Data: 22 Ottobre 2016 Luogo e sede: Verona Residence All Adige Via Magellano, 28 Quote di iscrizione: euro 165,00 + IVA (totale euro 201,30)
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- Rosa Basile
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1 Agenzia Autorizzata CNOAS 183 Titolo: Motivazione a guarire e motivazione a curare. Proposte relazionali e comunicative per implementare i processi motivazionali nel paziente e nel professionista socio-sanitario. Data: 22 Ottobre 2016 Luogo e sede: Verona Residence All Adige Via Magellano, 28 Quote di iscrizione: euro 165,00 + IVA (totale euro 201,30) Obiettivo nazionale/ regionale di Educazione Continua in Medicina a cui fa riferimento l attività formativa: Aspetti relazionali (comunicazione interna, esterna, con paziente) e umanizzazione cure Premessa: Studi recenti (Gagné, 2015) sottolineano che la motivazione non è da intendersi tanto come una funzione psicologica più o meno intensa, bensì come un processo costituito da fasi differenti. La teoria dell auto-determinazione (Decy & Ryan, 1985) sostiene infatti, che sarebbe più corretto parlare di differenti tipi di motivazioni, che si pongono lungo un continuum i cui estremi sono rappresentati dalla motivazione intrinseca e da quella estrinseca. La prima spinge l individuo a svolgere delle attività per se stesse, senza cercare una ricompensa esterna, mentre la motivazione estrinseca dipende da ricompense adeguate. L uso degli incentivi può attivare una motivazione estrinseca che può dare buoni risultati quando le persone devono svolgere compiti che non li attraggono, essa, però, non è duratura e occorre individuare un supporto motivazionale intrinseco. Questa nuova concettualizzazione delle spinte motivazionali possiede una duplice, importante, implicazione per i professionisti sanitari. Da un lato, aiutare il paziente a trovare le giuste motivazioni per intraprendere, mantenere ed impegnarsi in un processo terapeutico, significa contribuire alla costruzione di una significativa compliance al trattamento, prevenendo eventuali drop out e/o scarsa adesione alle cure proposte. Non da ultimo, conoscere il processo motivazionale, imparare a orientarlo, massimizzandone la spinta propulsiva, puo essere uno strumento di prevenzione e protezione per i rischi lavorocorrelati a cui il professionista socio-sanitario va incontro frequentemente. Obiettivo/i educativi formativi complessivi dell attività formativa: La formazione ha l obiettivo di: Approfondimento del concetto di motivazione ed analisi delle sue ricadute in ambito sociosanitario. Differenziazione critica di motivazione intrinseca e motivazione estrinseca. Analisi degli elementi motivazionali riguardanti l adesione del paziente alle cure proposte. Analisi degli aspetti motivazionali legati alle professioni di aiuto. Analisi delle forme più efficaci per promuovere e sostenere la motivazione del paziente. La formazione ha l obiettivo di: approfondire il tema della motivazione in ambito socio-sanitario analizzare le differenti tipologie di motivazione con particolare riferimento alle ricadute pratiche per il professionista socio-sanitario. analizzare le tecniche comunicative più idonee per motivare il paziente al percorso terapeutico proposto. 1
2 Acquisizione competenze tecnico-professionali: Fragilità (minori, anziani, tossico-dipendenti, salute mentale) tutela degli aspetti assistenziali e socio-assistenziali (22) Acquisizione competenze di processo: Aspetti relazionali (la comunicazione interna, esterna, con paziente) e umanizzazione delle cure (12) Acquisizione competenze di sistema: linee guida protocolli procedure (2) Metodologie didattiche prevalenti Per l ottenimento degli obiettivi di cui sopra, si prevede l'utilizzo di una vasta gamma di metodologie didattiche interattive particolarmente indicate per la tipologia di argomenti trattati e per verificare in campo quanto proposto : A1) lezioni magistrali A2) Lezione frontale standard con dibattito fra docenti ed esperto guidato da un conduttore (l esperto risponde) B2) presentazione e discussione di problemi o di casi didattici in grande gruppo B3) Lezione integrata con filmati, questionari, casi didattici. C3) lavoro a piccoli gruppi su problemi e casi didattici con breve presentazione delle conclusioni in sessione plenaria Docente Dott.ssa Letizia Dal Santo - Psicologa - Psicoterapeuta libera professionista Phd. Docente di Psicologia dei gruppi presso l Università degli studi di Verona. Segreteria Organizzativa Per le iscrizioni e informazioni contattare: Studio AM, Via XX Settembre Verona. Tel (nuova sede operativa) info@studioamverona.it Materiali didattici consegnati Il materiale didattico consegnato ai partecipanti, comprende: CD-Rom delle slides presentate in aula Fotocopie di articoli scientifici Metodo di verifica dell apprendimento Questionario a risposta multipla Destinatari Assistente Sociale, Medico Chirurgo, Odontoiatra, Farmacista, Psicologo, Biologo, Educatore professionale, Fisioterapista, Infermiere, Logopedista, Ortottista, Tecnico Audiometrista, Tecnico Audioprotesista, Assistente Sanitario. Numero di partecipanti previsto Minimo 6 / Massimo 15 persone Tipo di supporto a distanza offerto ai discenti (precisare: tempi, modalità, invio di materiale didattico dopo il corso) Invio bibliografia di riferimento Disponibilità di contatto con il docente per eventuali dubbi e/o approfondimenti. n.b La voce consegna materiale didattico dopo il corso va segnalata solo se il materiale è diverso da quello consegnato a fine corso o se non è stata indicata la voce nella sezione precedente. 2
3 Programma dettagliato Sabato, 22 Ottobre 2016 Ore da 9.00 a Sessione 1: Obiettivi educativi della sessione Conoscere ed analizzare i concetti i processi motivazionali e verificarne le ricadute pratiche in ambito socio-sanitario - OB1 Fare acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti - OB3 Migliorare competenze relazionali e comunicative Ore da 9.00 a Titolo Il continuum della motivazione secondo la teoria dell auto-determinazione A1) lezioni magistrali Analizzare le caratteristiche principali del processo motivazionale tempo dedicato: 1 ora e 30 minuti Ore da a Titolo: Le ricadute pratiche in ambito socio-sanitario: perché è importante valutare e sostenere la motivazione del paziente rispetto al processo di cura? : C3) lavoro a piccoli gruppi su problemi e casi didattici con breve presentazione delle conclusioni in sessione plenaria Attraverso la presentazione di alcuni casi didattici, i partecipanti potranno riflettere sulle ricadute cliniche dei concetti esaminati tempo dedicato: min. 1 ora Ore da a Coffee break Ore da alle Titolo: La motivazione del professionista socio-sanitario: tra onnipotenza e impotenza B2) presentazione e discussione di problemi o di casi didattici in grande gruppo Far comprendere ai partecipanti l importanza di essere consapevoli delle proprie spinte motivazionali rispetto alla presa in carico dei pazienti tempo dedicato: 1 ora e 15 minuti Ora da a Pausa pranzo Ore da a Titolo : La sindrome a-motivazionale nel paziente e nel professionista socio-sanitario B3) Lezione integrata con filmati, questionari, casi didattici. tempo dedicato: ore 1 min. 30 Ore da a Titolo: Commento e riflessione 3
4 C3) lavoro a piccoli gruppi su problemi e casi didattici con breve presentazione delle conclusioni in sessione plenaria tempo dedicato: ore 0 min. 45 Ore da a Coffee break Ore da a Titolo: L importanza della motivazione intrinseca A2) Lezione frontale standard con dibattito fra docenti ed esperto guidato da un conduttore (l esperto risponde) tempo dedicato: ore 1 min. 30 Ore da a Titolo: Commenti conclusivi e somministrazione questionario di valutazione A2) Lezione frontale standard con dibattito fra docenti ed esperto guidato da un conduttore (l esperto risponde) tempo dedicato: ore 0 min. 30 CURRICULUM LETIZIA DAL SANTO: Informazioni personali: Cognome / Nome Qualifica Possibili qualifiche: 1. Docente con titolo ufficiale 2. Esperto professionale Istruzione e formazione Indicare i titoli posseduti; indicare solo le voci indispensabili a stabilire la competenza (ad es. se si è in possesso di titolo di laurea non è necessario indicare il diploma di scuola superiore conseguito) BREVE CURRICULUM VITAE Dal Santo Letizia Docente con titolo ufficiale Data di conseguiment o Titolo della qualifica rilasciata Nome e tipo d'organizzazione erogatrice dell'istruzione e formazione Diploma di scuola superiore Diploma professionale Diploma universitario Laurea Laurea in Psicologia Università degli studi di Urbino Laurea specialistica Specializzazioni Master Specializzazione in Psicoterapia S.P.P.i.E. (Verona) Dottorato di ricerca Psic delle organizzazioni Università di Verona Université de Bruxelles 4
5 Altri titoli Esperienza professionale più recenti ed elencare separatamente ciascun impiego ricoperto solo se pertinente ai contenuti del corso specifico (se necessario aggiungere delle righe) Date Lavoro o posizione ricoperti Principali attività e responsabilità Attività scientifiche e didattiche più recenti ed elencarle solo se pertinenti ai contenuti del corso specifico Pubblicazioni scientifiche più recenti ed elencarle solo se pertinente ai contenuti del corso specifico Psicologo Psicoterapeuta Libera professione Docente di psicologia dei gruppi presso l università degli studi di Verona Docente di Psicologia dell arco di vita presso Istituto superiore privato (Vicenza) Empathy in the emotional interactions with patients: is it positive for nurses too? Journal of Nursing Education and Practice Vol 4, No Emotional dissonance and job satisfaction : the moderating role of organizational commitment and task significance. Mediterranean Journal of Social Science, vol 4 No Perceived organizational support, job characteristics nd intrinsic motivation as antecedents of organizational citizenship behaviors. International review of social psychology 25, No 23 24, 2012 Dichiaro di essere informato ai sensi e per gli effetti dell art. 13 del D.lgs 196/2003, che il presente curriculum verrà allegato al programma dell evento formativo Motivazione a guarire e pubblicato nella banca dati presente nel sito ecm.regione.veneto.it, a tal fine presto il consenso al trattamento dei dati personali ivi contenuti. Data 12/09/2016 Curriculum docente: Elena Bonamini Informazioni personali BREVE CURRICULUM VITAE Cognome / Nome Qualifica Possibili qualifiche: 1. Docente con titolo ufficiale 2. Esperto professionale Elena Bonamini Esperto professionale 5
6 Istruzione e formazione Indicare i titoli posseduti Diploma di scuola superiore 1980 Data di conseguime nto Titolo della qualifica rilasciata Assistente per comunità infantili Diploma professionale 1974 Infermiere Diploma professionale 1992 Diploma professionale 1971 Laurea 1998 Specializzazioni 2005 Abilitato alle funzioni direttive Caposala Abilitazione all insegnamento nelle scuole di grado preparatorio Dottore in Pedagogia Perfezionamento in E-learning e formazione integrata Master 2005 Formatore esperto Hoffman Quadrinity Process - Corso integrato multiapproccio per lo sviluppo personale Formazione del sé 2006 Comunicazione Sana - Corso per lo sviluppo personale Supermaratona- Leggere e reggere le proprie emozioni - Corso per lo sviluppo personale Master in counseling e sviluppo organizzativo Corso triennale Esperienza professionale più recenti ed elencare separatamente ciascun impiego ricoperto solo se pertinente ai contenuti del corso specifico Date Lavoro o posizione ricoperti Nome e tipo d'organizzazione erogatrice dell'istruzione e formazione Istituto professionale femminile G. B. Sidoli - Reggio Emilia Scuola per infermieri professionali Vincenza Poloni Istituti ospitalieri di Verona - Scuola per infermieri professionali della ULSS 26 Scuola Magistrale S. Angela Merici Verona Università di Verona, facoltà di Lettere e Filosofia Università degli studi di Padova CTC, Centro di formazione manageriale e gestione d impresa e Università di Bologna Istituto Hoffman di Milano Facilitatore in interventi per lo sviluppo personale Istituto Hoffman di Milano 2009 Istituto Gestalt Trieste 2009 Istituto Gestalt Trieste Dal 1999 ad oggi Iscrizione e frequenza al I anno ARIELE Associazione di psicosocioanalisi - Milano Formatore accreditato AIF (Associazione Italiana Formatori) nell area Metodologia e clinica per l intervento in ambito sanitario e 6
7 Principali attività e responsabilità Date sociale Consulente Progettazione e conduzione di corsi di formazione nelle seguenti aree: Comunicazione e relazione interpersonale; formazione dei formatori, management e organizzazione, gestione della Risorsa Umana, metodologia e clinica del nursing; Consulenza per lo sviluppo organizzativo e la qualità dell assistenza Lavoro o posizione ricoperti Principali attività e responsabilità Coordinatore infermieristico Programmazione, gestione, organizzazione e verifica dell assistenza infermieristica Date Lavoro o posizione ricoperti Principali attività e responsabilità Attività scientifiche e didattiche più recenti ed elencare separatamente ciascun impiego ricoperto solo se pertinente ai contenuti del corso specifico Infermiera Assistenza infermieristica Attività di docenza e di tutorship Formazione e consulenza in progetti per la definizione e lo sviluppo dei percorsi assistenziali Formazione e consulenza in progetti finalizzati all introduzione del modello organizzativo dell assistenza del Primary Nursing (modificato Zanotti) Per alcuni anni membro del comitato scientifico della rivista L infermieristica basata sulle prove di efficacia, Centro Scientifico Editore Per alcuni anni membro del comitato scientifico della rivista Infermieristicamente, organo del collegio IPASVI della provincia di Verona Organizzazione scientifica di convegni soprattutto nell ambito del management infermieristico Attività seminariale in corsi master di I livello presso l Università di Padova Membro del comitato scientifico della ricerca Una via per conoscerci: le competenze del coordinatore/caposala a partire dai reali contesti di lavoro compiuta a livello nazionale dal Coordinamento Nazionale Caposala 2004 Progettista didattico di corsi on-line organizzati nell ambito del progetto Macramè finanziato dall Unione Europea, dal Ministero del Lavoro e dalla Regione Veneto, nell ambito dell iniziativa comunitaria Equal a sostegno di nuove forme del lavoro e della socialità 2003 Partecipazione al progetto transnazionale CAMEO (Comparison and Analysis of Mentoring in EurOpe) cofinanziato dalla Commissione Europea Direzione Generale Occupazione e Affari Sociali, con un progetto applicativo del mentoring nell inserimento al lavoro dell infermiere. Il contributo viene presentato nel testo Felice A., e Tagliavini A. (a cura di), CAMEO: Comparazione ed Analisi del Mentoring in 7
8 EurOpa, F. Angeli, Milano, 2004 e nel testo Guida al mentoring. istruzioni per l uso, ISFOL collaborazione alla realizzazione del Sistema informativo distrettuale promosso dalla provincia Autonoma di Bolzano (Osservatorio Epidemiologico), progettato e condotto dal CEREF di Padova Responsabile e docente al modulo Sviluppo dei sistemi aziendali di qualità e di formazione infermieristica del Master universitario di I livello in Coordinamento Infermieristico attivato dall Università degli studi di Padova Tutorship degli studenti iscritti al Corso di perfezionamento Master in Management Sanitario attivato presso l Università degli studi di Verona componente dell équipe del CEREF che ha elaborato e condotto il progetto di sperimentazione promosso dall l Assessorato alla Sanità della Regione Veneto Infermiere e O.T.A.A. nella nuova organizzazione dell assistenza nelle aziende sanitarie collaborazione all attività seminariale nei corsi di Psicologia del Lavoro e della Formazione presso l Università di Verona progettazione e conduzione, con il team del Centro Docimologico dell Università di Verona, di una importante ricerca sulla customer satisfaction presso una azienda ospedaliera della Lombardia che ha previsto attività di formazione e consulenza. All esperienza ha fatto seguito la pubblicazione scientifica Faretto G. (a cura di) Il cliente nella sanità. I risultati di un percorso di ricerca, FrancoAngeli, attività di tutorship degli studenti iscritti al Diploma Universitario di infermiere presso l Università degli studi di Verona Presidente del Comitato Tecnico-Scientifico dell ASSL n 22 del Veneto Attività di docenza nei corsi OTAA 1996/97, OAA/OTAA 1998/1999 e OTAA/OSA 2000/ attività di infermiera insegnante, sia clinica che teorica, presso la Scuola di Formazione Professionale del personale di assistenza sanitaria dell ULSS 26 Partecipazione in qualità di relatrice a numerosi convegni in ambito sanitario Pubblicazioni scientifiche più recenti ed elencare separatamente solo se pertinente ai contenuti del corso specifico E. Bonamini, Il mentoring: strategia efficace nel processo di socializzazione al lavoro dell infermiere, in Managemen Infermieristico, 1/2008 E. Bonamini, Il mentoring per lo sviluppo professionale, in Mondo Infermieristico, n 1/2005 E. Bonamini, Valutazione della dipendenza e nursing, in Infermieristicamente, n 2/2004, pp. 5-6 E. Bonamini, La sperimentazione del cambiamento organizzativo: attività e percorso di implementazione, in (a cura di) Zanotti Renzo, Uso ottimale delle risorse. Infermiere e 8
9 OTAA nella nuova organizzazione dell assistenza, Regione del Veneto e CEREF Centro Ricerca e Formazione, ed. SUMMA, E. Bonamini, Professionalità e cooperazione: relazioni possibili, in Mondo Infermieristico, n 1/2003, pp G. Favretto e E. Bonamini, Qualità e cultura in (a cura di) Favretto G. Il cliente nella sanità, i risultati di un percorso di ricerca ed. F. Angeli G. Favretto e E. Bonamini, La qualità nelle aziende sanitarie in (a cura di) Favretto G. Il cliente nella sanità, i risultati di un percorso di ricerca ed. F. Angeli R. Zanotti e E. Bonamini, L esperimento veneto avanzare l infermiere introducendo l O.T.A.A. in Atti I fattori strategici per una organizzazione di qualità: i modelli organizzativi, la dirigenza, la formazione, VII Congresso Nazionale del Coordinamento dei caposala, Firenze, novembre E. Bonamini, Il burnout nelle professioni di aiuto: inquadramento teorico e prospettive di intervento, in Assistenza infermieristica e ricerca, n 4/1999, pp E. Bonamini, L inserimento al lavoro dell infermiere professionale e il processo di Mentoring in Mondo Infermieristico, n 2/2001, pp E. Bonamini, P. Chinchiolo, C. Ferrari e O. Marognolli, Il ruolo del caposala nella valutazione ai fini dell assegnazione degli incentivi di produttività: esperienze e proposte in Atti Il sistema di valutazione: metodi e criteri per la gestione del sistema premiante, Giornata di studio del Coordinamento dei caposala, Verona, ottobre Dichiaro di essere informato ai sensi e per gli effetti dell art. 13 del D.lgs 196/2003, che il presente curriculum verrà allegato al programma dell evento formativo Motivazione a guarire e pubblicato nella banca dati presente nel sito ecm.regione.veneto.it, a tal fine presto il consenso al trattamento dei dati personali ivi contenuti. Data 20/08/2016 9
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