Attivitàdi controllo dei contaminanti chimici sulle merci in importazione

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1 Attivitàdi controllo dei contaminanti chimici sulle merci in importazione Collaborazione tra Istituto Zooprofilattico Sperimentale sezione Genova E il Ministero della Salute PIF di Genova Responsabile Laboratorio Chimico Liguria: Dott.ssa Barbara Vivaldi Direttore del Pif di Genova: Dott. G. Mattalia Dott.ssa Alice Ravera Pif Genova

2 IMPORTAZIONI La progressiva apertura verso nuovi mercati esteri ha determinato l integrazione del sistema agroalimentare italiano nel contesto internazionale. L Unione Europea importa materie prime e prodotti finiti da Paesi Terzi per soddisfare le richieste. Nel 2008 l Italia, l con tonnellate, è stata il quinto più grande importatore di prodotti della pesca nel mondo, dopo gli Stati Uniti, Giappone, Spagna e Francia (fonte: Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare 2008).

3 EVOLUZIONE DELLE IMPORTAZIONI ATTRAVERSO I POSTI DI ISPEZIONE FRONTALIERI NAZIONALI IN QUESTI ULTIMI ANNI (Fonte Ministero della Salute)

4 I POSTI DI ISPEZIONE FRONTALIERI I Posti di Ispezione Frontaliera (PIF) Uffici sono uffici veterinari periferici del Ministero della Salute, facenti parte della rete globale dei Border Inspection Posts (BIP) dell Unione Europea. Effettuano i controlli veterinari su animali vivi, prodotti di origine o animale e mangimi provenienti da Paesi terzi e destinati al mercato dell UE con le modalità di cui alle direttive del Consiglio n.97/78/ce e n. 91/496/CEE n 80 n e decreto legislativo 3 marzo 1993, n. 93, e al Regolamento (CE) n. 882/2004.

5 Un Paese terzo interessato ad esportare alimenti di origine animale verso l Unione Europea deve: Offrire garanzie specifiche in relazione a ciascun prodotto da esportare nell UE, comprovate da certificato comunitario sanitario, che deve essere sottoscritto dalle competenti autorità del Paese terzo di origine e accompagnare il prodotto fino a destino; Avere stabilimenti di produzione riconosciuti ed inseriti in un elenco comunitario.

6 CONTROLLI ALLA FRONTALIERA L'arrivo di ciascuna partita di prodotto deve essere preannunciato al Posto di Ispezione Frontaliera (P.I.F.). I controlli ispettivi sono effettuati secondo percentuali stabilite ite con decisioni della Commissione Europea le quali variano in funzione della tipologia di prodotto, giungendo ad assumere anche carattere di "sistematicità". ". Un ulteriore intervento finalizzato alla gestione del rischio sanitario, è l'attivazione del cosiddetto sistema rapido di allerta sanitaria dell Unione Europea (RASFF: Rapid Alert System for Food and Feed).

7 In caso di controlli sfavorevoli,, i PIF in relazione della non conformità e/o del rischio accertato adottano le più opportune misure di sicurezza: dispongono il respingimento o la distruzione della partita o, in assenza di rischi sanitari, decidono di destinare la stessa ad usiu diversi dal consumo umano; dispongono controlli rafforzati sulle successive 10 partite importate della stessa tipologia, origine e provenienza con sequestro delle e stesse ed analisi di laboratorio.

8 PRODOTTI ITTICI (fonte Ministero della Salute) I prodotti della pesca con partite (70,2%), per un totale di circa tonnellate rappresentando il gruppo merceologico più numeroso. Il P.I.F. di Genova è uno dei porti con il maggior numero di partite importate da Paesi Terzi in Italia. Le partite di prodotti della pesca che mediamente transitano in un anno sono circa 6500 pari ad un quantitativo di circa 120 milioni di tonnellate.

9 PRO PRO e CONTRO PRO: Il regolare consumo di pesce contribuisce ad un corretto apporto nutrizionale in quanto contiene proteine di alta qualità, vitamine, minerali, acidi grassi polinsaturi Omega-3 3 e Omega-6, tra cui l acido l docosaesanoico (DHA) e eicosapentenoico (EPA). Sia l EPA l che il DHA hanno differenti attività biologiche: molto efficaci nei confronti della protezione di eventi patologici cardiovascolari,, (Clemens von Schacky,et al,2006) e riducono il rischio di tumore alla prostata. (Johanna E. Torfadottir et al 2013) 2 CONTRO: I prodotti della pesca sono esposti ai contaminanti presenti nell ambiente. La presenza di metalli pesanti è ancora oggi uno tra i più rilevanti problemi in materia di sicurezza alimentare.

10 CONTAMINANTI CHIMICI Per contaminante si intende ogni sostanza non aggiunta intenzionalmente ai prodotti alimentari, ma in essi presente ecc.. I contaminanti devono essere mantenuti ai livelli più bassi che si possono ragionevolmente ottenere, attraverso le buone pratiche produttive. I prodotti della pesca sono esposti ai contaminanti presenti nell ambiente, sia per cause naturali che per cause riconducibili alle attività antropiche. Il consumo dei prodotti ittici deve essere attentamente valutato in funzione del rapporto rischio/beneficio, soprattutto riguardo fasce di popolazione polazione particolarmente vulnerabili, come i bambini, le donne in gravidanza ed i forti consumatori di prodotti della pesca.

11 METALLI PESANTI I metalli pesanti: cadmio (Cd), mercurio (Hg), piombo (Pb) possono trovarsi nei prodotti alimentari sotto forma di residui. Soprattutto per il Hg la concentrazione nella catena alimentare aumenta via via che si arriva al vertice della catena stessa per effetto della biomagnificazione pertanto pesci di grossa taglia possono essere potenzialmente pericolosi. L esposizione ad elevate concentrazioni è tossica per l uomo. l Tendono ad accumularsi nei tessuti biologici mediante un processo so conosciuto come bioaccumulo. Possono provocare danni al sistema nervoso, renale, ematopoietico, digerente.

12 alcuni studi Hanno dimostrato una positiva correlazione tra la taglia e il peso del pesce. Il contenuto del metallo nel fegato e nel muscolo dipende generalmente dal peso netto del pesce. Hanno cercato anche di valutare il quantitativo di metallo in relazione alla crescita e all attivit attività metabolica nei diversi individui. (Y.J Yi, S.H Zhang) Gli adolescenti e i bambini piccoli sono molto più vulnerabili degli adulti agli effetti tossicologici del piombo anche perché il loro organismo tende ad assorbire il metallo molto più rapidamente. (Lidsky TI, Schneider JS. 2003) In particolare i bambini, possono andare incontro a disturbi del comportamento, dell apprendimento e a difficoltà nella concentrazione (Protasowicki M. 2005).

13 DAL MARE ALLA TAVOLA Il prodotto ittico proveniente dai Principali Paesi Terzi, dopo ispezione veterinaria nel Paese d origine, arriva presso i porti italiani e in particolare quello di Genova, dopo lunga navigazione su navi portacontainer. (fonte: Ministero della Salute)

14 DAL MARE ALLA TAVOLA (Fonte: fishbase) I prodotti della pesca possono essere pescati in determinate zone e di pesca. le zone FAO, espresse in numeri, identificano Oceani, mari e porzioni degli stessi.

15 Il Regolamento (CE) 104/2000 relativo all'organizzazione comune dei mercati nel settore dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura prende in esame i prodotti della pesca intesi come i prodotti delle catture in mare o nelle acque interne e i prodotti dell'acquacoltura ; Le diverse tipologie di prodotti vengono codificati con specifici codici merceologici; vengono utilizzati correntemente per meglio identificare i prodotti in importazione. (0303,( 0304, 0306, 0307, 1604, 1605)

16 PIANO DI CONTROLLO Appropriati e mirati controlli vengono effettuati sul prodotto ittico i che arriva nel porto di Genova, presso i punti di ingresso frontalieri in base : ai flussi delle partite e all origine della partita alla categoria merceologica (codici merceologici 0303, ,0307, 1604,1605) alla specie ittica e ai rischi ad essa associati ai risultati dei controlli precedenti alle raccomandazioni ministeriali alle allerte comunitarie: : le problematiche emergenti riscontrate sulla stessa tipologia di merce, sono notificati dai sistemi di controllo della la Comunità Europea, tramite il sistema informatico TRACES (Trade Control and Expert System) e il sistema di comunicazione rapido RASFF (Rapid Alert System Food and Feed), istituito dal Reg.(CE) 178/2002 Un adeguato monitoraggio è fondamentale per garantire al consumatore prodotti sicuri.

17 I CAMPIONAMENTI I campionamenti effettuati in monitoraggio non prevedono il fermo della partita presso il porto e la merce può essere commercializzata in libera pratica. I campionamenti obbligatori sono effettuati in seguito ad allerte comunitarie, prevedono il blocco della partita presso il terminal. Solo in caso di esito negativo delle analisi, la partita può essere svincolata.

18 Il Regolamento (CE) 853/2004 definisce i prodotti della pesca QUADRO NORMATIVO Il Regolamento (CE) n. 1881/2006 definisce i tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari, tra cui il piombo, cadmio e mercurio, elencati nell allegato, Parte 3, successivamente modificato dal Reg. (UE) n. 420/2011 e aggiornato e modificato dal Reg.(UE) n.488/2014. Prodotti alimentari 3.1 Piombo Tenori massimi (mg/kg) Muscolo di pesce 0, Cefalopodi (senza visceri) 3.2 Cadmio Muscolo di pesce sgombro(sgomber species), tonno e tonnetto (Thunnus species, Katsuwonus pelamis, Euthynnus species) Cefalopodi senza visceri 3.3 Mercurio Prodotti della pesca e muscolo di pesce escluse le specie elencate al punto Muscolo di pesce: marlin, pesce spada (Xiphias gladius) ) tonno e tonnetto ( (Thunnus species, Euthynnus species, Katsuwonus pelamis) 1,0 0,10 1,0 0,50 1,0

19 Monitoraggio: Metalli pesanti Il controllo è proseguito nel 2014 nei confronti di taluni prodotti della pesca e molluschi cefalopodi più suscettibili di contaminazione. Il piano prevede il campionamento del 3% delle partite, prendendo in considerazione in particolar modo i prodotti più a rischio come il pesce spada, squali, tonni e cefalopodi.

20 PIANO DI MONITORAGGIO A livello nazionale analogamente all anno anno precedente, il maggior numero di campionamenti ha riguardato i prodotti della pesca, dell acquacoltura, molluschi e crostacei, (1400/1875 campionamenti, 75%). Prodotti destinati al consumo umano N. di partite presentate per l importazione Quantità (Kg) N. Controlli di laboratorio (campionamenti) Percentuale di controllo di laboratorio Prodotti della pesca, acquacoltura, crostacei e molluschi Preparazione di carne di pesci, crostacei, di molluschi o di invertebrati acquatici , , ,80 Piano di monitoraggio 2014 sui controlli di laboratorio disposti dai PIF sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano Rapporto annuale

21 Esiti sfavorevoli Prodotto/ Categoria Alimentare Pericolo Numero di notifiche Molluschi cefalopodi e prodotti derivati Cadmio 3 Prodotti della pesca Mercurio 6 (Fonte Ministero della Salute) Nella tabella sono riportate le non conformità del 2014 registrate dai PIF italiani che hanno comportato delle notifiche comunitarie attraverso il sistema RASFF. Non tutte le non conformità di laboratorio hanno potuto dar luogo a dei respingimenti in quanto in alcuni casi il campionamento è stato fatto a scopo conoscitivo e, in accordo al Reg.(CE) 136 /2004, i prodotti sono stati rilasciati dai PIF prima che fossero disponibili gli esiti dei controlli.

22 Esiti sfavorevoli

23 SCOPO DEL LAVORO Fornire una valutazione dei livelli di contaminazione dei metalli pesanti (Cd, Hg, Pb) nel prodotto ittico importato da Paesi Terzi, presso il porto di Genova (molluschi cefalopodi congelati, pesci e filetti non trasformati congelati, conserve di pesce). Fornire una valutazione dell impatto dei livelli di contaminazione su una popolazione campione a cui è stata somministrato un questionario per desumere i consumi medi di prodotto ittico

24 MATERIALI E METODI Campionamento: come previsto da normativa (Reg.(CE) 333/2007 modificato dal Reg. (CE) n.836/2011) i campionamenti sono stati effettuati su partite di grandi dimensioni (> 15 ton). Analisi: i campioni sono stati analizzati mediante tecniche analitiche basate sulla Spettroscopia di Assorbimento Atomico (AAS) AS) utilizzando metodiche accreditate in conformità alle norme europee (EN ISO/ IEC 17025) come previsto dal Reg. (CE) 882/2004. Questionario somministrato alla popolazione campione al fine di comprendere le abitudini dei consumatori.

25 Raccolta dei campioni I campioni di prodotto ittico sono stati prelevati ed analizzati nel corso dell anno 2014, da gennaio a dicembre. Nello specifico si sono effettuati 130 campioni: campionamenti su pesci, su conserve di pesce e su pesce e filetti congelati non trasformati; campionamenti su molluschi cefalopodi congelati non trasformati. 117 sono stati eseguiti in monitoraggio, mentre 13 in seguito ad allerta comunitaria

26 PROCEDURE DI CAMPIONAMENTO Area verifiche I campioni di pesce e filetti congelati, molluschi cefalopodi, preparazioni di pesce e crostacei sono stati prelevati al momento dello sbarco, nei centri di ispezione veterinari, centri preposti al controllo del prodotto ittico importato. Mezzi pesanti della logistica Strumentazione

27 RISULTATI : I LIVELLI DI CADMIO I valori ottenuti (mg/kg), sono al di sotto dei tenori massimi (MLs) per la maggior parte. Il 98,6% dei campioni di molluschi cefalopodi è negativo; solo l 1,4% è risultato essere positivo (3,3 mg/kg) nella seppia indopacifica (Sepia Pharaonis) Risultati analoghi sono stati ottenuti in altro studio (Storelli et al 2012), riportando elevate concentrazioni di cadmio nei molluschi cefalopodi rispetto alle altre specie oggetto di studio come pesci e crostacei.

28 CAMPIONI IN MONITORAGGIO VS IN ALLERTA la concentrazione di Cadmio nei campioni in allerta comunitaria è risultata avere un valore mediano più alto rispetto ai valori dei campioni in monitoraggio (p=0,001). Nell anno 2014 è stata riscontrata una positività per cadmio (3,3 mg/kg) nelle seppie congelate (Sepia pharaonis); Negli anni precedenti si è registrata un altra positività sempre per cadmio (3,55 mg/kg ±0,97) nello stesso prodotto ittico (Sepia Pharaonis). Si può concludere che i molluschi cefalopodi, segnalati per cadmio, sono effettivamente prodotti a rischio.

29 RISULTATI : I LIVELLI DI PIOMBO I valori medi calcolati rivelano che la classe con concentrazioni maggiori è quella dei molluschi cefalopodi (0,106( mg/kg ± 0,09), seguita da pesci in conserva (0.103 mg/kg ±0.079) e in ultimo i pesci e filetti (0.052 mg/ kg±0.046). I valori più elevati sono stati rilevati nei molluschi cefalopodi (0,59 mg/kg /0,46 mg/kg) appartenenti alla specie dei calamari ( (loligo formosana) provenienti dalla Thailandia. Risultati analoghi sono stati ottenuti da altri studi (Pastorelli et al 2012), dove si sono evidenziate concentrazioni maggiori nei molluschi cefalopodi e in particolare nei calamari.

30 RISULTATI : I LIVELLI DI PIOMBO Specie campionate a confronto: molluschi cefalopodi congelati non trasformati e pesce e filetti congelati non trasformati (p<0.001); conserve di pesce e pesce e filetti congelati non trasformati (p = 0.005). La stessa lavorazione del prodotto in conserva come il processo di inscatolamento potrebbe essere una fonte di contaminazione. (Suhendan Mol, 2011).

31 RISULTATI E DISCUSSIONE: I LIVELLI DI MERCURIO Maggiori concentrazioni nei pesci e filetti congelati non trasformati, seguiti dal pesce in conserva. Tutti i campioni di molluschi cefalopodi hanno valori trascurabili. Valori elevati: : (0,79 mg/kg) è stato rilevato nello smeriglio (Isurus oxyrhincus), nel pesce spada (Xiphias glaudius) (0,74 mg/kg - 0,50 mg/kg), nel marlin (Makaira indica) (0,69 mg/kg) e nel tonno (Thunnus albacares) (0,51 mg/kg), tutti grandi predatori.

32 RISULTATI E DISCUSSIONE: I LIVELLI DI MERCURIO Simili risultati sono stati ottenuti per il pesce non trasformato e per le conserve di pesce. Conserve di pesce: tonnetto striato Katsuwonus pelamis - peso medio 34,5 kg e di lunghezza 80 cm. Filetti di tonno congelato: Thunnus albacares, tonno pinna gialla (un pesce pelagico oceanico di un peso max di 200 kg e un lunghezza di circa 150 cm. (fishbase database) I pesci di taglia maggiore tendono ad accumulare maggiori concentrazioni di Hg (Boush, G., Thieleke, J.R., 1983). Il tonno in filetti congelato ha livelli di mercurio più alti rispetto al tonno in conserva (Joanna Burger and Michael Gochfeld 2004), (Storelli. M M,et al 2010).

33 STIMA DI CONSUMO L indagine è stata condotta per: quantificare il consumo dei diversi prodotti ittici in particolare re pesci e filetti, molluschi cefalopodi e prodotti della pesca in scatola. comprendere se i consumatori siano soliti consumare prodotto fresco o prodotto congelato evidenziando le loro abitudini di acquisto. stimare quanto il consumatore medio sia attento alle problematiche legate alla sicurezza alimentare,, all etichettatura del prodotto alimentare, all origine del cibo e alle possibili contaminazioni chimiche da metalli pesanti.

34 SICUREZZA ALIMENTARE: IL PUNTO DI VISTA DEL CONSUMATORE Con alcune domande del questionario si è cercato di capire quale sia il pensiero della popolazione campione in merito ad alcune problematiche legate alla sicurezza alimentare e come tali potrebbe influenzare le scelte di consumo del prodotto ittico. I dati ottenuti sono sovrapponibili: più del 60% legge spesso l etichettatura del prodotto ittico e riesce a stabilirne l origine.

35 SICUREZZA ALIMENTARE: IL PUNTO DI VISTA DEL CONSUMATORE La maggior parte della popolazione campione ha dichiarato di non essere adeguatamente informato sui possibili rischi legati al consumo di prodotto ittico.. Organizzare corsi di formazionepotrebbe essere un buon modo per fornire a chi fa la spesa quotidianamente, gli strumenti necessari per acquistare il prodotto ittico con maggior consapevolezza, senza temere i possibili pericoli per la salute.

36 CONCLUSIONI Un attiva sorveglianza è fondamentale per garantire un prodotto ittico sicuro e di qualità. Per il consumatore adottare una dieta variata è la migliore strategia per minimizzare i possibili rischi per la salute associati al consumo di prodotti ittici. Sarebbe opportuno approfondire gli studi per meglio comprendere le diverse concentrazioni di Hg rilevate nelle conserve di pesce e nei pesci e filetti congelati non trasformati. Sarebbe interessante indagare le possibili fonti di inquinamento nelle diverse zone di pesca.

37 GRAZIE PER L ATTENZIONE!!

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