REGOLAMENTO PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI PER L ESECUZIONE DI OPERE CHE COMPORTINO PRELIEVI ED EMUNGIMENTI DA FALDE IDRICHE
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- Pasquale Riccio
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1 REGOLAMENTO PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI PER L ESECUZIONE DI OPERE CHE COMPORTINO PRELIEVI ED EMUNGIMENTI DA FALDE IDRICHE Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 35 del 30/09/2006
2 Disposizioni generali Chiunque intenda realizzare opere atte a captare acqua proveniente dal sottosuolo (pozzi, bottini di presa, gallerie, scavi di qualsiasi natura e dimensione che raggiungano falde idriche in genere) da destinare a qualsiasi uso, compresi quelli domestici, e per qualsiasi scopo, svolti gli adempimenti di cui al RD 1775 del 11/12/1933 e successive modificazioni, al DL 26/3/1991, alla L. 36/94 e alla LR 81/94, deve presentare domanda al Comune. Gli estremi dell atto autorizzativi andranno citati nella richiesta del titolo edilizio abilitativo. Come previsto dalle N.T.A. del vigente P.R.G. è vietata l apertura di nuovi pozzi a qualunque uso destinati nel territorio comunale ricompresso tra la ferrovia ed il mare. L accettazione della domanda di realizzazione dell opera di captazione è subordinata all analisi dello stato della risorsa idrica sotterranea nell area interessata (geometria degli acquiferi, potenzialità e caratteristiche, aree di rispetto e di salvaguardia, vulnerabilità, sfruttamento ecc.). E vietata la captazione simultanea con la stessa opera di acquiferi non comunicanti fra loro; gli attraversamenti praticati fra più acquiferi dovranno essere accuratamente sigillati con materiali idonei ed indicati negli allegati tecnici, lasciando libero solo l acquifero che si intende sfruttare. Nel caso di acquifero multistrato, dove livelli acquiferi diversi sono in collegamento fra loro, negli allegati tecnici deve essere documentata la loro struttura idrogeologica. L emungimento da più livelli deve essere giustificato dalla potenzialità dell acquifero in funzione dei reali fabbisogni del richiedente. Fatta eccezione per le sorgenti, non è consentito porre acquiferi a contatto permanente dell atmosfera mediante scavi di qualsiasi forma e dimensione, senza che siano realizzate le opere di protezione di cui al successivo paragrafo dedicato alle caratteristiche costruttive. Opere diverse da pozzi e bottini di presa (quali scavi sotto falda, drenaggi, etc.) che interferiscono con i livelli acquiferi del sottosuolo, anche solo temporaneamente, devono essere giustificati e documentati negli allegati di progetto. Per tutti gli edifici o impianti e per le aree di pertinenza previste all interno di strumenti urbanistici attuativi, sono rilasciate autorizzazioni alla realizzazione delle opere di captazione per qualsiasi uso, solo nei termini previsti dalla convenzione stipulata con l Amministrazione comunale, dopo esame e giudizio dellʹaato, per quanto di competenza, così come per le altre citazioni riportate nella presente scheda e riferite a tale Autorità. Il Comune rilascerà o negherà l autorizzazione alla realizzazione e all utilizzo dell opera, previo esame della domanda, dei documenti progettuali, così come sotto riportata, e acquisizione del parere dellʹaato, e per quanto di competenza della A.S.L e del Genio
3 Civile, ferma restando la possibilità di impartire prescrizioni tecniche o vincoli che si ritengono opportuni caso per caso. L inosservanza delle prescrizioni comporterà la revoca dell autorizzazione e l applicazione delle sanzioni così, come più avanti riportate. L Amministrazione comunale si riserva la facoltà di revocare l autorizzazione alla costruzione e all uso di qualsiasi opera di captazione per motivi igienici o di interesse pubblico. Il Comune provvede al rilascio o al diniego dell autorizzazione entro 60 giorni dalla presentazione dell istanza o dalla sua eventuale integrazione. L opera di captazione dovrà essere realizzata entro 12 mesi dalla data di rilascio dell autorizzazione. Relativamente alle opere non terminate entro tale data, i lavori non potranno essere ripresi se non previa domanda di proroga e successiva autorizzazione. Anche in caso di rifacimento di pozzi nelle vicinanze di uno esistente ormai in disuso, dovrà essere seguita la stessa prassi e l autorizzazione potrà essere concessa o meno a patto della previa chiusura del pozzo esistente. Domanda di autorizzazione La domanda di autorizzazione in carta da bollo deve essere inviata al Comune e deve contenere le seguenti informazioni: 1) generalità complete del richiedente 2) generalità complete del proprietario del fondo 3) indicazione del progettista e del direttore dei lavori dell opera 4) località ove è prevista l opera o l area di ricerca 5) quantitativo massimo di acqua che si intende emungere (mc/gg) e suo utilizzo Alla domanda dovranno essere allegati i seguenti documenti ed elaborati: a) corografia generale 1: b) planimetria catastale 1:2.000 con indicazione dell ubicazione della ricerca c) relazione idrogeologica preliminare con elaborato cartografico 1:5.000 estesa per un contorno significativo in relazione alle presunte caratteristiche dell acquifero d) dichiarazione di nomina e di accettazione della direzione dei lavori da parte di un tecnico abilitato e) ricevuta di versamento a favore dellʹa.s.l. previsto da apposito atto della Regione Toscana f)progetto dell opera. Dopo il rilascio dell autorizzazione, fermi restando gli adempimenti previsti dalla legge n 464/84 (Servizio geologico di Stato), il richiedente comunicherà al Comune la data di inizio dei lavori a mezzo raccomandata controfirmata dal Direttore dei Lavori. In tale comunicazione dovrà esser indicata la ragione sociale completa della Ditta esecutrice dei lavori. Dovranno essere comunicate eventuali sospensioni dei lavori, ed entro 30 gg. dalla
4 ultimazione degli stessi dovrà esserne data comunicazione. Tale comunicazione dovrà essere accompagnata dalla relazione finale del Direttore dei Lavori. Il mancato rispetto degli obblighi di cui ai precedenti due commi comporterà la revoca dell autorizzazione e l applicazione dei provvedimenti specificati al punto Sanzioni del presente Regolamento. Contenuto dei documenti progettuali Relazione idrogeologica preliminare (precedente punto c) Tale relazione dovrà contenere l inquadramento geologico, geomorfologico ed idrogeologico dell area, la struttura idrogeologica presumibile dell acquifero interessato alla captazione, l eventuale studio di effetti che potrebbero derivare dall abbassamento della falda in caso di emungimento intensivo (subsidenza ecc.) Progetto dell opera (precedente punto e) Sarà composto da una relazione tecnica generale comprendente la descrizione di attività potenzialmente inquinanti entro un raggio significativo, non inferiore a mt. 200 di raggio, specificando la presenza di cave, discariche, abitazioni, stalle, altre opere di captazione e di tutto quanto indicato nell art. 6 del D.P.R. n 236/88, oltre al tipo di coltivazione e pratiche agricole svolte nell area interessata dalla captazione. Previsione della profondità massima da raggiungere, la tecnica di perforazione più idonea, i diametri di perforazione, il diametro ed il materiale della tubazione di rivestimento definitivo, il materiale da utilizzarsi per il drenaggio, l eventuale utilizzo di fanghi di perforazione, le metodologie previste per le operazioni di spurgo e prove di portata. Il metodo di campionatura stratigrafico del terreno che dovrà rimanere a disposizione del Comune e dellʹaato per 30gg. dopo la comunicazione di fine lavori. Il materiale da utilizzarsi per le cementazioni o l impermeabilizzazione di falde attraversate da escludersi. Relazione tecnica finale Allegata alla comunicazione di fine lavori dovrà esserci una relazione tecnica firmata dal Direttore dei Lavori contenente i seguenti elaborati: a) ubicazione catastale dell opera b) stratigrafia dei terreni attraversati dalla perforazione c) schema pozzo con indicazione del metodo di perforazione utilizzato,dei diametri di perforazione, del tipo di tubazione definitiva utilizzato e sue dimensioni, del posizionamento dei filtri e loro tipo (a ponte, fresati, Johnson), dei tratti cementati o impermeabilizzati, del risultato delle prove di portata (portata, livello statico, livello dinamico) d) si dovrà indicare la portata di utilizzo della captazione realizzata con indicazione dell abbassamento del livello statico in tale regime di utilizzo e livello dinamico. Si ricorda che al punto 2 dell art. 10 il D.L. 275/93 prevede il sequestro e la chiusura del pozzo ʺqualora ricorrono attuali e prevedili situazioni di subsidenza ovvero di inquinamento o pregiudizio al regime delle acque pubblicheʺ. Aree di salvaguardia delle risorse idriche
5 In casi di acque destinate al consumo umano, nella relazione tecnica finale dovrà essere indicata il tipo di area di salvaguardia che si prevede di realizzare (tutela assoluta, rispetto, protezione). Il geologo incaricato dovrà entrare nel merito dettagliatamente, nella sua relazione, ai criteri che hanno portato al dimensionamento delle zone di salvaguardia, indicando, su una carta con scala appropriata le potenziali fonti di inquinamento e gli eventuali punti di captazione presenti nell intorno. Caratteristiche costruttive I pozzi dovranno essere realizzati secondo le tecniche più adatte in relazione alla litologia da attraversare e l emungimento dovrà avvenire secondo pompe adeguatamente dimensionate e posizionate onde evitare fenomeni di cavitazione e perdita di efficienza del pozzo. Per salvaguardare l acquifero che si intende sfruttare, l intercapedine tra il perforo ed i tubi di rivestimento definitivo dovrà essere cementata con i materiali ed i modi che di volta in volta saranno indicati dal Direttore Lavori in base alla litologia del terreno attraversato. La cementazione dovrà partire al di sopra dei filtri, ed eseguita dopo la fase di spurgo per evitare fenomeni di assestamento del drenaggio nel perforo che potrebbero compromettere l efficienza della cementazione. La cementazione dovrà comunque continuare in superficie con la realizzazione di una piazzola in cls con raggio di mt. 1,00. La condotta premente dovrà essere dotata di valvola di ritegno onde evitare travasi o ritorni di alcun genere nell acquifero, e dotata di un rubinetto per poter eseguire prelievi. Il boccapozzo dovrà essere sempre di tipo stagno con flangia e controflangia per evitare l accesso ad estranei o cadute in pozzo di materiale di qualunque tipo. Il boccapozzo dovrà essere contenuto in un pozzetto in muratura, o portato sopra il p.c. Captazioni in disuso Le opere di captazione in disuso devono essere denunciate al Comune e dellʹaato a cura del proprietario entro sei mesi dal cessato esercizio, e comunque prima dell inizio dei lavori per realizzare nuove opere. Il Comune ingiungerà al proprietario la disattivazione dell opera così che non permanga un potenziale veicolo di inquinamento. La chiusura del pozzo dovrà essere realizzata secondo le prescrizioni impartite al proprietario a sue spese e sotto la sua completa responsabilità. Captazioni non autorizzate La captazione di acqua dal sottosuolo realizzata dopo l entrata in vigore della presente normativa senza la necessaria autorizzazione verrà chiusa e sigillata con tecniche appropriate indicate al proprietario dal Comune a cura e spese del proprietario e sotto la sua responsabilità. Sanzioni Salvo quanto previsto dalle vigenti leggi in materia urbanistica, l inosservanza anche parziale di quanto prescritto da questo regolamento, comporta una sanzione
6 amministrativa da 516,46 a 2.582,28, ferma restando la possibilità del Comune di revocare l autorizzazione allo sfruttamento dell opera oppure di prescriverne la chiusura. Controlli Prima dell inizio dello sfruttamento dovranno essere realizzate analisi chimiche e batteriologiche dell acqua utilizzata ( in dipendenza del tipo di uso dichiarato). Tali esami dovranno essere ripetuti a semplice richiesta del Comune o dellʹaato, che potranno in qualunque momento effettuare prelievi o misure piezometriche. Segnalazioni di variazioni I proprietari o gli addetti all impianto devono rendersi disponibili a fornire la loro collaborazione dando ogni notizia venga loro richiesta dal Comune o dallʹaato. Inoltre i proprietari hanno l obbligo di comunicare tempestivamente agli organi competenti qualsiasi modifica venga apportata all opera di captazione o all entità degli emungimenti. L autorizzazione deve essere conservata dal titolare ed esibita a richiesta degli organi di vigilanza.
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