Iran. Ottobre Intelligence & Fraud Investigation. 1 IRAN: DOSSIER PAESE ifi advisory

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1 Iran Ottobre IRAN: DOSSIER PAESE ifi advisory Intelligence & Fraud Investigation

2 Indice REPORT IRAN Dati monografici... 4 Executive Summary L Iran nei principali indici internazionali IL QUADRO POLITICO ED ECONOMICO 1. L elezione di Rouhani ha aperto una nuova fase politica? Le aperture di Rouhani e il peso dei negoziati sul nucleare Iran e Occidente rischiano di perdere un altra occasione Condizioni più favorevoli per gli investimenti stranieri nel settore degli idrocarburi L Iran rimane una meta ambita per gli investimenti stranieri Nuove possibili rotte per l esportazione di gas iraniano L UE cerca alternative al gas russo IL FENOMENO TERRORISTICO 1. Il ruolo dell Iran nel terrorismo internazionale Arma a doppio taglio L insorgenza beluci I principali gruppi di militanti beluci L influenza dell ideologia salafita Appendici Threat Assessment

3 Iran 3 IRAN: DOSSIER PAESE

4 Dati monografici Nome paese: Capitale: Lingua/e ufficiale: Altre lingue: Popolazione: Religione: Iran Teheran persiano (farsi) inglese (stima 2014) musulmani 98% (sciiti 89%, sunniti 9%), altre confessioni 2% Valuta: Altre valute: Superficie: Fuso/i orario/i: Ora legale estiva: Rial Iraniano, IRR (1 EUR = ,4 IRR, 1 USD = ,0000 IRR in data 07/10/2014) Dollaro USA (USD), Euro (EUR), Sterlina inglese (GBP) km2 UTC UTC (dal marzo al settembre, a seconda degli anni) dati monografici 4

5 E xecutive summary L Iran sta attraversando una fase estremamente delicata su più fronti. Le sanzioni imposte da una parte della comunità internazionale per ostacolare le ambizioni nucleari di Teheran hanno fortemente indebolito l economia iraniana, colpendo in particolar modo il settore degli idrocarburi: i proventi dell esportazione di petrolio e gas ammontavano a 118 miliardi di dollari nell anno fiscale ma l anno successivo sono diminuiti del 47%, a 63 miliardi. L elezione, nel maggio 2013, di Hassan Rouhani alla presidenza della Repubblica Islamica potrebbe essere stata favorita proprio dal desiderio della maggioranza della popolazione iraniana di uscire dal relativo isolamento internazionale in cui si trova il paese, nella speranza che ciò potesse favorire anche la ripresa economica. Sino ad ora, l amministrazione Rouhani ha ottenuto alcuni importanti risultati in materia economica, riducendo il tasso di inflazione (dal 40% al 30% circa) ed effettuando tagli alla spesa pubblica. Tuttavia, i maggiori benefici per l economia del paese sono derivati dall allentamento delle sanzioni economiche, a seguito della firma di un Piano di Azione Congiunta con il gruppo P5+1 (i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell ONU, più la Germania), alla fine del 2013, che prevedeva la temporanea interruzione dello sviluppo del programma nucleare e la neutralizzazione delle scorte di uranio arricchito al 20%, in cambio dello scongelamento di una aliquota dei fondi iraniani all estero. Per l anno in corso, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) prevede un aumento del Prodotto Interno Lordo compreso tra l 1,5 e il 2%, dopo due anni di recessione. Perché si consolidi questa ripresa sarà, tuttavia, fondamentale il raggiungimento di un accordo definitivo sul programma nucleare iraniano. Inizialmente fissato al 20 luglio, il termine per raggiungere un accordo globale è stato poi proroga- 5 IRAN: DOSSIER PAESE

6 to al 24 novembre. Oltre che da importanti divergenze tecniche (ad esempio sulla capacità di produzione di combustibile nucleare), le trattative potrebbero essere ostacolate dalla difficile situazione nella regione. L avanzata dello Stato Islamico (SI) di Abu Bakr al-baghdadi ha aperto spazi di collaborazione (comunque non formalizzati) tra Iran e Stati Uniti in Iraq. Al contrario, la decisione americana di estendere le operazioni militari anche in Siria e di intensificare la propria azione di sostegno ai gruppi ribelli sunniti moderati pone i due paesi su fronti opposti. Teheran, infatti, rappresenta il più importante alleato di Bashar al-assad nella regione e considera la sua permanenza alla guida della Siria un obiettivo di importanza strategica. Le difficoltà dell amministrazione Rouhani di trovare un accordo sul nucleare hanno dato nuovo vigore agli elementi più radicali della dirigenza iraniana, come dimostrato dal voto di sfiducia dello scorso 19 agosto nei confronti dell ormai ex-ministro dell istruzione, Reza Faraji-Dana, accusato di portare il sistema universitario verso derive estremiste. L attivismo dei cosiddetti falchi assume particolare rilievo alla luce della lotta di potere già in corso per la futura sostituzione dell attuale Leader Supremo, l Ayatollah Ali Khamenei, i cui problemi di salute sembrano farsi sempre più seri. Anche sul fronte della sicurezza, l Iran si trova di fronte a importanti sfide. L avanzata del SI rappresenta una grave minaccia per la stabilità di tutta la regione. Più in generale, l aumento delle tensioni di natura settaria nel Medio Oriente, in particolare nel Libano, mette l Iran in una posizione molto precaria, perché esso rappresenta il principale campione della corrente sciita nella regione. L attentato compiuto contro l Ambasciata iraniana di Beirut nel novembre executive summary 6

7 2013 è, a questo proposito, esemplificativo delle gravi minacce che si profilano nell area. Un ulteriore fattore di rischio per la stabilità iraniana potrebbe derivare dalla crescente influenza dell Islam radicale e, in particolare, delle ideologie salafite sui militanti di etnia beluci che operano nel Sistan-e-Belucistan, provincia caratterizzata da livelli di benessere considerevolmente inferiori rispetto alla media nazionale. L uccisione del leader di Jundallah, Abdelmalek Rigi, nel 2010, sembrava aver assestato un colpo decisivo all insorgenza beluci. Il declino del gruppo, tuttavia, ha favorito la frammentazione del movimento di insurrezione armata, con la nascita di gruppi quali, Harakat Ansar Iran e Jaish al-adl Iran. Tali formazioni hanno realizzato diversi attentati negli ultimi anni, prendendo di mira soprattutto i membri delle forze di sicurezza iraniane. L attività di questi gruppi ha, in alcuni casi, alimentato forte tensione nei rapporti dell Iran con il Pakistan, come nel caso del sequestro, nel febbraio 2014, di cinque guardie di frontiera iraniane, successivamente trasferite in territorio pakistano. Quattro di loro sono state poi rilasciate ad aprile, mentre l altra è stata uccisa. L episodio aveva spinto il governo iraniano a minacciare un intervento militare diretto in Pakistan, paese anch esso interessato dal fenomeno dell insorgenza beluci e accusato di ospitare sul proprio territorio le basi di alcuni gruppi attivi in Iran. Il caso era poi rientrato, ma eventi di questo genere potrebbero ripetersi in futuro, destabilizzando un già precario quadro regionale. La ripresa dell attività dei militanti beluci che operano in Iran deriverebbe, in parte, anche dai legami sempre più stretti che si sono venuti a creare con i gruppi terroristici attivi in Pakistan, in particolare con Lashkar-e-Janghvi, formazione terroristica di matrice sunnita. Le autorità iraniane temono che tali rapporti si intensifichino ulteriormente nei prossimi anni, con una conseguente crescente radicalizzazione dei gruppi attivi sul proprio territorio. A causa dell elevato numero di variabili in gioco, ogni previsione sullo sviluppo degli eventi in Iran e nella regione rappresenterebbe, in questa fase, un azzardo. Quel che è certo, tuttavia, è che i prossimi mesi saranno decisivi per il futuro del paese: l esito dei negoziati sul programma nucleare influenzerà in maniera significativa l andamento dell economia e la riconfigurazione degli 7 IRAN: DOSSIER PAESE

8 equilibri di potere interni, mentre le operazioni militari contro le milizie dello Stato Islamico in Iraq e in Siria incideranno su un contesto regionale in cui il ruolo dell Iran è di assoluto rilievo. executive summary 8

9 Iran nei principali indici internazionali Corruption Perception Index: 144 su Transparency International (+ / -) Freedom from Corruption: 141 su 178 -Heritage Foundation (+ / -) Basel Anti-Money Laundering Index: 1 su Basel Institute on Governance (- / +) Human Development Index: 76 su United Nations Development Programme (+ / -) Global Competitiveness Report : 83 su World Economic Forum (+ / -) Global Enabling Trade Report: 131 su World Economic Forum (+ / -) Doing Business: 152 su World Bank (+ / -) Legatum Prosperity Index: 101 su Legatum Institute (+ / -) Global Terrorism Index: 17 su Vision of Humanity (- / +) Food Security Index: 70 su Economist Intelligence Unit (+ / -) Global Hunger Index: punteggio inferiore a 5, quindi non inserito (+ / -; considerati solo i paesi dove il fenomeno è rilevante) Failed State Index: 44 su Fund for Peace (- / +) 9 IRAN: DOSSIER PAESE

10 Democracy Index: 158 su Economist Intelligence Unit (+ / -) Freedom in the World 2014: non libero - Freedom House Freedom on the Net: non libero - Freedom House Gender Inequality Index: 75 su 148 -United Nations Development Programme (+ / -) Index of Economic Freedom: 173 su Heritage Foundation (+ / -) Press Freedom Index: 173 su Réporters sans Frontières (+ / -) Rule of Law Index: 99 su 99 - The World Justice Project (+ / -) Global Peace Index: 131 su Vision of Humanity (+ / -) Categoria Investimenti OCSE: 7/7 - OCSE Global Energy Architecture Performance Index: 102 su World Economic Forum (+ / -) Sustainability Index: 91 su World Enenrgy Council (+ / -) LEGENDA + / - (dal più virtuoso al meno virtuoso) - / + (dal meno virtuoso al più virtuoso) nei principali indici internazionali 10

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