Principali evidenze di Demografia ed Epidemiologia in provincia di Bergamo
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- Davide Rossini
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1 Principali evidenze di Demografia ed Epidemiologia in provincia di Bergamo
2 DEMOGRAFIA La piramide dell età della popolazione bergamasca rappresenta la struttura di una popolazione in cui la maggioranza dei soggetti è concentrata nelle fasce di età centrali dando al grafico una conformazione a botte tipica delle popolazioni vecchie. La riduzione della natalità e l aumento dell età media evidenziano uno scenario di progressivo invecchiamento. 2
3 DEMOGRAFIA Popolazione totale La mappa illustra la distribuzione territoriale della popolazione totale; risulta concentrata nella zona urbana, peri-urbana e della Bassa bergamasca, mentre le zone montuose appaiono spopolate
4 DEMOGRAFIA Indice di vecchiaia La struttura demografica della popolazione presenta un indice di vecchiaia pari a 121,8, con peggioramento rispetto all anno precedente (pari a 114,2); tale indice rimane comunque inferiore sia alla Lombardia (141,0), sia all Italia (144,0) La mappatura dell indice di vecchiaia è quasi l immagine speculare della precedente. Valle Brembana, Valle Seriana e Bergamo hanno il più alto tasso di popolazione anziana. 4
5 Indice di natalità DEMOGRAFIA La distribuzione geografica del tasso di natalità evidenzia maggior concentrazione nell area della Bassa bergamasca e nell Est Provincia, zone in cui tipicamente si sono concentrati gli immigrati e che presentano attrattive lavorative e abitative per le coppie giovani, mentre rimane esclusa l area urbana. Le alte valli presentano i tassi di natalità più bassi. 5
6 Popolazione immigrata Presenza Stranieri (% su totale popolazione) ,15 15,61 14,75 14,52 13,21 11,5 11,5 11,03 10, ,55 7,08 5,8 4,69 2,97 04-Grumello 14-Romano di Lombardia 06-Monte Bronzone-Basso Sebino 05-Valle Cavallina 01-Bergamo 07-Alto Sebino 13-Treviglio 02-Dalmine 03-Seriate 12-Isola Bergamasca 08-Valle Seriana 11-Valle Imagna e Villa Almè 09-Valle Seriana Sup e Val di Scalve 10-Valle Brembana Provincia % media provincia: 11,0 La presenza straniera si radica sempre più: i maschi costituiscono il 12% dell intera popolazione maschile, le femmine il 10%, ma è distribuita eterogeneamente sul territorio DEMOGRAFIA
7 DEMOGRAFIA Altre evidenze rilevanti Il tasso di abortività volontaria (7,1) appare inferiore al dato medio lombardo (8,4) ed a quello nazionale (8,2), così come, di converso, il tasso di natalità (10,3) è superiore ai rispettivi parametri di confronto citati (Regione Lombardia 9,9; Italia 9,3). Il tasso di natalità della popolazione straniera residente nella provincia di Bergamo (24,0 per stranieri residenti) è superiore ai corrispettivi indici regionale (20,0) e italiano (17,1) I tassi di fecondità delle donne straniere sono doppi rispetto alle donne italiane (86,5 vs 34,6)
8 DEMOGRAFIA Una provincia eterogenea Vi è notevole eterogeneità sul territorio per gran parte degli indici considerati Le analisi evidenziano come le aree provinciali siano suddivisibili in tre sostanziali gruppi, caratterizzati congiuntamente da una diminuzione della popolazione giovane e produttiva e da un aumento della popolazione anziana Primo gruppo: Dalmine, Romano, Valle Cavallina, Basso Sebino, Isola Bergamasca, Treviglio, Seriate, Grumello Secondo gruppo: Alto Sebino, Valle Seriana Superiore, Valle Seriana, Bergamo, Valle Imagna Terzo gruppo: Valle Brembana
9 Mortalità generale EPIDEMIOLOGIA Tasso medio mortalità provincia: 8,18 (per abitanti) Il tasso di mortalità complessivo riflette la distribuzione dell indice di vecchiaia 9
10 EPIDEMIOLOGIA Le cause tumorali e le cause cardiocircolatorie sono le prime cause di morte nei maschi 10
11 EPIDEMIOLOGIA Le cause tumorali e le cause cardiocircolatorie sono le prime cause di morte anche nelle femmine 11
12 EPIDEMIOLOGIA Il trend storico è tuttavia in costante diminuzione sia per le cause tumorali (meno nelle donne) sia per le cardio circolatorie 12
13 EPIDEMIOLOGIA L ospedalizzazione per patologie tumorali non ha particolari concentrazioni, ad eccezione della zona di Romano di Lombardia dove appare significativamente superiore al valore provinciale per entrambi i sessi 13
14 Ricoveri per tumori EPIDEMIOLOGIA La distribuzione per età dei ricoveri per patologia tumorale presenta per i maschi una crescita costante ad iniziare dai anni ed un massimo assoluto nelle età più avanzate; per le donne si evidenzia un primo massimo tra i anni, con successivo livellamento e risalita nelle età avanzate. 14
15 Ricoveri per patologie cardiovascolari EPIDEMIOLOGIA L andamento dei ricoveri per patologia cardio-vascolare è del tutto parallelo nei due sessi 15
16 EPIDEMIOLOGIA Patologie tumorali più frequenti nei maschi Tumori maligni della prostata 18,6% Tumori maligni di bronchi e polmoni 16,9% Tumori maligni di colon-retto 11,6% Tumori maligni del fegato 8,1% I tumori della prostata rappresentano il 19% circa di tutti i tumori per il sesso maschile 16
17 EPIDEMIOLOGIA Il tumore del colon retto presenta un tasso di incidenza standardizzato del 65 per 1000 assistiti / anno con una netta superiorità dei casi nei maschi rispetto alle donne specie nell età più avanzata. E stato attivato uno screening su tutta la Provincia. 17
18 Patologie tumorali più frequenti nelle femmine EPIDEMIOLOGIA Tumori maligni della mammella 31,2% Tumori maligni di colon-retto 11,0% Tumori maligni dello stomaco 5,8% Tumori maligni di bronchi e polmoni 5,4% I tumori della mammella rappresentano il 32% circa di tutti i tumori per il sesso femminile 18
19 EPIDEMIOLOGIA L incidenza è di 164 casi ogni 1000 assistiti/anno E stato attivato uno screening su tutta la Provincia 19
20 Analisi della sopravvivenza EPIDEMIOLOGIA Kaplan-Meier survival estimates I dati di sopravvivenza mostrano l efficacia dell attività di screening (il grafico mostra come la mortalità delle donne in cui viene individuato un tumore nell ambito dello screening sia significativamente inferiore a quelle non individuate dallo screening) CR - No Screening BG - No Screening CR - Ca int BG - Ca int CR - Screening+ BG - Screening mesi 20
21 EPIDEMIOLOGIA L incidenza del tumore della cervice uterina è decisamente inferiore a quella della mammella Per questo tumore è stata avviata una attività di promozione del pap test presso i Consultori 21
22 EPIDEMIOLOGIA Per il tumore polmonare, che è ancora un problema rilevante nei maschi e lo sta sempre più diventando per le donne, sono state avviate numerose iniziative di contrasto all abitudine tabagica 22
23 EPIDEMIOLOGIA SOCIO-SANITARIA Patologie croniche a forte impatto socio-sanitario La patologie neurodegenerative sono paradigma di complessità e necessità di integrazione di servizi sanitari e socio-sanitari. Demenze e Malattia di Parkinson sono le più diffuse anche a Bergamo.
24 EPIDEMIOLOGIA SOCIO-SANITARIA Malattia di Parkinson Prevalenza ASL Bergamo: 235 per ab. ovvero, 2500 casi Incidenza annua ASL Bergamo: 27,3 per ab nuovi casi La distribuzione dei tassi specifici per età e genere evidenzia l impatto pesante nelle classi più avanzate, in entrambi i sessi
25 Distribuzione territoriale EPIDEMIOLOGIA SOCIO-SANITARIA Malattia di Parkinson La mappa evidenzia aree a rischio aumentato di morbosità nell'area montana e (in parte) metropolitana. Esistono aggregati territoriali a prevalenza elevata, meritevoli di approfondimento.
26 EPIDEMIOLOGIA SOCIO-SANITARIA Demenze Prevalenza ASL Bergamo: 65 per ab = pazienti Anche per le Demenze, la distribuzione dei tassi specifici per età e genere evidenzia l impatto nelle classi più avanzate, con picco a 78 nei maschi e 82 nelle donne Fonte: Registro delle Demenze in Provincia di Bergamo Osservatorio Socio Sanitario ASL Bergamo
27 Distribuzione territoriale EPIDEMIOLOGIA SOCIO-SANITARIA Demenze La distribuzione territoriale appare congrua alla distribuzione degli indici di vecchiaia
28 EPIDEMIOLOGIA SOCIO-SANITARIA Demenze in RSA Più del 50% dei pazienti in RSA presenta una diagnosi di Demenza Os piti con diagnos i di demenza - tab. 17 Tipo Demenza Frequenza Percentuale DEMENZA SENILE, PRESENILE, ALTRE ,9 DEMENZA ALCOLICA 14,2 DEMENZA VASCOLARE ,9 M.ALZHEIMER 722 9,8 M.PICK 6,1 Totale ,8 Non diagnosi di Demenza ,2 Totale ,0
29 EPIDEMIOLOGIA SOCIO-SANITARIA Demenze in RSA Le RSA, in questo scenario, stanno assumendo sempre più una funzione di intervento attivo in queste situazioni, come alternativa al contesto familiare, anche solo di sollievo, soprattutto quando la gestione di tali pazienti diventa improponibile in un contesto domiciliare
30 EPIDEMIOLOGIA SOCIO-SANITARIA ANALISI EPIDEMIOLOGICA DELL ATTIVITA DI PSICHIATRIA TERRITORIALE 2010 (EX FLUSSO 46/SAN) I casi singolarmente individuati sono pari a (46% maschi; 54% femmine) Le classi di età più rappresentate sono comprese tra 35 e 54 anni La quantità complessiva di prestazioni è stata pari a con prestazioni ricevute pro-capite pari a 33,4. Il 90% circa delle diagnosi è rappresentato da quattro gruppi: schizofrenia, sindromi affettive, sindromi nevrotiche, disturbi della personalità.
31 ANALISI EPIDEMIOLOGICA DELL ATTIVITA DI PSICHIATRIA TERRITORIALE 2010 (EX FLUSSO 46/SAN) distribuzione territoriale utenza Psichiatria - Prevalenza utenza per Ambito (per ab.) , , ,2 14,7 14,8 13,2 13,7 14,4 15,3 13,2 12,2 11,9 11,6 10,4 5 0 D01-Bergamo D02-Dalmine D03-Seriate D04-Grumello D05-Valle Cavallina D06-Monte Bronzone-Basso Sebino D07-Alto Sebino D08-Valle Seriana D09-Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve D10-Valle Brembana D11-Valle Imagna e Villa d'almè D12-Isola Bergamasca D13-Treviglio D14-Romano di Lombardia Provincia Elevata prevalenza negli ambiti Alto Sebino, Valle Seriana e Valle Seriana Superiore. EPIDEMIOLOGIA SOCIO-SANITARIA
32 EPIDEMIOLOGIA SOCIO-SANITARIA ANALISI EPIDEMIOLOGICA DELL ATTIVITA DI Neuropsichiatria Infantile 2010 I casi singolarmente individuati sono pari a (61% maschi; 39% femmine) La quantità complessiva di prestazioni è stata pari a con prestazioni ricevute pro-capite pari a 11,8 Il 90% circa delle diagnosi è rappresentato da quattro gruppi: schizofrenia, sindromi affettive, sindromi nevrotiche, disturbi della personalità.
33 ANALISI EPIDEMIOLOGICA DELL ATTIVITA DI Neuropsichiatria Infantile 2010 ( distribuzione territoriale utenza Prev alenza utenza NPI (x 1000 ab. Età 0-18) 8,00 7,00 6,00 5,00 6,90 6,80 6,30 6,40 6,10 5,90 5,80 5,70 5,30 5,40 5,00 4,70 4,60 4,00 3,30 3,00 2,00 1,00 0,00 Elevata prevalenza negli ambiti Isola Bergamasca e Dalmine 6,10 01-Bergamo 02-Dalmine 03-Seriate 04-Grumello 05-Valle Cavallina 06-Monte Bronzone-Basso Sebino 07-Alto Sebino 08-Valle Seriana 09-Valle Seriana Sup e Val di Scalve 10-Valle Brembana 11-Valle Imagna e Villa Almè 12-Isola Bergamasca 13-Treviglio 14-Romano di Lombardia Provincia EPIDEMIOLOGIA SOCIO-SANITARIA
34 EPIDEMIOLOGIA SOCIO-SANITARIA Utenza Consultori Fam Distribuzione territoriale utenza (sulla base della residenza) L utenza complessiva, definita come soggetti univocamente identificati attraverso il codice fiscale e la data di nascita, che abbiano ricevuto almeno una prestazione valorizzata nel 2010, è pari a utenti
35 EPIDEMIOLOGIA SOCIO-SANITARIA Utenza CF 2010 Le donne sono (89,2%) Gli uomini sono 1918 (10,8%) Le prestazioni valorizzate sono state pari a Il n. di prestazioni pro-capite è pari a 3,4
36 Utenza Consultori Fam EPIDEMIOLOGIA SOCIO-SANITARIA Utenza CF 2010 per Comune -Donne -numero assoluto
37 Utenza Consultori Fam EPIDEMIOLOGIA SOCIO-SANITARIA Utenza CF 2010 per Comune- Donne- Tassi x residenti
38 Utenti CF distr. età e sesso EPIDEMIOLOGIA SOCIO-SANITARIA
39 EPIDEMIOLOGIA SOCIO-SANITARIA Utenti CF-utenza totale profilo utenza Le prestazioni erogate a favore sono le seguenti: ITALIANA (pari a 3.2 pro capite) ALTRA (pari a 3.7 pro capite)
40 EPIDEMIOLOGIA SOCIO-SANITARIA Le prime 14 prestazioni danno conto del 95% complessivo del totale Prestazioni valorizzate CF 2010 NB i pap test sono presenti con le 2 prestazioni divise come da tariffario
41 EPIDEMIOLOGIA SOCIO-SANITARIA RSA-situazione provinciale R.S.A.: n. 61 Posti letto autorizzati: n.5643, di cui 5315 accreditati. I 328 posti letto autorizzati, ma non accreditati, sono utilizzati in parte per rispondere ai bisogni di ricovero temporaneo, attraverso specifiche convenzioni con gli Ambiti Territoriali o con i Comuni singoli, in parte gestiti direttamente dalle stesse Rsa come posti di sollievo o occupati da ospiti solventi.
42 EPIDEMIOLOGIA SOCIO-SANITARIA RSA profilo ospiti Dis tribuzione degli os piti per clas s i di età e genere - tab. 12 M F Totale Conteggio % casi colonna Conteggio % casi colonna Conteggio % casi colonna ,4% 2,0% 9,1% ,5% 50,9% 112 1,5% ,4% 37,7% 115 1,6% ,1% 105 1,9% 215 2,9% ,6% 272 4,9% 462 6,3% ,5% 492 8,8% ,7% ,0% ,9% ,6% ,1% ,1% ,2% ,5% ,9% ,2% Totale ,0% ,0% ,0%
43 EPIDEMIOLOGIA SOCIO-SANITARIA RSA profilo ospiti Le classi di maggiore peso quantitativo sono la classe 1 (ospiti con gravi compromissioni motorie, cognitive e di comorbilità), la classe 3 (ospiti con gravi compromissioni motorie e di comorbilità, ma con moderate compromissioni cognitive) e la classe 7 (ospiti con gravi compromissioni di comorbilità, ma moderate compromissioni motorie e cognitive). Ben il 60,4% dei ricoverati nell anno 2010 si concentra nelle classi SOSIA 1 e 3
44 EPIDEMIOLOGIA SOCIO-SANITARIA RSA profilo ospiti Nel 31,1% dei casi la permanenza è inferiore all anno, e nel 46% inferiore ai 2 anni. Il 19,1% permane per un periodo inferiore ai 6 mesi.
45 Quadro demografico e epidemiologico: sintesi di tendenze e temi SINTESI Progressivo invecchiamento della popolazione, proiezione positiva dell aspettativa di vita, riduzione della mortalità generale Forte spostamento del BISOGNO nell ambito delle malattie cronico-degenerative (in forte aumento) e delle malattie stabilmente cronicizzate, patologie rilevanti, come carico e come costi anche economici, ma soprattutto come impatto sociale e familiare: paradigmi di complessità fra bisogno sanitario e bisogno sociale del paziente, del care-giver e della famiglia Temi della complessità, della fragilità e della disabilità Continuità assistenziale come tema centrale sia strategico sia clinico Necessità di programmazione forte, volta all integrazione dei percorsi e dei servizi sanitari, socio-sanitari e sociali
46 Sintesi Il determinarsi delle condizioni di fragilità sanitaria è strettamente intrecciato con la fragilità sociale e l obiettivo dei sistemi di welfare (sanitario e sociosanitario) deve convergere nell assicurare una serie di prestazioni e di tutele ai pazienti in relazione ai livelli di assistenza garantiti.
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