Anestetici locali. "Sine nervo nulla pars animalis motum voluntarium vel sensum habet". (Galeno)
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1 Anestetici locali "Sine nervo nulla pars animalis motum voluntarium vel sensum habet". (Galeno)
2 Trasmissione dell impulso nervoso Riposo canale chiuso Stimolo il canale si apre entra il sodio Depolarizzazione il canale si chiude il K esce verso gradiente e concentrazione Ripolarizzazione entra in azione la pompa Na/K
3 depolarizzazione ripolarizzazione Soglia di eccitabilità potenziale d azione potenziale di riposo canale sodico Lato ester no Canale sodico voltaggio dipendente Cancello apeto Recettore degli anestetici locali
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5 Si suppone che le quattro sequenze si raggruppino insieme a formare un poro Il canale voltaggio-dipendente per il sodio è formato da un singolo lungo peptide. La molecola ha quattro distinte sequenze uguali, ciascuna delle quali consiste di sei tratti intramembranosi ad alfa elica. Il poro è chiuso quando il potenziale transmembranario è al valore di riposo. Quando la membrana viene depolarizzata al livello soglia, si ritiene che la molecola ruoti in una configurazione che permette il passaggio degli ioni sodio attraverso il poro. I canali per il sodio sono normalmente chiusi (1) e si aprono sempre per un breve tempo, meno di 1 msec (2). Se la depolarizzazione permane, una porzione globulare della proteina-canale oscilla verso l'alto e chiude il poro, che allora si dice essere inattivato (3). Quando la membrana si ripolarizza, il poro si chiude e la porzione globulare si sposta, tornando alla porzione iniziale. Il canale, chiuso, torna così ad essere attivo (4).
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7 Parametri farmacocinetici dopo somministrazione endovenosa LIDOCAINA MEPIVACAINA BUPIVACAINA ETIDOCAINA VD (L) T ½ p (H) T ½ a (H) T ½ b (H) Cl (l/min) EE^ FL^ ^ EE= estrazione epatica FL= frazione libera
8 Variabili in grado di influenzare l attività degli anestetici locali a b c d e Diffusibilità tessutale Vasodilatazione Metabolismo Tipi di fibre Tipo di blocco f. Aggiunta di un vasocostrittore
9 Ordine di blocco delle fibre nervose per gli anestetici locali Mieliniz. Diamet ro Ordine bloc co A Mo tor ia A Epi criti ca A 2+ Pro pri oc et. A Term oalg. B Pre gan gl. sim pati ca C , Te rm oa lg.
10 EFFETTI INDESIDERATI agitazione Arresto cardiaco Attacco d asma Collasso circolatorio Convulsioni Depressione Reazioni allergiche, anche gravi Tremori
11 POTENZA INTERMEDIA ATTIVITA' INTRINS ECA' TOSSICITA Mepivacaina Lidocaina 5-6 POTENZA ELEVATA Bupivacaina Etidocaina C TOSSICA (mcg/ml )
12 Anestetici locali: modalità di somministrazione Anestesia spinale Anestesia epidurale
13 RICE: il trattamento immediato di quasi tutte le lesioni acute negli atleti è costituito da riposo, ghiaccio, compressione e sollevamento (Rest, Ice, Compression, Elevation: RICE). Il riposo va instaurato immediatamente per ridurre al minimo l'emorragia, la lesione e il gonfiore. Il ghiaccio limita l'infiammazione e riduce il dolore. La compressione e il sollevamento limitano l'edema. Iniezioni locali di corticosteroide: iniezioni di corticosteroidi per via perio intrarticolare alleviano il dolore, riducono il gonfiore e sono un utile coadiuvante agli analgesici e al riposo. Tuttavia, essi inibiscono la funzione dei fibroblasti e la deposizione del collageno e così possono ritardare la riparazione. Le iniezioni di corticosteroidi riducono marcatamente l'irrorazione sanguigna dei tendini: ciò può causare necrosi, aumentando il rischio di rotture. L'iniezione va praticata nei pressi del tendine, non all'interno di esso. Tendini che caricano il peso una volta iniettati sono più deboli di quelli non iniettati per almeno 15 mesi. Ripetute iniezioni intrarticolari possono far perdere alla cartilagine il suo strato ialino e renderla molle e fibrillare. Questo fenomeno si può evitare con iniezioni occasionali. Infiltrazioni periarticolari di anestetici locali Infiltrazioni intraarticolari di anestetici locali e corticosteroidi
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