APPENDICE - MAPPA DI INCREMENTO DELL INTENSITÀ MACROSISMICA - DOCUMENTAZIONE GEOGNOSTICA ACQUISITA

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2 1- PREMESSE E OGGETTO... pag ANALISI IDROMORFO-GEOLITOTECNICA LOCALE... pag Geomorofologia... pag Geologia... pag Idrogeolgia... pag Litotecnica... pag 6 3- PERICOLOSITA'... pag Geologica... pag Sismica... pag. 9 APPENDICE - MAPPA DI INCREMENTO DELL INTENSITÀ MACROSISMICA - DOCUMENTAZIONE GEOGNOSTICA ACQUISITA - STRALCI DELLE DUE ZONE COSTIERE INTERESSATE DAL PAI

3 1 - PREMESSE E OGGETTO L'Amministrazione Comunale di Palermo, Servizio Edilizia Pubblica e Strade, nell'ambito degli interventi previsti nel programma triennale delle OO. PP., ha l onere della Redazione del piano di utilizzo delle aree demaniali marittime (PUDM) ai sensi della L. R. 29/11/2005 n 15. Il gruppo di progettazione nominato si occuperà della stesura degli elaborati progettuali necessari, lo scrivente ha avuto l incarico di redigere la Relazione Geologica ai sensi dell Art. 13 della L. 64/74. L area presa in esame è la fascia di litorale del territorio comunale di Palermo, lunga 35 Km, che si sviluppa dal Comune di Isola delle Femmine a quello di Villabate. CARTA GEOLOGICO-TECNICA In detta fascia di litorale saranno individuate zone territoriali omogenee nelle quali le particolarità saranno determinabili dalle caratteristiche ambientali intrinseche e indotte, ed in particolare dal: Piano Regolatore Generale (PRG); Piano per l Assetto Idrogeologico (PAI); scelte di recupero o di sviluppo degli ambiti territoriali e dove, in relazione agli studi anche in precedenza effettuati, possono emergere attenzioni o pericolosità di tipo geologico, geomorfologico, erosivo o di salvaguardia di ecosistemi e del paesaggio. Per le finalità sopra specificate, saranno identificati ambiti costieri tendenzialmente omogenei nei quali potere prevedere aree di utilizzo ben Pag. 2

4 determinati, che tengano conto della particolare vocazione del territorio. Per quanto previsto dal PUDM è stato eseguito un rilevamento geologico di dettaglio, che ha permesso di mappare anche le aree e gli ambiti di costa che nel tempo hanno subito modificazioni plano altimetriche, quelle che sono state sottoposte a piani di bonifica e miglioramento morfologico e quelle che hanno subito una parziale bonifica. Sono stati raccolti, inoltre, tutti i dati geognostici utili provenienti anche dallo studio geologico di PRG, presenti nella banca dati dell Amministrazione comunale, compresi quelli occorsi per la Progettazione esecutiva per il risanamento del litorale marino nel tratto tra la foce del fiume Oreto e il Comune di Ficarazzi, commissionata dalla Provincia regionale di Palermo nel Con il complesso dei risultati raccolti si è elaborata la presente Relazione Geologica che, per il livello di dettaglio, descrive e caratterizza la situazione dell ambito costiero. 2 - ANALISI IDROMORFO-GEOLITOTECNICA LOCALE 2.1- GEOMORFOLOGIA L'area costiera presa in esame è inserita nel quadro geologico generale che caratterizza tutta la piana del Comune di Palermo. Secondo una ricostruzione strutturale schematica la piana coincide con un bacino di sedimentazione a bassi fondali, compreso tra la costa e i rilievi calcarei e calcareo dolomitici del Mesozoicio che lo Pag. 3

5 perimetrano e in parte lo chiudono dal Mar Tirreno. L'area presa in esame è contrassegnata da una morfologia essenzialmente piatta, tipica dei terrazzi marini che contornano buona parte della costa siciliana. I rilievi carbonatici presenti luogo il perimetro Ovest, e i Monti Pellegrino e Gallo rappresentano le sculture rigide dalle cui sponde sono erosi i granuli presenti nella Conca palermitana GEOLOGIA I litotipi che si incontrano lungo la fascia costiera presa in esame vengono di seguito descritti dal più antico a quello più recente (Carta Geologica) I Calcari dei Monti Pellegrino, Gallo e della Montagnola sono dei depositi di piattaforma carbonatica Triassico Eocenica, appartenenti all'u. S. S. Cozzo di Lupo, rappresentati da calcari dolomitici e dolomie grigie cristalline, calcari algali dolomitizzati biancastri, loferitici e stromatolitici, marne grigie, calcilutiti passanti a bioclastiti e biotiti. Il deposito, generalmente massivo, a volte si presenta molto tettonizzato e variamente piegato, caratteristiche queste che conferiscono all ammasso una giacitura ed un aspetto molto variabili. Le Calcareniti del Pleistocene inf. comprendono una grande varietà di rocce detritiche con differenti caratteristiche fisiche, presentandosi come un'associazione di sabbie sciolte, calcareniti di Pag. 4

6 colore bianco giallastro con intercalazioni limo argillose e di rocce lapidee, con grado variabile di cementazione, coesione, resistenza al taglio, deformabilità ed erodibilità. I termini litologici più diffusi sono le calcareniti a "granulometria" uniforme, corrispondenti alle sabbie fini e medie, con cemento calcareo variamente distribuito e grado di cementazione estremamente variabile. Le calciruditi e calcareniti vacuolari, caratterizzati dalla tenacia del cemento aggregante. Le calcareniti nodulari, formate da noduli cementati di forma irregolare. Le sabbie calcarenitiche, talora limose o debolmente limose e le sabbie grosse, formate da grani quarzosi a spigoli arrotondati. I depositi calcarenitici sono presenti lungo buona parte dello sviluppo costiero comunale. I Riporti, si tratta di terreni molto eterogenei accumulati nel corso degli anni in parti ben delimitati della porzione costiera. Sono essenzialmente depositi di materiali incoerenti costituiti da sabbie, argille, elementi lapidei di varia natura e dimensioni, sfabbricidi in genere e sottofondi stradali. Il materiale si presenta solo addensato. Gli spessori variano da pochi metri ad alcune decine di metri. Le Alluvioni si mappano in corrispondenza della foce del Fiume Oreto. Sono materiali sciolti costituiti da sabbie, limi, argille, ciottoli arrotondati prevalentemente calcarei. I depositi si presentano in genere terrazzati, funzione del volume degli apporti detritici e della ciclica attività erosiva e deposizionale delle piene fluviali. Pag. 5

7 2.3- IDROGEOLOGIA Le caratteristiche di tipo idrogeologico sono fortemente legate alla natura delle Formazioni appena descritte. I Calcari, essendo rocce di natura biochimica fortemente diagenizzate e rappresentate da materiali litoidi, presentano una permeabilità (K) elevata per fessurazione, fatturazione e carsismo. Le acque che raccolgono trovano vie di deflusso o al contatto con le sottostanti argille o più in generale sotto il livello del mare. Le Calcareniti, per l intrinseca costituzione litologica di tipo detritico, rappresentata essenzialmente da materiale granulare a matrice sabbiosa, presentano una permeabilità alta per porosità primaria. I Riporti, essendo depositi essenzialmente eterogenei caoticamente deposti e solamente addensati, presentano una permeabilità alta per porosità secondaria. Le Alluvioni sono dei depositi deltizi sedimentati generalmente sotto il livello del mare, hanno costituzionalmente una bassa permeabilità, anche per la costituzione prevalentemente limo sabbiosa LITOTECNICA Sotto il profilo fisico-tecnico i litotipi sopra descritti presentano caratteristiche decisamente diverse. Qui di seguito vengono classificate secondo quanto riportato nella Circolare dell Assessorato del Territorio e dell Ambiente n 2222 del Pag. 6

8 31/01/95. I Calcari sono successioni di depositi carbonatici litoidi molto consistenti, hanno caratteristiche fisico-tecniche decisamente buone; peso specifico di circa 2.2 t/mc, angolo di attrito di 45, coesione 10 t/mq. Secondo la classificazione di cui all Allegato D della Circolare n 2222 questi terreni sono litologicamente catalogabili come A1. Le Calcareniti, già descritte e presenti nelle diverse componenti sabbiose e variamente cementate, hanno caratteristiche fisicotecniche decisamente differenti da luogo a luogo; peso specifico di circa 1.8 t/mc, coesione anche di 5 t/mq e attrito interno da 25 a 35. Per questa particolare caratteristica, secondo l Allegato D della 2222, questi depositi sono classificabili come E2c-E3.2. I Riporti, sono terreni caoticamente depositati che presentano caratteristiche fisico-tecniche molto scadenti, sono presenti anche per spessori superiori a 20 metri, hanno una coesione nulla, peso specifico pari a 1.6 t/mc e attrito di 15 /20. Sono litologicamente classificabili come E1c. Le Alluvioni, depositi inconsistenti e saturi a matrice molto fine, argillosa e limosa, sono classificabili come F1c. Si rinvengono solamente a Mondello, alla Cala e lungo le sponde del Fiume Oreto. Le caratteristiche fisiche sono molto scadenti: c= 0; γ=1.5; ϕ=0-10. Pag. 7

9 3 -PERICOLOSITA' La pianificazione territoriale, che deve tenere conto della vocazione prevalente del territorio, deve essere diversificata anche secondo le differenti pericolosità; tra quelle ambientali si elencano quella geologica e la sismica, CARTA GEOLOGICO-TECNICA 3.1-GEOLOGICA Nella fascia di territorio del litorale comunale sono state individuate le zone litologicamente omogenee, sulle quali sono riportate dettagliatamente tutte le pericolosità possibili, cartografate sia nelle Tavole di P.R.G. che in quelle di cui al PAI. Le aree soggette a mareggiate, la cui componente erosiva è prevalente, si mappano in corrispondenza di Mondello, lungo il mammellone detritico di Vergine Maria, la Villa a Mare del Foro Umberto I, la costa di Via Messina Marine prossima alla Via Giafar e l area di discarica di Acqua dei Corsari, di recente sistemazione e bonifica. Le aree soggette a inondazioni e alluvionamenti si mappano nelle aree costiere più depresse, corrispondenti alla zona della Cala e lungo la depressione dove scorre il Fiume Oreto. Per le aree in cui nel Piano per l Assetto Idrogeologico (PAI) sono contrassegnate a pericolosità molto elevate P4, qui di seguito si riportano gli Stralci delle sole due zone costiere comunali interessate da detta pericolosità. Nelle cartografie sono indicate le aree a pericolosità P4 e, ove sono Pag. 8

10 presenti urbanizzazioni, le aree dichiarate a rischio R4 molto elevato. Le aree contrassegnate a pericolosità P4 per caduta massi, che nella fattispecie sono quelle costiere che perimetrano Monte Gallo, dal cantiere nautico della Marinella fino all area demaniale che precede Punta Barcarello a Sferracavallo, sono da escludere da possibile utilizzazione da parte dell uomo. Nella fascia costiera comunale, di cui al piano di utilizzo, la cartografia del PAI riporta due aree contraddistinte rispettivamente dai dissesti 040 6PM 106 e 040 6PM 001, appartenenti a due Unità Fisiografiche, la n 16 e 17 rispettivamente ubicate: Tra Punta della Catena a Punta Matese, dopo Sferracavallo; Tra Punta del Rotolo e la discarica d inerti che precede Vergine Maria. Le fasce costiere appena elencate sono entrambi da escludere dalla possibile utilizzazione da parte dell uomo per pericolo P4 molto elevato, per caduta di materiale lapideo dai rilievi rocciosi, medio alti, presenti a strapiombo sulla linea costa che, per effetto anche dell esposizione, subiscono erosione da parte del moto ondoso e dalle mareggiate. 3.2-SISMICA L azione sismica sulle costruzioni è generata dal moto non uniforme del terreno di sedime per effetto della propagazione delle onde sismiche. Pag. 9

11 Il moto sismico eccita la struttura provocando una risposta dinamica che va verificata e controllata negli aspetti di sicurezza e di prestazioni attese. La valutazione del rischio sismico locale (Circolare ARTA n 2222/95 riguardante "Studi geologici per la redazione di strumenti urbanistici") si basa sia sulla conoscenza dei fattori di pericolosità che discendono sia dall'esame del sisma (magnitudo, frequenza, accelerazione, tempi di ritorno), che dalle caratteristiche fisico meccaniche dei terreni presenti, poiché consentono di valutare le proprietà elastiche del sottosuolo che intervengono sulla pericolosità sismica. Entrambi i fattori sono necessari per conoscere la risposta sismica locale, poiché questi modificano o amplificano l azione sismica sulle costruzioni in progetto. Le indagini geognostiche eseguite nel territorio comunale, che a grande scala sono state condotte anche in occasione della variante generale al P.R.G., hanno consentito di zonizzare la conca palermitana secondo l'andamento delle velocità sismiche del substrato consolidato inferiore, e dell'intensità macrosismica, ottenendo una mappatura la cui risposta dei terreni che inducono incrementi d'intensità rispetto a quelli di riferimento (I R ), è più o meno adatta a sopportare sollecitazioni sismiche. (vedi Mappa riportata in Appendice). La mappa mette in evidenza, rispetto ad un area con Intensità di riferimento I R, aree del territorio comunale il cui incremento Pag. 10

12 dell intensità macrosismica è incrementato rispettivamente di 0.5 e di 1.0. Lungo la porzione d area comunale interessata dall intervento del Piano di utilizzo PUDM, gli incrementi sismici maggiori (I R +1.0) si mappano a Mondello e alla Cala, il cui sottosuolo è costituito da depositi detritico-limosi saturi. Secondo quanto previsto dall All. F della Circolare 2222/95, i terreni calcarei e calcarenitici consistenti, mappati I R, hanno caratteristiche appartenenti alla classe geofisica S1. Le porzioni di territorio ove sono presenti i riporti e i depositi alluvionali, appartengono alla classe geofisica S2. Nel tratto di litorale di S. Erasmo, Romagnolo e Immacolatella, ove sono presenti anche i sondaggi geognostici eseguiti per il risanamento commissionato dalla Provincia, in corrispondenza dei vecchi pontili e della discarica, alcune stratigrafie (allegate) rilevano la presenza di spessori di terreno di riporto eterogeneo (TR), conseguenza dell azione di erosione e trasporto da parte del moto ondoso verso Est, di porzioni di costa (S. Erasmo e Immacolatella) dove sono ancora presenti accumuli antropici provenienti da vecchie discariche. Opportune precauzioni, quindi, dovranno essere adottate nella programmazione del Piano di Utilizzo di questo tratto di costa. Palermo, Maggio 2011 Il Geologo (Dott. Giuseppe Vinti) Pag. 11

13 A P P E N D I C E - MAPPA DI INCREMENTO DELL INTENSITÀ MACROSISMICA - DOCUMENTAZIONE GEOGNOSTICA ACQUISITA - STRALCI DELLE DUE ZONE COSTIERE INTERESSATE DAL PAI Pag. 12

14 COMUNE DI PALERMO AREA INFRASTRUTTURE Pag. 13

15 COMUNE DI PALERMO AREA INFRASTRUTTURE Pag. 14

16 COMUNE DI PALERMO AREA INFRASTRUTTURE Pag. 15

17 COMUNE DI PALERMO AREA INFRASTRUTTURE Pag. 16

18 Pag. 17

19 Pag. 18

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