONE A.01 Diodi: funzionamento, parametri, caratteristiche Funzionamento del diodo Proprietà dei diodi reali Modelli di diodi reali Analisi di circuiti a diodi reali
DettagliCircuiti Integrati Analogici
Circuiti Integrati Analogici prof.irace a.a.007/008 Circuiti Integrati Analogici Prof. Irace a.a.007/008 1 - Il MOSFET come interruttore In figura è riportato un transistore MOS a canale n Sappiamo che
Dettagli20/10/2015. Segnali Periodici. Serie di Fourier per segnali periodici
Segnali Periodici Serie di Fourier per segnali periodici 1 Segnale pari Segnale dispari Onda quadra dispari 2 Onda quadra pari Generatore LF + oscilloscopio Si imposta sul generatore LF Vout = 1 V f 99.9981
DettagliEsonero del Corso di Elettronica I 23 aprile 2001
Esonero del Corso di Elettronica I 23 aprile 2001 1) Nell amplificatore MO di figura k=5.10-4 A/V 2, V T = 2 V, = 10K Ω, =10V, =3V. eterminare il guadagno di tensione per un segnale applicato tra gate
DettagliTransistori MOS. Ing. Ivan Blunno 21 aprile 2005
Transistori MOS Ing. Ivan Blunno 1 aprile 005 1 Introduzione In questa dispensa verranno presentati i transistor MOS (Metal Oxide Semiconductor) di tipo N e P dal punto di vista del loro funzionamento
DettagliESERCIZIO 1 Il transistore bipolare in gura è caratterizzato da N Abase = cm 3,
POVA SCITTA di DISPOSITIVI ELETTONICI del 17 Luglio 017 ESECIZIO 1 Il transistore bipolare in gura è caratterizzato da base = 5 10 15 cm 3, µ n = 0.11 m /Vs, µ p = 0.04 m /Vs, = τ p = 10 6 s, = 3 µm, S
DettagliAMPLIFICATORI INVERTENTI A SINGOLO TRANSISTORE
configurazione CE: AMPLIFICATORI INVERTENTI A SINGOLO TRANSISTORE configurazione CS: G. Martines 1 ANALISI IN CONTINUA Circuito di polarizzazione a quattro resistenze. NOTE: I parametri del modello a piccolo
DettagliELETTRONICA II. Caratteristiche I C,V CE. Transistori in commutazione - 2 I C. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino
ELETTRONICA II Caratteristiche I C,V CE Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino I C zona attiva Parte A: Transistori in commutazione Lezione n. 2 - A - 2: Transistori BJT in commutazione zona di
DettagliCORSO DI ELETTRONICA DELLE TELECOMUNICAZIONI
CORSO DI ELETTRONICA DELLE TELECOMUNICAZIONI 17 FEBBRAIO 2004 DOMANDE DI TEORIA 1) E dato un generatore con impedenza di sorgente di 50 Ω, che pilota un amplificatore di cui è nota la figura di rumore
DettagliSistemi elettronici di conversione
Sistemi elettronici di conversione (conversione ac-dc, ac-ac, dc-dc, dc-ac) C. Petrarca Cenni su alcuni componenti elementari Diodo, tiristore, contattore statico, transistore Interruttore ideale interruttore
DettagliRegolatori di Tensione
egolatori di Tensione I circuiti regolatori di tensione sono presenti in qualunque circuito elettronico con lo scopo di fornire le precise tensioni di alimentazione necessarie per il funzionamento dei
DettagliPROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 25 Luglio 2018
PROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 25 Luglio 2018 ESERCIZIO 1 Nel circuito in gura, il diodo p + n a destra è a base lunga con N D = 10 16 cm 3, S = 10 cm 2. Il diodo p + n a sinistra ha N D
DettagliDE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 14 Febbraio 2015
DE e DTE: PROVA SCRTTA DEL 14 Febbraio 2015 ESERCZO 1 (DE,DTE) due diodi in gura sono uno a base lunga (diodo A: p + n, N D = 5 10 15 cm 3, τ n = τ p = 1 µs, µ p = 0.04 m 2 /Vs, S = 1mm 2 ) e uno a base
DettagliAppendice A. A.1 Amplificatore con transistor bjt
Appendice A A.1 Amplificatore con transistor bjt Il circuito in fig. A.1 è un esempio di amplificatore a più stadi. Si utilizza una coppia differenziale di ingresso (T 1, T 2 ) con un circuito current
DettagliEsame di Stato 2006 tema n. 2 1 M.Vincoli
Esame di Stato 6 tema n. 1 M.Vincoli 1. L effetto Joule consiste nella dissipazione termica di energia a seguito del passaggio di corrente in un elemento resistivo. Supponiamo di avere un circuito costituito
DettagliSoluzioni di circuiti contenenti diodi. Come si risolve? a) per via grafica b) metodi iterativi
Soluzioni di circuiti contenenti diodi Come si risolve? a) per via grafica b) metodi iterativi Applicazioni Rettificatore Equazione di Shockley. Regolatore di tensione Varistor Rotture per valanga e/o
DettagliV T = 1.2 V W / L = 20
Esercizio 1 Fondamenti di Elettronica - AA 2002/2003 1 a prova - Recupero 18 febbraio 2003 Indicare chiaramente la domanda a cui si sta rispondendo. Ad esempio 1a) Dato il circuito in Fig. 1: a) Polarizzare
Dettagli