A.S.L. CN 2 - PROCEDURE PER LA CERTIFICABILITA DEL BILANCIO. PIANO ATTUATIVO della CERTIFICABILITA AZIONI ATTUATIVE

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1 PIANO ATTUATIVO della CERTIFICABILITA AZIONI ATTUATIVE aggiornato al 31/12/2014 I

2 OBIETTIVI AZIONI PAG. A1) Prevenire ed identificare eventuali comportamenti non conformi a leggi e regolamenti che abbiano impatto significativo in bilancio A2) Programmare, gestire e successivamente controllare, su base periodica ed in modo sistemico, le operazioni aziendali allo scopo di raggiungere gli obiettivi di gestione prefissati A3) Disporre di sistemi informativi che consentano la gestione ottimale dei dati contabili e di formazione delle voci di bilancio A1.1 Predisposizione ed applicazione di una procedura di raccolta, 1 archiviazione e condivisione tra i referenti aziendali interessati, di leggi e regolamenti che riguardano l azienda ed il settore sanitario e che abbiano impatto in bilancio. A1.3 Predisposizione ed applicazione di procedure di controllo interno di 1 conformità a leggi e regolamenti che abbiano impatto a bilancio. Tra gli altri si segnalano gli adempimenti derivanti dagli ultimi provvedimenti normativi: Dlgs 118/2011, Legge 190/2012, DL 174/2012 e Legge 213/2012. Dlgs 33/2013. A1.4 Redazione e divulgazione di un codice di comportamento e accertamento 2 che il personale ne sia adeguatamente informato e preparato. A1.5 Adozione di un sistema di monitoraggio e verifica del rispetto del codice 3 di comportamento che preveda anche l adozione di misure nei confronti del personale che venga meno agli obblighi certificati. A2.1 Predisposizione ed applicazione di una procedura standardizzata di 5 programmazione e controllo contabile e gestionale, che disciplini tra l altro responsabilità e tempistiche finalizzate a 1. definire e assegnare gli obbiettivi strategici ed operativi regionali (incluso riparto del FSR e extrafondo); 2. definire gli obbiettivi strategici ed operativi aziendali, bilanci di previsione annuale e pluriennale, coerenti con il punto 1; 3. concordare e adattare budget aziendali coerenti con le previsioni del consolidato regionale; 4 recepire i budget concordali mediante assegnazione degli stessi ai rispettivi centri di responsabilità aziendali. A2.2 Definire un modello di reporting e relativo piano di controllo finalizzato a 5 monitorare le informazioni chiave per il raggiungimento degli obbiettivi programmati. A 2.3 Istituire momenti di controllo finalizzati all analisi preventiva e successiva 6 delle azioni, degli interventi e delle relative valorizzazioni economico, patrimoniali e finanziarie (almeno con cadenza trimestrale). A 2.4 Identificare gli eventuali fattori ostativi, le responsabilità ed i possibili 6 rimedi per la mancata o parziale attuazione degli obbiettivi strategici (incluso l eventuale riprogrammazione dei budget). A3.1 Aggiornamento ed applicazione di un piano dei conti unico regionale 7 coerente alla normativa vigente A3.3.1 Integrazione e raccordo con il sottosistema contabile del personale. 7 A3.3.2 Integrazione e raccordo con il sottosistema contabile dei magazzini. 7 A3.4 Predisposizione ed applicazione di procedure e funzionigramma 8 amministrativo-contabili per tutti i cicli contabili: ciclo passivo, ciclo attivo, ciclo di predisposizione del bilancio e dei modelli CE e SP. Ciclo finanziario: SEZIONE I Procedura del ciclo passivo 8 SEZIONE II Procedura del ciclo attivo 15 SEZIONE III Procedura del ciclo di predisposizione del bilancio 15 SEZIONE IV Procedure del ciclo finanziario 18 A3.5 Definire le interrelazioni tra le diverse funzioni contabili (matrice delle 19 relazioni) all interno della singola azienda e nei confronti delle altre strutture del SSR A3.6 Valutazione dell entità dei carichi di lavoro per le attività amministrativo 22 contabili, ed eventuale rideterminazione del fabbisogno espresso nella pianta organica aziendale A3.7 Mappatura degli applicativi IT in uso con lo scopo di verificarne la 24 copertura funzionale rispetto alle esigenze di natura amministrativa contabile e definizione delle eventuali esigenze di sviluppo A3.8 Attivazione progetti di sviluppo (anche attraverso attivazione di bandi per 25 l acquisizione di forniture e servizi connessi allo sviluppo IT) A3.9 Aggiornamento di procedure e meccanismi di riconciliazione tra il 26 Bilancio di esercizio, modelli CE e SP, contabilità generale (Bilancio di verifica) e contabilità sezionali I

3 OBIETTIVI AZIONI PAG. A5) Monitorare le azioni intraprese a seguito di rilievi/suggerimenti della Regione, del Collegio Sindacale e ove presente del Revisore Esterno D1) Separare le responsabilità nelle fasi di gestione, autorizzazione, esecuzione e contabilizzazione delle transazioni D2) Realizzare inventari fisici periodici D3) Proteggere e salvaguardare i beni D4) Predisporre, con cadenza almeno annuale, un piano degli investimenti D5) Individuare separatamente i cespiti acquisiti con contributi in conto capitale, i cespiti acquistati con contributi in conto esercizio, i conferimenti, i lasciti, le donazioni D6) Accertare l esistenza dei requisiti previsti per la capitalizzazione in bilancio delle manutenzioni straordinarie A5.1 Predisposizione ed applicazione di una procedure di raccolta e condivisione tra i soggetti interessati dei rilievi/suggerimenti da parte della Regione, del Collegio Sindacale e ove presente del Revisore Esterno A5.2 Monitorare, mediante la definizione di rono programmi funzionali, le azioni da porre in essere per superare/recepire i rilievi/suggerimenti della Regione, del Collegio Sindacale e ove presente del Revisore Esterno. A5.3 Istituire momenti di controllo volti ad accertare le azioni intraprese, identificare gli eventuali fattori ostativi, le responsabilità ed i possibili rimedi per la mancata o parziale risoluzione D1.1 Verifica della congruità della procedura vigente in cui le diverse fasi relative ad acquisizione, gestione, ammortamento ed alienazione o smantellamento delle immobilizzazioni, siano controllate da soggetti aziendali diversi. D1.2 Verifiche periodiche volte a riscontrare la corretta applicazione della procedura con predisposizione di relativo report delle risultanze delle verifiche. D2.1 Verifica della congruità della procedura vigente per la realizzazione di inventari fisici periodici che definisca: tempi, modi e responsabilità. D2.2 Adottare in occasione degli inventari specifiche istituzioni operative in cui evidenziare ad esempio: la modalità di conta, l uso di cartelli inventariali, il controllo dei beni in movimento, l identificazione dei beni di terzi presso l azienda, e di quelli dell azienda presso i terzi ecc..) Inoltre deve essere: a. periodicamente controllata l esistenza di cespiti di proprietà dell Azienda che sono dislocati presso terzi a mezzo di conferme da parte dei terzi o con verifiche fisiche. b. mantenuta la distinzione e separazione dei cespiti di proprietà di terzi dislocati presso la Società in modo da permettere ai terzi proprietari di svolgere i propri riscontri fisici. c. prevista l istituzione di un registro (o di documentazione similare) che raccolga tutti i dati e le informazioni necessari per tenere sotto controllo i cespiti di terzi. d. assicurato che l azienda disponga di un adeguata documentazione relativa al suo diritto di proprietà e agli eventuali vincoli gravanti sullo stesso o sul diverso titolo in base al quale detiene i beni (affitto, locazione D2.3 Garantire l adeguamento del libro cespiti alle risultanze degli inventari periodici. D3.1 Aggiornare le misure per salvaguardare i cespiti da incendi, fenomeni atmosferici, incuria, danneggiamenti colposi o dolosi,sottrazioni. D3.2 Verificare la congruità delle eventuali polizze di assicurazione obbligatorie a copertura dei rischi a cui i cespiti sono soggetti che tengano conto del valore correnti degli stessi. D3.3 Verificare l idoneità delle misure per il controllo del movimento delle persone e dei beni, all entrata e all uscita dei locali dei beni. D3.4 Verificare l idoneità delle appropriate misure per la protezione dei beni soggetti a deterioramento fisico. D4.1 Predisposizione ed applicazione di una procedura formalizzata per la realizzazione del piano degli investimenti con identificazione del budget per ogni intervento programmato. D4.2 Predisposizione ed applicazione di una procedura formalizzata di controllo del budget stabilito nel piano degli investimenti D4.3 Monitorare periodicamente il volume degli investimenti effettuati rispetto al suddetto piano D5.1 Predisposizione ed applicazione di una procedura che consenta di identificare separatamente i cespiti acquisiti con contributi in conto capitale, i cespiti acquisti con contributi in conto esercizio, i conferimenti, i lasciti, le donazioni D5.2 Monitoraggio periodico della corretta individuazione e relativa contabilizzazione dei cespiti acquisiti in base alle diverse tipologie di acquisto di cui al punto precedente. D6.1 Attraverso delle verifiche periodiche ed eventualmente su base campionaria, procedere alla verifica delle spese di manutenzione al fine di accertarne la corretta rilevazione in contabilità (analisi fatture, contratti, ordini) D6.2 Assicurare l aggiornamento del piano di ammortamento dei cespiti in caso di capitalizzazione delle spese di manutenzione straordinaria II

4 OBIETTIVI AZIONI PAG. D7) Riconciliare, con cadenza periodica, le risultanze del libro cespiti con quelle della contabilità generale E1) Dimostrare l'effettiva esistenza fisica (magazzini - reparti/servizi - terzi) delle scorte. E2) Individuare i movimenti in entrata ed in uscita e il momento effettivo di trasferimento del titolo di proprietà delle scorte E3) Rilevare gli aspetti gestionali e contabili delle scorte garantendo un adeguato livello di correlazione tra i due sistemi E4) Definire ruoli e responsabilità connessi al processo di rilevazione inventariale delle scorte (magazzini reparti/servizi terzi) al 31 dicembre di ogni anno D7.1 Predisposizione ed applicazione di una procedura di controllo che, almeno su base annuale, preveda la quadratura dei valori di costo e del relativo fondo ammortamento tra schede extracontabili, le risultanze del libro cespiti e i saldi Co.Ge. di riferimento D7.2 Definire una sezione specifica nel libro cespiti con l individuazione dei beni di proprietà dell azienda affidati in manutenzione a terzi. E1.1 Predisposizione ed applicazione di una procedura per la realizzazione di inventari fisici periodici che definisca: tempi, modi e responsabilità. La procedura presenterà la finalità di assicurare che: a. l inventario fisico venga effettuata da persone indipendenti da quelle che: - sovrintendono alla custodia delle giacenze; - redigono la contabilità di magazzino. b. un responsabile amministrativo sia incaricato alla supervisione dell inventario fisico. c. tutte le fasi dell inventario fisico sono regolamentate da istruzioni scritte; tali istruzioni sono approvate dal responsabile e comunicate a coloro che eseguono l inventario. d. prima dell inizio dell inventario tutte le giacenze da inventariare vengano ordinate in modo da facilitare la corretta esecuzione delle conte fisiche. Nella conta fisica è necessario tenere in considerazione tutti i magazzini dislocati presso i vari reparti. e. vengono separate le giacenze da non inventariare per non confonderle con quelle da contare. A tal fine, è necessario tenere un magazzino separato per i beni di terzi detenuti presso i locali Aziendali; E1.2 Definire i controlli dei sommari d inventario tali da garantire che: a. persone diverse dai magazzinieri o da chi tiene la contabilità di magazzino predispongono i sommari d inventario. b. si instaurino adeguate procedure per garantire la completezza e la correttezza dei sommari d inventario. c. la riconciliazione tra le giacenze fisiche e le giacenze contabili e quindi la correttezza delle eventuali differenze d inventario sia garantita da adeguate procedure di cut-off. Inoltre sono previste apposite riconciliazioni sui sezionali di magazzino dei vari reparti. d. adeguati controlli ed analisi vengono effettuate sulle differenze d inventario. Le differenze vengono valorizzate. f. anche i controlli sulle differenze di inventario siano svolti da persone indipendenti dai magazzinieri o da chi tiene la contabilità di magazzino g. il responsabile approvi risultati dell indagine ed i valori finali delle differenze di inventario, e rediga una relazione in merito all esito stesso. h. sia prevista una preventiva autorizzazione per apportare ogni rettifica ai saldi contabili. E1.3 Garantire l adeguamento del dato contabile delle rimanenze alle risultanze dell inventario. E1.4 Predisposizione ed applicazione di procedure specifiche per la gestione dei conti deposito (es dispositivi, farmaci, materiali monouso). E2.2 Con cadenza almeno annuale, effettuare la verifica della competenza temporale delle registrazioni (cut off) attraverso l analisi degli ultimi documenti di entrata e di uscita del periodo ed i primi del periodo successivo e le relative fatture al fine di verificare la corretta rilevazione in Co.Ge. E3.2 Laddove i sistemi di contabilità generale e contabilità di magazzino risultino diversi e non integrati, garantire il raccordo tra i dati contabili e gestionali al fine di garantire che la variazione delle rimanenze da dati gestionali corrisponda alla variazione delle rimanenze rilevata nei dati contabili (CE). E4.1 Individuare all interno della struttura aziendale un responsabile amministrativo incaricato della supervisione dell inventario fisico e valorizzazione delle rimanenze al 31 dicembre di ogni esercizio III

5 OBIETTIVI AZIONI PAG. E5) Calcolare il turnover delle scorte in magazzino e delle scorte obsolete (scadute e/o non più utilizzabili nel processo produttivo) E7) Gestire i magazzini in modo da garantire: la separazione tra funzioni di contabilità di magazzino e di contabilità generale; la verifica tra merci ricevute e quantità ordinate; la rilevazione e la tracciabilità degli scarichi di magazzino e dei trasferimenti al reparto; la riconciliazione tra quantità inventariate e quantità rilevate e valorizzate in contabilità generale. F1) Separare adeguatamente compiti e responsabilità nelle fasi di acquisizione, rilevazione e gestione dei crediti (e dei correlati ricavi) F3) Realizzazione analisi comparate periodiche dell ammontare di crediti e ricavi del periodo corrente, dell anno precedente e del bilancio di previsione E5.1 Predisposizione ed applicazione di procedure formalizzate di cui: 69 a. si definisca la metodologia di rilevazione ed il trattamento delle merci obsolete, scadute, a lento rigiro o detenute in eccesso b. periodicamente si esaminano le giacenze per identificare tutti i prodotti rientranti nelle indicate categorie. c. un responsabile esamina ed approva gli elenchi delle merci obsolete, scadute, a lento rigiro e detenute in eccesso e ne dispone il relativo trattamento contabile. d. le merci danneggiate vengono periodicamente identificate, fisicamente separate delle altre merci ed esaminate da un responsabile che ne dispone l utilizzo ed il trattamento contabile. SEZIONE I Beni Inventariali 69 SEZIONE II Farmaci in scadenza 69 SEZIONE III Prodotti farmaceutici obsoleti a lento rigiro e detenuti in 79 eccesso SEZIONE IV Prodotti farmaceutici danneggiati 83 SEZIONE V Beni economali 88 SOTTOSEZIONE 1 Gestione beni consumo sanitario 89 SOTTOSEZIONE 2 Gestione beni consumo economale 93 SOTTOSEZIONE 3 - Inventariazione beni di consumo sanitario 95 ed economale SOTTOSEZIONE 4 - Giacenza beni di consumo presso reparti 97 SOTTOSEZIONE 5 - Magazzini beni sanitari in conto deposito 99 E7.1 Verificare e revisionare se non idonea la gestione dei magazzini in modo da assicurare che le diverse fasi della stessa siano affidate a singoli responsabili incaricati di garantire il rispetto di idonee procedure che garantiscano ad esempio: l identificazione, controlli quantitativi e qualitativi, collaudi, riscontri con gli ordinativi d acquisto, adeguata dislocazione e disposizione delle merci, tempestivo inoltro della merce al destinatario, segnalazione dell avvenuta uscita delle scorte agli uffici incaricati della fatturazione, adeguata custodia delle scorte, rispetto delle procedure inventarili di cui al precedente punto E.1, ecc F1.1 Verificare e revisionare se non idonea la procedura formalizzata rispetto a tutte le fonti di generazione di ricavi- crediti: a. contributi da Regione b. altri contributi c. ricavi per prestazioni sanitarie e sociosanitarie - intramoenia; d. compartecipazioni alla spesa sanitaria (Ticket) e. attività commerciale f. ecc. Inoltre prevedere adeguati controlli nelle procedure di registrazione contabile in modo da elaborare in maniera completa ed accurata le registrazioni contabili delle fatture attive o dei ricavi derivanti da flussi. F1.2 Definire una contabilità per commessa per la gestione dei contributi sia pubblici che privati e previsione di un sistema gestionale per la rendicontazione degli stessi. F1.3 Riguardo ai ricavi per prestazioni sanitarie e sociosanitarie- intramoenia deve essere prevista la tenuta di idonea contabilità separata con la previsione di aggiornamento del regolamento aziendale per la gestione delle attività di libera professione. Tale procedura dovrebbe definire inoltre il processo di allocazione dei costi comuni alle attività intramoenia e le autorizzazioni necessarie per espletare tale attività. F1.4 Riguardo ai ricavi da compartecipazione alla spesa sanitaria (Ticket) deve essere predisposta una procedura di verifica della corrispondenza tra le visite prenotate a sistema, le prestazioni erogate, le impegnative e gli incassi ricevuti. F1.5 Riguardo ai ricavi da attività commerciale deve essere prevista la tenuta di idonea contabilità. F3.1 Effettuare periodicamente un analisi degli scostamenti dei crediti e ricavi del periodo corrente rispetto ai crediti al 31 dicembre dell anno precedente ed i ricavi dello stesso periodo dell anno precedente F3.2 Effettuare un monitoraggio periodico dell ammontare dei crediti e dei ricavi rispetto ai valori indicati nel bilancio di previsione IV

6 OBIETTIVI AZIONI PAG. F4) Garantire che ogni operazione suscettibile di originare, modificare o estinguere i crediti sia accompagnata da appositi documenti, controllati ed approvati prima della loro trasmissione a terzi e rilevazione contabile F5) Valutare i crediti e i ricavi, tenendo conto di tutti i fatti che possono influire sul valore degli stessi, quali ad esempio: il rischio di inesigibilità e l eventualità di rettifiche. F6) Rilevare la competenza di periodo delle operazioni che hanno generato crediti e ricavi F7) Effettuare attività di riconciliazione: tra i crediti verso lo Stato, iscritti nel bilancio della G.S.A. e i residui passivi iscritti nei capitoli di bilancio dello Stato; tra i crediti verso la Regione, iscritti nel bilancio della G.S.A. e i residui passivi iscritti nei capitoli di bilancio regionale G1) Separare adeguatamente compiti e responsabilità nella gestione delle giacenze di cassa (economale e CUP) e dei crediti/debiti verso l Istituto Tesoriere G2) Separare adeguatamente compiti e responsabilità tra le attività di rilevazione contabile di ricavi, costi, crediti e debiti e le attività di rilevazione contabile d incassi e pagamenti F4.1 Predisposizione ed applicazione di una procedura che preveda 115 appropriati atti a garantire la correttezza formale e sostanziale delle operazioni che originano il credito. Tra i controlli da prevedere si evidenziano principalmente; comparazione degli ordini di clienti con i listini prezzi ed offerte, comparazione delle bolle di consegna con gli ordini per quanto riguarda la natura e la quantità delle merci, controllo delle fatture, controllo della sequenza numerica degli ordini, delle bolle di consegna e delle fatture ecc F4.2 Verifiche periodiche volte a riscontrare l allineamento tra i saldi contabili 115 ed i saldi partitario clienti. F4.3 Verifiche periodiche volte a riscontrare la corretta applicazione della 116 procedura con predisposizione di relativo report delle risultanze delle verifiche. F5.1 Predisposizione ed applicazione di un adeguata procedura per la 117 valutazione del rischio di inesigibilità dei crediti e la stima degli accantonamenti relativi a sconti ed altre rettifiche dei crediti. La procedura in particolare deve prevedere che: a. gli incassi, non accoppiati con le relative fatture,siano tempestivamente segnalati; b. le fatture scadute siano immediatamente individuate e si sollecitino i clienti per il pronto pagamento; c. in caso di esito negativo dei solleciti, e dopo un ragionevole periodo di tempo, i crediti scaduti vengano passati a contenzioso e la gestione dei loro incassi sia affidata ad un ufficio legale. F5.2 Verifiche periodiche volte a riscontrare la corretta applicazione della 118 procedura con predisposizione di relativo report delle risultanze delle verifiche F5.3 Adottare elenco delle pratiche di recupero crediti in sofferenza 118 SEZIONE I Azioni di competenza ufficio legale 118 SEZIONE II Azioni poste in essere dal Dipartimento di prevenzione 120 propedeutiche all avvio delle procedure di recupero crediti F5.4 Disporre di report che rappresentano i crediti in base all anzianità 122 F6.1 Predisposizione ed applicazione di una procedura per la ricognizione, 124 archiviazione e monitoraggio di tutti i provvedimenti di assegnazione somme da Regione, Ministero ed altri enti F6.2 Monitaraggio periodico per la rilevazione della competenza di periodo 124 delle operazioni che hanno generato crediti e ricavi effettuando i testi di cut off F6.3 Implementazione di un sistema di monitoraggio dei fondi finalizzati con 125 evidenziazione delle somme assegnate, erogate utilizzate e non utilizzate F6.4 Verifica di accuratezza del calcolo dei ratei e risconti attivi e passivi 127 F7.1 Adozione di una procedura che consenta una riconciliazione dei rapporti 128 di credito e debito tra le Aziende del SSR, GSA, Regione e Stato. F7.2 Monitoraggio e riconciliazione trimestrale dei crediti verso lo Stato e verso la Regione rilevati nella contabilità della GSA con i residui passivi iscritti nella contabilità finanziaria dello Stato e i residui attivi iscritti nel bilancio finanziario della regione. G1.1 Verifica della congruità ed eventuale aggiornamento della procedura che prevede l attribuzione delle diverse fasi della gestione delle giacenze di cassa e dei crediti e debiti verso banche ad enti aziendali separati e soprattutto indipendenti da quelli addetti ad altre funzioni aziendali quali ad esempio: acquisti, vendite, gestione dei rapporti col personale, contabilità clienti, contabilità fornitori, contabilità generale G1.2 Adeguata separazione nella gestione delle giacenze di cassa e nella contabilizzazione dei crediti/debiti verso l Istituto Tesoriere G1.3 Predisposizione ed applicazione di una procedura formalizzata per la gestione delle Casse Economali e delle Casse Prestazioni G2.1 Attivazione di un sistema di verifiche periodiche volte a riscontrare l applicazione della procedura di cui ai punti G V

7 OBIETTIVI AZIONI PAG. G3) Realizzare controlli periodici da parte di personale interno, terzo dalle funzioni di Tesoreria G4) Garantire che tutte le operazioni di cassa e banca siano corredate da documenti idonei, controllati ed approvati prima della loro rilevazione contabile G5) Tracciare, in modo chiaro evidente, e ripercorribile, tutti i controlli svolti sulle operazioni di Tesoreria (inclusa l attività di riconciliazione contabile con le risultanze dell Istituto Tesoriere, dei conti correnti postali, delle casse economali, ecc.) H1) Autorizzare, formalmente e preliminarmente, le operazioni gestionali e contabili che hanno impatto sul Patrimonio Netto H2) Riconciliare i contributi in conto capitale ricevuti, nonché i contributi in conto esercizio stornati al conto capitale, ed i cespiti finanziati, tenendo conto anche degli ammortamenti e delle sterilizzazioni che ne discendono H3) Riconciliare i contributi in conto capitale da Regione e da altri soggetti in modo tale da consentire un'immediata individuazione, l'accoppiamento con la delibera formale di assegnazione e la tracciabilità del titolo alla riscossione da parte dell'azienda H4) Identificare puntualmente i conferimenti, le donazioni ed i lasciti vincolati a investimenti e la riconciliazione sistematica tra conferimenti, donazioni e lasciti vincolati a investimenti ed i correlati cespiti capitalizzati, nonché tra ammortamenti e sterilizzazioni che ne discendono G3.1 Sulla base della separazione delle funzioni individuare all interno dell azienda personale preposto al controllo della funzione di tesoreria G3.2 Redazione di una procedura che definisca controlli periodici dalla funzione di Tesoreria G3.3 verifiche periodiche volte a riscontrare la corretta applicazione della procedura con predisposizione di relativo report delle risultanze delle verifiche G4.1 Verifica della congruità ed eventuale aggiornamento della procedura che garantisca che ogni operazione di cassa e di banca sia accompagnata e comprovata da appositi documenti (quali reversali di incasso, mandati di pagamento, distinte di versamento in banca) e che tali documenti siano controllati e approvati prima della loro rilevazione G4.2 Verifiche periodiche volte a riscontrare la corretta applicazione della procedura con predisposizione di relativo report delle risultanze della verifiche G5.1 predisposizione di procedure volte a disciplinare i controlli da porre in essere sulle operazioni di Tesoreria quali ad esempio: firma dei mandati da parte del personale incaricato, coerenza con i giustificatici di spesa, evidenziazione dell avvenuto pagamento sui giustificativi di spesa al fine di prevenire una duplicazione di pagamento, controllo della sussistenza di eventuali azioni legali o di incassi coattivi, sussistenza di eventuali cessionari di crediti ecc G5.2 verifica della congruità ed eventuale aggiornamento della procedura, con cadenza mensile o trimestrale, che analizzi gli stati di concordanza tra le risultanze contabili dell azienda e quelle delle banche H1.1 Verifica della congruità ed eventuale aggiornamento della procedura che prevede un autorizzazione, formale e preliminare, in caso di operazioni che hanno impatto sul patrimonio netto, quali ad esempio: modifiche del fondo di dotazioni, ripiani perdite, movimenti per i cespiti acquistati con contributi in conto capitale e relative sterilizzazioni, distribuzione di eventuali utili ecc.. H2.1 Ricognizione dei contributi per investimenti iscritti nel PN con indicazione del cespite/i di riferimento. H2.2 Con cadenza almeno trimestrale garantire la riconciliazione tra i contributi in c/capitale ovvero in c/esercizio se destinati all acquisto di cespiti, il valore dei cespiti finanziati tenendo conto delle sterilizzazioni effettuate anche alla luce delle recenti disposizioni previste dalla legge n 228 del 24 dicembre 2012 H3.1 Implementare un sistema di ricognizione e di monitoraggio dei provvedimenti di assegnazione dei contributi in c/capitale da Regione e altri enti pubblici H3.2 Implementare un sistema che consenta di associare a ciascun contributo in c/capitale la deliberazione di assegnazione e il titolo di riscossione da parte dell azienda H4.1 Predisposizione ed applicazione delle procedure amministrativo-contabili per l identificazione puntuale dei conferimenti, le donazioni ed i lasciti vincolati a investimenti H4.2 Monitorare periodicamente la riconciliazione sistematica tra conferimenti, donazioni e lasciti vincolati a investimenti ed i correlati cespiti capitalizzati, nonché tra ammortamenti e sterilizzazioni che ne discendono VI

8 OBIETTIVI AZIONI PAG. I1) Disciplinare gli approvvigionamenti di beni e servizi sanitari e non sanitari: documentando e formalizzando il flusso informativo e le fasi della procedura di acquisizione dei beni e servizi sanitari e non sanitari I2) Impiegare documenti idonei ed approvati, lasciando traccia dei controlli svolti: ogni operazione suscettibile di originare, modificare o estinguere i debiti deve essere comprovata da appositi documenti che siano controllati ed approvati prima della loro rilevazione contabile I3) Dare evidenza dei controlli effettuati con particolare riguardo: alla comparazione di ordini-offerte richieste ai fornitori - bolle di entrata della merce in magazzino: alla verifica delle fatture dei fornitori (intestazione, bolla-fattura, bolla-ordine, calcoli aritmetici, adempimenti fiscali, autorizzazione al pagamento) I4) Fornire idonei elementi di stima e di previsione dei debiti di cui si conosce l'esistenza ma non l'ammontare: merci acquisite o servizi ricevuti senza che sia stata ricevuta e contabilizzata la relativa fattura; debiti a lungo termine, comprensivi degli interessi, per i quali sussitono particolari problemi di valutazione; debiti sui quali siano maturati interessi o penalità da inserire in bilancio: rischi concretizzati in debiti certi I1.1 Verifica della congruità ed eventuale aggiornamento della procedura che relativamente agli approvvigionamenti di beni e servizi disciplini tutte le fasi dalla determinazione dei fabbisogni al ricevimento dei beni o della prestazione del servizio, ed in particolare preveda che: a. gli acquisti sono effettuati sulla base di appropriate autorizzazioni interne, laddove richiesto, sulla base di apposite approvazioni regionali coerentemente,anche, ai budget assegnati b. sono chiaramente definiti i poteri di autorizzare ordinazioni ed i relativi limiti. c. gli ordini di acquisto sono emessi sulla base di richieste scritte di approvvigionamento. d. le procedure prevedono che gli ordini di acquisto: - sono emessi in forma scritta; - sono numerati in sequenza e. negli ordini di acquisto deve essere data chiara evidenza di: - quantità ordinate; - relativi prezzi; - altre condizioni di acquisto. f. gli ordini di acquisto sono regolarmente archiviati. g. chi autorizza le ordinazioni è indipendente da chi richiede gli approvvigionamenti. I1.2 Effettuare verifiche periodiche volte a riscontrare il rispetto della procedura ed in particolare la sussistenza delle evidenze documentali di tutti i controlli richiesti quali autorizzazioni alla spesa, capienza rispetto al budget, certificazioni varie ecc.., con predisposizioni di relativi report delle risultanze delle verifiche I2.1 Verifica della congruità ed eventuale aggiornamento della procedura che preveda appropriati controlli atti a garantire la correttezza formale e sostanziale delle operazioni che originano il debito. Tra i controlli da prevedere si evidenziano principalmente: comparazione degli ordini con le offerte scritte precedentemente richieste ai fornitori, comparazione delle bolle di entrata con gli ordini per quanto riguarda la natura e la quantità delle merci, i termini e le condizioni di consegna, controllo delle fatture dei fornitori, controllo della sequenza numerica degli ordini, delle bolle di entrata e delle fatture. I2.2 Prevedere inoltre con cadenza periodica, controlli da parte di personale indipendente da chi tiene le scritture con riguardo in particolare: riscontro tra i saldi dei conti individuali ed i saldi dei conti di riepilogo, il riscontro delle risultanze contabili dell azienda con gli estratti conto inviati dai fornitori di propria iniziativa o su richiesta dell azienda stessa, raffronto delle scritture contabili con i documenti che le hanno originate. I3.1 Effettuare verifiche periodiche volte a riscontrare il rispetto della procedura di cui al punto 12.1 ed in particolare la sussistenza delle evidenze documentali di tutti i controlli richiesti quali autorizzazioni alla spesa, capienza rispetto al budget, certificazioni varie ecc.. con predisposizioni di relativi report delle risultanze delle verifiche. I3.2 Predisposizione ed applicazione di una procedura formalizzata per i resi di merce e beni ai fornitori che preveda che i reclami avanzati nei loro confronti siano adeguatamente documentati e, stornati dalle registrazioni di magazzino. La documentazione viene tempestivamente trasmessa all amministrazione. I4.1 Predisposizione ed applicazione di una procedura che disciplini per ciascuna tipologia di debiti le modalità di determinazioni delle stime dei costi per fatture da ricevere. (ad esempio per i beni un riferimento potrebbe essere rappresentato dai carichi di magazzini, per i servizi, i contratti e le attestazioni di avvenuta esecuzione dei servizi da parte delle varie strutture ecc..) I4.2 Effettuare un test delle fatture passive pervenute (registrate e non) dopo la chiusura dell esercizio e sino alla data di approvazione del bilancio al fine di individuare passività che avrebbero dovuto essere rilevate entro la data di riferimento del bilancio. I4.3 Implementare un sistema di ricognizione del contenzioso in essere alla data di chiusura del bilancio e stima da parte del servizio affari legali ovvero legali esterni incaricati dall azienda, del rischio di soccombenza per ciascuna causa e la relativa quantificazione degli oneri da accantonare a fondo rischi VII

9 OBIETTIVI AZIONI PAG. I5) Formalizzare i flussi informativi e consentire la percorribilità dei controlli sul corretto trattamento economico del personale dipendente, personale assimilato a dipendente e dei medici della medicina convenzionata di base, secondo la regolazione giuslavorista e previdenziale I8) Realizzare analisi comparate periodiche dell ammontare di debiti e costi, del periodo corrente, dell anno precedente e del bilancio di previsione I5.1 Predisposizione ed applicazione di una procedura amministrativocontabile che formalizzi i flussi informativi relativi al trattamento economico del personale I5.2 Monitoraggio periodico al fine di verificare l applicazione del corretto trattamento economico del personale dipendente, personale assimilato a dipendente e dei medici della medicina convenzionata di base, secondo la regolazione giuslavorista e previdenziale. I8.1 Effettuare periodicamente un analisi degli scostamenti dei debiti e costi del periodo corrente rispetto ai debiti al 31 dicembre dell anno precedente ed i costi dello stesso periodo dell anno precedente I8.2 Effettuare un monitoraggio periodico dell ammontare dei debiti e dei costi rispetto ai valori indicati nel bilancio di previsione ed al budget I8.3 Predisposizione ed applicazione di una procedura di controllo ed analisi comparativa della spesa nel tempo e nello spazio con individuazione di un set di indicatori di riferimento N O T E A3) Disporre di sistemi informativi che consentano la gestione ottimale dei dati contabili e di formazione delle voci di bilancio E1) Dimostrare l'effettiva esistenza fisica (magazzini - reparti/servizi - terzi) delle scorte. C3) Disporre di sistemi informativi che consentano la gestione ottimale dei dati contabili e di formazione delle voci di bilancio consolidato G6) Garantire la tracciabilità di tutti i movimenti finanziari tra il conto corrente di Tesoreria unica (G.S.A.) e gli altri conti correnti della Regione I9) Effettuare attività di riconciliazione tra i debiti verso le Aziende, iscritti nel bilancio della G.S.A., i residui passivi iscritti nei capitoli di bilancio regionale e i crediti verso la Regione rilevati nei bilanci delle aziende A3.2 Predisposizione ed applicazione di una piattaforma informatica finalizzata al coordinamento, monitoraggio e vigilanza degli investimenti, acquisto beni e servizi, e rapporti intercompany E1.5 Richiedere conferma dati a terzi depositari di merci dell azienda e relativa riconciliazione con i propri dati. C3.2 Analisi preliminare dei modelli CE e SP e bilancio di esercizio delle aziende, al fine accertare la correttezza e completezza dei dati contabili. G6.1 Procedere con cadenza almeno mensile alla riconciliazione del conto di Tesoreria Sanità con la specifica analisi degli ordinativi di pagamento emessi e delle reversali riscosse incluse quelle relative a trasferimenti dal conto di tesoreria ordinaria a quella sanità G6.2 Monitorare le entrate destinate alla sanità al fine di rintracciare eventuali entrate che sono affluite sul conto ordinario ma di pertinenza della sanità e viceversa al fine di porre in essere le relative registrazioni contabili (rilevazione di crediti o debiti vs la Regione da parte della GSA a seconda dei casi di cui prima) I9.2 Provvedere a riconciliare trimestralmente i valori di debito verso le aziende iscritti nel bilancio della GSA con i residui passivi iscritti nei capitoli di bilancio regionale. I9.2 Nel tempo utile per la predisposizione del bilancio di esercizio (30 aprile) provvedere alla riconciliazione dei rapporti di crediti e debito tra la GSA e le AA.SS. La procedura non è stata elaborata in mancanza di specifiche regionali come precisato in nota 1 e che l ASL, comunque, ha in uso software che permettono di gestire l impatto a bilancio di investimenti ed acquisti. In particolare, per quanto riguarda i beni e servizi, lo strumento informatico in uso è la Piattaforma di Gestione Amministrativo- Contabile (NFS) La procedura non è stata elaborata in quanto l ASL non ha magazzini dati in gestione a terzi Trattasi di procedure non di competenza dell ASL ma della G.S.A. (Gestione Sanitaria Accentrata) RESPONSABILE DEL COORDINAMENTO AZIENDALE DEL PAC ai sensi della D.G.R. n del 25/06/2013: dott. Gianfranco CASSISSA DIRETTORE AMMINISTRATIVO RESPONSABILE AZIENDALE DELL ATTUAZIONE DEL PAC: DOTT. Lorenzo SOLA responsabile f.f. della S.O. Gestione Economica e Finanziaria (nominato con determinazione n. 1559/000/DIG/13/0005 del 30 dicembre 2013) SOGGETTO PREPOSTO AL CONTROLLO DELLA FUNZIONE DI TESORERIA: dott. Lorenzo SOLA, responsabile f.f. della S.O. Gestione Economica e Finanziaria (individuato con determinazione n. 372/000/DIG/14/0001 del 31 marzo 2014) VIII

10 A1) Prevenire ed identificare eventuali comportamenti non conformi a leggi e regolamenti che abbiano impatto significativo in bilancio A1.1 Predisposizione ed applicazione di una procedura di raccolta, archiviazione e condivisione tra i referenti aziendali interessati, di leggi e regolamenti che riguardano l azienda ed il settore sanitario e che abbiano impatto in bilancio 1. OGGETTO La presente procedura ha lo scopo di istituire canali informativi per l individuazione, l archiviazione e la condivisione della normativa che abbia impatto sulle attività dell Azienda, comprese quelle inerenti l esercizio delle funzioni contabili. 2. INDIVIDUAZIONE, ARCHIVIAZIONE E CONDIVISIONE DELLE NORME RILEVANTI PER L AZIENDA Il monitoraggio dell evoluzione del quadro normativo internazionale, nazionale e regionale, avviene in modo continuativo. La S.O. Affari Generali settimanalmente individua nell ambito delle Gazzette Ufficiali (Serie Generale, 1 a Serie Speciale - Corte Costituzionale, 2 a Serie Speciale - Unione Europea), pubblicate sul sito e del Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, pubblicato sul sito gli atti che possano avere impatto sull esercizio delle funzioni aziendali. Al fine di condurre un analisi integrale di tutte le G.U. e B.U.R.P. e di evitare dimenticanze sono annotati sul calendario di outlook i numeri delle pubblicazioni visionate. I documenti di interesse vengono scaricati dalle pubblicazioni on line sopra richiamate e acquisiti al protocollo generale tramite il software docspa. Ad essi è attribuito un numero identificativo. Successivamente essi vengono trasmessi ai servizi interessati. L utilizzo della procedura permette l archiviazione dei provvedimenti normativi in argomento e la tracciabilità degli invii ai servizi interessati. 3. ATTUAZIONE DEGLI ADEMPIMENTI RICHIESTI Ciascun responsabile si fa carico di attuare gli adempimenti richiesti dalla normativa sopravvenuta. Laddove essi coinvolgano più servizi ed abbiano rilevanza generale è la stessa Direzione Generale a promuovere momenti di condivisione su segnalazione e con il supporto dei servizi interessati. La condivisione, nel caso di problematiche di ordine più generale o più complesse, può essere attuata anche mediante la costituzione di gruppi di lavoro. La S.O. Affari Generali e la S.O. Assistenza Legale, per quanto di competenza, supportano i servizi aziendali nel porre in essere gli adempimenti necessari. A1.3 Predisposizione ed applicazione di procedure di controllo interno di conformità a leggi e regolamenti che abbiano impatto a bilancio. 1. PRINCIPI GENERALI L A.S.L. CN2 si dota di strumenti adeguati a garantire la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa attraverso il controllo di regolarità amministrativa e contabile degli atti adottati/proposti dai Dirigenti Aziendali. Tale controllo è ulteriore rispetto a quello del Collegio Sindacale, a cui è demandato ex art. 3 ter del decreto legislativo 502/92 e successive modificazioni. Esso è finalizzato a garantire la regolarità amministrativa e contabile degli atti, nella fase preventiva di formazione e nella fase successiva. 1

11 Gli esiti del controllo interno di regolarità amministrativa e contabile sono pubblicati sul sito istituzionale dell Azienda. 2. IL CONTROLLO INTERNO DI REGOLARITÀ AMMINISTRATIVA Il controllo di regolarità amministrativa si suddivide nella fase preventiva e nella fase successiva. IL CONTROLLO PREVENTIVO Nella fase preventiva il controllo si concretizza nel rilascio del parere di regolarità amministrativa, da parte del Responsabile del Procedimento, sulla proposta di determinazione. Il Responsabile del Procedimento con la sottoscrizione della proposta medesima ne assicura: - la regolarità formale - la legittimità - la compatibilità con le risorse assegnate (budget) - la coerenza con i piani ed i programmi aziendali. Il suddetto parere è riportato nel testo del provvedimento. IL CONTROLLO SUCCESSIVO Nella fase successiva all adozione delle determinazioni il Direttore Amministrativo svolge un controllo sulle stesse, avvalendosi del supporto della S.O. Affari Generali. Tale controllo successivo ha gli stessi contenuti del controllo preventivo a cui si aggiunge, però, il rispetto dei termini per la conclusione dei procedimenti amministrativi. Il controllo di regolarità amministrativa viene effettuato a campione sulle determinazioni dirigenziali nella misura del 4% del totale degli atti adottati annualmente da ogni Dirigente. Per ogni controllo effettuato il Direttore Amministrativo (sempre avvalendosi del supporto della S.O. Affari Generali) predispone un rapporto annuale che è trasmesso ai Dirigenti, all OIV, al Collegio Sindacale ed al Direttore Generale. Esso può contenere anche specifiche direttive per i Dirigenti, relative alle irregolarità eventualmente riscontrate. Degli esiti di questa forma di controllo si tiene conto nella valutazione dei dirigenti. 3. IL CONTROLLO INTERNO DI REGOLARITÀ CONTABILE Ai controlli di regolarità contabile provvede il Responsabile della S.O. Gestione Economica e Finanziaria. Il Responsabile di tale struttura verifica la regolarità contabile delle proposte di determinazione attraverso gli strumenti del visto di regolarità contabile e attraverso il controllo costante e concomitante degli equilibri generali di bilancio. Egli verifica: a) la disponibilità dello stanziamento di bilancio; b) la corretta imputazione; c) l'esistenza del presupposto dal quale sorge il diritto dell obbligazione; d) la conformità alle norme fiscali; e) il rispetto delle competenze; f) il rispetto dell'ordinamento contabile; g) il rispetto del regolamento di contabilità; h) l accertamento dell entrata; i) la copertura nel bilancio pluriennale; j) la regolarità della documentazione; k) gli equilibri finanziari complessivi della gestione e dei vincoli di finanza pubblica. I dirigenti non possono discostarsi dalle risultanze del parere di regolarità contabile. A1.4 Redazione e divulgazione di un codice di comportamento e accertamento che il personale ne sia adeguatamente informato e preparato. 1. CODICE DI COMPORTAMENTO DELL ASL CN2 L A.S.L. CN2 ha adottato il proprio codice di comportamento con provvedimento n. 1568/000/DIG/13/0002 del 30 dicembre 2013, cui è fatto rinvio. 2

12 2. STRUMENTI DI DIVULGAZIONE DEL CODICE DI COMPORTAMENTO DELL ASL CN2 Nel provvedimento n. 1568/000/DIG/13/0002 del 30 dicembre 2013 di approvazione del Codice di Comportamento dell ASL CN2, ai fini di divulgazione dello stesso, si è disposto di: - di dare mandato ai dirigenti responsabili di ciascuna struttura aziendale al fine di consentire la massima diffusione e divulgazione del presente provvedimento nelle strutture di appartenenza, notificando personalmente a tutto personale il Codice di comportamento aziendale qui approvato; - di notificare e dare mandato agli uffici della S.O. Amministrazione del Personale affinchè, all atto di sottoscrizione di nuovi contratti di lavoro ed affidamento di relativi incarichi, al contraente venga consegnata copia del Codice di comportamento generale (D.P.R. n. 62/2013) e aziendale; - di notificare e dare mandato agli uffici delle SS.OO.CC. Economato/Provveditorato, Servizi Tecnici, TBI, Informatica, affinchè all atto dell indizione di nuovi bandi di gara e relativa sottoscrizione di contratti venga inserito, e previsto quale clausola, il rispetto del Codice di comportamento generale e specifico dell ASL CN2 per i dipendenti delle ditte fornitrici che svolgano la propria attività all interno o per conto dell ASL CN2; - di dare mandato al Responsabile per la prevenzione della corruzione di provvedere alla pubblicazione sul sito Internet aziendale del presente provvedimento e di provvedere alla trasmissione, mediante posta elettronica interna, del presente provvedimento a tutti i dirigenti responsabili di struttura; - di dare mandato al Responsabile per la prevenzione della corruzione di provvedere all invio alla CIVIT Autorità Nazionale anticorruzione del link alla pagina internet aziendale ove verrà pubblicato il presente provvedimento; Rispetto alle azioni indicate per la divulgazione di tale Codice si acquisisce conferma di avvenuta ottemperanza alle istruzioni impartite nel dispositivo dell atto mediante comunicazioni interne agli atti del Responsabile per la trasparenza e l anticorruzione. A1.5 Adozione di un sistema di monitoraggio e verifica del rispetto del codice di comportamento che preveda anche l adozione di misure nei confronti del personale che venga meno agli obblighi certificati. 1. SISTEMA DI MONITORAGGIO Vigilano sull'applicazione del Codice di comportamento dei dipendenti:i Dirigenti responsabili di ciascuna struttura, le strutture di controllo interno, l Ufficio per i procedimenti disciplinari, sotto la supervisione dell OIV (Nucleo di Valutazione). Ai fini dell'attività di vigilanza e monitoraggio, l ASL CN2 si avvale dell'ufficio per i procedimenti disciplinari istituito ai sensi dell'articolo 55-bis, comma 4, del decreto legislativo n. 165 del Le attività svolte dall'ufficio per i procedimenti disciplinari si conformano alle eventuali ulteriori previsioni contenute nel Piano triennale di prevenzione della corruzione adottato dall ASLCN2 ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge 6 novembre 2012, n L'Ufficio per i procedimenti disciplinari cura l'esame delle segnalazioni, provenienti sia dall interno che dall esterno dell Azienda, di violazione del Codice di comportamento, la raccolta delle condotte illecite segnalate, accertate e sanzionate. Ai fini dello svolgimento delle attività previste, l'ufficio per i procedimenti disciplinari opera in raccordo con il Responsabile aziendale della prevenzione della corruzione. Ai fini dell'attivazione del procedimento disciplinare per violazione del Codice di comportamento, l'ufficio per i procedimenti disciplinari può chiedere all'autorità nazionale anticorruzione parere facoltativo secondo quanto stabilito dall'articolo 1, comma 2, lettera d), della legge n. 190 del La commissione di illecito disciplinare o comunque l esistenza di un procedimento disciplinare pendente viene valutata anche in relazione alla tipologia di illecito ai fini del conferimento di incarichi aggiuntivi e/o dell autorizzazione allo svolgimento di incarichi extra-istituzionali. L irrogazione di sanzioni disciplinari deve essere considerata in ordine alla valutazione positiva per il periodo di riferimento e, quindi, alla corresponsione di trattamenti accessori collegati. La violazione degli obblighi previsti dal Codice di comportamento integra condotte contrarie ai doveri d'ufficio. Ferme restando le ipotesi in cui la violazione delle disposizioni contenute nel Codice, nonché dei doveri e degli obblighi previsti dal Piano triennale di prevenzione della corruzione, da' luogo anche a responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile del dipendente, essa e' fonte comunque di 3

13 responsabilità disciplinare accertata all'esito del procedimento disciplinare, nel rispetto dei principi di gradualità e proporzionalità delle sanzioni. Ai fini della determinazione del tipo e dell'entità della sanzione disciplinare concretamente applicabile, la violazione e' valutata in ogni singolo caso con riguardo alla gravità del comportamento e all'entità del pregiudizio, anche morale, derivatone al decoro o al prestigio dell ASL CN2. Le sanzioni applicabili sono quelle previste dalla Legge, dai Regolamenti nazionali ed aziendali e dai Contratti Collettivi Nazionali ed Aziendali, incluse quelle di risoluzione del rapporto di lavoro. 4

14 A2) Programmare, gestire e successivamente controllare, su base periodica ed in modo sistemico, le operazioni aziendali allo scopo di raggiungere gli obiettivi di gestione prefissati A2.1 Predisposizione ed applicazione di una procedura standardizzata di programmazione e controllo contabile e gestionale, che disciplini tra l altro responsabilità e tempistiche finalizzate a: 1. definire e assegnare gli obbiettivi strategici ed operativi regionali (incluso riparto del FSR e extrafondo); 2. definire gli obbiettivi strategici ed operativi aziendali, bilanci di previsione annuale e pluriennale, coerenti con il punto 1; 3. concordare e adattare budget aziendali coerenti con le previsioni del consolidato regionale; 4. recepire i budget concordali mediante assegnazione degli stessi ai rispettivi centri di responsabilità aziendali. Il processo di programmazione e controllo contabile e gestionale si compone dei seguenti passaggi: - recepimento della quota di riparto del FSR assegnata all Azienda - recepimento degli obiettivi strategici assegnati dalla Regione al Direttore Generale - definizione del bilancio di previsione annuale, in coerenza con il punto 1) e con eventuali obiettivi su singole voci di spesa - discussione e definizione degli obiettivi strategici per i singoli centri di responsabilità aziendali interessati, coerentemente con il punto 2) e 3) - assegnazione dei budget trasversali agli ordinatori di spesa, coerentemente con il punto 3) - redazione di report aziendali costruiti ad hoc sugli obiettivi strategici assegnati all Azienda - redazione di una reportistica di controllo mensile economico-gestionale ad hoc per ciascun centro di responsabilità, con un focus particolare sugli obiettivi economici e di attività ad essi assegnati - predisposizione mensile da parte dei servizi preposti agli ordini di spesa (Economato, Farmacia, Cure Primarie, Gestione Economica e Finanziaria) dell andamento delle voci di spesa oggetto di budget e confronto tra budget e previsione a finire - incontri periodici tra Direzione Generale, ordinatori di spesa e Programmazione e Controllo per la discussione di eventuali problematiche circa il rispetto dei budget trasversali A2.2 Definire un modello di reporting e relativo piano di controllo finalizzato a monitorare le informazioni chiave per il raggiungimento degli obbiettivi programmati. Il data warehouse è costruito su consolidate basi informatiche ed è alimentato da più fonti dati (interne ed esterne all Azienda), convergenti in un unico sistema informativo direzionale, da cui è possibile leggere sotto tutti i punti di vista l andamento storico dell Azienda. Ciò consente al servizio Programmazione e Controllo di rispondere prontamente ad ogni esigenza informativa proveniente dagli stakeholders esterni all Azienda, dalla Direzione Generale aziendale e dai Responsabili di struttura. Il modello di reporting aziendale poggia su un piano di Centri di Costo molto dettagliato e su un piano dei conti di costo e di ricavo coincidente con le voci del bilancio CE regionale. Il reporting di riferimento ha cadenza mensile; esso è costituito da un report economico in cui vengono esposti i dati di spesa e di ricavo di ogni singola Struttura Operativa, e da un report di indicatori in cui viene descritta la Struttura medesima dal punto di vista dell attività e delle risorse umane, dell efficienza, dell appropriatezza e dell outcome. La sua redazione prevede i seguenti step: 1. importazione dei dati economici, gestionali e di attività del periodo in esame, da fonti interne per quanto riguarda i dati di spesa e da fonti esterne (CSI-Piemonte) per quanto riguarda i dati di attività 2. consolidamento dei dati nel data warehouse 5

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