Controllo e vigilanza nei luoghi di lavoro

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1 Allegato al Consuntivo Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro Controllo e vigilanza nei luoghi di lavoro DATI DI CONTESTO E INDICAZIONI DI PROGRAMMAZIONE SOVRAORDINATE La provincia di Modena è caratterizzata da un elevato sviluppo economico e produttivo, con un numero di Posizioni Assicurative Territoriali (PAT) censite presso la sede locale INAIL di circa , di cui con almeno 1 dipendente e/o almeno 1 socio e circa addetti all industria, artigianato e servizi, (Banca dati INAIL dati relativi al 2012). Di questi ultimi il 56,26% sono occupati in attività manifatturiere comportanti gradi variabili di rischi per la salute e la sicurezza, a fronte di una media regionale del 45,89%, essendo, da questo punto di vista, la provincia meno terziarizzata della Regione Emilia Romagna. In coerenza con il nuovo Piano Nazionale della Prevenzione e in attesa dell adozione del Piano Regionale della Prevenzione rimane cogente il Piano Edilizia, quello relativo all Agricoltura, le indicazioni contenute nel documento di indirizzi 2013 del Comitato ex art. 5 del D.Lgs. 81/08 per la realizzazione di linee comuni della politiche nazionali e il coordinamento della vigilanza in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono state inoltre fornite indicazioni programmatorie da parte dell Assessorato Regionale Politiche per la Salute sui temi: controllo sugli appalti, controlli sui cancerogeni e sulle patologie muscolo scheletriche. Per la vigilanza, in generale, a fronte di un obiettivo LEA che a livello nazionale è fissato al 5% delle PAT con almeno un dipendente o socio presenti sul territorio (dato fornito annualmente da INAIL), la Regione Emilia Romagna ha fissato un obiettivo del 9%. In provincia di Modena risultano PAT con le suddette caratteristiche, il che comporta un obiettivo numerico minimo di controlli annui. CRITERI DI PROGRAMMAZIONE E SCELTA DELLE AZIENDE A fronte del mandato istituzionale generale affidato ai Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL) del Dipartimento di Sanità Pubblica (DSP) dell Azienda USL, ovvero quello della tutela della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro, la programmazione delle attività tiene conto necessariamente di una serie di input istituzionali. Alcune attività vengono svolte su richiesta puntuale da parte di Comuni ed altri Enti Pubblici, Magistratura, parti sociali e singoli utenti. Tra queste ad esempio: l esecuzione di inchieste su infortuni e malattie professionali per conto della Autorità Giudiziaria individuate sulla base della gravità (procedibilità d ufficio) o su richiesta della A.G. stessa, in genere su querela di parte; gli interventi su segnalazioni di situazioni di rischio da parte di lavoratori e loro rappresentanti (RLS o Sindacati di categoria), enti e istituzioni, organizzazioni, cittadini...; la valutazione dei piani di rimozione e delle notifiche amianto e la restituzione degli ambienti dopo la rimozione di amianto friabile;

2 Altre attività vengono svolte di iniziativa, su programmazione diretta da parte dei SPSAL, operando scelte coerenti con i vari documenti di indirizzo e di programmazione provenienti dai livelli istituzionali sovra-ordinati (Piano Nazionale e Piano Regionale per la Prevenzione, attualmente in fase di ri-adozione, i Piani Nazionale e Regionale Edilizia, i Piani Nazionale e Regionale Agricoltura, altri input provenienti dall Ufficio Operativo Regionale, dai tavoli di concertazione provinciale e dalla Prefettura). Tra queste ultime attività rientrano: attività di vigilanza antinfortunistica nei cantieri edili (vedi paragrafo specifico); vigilanza antinfortunistica in Agricoltura vigilanza antinfortunistica in altri comparti ad elevato rischio infortunistico o igienistico come metalmeccanica, ceramiche, agroalimentare, legno, chimico-farmaceutica, gomma-plastica. controllo dell attività dei Medici Competenti aziendali e sulla tutela delle lavoratrici madri (verifica della valutazione dei rischi e delle procedure applicative per le stesse); controllo sui rischi di natura ergonomica (movimentazione manuale dei carichi e sovraccarico biomeccanico degli arti superiori da movimenti ripetitivi); controllo su attività caratterizzate da rischi di natura igienistica (rumore, vibrazioni, rischio chimico e cancerogeni, fitosanitari); controlli sulle imprese con titolare straniero, sulle strutture sanitarie e sulle scuole; controlli a campione su aziende che hanno ottenuto l agibilità su asseverazione. La scelta delle aziende su cui operare i controlli, all interno dei comparti individuati sulla base dei profili di rischio, viene effettuata mediante l applicazione di diversi criteri, tra cui la valutazione degli indici infortunistici aziendali, resi disponibili dalla fornitura ai SPSAL provinciali dei Flussi Informativi provenienti da INAIL-Coordinamento delle Regioni, il tempo intercorso dall ultimo controllo, verificato attraverso il sistema informatizzato per la gestione e la registrazione delle attività SPSAL, l evidenza di eventi sentinella (dinamiche infortunistiche particolari che, indipendentemente dalla gravità, suggeriscono l esistenza di irregolarità, casi di malattia professionale). Per la scelta dei cantieri viene invece valutata la consistenza degli stessi, attraverso l analisi delle Notifiche Preliminari pervenute ex art. 99 del D. Lgs. 81/08 e ormai tutte consultabili dal cruscotto del portale SICO che consente si SPSAL di valutarne anche la presunta pericolosità tramite apposito codice colore automaticamente prodotto dal Portale stesso; viene inoltre fatta una ricerca attiva mediante il sistematico controllo a vista del territorio. RISULTATI Tab. 1: sopralluoghi per macrosettore e per distretto anni Macro settori NUMERO SOPRALLUOGHI produttivi Carpi Mirandola Modena Sassuolo Pavullo Vignola Castelfr. TOT. Cantieri Edili Agricoltura Altri settori Macro settori NUMERO SOPRALLUOGHI produttivi Carpi Mirandola Modena Sassuolo Pavullo Vignola Castelfr. TOT. Cantieri Edili

3 Agricoltura Altri settori Macro settori NUMERO SOPRALLUOGHI produttivi Carpi Mirandola Modena Sassuolo Pavullo Vignola Castelfr. TOT. Cantieri Edili Agricoltura Altri settori Macro settori NUMERO SOPRALLUOGHI produttivi Carpi Mirandola Modena Sassuolo Pavullo Vignola Castelfr. TOT. Cantieri Edili Agricoltura Altri settori Tutte le attività svolte, a qualsiasi titolo, nel corso dei 4 anni considerati hanno dato luogo a sopralluoghi/anno; pare utile ricordare che, ad eccezione degli interventi effettuati su chiamata delle Forze dell Ordine o dai Pronto Soccorso Ospedalieri all accadimento di infortuni sul lavoro al di fuori dell orario di apertura dei Servizi PSAL, i sopralluoghi per attività ispettive e di controllo vengono sempre effettuate da almeno due operatori contemporaneamente. Osservando l andamento dei dati annuali nei diversi distretti si evidenzia un incremento delle attività di controllo nei distretti dell Area Nord negli anni rispetto al 2011: il dato è dovuto alle scelte programmatorie e organizzative conseguenti al sisma del 2012 (Link allegato di approfondimento specifico post sisma 2014). Nelle tabella successiva rappresentiamo il numero di Stabilimenti/cantieri ispezionati nel 2014, suddivisi per tipo di attività/piano e il numero di verbali di prescrizione/disposizione/ sanzioni amministrative comminati.

4 Tab. 2 Stabilimenti/cantieri controllati per tipo di attività e piani e per Servizi PSAL anno 2014 IMPRESE Controllate* TIPO DI ATTIVITÀ/ PIANO SPSAL Nord STABILIMENTI/ CANTIERI CONTROLLATI* SPSAL Centro SPSAL Sud provincia N. VERBALI prescrizione/ disposizione/ sanz. amm.ve PROVINCIA Vigilanza non programm. Vigilanza antinfort. programm. Altra vigilanza programm. Vigilanza programm. sui rischi igienistici Agibilità, Art.67, Segnalazioni Inchieste infortuni e mal. prof.** Cantieri edili Agricoltura sicurezza Controllo ambienti confinati Altri comparti alto Ind. Inf Sorveglianza sanitaria Prev. pat. muscolo scheletriche Titolare straniero Scuola Strutture sanitarie Censimento amianto Grandi stazioni appaltanti Vigilanza agibilità asseverate Rischi Fisici Silice REACh Cancerogeni Rischio chimico Utilizzo e vendita fitosanitari Totale Piani *** IMPRESE CONTROLLATE

5 *nei 1083 cantieri ispezionati per il Piano Regionale Edilizia (somma cantieri tradizionali, cantieri di rimozione amianto, Grandi Opere-TAV e cantieri complessi) sono state controllate imprese; anche in molti altri piani, come ad es. il controllo rischi ergonomici, ad ogni ispezione possono corrispondere più ditte controllate. Infatti nel 2014 queste ultime sono state 3264 a fronte dei 2379 stabilimenti/cantieri oggetto di intervento. Le motivazioni del doppio sistema di conteggio sono illustrate nel consuntivo generale a pag. 2. ** le inchieste infortuni e malattie professionali concluse nel 2014 sono state in realtà 180 ma solo in 123 casi si è reso necessario/è stato possibile effettuare un accesso presso il luogo di lavoro: in effetti spesso le inchieste per malattie professionali indagano situazioni espositive non più attive potendosi quindi fondare solo su aspetti anamnestici e storici. *** La somma degli stabilimenti/cantieri e delle imprese controllate nei diversi piani di lavoro è maggiore del totale degli stabilimenti/cantieri e delle imprese in quanto, su indicazione regionale e nazionale, questi si conteggiano una sola volta anche se oggetto di più interventi nell anno, ad es. per l effettuazione di piani diversi nello stesso luogo di lavoro. I dati confermano che i cantieri edili rappresentano l attività che genera il maggior numero di irregolarità: infatti, nei 1083 cantieri complessivamente controllati sono stati elevati ai datori di lavoro e/o alle figure di cantiere con responsabilità 180 verbali di prescrizione/disposizione/sequestri. Le altre attività e piani che hanno dato luogo ai maggiori riscontri di irregolarità sono state, nell ordine: le inchieste infortuni e malattie professionali, i controlli sulle imprese con titolare straniero, le segnalazioni, il controllo sui rischi disergonomici per la prevenzione delle patologie muscolo scheletriche, il controllo sulle aziende caratterizzate da rischi fisici e chimici e quelle ad alto rischio infortunistico. Considerate le peculiarità del settore e la particolare attenzione che ad esso viene dedicata, riteniamo utile proporre un approfondimento sull attività antinfortunistica nel settore edile. EDILIZIA TRADIZIONALE, TAV GRANDI OPERE Come appare evidente dai dati, circa il 40% dell attività (vedi tabelle sopralluoghi) si concentra nel settore delle Costruzioni edili, TAV - Grandi Opere, che è anche tra i settori a maggior frequenza di riscontro di irregolarità e, quindi, di contravvenzioni. Tale percentuale, nel corso del è arrivata al 45-47%, per effetto della ricostruzione post sisma in Area Nord e della connessa aumentata domanda (numero cantieri attivati). Per questo settore la programmazione discende dal Piano Nazionale e Regionale per l edilizia. Per avere un idea del numero di cantieri attivi nella nostra provincia (indicatore di domanda specifico) ricordiamo che nel 2014, nonostante la sensibile contrazione legata alla crisi del settore delle costruzioni, più che compensata dagli effetti del già citato evento sismico, sono pervenute ai Spsal modenesi Notifiche Preliminari ex art. 99 del D.Lgs. n. 81/08, di cui circa in Area Nord. Se consideriamo che nel 2011 le notifiche erano state 3.211, di cui solo 950 in Area Nord, e che la crisi del settore non si è attenuata nel corso degli ultimi 2 anni, appare evidente l impatto del terremoto sul settore e sul territorio. Escludendo i controlli effettuati all interno del piano TAV-Grandi Opere, in cui si operano più controlli sul medesimo cantiere, si può quindi dedurre che, nonostante il consistente aumento dell attività ri-costruttiva, i controlli hanno riguardato quasi il 19% dei cantieri notificati nell anno di riferimento in provincia (1083 su 5.759), percentuale in realtà ancor più elevata se confrontata con i cantieri attivi nel periodo, considerato che non tutti i cantieri oggetto di notifica sono effettivamente partiti; se poi si considera che tra i criteri di individuazione degli obiettivi dei controlli

6 si tiene conto della consistenza, degli importi complessivi dei lavori e della pericolosità delle lavorazioni previste, si può affermare che la probabilità che i cantieri più consistenti e con lavorazioni a maggior rischio siano oggetto di controllo sono, nella nostra provincia, piuttosto elevate. Oltre ai controlli programmati sulle diverse tipologie di cantieri ai sensi del piano regionale edilizia, vengono controllati anche altri cantieri/imprese edili oggetto di indagine infortuni o malattie professionali, rischi igienistici particolare (come ad es. il controllo delle polveri silicotigene). Sommando tutti i cantieri visti a qualsiasi titolo il totale dei cantieri controllati assomma a 1133, corrispondenti a 1962 imprese Riportiamo di seguito un analisi delle principali violazioni riscontrate nel corso della vigilanza nei cantieri edili del Tab. 3 Tipologia di violazioni riscontrate nei controlli sui cantieri edili per soggetti contravventori anno 2014 TIPOLOGIA DI VIOLAZIONE Soggetti Contravventori Organizzativo/Procedur ale Caduta dall alto Macchine e Impianti D. d. L impresa esecutrice D. d. L.impresa affidataria Coordinatore Progett./ Esecuz Committente 9 9 Medico Competente 1 1 Impresa familiare 2 2 Lav. Autonomo 6 6 Preposto 2 2 Lavoratore I 198 verbali elevati nel corso dell attività di vigilanza 2014 nel settore edilizia e TAV-Grandi Opere sono costituiti da 190 verbali di prescrizione (che hanno riguardato complessivamente la violazioni di 216 articoli di legge), 2 verbali di contestazione di illecito amministrativo, 2 verbali di disposizione e 4 atti di sequestri. Le violazioni organizzativo-procedurali sono state 144 (66,5% del totale) e sono state commesse in 115 casi dai Datori di Lavoro (di cui 22 erano datori di lavoro di imprese affidatarie); nel dettaglio tali violazioni sono state contestate per: mancato rispetto di quanto previsto dai PSC (Piani di Sicurezza e Coordinamento); mancata valutazione dei rischi e/o stesura POS; mancata formazione, informazione e addestramento degli addetti; mancata nomina delle figure aziendali della prevenzione; mancata fornitura dei DPI;

7 Per quanto concerne le Imprese Affidatarie le violazioni contestate sono la mancata verifica della sicurezza dei lavori affidati in subappalto e il mancato coordinamento. Le altre violazioni organizzativo-procedurali sono state commesse in 17 casi dai Coordinatori per la progettazione e per l esecuzione (per inadeguata redazione dei PSC i primi e per mancata verifica dell applicazione dei PSC e POS i secondi); in 9 casi dai committenti (per mancata nomina dei Coordinatori o per mancata verifica dell idoneità tecnico professionale dell impresa), in 2 casi da Preposti (per mancata vigilanza sul rispetto delle procedure di sicurezza adottate dal datore di lavoro) e in 1 caso dal Medico Competente (per mancata effettuazione della sorveglianza sanitaria). La seconda categoria di violazioni riscontrate, 60 casi pari al 28,5%, di cui 51 contestate al Datore di Lavoro, 6 a lavoratori autonomi, 2 a collaboratori familiari e 1 a lavoratori (per il mancato utilizzo dei D.P.I. anticaduta regolarmente forniti) è rappresentata dal mancato apprestamento di misure contro le cadute dall alto, quali la mancanza di parapetti o altre protezione delle postazioni di lavoro, mancato uso di cinture e sistemi di trattenuta, l utilizzo di scale, trabattelli e ponti su cavalletti non a norma o impropriamente utilizzati, la presenza di scale in muratura, aperture nei solai e nelle pareti non protette da parapetto o protette da parapetti non idonei. Le violazioni riferibili alla sicurezza delle macchine e degli impianti messi a disposizione dei lavoratori sono state solo 12, pari al 5,5% del totale, soprattutto a carico di macchine da cantiere, seghe circolari, gru e impianti elettrici. Quest ultima tipologia di violazioni risulta costantemente in riduzione a fronte di un parallelo aumento delle violazioni di tipo organizzativo-procedurale, a testimonianza del fatto che sempre più la sicurezza, così come prevedono le normative, deve intendersi come la risultante di un processo intrinsecamente correlato all organizzazione della produzione. Testimonia anche di una progressiva evoluzione delle modalità e dell approccio che i SPSAL adottano nell esercizio della vigilanza, sempre meno limitata agli aspetti puntuali, seppur non trascurati, e sempre più mirata invece agli aspetti di processo, ovvero all organizzazione della sicurezza e all adeguatezza della formazione e dell operato delle figure di azienda e di cantiere ad essa preposte. Le violazioni oggetto di prescrizione/disposizione vengono ottemperate, nel settore dell edilizia, in elevate percentuali: nel 2014 su 218 violazioni verificate nell anno (216 penali e 2 amministrative), ne sono risultate ottemperate 200, pari al 93 %.

8 LA VIGILANZA NEGLI ALTRI SETTORI (diversi da Edilizia TAV- Grandi Opere) Nella tabella successiva abbiamo riportato l analisi delle violazioni riscontrate nelle attività esercitate nei comparti diversi da edilizia TAV- Grandi Opere (agricoltura e altri macro settori). Tab. 4 Tipologia di violazioni riscontrate nei controlli nei luoghi di lavoro diversi da Edilizia TAV- Grandi Opere- anno 2014 Soggetti contravventori Datori di lavoro e Dirigenti Aspetti organizzativo/ procedurali Valutazione rischi carente 104 Mancato coordin. appalti 7 Formazione e nomine 101 Omessa vigilanza 20 sugli obblighi M.C. Inadeguatezza DPI 11 Altro 2 Carenze dei Luoghi di lavoro Carenze di Macchine e Impianti Totale parziale 245 Medici Competenti Mancato rispetto obblighi M.C. 3 3 Progettisti 0 0 Coltivatore Diretto Fornitori 1 1 Preposti 1 1 Lavoratori I 259 verbali elevati nel corso dell attività di vigilanza 2014 nei settori diversi da edilizia e TAV-Grandi Opere sono costituiti da 189 verbali di prescrizione (contenenti complessivamente 296 articoli violati), 10 verbali di illecito amministrativo, 4 sequestri giudiziari e 56 verbali di disposizione, corrispondenti a 77 punti disposti. Come si evince dai dati, le violazioni vengono prevalentemente riscontrate a carico dei Datori di Lavoro e Dirigenti (318 su 327, pari al 97%), ed hanno più spesso riguardato aspetti organizzativi e procedurali, (250 violazioni pari al 76,5 % del totale) quali la mancata o carente valutazione dei rischi (in 104 casi), la mancata formazione dei lavoratori e la mancata nomina/formazione delle figure aziendali preposte al pronto soccorso, antincendio ed emergenze (in 101 casi), la mancata vigilanza sul rispetto degli obblighi del Medico Competente (in 20 casi). In 37 casi (11%) sono state contestate carenze strutturali e/o igienico-sanitarie a carico dei luoghi di lavoro o legate alla gestione delle emergenze, mentre in 40 casi (12,5 %) si è contestato al datore di lavoro la messa a disposizione dei lavoratori di macchine o impianti non sicuri (4 di queste ultime fattispecie sono state contestate a coltivatori diretti controllati nell ambito del Piano Agricoltura). La figura del Medico Competente è stata sanzionata per mancato rispetto degli obblighi propri in 3 casi (1 %). In 1 caso è stato sanzionato il fornitore e sempre in 1 caso il preposto

9 Nei settori diversi da Edilizia TAV- Grandi Opere, così come nei 3 anni precedenti, si conferma un fatto relativamente nuovo: le violazioni sono ottemperate in una percentuale di casi sensibilmente inferiore a quanto accade in edilizia e a quanto complessivamente accadeva negli anni precedenti. Infatti su 283 violazioni verificate nell anno, ne risultano ottemperate solo 255, pari al 90%. Il dato trova una spiegazione pressoché esaustiva negli esiti del piano di vigilanza sulle imprese con titolare straniero che ha visto, a fronte di un numero elevato di verbali di prescrizione (40 imprese irregolari sulle 73 controllate) e spesso contenenti ciascuno numerose violazioni (74 violazioni contestate), una discreta % di non ottemperanze (15 su 76 violazioni verificate nel periodo pari al 20%) preferendo spesso tali imprese la cessazione formale dell attività, con successiva ripresa con nuova Ragione Sociale intestata a prestanomi, alla regolarizzazione con successivo pagamento delle sanzioni comminate. SANZIONI Le sanzioni complessivamente incassate in gran parte per effetto dei meccanismi previsti dal D. Lgs. 758/94, che prevedono il pagamento, in sede amministrativa, di ¼ dell ammenda massima prevista per ogni reato contravvenzionale (violazione punibile con la pena alternativa dell arresto o dell ammenda) oggetto di prescrizione regolarmente ottemperata e, in minor misura, a seguito delle sanzioni amministrative elevate per altre violazioni, sono state, nel 2014, pari a circa ,60. ( ,00 da verbali di prescrizione e ,60 da sanzioni amministrative).

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