CONSORZIO ISONTINO SERVIZI INTEGRATI

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1 CONSORZIO ISONTINO SERVIZI INTEGRATI REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO E GESTIONE DEL SERVIZIO INTEGRAZIONE LAVORATIVA ART.1- CONTENUTO DEL REGOLAMENTO Il presente regolamento detta le norme il per il corretto funzionamento gestione del Servizio di Integrazione Lavorativa SIL - e descrive le azioni generali e specifiche svolte dal Servizio per promuovere e realizzare l inclusione sociale delle persone disabili attraverso gli interventi di integrazione lavorativa. Il regolamento viene predisposto con riferimento: - Allo Statuto del Consorzio Isontino Servizi Integrati - Al Regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi del Consorzio Isontino Servizi Integrati. - Al Regolamento dell Organismo rappresentativo degli utenti, loro famiglie e loro Associazioni. e alla normativa vigente: - L. 68/99 - L.R. 18/05 - L.104/92 - L.R. 41/96 e s.m.i. - DGR. 196/06 - Regolamento regionale recante criteri e modalità per la concessione dei contributi di cui all art. 14 ter della L.R. 41/96 ART. 2 DEFINIZIONE DEL SERVIZIO Il Servizio di Integrazione Lavorativa è un servizio specialistico gestito, come stabilito dalla Delibera della Giunta Regionale n.441del , dal Consorzio Isontino Servizi Integrati, con il compito di promuovere e realizzare l inclusione sociale delle persone disabili attraverso l utilizzo di percorsi personalizzati finalizzati all integrazione lavorativa. Si rivolge: 1. alla persona disabile con particolari caratteristiche e difficoltà di inserimento, per comprenderne le capacità e le potenzialità e orientarla verso uno specifico intervento formativo; 2. alle aziende per creare e/o aumentare le possibilità di inserimento, per indagare/valutare le mansioni potenziali e per contribuire ad eventuali adeguamenti dell ambiente aziendale. Si colloca all interno del sistema integrato degli interventi e opera in stretta collaborazione con i servizi sociali, sanitari, formativi ed educativi al fine di contribuire, per quanto di sua competenza alla definizione del progetto di vita della persona disabile, in relazione alle istanze espresse dalla persona stessa. 1

2 ART. 3 FINALITA Le finalità del Servizio di Integrazione Lavorativa sono la promozione e la realizzazione dell integrazione lavorativa e del diritto al lavoro delle persone disabili, sostenendone l inserimento, l integrazione lavorativa e dell autoimprenditorialità. L integrazione della persona disabile nel contesto sociale attraverso percorsi di inserimento lavorativo può essere considerato al tempo stesso sia come fine che come mezzo, in quanto l integrazione si raggiunge solo sperimentando percorsi di reale inserimento nei contesti lavorativi, che consentono alla persona disabile di percepirsi come utile e valorizzata all interno di un ruolo produttivo, svolto in un normale ambiente di lavoro. Altresì le attività di inserimento lavorativo contribuiscono a modificare la rappresentazione sociale della persona disabile, consentendo di porre l attenzione ai bisogni di normalità e di ruolo sociale che ciascuna persona presenta. Le finalità previste sono perseguite assicurando il raccordo con i servizi socio-sanitari, educativo-formativi e del lavoro presenti sul territorio. Nello specifico le finalità del Servizio sono quelle di promuovere un flusso di inserimenti al lavoro di persone disabili nel sistema produttivo, garantendo alle stesse persone, alle loro famiglie e alle aziende, degli interlocutori qualificati nel settore dell inserimento lavorativo anche in collaborazione con le strutture competenti in materia di collocamento mirato. ART. 4 TIPOLOGIA DELL UTENZA I destinatari degli interventi del Servizio di Integrazione Lavorativa sono le persone disabili, in età lavorativa, il cui stato di disabilità, riferibile a menomazioni fisiche, sensoriali e intellettive, determina una condizione di particolare difficoltà alla collocazione occupazionale, tale da rendere necessario l utilizzo di strumenti di mediazione e supporto. I requisiti di accesso sono comunque: - Riconoscimento dell invalidità civile con percentuale superiore al 45%; - Possesso della relazione conclusiva rilasciata dalla Commissione di accertamento della disabilità che riporti l indicazione di collocamento mirato con interventi di supporto, necessità di un percorso formativo propedeutico al collocamento mirato, necessità di inserimento socio assistenziale; - Iscrizione nell elenco dei disabili di cui all art. 8, c.2 della L. 68/99. L eventuale riconoscimento di una condizione di invalidità, che giustifica la concessione dell indennità di accompagnamento non preclude l accesso al servizio, in presenza di un giudizio della Commissione di accertamento della disabilità che abbia contestualmente o successivamente valutato in senso favorevole la collocabilità lavorativa. Lo stato del lavoratore deve comunque evidenziare il possesso di condizioni minime per sostenere un inserimento lavorativo. Si tratta di criteri valutativi che riguardano la globalità della persona e che non si limitano alla dimensione legata alle abilità lavorative, ma comprendono anche gli aspetti quali le capacità relazionali, le modalità comportamentali, la comprensione del rischio e della sicurezza, l autonomia personale. Nel caso di incongruenze fra le competenze relazionali e lavorative della persona disabile e la valutazione psicodiagnostica e sociale dell agenzia di invio, il Servizio di Integrazione Lavorativa provvede ad effettuare ulteriori valutazioni al fine di verificare l opportunità dell attivazione dei progetti e a raccordarsi con i servizi competenti per le azioni del caso, compresa la richiesta di rivalutazione da parte della Commissione di Accertamento della disabilità. 2

3 ART. 5 MODALITA DI ACCESSO 1. L accesso al Servizio di Integrazione Lavorativa avviene previa valutazione dell equipe multidisciplinare - EMD, ovvero l UVD (Unità di valutazione distrettuale), dell Azienda per l assistenza sanitaria n.2 Bassa friulana-isontina, integrata da una rappresentanza del SIL e garante dell elaborazione del progetto di vita unitario della persona disabile, che attua una valutazione congiunta sull opportunità di attivare gli interventi di integrazione lavorativa previsti dalla L.R. 41/96 e s.m.i. e dal Progetto obiettivo di cui alla DGR 196/06 e in applicazione del regolamento regionale recante criteri per la concessione dei contributi di cui all art. 14 ter della L.R. 41/ L attivazione dell equipe può avvenire su richiesta: della persona interessata; dei servizi sociosanitari ed educativi; del Servizio di Integrazione Lavorativa; del Comitato tecnico di cui all art. 38 della L.R. 18/05 che svolge in particolare funzioni relative alla valutazione delle residue capacità lavorative e alla definizione delle azioni necessarie per l attivazione di un percorso di integrazione lavorativa, anche sulla base della certificazione disposta dalla Commissione per l accertamento della disabilità. 2. L ammissione al Servizio avviene su domanda di accoglimento firmata dall interessato/a, o da chi ne fa le veci, deve essere indirizzata al Responsabile del Servizio di Integrazione Lavorativa e prevede in allegato le autocertificazioni relative a: - a) residenza e stato di famiglia; - b) possesso delle certificazioni di invalidità civile, d handicap ai sensi della L. 104/92, della disabilità ai sensi della L. 68/99; - c) iscrizione nell elenco dei disabili di cui all art.8 della L.68/99 oltre che alla fotocopia del documento di identità e del codice fiscale. 3. Contestualmente, alle fasi di valutazione/ presa in carico viene rilasciata all interessato l informativa ai sensi dell art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 Codice in materia di protezione dei dati personali. 4. Previa acquisizione della documentazione sopra elencata e alla valutazione della congruità della richiesta rispetto ai requisiti di accesso, alla relazione conclusiva della certificazione di disabilità e alla valutazione effettuata in EMD, il SIL procederà, entro 30 giorni, all ammissione al servizio e all attivazione degli interventi con le seguenti modalità: a) la presa in carico viene definita con la sottoscrizione di un accordo tra l interessato e la Responsabile del SIL, che definisce la tipologia dell intervento previsto nell ambito del percorso personalizzato di integrazione lavorativa; b) l attivazione del progetto/attività di tirocinio, avverrà entro i sei mesi successivi alla data di presa incarico, considerando anche l ordine cronologico di sottoscrizione dell accordo e sarà subordinata: al reperimento di una risorsa aziendale adeguata all abbinamento persona/progetto/mansioni, ovvero compatibile con il perseguimento degli obiettivi previsti dal progetto formativo e alla sua realizzazione, tenendo conto non solo delle abilità lavorative, ma anche delle capacità relazionali, della comprensione del rischio e della 3

4 sicurezza e dell autonomia personale della persona interessata, anche in relazione agli spostamenti per raggiungere il posto di lavoro; alla verifica della disponibilità finanziaria e gestionale; alla definizione della specifica attività formativa e degli accordi convenzionali con l azienda ospitante; alla condivisione con l interessato; alla determinazione per l avvio di ogni singola attività, nell ambito del progetto individualizzato di integrazione lavorativa, con l assunzione dell impegno di spesa relativo alla copertura finanziaria e l approvazione del progetto stesso; la sottoscrizione della convenzione tra il SIL e l Azienda ospitante. ART.6 LISTE DI ATTESA Nel caso di più richieste d accesso, in relazione alle risorse umane e finanziarie disponibili, verrà eventualmente stilata, secondo criteri definiti, una lista d attesa per l accoglimento e l attivazione degli interventi, anche in relazione a quanto previsto al punto 2. ART. 7 LIVELLI DI INTERVENTO Il Servizio di Integrazione Lavorativa si colloca all interno della rete dei servizi che intervengono nell attuazione di percorsi volti a favorire l inserimento lavorativo delle persone disabili, con una metodologia che si fonda sull approccio globale alla persona disabile e sulla continuità di intervento tra la fase propedeutica-formativa e la fase dell inserimento lavorativo vero e proprio. Concorre, per quanto di sua competenza, alla definizione del progetto di vita della persona nella prospettiva di una presa in carico congiunta e condivisa fra tutti i servizi coinvolti e in relazione alle istanze esplicitate dalla persona e si colloca come servizio ponte tra il sistema dei servizi sociali, scolastici e sanitari ed il sistema dei servizi per il collocamento. Opera contemporaneamente su più livelli: partecipa alle Equipe multidisciplinari e alle Unità di valutazione distrettuale, anche in collaborazione con l Unità operativa di Servizio Sociale del CISI, per la definizione e la verifica del progetto di inserimento lavorativo, ma anche per la definizione di altri interventi, quali risposta ai bisogni della persona nell ambito del suo progetto di vita complessivo; partecipa al Comitato tecnico per concorrere alla progettazione delle linee di intervento per l attuazione del diritto al lavoro delle persone disabili, oltre che per la valutazione di competenza delle residue capacità lavorative, per la definizione degli strumenti e delle prestazioni atti all inserimento, la predisposizione dei controlli periodici sulla permanenza delle condizioni di inabilità e ogni altro compito attribuito dalla L.68/99; a livello di coordinamento tecnico valuta la congruità delle richieste di accoglimento, individua l intervento più idoneo, procede all abbinamento con l azienda; a livello operativo avvia e gestisce le attività di tirocinio valutando in itinere l andamento dell esperienza; 4

5 ART. 8 STRUTTURA ORGANIZZATIVA E TIPOLOGIA DEL PERSONALE Il funzionamento del Servizio di Integrazione Lavorativa richiede un articolazione di responsabilità e di compiti al fine di realizzare l attività di mediazione e supporto all integrazione lavorativa delle persone disabili e prevede un Responsabile di Servizio e tre operatori, tecnici per l inserimento lavorativo. Il primo è responsabile della funzionalità organizzativa e della gestione complessiva del Servizio e risponde dei risultati conseguiti direttamente al Direttore Generale del C.I.S.I. Attua gli indirizzi generali gestendo ed organizzando le risorse umane e finanziarie assegnate, programmando e coordinando l attività del Servizio e coordinando e sovrintendo ai progetti formativi, curando le relazioni esterne. Gli operatori, tecnici dell inserimento lavorativo, sono gli operatori di riferimento per i soggetti coinvolti nel processo finalizzato all integrazione la persona disabile nel sistema produttivo. Promuovono ed attuano i percorsi personalizzati di integrazione lavorativa e si fanno garanti dell individuazione ed attuazione dei progetti condivisi con la persona disabile ed eventualmente con la sua famiglia, ed attivano e gestiscono nel tempo i rapporti con le aziende ospitanti. ART. 9 MODALITA OPERATIVE Il Servizio di Integrazione lavorativa promuove e realizza l inclusione sociale delle persone disabili attraverso l utilizzo di percorsi personalizzati finalizzati all integrazione lavorativa e percorsi di inserimento socio assistenziale e gestisce gli strumenti tecnici, utilizzando una metodologia propria dell area di mediazione caratterizzata: dalla definizione del progetto lavorativo nell ambito del progetto di vita; dalla realizzazione e gestione del progetto lavorativo, attraverso l attivazione degli interventi progettati, l eventuale correzione in itinere del percorso individuato, la gestione delle criticità, la verifica dei risultati, la cura degli aspetti amministrativi connessi all utilizzo di specifici strumenti; dal monitoraggio e sorveglianza successivamente all assunzione finalizzato alla stabilizzazione dell inserimento lavorativo; dalla ricerca delle risorse aziendali e delle opportunità occupazionali; dalla consulenza a singoli Enti e Aziende. ART. 10 PERCORSI E STRUMENTI La L.R. 18/05 ha riconfigurato il sistema dedicato all integrazione lavorativa delle persone disabili e ha ridefinito i percorsi e gli strumenti attraverso i quali si sviluppano gli interventi, considerando che il percorso complessivo di ogni singola persona deve configurarsi come un continuum in cui si intersecano gli interventi di area sociale e quelli di politica del lavoro. La competenza diretta del Servizio di Integrazione Lavorativa è la gestione dei percorsi propedeutici all integrazione lavorativa (TFS conoscenza - TFS costruzione compatibilità Soggiorno lavoro) e dei progetti di inserimento socio lavorativo ai sensi della L.R.41/96. Si tratta di tirocini che si configurano come progetti di socializzazione, osservazione e orientamento al lavoro o di inserimenti di tipo socio assistenziale, per i casi con maggiore difficoltà di integrazione. 5

6 Il Tirocinio di Formazione in Situazione - TFS conoscenza è uno stage individuale che ha l obiettivo della definizione del percorso propedeutico che meglio risponde alle caratteristiche della persona interessata consente la valutazione della prognosi lavorativa. Si sviluppa attraverso la conoscenza della persona, lo sviluppo delle autonomie, l acquisizione delle regole del mondo del lavoro, lo sviluppo e la valutazione delle capacità relazionali e di socializzazione e l apprendimento progressivo di competenze operative e produttive. Ha la durata massima di 24 mesi; Il Tirocinio di Formazione in Situazione TFS costruzione compatibilità è uno stage individuale, destinato a persone che necessitano di tempi lunghi per la maturazione personale e si utilizza per perseguire l implementazione delle abilità relazionali e di socializzazione, il consolidamento delle abilità operative e produttive e la progressiva assunzione del ruolo lavorativo. Ha la durata massima di 36 mesi; Il Tirocinio di Formazione in Situazione sotto modulo Soggiorno Lavoro è uno stage residenziale con l obiettivo della socializzazione attraverso un esperienza di vita extrafamiliare, dell apprendimento di capacità operative specifiche e dello sviluppo dell autonomia personale. Ha la durata massima di 4 mesi per anno L orario dei progetti di TFS si può sviluppare da un minimo di 15 ore a un massimo di 35 ore settimanali. L incentivazione è oraria e viene erogata al tirocinante il mese successivo a quello di pertinenza, secondo le modalità indicate dal tirocinante. L inserimento socio lavorativo è destinato alle persone con una particolare situazione di difficoltà alle quali si offre un opportunità lavorativa e di socializzazione senza il perseguimento dell assunzione. La durata è illimitata L orario può articolarsi da un minimo di 15 ad un massimo di 25 ore settimanali L incentivazione è mensile e le assenze non giustificate sono sottratte in trentesimi. ART.11 ALTRI INTERVENTI In base a specifici accordi, il Servizio di Integrazione Lavorativa, può attuare progetti finalizzati al collocamento mirato delle persone disabili di cui alla L.68/99, nonché collaborare ai percorsi di inclusione lavorativa delle persone svantaggiate e a rischi di emarginazione. Ai sensi della convenzione con la Regione- Area Agenzia regionale per il lavoro, gestisce i percorsi personalizzati di integrazione lavorativa di cui alla L.R. 18/05 in qualità di soggetto promotore e gestisce le attività di mediazione, supporto e monitoraggio negli interventi di collocamento mirato. Si tratta della gestione di percorsi di tirocinio di formazione in situazione lavorativa, finalizzati allo sviluppo delle competenze o preliminari all assunzione vera e propria. 6

7 ART. 12 COPERTURA DELLE SPESE Le spese di gestione del Servizio Integrazione Lavorativa sono sostenute dal C.I.S.I. con le entrate previste dall art. 25 dello Statuto consortile. Per la gestione degli strumenti di tirocinio il C.I.S.I. si avvale del contributo previsto dal Regolamento regionale recante criteri e modalità per la concessione dei contributi di cui all art.14 ter della L.R. 41/96. ART.13 NORMA FINALE Per qualsiasi situazione o condizione non precisata nel presente regolamento, o in caso di controversie tra i soggetti interessati, è referente per competenza il Direttore Generale del Consorzio Isontino Servizi Integrati.C.I.S.I.. 7

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