REGOLAMENTO DI GESTIONE DEI SERVIZI RESIDENZIALI PER ANZIANI DELLA ZONA ALTA VALDELSA

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1 REGOLAMENTO DI GESTIONE DEI SERVIZI RESIDENZIALI PER ANZIANI DELLA ZONA ALTA VALDELSA Approvato dal Consiglio di Indirizzo l

2 CAPO I AMBITO DI APPLICAZIONE Art.1 Oggetto Il presente regolamento, in ottemperanza a quanto previsto nel Regolamento di attuazione dell art.62 della L.R.T. 24 febbraio 2005 n.41 e agli art. 12 e art. 13 del Regolamento Unico di Accesso ai Servizi Sociali, disciplina le modalità di gestione delle RR.SS.AA. e delle RR.AA. della Zona Alta Valdelsa con lo scopo di omogeneizzare i comportamenti organizzativi, gestionali e procedurali, relativi a : le prestazioni offerte; le regole di gestione interna; la dotazione complessiva di personale, attribuzioni e compiti; modalità di funzionamento degli organi rappresentativi degli ospiti; modalità di tenuta e conservazione della documentazione. Art.2 Finalità istituzionali Le finalità istituzionali proprie delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RR.SS.AA.) sono rappresentate dalla assistenza continuativa a carattere socio-sanitario con un livello di assistenza infermieristica e riabilitativa superiore a quello erogato nelle strutture a prevalente carattere socio-assistenziale (RR.AA.), accompagnato da un adeguato servizio tutelare ed alberghiero. Non sono da considerarsi servizi di urgenza, ma servizi finalizzati ad accogliere soggetti in situazione di non autosufficienza sia temporaneamente che definitivamente. Le RR.SS.AA. si integrano con i servizi territoriali in quanto svolgono una funzione intermedia tra l Ospedale, i servizi socio-sanitari ed assistenziali domiciliari e quelli semiresidenziali. La gestione delle RR.SS.AA. e delle RR.AA. è ispirata al principio di uniformità del servizio offerto tra le diverse strutture mediante procedure comuni e sinergie. Costituisce normativa di riferimento del presente regolamento la L.R. n.41 del , la Delib. C.R. n.228 del , la Delib. C.R. n.311 del , la Delib. n. 221 del , la L.328 del ed il Decreto n.308 del , Delib. 402 del Art.3 Tipologia delle strutture Le RR.SS.AA. sono strutture residenziali destinate ad anziani non autosufficienti residenti nei Comuni dell Alta Valdelsa o a soggetti disabili in situazione di gravità certificati in base alla L.104/92. La R.A. è una struttura Residenziale destinata ad anziani con parziale non autosufficienza residenti nei Comuni dell Alta Valdelsa o a soggetti disabili certificati in base alla L.104/92. Il numero complessivo di disabili non può superare 10 soggetti. Le RR.SS.AA. e le RR.AA. forniscono assistenza in osservanza del principio di attivazione e stimolazione delle capacità residue dell ospite. Sono salvaguardate la dignità personale e la libertà di ogni singolo ospite: il personale rispetta le abitudini ed i bisogni personali degli ospiti, promuove l attivazione, favorisce i contatti e le relazioni con i parenti e con la comunità locale.

3 Tutto il personale delle strutture in oggetto, svolge le mansioni previste dalla normativa (leggi e regolamenti) e dai vigenti contratti, assicurando l attuazione dei principi fondamentali dell assistenza agli anziani. Adotta in particolare ogni provvedimento idoneo allo stimolo dell attivazione fisica, psichica e sociale dell ospite, in considerazione delle particolari condizioni di ognuno di essi. Art.4 Requisiti e procedure per l accesso Per i requisiti e le procedure per l accesso alle strutture residenziali per anziani si rimanda all apposito Regolamento Unico d accesso ai Servizi Sociali approvato dal Consiglio di Indirizzo della FTSA e dai Consigli Comunali dei cinque Comuni della Zona Alta Valdelsa. Art.5 La graduatoria Come disciplinato dall art.28 del Regolamento Unico per l accesso ai Servizi sociali,il Direttore Area Servizi Residenziali e Semiresidenziali svolge il compito di tenuta delle seguenti graduatorie per l accesso alle strutture: 1- graduatoria generale per tutte le RR.SS.AA. per anziani e per disabili 2- graduatoria generale per la R.A. della Zona Alta Valdelsa per anziani e per disabili 3- graduatoria generale per il Modulo Demenze prevalentemente di natura cognitivocomportamentale all interno della RSA Dina Gandini di Poggibonsi 4- graduatoria per ricoveri temporanei in strutture residenziali per anziani Le graduatorie sono fatte in primo luogo tenendo conto del punteggio assegnato dall apposito organismo di valutazione multidisciplinare (UVM/UVA) ed in secondo luogo ossia a parità di punteggio tenendo conto della data di presentazione della domanda. Dell ammissione in lista d attesa sarà data comunicazione scritta all interessato dallo stesso Direttore Area Servizi Residenziali e Semiresidenziali. Ogni inserimento in struttura fuori dal Comune di residenza è considerato provvisorio in attesa della disponibilità di posti in quella dove il cittadino risiede a meno che lo stesso non rifiuti il trasferimento. Art.6 Trasferimenti fra nuclei della stessa struttura L aggravamento o il miglioramento delle condizioni sanitarie dell ospite può rendere necessario, su specifica indicazione del Responsabile e del Referente Infermieristico della struttura e dietro rivalutazione della situazione da parte dell U.V.M. o dell U.V.G. il trasferimento dello stesso in un altro modulo della struttura. Il trasferimento ha lo scopo di garantire all ospite risposte socio-sanitarie adeguate ed avviene per quanto possibile, nel pieno rispetto delle abitudini alloggiative dello stesso. Art.7 Ritardo di ingresso in struttura In caso di impossibilità all ingresso nella struttura nella data stabilita, dovuta o a ricovero ospedaliero o a problemi familiari documentabili, l utente può mantenere la titolarità del posto dietro pagamento della retta, così come stabilito dall art. 33 del presente regolamento in merito ai casi di assenza.

4 CAPO II Il modulo per le Demenze prevalentemente di natura cognitivocomportamentale presso la R.S.A. Dina Gandini di Poggibonsi Art.8 Tipologia modulo e utenza Il modulo per demenze prevalentemente di natura cognitivo-comportamentale, autorizzato al funzionamento per n.13 p.l. secondo quanto previsto dalla del. GRT 402/04, ospita anziani in situazione di disabilità cognitivo comportamentale di grado medio-grave, con prevalenza di problemi attinenti ai disturbi del comportamento, come agitazione, aggressività, wandering. Il Modulo ha lo scopo di: - Offrire assistenza specifica in termini quantitativi e qualitativi a soggetti, che per la natura della patologia, necessitano di sorveglianza più stretta sia per i rischi di fuga che per le cadute, - Contenere i sintomi dei processi degenerativi cognitivi, funzionali e comportamentali - Fornire un valido sostegno alle famiglie; - Permettere la partecipazione attiva e la valorizzazione dei familiari per migliorare la qualità della vita dell anziano e del modulo nel suo complesso. - Offrire un supporto alle cure dell anziano affetto da demenza attivando la circolarità degli interventi casa/struttura, Il servizio offerto potenzia il ventaglio delle possibili risposte assistenziali, con caratteristiche di flessibilità e circolarità. La prima è garantita introducendo carattere di dinamicità al piano assistenziale personalizzato le cui prestazioni previste devono essere adattabili alla evoluzione del bisogno ed appropriate in ogni sua fase. La seconda attiene all impiego temporaneo delle singole risposte assistenziali nella logica della continuità assistenziale. Art.9 Caratteristiche strutturali degli ambienti - Il Modulo per demenze prevalentemente di natura cognitivo-comportamentale oggetto del presente regolamento, mette a disposizione degli ospiti locali idonei e funzionali ad uso esclusivo degli ospiti del Modulo; inoltre usufruisce dei seguenti locali in comune con la RSA: Palestra Ambulatorio medico Ambulatorio infermieristico Spogliatoi del personale Art. 10 Modalità di accesso L accesso al modulo è regolato dall art.11 del Regolamento Unico per l accesso ai servizi sociali.

5 Art.11 La graduatoria La graduatoria è tenuta dal Direttore dell Area Servizi Residenziali e Semi-Residenziali FTSA come specificato al precedente art.5 Art.12 Permanenza nel Modulo L ospitalità nel modulo viene fornita in via temporanea, come indicato dalla Del GRT 402/04, la cui durata è indicata nel Piano Assistenziale Personalizzato predisposto dall UVM. Alla data di verifica e comunque non oltre il terzo mese di permanenza in struttura, l UVM provvede ad una valutazione dell inserimento e, tenendo conto anche delle indicazioni del personale che segue l anziano in struttura, formula un nuovo progetto di intervento che può prevedere un prolungamento del ricovero per un ulteriore periodo che verrà definito nel piano. Art. 13 Prestazioni specifiche Sono quelle previste dal Del. 402/04 specificatamente per il modulo per demenze prevalentemente di natura cognitivo-comportamentale, e più precisamente: Assistenza medica: L assistenza al singolo ospite viene garantita dal MMG di libera scelta. Il quale si avvale, per una costante verifica del percorso di cura, del geriatra e/o degli altri specialisti necessari ( Neurologo, Psichiatra ecc.) Il MMG attiva gli interventi specialistici necessari nell ambito dei parametri di riferimento. Assistenza infermieristica: Comprende tutte le attività proprie del profilo professionale ed in particolare: nursing di ogni ospite, somministrazione della terapia, rilevazione dei parametri ritenuti necessari, controllo della minzione e dell alvo, recupero della continenza, controllo dell integrità cutanea, medicazione di decubiti. Inoltre per assicurare la coerenza tra l organizzazione dei servizi e il piano assistenziale previsto per l utente, è necessario che, nell ambito delle attività infermieristiche, sia assicurata una funzione di coordinamento degli interventi sulla persona. Assistenza alla persona: Comprende cura dell unità paziente, cure igieniche dell ospite, cercando di salvaguardare le potenzialità residue di autonomia, accompagnare in bagno l ospite quando possibile o il periodico cambio durante il giorno se incontinente, esecuzione di programmi di rieducazione minzionale (bladder retraining) quando prescritti, assistenza e controllo nell alimentazione, ma soprattutto la sorveglianza degli ospiti, il posizionamento dei mezzi di contenzione quando prescritti, l attenzione all ambiente per ridurre i rischi di cadute e di fughe; Attività di animazione e riabilitazione psico-sociale: E dedicata sia ad attività di gruppo che mirano a stimolare l attenzione e le potenzialità residue, sia ad attività più personalizzate che mirano a migliorare aspetti particolari, in base al piano di intervento definito. L animatore provvede ovviamente alla sorveglianza durante la sua attività. Nei casi di elevato stato di dipendenza fisica, l animazione è principalmente rivolta al mantenimento

6 delle attività che riguardano alcune autonomie, come la capacità di bere o di alimentarsi o per mantenere forme di comunicazione. CAPO III PERSONALE Art.14 Il Personale operante nelle strutture a) Il Referente di Struttura: svolge mansioni di coordinamento amministrativo e tecnicoprofessionale ad eccezione dei compiti propriamente professionali del settore infermieristico; b) Il Referente Infermieristico (solo per le RR.SS.AA.): opera alle dirette dipendenze del Referente di Struttura e cura gli aspetti igienico sanitari sia degli ambienti che dell anziano. Risponde al Referente di struttura per gli aspetti organizzativi e di svolgimento puntuale delle proprie mansioni; c) Il Referente di nucleo (ove presenti più nuclei): garantisce la regolare erogazione del servizio da parte del personale di assistenza, all interno del nucleo di competenza e si adopera per il raggiungimento degli obiettivi concordati. Viene nominato dal responsabile della struttura su una rosa di candidati scelti dal personale stesso. d) Personale infermieristico (solo per le RR.SS.AA): garantisce l assistenza sanitaria agli ospiti; e) Terapista della riabilitazione: garantisce il mantenimento e recupero delle capacità motorie e per l attività di fisioterapia. Segue inoltre le attività di tipo terapeuticooccupazionale e di socializzazione; f) Personale medico: l assistenza medica viene garantita dai Medici di Medicina Generale; g) Personale di assistenza diretta: provvede alla cura ed assistenza diretta all anziano; h) Personale dei servizi generali: provvede al corretto mantenimento igienico della struttura. Le figure professionali sono dimensionate in relazione al numero massimo di ospiti previsti in applicazione della normativa regionale vigente (delib. CRT n228/98 e n.311/98 e del GRT 402/04). All interno delle strutture sono previsti i seguenti profili professionali: - Operatori addetti all assistenza alla persona (OSA OSS); - Infermieri; - Terapisti della riabilitazione; - Tecnici per le attività occupazionali e di animazione. Il personale è organizzato in turni in base alle attività svolte ed ai servizi erogati e parametrato secondo la Delib. GRT 402/04. I rapporti tra il personale e gli ospiti dovranno essere imperniati al massimo reciproco rispetto, esprimersi in forma di corretta educazione, salvaguardando la tutela dei diritti dell utente. Il personale dovrà operare professionalmente nel rispetto della cura ed igiene personale degli ospiti, le cui capacità relazionali residue dovranno essere incoraggiate e rispettate nei rapporti umani, senza disparità di trattamento. Relativamente all assistenza medica, ogni utente farà riferimento al proprio medico di base, fatta eccezione per urgenze di competenza dei servizi di pronto soccorso. Art. 15 Il Volontariato La Fondazione può stipulare accordi con Associazioni di Volontariato riconosciute, presenti sul territorio e regolarmente iscritte nel Registro Provinciale.

7 Detti accordi possono prevedere lo svolgimento di attività di animazione, socializzazione, e collaborazioni varie concordate con il Referente della struttura. La struttura non si assume alcuna responsabilità civile od amministrativa per fatti che possano derivare da attività dei volontari non concordate e autorizzate. CAPO IV Art.16 Documentazione Nel rispetto della normativa vigente presso ogni struttura sarà presente la seguente documentazione: a) progetto individualizzato e cartella personale, per ciascuna persona accolta, b) registro delle presenze giornaliere delle persone accolte, c) registro delle presenze del personale,con l indicazione dei turni e delle relative mansioni, d) quaderno giornaliero delle consegne e delle informazioni tra operatori, e) tabella dietetica, f) registro delle terapie individuali, g) diario delle attività quotidiane strutturate, h) registro degli ausili in dotazione, i) autorizzazione al funzionamento. CAPO V OSPITI E LORO ORGANI RAPPRESENTATIVI Art.17 Ospiti Le RR.SS.AA. e le RR.AA. accolgono anziani di entrambi i sessi appartenenti alle categorie individuate dall attuale normativa: - Non autosufficienti per le prime; - Parzialmente autosufficienti per le seconde. L ospite deve avere la possibilità di partecipare alla vita comunitaria, pur nel pieno rispetto della propria vita privata. Tutto il personale della struttura si impegna ad utilizzare come metodologia di lavoro la stimolazione delle capacità residue di ciascun ospite. Nel rispetto di questa metodologia i familiari (anche attraverso un proprio referente) partecipano all individuazione dei reali bisogni dell anziano e ne vengono informati. Art.18 Diritti e doveri degli ospiti La libertà di azione dell ospite trova un unico limite nella libertà e nel rispetto degli altri ospiti e nell osservanza delle norme collettive fondamentali per un buon funzionamento della vita comunitaria. Agli ospiti è data la possibilità di personalizzare la propria camera nel rispetto degli altri ospiti e dell organizzazione dell assistenza. Gli ospiti devono rispettare gli orari e le altre prescrizioni date dalla Struttura ed osservare le regole di igiene generali e personali, compreso il divieto di fumare. Devono inoltre fare buon uso di tutto ciò che il servizio residenziale mette a disposizione evitando sperperi, deterioramenti e danni.

8 Gli ospiti si possono avvalere di personale di compagnia privatamente organizzato. Tale personale è tenuto a riferire al Referente di Struttura gli orari e le attività svolte. Deve inoltre seguire le indicazioni date dagli operatori del nucleo. Art.19 I familiari La presenza dei familiari costituisce un punto centrale nella organizzazione della struttura. L accesso è garantito per tutto l arco della giornata fatta eccezione nelle fasce orarie 13,30 15,30 e 20,00 8,30 per garantire il tranquillo riposo di tutti gli ospiti. La presenza dei familiari è particolarmente importante durante l ora dei pasti, nei momenti ricreativi e durante le varie attività occupazionali organizzate della struttura. Per motivi di rispetto delle norme igieniche non è consentito portare agli ospiti cibi preparati in altri luoghi. E possibile però portare alimenti confezionati. Nel caso in cui il familiare rilevi dei problemi nella conduzione della struttura o voglia segnalare disservizi o suggerire proposte, deve rivolgersi al Referente della struttura, che riporterà in sede di riunione i vari problemi emersi e le varie proposte. Si allega ad integrazione il documento Aiutateci ad aiutare i ns. ospiti che viene consegnato ai familiari al momento dell ingresso dell ospite in struttura. Art.20 Assemblea dei familiari L assemblea dei familiari si riunisce due volte l anno o a seconda delle necessità che si presentano. Viene convocata dal Referente di struttura. All interno dell Assemblea sarà eletto un comitato dei familiari composto da cinque membri che rimarrà in carica due anni, rinnovabili, in ogni caso finchè il congiunto sarà all interno della struttura. Il Comitato dei familiari si farà carico di proporre iniziative per migliorare la qualità della vita degli ospiti all interno della struttura in collaborazione con il Referente e di evidenziare eventuali problematiche emergenti. Capo VI Prestazioni erogate Art.21 Prestazioni minime garantite Sono da intendersi prestazioni minime garantite: a) prestazioni alberghiere; b) prestazioni assistenziali; c) prestazioni sanitarie; d) prestazioni culturali e di tempo libero. Art.22 Stanze da letto L assegnazione della stanza, tenuto conto delle richieste dell ospite, viene disposta dal Referente della struttura, sentito il parere del Referente infermieristico ed in base ai posti disponibili, alle necessità psicofisiche dell ospite stesso e delle esigenze degli altri utenti e del servizio. Qualora esigenze di vita comunitaria lo richiedano può essere disposto dalla direzione della struttura il trasferimento in altra camera.

9 Le camere vengono assegnate a persone dello stesso sesso, a coniugi o a fratelli o conviventi. Art.23 Vitto L alimentazione deve rispondere per quantità e qualità alle esigenze dietetiche legate con l età avanzata e tenere conto delle diverse abitudini alimentari degli ospiti. Il menù giornaliero è predisposto sentito il servizio dietologico della ASL ed è reso noto agli ospiti mediante affissione negli spazi appositamente predisposti. Il menù prevede una doppia scelta ed alcune diete particolari prescritte dal medico e predisposte dal dietista in accordo con il Referente della struttura. I pasti vengono consumati di regola nelle sale pranzo ad eccezione di particolari situazioni. Art.24 Servizio guardaroba, lavanderia e parrucchiere La struttura mette a disposizione dell ospite un servizio di guardaroba, di lavanderia per gli indumenti personali e di parrucchiere/barbiere. I familiari possono scegliere se ritirare loro stessi gli indumenti per il lavaggio o usufruire del servizio senza costi aggiuntivi; così come possono scegliere se usufruire del servizio interno di parrucchiere od organizzarsi in autonomia. Art.25 Pulizie Le strutture residenziali garantiscono il servizio di pulizia sia nelle stanze degli ospiti che nel locali comuni. Art.26 Prestazioni assistenziali Le strutture residenziali garantiscono assistenza alla persona, infermieristica, fisioterapica per il mantenimento delle abilità residue e medica, da parte dei medici di base. Art.27 Assistenza religiosa, attività culturali e di tempo libero E fatto pieno rispetto dell appartenenza alla confessione religiosa di ogni singolo ospite. Ogni struttura organizza attività ricreative, culturali e occupazionali a favore degli ospiti, stimolandone la partecipazione nel rispetto delle loro scelte. Tutte le attività effettuate all interno della struttura hanno la finalità di stimolare l anziano per poter mantenere o migliorare le capacità residue. Sono previste tra le attività: ginnastica dolce, musicoterapica, attività occupazionali. Tutte le attività vengono svolte da tecnici specializzati. Art.28 Standard del personale Tutte le prestazioni vengono erogate nel pieno rispetto degli standard minimi di personale previsti dalla vigente normativa regionale e statale attualmente in vigore

10 Capo VII Rapporti interni ed esterni Art.29 Rapporti con l ambiente esterno Il servizio residenziale cercherà di favorire il rapporto dell ospite con l esterno, aiutandolo a mantenere contatti con l ambiente di provenienza e contemporaneamente ad integrarsi nel nuovo ambiente di residenza. L ospite è libero di ricevere visite di familiari, parenti e amici nel rispetto degli orari di riposo e delle esigenze di privacy degli altri ospiti. L ospite che è in grado di uscire dalla struttura può farlo dopo aver comunque avvisato il personale e comunicato gli orari di rientro, utilizzando un apposito modulo di autorizzazione alle uscite. E inoltre possibile trascorrere una o più giornate fuori dalla struttura per recarsi presso il domicilio di familiari sempre dopo aver avvisato preventivamente il personale e comunicato gli orari di uscita e rientro. Non è previsto l accompagnamento degli ospiti a visite specialistiche o per ricoveri ospedalieri da parte del personale della struttura. Compito degli operatori è quello di avvertire immediatamente i familiari dell ospite, per consentire l accompagnamento da parte di quest ultimi. Art.30 Rapporti tra il personale, gli ospiti e i terzi Il personale delle strutture agisce in maniera uniforme con tutti gli ospiti, senza avere condotte preferenziali verso alcuno. Il personale non può ricevere compensi, regali od altro da ospiti o parenti. Eventuali osservazioni o lagnanze riguardanti il servizio ed il comportamento del personale devono essere presentate al Referente della struttura. Nel rispetto della normativa sulla privacy, le informazioni riguardanti l ospite vengono fornite ai familiari esclusivamente da parte del Referente Infermieristico, dal Referente della Struttura o suo superiore. Dopo l ammissione dell ospite, il percorso assistenziale e le relative informazioni, vengono effettuate mantenendo i contatti con il familiare di riferimento, che provvede ad aggiornare gli altri eventuali componenti del nucleo familiare. La corrispondenza, i beni di valore, la pensione ed altre provvidenze economiche sono gestite direttamente dagli ospiti stessi, dai loro familiari o da un loro delegato non facente parte del personale della Struttura. Capo VII Rette Art.31 Retta giornaliera Per ciascun ospite ammesso, deve essere corrisposta una retta giornaliera stabilita annualmente come riportato all art. 23 del Regolamento Unico di Accesso ai Servizi Sociali della Fondazione. Gli importi stabiliti devono essere versati entro la fine del mese successivo a quello a cui fa riferimento la fattura. Prima dell ammissione in struttura l ospite, o suo familiare, deve sottoscrivere l impegno al pagamento della retta medesima.

11 Qualora la retta non venga corrisposta dall ospite nei termini di cui al precedente comma 2, la Fondazione può disporre l interruzione del servizio, riservandosi ogni azione legale per il recupero delle somme dovute (art.34 Regolamento Unico per l accesso ai servizi sociali). Art.32 Assenze L obbligo di corresponsione della retta giornaliera sussiste anche nei casi di temporanea assenza dell ospite. In caso di ricoveri in ospedale e soggiorni presso il domicilio, dall importo della retta intera viene tolta una quota forfettaria stabilita annualmente dal Consiglio di Indirizzo. In caso di decesso deve essere corrisposta la retta spettante fino alla data del decesso compresa. Art.33 Pubblicizzazione Estratto del presente regolamento viene consegnato a ciascun ospite al momento dell ammissione, viene affisso in ogni bacheca presso ogni struttura residenziale per anziani della Zona Alta Valdelsa ed una copia del testo integrale è depositata, per la consultazione da parte delle persone interessate, presso ogni ufficio del referente di struttura.

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