LINEE GUIDA PER LA DETERMINAZIONE DEI VALORI DEL FONDO NATURALE NELL AMBITO DELLA BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LINEE GUIDA PER LA DETERMINAZIONE DEI VALORI DEL FONDO NATURALE NELL AMBITO DELLA BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI"

Transcript

1 Università degli Studi di Milano Dipartimento di Scienze della Terra A. Desio LINEE GUIDA PER LA DETERMINAZIONE DEI VALORI DEL FONDO NATURALE NELL AMBITO DELLA BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI Direzione centrale ambiente

2 Presidente: Assessore all Ambiente: A cura della: Direttore Centrale: Coordinamento: Supporto tecnico e redazionale: On. Ombretta Colli Luigi Cocchiaro Direzione centrale ambiente Vincenzo Imparato Luca Raffaelli Paola Bracco, Simona Rizzi Università degli Studi di Milano Dipartimento di Scienze della Terra A. Desio Giovanni Pietro Beretta, Manuel Bonuomo, Roberta Pellegrini Questa pubblicazione è frutto della convenzione in atto tra la Provincia di Milano e l Università degli Studi di Milano 003 by Provincia di Milano

3 PRESENTAZIONE La normativa vigente finalizzata alla bonifica dei siti contaminati (D.Lgs. /97 e D.M. 471/99) non prevede specifiche indicazioni di carattere tecnico-operativo in materia. Pertanto il presente documento, nato dalla collaborazione della Direzione Centrale Ambiente con il Dipartimento di Scienze della Terra dell Università degli studi di Milano, vuole essere una proposta di standardizzazione di alcune procedure in parte già consolidate nella prassi. In tal modo si è voluto fornire un supporto tecnico agli operatori del settore ed in particolare ai professionisti privati, nelle fasi di progettazione e realizzazione degli interventi di caratterizzazione e di bonifica. Alla base del documento vi sono sia criteri di omogeneizzazione e razionalizzazione di tecniche operative, sia una congrua applicazione delle stesse, anche nella prospettiva dell evoluzione delle tecnologie oggi disponibili. Grazie a questa prima collaborazione tra Provincia di Milano ed Università degli Studi di Milano, che focalizza l esperienza del Servizio Bonifiche siti contaminati, sarà possibile incrementare l'efficacia delle azioni sui siti, senza voler fissare né obblighi né requisiti minimi, lasciando inalterata la responsabilità professionale che il Progettista ha nell affrontare le varie specifiche situazioni progettuali. Ing. Vincenzo Imparato Direttore Centrale Ambiente

4 Linee guida per la determinazione dei valori di fondo naturale nell ambito della bonifica dei siti contaminati LINEE GUIDA PER LA DETERMINAZIONE DEI VALORI DEL FONDO NATURALE NELL AMBITO DELLA BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI INDICE 1. PREMESSA...3. REVISIONE DEI DATI ANALISI PRELIMINARE VERIFICA DELLE IPOTESI SULLA DISTRIBUZIONE DEI DATI VALORI INFERIORI AL LIMITE DI RILEVABILITÀ Misure inferiori al LR < 15% Misure inferiori al LR comprese tra 15 50% Misure inferiori al LR comprese tra 50 90% OUTLIER DETERMINAZIONE DEI VALORI DI FONDO NATURALE SITI PICCOLI ( 1000 M ) SITI MEDIO - GRANDI (> 1000 M ) Test parametrici Test non parametrici CONCLUSIONI...4 BIBLIOGRAFIA...6 APPENDICE 1 - TEST PER VERIFICARE LE IPOTESI SULLA DISTRIBUZIONE DEI DATI...8 APPENDICE - PROCEDURE PER IL TRATTAMENTO DEI DATI AL DI SOTTO DEL LIMITE DI RILEVABILITÀ (DATI CENSURATI)...37 APPENDICE 3 - DATI ANOMALI (OUTLIER)...50 APPENDICE 4 - TEST PARAMETRICI PER IL CONFRONTO DI DUE POPOLAZIONI...57 APPENDICE 5 - TEST NON PARAMETRICI...64 APPENDICE 6 - TAVOLE...69 Tavola 1 - Valori critici per la distribuzione t di Student...70 Tavola - Valori critici per il test di Wilcoxon...71 Tavola 3 - Valori critici per il test del Quantile (α0.10)...73 Tavola 4 - Valori critici per il test del Quantile (α0.05)...74 Tavola 5 - Percentili della distribuzione Chi-Quadrato

5 Linee guida per la determinazione dei valori di fondo naturale nell ambito della bonifica dei siti contaminati Tavola 6: Valori per parametro W per n < 50 per il test di Shapiro-Wilk Tavola 7: Quantili del test di normalità di D Agostino (valori di Y per cui il 100 percentile della distribuzione di Y è inferiore a Y p ) Tavola 8: Valori di λ per l applicazione del test di Cohen Tavola 9: Valori di λ per l applicazione del test di Cohen Tavola 10: Valori critici del Test del valore estremo (Test di Dixon) Tavola 11: Valori critici per il Test di discordanza Tavola 1: Valori approssimati di λ c per il Test di Rosner... 8 Tavola 13: Valori approssimati di λ c per il Test di Rosner Tavola 14: valori critici per la distribuzione normale standard

6 1. PREMESSA Nel Decreto Ministeriale 471/99 vengono regolati i criteri, le procedure e le modalità per la messa in sicurezza, la bonifica ed il ripristino ambientale dei siti inquinati. Nei casi più frequenti è previsto l obbligo di bonifica e ripristino qualora sia superato anche uno solo dei valori di concentrazione limite per le sostanze inquinanti definite dal decreto stesso (Allegato 1 del D.M. 471/99). È possibile però stabilire dei nuovi limiti nei seguenti casi particolari: bonifica con misure di sicurezza e ripristino ambientale (Art. 5 del D.M. 471/99): Qualora il progetto preliminare dimostri che i valori di concentrazione limite accettabili non possono essere raggiunti il Comune o,, la Regione, può autorizzare interventi di bonifica e ripristino ambientale con misure di sicurezza, che garantiscano, comunque, la tutela ambientale e sanitaria anche se i valori di concentrazione residui previsti nel sito risultano superiori a quelli stabiliti nell Allegato 1. Tali valori di concentrazione residui sono determinati in base ad una metodologia di analisi di rischio riconosciuta a livello internazionale che assicuri il soddisfacimento dei requisiti indicati nell Allegato 4. ; aree sensibili (Art. 4 comma 3 del D.M. 471/99): i valori di concentrazione da raggiungere con la bonifica ed il ripristino ambientale possono essere più restrittivi di quelli previsti per la specifica destinazione d uso qualora il corpo idrico ricettore compreso, anche parzialmente, nel sito da bonificare sia classificato come area sensibile ai sensi della normativa sulla tutela delle acque dagli inquinamenti, ovvero ricorrano situazioni accertate di particolare vulnerabilità delle acque all'inquinamento ovvero sia necessario tutelare la qualità delle acque destinate ad uso potabile. valori del fondo naturale (Art. 4 comma del D.M. 471/99): per ogni sostanza i valori di concentrazione da raggiungere con gli interventi di bonifica e ripristino ambientale sono tuttavia riferiti ai valori del fondo naturale nei casi in cui, applicando le procedure di cui all Allegato, sia dimostrato che nell intorno non influenzato dalla contaminazione del sito i valori di concentrazione del fondo naturale per la stessa sostanza risultano superiori a quelli indicati nell Allegato 1. Le presenti linee guida intendono fornire uno strumento operativo per la determinazione dei valori del fondo naturale su elementi e composti inorganici, basandosi sulla trattazione statistica dei dati relativi a campioni del fondo naturale. Per campioni di fondo naturale s intendono quei campioni prelevati da aree adiacenti il sito nelle quali si ha la certezza d assenza di contaminazione derivante dal sito stesso e da altre attività antropiche. Questi campioni perciò possono essere utilizzati per determinare i nuovi valori di concentrazione limite delle sostanze inquinanti per ognuna delle componenti ambientali rilevanti per il sito in esame. Per il raggiungimento degli obiettivi indicati, i processi decisionali relativi agli ambiti individuati, dovranno seguire un approccio basato su fasi conseguenti di lavoro così schematizzabili: 3

7 1. il primo assunto riguarda l individuazione di un sito inquinato per attività antropiche, e quindi presuppone la pregressa esecuzione di indagini, campionamenti ed analisi per la sua caratterizzazione. Tale fase deve aver individuato tutte le sostanze contaminanti e le matrici ambientali coinvolte.. successivamente si deve effettuare un attenta revisione dei dati esistenti, sia riguardo al sito, sia relativamente alle aree ad esso adiacenti, per poter individuare eventuali anomalie nei valori del fondo naturale. In particolare si dovrà esaminare la cartografia geologica (individuare litotipi particolarmente arricchiti in elementi inorganici analoghi a quelli presenti nel sito) per poter fare una prima caratterizzazione dell area dal punto di vista geologico-stratigrafico. 3. una volta individuata la presenza di litotipi arricchiti in elementi inorganici analoghi a quelli presenti nel sito, è necessario verificare che i valori di tali elementi siano superiori ai valori indicati nella Tabella 1 dell All. 1 del D.M. 471/99. A tal fine, in caso di insufficienza di dati precedenti, si deve predisporre un campionamento statistico del fondo naturale e del sito. Le fasi di campionamento ed analisi dovranno perseguire degli obiettivi di qualità e restituire quindi dei dati affidabili. 4. Una volta accertata la presenza nel fondo naturale di elementi o composti inorganici in misura superiore a quanto indicato dal D.M.471/99 (Allegato 1 Tabella 1), è necessario stabilire se il sito debba essere considerato contaminato, oppure si possa affermare che statisticamente non esista difformità tra il sito ed il fondo naturale. Per fare questo si seguono due approcci differenti a seconda delle dimensioni del sito in esame: per siti piccoli ( 1000 m ) si procede attraverso un semplice metodo statistico sui campioni del fondo naturale (Cap 4.1), per determinare il valore limite; per siti medi e grandi (> 1000 m ) si utilizzano test statistici per raffrontare i dati del sito con quelli del fondo naturale: se i dati del sito presentano valori simili ai valori del fondo naturale, si può affermare che statisticamente non esiste difformità tra il sito ed il fondo naturale (sito pulito); se invece i dati del sito presentano valori superiori a quelli del fondo naturale, allora il sito è contaminato e si procede alla determinazione del valore limite del fondo naturale attraverso metodi statistici complessi. 5. Una volta determinato il valore limite del fondo naturale, essendo questo superiore ai limiti ritenuti cautelativi per la salvaguardia della salute pubblica e dell ambiente naturale e costruito, è opportuno condurre un analisi di rischio sull impatto del valore trovato. All interno delle presenti linee guida non si entra nel dettaglio dell implementazione dell analisi di rischio in quanto esula dagli scopi del lavoro presentato. Nel seguente diagramma di flusso (Fig. 1) vengono riportate le attività operative secondo lo schema logico seguito nelle presenti Linee Guida. 4

8 revisione dei dati sito piccolo sito grande piano di campionamento fondo naturale piano di campionamento supplementare sito piano di campionamento fondo naturale analisi preliminare dati analisi preliminare dati analisi statistica dati raffronto sito/fondo ( X+ s) valore fondo naturale sito fondo sito fondo sito pulito studio distribuzione cumulativa frequenza valore fondo naturale Figura 1: schema logico delle attività operative. 5

9 . REVISIONE DEI DATI Per poter pianificare al meglio le operazioni per la determinazione dei valori di fondo naturale si devono raccogliere quante più informazioni possibile relativamente al sito ed alle aree circostanti. La revisione dei dati storici deve prendere in considerazione tutte le operazioni svolte sul sito, sia in qualità di attività pregresse, sia in qualità di attività di indagine per la caratterizzazione. Quindi bisogna considerare tutti i campionamenti precedentemente eseguiti per la caratterizzazione preliminare e poi di dettaglio del sito. Le fonti d informazione, in fasi successive alla caratterizzazione iniziale del sito, possono essere anche rapporti di sopralluoghi eseguiti da parte degli Enti durante le fasi d indagine e permettono di conoscere anche eventuali problemi insorti durante le operazioni. Si devono conoscere le ubicazioni esatte delle fasi di campionamento precedenti (planimetrie con ubicazione dei punti di campionamento), le profondità raggiunte dai sondaggi, le procedure di raccolta dei campioni utilizzate, i contaminanti ricercati, la loro concentrazione, il metodo di elaborazione dei dati, e tutti quegli elementi che sono indispensabili per una formulazione del modello concettuale definitivo del sito. Si deve inoltre considerare la rappresentatività dei dati analitici, verificando l esistenza di un controllo di qualità nelle fasi di campionamento ed analisi. Si deve avere inoltre una perfetta conoscenza della natura degli inquinanti presenti per preparare un adeguato piano di analisi. Se esiste il sospetto che la caratterizzazione non abbia individuato tutti i contaminanti presenti, si può effettuare un analisi chimica completa sui campioni raccolti in aree sospette. Di seguito si elencano brevemente gli elementi che si devono raccogliere prima di redigere il piano di campionamento ed il piano di analisi supplementare: informazioni relative alla geologia, pedologia, idrogeologia ed idrologia del sito; acquisizione di planimetrie degli impianti esistenti; rapporti di sopralluoghi effettuati presso il sito, con fotografie; modello concettuale del sito; dettagli relativi al metodo di campionamento, localizzazione dei punti e descrizione sintetica delle metodiche analitiche, per conformarsi il più possibile ad essi con il piano di campionamento ed analisi del fondo naturale; 6

10 risultati delle analisi chimiche svolte per la caratterizzazione e individuazione dei contaminanti presenti, della loro concentrazione, delle loro caratteristiche tossicologiche e fisico-chimiche; eventuali carte con elaborazione e rappresentazione della distribuzione dei contaminanti nel sito; individuazione di eventuali opere di messa in sicurezza di emergenza o permanente; destinazione d uso del sito (per valutare correttamente il parametro di riferimento con cui confrontare i contaminanti); potenziali bersagli e recettori dell inquinamento (personale che opera sul sito, popolazione che occuperà il sito in futuro, ecc.) per l'analisi di rischio. Tutti questi dati dovrebbero essere riassunti nel modello concettuale del sito, tuttavia è consigliabile verificare che questo modello sia stato redatto a seguito di indagini accurate, prima di considerarlo come strumento sufficiente per la determinazione dei valori del fondo naturale. 7

11 3. ANALISI PRELIMINARE Lo studio di un sito contaminato da un determinato elemento o composto prevede l applicazione di metodi statistici sia per il raffronto dei dati del sito con i dati del fondo naturale, sia per il calcolo del valore del fondo naturale. I test statistici richiedono però la verifica di alcune ipotesi relative alla distribuzione dei dati. Infatti esistono alcuni test che possono essere applicati a dati con distribuzione normale (o log-normale), mentre altri possono essere utilizzati su dati aventi distribuzione non normale. Per verificare le ipotesi sulla distribuzione dei dati e verificare anche i valori ai loro estremi, ovvero quello inferiore (dati inferiori al limite di rilevabilità) e quello superiore (outlier), bisogna effettuare un analisi preliminare dei dati tramite dei test sulle ipotesi di distribuzione. Di seguito in questo capitolo sono presentati i principali test utili per determinare se sono soddisfatte le assunzioni fatte sulla distribuzione dei dati, in particolare l assunzione di normalità. Una distribuzione normale, o gaussiana, (Fig. ) è una delle più comuni distribuzioni di Figura : esempi di distribuzione normale (gaussiana) con varianze diverse a sinistra, e di distribuzione lognormale a destra. probabilità che si incontrano nell analisi dei dati ambientali e si presta per descrivere il comportamento di certi fenomeni casuali, oltre a poter essere spesso usata per approssimare altre distribuzioni di probabilità. Metodi grafici (istogrammi, i diagrammi a scatola, a stelo e foglia e i diagrammi quantile quantile) possono essere utilizzati per determinare in modo spedito il tipo di distribuzione di probabilità associata ad un insieme di dati, ma è l utilizzo di test statistici a risolvere qualunque tipo di ambiguità. 8

12 3.1. Verifica delle ipotesi sulla distribuzione dei dati I test utilizzati all interno di questa linea guida per la verifica delle ipotesi sulla distribuzione dei dati, trattati in Appendice 1 al testo, sono: Coefficiente di variazione Il coefficiente di variazione CV può essere usato per determinare in modo rapido se i dati si distribuiscono normalmente comparando CV a 1. Se CV > 1 allora i dati non dovrebbero distribuirsi su una curva gaussiana mentre, in caso contrario, per la verifica dell assunzione di normalità sono necessari test più complessi. Coefficiente di asimmetria Il coefficiente di asimmetria indica quanto una distribuzione di dati è asimmetrica rispetto alla media. Una serie di dati con distribuzione normale presenta un coefficiente nullo, mentre può essere positivo o negativo a seconda che la distribuzione sia asimmetrica verso destra o sinistra. Test Chi quadrato Il test chi quadrato viene utilizzato per verificare se i dati seguono una specificata distribuzione di probabilità. In questa applicazione si assume che tale distribuzione sia normale nonostante possano essere verificati anche altri tipi di distribuzioni. Test di Shapiro-Wilk Il test di Shapiro-Wilk è raccomandato come alternativa al test del chi quadrato per verificare la distribuzione normale dei dati con un numero di campioni n 50. Test di D Agostino Il test di D Agostino viene utilizzato con un numero di campioni 50< n <1000 e presenta limitazioni d uso in quanto è lungo da condurre a mano, non può essere applicato in presenza di valori inferiori al limite di rilevabilità e non è in grado di rilevare una non normalità in presenza di uno scarso numero di dati o di distribuzione che si avvicina alla normalità. 3.. Valori inferiori al limite di rilevabilità I valori al di sotto del limite di rilevabilità strumentale (LR), anche chiamati dati censurati, possono essere trattati statisticamente in vari modi, anche se non esistono procedure generali applicabili in tutti i casi. 9

13 Nella Tabella 1 sono esposti alcuni criteri la cui applicazione richiede tuttavia una certa cautela, tenendo presente che i limiti percentuali indicati devono essere considerati come indicativi. Inoltre il numero dei dati disponibili deve essere tenuto in considerazione prima di applicare una metodologia piuttosto che un altra. Le procedure per l analisi dei valori che si trovano al di sotto della soglia di rilevabilità, trattate in Appendice al testo, sono: Tabella 1: criteri per il trattamento dei dati inferiori a LR. Percentuale di misure inferiori a LR Metodo di analisi statistica < 15 % Metodo di sostituzione Metodo della mediana Metodo di Cohen % Media troncata Media e deviazione standard winsorizzata Metodo di Aitchinson > % Test delle proporzioni Misure inferiori al LR < 15% Metodo di sostituzione Se le osservazioni inferiori al limite di rilevabilità sono in percentuale limitata, possono essere rimpiazzate da numeri piccoli, normalmente la metà del limite stesso (LR/) e si procede con un analisi statistica di tipo tradizionale Misure inferiori al LR comprese tra 15 50% Metodo della mediana Con questo metodo si sostituisce al valore medio il valore della mediana di un determinato campione di dati. Metodo di Cohen Questo metodo fornisce stime approssimate della media campionaria e della deviazione standard basandosi sulla stima di massima verosimiglianza per la media e la varianza così da tenere conto del fatto che i dati inferiori a LR possono non essere nulli. 10

14 Media troncata Questo metodo elimina i dati nelle code della distribuzione in modo da portare ad una stima non distorta della media della popolazione. Media e deviazione standard winsorizzata Questa procedura sostituisce i dati nelle code di una distribuzione con i valori prossimi superiore ed inferiore. La media e la deviazione standard vengono calcolate sul nuovo insieme di dati. Metodo di Aitchinson I metodi di correzione della media e della varianza precedentemente illustrati prevedono che in un insieme di dati siano presenti tutti valori non nulli, anche se alcuni di questi non vengono misurati perché inferiori al limite di rilevabilità. Il metodo di Aitchinson permette di calcolare la media e la varianza per questo tipo di distribuzioni Misure inferiori al LR comprese tra 50 90% Test delle proporzioni Se la percentuale dei dati inferiori al limite di rilevabilità è compresa tra il 50 e il 90 %, per l analisi statistica si può ricorrere ai test di proporzioni. In queste situazioni si sceglie di utilizzare come parametro di interesse un percentile superiore alla percentuale di dati sotto LR Outlier Per il trattamento dei dati anomali sono disponibili diversi test statistici che permettono di determinare se una o più osservazioni sono outlier. Le procedure per l analisi dei valori anomali troppo grandi, da applicare solo sulla popolazione del fondo naturale, trattate in Appendice 3 al testo, sono: 11

15 Tabella : criteri per il trattamento degli outlier. Numero di misure Test Distribuzione Outlier n 5 test di Dixon normale multipli/singoli n 50 test di discordanza normale Singoli n 5 test di Rosner normale Multipli n 50 test di Walsh non normale Multipli Test di Dixon (n 5) Questo test per i valori anomali può essere usato per verificare la presenza di outlier statistici corrispondenti a valori molto più grandi della maggior parte dei dati la cui distribuzione deve essere normale o riconducibile alla normalità. Test di discordanza (n 50) Analogamente al test di Dixon questo test può essere usato per valori anomali molto più grandi della maggior parte dei dati; anche in questo caso si assume la normalità dell insieme dei dati. Test di Rosner (n 5) È un test che può essere usato per identificare fino a 10 outlier tra 5 o più dati normalmente distribuiti. Test di Walsh (n 50) Questo test è usato per determinare la presenza di più outlier in un set di dati con distribuzione non normale. 1

16 4. DETERMINAZIONE DEI VALORI DI FONDO NATURALE Una volta revisionati tutti i dati esistenti ed effettuata l analisi preliminare si può procedere alla determinazione del valore del fondo naturale attraverso due tipi di approcci a seconda delle dimensioni del sito. Per siti piccoli, con dimensioni inferiori ai 1000 m, si procede utilizzando un semplice metodo basato sulla media e sulla deviazione standard dei dati analitici dei campioni raccolti come rappresentativi del fondo naturale. Il campionamento del fondo naturale deve avvenire raccogliendo un numero minimo di 0 campioni. Per siti medio-grandi, con dimensioni maggiori a 1000 m, dopo l utilizzo di test statistici per raffrontare la popolazione rappresentativa del fondo con quella rappresentativa del sito, si applica un approccio basato sullo studio della curva di distribuzione cumulativa di frequenza. Per questi siti è opportuno definire un piano di campionamento supplementare all interno del sito affinché si raccolgano dei campioni statisticamente rappresentativi. Infatti spesso, venendo applicato un tipo di campionamento ragionato, i campioni raccolti non sono statisticamente rappresentativi dell intera popolazione del sito stesso. Per fare questa ulteriore indagine si consiglia, quindi, di utilizzare una maglia statistica, ad esempio su griglia regolare e di raccogliere un minimo di 0 campioni. Contemporaneamente al campionamento supplementare dell interno del sito (tale campionamento interno al sito è richiesto solo per i siti medio-grandi) si deve anche predisporre il piano di campionamento del fondo naturale. Questa raccolta deve essere effettuata su terreni della stessa natura di quelli contaminati all interno del sito, in aree in cui si ha la certezza d assenza di contaminazione derivante dal sito stesso e da altre attività antropiche. Anche in questo caso si consiglia di utilizzare una maglia statistica, ad esempio su griglia regolare. Sia per i siti piccoli che per quelli medio-grandi il campionamento del fondo naturale deve avvenire raccogliendo un numero minimo di 0 campioni. 13

17 4.1. Siti piccoli ( 1000 m ) In prospezione geochimica con finalità ambientali il metodo correntemente usato per determinare il valore di fondo naturale per siti piccoli ( 1000 m ), una volta verificate le ipotesi di normalità dei dati, è quello di considerare anomali tutti i dati del fondo naturale che superano ( X + s), dove X è il valore medio e s è la deviazione standard. Esempio Si consideri un sito piccolo; il campionamento di fondo naturale ha portato alla raccolta di 0 campioni in cui la concentrazione d Arsenico è: Tabella 3: valori di As nei campioni del fondo naturale. mg/kg mg/kg mg/kg mg/kg Il primo passo consiste nel verificare la normalità dei dati, calcolando il coefficiente di variazione CV (Appendice 1). La media è: X 1 n X i n i mg/kg La deviazione standard è: Il Coefficiente di Variazione è: s n i 1 ( X X ) i n 1 33,9 mg/kg s 33,9 CV 0, X

18 Poiché CV < 1, i dati possono avere una distribuzione normale, come illustrato anche dal grafico di Figura 3. 6,0 4,0,0 0,0 4,0 10,7 01,3 300,0 Figura 3: distribuzione normale di dati con CV < 1. A questo punto si passa alla verifica dell ipotesi di normalità attraverso l applicazione del test di Shapiro Wilk, poiché il numero di dati è n < 50. Il test restituisce un valore di W che è il seguente: W 0,967 Il valore di W va confrontato con il valore critico (con n0, α0.05) consultando la Tavola 6 Appendice 6; poiché W > W 0,0.05, il campione considerato presenta una evidenza significativa di distribuzione normale. Appurato che i dati seguono una distribuzione normale, si può calcolare il valore del fondo naturale, che è dato da: X + s ( ,9) mg/kg 188,9 mg/kg Quindi tutti i campioni del fondo naturale con valori maggiori di 188,9 mg/kg vengono considerati anomali (cfr. Tabella 3). 15

19 4.. Siti medio - grandi (> 1000 m ) Per determinare il valore del fondo naturale nei siti medio-grandi (> 1000 m ) si utilizzano prima dei test statistici per confrontare la distribuzione dei dati del sito con la distribuzione dei dati del fondo naturale, dopodiché si studia la curva di distribuzione cumulativa di frequenza per fissare il valore del fondo naturale. In questi casi se la distribuzione dei dati del sito è traslata verso destra rispetto a quella del fondo naturale, significa che il sito ha un impatto marcato sulle condizioni qualitative delle matrici ambientali, cioè è contaminato (Figura 4). Figura 4: confronto tra la distribuzione dei dati del fondo naturale e del sito. Se la distribuzione dei dati del sito è invece uguale a quella del fondo, significa che sono presenti le stesse condizioni qualitative fra sito e fondo naturale, quindi il sito è da considerarsi statisticamente conforme al fondo naturale (sito pulito). Per verificare l esistenza della differenza fra sito e fondo si applicano dei test parametrici per dati con distribuzione normale e non parametrici per dati senza distribuzione normale, dopodiché si determina il valore di fondo naturale attraverso lo studio della curva di distribuzione cumulativa di frequenza. 16

20 4..1. Test parametrici I test parametrici, trattati in Appendice 4, sono: Test t di Student per due campioni varianze uguali Lo scopo di questo test è quello di mettere a confronto le medie di due popolazioni (sito e fondo naturale) basandosi su due campioni 1 casuali: x 1, x,... x m per la prima popolazione che ha un numero m di dati; y 1, y,... y n per la seconda che ha un numero n di dati. Questo test è robusto in riferimento alle condizioni di normalità e di eguaglianza delle varianze, mentre non lo è nel caso di presenza di outlier. Test t di Satterthwaite varianze diverse Questo test viene usato per comparare le medie di due popolazioni quando le loro varianze sono disuguali. Esso richiede gli stessi assunti del test t di Student a due campioni, eccetto la condizione di uguaglianza delle varianze Test non parametrici I test non parametrici, trattati in Appendice 5, sono invece: Test di Wilcoxon sulla somma dei ranghi (campione limitato) Il test può essere usato per comparare campioni di due distribuzioni di popolazioni basandosi sugli m elementi x 1, x,, x m derivanti dalla prima popolazione e sugli n elementi y 1, y,..., y n derivanti dalla seconda popolazione. Il test di Wilcoxon, robusto nei confronti di outlier, può condurre tuttavia a risultati fuorvianti nel caso in cui molti valori siano uguali. La procedura in Appendice 5 descrive l applicazione del test di Wilcoxon valida per campioni con un n 0 (poiché nelle presenti Linee Guida non è previsto l utilizzo di test statistici su popolazioni con numero di campioni inferiori a 0, questo test va utilizzato per popolazioni con n 0). 1 campioni statistici, costituiti dall insieme dei dati analitici di una stessa popolazione. la robustezza di un test statistico indica la sua affidabilità. 17

21 Test di Wilcoxon sulla somma dei ranghi (campione non limitato) La procedura illustrata in Appendice 5 si applica nel caso si abbiano numerosi dati che descrivono le caratteristiche del sito e del fondo; si riferisce ad un campione illimitato con n 0 e m 0 essendo n ed m rispettivamente il numero di campioni del fondo e del sito. Test del quantile Il test può essere usato per comparare campioni di due distribuzioni di popolazioni basandosi sugli m elementi x 1, x,, x m della prima popolazione ed n elementi y 1, y,..., y n della seconda popolazione. Questo test, associato con il test di Wilcoxon sulla somma dei ranghi, è lo strumento più potente per rivelare differenze effettive tra due popolazioni. Esso assume che le due popolazioni abbiano la stessa varianza ed è però sensibile agli outlier. Una volta verificata la distribuzione dei dati del sito rispetto a quella del fondo naturale si procede alla determinazione del valore del fondo naturale attraverso lo studio della curva di distribuzione cumulativa di frequenza dei soli dati del fondo. Operativamente si disegna il grafico di questa curva dopo di che, attraverso lo studio del suo grafico, si individua il valore corrispondente al punto di inflessione principale, che viene assunto come valore del fondo naturale in quanto rappresenta il limite superiore delle condizioni naturali. Le condizioni del fondo naturale sono quindi identificate dalla distribuzione delle concentrazioni dall origine del diagramma fino al punto di inflessione. Per la costruzione della curva di distribuzione cumulativa di frequenza si opera nel seguente modo: dati x 1, x,, x n n campioni del fondo naturalesi ordinano i dati dal più piccolo al più grande, in modo tale che x (1) sia il più piccolo, x () il secondo più piccolo e così via fino ad arrivare a x (n) il più grande; per ogni x (i) si calcola: f i (i 0,5) n si disegna la curva attraverso le coppie (f i, x (i) ), utilizzando per la rappresentazione della frazione del dato una scala probabilistica. 18

STATISTICA IX lezione

STATISTICA IX lezione Anno Accademico 013-014 STATISTICA IX lezione 1 Il problema della verifica di un ipotesi statistica In termini generali, si studia la distribuzione T(X) di un opportuna grandezza X legata ai parametri

Dettagli

Statistica. Lezione 6

Statistica. Lezione 6 Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 6 a.a 011-01 Dott.ssa Daniela Ferrante

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

Corso di Psicometria Progredito

Corso di Psicometria Progredito Corso di Psicometria Progredito 3.1 Introduzione all inferenza statistica Prima Parte Gianmarco Altoè Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia Università di Cagliari, Anno Accademico 2013-2014

Dettagli

Capitolo 12 La regressione lineare semplice

Capitolo 12 La regressione lineare semplice Levine, Krehbiel, Berenson Statistica II ed. 2006 Apogeo Capitolo 12 La regressione lineare semplice Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Economia Facoltà di Economia, Università di Ferrara

Dettagli

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale La Distribuzione Normale o Gaussiana è la distribuzione più importante ed utilizzata in tutta la statistica La curva delle frequenze della distribuzione Normale ha una forma caratteristica, simile ad una

Dettagli

INDICE PREFAZIONE VII

INDICE PREFAZIONE VII INDICE PREFAZIONE VII CAPITOLO 1. LA STATISTICA E I CONCETTI FONDAMENTALI 1 1.1. Un po di storia 3 1.2. Fenomeno collettivo, popolazione, unità statistica 4 1.3. Caratteri e modalità 6 1.4. Classificazione

Dettagli

1) Si consideri un esperimento che consiste nel lancio di 5 dadi. Lo spazio campionario:

1) Si consideri un esperimento che consiste nel lancio di 5 dadi. Lo spazio campionario: Esempi di domande risposta multipla (Modulo II) 1) Si consideri un esperimento che consiste nel lancio di 5 dadi. Lo spazio campionario: 1) ha un numero di elementi pari a 5; 2) ha un numero di elementi

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 12-Il t-test per campioni appaiati vers. 1.2 (7 novembre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

CAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI

CAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI VERO FALSO CAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI 1. V F Un ipotesi statistica è un assunzione sulle caratteristiche di una o più variabili in una o più popolazioni 2. V F L ipotesi nulla unita

Dettagli

VERIFICA DELLE IPOTESI

VERIFICA DELLE IPOTESI VERIFICA DELLE IPOTESI Nella verifica delle ipotesi è necessario fissare alcune fasi prima di iniziare ad analizzare i dati. a) Si deve stabilire quale deve essere l'ipotesi nulla (H0) e quale l'ipotesi

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

Analisi e diagramma di Pareto

Analisi e diagramma di Pareto Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:

Dettagli

Stima per intervalli Nei metodi di stima puntuale è sempre presente un ^ errore θ θ dovuto al fatto che la stima di θ in genere non coincide con il parametro θ. Sorge quindi l esigenza di determinare una

Dettagli

1. Distribuzioni campionarie

1. Distribuzioni campionarie Università degli Studi di Basilicata Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale - a.a. 2012/2013 lezioni di statistica del 3 e 6 giugno 2013 - di Massimo Cristallo - 1. Distribuzioni campionarie

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI Capitolo I LE FUNZIONI A DUE VARIABILI In questo primo capitolo introduciamo alcune definizioni di base delle funzioni reali a due variabili reali. Nel seguito R denoterà l insieme dei numeri reali mentre

Dettagli

Metodi statistici per le ricerche di mercato

Metodi statistici per le ricerche di mercato Metodi statistici per le ricerche di mercato Prof.ssa Isabella Mingo A.A. 2014-2015 Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione Corso di laurea Magistrale in «Organizzazione e marketing per

Dettagli

Prova di autovalutazione Prof. Roberta Siciliano

Prova di autovalutazione Prof. Roberta Siciliano Prova di autovalutazione Prof. Roberta Siciliano Esercizio 1 Nella seguente tabella è riportata la distribuzione di frequenza dei prezzi per camera di alcuni agriturismi, situati nella regione Basilicata.

Dettagli

IL COLLAUDO DI ACCETTAZIONE

IL COLLAUDO DI ACCETTAZIONE IL COLLAUDO DI ACCETTAZIONE Il collaudo di accettazione 1 Popolazione Campione Dati MISURA Processo Lotto Campione DATI CAMPIONAMENTO INTERVENTO MISURA Lotto Campione DATI CAMPIONAMENTO INTERVENTO Il collaudo

Dettagli

3. Confronto tra medie di due campioni indipendenti o appaiati

3. Confronto tra medie di due campioni indipendenti o appaiati BIOSTATISTICA 3. Confronto tra medie di due campioni indipendenti o appaiati Marta Blangiardo, Imperial College, London Department of Epidemiology and Public Health m.blangiardo@imperial.ac.uk MARTA BLANGIARDO

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 10-Il test t per un campione e la stima intervallare (vers. 1.1, 25 ottobre 2015) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia,

Dettagli

Inferenza statistica. Statistica medica 1

Inferenza statistica. Statistica medica 1 Inferenza statistica L inferenza statistica è un insieme di metodi con cui si cerca di trarre una conclusione sulla popolazione sulla base di alcune informazioni ricavate da un campione estratto da quella

Dettagli

Esercitazione #5 di Statistica. Test ed Intervalli di Confidenza (per una popolazione)

Esercitazione #5 di Statistica. Test ed Intervalli di Confidenza (per una popolazione) Esercitazione #5 di Statistica Test ed Intervalli di Confidenza (per una popolazione) Dicembre 00 1 Esercizi 1.1 Test su media (con varianza nota) Esercizio n. 1 Il calore (in calorie per grammo) emesso

Dettagli

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso

Dettagli

Disegni di Ricerca e Analisi dei Dati in Psicologia Clinica. Indici di Affidabilità

Disegni di Ricerca e Analisi dei Dati in Psicologia Clinica. Indici di Affidabilità Disegni di Ricerca e Analisi dei Dati in Psicologia Clinica Indici di Affidabilità L Attendibilità È il livello in cui una misura è libera da errore di misura È la proporzione di variabilità della misurazione

Dettagli

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi Ottobre 2013 Indice 1. La comprensione dell impresa e del suo contesto

Dettagli

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata:

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata: 10 CRITERI TECNICI DELLE PRIORITÀ L elenco dei siti con gli indici di priorità contenuti nel presente piano, dovrà essere rivisto ed aggiornato alla luce delle risultanze emergenti dai piani di caratterizzazione.

Dettagli

11. Analisi statistica degli eventi idrologici estremi

11. Analisi statistica degli eventi idrologici estremi . Analisi statistica degli eventi idrologici estremi I processi idrologici evolvono, nello spazio e nel tempo, secondo modalità che sono in parte predicibili (deterministiche) ed in parte casuali (stocastiche

Dettagli

CERTIFICAZIONE ISO 14001

CERTIFICAZIONE ISO 14001 CERTIFICAZIONE ISO 14001 Il Comune di Mozzate ha ottenuto la certificazione ambientale ISO 14001 in data 30.04.2003, ha difatti impostato e mantiene attivo un Sistema di Gestione Ambientale in linea con

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

ANALISI DELLE FREQUENZE: IL TEST CHI 2

ANALISI DELLE FREQUENZE: IL TEST CHI 2 ANALISI DELLE FREQUENZE: IL TEST CHI 2 Quando si hanno scale nominali o ordinali, non è possibile calcolare il t, poiché non abbiamo medie, ma solo frequenze. In questi casi, per verificare se un evento

Dettagli

Relazioni tra variabili

Relazioni tra variabili Università degli Studi di Padova Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia - A.A. 009-10 Scuole di specializzazione in: Medicina Legale, Medicina del Lavoro, Igiene e Medicina

Dettagli

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001 ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001 METODOLOGIA PERMANENTE PER LA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI E DEI RISULTATI DEI DIPENDENTI GENERALMENTE CONSIDERATI CUI NON SIANO STATI CONFERITI

Dettagli

Esercizio 1. Verifica di ipotesi sulla media (varianza nota), p-value del test

Esercizio 1. Verifica di ipotesi sulla media (varianza nota), p-value del test STATISTICA (2) ESERCITAZIONE 6 05.03.2014 Dott.ssa Antonella Costanzo Esercizio 1. Verifica di ipotesi sulla media (varianza nota), p-value del test Il preside della scuola elementare XYZ sospetta che

Dettagli

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il

Dettagli

Appendice III. Criteri per l utilizzo dei metodi di valutazione diversi dalle misurazioni in siti fissi

Appendice III. Criteri per l utilizzo dei metodi di valutazione diversi dalle misurazioni in siti fissi Appendice III (articolo 5, comma 1 e art. 22 commi 5 e 7) Criteri per l utilizzo dei metodi di valutazione diversi dalle misurazioni in siti fissi 1. Tecniche di modellizzazione 1.1 Introduzione. In generale,

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Approvato con deliberazione giuntale n. 116 del 29/09/2005, dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi

Dettagli

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Nota interpretativa La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Febbraio 2012 1 Mandato 2008-2012 Area di delega Consigliere Delegato

Dettagli

LIVELLO DI FONDO NATURALE DI METALLI PESANTI NEI SUOLI DELL ENTROTERRA VENEZIANO - Addendum

LIVELLO DI FONDO NATURALE DI METALLI PESANTI NEI SUOLI DELL ENTROTERRA VENEZIANO - Addendum Premessa al documento LIVELLO DI FONDO NATURALE DI METALLI PESANTI NEI SUOLI DELL ENTROTERRA VENEZIANO - Addendum Il seguente documento deve intendersi quale addendum al progetto presentato il 5 agosto

Dettagli

Raccomandazione del Parlamento europeo 18/12/2006 CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE. Operare con i numeri

Raccomandazione del Parlamento europeo 18/12/2006 CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE. Operare con i numeri COMPETENZA CHIAVE MATEMATICA Fonte di legittimazione Raccomandazione del Parlamento europeo 18/12/2006 CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE L alunno utilizza il calcolo scritto e mentale con i numeri

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Indici di dispersione

Indici di dispersione Indici di dispersione 1 Supponiamo di disporre di un insieme di misure e di cercare un solo valore che, meglio di ciascun altro, sia in grado di catturare le caratteristiche della distribuzione nel suo

Dettagli

Analisi di dati di frequenza

Analisi di dati di frequenza Analisi di dati di frequenza Fase di raccolta dei dati Fase di memorizzazione dei dati in un foglio elettronico 0 1 1 1 Frequenze attese uguali Si assuma che dalle risposte al questionario sullo stato

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

GESTIONE INDUSTRIALE DELLA QUALITÀ A

GESTIONE INDUSTRIALE DELLA QUALITÀ A GESTIONE INDUSTRIALE DELLA QUALITÀ A Lezione 10 CAMPIONAMENTO (pag. 62-64) L indagine campionaria all interno di una popolazione consiste nell estrazione di un numero limitato e definito di elementi che

Dettagli

Ricerca di outlier. Ricerca di Anomalie/Outlier

Ricerca di outlier. Ricerca di Anomalie/Outlier Ricerca di outlier Prof. Matteo Golfarelli Alma Mater Studiorum - Università di Bologna Ricerca di Anomalie/Outlier Cosa sono gli outlier? L insieme di dati che sono considerevolmente differenti dalla

Dettagli

risulta (x) = 1 se x < 0.

risulta (x) = 1 se x < 0. Questo file si pone come obiettivo quello di mostrarvi come lo studio di una funzione reale di una variabile reale, nella cui espressione compare un qualche valore assoluto, possa essere svolto senza necessariamente

Dettagli

Università di Firenze - Corso di laurea in Statistica Seconda prova intermedia di Statistica. 18 dicembre 2008

Università di Firenze - Corso di laurea in Statistica Seconda prova intermedia di Statistica. 18 dicembre 2008 Università di Firenze - Corso di laurea in Statistica Seconda prova intermedia di Statistica 18 dicembre 008 Esame sull intero programma: esercizi da A a D Esame sulla seconda parte del programma: esercizi

Dettagli

Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda

Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda Premessa Con l analisi di sensitività il perito valutatore elabora un range di valori invece di un dato

Dettagli

Probabilità condizionata: p(a/b) che avvenga A, una volta accaduto B. Evento prodotto: Evento in cui si verifica sia A che B ; p(a&b) = p(a) x p(b/a)

Probabilità condizionata: p(a/b) che avvenga A, una volta accaduto B. Evento prodotto: Evento in cui si verifica sia A che B ; p(a&b) = p(a) x p(b/a) Probabilità condizionata: p(a/b) che avvenga A, una volta accaduto B Eventi indipendenti: un evento non influenza l altro Eventi disgiunti: il verificarsi di un evento esclude l altro Evento prodotto:

Dettagli

Un gioco con tre dadi

Un gioco con tre dadi Un gioco con tre dadi Livello scolare: biennio Abilità interessate Costruire lo spazio degli eventi in casi semplici e determinarne la cardinalità. Valutare la probabilità in diversi contesti problematici.

Dettagli

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro

Dettagli

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA Con le modifiche apportate dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 al

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

Piano di gestione della qualità

Piano di gestione della qualità Piano di gestione della qualità Pianificazione della qualità Politica ed obiettivi della qualità Riferimento ad un eventuale modello di qualità adottato Controllo della qualità Procedure di controllo.

Dettagli

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica Un po di statistica Christian Ferrari Laboratorio di Matematica 1 Introduzione La statistica è una parte della matematica applicata che si occupa della raccolta, dell analisi e dell interpretazione di

Dettagli

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE STUDIO DI FUNZIONE Passaggi fondamentali Per effettuare uno studio di funzione completo, che non lascia quindi margine a una quasi sicuramente errata inventiva, sono necessari i seguenti 7 passaggi: 1.

Dettagli

Test statistici di verifica di ipotesi

Test statistici di verifica di ipotesi Test e verifica di ipotesi Test e verifica di ipotesi Il test delle ipotesi consente di verificare se, e quanto, una determinata ipotesi (di carattere biologico, medico, economico,...) è supportata dall

Dettagli

Analisi della performance temporale della rete

Analisi della performance temporale della rete Analisi della performance temporale della rete In questo documento viene analizzato l andamento nel tempo della performance della rete di promotori. Alcune indicazioni per la lettura di questo documento:

Dettagli

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile

Dettagli

Università del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale di area tecnica. Corso di Statistica Medica

Università del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale di area tecnica. Corso di Statistica Medica Università del Piemonte Orientale Corsi di Laurea Triennale di area tecnica Corso di Statistica Medica Campionamento e distribuzione campionaria della media Corsi di laurea triennale di area tecnica -

Dettagli

Statistiche campionarie

Statistiche campionarie Statistiche campionarie Sul campione si possono calcolare le statistiche campionarie (come media campionaria, mediana campionaria, varianza campionaria,.) Le statistiche campionarie sono stimatori delle

Dettagli

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. Per una migliore caratterizzazione del bacino idrologico dell area di studio, sono state acquisite

Dettagli

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese

Dettagli

SPC e distribuzione normale con Access

SPC e distribuzione normale con Access SPC e distribuzione normale con Access In questo articolo esamineremo una applicazione Access per il calcolo e la rappresentazione grafica della distribuzione normale, collegata con tabelle di Clienti,

Dettagli

ESERCITAZIONE 13 : STATISTICA DESCRITTIVA E ANALISI DI REGRESSIONE

ESERCITAZIONE 13 : STATISTICA DESCRITTIVA E ANALISI DI REGRESSIONE ESERCITAZIONE 13 : STATISTICA DESCRITTIVA E ANALISI DI REGRESSIONE e-mail: tommei@dm.unipi.it web: www.dm.unipi.it/ tommei Ricevimento: su appuntamento Dipartimento di Matematica, piano terra, studio 114

Dettagli

Stefania Pozio. Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali.

Stefania Pozio. Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali. Stefania Pozio Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali. Quali sono le principali indagini internazionali sulla matematica a cui l Italia partecipa? L Italia partecipa

Dettagli

VADEMECUM SULLE PROCEDURE DI BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI

VADEMECUM SULLE PROCEDURE DI BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI VADEMECUM SULLE PROCEDURE DI BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI Riferimenti legislativi: D.Lgs 152/2006 e sue integrazioni con il D.Lgs 4/2008 art.242-245-248-249-304-allegato 4, parte IV Realizzazione di un

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 29-Analisi della potenza statistica vers. 1.0 (12 dicembre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea, 17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle

Dettagli

matematica probabilmente

matematica probabilmente IS science centre immaginario scientifico Laboratorio dell'immaginario Scientifico - Trieste tel. 040224424 - fax 040224439 - e-mail: lis@lis.trieste.it - www.immaginarioscientifico.it indice Altezze e

Dettagli

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA Classification Policy PREMESSA, FONTI NORMATIVE ED OBIETTIVO DEL DOCUMENTO... 3 1. DEFINIZIONI... 3 1.1. CLIENTI PROFESSIONALI...

Dettagli

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA)

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) Il presente documento descrive le modalità di coordinamento tra gestori

Dettagli

Indagine sismica. MASW - Multichannel Analysis of Surface Waves

Indagine sismica. MASW - Multichannel Analysis of Surface Waves Indagine sismica MASW - Multichannel Analysis of Surface Waves relativa alla determinazione della stratigrafia sismica VS e del parametro VS30 in un'area di Sestri Levanti NS rif 09140SA Dott. Geol. Franco

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

Controllo di Gestione - Guida Operativa

Controllo di Gestione - Guida Operativa Controllo di Gestione - Guida Operativa Il modulo software di Controllo di Gestione, meglio denominato Monitoraggio e Controllo del piano degli obiettivi permette di monitorare, durante l esercizio, gli

Dettagli

L analisi dei dati. Capitolo 4. 4.1 Il foglio elettronico

L analisi dei dati. Capitolo 4. 4.1 Il foglio elettronico Capitolo 4 4.1 Il foglio elettronico Le più importanti operazioni richieste dall analisi matematica dei dati sperimentali possono essere agevolmente portate a termine da un comune foglio elettronico. Prenderemo

Dettagli

6.1. Risultati simulazioni termovalorizzatore Osmannoro2000

6.1. Risultati simulazioni termovalorizzatore Osmannoro2000 pag. 217 6. Risultati Di seguito si riportano i risultati relativi alle diverse simulazioni di diffusione atmosferica degli inquinanti effettuate. In particolare sono riportati i risultati sotto forma

Dettagli

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO http://www.sinedi.com ARTICOLO 27 OTTOBRE 2008 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO PRODUZIONE DI VALORE E RISCHIO D IMPRESA Nel corso del tempo, ogni azienda deve gestire un adeguato portafoglio di strumenti

Dettagli

Il coefficiente di correlazione di Spearman per ranghi

Il coefficiente di correlazione di Spearman per ranghi Il coefficiente di correlazione di Spearman per ranghi Questo indice di correlazione non parametrico viene indicato con r s o Spearman rho e permette di valutare la forza del rapporto tra due variabili

Dettagli

CSP- CSE RSPP FSL - FFSL - CTS CTSS*

CSP- CSE RSPP FSL - FFSL - CTS CTSS* PROCEDURA GESTIONALE sigla:pd20 Pag. 1 di 5 DEL CSP- CSE RSPP FSL - FFSL - CTS CTSS* 0 1 emissione Rev. Data Motivazioni Convalida Approvazione Pag. 2 di 5 INDICE 1.0 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 2.0

Dettagli

un controllo di accettazione tipo A ogni 300 mc massimo di getto

un controllo di accettazione tipo A ogni 300 mc massimo di getto Laboratorio autorizzato dal ministero delle infrastrutture ad effettuare prove sui materiali da costruzione per strutture metalliche ed opere in cemento armato con D.M. n. 39073 del 23/3/1995 e successivi

Dettagli

Probabilità discreta

Probabilità discreta Probabilità discreta Daniele A. Gewurz 1 Che probabilità c è che succeda...? Una delle applicazioni della combinatoria è nel calcolo di probabilità discrete. Quando abbiamo a che fare con un fenomeno che

Dettagli

PROCEDURE - GENERALITA

PROCEDURE - GENERALITA PROCEDURE - GENERALITA Le PROCEDURE sono regole scritte, utili strumenti di buona qualità organizzativa, con le quali lo svolgimento delle attività viene reso il più possibile oggettivo, sistematico, verificabile,

Dettagli

Facciamo qualche precisazione

Facciamo qualche precisazione Abbiamo introdotto alcuni indici statistici (di posizione, di variabilità e di forma) ottenibili da Excel con la funzione Riepilogo Statistiche Facciamo qualche precisazione Al fine della partecipazione

Dettagli

Compilazione del modulo di dichiarazione per l utilizzo terre e rocce da scavo come sottoprodotto, ai sensi della legge 9 agosto 2013 n.

Compilazione del modulo di dichiarazione per l utilizzo terre e rocce da scavo come sottoprodotto, ai sensi della legge 9 agosto 2013 n. Compilazione del modulo di dichiarazione per l utilizzo terre e rocce da scavo come sottoprodotto, ai sensi della legge 9 agosto 2013 n. 98 A seguito dell entrata in vigore della Legge 09.08.2013 n. 98,

Dettagli

La responsabilita' unica del revisore di gruppo

La responsabilita' unica del revisore di gruppo legale sulbilancio Verona 15 diccembre2010 La responsabilita' unica di gruppo Art.14 comma 6 legale o la societa di revisione legale incaricati della revisione del bilancio consolidato sono interamente

Dettagli

LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ

LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ In questa Appendice mostreremo come trovare la tariffa in due parti che massimizza i profitti di Clearvoice,

Dettagli

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO

AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO PROCEDURA PR02 - Audit Interni Edizione 1 Approvata dal Direttore della SC Medicina Legale Emessa dal Referente Aziendale per la Qualità

Dettagli

DATI NORMATIVI PER LA SOMMINISTRAZIONE DELLE PROVE PAC-SI A BAMBINI DI INIZIO SCUOLA PRIMARIA 1

DATI NORMATIVI PER LA SOMMINISTRAZIONE DELLE PROVE PAC-SI A BAMBINI DI INIZIO SCUOLA PRIMARIA 1 DATI NORMATIVI PER LA SOMMINISTRAZIONE DELLE PROVE PAC-SI A BAMBINI DI INIZIO SCUOLA PRIMARIA 1 Marta Desimoni**, Daniela Pelagaggi**, Simona Fanini**, Loredana Romano**,Teresa Gloria Scalisi* * Dipartimento

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4 1. REQUISITI GENERALI L Azienda DSU Toscana si è dotata di un Sistema di gestione per la qualità disegnato in accordo con la normativa UNI EN ISO 9001:2008. Tutto il personale del DSU Toscana è impegnato

Dettagli

uniformità di indirizzi e di livelli di sicurezza semplicità in fase di progettazione e di controllo

uniformità di indirizzi e di livelli di sicurezza semplicità in fase di progettazione e di controllo L approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio e le procedure di deroga Ing. Gianfranco Tripi 06/09/2013 1 APPROCCIO PRESCRITTIVO VANTAGGI: uniformità di indirizzi e di livelli di sicurezza semplicità

Dettagli

Matrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente

Matrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente Matrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente L'acquisto di un immobile comporta un impegno finanziario notevole e non sempre è possibile disporre della somma di denaro

Dettagli