COMUNE DI OLEGGIO PROVINCIA DI NOVARA VARIANTE URBANISTICA P.I.R.U. LORETO CON CONTESTUALE VARIANTE URBANISTICA PROGETTO PRELIMINARE
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1 REGIONE PIEMONTE COMUNE DI OLEGGIO PROVINCIA DI NOVARA VARIANTE URBANISTICA P.I.R.U. LORETO CON CONTESTUALE VARIANTE URBANISTICA PROGETTO PRELIMINARE Oggetto: VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Data: Dicembre 2013 PIANO DI MONITORAGGIO Il Sindaco: Massimo Marcassa Il Responsabile del Procedimento: Ing. Giuseppe Scaramozzino Il Segretario Comunale: Dott. Renata Gloria Ratel Proponenti: Immobiliare GIEMME s.r.l. Via Fucini n 4, Gallarate (VA) INIZIATIVE TICINO s.r.l. Via Gramsci n 45, Oleggio (NO) Progettisti: CP ARCHITETTURA Studio Associato Arch. Livio Caretta Arch. Simone Paggiarin Via Torino n 3 Samarate (VA) studio@cparchitettura.com ABM STUDIO GEOLOGICO ASSOCIATO Dott. Geol. Luca Arieni Dott. Geol. Marco Canavesi Ord. Geol. Reg. Lombardia n Ord. Geol. Reg. Lombardia 1547 Via Europa n 33 Morazzone (VA) info@abmgeo.it Ai termini di Legge il progettista si riserva la proprieta' di questo disegno con divieto di riprodurlo e di renderlo noto anche in parte a terzi senza autorizzazione scritta
2 di Riqualificazione Urbanistica denominato Loreto Comune di Oleggio (NO) INDICE 1 INTRODUZIONE Normativa di riferimento OBIETTIVI E CONTENUTI DEL PIANO DI MONITORAGGIO Obiettivi del Piano Contenuti del Piano Articolazione temporale INDICATORI DEL PIANO DI MONITORAGGIO Indicatori prestazionali Indicatori di contesto... 8 ABM Studio Geologico Associato Via Europa 33, Morazzone (VA) 1
3 1 INTRODUZIONE Il presente Piano di monitoraggio corrisponde alla proposta delineata al cap. 10 del Rapporto Ambientale che accompagna il Progetto Definitivo del Piano, Misure per il monitoraggio e controllo degli effetti ambientali significativi derivanti dall attuazione. Esso tiene conto in particolare, delle considerazioni degli enti sovra-ordinati di cui alla fase di scoping: - contributo del Organo Tecnico Regionale per la VAS protocollo 8686 del 26/03/ parere ARPA protocollo del 21/12/2012 Il presente documento, assumendo quindi una veste autonoma rispetto al capitolo 10 del Rapporto Ambientale, riprende alcuni dei contenuti del medesimo al fine di rendere pienamente comprensibile il processo di valutazione e di monitoraggio del PIRU. Il set di indicatori che verrà concordato in via definitiva, partendo dalle proposte del presente Piano di monitoraggio, rappresenta lo strumento che permetterà al Comune di verificare l andamento dell attuazione del PIRU in relazione agli obiettivi di tipo ambientale (obiettivi B) e strategico (obiettivi A) che si è posto in sede redazionale. Mediante il monitoraggio potranno emergere eventuali criticità o disfunzionalità attuative che potranno indurre, ove strettamente necessarie, delle successive Varianti correttive e/o migliorative o più semplicemente una più corretta applicazione del Piano stesso. L elenco degli indicatori proposti a seguire opportunamente concordati, costituisce la base dati per il controllo degli effetti sullo stato dell ambiente e per la valutazione in progress dello stato delle risorse disponibili ai fini delle azioni previste dal Piano. In tal senso il Comune si rende disponibile a perfezionare ed adattare le modalità di raccolta e di divulgazione dei dati del monitoraggio in base a cadenze temporali che verranno definite in concertazione con gli enti con competenze ambientali e con la Regione Piemonte, mediante il perfezionamento del presente Piano di monitoraggio, in una fase successiva all approvazione del PIRU. ABM Studio Geologico Associato Via Europa 33, Morazzone (VA) 1
4 1.1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO La regione Piemonte, con D.G.R. 9 giugno 2008, n ha approvato i primi indirizzi operativi per l applicazione delle procedure in materia di VAS, anche allo scopo di implementare l attuale disciplina regionale della materia, già peraltro coerente con la normativa europea e statuale di recepimento, introducendo alcuni elementi di specificazione ed integrativi tra i quali la programmazione del monitoraggio ambientale degli effetti derivanti dall attuazione dei piani, già previsto nella direttiva 2001/42/CE, nel D.Lgs. 152/2006 e nel successivo D.Lgs. 128/2010. L art. 18 del D.Lgs. 152/2006 Norme in materia ambientale, così come modificato dal D.Lgs. 4/2008 prevede il monitoraggio quale strumento per assicurare il controllo sugli impatti significativi sull ambiente derivanti dall attuazione dei piani e programmi approvati e per consentire la verifica del raggiungimento degli obbiettivi di sostenibilità prefissati, così da individuare in maniera tempestiva eventuali impatti negativi imprevisti e poter adottare le opportune misure correttive. In tal senso la D.G.R. 9 giugno 2008, n precisa che contestualmente agli strumenti di pianificazione e programmazione deve essere approvato un programma di monitoraggio ambientale, nel quale siano specificate le modalità di controllo degli effetti ambientali e di verifica del raggiungimento degli obbiettivi ambientali, anche attraverso l utilizzo di specifici indicatori adeguati alla scala di dettaglio e al livello delle conoscenze ed in cui siano individuate altresì risorse, responsabilità, ruoli e tempistica dello svolgimento del PMA, per indicarne in modo specifico le modalità di attuazione. L art. 18 del D.Lgs. 128/2010 dispone inoltre che il monitoraggio sia effettuato dall autorità procedente in collaborazione dell autorità competente, le quali possono avvalersi dell aiuto delle agenzie ambientali e che devono essere individuate le responsabilità e le risorse necessarie per la realizzazione e gestione del monitoraggio. ABM Studio Geologico Associato Via Europa 33, Morazzone (VA) 2
5 2 OBIETTIVI E CONTENUTI DEL PIANO DI MONITORAGGIO 2.1 OBIETTIVI DEL PIANO I dati e le informazioni raccolti ai fini del monitoraggio Il PMA persegue i seguenti obiettivi: - Verificare la conformità alle previsioni di impatto individuate nel Rapporto Ambientale per quanto attiene le fasi di costruzione e di esercizio del PIRU. - Correlare gli stati ante-operam, in corso d'opera e post-operam, al fine di valutare l'evolversi della situazione ambientale. - Garantire, durante la costruzione, il pieno controllo della situazione ambientale, al fine di rilevare prontamente eventuali situazioni non previste e/o criticità ambientali e di predisporre ed attuare tempestivamente le necessarie azioni correttive. - Verificare l'efficacia delle misure di mitigazione. - Fornire all ente competente gli elementi di verifica necessari per la corretta esecuzione delle procedure di monitoraggio. - Effettuare, nelle fasi di costruzione e di esercizio, gli opportuni controlli sull'esatto adempimento dei contenuti, e delle eventuali prescrizioni e raccomandazioni formulate nel provvedimento di compatibilità ambientale. 2.2 CONTENUTI DEL PIANO Il monitoraggio ambientale prevede che gli effetti del programma siano controllati in relazione al contesto ambientale in cui il programma stesso opera e che, per sua stessa natura, è soggetto a variazioni. Il monitoraggio di contesto tiene sotto osservazione la situazione ambientale ed eventuali scostamenti, sia positivi che negativi, rispetto allo scenario di riferimento descritto nel Rapporto Ambientale. ABM Studio Geologico Associato Via Europa 33, Morazzone (VA) 3
6 Il monitoraggio degli effetti verifica la prestazione ambientale del programma. Il confronto fra la variazione nel contesto ambientale e le informazioni elaborate relativamente alle prestazioni del programma viene utilizzato per la valutazione dell efficacia ed efficienza del PIRU in campo ambientale. Queste due attività di monitoraggio richiedono due diverse tipologie di indicatori: - indicatori descrittivi o di contesto: espressi come grandezze assolute o relative, usati per la caratterizzazione della situazione ambientale. Con riferimento al modello logico DPSIR dell Agenzia Europea dell Ambiente, gli indicatori descrittivi possono quantificare: Determinanti; Pressioni sull ambiente; Stato; Impatti sulla salute e sulla qualità della vita; Risposte; - indicatori prestazionali : indicatori che permettono di verificare il raggiungimento degli obiettivi in termini di efficacia, anche in rapporto alle risorse impiegate (efficienza). Gli indicatori descrittivi, da utilizzare per l aggiornamento del contesto ambientale, saranno essenzialmente quelli già usati nel rapporto ambientale, rivisti alla luce delle indicazioni fornite dal parere motivato della VAS. Potranno, però, essere ulteriormente integrati nel momento in cui, ai fini del monitoraggio ambientale, si presenti la necessità di ABM Studio Geologico Associato Via Europa 33, Morazzone (VA) 4
7 ridefinire le tematiche connesse ad ambiti territoriali di particolare interesse per il programma. Tali indicatori sono già presenti all interno del SIRA (Sistema Informativo Regionale Ambientale) e del SIRI (sistema Informativo Regionale delle Risorse idriche) della Regione Piemonte. Gli indicatori prestazionali vengono individuati alla luce della valutazione degli effetti ambientali descritti nel Rapporto Ambientale ed in coerenza con quanto indicato dal parere motivato di compatibilità ambientale. Gli indicatori prestazionali devono essere riferiti alle singole attività che verranno finanziate dal PIRU, in modo tale da misurare gli effetti che queste producono in relazione agli obiettivi di sostenibilità specifici stabiliti per il programma. 2.3 ARTICOLAZIONE TEMPORALE II PMA dovrà sviluppare in modo chiaramente distinto le tre fasi temporali nelle quali si svolgerà l attività di MA: - Monitoraggio ante-operam, che si conclude prima dell'inizio di attività interferenti con la componente ambientale. In tale fase il Proponente recepisce e verifica tutti i dati reperiti e direttamente misurati per la redazione del RA. - Monitoraggio in corso d'opera, che comprende tutto il periodo di realizzazione, dall'apertura dei cantieri fino al loro completo smantellamento e al ripristino dei siti. - Monitoraggio post-operam, comprendente le fasi di pre-esercizio ed esercizio, la cui durata è funzione sia della componente indagata sia della tipologia di Opera. ABM Studio Geologico Associato Via Europa 33, Morazzone (VA) 5
8 3 INDICATORI DEL PIANO DI MONITORAGGIO La stima degli effetti attesi del Piano e il loro successivo controllo e monitoraggio nel tempo faranno riferimento ad un insieme di indicatori identificati in coerenza con quelli utilizzati in sede di valutazione di stato. Come descritto in precedenza, è stato necessario distinguere gli indicatori effettivamente legati alle azioni del piano, detti indicatori prestazionali, e controllabili a livello comunale rispetto a quelli importanti, ma necessariamente trattati dal altri soggetti quali ARPA e Regione, detti indicatori di contesto. Per quanto riguarda gli indicatori prestazionali comunali è necessario valutare che ogni verifica periodica da effettuarsi dovrà trovare fondamento su un sistema informativo disponibile per gli uffici, di facile utilizzo e pratico aggiornamento. Gli indicatori di performance ambientale, appositamente individuati nell ambito del piano o programma dal proponente, sono costruiti al fine di intercettare gli effetti ambientali significativi del piano o programma. Permettono di monitorare il grado di raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità del piano o programma, di verificare eventuali effetti negativi connessi all attuazione dello strumento programmatico e di valutare l efficacia delle misure di compensazione e mitigazione. Tali indicatori devono consentire di descrivere gli aspetti ambientali legati all attuazione del p/p per step progressivi e nella sua interezza. Nel loro complesso gli indicatori dovrebbero formare un sistema che rispecchia il modello logico di funzionamento del sistema territoriale e ambientale. Gli indicatori vanno scelti in funzione di: rilevanza, rappresentatività e chiarezza rispetto al tema analizzato; consistenza della base scientifica; popolabilità connessa alla disponibilità, documentazione e aggiornamento dei dati; capacità di evidenziare l andamento nel tempo e scalabilità. A livello internazionale è ormai diffusamente utilizzato il modello DPSIR (Driving forces, Pressures, States, Impacts, Responses) un acronimo che sta per Determinanti, Pressioni, Stati, Impatti. ABM Studio Geologico Associato Via Europa 33, Morazzone (VA) 6
9 Esso si basa su relazioni di causa-effetto tra le componenti dello Schema: Determinanti Pressioni - Stato Impatti - Risposte: Determinanti: attività umane Pressioni: emissioni, rifiuti Stato: qualità chimica, fisica, biologica Impatti: conseguenze sulle attività umane, ecosistemi, salute Risposta: politiche ambientali e azioni di pianificazione Nella seguente figura tale modello è rappresentato graficamente allo scopo di facilitarne al comprensione. 3.1 INDICATORI PRESTAZIONALI Gli indicatori sotto riportati, per il monitoraggio degli effetti di piano, rappresentano una prima ipotesi da aggiornare con la conclusione del presente processo valutativo. In ogni caso, si prende in considerazione fin da subito un monitoraggio ex post coordinato con ARPA (che potrà riguardare la qualità dei terreni interessati da contaminazione e della falda, i flussi di traffico e il rumore generato, la qualità dell aria, la raccolta differenziata dei rifiuti). Di seguito si evidenzia in forma tabellare un opportuna selezione di indicatori di efficienza (indicatori prestazionali) utilizzati come criteri di compatibilità ambientale suggeriti e come primi obiettivi indicati nel P.I.R.U.: ABM Studio Geologico Associato Via Europa 33, Morazzone (VA) 7
10 Indicatore prestazionale Unità di misura Energia Risorse energetiche Potenza installata delle risorse energetiche rinnovabili sul totale Consumo energetico totale Verifica della classe energetica raggiunta come riportato all interno delle NTA del PIRU % consumo totale Classe energetica L efficacia delle soluzioni sostenibili del progetto nel suo complesso può essere controllata anche tramite il controllo in continuo degli indici prestazionali energetici dell intero comparto oppure accordo con il gestore del servizio energetico per la comunicazione annuale dei dati dei consumi energetici del PIRU. 3.2 INDICATORI DI CONTESTO Gli indicatori di contesto permettono di tenere sotto controllo l andamento dello stato del territorio e comprendere come l attuazione del piano si interfacci con la sua evoluzione, anche al fine di verificare se quest ultima possa essere tale da richiedere un riorientamento del piano stesso. Per quanto attiene, invece, il controllo degli effetti ambientali in relazione alle singole fasi di cantiere e di esercizio previste nell ambito dell intervento complessivo ed in relazione al programma dei lavori, nonché sulla scorta delle analisi fin qui compiute, si individuano di seguito gli indicatori ritenuti utili per monitorare le criticità della componente ambientale dell area ex Ferrol, inserita nell area vasta, così come in precedenza individuata e descritta. ABM Studio Geologico Associato Via Europa 33, Morazzone (VA) 8
11 di Riqualificazione Urbanistica denominato Loreto Comune di Oleggio (NO) Matrice ambientale Obbiettivi del Piano Parametri monitorati Indicatore Unità di misura - Incrementare e promuovere l utilizzo di sistemi - Fabbisogno energetico Copertura del fabbisogno annuo di produzione di energia da fonti rinnovabili coperto da energie di energia primaria da parte di Energia (solare, fotovoltaico, geotermico): ridurre i consumi specifici di energia migliorando l efficienza energetica rinnovabili - Verifica classe energetica degli immobili impianti da energie rinnovabili (solare termico, geotermia, fotovoltaico) % ABM Studio Geologico Associato Via Europa 33, Morazzone (VA) 9
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