Relazione trimestrale consolidata. al 30 settembre 2016

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1 Relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2016

2 INDICE Introduzione Organi di amministrazione e controllo 002 Mission 003 Relazione sulla Gestione 1.01 Sintesi andamento economico finanziario e definizione degli indicatori alternativi di performance Risultati economico finanziari Analisi della struttura patrimoniale e investimenti Analisi della struttura finanziaria Analisi per aree strategiche d affari Gas Energia elettrica Ciclo idrico integrato Ambiente Altri servizi Titolo in Borsa e relazioni con l azionariato Scenario di riferimento e approccio strategico del Gruppo Risorse umane 039 Bilancio Consolidato Gruppo Hera 2.01 Schemi di bilancio Conto economico Conto economico complessivo Situazione patrimoniale finanziaria Rendiconto finanziario Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Note esplicative consolidate Indebitamento finanziario netto Partecipazioni: elenco delle società consolidate 050 1

3 introduzione

4 ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO 2

5 MISSION Hera vuole essere la migliore multiutility italiana per i suoi clienti, i lavoratori e gli azionisti, attraverso l'ulteriore sviluppo di un originale modello di impresa capace di innovazione e di forte radicamento territoriale, nel rispetto dell'ambiente". Per Hera essere la migliore vuol dire rappresentare un motivo di orgoglio e di fiducia per: i clienti, perché ricevano, attraverso un ascolto costante, servizi di qualità all'altezza delle loro attese; le donne e gli uomini che lavorano nell'impresa, perché siano protagonisti dei risultati con la loro competenza, il loro coinvolgimento e la loro passione; gli azionisti, perché siano certi che il valore economico dell'impresa continui ad essere creato, nel rispetto dei principi di responsabilità sociale; il territorio di riferimento, perché sia la ricchezza economica, sociale e ambientale da promuovere per un futuro sostenibile; i fornitori, perché siano attori della filiera del valore e partner della crescita". 3

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7 1.01 SINTESI ANDAMENTO ECONOMICO FINANZIARIO E DEFINIZIONE DEGLI INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE Indicatori economici e Investimenti (mln- ) Set 2016 Set 2015 Var. Ass. Variaz.% Indicatori economici e Investimenti Ricavi 3.104, ,4-141,6-4,4% Margine Operativo Lordo 650,6 640,2 +10,4 +1,6% Margine Operativo Lordo/Ricavi 21,0% 19,7% -1,3 p.p. Utile Operativo 329,2 317,3 +11,9 +3,8% Utile Operativo/Ricavi 10,6% 9,8% -0,8 p.p. Utile Netto 151,8 134,9 +16,9 +12,5% Utile Netto/Ricavi 4,9% 4,2% -0,7 p.p. Investimenti Netti 241,2 220,6 +20,6 +9,3% Indicatori Patrimoniali-Finanziari (mln- ) Set 2016 Dic 2015 Var. Ass. Variaz.% Indicatori patrimoniali - finanziari Immobilizzazioni nette 5.521, ,3 +9,9 +0,2% Capitale circolante netto 82,1 157,0-74,9-47,7% Fondi (535,8) (513,5) -22,3-4,3% Capitale investito netto 5.067, ,8-87,3-1,7% Indebitamento finanziario netto (2.567,0) (2.651,7) +84,7 +3,2% Definizione degli Indicatori Alternativi di Performances (IAP) Il Gruppo Hera utilizza gli Indicatori Alternativi di Performance (IAP) al fine di trasmettere in modo più efficace le informazioni sull andamento della redditività dei business in cui opera, nonché sulla propria situazione finanziaria. In accordo con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall European Securities and Markets (ESMA/2015/1415) e in coerenza con quanto previsto dalla comunicazione Consob n del , sono di seguito esplicitati il contenuto e il criterio di determinazione degli Indicatori Alternativi di Performance utilizzati nel presente bilancio. IAP Economici e Investimenti Il Margine operativo lordo è un indicatore della perfomance operativa ed è calcolato sommando all Utile operativo gli Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni. Questo indicatore è utilizzato come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) e rappresenta una misura utile per la valutazione delle performance operative del Gruppo (nel suo complesso e a livello di Business Unit), anche attraverso il confronto della redditività operativa del periodo di riferimento con quella dei periodi precedenti. Questo permette di condurre analisi sui trend e confrontare le efficienze realizzate nei periodi. Il Margine Operativo Lordo su Ricavi, l Utile operativo su Ricavi e il Risultato Netto su Ricavi, sono utilizzati come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) e misurano la performance operativa del Gruppo facendo una proporzione, in termini percentuali, del Margine operativo lordo, dell Utile operativo e dell Utile netto diviso il valore dei Ricavi. 4

8 Gli Investimenti netti sono ottenuti dalla somma degli investimenti in immobilizzazioni materiali, attività immateriali e partecipazioni al netto dei contributi in conto capitale. Questo indicatore è utilizzato come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) e rappresenta una misura utile per la valutazione della capacità di spesa per investimenti di mantenimento e sviluppo del Gruppo (nel suo complesso e a livello di Business Unit), anche attraverso il confronto con i periodi precedenti. Questo permette di condurre analisi sui trend e confrontare le efficienze realizzate nei periodi. IAP Patrimoniali - Finanziari Le Immobilizzazioni nette sono determinate quale somma di: Immobilizzazioni materiali; Attività immateriali e avviamento; Partecipazioni; Attività e passività fiscali differite. Questo indicatore è utilizzato come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) e rappresenta una misura utile per la valutazione delle immobilizzazioni nette del Gruppo nel suo complesso, anche attraverso il confronto con i periodi precedenti. Questo permette di condurre analisi sui trend e confrontare le efficienze realizzate nei periodi. Il Capitale circolante netto è definito dalla somma di: Rimanenze; Crediti e debiti commerciali; Crediti e debiti per imposte correnti; Altre attività e altre passività correnti; Quota corrente di attività e passività per Strumenti finanziari derivati su commodity. Questo indicatore è utilizzato come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) e rappresenta una misura utile per la valutazione delle capacità di generare cassa tramite l attività operativa in un orizzonte temporale di 12 mesi, anche attraverso il confronto con i periodi precedenti. Questo permette di condurre analisi sui trend e confrontare le efficienze realizzate nei periodi. I Fondi accolgono la somma delle voci di Trattamento di fine rapporto ed altri benefici e Fondi per rischi e oneri. Questo indicatore è utilizzato come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) e rappresenta una misura utile per la valutazione della capacità di far fronte a possibili passività future, anche attraverso il confronto con i periodi precedenti. Questo permette di condurre analisi sui trend e confrontare le efficienze realizzate nei periodi. Il Capitale investito netto è determinato dalla somma algebrica delle Immobilizzazioni nette, del Capitale circolante netto e dei Fondi. Questo indicatore è utilizzato come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) e rappresenta una misura utile per la valutazione di tutte le attività e passività operative correnti e non correnti facenti capo al Gruppo, così come sopra dettagliato. L Indebitamento finanziario netto rappresenta un indicatore della struttura finanziaria ed è determinato conformemente alla comunicazione Consob 15519/2006 con l aggiunta dei valori delle attività finanziarie non correnti. Tale indicatore è quindi determinato come somma delle voci: Attività finanziarie correnti e non correnti; Disponibilità liquide e mezzi equivalenti; Passività finanziarie correnti e non correnti; Quota corrente e non corrente di attività e passività per Strumenti finanziari derivati su tassi e cambi. Questo indicatore è utilizzato come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) e rappresenta una misura utile per la valutazione del livello di indebitamento finanziario del 5

9 Gruppo, anche attraverso il confronto con i periodi precedenti. Questo permette di condurre analisi sui trend e confrontare le efficienze realizzate nei periodi. Le Fonti di finanziamento sono ottenute dalla somma dell Indebitamento finanziario netto e del Patrimonio Netto. Questo indicatore è utilizzato come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) e rappresenta la suddivisione delle fonti di finanziamento tra capitale proprio e di terzi ed è un indicatore dell autonomia e solidità finanziaria del Gruppo. 6

10 RISULTATI ECONOMICO FINANZIARI Mantenimento di risultati costanti Al termine dei primi nove mesi del 2016, il Gruppo Hera evidenzia una crescita di tutti gli indicatori economici in un contesto competitivo e regolamentare sempre più sfidante. Il Gruppo Hera ha saputo gestire questo scenario operando in maniera equilibrata e dinamica: la comparazione con l anno precedente evidenzia un margine operativo lordo in aumento dell 1,6%, un utile operativo del 3,8% e un utile netto del 12,5%. Le principali operazioni societarie e di business che hanno generato variazioni di perimetro al 30 settembre 2016, rispetto allo stesso periodo del 2015, sono le seguenti: Dal 1 novembre 2015 entra a far parte del perimetro del Gruppo la società Biogas 2015, che ha per oggetto il recupero energetico, la produzione di energia legata al riciclo dei rifiuti, nonché la costruzione, installazione e gestione dei relativi impianti. In data 23 dicembre 2015 Herambiente ha acquisito il 100% della partecipazione nella società Waste Recycling Spa, che svolge attività di trattamento e recupero di rifiuti speciali in provincia di Pisa e che a sua volta detiene quote partecipative nelle società Rew Trasporti Srl e Neweco Srl. Nel corso nel secondo semestre 2016 le due partecipate suddette sono state fuse in Waste Recycling Spa. Dal 1 dicembre 2015 Herambiente ha acquisito il controllo sostanziale di alcuni rami d azienda da Geo Nova Spa. In particolare, sono stati rilevati l impianto di stoccaggio di rifiuti pericolosi e non pericolosi a San Vito al Tagliamento (Pordenone) e le discariche attive per rifiuti non pericolosi di Loria (Treviso) e Sommacampagna (Verona). In data 29 dicembre 2015 Hera Spa ha ceduto a terzi il 90% della società Hera Energie Rinnovabili, successivamente rinominata Aloe Spa, uscendo quindi dal perimetro di consolidamento. In data 30 dicembre 2015 è stata dismessa la partecipazione detenuta da AcegasApsAmga Spa in Trieste Onoranze e Trasporti Funebri. In data 8 aprile 2016 Hera Comm Srl si è aggiudicata in via definitiva la gara bandita dal Comune di Giulianova per l acquisizione del 100% del capitale sociale di Julia Servizi Più, società di vendita gas ed energia elettrica operante nel territorio di Teramo. Con efficacia 1 luglio 2016 Hera Spa ha conferito in Inrete Distribuzione Energia Spa, il proprio ramo d'azienda, costituito dalle attività di distribuzione per il settore dell energia elettrica e del gas. La società è stata costituita per gestire l'attività di distribuzione del gas naturale e dell'energia elettrica in coerenza agli obblighi di separazione (unbundling) funzionale e contabile previsti dalla normativa dell'autorità per l'energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico (Aeegsi) per le imprese operanti nei settori dell'energia elettrica e del gas, finalizzati ad una maggiore concorrenza, efficienza e qualità nell'erogazione dei servizi energetici. 7

11 Gruppo Hera Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre s 2016 Lo schema di conto economico consolidato recepisce l applicazione del principio contabile IFRIC12 Accordi per servizi in concessione. L effetto dell applicazione di questo principio, invariante sui risultati, è la rappresentazione nel contoo economico dei lavori d investimento eseguiti sui beni in concessione, limitatamente ai servizi a rete. Di seguito vengono illustrati i risultati economici al 30 settembre 2016 e 2015: Incrementi costanti e crescenti 3,1 miliardi di ricavi di Nei primi nove mesi del 2016, i ricavi sono stati pari a ,8 milionii di euro, in calo per 141,6 milioni di euro, pari a circa il 4,4%, rispetto ai 3.246,4 milioni m di euroo dell analogoo periodo del Sono diversi i motivi dii questa contrazione: i ricavi della vendita e trading di energia elettrica e gas sono scesi per circa 180 milioni di euro a seguito del calo del prezzo della materiaa prima; nei servizi regolati di gas, energia elettrica e ciclo idrico è presente un calo di Ricavi (Mld ) circa 25,6 milioni di euro dovuto alla modifica 3,1 del tasso di remunerazionee del capitale investito; infine, è presentee una diversa classificazione tra le voci ricavi e altri ricavi operativi per circa 15 milioni di euro. Si evidenziano in crescita: i ricavi per i maggiori volumi venduti di gas, per circa 4,1 milioni di euro; le maggiori componenti di ricavo, passanti, relativamente allaa distribuzione Set ,2 Set 2015 extra rete pari a circa 12,0 milioni di euro, i ricavi dell area d ambiente principalmente per l aumento dei rifiuti smaltiti, per circa 48 milioni di euro e, infine, i maggiori ricavi a copertura dei maggiori servizi nei business regolati. 8

12 Per approfondimenti, si rimanda all analisi delle singole aree d affari. Gli altri ricavi operativi crescono, rispetto allo scorso settembre 2015, di 33,9 milioni di euro pari al 15,0%. Tale crescita è dovuta prevalentemente al contributo dei titoli di efficienza energetica per l incremento del prezzo di scambio per circa 13 milioni di euro, ai maggiori ricavi da commesse Ifric12 per circa 2,8 milioni di euro, ai maggiori contributi per la raccolta differenziata per circa 3,5 milioni di euro e ad una diversa classificazione, per circa 15 milioni di euro, dei ricavi da vendita certificati da ricavi ad altri ricavi operativi. I costi delle materie prime e materiali diminuiscono di 175,8 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2015 con una variazione percentuale del 10,9% e come per i ricavi, questo calo è dovuto ai minori volumi di acquisto gas, alla minore attività di trading, alla discesa generale del prezzo della materia prima e alla diversa contabilizzazione degli incentivi energetici. Gli altri costi operativi crescono complessivamente di 50,4 milioni (maggiori costi per servizi per 56,6 milioni di euro e minori spese operative per 6,2) la cui causa è principalmente legata alle variazioni di perimetro (20,0 milioni di euro), all aumento dei costi di vettoriamento e trasporto di energia elettrica e gas, imputabili prevalentemente ai maggiori ricavi passanti già in precedenza citati (12,0 milioni di euro), ai maggiori costi di smaltimento per l aumento dei volumi trattati e ai maggiori costi Ifric12 (5 milioni di euro). Il costo del personale cresce di 9,6 milioni di euro, pari al 2,5%, passando dai 380,5 milioni di euro del 30 settembre 2015 ai 390,1 milioni di euro dell analogo periodo del Questo aumento è principalmente legato agli incrementi retributivi previsti dal contratto collettivo nazionale di lavoro. L ingresso delle risorse delle società dell area Ambiente e di Julia Servizi Più è in parte compensato dalla riduzione della presenza media. I costi capitalizzati a settembre 2016 sono in crescita rispetto l analogo periodo precedente, per 2,1 milioni di euro, pari all 11,8%. Mol a 650,6 milioni di (+1,6%) Il margine operativo lordo si attesta a 650,6, registrando una crescita di 10,4 milioni di euro, pari allo 1,6% rispetto all equivalente periodo del La crescita dell energia elettrica, grazie ai maggiori margini derivanti dagli impianti di produzione di energia elettrica, alle buone performance del business della vendita e trading e al contributo della distribuzione, compensa le contrazioni delle altre aree d affari. Questo risultato è particolarmente significativo se si tiene conto che i primi nove mesi del 2016 scontano minori ricavi nella distribuzione gas, energia elettrica e acqua di 25,6 milioni di euro (rispettivamente di 8,5 sul gas, di 2,2 su energia elettrica e di 14,9 sull acqua) a seguito della riduzione della remunerazione sul capitale investito regolato e dell inflazione. MOL (mln ) 650,6 640,2 Set 2016 Set

13 Ammortamenti e Accantonamenti risultano complessivamente in diminuzione di 1,7 milioni di euro, pari allo 0,5%, passando dai 323,0 milioni di euro al 30 Settembre 2015, ai 321,3 milioni di euro dell analogo periodo del Il decremento degli ammortamenti su discariche e impianti Wte e la diminuzione di accantonamenti su beni di terzi nell Area Gas legati alla durata della concessione sul territorio di Forlì Cesena, hanno più che compensato i maggiori ammortamenti per nuovi investimenti e per la variazione di perimetro delle società del Gruppo Herambiente e di Julia Servizi Più. Utile Operativo (mln ) 329,2 317,3 Utile operativo a 329,2 milioni di (+3,8%) L utile operativo a settembre 2016 è di 329,2 milioni di euro, in crescita di 11,9 milioni di euro, pari al 3,8%, rispetto ai 317,3 milioni dell analogo periodo del Set 2016 Set 2015 Il risultato della gestione finanziaria al termine del terzo trimestre 2016 è di 90,2 milioni di euro, in miglioramento di 8,6 milioni di euro, pari al 8,7%, rispetto allo stesso periodo del Le buone performance sono dovute sia al minor indebitamento medio, sia all efficienza sui tassi, ottenuta grazie al rimborso di alcuni prestiti, oltre che all ottimizzazione delle disponibilità liquide. Alla luce di questa situazione, l utile prima delle imposte cresce di 20,7 milioni di euro passando dai 218,4 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 ai 239,1 milioni di euro dell analogo periodo del Le imposte di competenza dei primi nove mesi del 2016, pari a 87,2 milioni di euro, determinano un tax rate del 36,5% in miglioramento rispetto al 38,2% dell analogo periodo dell esercizio precedente. La ragione di tale diminuzione è imputabile principalmente ai benefici conseguenti all applicazione della patent box e del credito d imposta per attività di ricerca e sviluppo, oltre che alle agevolazioni in materia di maxi ammortamenti. Si segnala inoltre che nei primi nove mesi del 2016 sono state contabilizzate minori imposte relative agli esercizi precedenti per 1,5 milioni di euro, conseguenti, principalmente, ad una interpretazione più aderente al dettato normativo di alcune variazioni generate dall applicazione degli Ias/Ifrs. L utile netto è dunque in aumento del 12,5%, per un controvalore di 16,9 milioni di euro, passando dai 134,9 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 ai 151,8 milioni di euro dell analogo periodo del Utile netto post min. a 142,2 milioni di (+13,8%) L utile di pertinenza del Gruppo è pari a 142,2 milioni di euro, in aumento di 17,2 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2015, in linea con l utile di Gruppo. Utile Netto post min. (mln ) 142,2 125,0 Set 2016 Set

14 ANALISI DELLA STRUTTURA PATRIMONIALE E INVESTIMENTI Aumenta la dimensione del Gruppo Di seguito viene analizzata l'evoluzione dell'andamento del capitale investito netto e delle fonti di finanziamento del Gruppo per l esercizio chiuso al 30 settembre 2016: Capitale investito e fonti di finanziamento (mln ) 30-set-16 Inc. % 31-dic-15 Inc. % Var. Ass. Variaz. % Immobilizzazioni nette 5.521,2 109,0% 5.511,3 106,9% +9,9 +0,2% Capitale circolante netto 82,1 1,6% 157,0 3,0% (74,9) (47,7%) (Fondi) (535,8) -10,6% (513,5) -10,0% (22,3) +4,3% Capitale investito netto 5.067,5 100,0% 5.154,8 100,0% (87,3) (1,7%) Patrimonio netto (2.500,5) 49,3% (2.503,1) 48,6% +2,6 (0,1%) Defiti finanziari a lungo (2.729,0) 53,9% (2.743,6) 53,2% +14,6 (0,5%) Posizione finanziaria netta a breve 162,0-3,2% 91,9-1,8% +70,1 +76,3% Posizione finanziaria netta (2.567,0) 50,7% (2.651,7) 51,4% +84,7 (3,2%) Totale fonti di finanziamento (5.067,5) -100,0% (5.154,8) 100,0% +87,3 (1,7%) Al 30 settembre 2016, il capitale Il capitale Capitale Investito netto (mld ) investito netto investito netto si è ridotto rispetto al 31 pari a 5,1 dicembre 2015 di 87,3 milioni di euro. 5,2 miliardi di euro 5,1 5,1 La variazione è associabile al positivo andamento del capitale circolante netto che registra una consistente riduzione dovuta alle buone performance dei crediti commerciali. 5,1 Dic 2014 Set 2015 Dic 2015 Set 2016 Gli investimenti netti salgono a 241,2 milioni di euro Nei primi tre trimestri 2016, gli investimenti del Gruppo ammontano a 241,2 milioni di euro, con il beneficio di 10,5 milioni di contributi in conto capitale, di cui 4,2 milioni per il Fondo nuovi investimenti (FoNI), come previsto dal metodo tariffario per il Servizio idrico integrato. Al lordo dei contributi in conto capitale, gli investimenti complessivi del Gruppo sono pari a 251,5 milioni di euro. Gli investimenti netti sono in crescita di 20,6 milioni di euro, passando dai 220,6 milioni di settembre 2015 ai 241,2 milioni di euro di settembre

15 Di seguito la suddivisione per settore di attività, con evidenza dei contributi in conto capitale: Totale Investimenti (mln ) Set 2016 Set 2015 Var. Ass. Var. % Area gas 64,1 57,6 +6,5 +11,3% Area energia elettrica 16,7 15,1 +1,6 +10,6% Area ciclo idrico integrato 93,1 91,6 +1,5 +1,6% Continua il forte impegno negli investimenti operativi in impianti e infrastrutture Area ambiente 32,2 21,8 +10,4 +47,7% Area altri servizi 9,2 10,5-1,3-12,4% Struttura centrale 36,3 33,0 +3,3 +10,0% Totale Investimenti Operativi 251,5 229,5 +22,0 +9,6% Totale investimenti finanziari 0,2 0,4-0,2-50,0% Totale Investimenti Lordi 251,7 230,0 +21,7 +9,4% Contributi conto Capitale 10,5 9,3 +1,2 +12,9% di cui per FoNI (Fondo Nuovi Investimenti) 4,2 7,3-3,1-42,5% Totale Investimenti Netti 241,2 220,6 +20,6 +9,3% Gli investimenti operativi, pari a 251,5 milioni di euro, risultano in crescita del 9,6% rispetto a settembre 2015 e sono riferiti principalmente, a interventi su impianti, reti ed infrastrutture. A questi si aggiungono gli adeguamenti normativi che riguardano soprattutto la distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e l ambito depurativo e fognario. I commenti sugli investimenti delle singole aree sono riportati nell analisi per area d affari. Nella struttura centrale, gli investimenti riguardano gli interventi sugli immobili nelle sedi aziendali, sui sistemi informativi, sul parco automezzi, oltre a laboratori e strutture di telecontrollo. Complessivamente gli investimenti di struttura aumentano di 3,3 milioni di euro rispetto lo stesso periodo all anno precedente, incremento dovuto principalmente a sostituzioni di automezzi e attrezzature e ai lavori sulle sedi aziendali. I fondi sono pari a 535,8 milioni di euro A settembre 2016, i fondi ammontano a 535,8 milioni di euro, in crescita rispetto a dicembre 2015 grazie agli accantonamenti di periodo che hanno coperto uscite per utilizzi nonché per effetto degli adeguamenti attuariali al fondo Tfr e degli appostamenti a seguito dell ampliamento della discarica di Ravenna. 2,5 miliardi di euro di patrimonio netto Il patrimonio netto si attesta sostanzialmente in linea con il valore del 31 dicembre dell anno precedente, passando dai 2.503,1 milioni di euro di fine 2015 ai 2.500,5 milioni di euro del 30 settembre 2016 a seguito della distribuzione dei dividendi pari a circa 144,0 milioni di euro più che compensato dal risultato di periodo di 151,8 milioni di euro. 12

16 ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA Una solida posizione finanziaria L analisi dell'indebitamento finanziario netto: (milioni di ) 30-set dic-15 a Disponibilità liquide 379,3 541,5 b Altri crediti finanziari correnti 28,8 34,7 Debiti finanziari correnti (96,3) (129,2) Parte corrente dell'indebitamento bancario (86,2) (284,9) Altri debiti finanziari correnti (62,0) (68,2) Debiti per locazioni finanziarie scadenti entro l'esercizio successivo (1,6) (2,0) c Indebitamento finanziario corrente (246,1) (484,3) d=a+b+c Indebitamento finanziario corrente netto 162,0 91,9 Debiti bancari non correnti e obbligazioni emesse (2.821,5) (2.845,4) Altri debiti finanziari non emessi (5,2) (5,8) Debiti per locazioni finanziarie scadenti oltre l'esercizio successivo (15,5) (17,6) e Indebitamento finanziario non corrente (2.842,2) (2.868,8) f=d+e Posizione finanziaria netta - comunicazione Consob n del 28/07/2006 (2.680,2) (2.776,9) g Crediti finanziari non correnti 113,2 125,2 h=f+g Indebitamento finanziario netto (2.567,0) (2.651,7) L indebitamento corrente è costituito prevalentemente da quote di mutui bancari in scadenza per circa 85,4 milioni di euro, da ratei interessi per circa 67 milioni di euro e da utilizzi di linee di conto corrente per circa 29 milioni di euro. La quota di mutui bancari in scadenza risulta in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2015 come conseguenza del rimborso del Bond di 195,4 milioni di euro, avvenuto in febbraio L importo relativo ai debiti bancari non correnti e alle obbligazioni è prevalentemente costituito da titoli obbligazionari (bond) emessi sul mercato europeo e quotati alla Borsa del Lussemburgo, (78% del totale), con rimborso alla scadenza. Il totale indebitamento presenta una durata residua media di 8 anni, con il 73% del debito che ha scadenza oltre i 5 anni. La posizione finanziaria netta scende a 2,6 miliardi di euro La posizione finanziaria netta si riduce dai 2.651,7 del 31 dicembre 2015 ai 2.567,0 del 30 settembre Il risultato positivo, dovuto alla cassa generata dalla gestione operativa, ha consentito di finanziare interamente la distribuzione dei dividendi e di ridurre la PFN di oltre 84 milioni di euro. Un importante contributo è riferibile alla buona performance dei crediti commerciali e conseguentemente all ottimizzazione del CCN. Posizione finanziaria netta (mld ) 2,7 2,6 2,6 2,6 Dic 2014 Set 2015 Dic 2015 Set

17 1.02 ANALISI PER AREE STRATEGICHE D AFFARI Di seguito saranno analizzati i risultati della gestione realizzati nelle aree di business del Gruppo: area gas, che comprende i servizi di distribuzione e vendita di gas metano e GPL, teleriscaldamento e gestione calore; area dell energia elettrica, che comprende i servizi di produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica; area ciclo idrico integrato, che comprende i servizi di acquedotto, depurazione e fognatura; area ambiente, che comprende i servizi di raccolta, trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti; area altri servizi, che comprende i servizi di illuminazione pubblica, telecomunicazione e altri servizi minori. A partire da settembre 2016, il Gruppo Hera ha rivisto la configurazione del proprio portafoglio multibusiness per migliorare e semplificare il processo di rendicontazione delle proprie strutture industriali: il business della cogenerazione industriale è stato ricollocato dall area energia elettrica all interno dell area gas, unificandolo alla gestione calore, in linea anche alla vista organizzativa del Gruppo. I dati di confronto del 2015 sono stati coerentemente riclassificati. La contribuzione delle diverse aree del Gruppo al margine operativo lordo evidenzia un mix bilanciato e coerente con la strategia multibusiness. Margine Operativo Lordo Settembre ,1% 26,5% 28,7% 16,0% 26,7% Gas Energia Elettrica CII Ambiente Altri servizi I conti economici del Gruppo comprendono i costi di struttura e includono gli scambi economici tra le aree d affari valorizzati a prezzi di mercato. L analisi per aree d affari che seguirà, considera la valorizzazione di maggiori ricavi e costi, senza impatto sul margine operativo lordo, relativi all applicazione dell IFRIC12, come mostrato sul conto economico consolidato del Gruppo. I settori d affari che risentono dell applicazione di questo principio sono il servizio di distribuzione del gas metano, il servizio di distribuzione dell energia elettrica, tutti i servizi del ciclo idrico integrato e il servizio d illuminazione pubblica. 14

18 Gruppo Hera Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre s GAS Gas: marginalità in calo L area gas, al 30 settembre 2016, presenta una diminuzione rispetto allo stesso periodoo dell esercizio precedente. Questi risultati si collocano all interno di un contesto normativo che ha visto nel 2016 il primo anno di attuazione della Delibera 583/2015/R/c5 om del 02/12/2015 che ha modificato il metodo di calcolo del tasso di remunerazione del capitale investito per i servizii infrastrutturali del settore gas,, al fine di definire un quadro regolatorio maggiormente stabile. L impatto negativo della delibera sui ricavi e sul MOL è di 8,5 milioni di euro per i primi nove mesi dell anno. Si precisa che i dati del 2015 sono stati proformizzati per la riclassifica del businesss della cogenerazione industriale, dall area energia elettricaa all area gas,, come meglio indicato nel paragrafo L effetto della riclassifica suddetta è di 2 milioni di euro di margine operativoo lordoo composto daa ricavi per 100 milioni di euro, costi operativi per 7,5 milioni di euro e costo del personale per 0,5 milioni di euro; sugli investimenti la riclassifica è di 1, 5 milioni di euro. Contributo al margine totale in diminuzione MOL Area Gas Set 2016 Area Gas; +28,7% MOL Area Gas Set 2015 Area Gas; +32,1% Di seguito le variazioni intervenute a livello di margine operativo lordo: Il Mol dell Area Gas in calo del 9,3% (mln/ ) Margine operativo lordo Area Set ,5 Set 2015 Var. Ass. 205,6-19,1 Var. % -9,3% Margine operativo lordo Gruppo 650,6 640,2 +10,4 +1,6% Peso percentuale 28,7% 32,1% -3,4 p.p. 1,3 milioni di clienti gas Il numero di clienti gas è in aumento dell 1,8%, rispetto al a 30 settembre Tale andamento è dovuto sia alle azioni commerciali di fidelizzazione avviate al fine di contrastare la pressione competitiva, sia all ampliamento della base clienti: in particolare, nel centro Italia, con l acquisizione della società Julia Servizi Più, avvenuta nel mese di giugno 2016, che contribuisce per circa 13 mila clienti. 15

19 Aumento dei volumi venduti +10,5% I volumi di gas venduti aumentano di 240,1 milioni di metri cubi, pari al 10,5%, passando dai 2.286,3 milioni di metri cubi dei primi nove mesi del 2015 ai 2.526,4 dell equivalente periodo del Tale andamento è dovuto solamente alla crescita dei Volumi venduti (mln mc) volumi di trading, pari a 239, ,4 milioni di metri cubi (9,5% sul 2.286,3 totale dei volumi). I volumi venduti a clienti finali sono sostanzialmente allineati al 2015, grazie all apporto di Julia Servizi Più, per circa 9,2 milioni di metri cubi, nonostante la contrazione 1.101, ,0 Set , ,3 Set 2015 dei volumi legata al clima Vendita Trading maggiormente mite dell inverno La sintesi dei risultati economici dell area: Gas: in calo il margine complessivo Conto economico (mln/ ) Set 2016 Inc% Set 2015 Inc.% Var. Ass. Var. % Ricavi 1.032, ,3-95,1-8,4% Costi operativi (760,4) -73,7% (834,2) -74,0% -73,8-8,8% Costi del personale (92,2) -8,9% (93,5) -8,3% -1,3-1,4% Costi capitalizzati 6,9 0,7% 6,1 0,5% +0,8 +13,2% Margine operativo lordo 186,5 18,1% 205,6 18,2% -19,1-9,3% I ricavi gas a quota 1.032,2 mln I ricavi passano da 1.127,3 milioni dei primi nove mesi del 2015 a 1.032,2 milioni di euro dell analogo periodo del 2016, diminuendo di 95,1 milioni di euro, pari al 8,4%. Le ragioni principali sono: la diminuzione del prezzo della materia prima che impatta per circa 81,7 milioni di euro nella vendita e per 24,5 milioni di euro nelle attività di Trading e dei minori ricavi regolati per circa 7,9 milioni di euro per effetto principalmente della riduzione del tasso di remunerazione di 8,5 milioni di euro. Tali effetti sono solo in parte Ricavi (mln ) 1.127, ,2 Set 2016 Set 2015 compensati dal contributo positivo legato all aumento dei volumi di gas metano venduti, per circa 4,1 milioni di euro, ai maggiori ricavi per titoli di efficienza energetica conseguenti all incremento del prezzo per circa 11,8 milioni di euro e ai maggiori ricavi legati all applicazione del principio IFRIC 12 per circa 2,6 milioni di euro. 16

20 Gruppo Hera Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre s 2016 La riduzione dei ricavi si riflette in maniera proporzionale sul s contenimento dei costi operativi che passano dai 834,2 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 ai 760,,4 milioni di euro del 2016, evidenziando quindi una diminuzione complessiva di 73,8 milioni di euro rispetto al Mol del gas: 186,5 milionii di Il margine operativo lordo diminuisce di 19,1 milioni di euro, pari al 9,3%, passando dai 205,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 ai 186,5 milioni di euro dell analogo periodo del 2016, per la minore marginalità del Trading e per i minori ricavi dei servizi regolati in cui la riduzione del tasso di remunerazione impatta per 8,5 milioni di euro. 186,5 MOL (mln ) 205,6 Set 2016 Set 2015 Investimenti netti nell Area Gas: 64,1 milioni di euro A settembre 2016, gli investimenti nell Area Gas sono pari a 64,1 milioni di euro e registrano un incremento di 6,66 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell esercizio Nella distribuzione del gas, si registra un incremento di 4,3 milioni di euro che deriva principalmente dall attività di adeguamento normativo Del. 554/ 15 (ex Del. 631/13) perr la sostituzione massiva dei contatori, che interessa anche gli apparati di classe inferiore (G4 G6) e dalle maggiori manutenzioni straordinarie su reti e impianti, oltre allaa protezione catodica dellee reti gas nei territori di Padova e Trieste. Nel primi tre trimestri del 2016 si rileva una flessione nella richiesta di nuovi allacciamenti rispetto l anno precedente, attività che continua a risentire degli effetti della situazionee economica complessiva. Gli investimenti sono cresciuti per 2,2 milioni di euro anche a nel teleriscaldamento e gestionee calore, di cui 2,8 milioni di euro nel teleriscaldamento principalmente per il revamping della centrale di cogenerazione Barca di Bologna. I nuovi allacciamenti del teleriscaldamento sono in linea rispetto i valori dell anno precedente. I dettagli degli investimenti operativi nell Area Gas: Crescono gli investimenti Gas (mln ) Set 2016 Set 2015 Var. Ass. Var. % Reti e Impianti 48,9 44,6 +4,3 +9,6% TLR/ /Gestione Calore Totale Gas Lordi 15,2 13,0 64,1 57,6 +2,2 +16,9% +6,5 +11,3% Contributi conto Capitale 0,0 0,1-0,1-100,0% Totale Gas Netti 64,1 57,5 +6,6 +11,5% 17

21 ENERGIA ELETTRICA Energia Elettrica: incremento della marginalità Nei primi nove mesi del 2016, l Area Energia Elettrica è cresciuta sia in termini assoluti sia in termini percentuali di contribuzione al Margine operativo lordo del Gruppo. Questi risultati si collocano all interno di un contesto normativo che ha visto nel 2016 il primo anno di attuazione della Delibera 583/2015/R/com del 02/12/2015 che ha modificato il metodo di calcolo del tasso di remunerazione del capitale investito per i servizi infrastrutturali del settore Energia Elettrica. L impatto negativo della delibera sui ricavi e sul MOL per il solo tasso di remunerazione è di 2,2 milioni di euro per i primi nove mesi dell anno. Nei ricavi al 30 settembre 2016 è inoltre incluso l adeguamento tariffario di remunerazione e ammortamento degli investimenti, alla luce della delibera 654/15/R/eel. Si precisa che i dati del 2015 sono stati proformizzati per la riclassifica del business della cogenerazione industriale, dall area energia elettrica all area gas, come meglio indicato nel paragrafo L effetto della riclassifica suddetta è di 2 milioni di euro di margine operativo lordo composto da ricavi per 10 milioni di euro, costi operativi per 7,5 milioni di euro e costo del personale per 0,5 milioni di euro; sugli investimenti la riclassifica è di 1,5 milioni di euro. MOL Area Energia Elettrica Set 2016 MOL Area Energia Elettrica Set 2015 Contributo al Mol: +4,6 p.p. Area Energia Elettrica; +16,0% Area Energia Elettrica; +11,4% Di seguito le variazioni intervenute a livello di margine operativo lordo: Il MOL dell Area Energia Elettrica in crescita del 43,4% (mln ) Set 2016 Set 2015 Var. Ass. Var. % Margine operativo lordo Area 104,3 72,7 +31,6 +43,4% Margine operativo lordo Gruppo 650,6 640,2 +10,4 +1,6% Peso percentuale 16,0% 11,4% +4,6 p.p. 18

22 Gruppo Hera Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre s 2016 I clienti energia elettrica sono 863,8 mila Il numero di clienti energia elettrica registra un aumento del 2,3% (19,4 mila unità), dovuto prevalentemente alla crescita nel mercato libero, pari al 9,3%, confermando il trend di crescita degli ultimi anni principalmente per il rafforzamento dell azione commerciale messa in atto. I volumi venduti sono in lieve diminuzione -0,2% I volumi venduti di energia elettrica passano da 7.245, 6 GWh dei primi nove mesi del 2015 a 7.233, 7 GWh dell analogo periodo del 2016, con una lieve diminuzione dello 0,2%. L andamento dei volumi è dovuta principalmentee alla riduzione dell attività di reselling, compensata dalle maggiori acquisizioni sul mercato libero, principalmente per il rafforzamento dell azione commerciale e Salvaguardia. Volumi venduti (Gw/h) 7.233, , , , , ,4 360,7 421,1 Set 2016 Tutela Libero Set 2015 Salvaguardia all incremento dei volumi venduti agli enti in La sintesi dei risultati economici dell area: Energia elettrica: cresce il margine del 43,4% Conto economico (mln ) Ricavi Set ,5 Inc% Set ,8 Inc.% Var. Ass. Var. % -72,3-6,3% Costi operativi (939,0) -87,3% (1.046,8) -91,2% -107,8-10,3% Costi del personale (37,5) -3,5% (33,9) -3,0% +3,6 +10,6% Costi capitalizzati 5,3 0,5% 5,5 0,5% -0,2-3,6% Margine operativo lordo 104,3 9,7% 72,7 6,3% +31,6 +43,4% Ricavi da energia elettrica per 1.075,5 mln di I ricavi diminuiscono del 6,3%,, passando dagli 1.147,8 milioni m di euroo dei primi nove mesi del 2015 agli 1.075,,5 milioni di euro dell analogo periodo del 2016 Ricavi (mln ) evidenziando pertanto una riduzione in termini assoluti di 72,3 milioni di euro. Le principali motivazioni di questa contrazione sono: il calo del prezzo dell energia (Pun), diminuito 1.075, ,8 mediamente del 27,6% rispetto all anno precedente, chee ha determinato minori ricavi di vendita per 40 milioni di euro e minori ricavi di Set 2016 Set

23 Gruppo Hera Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre s 2016 trading per 64 milioni di euro e i minori ricavi regolati dell servizio di distribuzione per 2,2 milionii di euro, per effetto della riduzione del tasso di remunerazione. Tali effetti sono in parte contenuti sia dai maggiori ricavi per titoli di efficienza energetica conseguenti prevalentementee all incremento del prezzo per circa 2,1 milioni di euro,, sia dai maggiori ricavi di produzione energia delle centrali termoelettriche, pari a circa 4 milioni di euro. I costi operativi diminuiscono di 107,8 milioni di euro pari al 10,3%, più che proporzionalmentee alla riduzione dei ricavi r per il minor costo della materia prima. MOL dell Energia Elettrica a quota 104,3 milioni di Al termine dei primi nove mesi del MOL (mln ) 2016, il margine operativo lordo 104,3 aumenta di 31,6 milioni di euro, pari al 43,4% %, passando dai 72,7 milioni di euro 72,7 del 30 settembre 2015 ai 104,,3 milioni di euro dell analogo periodo del 2016, grazie ai maggiorii margini sulle attività di vendita e alle maggiori marginalità nella produzione di energia elettrica, Set 2016 Set 2015 grazie al buon andamento deii servizi di dispacciamento. Tali effettii sono in parte ridotti dai minori ricavi del servizio s regolato di distribuzione per 2,22 milioni di euro per il calo del tasso di remunerazione. Gli investimenti netti dell Area Energia Elettrica: 16,6 milioni di euro Nell Area Energia Elettrica glii investiment a settembre 2016 ammontano a a 16,6 milioni di euro, con un aumento di 1,55 milioni di euro rispetto ai 15,1 milioni di euro dell anno precedente. Gli interventi realizzati riguardano prevalentemente la manutenzione straordinaria di impianti e reti di distribuzione nei territori di Modena, Imola, Trieste e Gorizia. Rispetto allo stesso periodo dell anno precedente si registrano maggiori manutenzioni straordinarie, principalmente per interventi sulla centrale Cogen di Imola. Le richieste di nuovi allacciamenti sono in lieve aumentoo rispetto alloo stesso periodo dell anno precedente. 20

24 I dettagli degli investimenti operativi nell Area Energia Elettrica: Energia Elettrica (mln ) Set 2016 Set 2015 Var. Ass. Var. % Reti e Impianti 16,7 15,1 +1,6 +10,6% Totale Energia Elettrica Lordi 16,7 15,1 +1,6 +10,6% Contributi conto Capitale 0,0 0,0 +0,0 +0,0% Totale Energia Elettrica Netti 16,6 15,1 +1,5 +9,9% 21

25 Gruppo Hera Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre s CICLO IDRICO INTEGRATO Ciclo Idrico Integrato: lieve flessione Nei primi nove mesi del 2016,, l area ciclo idrico integrato ha registrato una leggera flessionee rispetto all analogo periodo del 2015, sia come contributoo al margine operativo lordoo del Gruppo, sia come valore assoluto del business. Il 2016 è il primo anno di applicazione del metodoo tariffario idrico definito dall AEEGSI per il periodo (deliberaa numero 664/2015) il cui effetto principalmente è rappresentato dalla riduzione del tasso di remunerazione. L impatto negativo della delibera sui ricavi e sul MOL per l effetto del d tasso di remunerazione e del vincoloo ai ricavi è di 14,9 milioni di euroo per i primi nove mesi dell anno MOL Area Ciclo Idrico Set 2016 MOL Area Ciclo Idrico Set 2015 Contributo al Mol: -0,6 p.p. Area Ciclo Idrico; +26,7% Area Ciclo Idrico; +27,3% Il MOL dell Area Ciclo Idrico in calo dello 0,6% Di seguito le variazioni intervenute a livello di margine operativo lordo: (mln/ ) Set 2016 Set 2015 Var. Ass. Var. % Margine operativoo lordo Area 173,7 174,7 (1,0) (0,6%) Margine operativo lordo Gruppo 650,6 640,2 +10,4 +1,6% Peso percentuale 26,7% 27,3% -0,6 p.p. I clienti del Ciclo Idrico sono 1,5 milioni Il numero di clienti acqua si attesta a quota 1,5 milioni, aumentando di 4,2 migliaia pari al +0,3% rispetto al primi nove mesi del 2015 a conferma del trend di crescita organica nei territori di riferimento del Gruppo. La crescita è riferita prevalentemente al territorio emiliano romagnolo gestito da Hera Spa, grazie alla leggera ripresa del numero di allacciamenti. 222

26 Di seguito i principali indicatori quantitativi dell area: 228,1 milioni di metri cubi: la quantità gestita in acquedotto Quantità gestite Set 2016 (mln mc) Dep. 187,0 Acq. 228,1 Quantità gestite Set 2015 (mln mc) Dep. 188,5 Acq. 230,9 Fog. 188,6 Fog. 190,2 I volumi erogati, tramite acquedotto, così come quelli di fognatura e depurazione, evidenziano una leggera diminuzione rispetto a quelli registrati a settembre 2015; tale trend è legato sia all andamento climatico della prima parte del periodo estivo, caratterizzato nel 2016 da precipitazioni particolarmente abbondanti rispetto alle medie di periodo, e da una lieve flessione dei consumi sia industriali che civili. I volumi somministrati, a seguito della delibera numero 664/2015 dall AEEGSI, sono un indicatore di attività dei territori in cui il Gruppo opera e sono oggetto di perequazione per effetto della normativa che prevede il riconoscimento di un ricavo regolato indipendente dai volumi distribuiti. La sintesi dei risultati economici dell area: Ciclo Idrico Integrato: lieve flessione del MOL Conto economico (mln/ ) Set 2016 Inc% Set 2015 Inc.% Var. Ass. Var. % Ricavi 594,4-599,1 - (4,7) (0,8%) Costi operativi (306,0) -51,5% (312,2) -52,1% (6,2) (2,0%) Costi del personale (117,2) -19,7% (114,7) -19,2% +2,5 +2,2% Costi capitalizzati 2,6 0,4% 2,5 0,4% +0,1 +4,0% Margine operativo lordo 173,7 29,2% 174,7 29,2% (1,0) (0,6%) Ricavi del Idrico Integrato a quota 594,4 milioni di I ricavi presentano una flessione dello 0,8% passando dai 599,1 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 ai 594,4 milioni di euro dell analogo periodo del Le principali motivazioni sono legate ai minori ricavi da somministrazione per 10,9 milioni di euro, come effetto complessivo della riduzione del tasso di remunerazione per 14,9 milioni di euro, della ridefinizione Ricavi (mln ) 594,4 599,1 Set 2016 Set

27 del vincolo ai ricavi e dei maggiori ricavi a copertura dei costi riconosciuti dall autorità. Tale diminuzione è in parte compensata dai maggiori ricavi da opere conto terzi per 1,6 milioni di euro, dai maggiori ricavi da allacciamenti e per l applicazione dell Ifric12, che contribuisce per 1,8 milioni di euro. I costi operativi diminuiscono di 6,2 milioni di euro, pari al 2,0%, prevalentemente per i minori costi energia elettrica per gli impianti, per i minori costi operativi e per le minore spese di struttura assorbite. MOL a 173,7 milioni di euro di Il margine operativo lordo presenta una leggera flessione di 1,0 milioni di euro, pari allo 0,6%, passando dai 174,7 milioni di euro di primi nove mesi del 2015 ai 173,7 milioni di euro dell analogo periodo del 2016, per i minori ricavi da somministrazione come effetto della riduzione del tasso di remunerazione e della ridefinizione del vincolo ai ricavi per 10,9 milioni di euro, compensati per la maggior parte MOL (mln ) 173,7 174,7 Set 2016 Set 2015 dai minori costi operativi e di struttura, dalle attività conto terzi e dai maggiori ricavi da allacciamenti. Gli investimenti netti dell Area Ciclo Idrico Integrato: 82,7 milioni di euro Investimenti Netti Ciclo Idrico Gli investimenti netti nell Area Ciclo Idrico (mln ) Integrato ammontano a 82,7 milioni di euro e sono in linea rispetto all anno precedente. Al lordo dei contributi in conto capitale, gli investimenti dell Area sono pari a 93,1 milioni di euro. Gli interventi sono riferiti principalmente ad estensioni, bonifiche e potenziamenti di reti e impianti, oltre agli adeguamenti 82,7 82,8 normativi che riguardano soprattutto Set 2016 Set 2015 l ambito depurativo e fognario. Gli investimenti sono stati realizzati per 44,9 milioni di euro nell'acquedotto, per 27,3 milioni di euro nella fognatura e per 20,9 milioni di euro nella depurazione. Fra i principali interventi, si segnalano: nell acquedotto, gli interventi di rinnovo delle reti idriche nel centro storico di Bologna in concomitanza alla realizzazione del percorso per il trasposto Crealis e il potenziamento delle interconnessioni del sistema idrico modenese; nella fognatura continua l avanzamento delle opere previste dal piano per la salvaguardia della balneazione di Rimini, oltre a interventi di riqualificazione della rete fognaria in altri territori; nella depurazione, la realizzazione della vasca di testata del depuratore di Riccione, l adeguamento del depuratore di Cattolica, il revamping dell impianto di produzione dell ossigeno del depuratore Idar di Bologna 24

28 e, nei territori di AcegasApsAmga, il proseguimento delle opere di adeguamento dei grandi depuratori di Servola, Cà Nordio e Abano Terme. Le richieste per nuovi allacciamenti idrici e fognari aumentano di 1,3 milioni di euro rispetto l anno precedente, pur restando a livelli bassi rispetto la situazione pre crisi nel settore edilizio. I contributi in conto capitale per 10,4 milioni di euro, sono comprensivi di 4,2 milioni di euro derivanti dalla componente della tariffa prevista dal metodo tariffario per il Fondo Nuovi Investimenti (FoNI) e sono complessivamente in aumento rispetto l anno precedente per 1,6 milioni di euro, nonostante la riduzione della quota del FoNI. Rilevanti gli investimenti operativi su acquedotto, fognatura e depurazione Il dettaglio degli investimenti operativi nell Area Ciclo Idrico Integrato: Ciclo Idrico Integrato (mln ) Set 2016 Set 2015 Var. Ass. Var. % Acquedotto 44,9 43,3 +1,6 +3,7% Depurazione 20,9 22,6-1,7-7,5% Fognatura 27,3 25,7 +1,6 +6,2% Totale Ciclo Idrico Integrato Lordi 93,1 91,6 +1,5 +1,6% Contributi conto Capitale 10,4 8,8 +1,6 +18,2% di cui per FoNI (Fondo Nuovi Investimenti) 4,2 7,3-3,1-42,5% Totale Ciclo Idrico Integrato Netti 82,7 82,8-0,1-0,1% 25

29 AMBIENTE Nei primi nove mesi del 2016 l area ambiente contribuisce con il 26,5% alla marginalità del Gruppo Hera presentando un margine operativo lordo sostanzialmente in linea rispetto all analogo periodo del MOL Area Ambiente Set 2016 MOL Area Ambiente Set 2015 Area Ambiente; +26,5% Area Ambiente; +26,9% Di seguito le variazioni a livello di margine operativo lordo: Area Ambiente: Mol in linea (Mln ) Set 2016 Set 2015 Var. Ass. Var. % Margine operativo lordo Area 172,2 172,5-0,3-0,2% Margine operativo lordo Gruppo 650,6 640,2 +10,4 +1,6% Peso percentuale 26,5% 26,9% -0,4 p.p. Nella tabella l analisi dei volumi commercializzati e trattati dal Gruppo nel corso dei primi nove mesi del 2016: Dati Quantitativi (migliaia di tonnellate) Set 2016 Set 2015 Var. Ass. Var. % Rifiuti urbani 1.533, ,0 +0,4 +0,0% Rifiuti da mercato 1.747, ,2 +271,4 +18,4% Rifiuti commercializzati 3.281, ,2 +271,8 +9,0% Sottoprodotti impianti 1.869, ,2 +152,6 +8,9% Rifiuti trattati per tipologia 5.150, ,4 +424,5 +9,0% Rifiuti da mercato: +18,4% L analisi dei dati quantitativi evidenzia un aumento del 9,0% dei rifiuti commercializzati grazie ai rifiuti da mercato che evidenziano una crescita pari al 18,4% legata principalmente alle acquisizioni avvenute a fine 2015 relative a Waste Recycling e agli impianti di Geo Nova che hanno portato un importante impulso alla gestione dei rifiuti industriali. I rifiuti urbani sono allineati al 2015 grazie all aumento dei rifiuti differenziati che ha compensato il calo dell arenile di 12,3 mila tonnellate. L aumento dei sottoprodotti è dovuto principalmente alle acquisizioni societarie già in precedenza citate. 26

30 Gruppo Hera Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre s ,9 p.p. di raccolta differenziata La raccolta differenziata di rifiuti urbani registra un ulteriore progresso, passando dal 54,9% al 55,8% % grazie prevalentemente ai nuovi progetti per lo sviluppo della stessa. L elevata percentuale di recupero porta a maggiori benefici di carattere ambientale. Nel primi nove mesi del 2016 nei territori gestiti da Hera Spa la raccolta differenziata aumenta dello 0,5% %, nei territori di Marche Multiservizi aumenta del 2% e si conferma anche nel 2016 una decisa crescita con un incremento del 2,6% nel Triveneto. L utilizzo delle discariche è in forte calo Rifiuti smaltiti Altri impianti; 39, 2% per tipolog ,9 mila tonn impianto Set Discariche; 11,1% WTE; 19,6% Selezione; 7,9% Rifiuti smaltiti per tipolog. impianto Set 2015 Altri impianti; 30,6% 4.726,4 mila tonn Discariche; 14,5% WTE; 21,6% Inertiz. e CHI-FI; 16,5% Compost.; 5,7% Inertiz. e CHI-FI; 19,1% Selezione; Compost.; 7,0% 7,2% Dati Quantitativi (migliaia di tonnellate) Set 2016 Set 2015 Var. Ass. Var. % Discariche 573,4 685,3-111,9-16,3% Termovalorizzatori 1.009, ,6-11,8-1,2% Impianti di selezionee e altro 406,1 329,5 +76,6 +23,2% Impianti di compostaggio e stabilizzazione 291,7 340,8-49,1-14,4% Imp. di inertizzazione e chimico-fisici 849,5 903,5-54,0-6,0% Altri impianti 2.020, ,7 +574,7 +39,8% Rifiuti trattati per impianto 5.150, ,4 +424,5 +9,0% Il Gruppo Hera opera nel ciclo completo dei rifiuti con 833 impianti di trattamento e smaltimento di rifiuti urbani e speciali, tra cui i principalii sono: 10 Termovalorizzatori, 111 compostaggi/digestori e 9 impianti di selezione. Si ricorda che a fine esercizio 2015 sono state effettuate le acquisizioni dellee società Biogas2015 e Waste W Recycling e del ramo aziendalee contenente alcuni impianti da Geo Nova. Il trattamento dei rifiuti evidenzia una crescita del 9,0% rispetto ai primi nove mesi del Tale andamento trova principale spiegazione nei maggiori volumi gestiti negli Altri impianti i per l acquisizione di Waste Recycling e alla maggiore attività di intermediazione, che compensa il minor utilizzo dellee discariche, in continuità con l esercizioo

31 Una sintesi dei risultati economici dell area: Ambiente: marginalità in linea Conto economico (mln/ ) Set 2016 Inc% Set 2015 Inc.% Var. Ass. Var. % Ricavi 727,6 679,3 +48,3 +7,1% Costi operativi (430,6) -59,2% (385,2) -56,7% +45,4 +11,8% Costi del personale (128,9) -17,7% (124,5) -18,3% +4,4 +3,5% Costi capitalizzati 4,1 0,6% 3,0 0,4% +1,1 +37,1% Margine operativo lordo 172,2 23,7% 172,5 25,4% -0,3-0,2% Ricavi Ambiente per 727,6 milioni di I ricavi nei primi nove mesi del 2016 aumentano del 7,1%, pari a 48,3 milioni, passando dai 679,3 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 ai 727,6 milioni di euro dell analogo periodo del Questa crescita è dovuta ai maggiori volumi trattati, ad una Ricavi (mln ) diversa contabilizzazione degli incentivi energetici, che nel 2015 erano registrati come minori costi, e ai maggiori ricavi di igiene urbana a 727,6 679,3 copertura dei maggiori servizi richiesti. Tali effetti positivi sono in parte compensati dai minori ricavi da produzione energia elettrica conseguenti al decremento del prezzo unitario del CIP6/CEC e alla riduzione Set 2016 Set 2015 del riconoscimento di certificati verdi su alcuni impianti. I costi operativi dei primi nove mesi del 2016 crescono di 45,4 milioni di euro in coerenza con i maggiori rifiuti trattati e con l effetto della diversa contabilizzazione dei cerficati verdi, come descritto in precedenza. MOL Ambiente a quota 172,2 milioni di Il Margine operativo lordo passa dai 172,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 ai 172,2 milioni di euro dell analogo periodo del 2016 evidenziando pertanto una contrazione in termini assoluti di 0,3 milioni di euro, pari al 0,2%, tale andamento è dovuto ai minori prezzi della produzione di energia elettrica e dei certificati energetici in parte compensati dai maggiori volumi trattati e dalle azioni di efficienza intraprese sia nelle atttività di smaltimento e recupero che nelle raccolta e spazzamento. MOL (mln ) 172,2 172,5 Set 2016 Set

32 Gli investimenti netti nell Area Ambiente sono pari a 32,2 milioni di euro Aumentano gli investimenti operativi Gli investimenti netti nell Area Ambiente riguardano gli interventi di manutenzione e potenziamento degli impianti e ammontano a 32,2 milioni di euro, in crescita di 10,8 milioni di euro rispetto al La filiera compostaggi/digestori mostra un lieve decremento rispetto l anno precedente per effetto dei minori lavori all impianto di Rimini che è stato oggetto di importanti interventi nel 2015, solo parzialmente compensati dai maggiori investimenti relativi agli impianti di compostaggio di Ozzano (realizzazione linea di raffinazione) e di Sant Agata (legati al progetto biometano). Il rilevante incremento degli investimenti sulle discariche per 10,0 mln/euro, è da attribuire principalmente alla realizzazione del 9 settore nella discarica di Ravenna e all avvio della realizzazione della nuova discarica Sommacampagna. In evidenza anche gli interventi effettuati sulla discarica Tre Monti per l installazione del nuovo motore e della rete di captazione del biogas, oltre ai lavori di sistemazione frane e di viabilità. Nella filiera WTE si rileva un decremento di 1,1 milioni rispetto all anno precedente, principalmente per effetto dovuto ai maggiori lavori sugli impianti di Padova e Trieste effettuati nel 2015, non interamente compensati dagli investimenti 2016 sugli impianti di Modena, Ferrara e Pozzilli. Gli investimenti nella filiera Impianti Rifiuti Speciali riscontrano un lieve decremento nelle attività manutentive sugli impianti di Ravenna per gli interventi effettuati nel corso del 2015 (essiccatore fanghi, migliorie torri di raffreddamento). Nelle isole ecologiche e attrezzature di raccolta, si registra un incremento di 0,9 milioni di euro dovuto principalmente a investimenti per la raccolta differenziata nei territori di Padova, Triestre e Abano Terme, oltre agli interventi per il Centro di Raccolta di Pesaro. Negli impianti di selezione e trasbordo, l incremento di 1,1 milioni di euro è imputabile principalmente al consolidamento della Società Waste Recycling per opere di completamento dei lavori sul depuratore chimico fisico e per la copertura della vasca del depuratore biologico. Il dettaglio degli investimenti operativi nell Area Ambiente: Ambie nte (mln ) Set 2016 Set 2015 Var. Ass. Var. % Compostaggi/Digestori 1,9 2,3-0,4-17,4% Discariche 14,0 4,0 +10,0 +250,0% WTE 5,4 6,5-1,1-16,9% Impianti RS 1,7 1,8-0,1-5,6% Isole Ecologiche e attrezzature di raccolta 6,0 5,1 +0,9 +17,6% Impianti trasbordo, selezione e altro 3,2 2,1 +1,1 +52,4% Totale Ambiente Lordi 32,2 21,8 +10,4 +47,7% Contributi conto Capitale 0,0 0,4-0,4-100,0% Totale Ambiente Netti 32,2 21,4 +10,8 +50,5% 29

33 ALTRI SERVIZI L area altri servizi raccoglie i servizi minori gestiti dal Gruppo. Ne fanno parte la pubblica illuminazione, le telecomunicazioni e i servizi cimiteriali. Altri Servizi: decremento della marginalità Nei primi nove mesi del 2016, il risultato dell area altri servizi presenta un decremento, pari al 6,2%, rispetto all esercizio precedente: il margine operativo lordo è infatti passato dai 14,8 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 ai 13,9 milioni di euro dell analogo periodo del Contributo al margine totale in lieve calo MOL Area Altri Servizi Set 2016 Area Altri Servizi; +2,1% MOL Area Altri Servizi Set 2015 Area Altri Servizi; +2,3% Di seguito le variazioni del margine operativo lordo sono: MOL Area Altri Servizi in calo di 0,9 milioni di (Mln ) Set 2016 Set 2015 Var. Ass. Var. % Margine operativo lordo Area 13,9 14,8-0,9-6,2% Margine operativo lordo Gruppo 650,6 640,2 +10,4 +1,6% Peso percentuale 2,1% 2,3% -0,2 p.p. Gli indicatori principali dell area riferiti all attività dell illuminazione pubblica: Dati quantitativi Set 2016 Set 2015 Var. Ass. Var. % Illuminazione pubblica Punti luce (migliaia) 517,6 522,6 (5,0) (1,0%) Comuni serviti 151,0 157,0 (6,0) (3,8%) I punti luce sono 517,6 mila Dall analisi dei dati quantitativi dell illuminazione pubblica emerge un calo di 5,0 mila punti luce e la perdita di 6 comuni gestiti. Il Gruppo Hera ha acquisito circa 20 mila punti luce in 11 nuovi comuni, in particolare nel Lazio, in Lombardia e nel Triveneto a cui si aggiungono maggiori richieste di servizio nei comuni già gestiti nel territorio gestito da Hera Luce; ciò ha permesso di contenere la perdita di circa 25 mila punti luce e 17 Comuni gestiti. 30

34 I risultati economici dell area sono: Altri Servizi: in crescita i ricavi Conto economico (mln/ ) Set 2016 Inc% Set 2015 Inc.% Var. Ass. Var. % Ricavi 90,9 89,9 +1,0 +1,1% Costi operativi (63,9) -70,3% (62,0) -69,0% +1,9 +3,1% Costi del personale (14,2) -15,6% (13,9) -15,4% +0,3 +2,2% Costi capitalizzati 1,1 1,2% 0,8 0,9% +0,3 +37,0% Margine operativo lordo 13,9 15,2% 14,8 16,4% -0,9-6,2% I ricavi per Altri Servizi a quota 90,9 milioni di I ricavi dell area sono in crescita rispetto all anno precedente nonostante la cessione avvenuta a fine 2015 della società Trieste Onoranze e Trasporti Funebri partecipata da AcegasApsAmga. Al netto di questa variazione l area Altri Servizi registrerebbe un aumento di 2,2 milioni di euro grazie all apporto della pubblica illuminazione Ricavi (mln ) 90,9 89,9 Set 2016 Set 2015 prevalentemente nel territorio Emiliano Romagnolo che ai maggiori ricavi delle telecomunicazioni. Il MOL cala di 0,9 milioni di Il margine operativo lordo presenta un calo pari a 0,9 milioni di euro rispetto a settembre Tale andamento è legato per metà ai minori margini dell illuminazione pubblica, dove il minor apporto del perimetro Nord Est, prevalentemente per le minori richieste dei comuni gestiti, è solo in parte compensato dalle buone performance di MOL (mln ) 13,9 14,8 Set 2016 Set 2015 Hera Luce. La restante parte è dovuta alla marginalità nei servizi cimiteriali e nel business delle telecomunicazioni. Investimenti netti per 9,2 milioni di euro Gli investimenti nell Area Altri Servizi sono pari a 9,2 milioni di euro, in diminuzione di 1,3 milioni di euro rispetto lo stesso periodo dell anno precedente. Nelle telecomunicazioni sono stati realizzati 6,8 milioni di euro di investimenti in rete e in servizi TLC e IDC (Internet Data Center), in linea rispetto al Nel servizio di illuminazione pubblica, gli 31

35 investimenti per 2,4 milioni di euro sono relativi agli interventi di manutenzione, riqualificazione e ammodernamento degli impianti di illuminazione, con una riduzione complessiva di 1,3 milioni di euro che ha riguardato sia la società Hera Luce, sia la società Insigna nel perimetro di AcegasApsAmga. I dettagli degli investimenti operativi nell Area Altri Servizi: Altri Servizi (mln ) Set 2016 Set 2015 Var. Ass. Var. % TLC 6,8 6,8 +0,0 +0,0% Illum. Pubblica e Semaforica 2,4 3,7-1,3-35,1% Totale Altri Servizi Lordi 9,2 10,5-1,3-12,4% Contributi conto Capitale 0,0 0,0 +0,0 +0,0% Totale Altri Servizi Netti 9,2 10,5-1,3-12,4% 32

36 1.03 ANDAMENTO DEL TITOLO IN BORSA E RELAZIONI CON L AZIONARIATO Lo scenario macro è segnato da una maggiore rischiosità percepita per via del referendum che, dopo Brexit, desta preoccupazione tra gli investitori. 2,378 il prezzo del titolo Hera al 30/09/2016. Hera sovraperforma il mercato e il settore di riferimento Nei primi nove mesi del 2016 il quadro economico di riferimento è andato progressivamente deteriorandosi sotto la spinta di eventi di carattere geopolitico che hanno portato a un incremento della volatilità nei mercati finanziari. I timori sul rallentamento economico globale e sul rialzo dei tassi di interesse americani stabilito della Federal Reserve hanno influenzato, nel primo trimestre del 2016, l andamento dei listini, poi ulteriormente penalizzati a fine giugno dall inaspettato esito del referendum relativo all uscita del Regno Unito dall Unione Europea. Le Borse dell Eurozona hanno infatti reagito al risultato referendario con una perdita di capitalizzazione di oltre 410 miliardi di euro, con Piazza Affari che ha consuntivato la peggiore giornata di scambi della storia finanziaria italiana. Nel periodo estivo i mercati hanno visto un cauto rientro dei capitali, con un conseguente parziale recupero delle quotazioni, interrotto ad inizio settembre dalle voci di un rialzo dei tassi americani. L avvicinarsi del referendum costituzionale in Italia, previsto nella prima metà del mese di dicembre, ha pesato ulteriormente sui titoli di Borsa: il maggior rischio politico percepito dagli investitori si è infatti riflesso sui prezzi dei titoli nazionali, con una conseguente e generale flessione negativa degli stessi. In questo contesto il titolo Hera ha ampiamente sovraperformato l indice FTSE All Share e quello del settore di riferimento, con un andamento più resiliente e meno volatile. Al 30/09/2016 le quotazioni hanno chiuso, dopo la distribuzione del dividendo di 9 centesimi, ad un prezzo ufficiale di 2,378 Euro per azione. L andamento delle quotazioni ha evidenziato un indice Beta significativamente più basso rispetto a quello del mercato e dei peers, attestatosi attorno ad un valore pari a 0,4. Ciò dimostra che, grazie alla solidità economico finanziaria e alle prospettive del Piano Industriale, gli investitori percepiscono la rischiosità del titolo Hera come significativamente inferiore rispetto ad altri titoli del mercato azionario, percezione evidenziata anche dal contenuto costo del debito fissato all inizio del mese di ottobre, in occasione dell emissione di un bond sui mercati internazionali. +15,0% +10,0% +5,0% +0,0% (5,0%) (10,0%) (15,0%) (20,0%) (25,0%) (30,0%) (35,0%) Hera; (2,7%) Local Utilities; (3,4%) FTSE All Share; (22,4%) Distribuito un dividendo per azione in linea con le attese In linea con le indicazioni contenute nell ultimo piano industriale, il 20 giugno scorso Hera ha distribuito un dividendo pari a 9 centesimi per azione, il quattordicesimo di una serie ininterrotta o in crescita fin dalla quotazione. 33

37 DPS ( ) ,7% il total shareholders return dall IPO L effetto congiunto di una continua remunerazione degli azionisti tramite la distribuzione di dividendi e il rialzo del prezzo del titolo ha permesso al total shareholders return cumulato dalla quotazione di rimanere sempre positivo, anche nei momenti più difficili della crisi finanziaria e di attestarsi, alla fine del periodo di riferimento, al +173,7%. La capitalizzazione mostra un valore pari a 3,5 miliardi di euro (al 30 posto del listino nazionale), confermandosi superiore anche a titoli facenti parte del FTSE Mib, il principale indice di Borsa italiano. 2,84 il target price medio degli analisti Invariato il numero degli analisti finanziari che coprono il titolo: Banca Akros, Banca IMI, Equita, Fidentiis, Goldman Sachs, ICBPI, Intermonte, Kepler Cheuvreux, MainFirst e Mediobanca. Alla fine del primo semestre 2016 Hera conferma la marcata prevalenza di giudizi positivi, con la quasi totalità di raccomandazioni Buy/Outperform, mentre il consensus target price si attesta a 2,84. Composizione dell azionariato al 30/09/2016 Patto soci pubblici; 51,3% Flottante; 40,5% 51,3% Il capitale sociale del Patto di Sindacato dei soci pubblici Il collocamento del 1,1% del Capitale Sociale dai soci pubblici ha attratto una domanda di 4 superiore al offerta Patto soci privati; 8,2% Al 30 giugno, la compagine sociale mostra l usuale equilibrio, con il 51,3% delle azioni possedute da 118 soci pubblici dei territori di riferimento e regolate dal Patto di Sindacato della durata di tre anni sottoscritto il 26 giugno L 8 luglio, in accordo con quanto previsto dal Patto, 12 Comuni azionisti hanno venduto in modo coordinato e trasparente, attraverso un operazione di Accelerated Book Building, circa 16 milioni di azioni, corrispondenti all 1,1% del capitale sociale, a più di trenta investitori istituzionali italiani ed esteri. Grazie a una domanda che ha superato di oltre quattro volte l ammontare in offerta, il collocamento è avvenuto ad un prezzo di 2,35 euro per azione, con il minore sconto visto sul mercato da inizio anno per operazioni analoghe, pari al 4,3% rispetto alla chiusura del giorno precedente. Il collocamento ha avuto l effetto di incrementare il flottante del titolo, con evidenti benefici per la liquidità degli scambi. Dal 2006, Hera ha adottato un piano di riacquisto di azioni proprie, rinnovato dall Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2016 per un periodo di ulteriori 18 mesi, a importo massimo complessivo di 180 milioni di Euro. Tale piano è finalizzato a finanziare le opportunità d integrazione di società di piccole dimensioni e a normalizzare eventuali fluttuazioni anomale 34

38 Il dialogo con il mercato come intangible asset delle quotazioni rispetto a quelle delle principali società comparabili italiane. Alla fine del primo semestre, Hera deteneva in portafoglio 16,1 milioni di azioni. Nel periodo di riferimento il Senior Management di Hera ha intrapreso un intensa attività di dialogo con gli investitori, con il Road Show del Piano Industriale nel primo trimestre e la partecipazione a conference di settore nel secondo e terzo trimestre. L intensità dell impegno che il Gruppo profonde nel dialogo con gli investitori ha contribuito al rafforzamento della sua reputation sui mercati e costituisce un intangible asset a vantaggio del titolo e degli stakeholder di Hera. 35

39 1.04 SCENARIO DI RIFERIMENTO E APPROCCIO STRATEGICO DEL GRUPPO Lo scenario di riferimento e il contesto competitivo Il settore dei servizi primari di pubblica utilità in Italia è, al momento attuale, altamente frammentato in un elevato numero di aziende pubbliche locali. Oggi, con la scadenza delle concessioni dei servizi di distribuzione del gas e della raccolta e spazzamento e con la definizione di nuove concessioni su una base geografica ampliata a livello provinciale, si apre una stagione di gare competitive che avvantaggerà, nel consolidamento del settore, le aziende ben strutturate, con conseguente riduzione del numero degli operatori coinvolti nella distribuzione gas, nella raccolta rifiuti e nello spazzamento. Il modello del Gruppo Hera nel mercato Pertanto il Gruppo Hera, per la sua capacità di sfruttare le economie di scala e di sviluppare le diverse eccellenze presenti nelle aziende locali, sarà in grado di proporre un modello di sviluppo adeguato ai cambiamenti. Il modello Hera è infatti nato con un assetto proprietario ampiamente diversificato, regolato da una governance semplice, che ha saputo supportare logiche industriali e manageriali atte a trasformare una moltitudine di aziende locali in una realtà unica e integrata, in grado di garantire maggiori livelli di efficienza e qualità dei servizi. I risultati sono stati perseguiti in ottica di sostenibilità economica sociale e ambientale, nonché attraverso la condivisione delle economie e delle sinergie da fusione con il territorio. Un modello replicabile alla base della competitività Questo modello d impresa ha portato una continua crescita, realizzata sia per linee interne che per linee esterne e ha costantemente attratto altre aziende multi utility municipalizzate dei territori contigui. In 13 anni, infatti, seguendo il modello di partenza, sono state integrate 22 aziende di 4 regioni nel centro nord est del Paese, consentendo al Gruppo di raggiungere posizioni di mercato di spicco a livello nazionale, quadruplicandone il margine operativo lordo e, in generale, migliorandone i principali Kpi di sostenibilità socio ambientale. Attualmente, quello adottato dal Gruppo, può essere considerato un modello di riferimento per la trasformazione del settore, tema quest ultimo all ordine del giorno del Governo e dell Autorità dei servizi regolati. Lo sviluppo equilibrato del portafoglio di attività La strategia di crescita, perseguita con continuità negli anni ha mantenuto un perfetto equilibrio tra attività regolate e liberalizzate dei core business. La crescita delle attività regolate è avvenuta sia attraverso lo sviluppo organico, sia attraverso l efficentamento e l integrazione delle attività delle municipalizzate acquisite, mentre l espansione della clientela e dell assetto impiantistico nei settori liberalizzati hanno visto la conquista di nuove quote di mercato e l acquisizione di aziende mono business operanti nei segmenti di interesse. Tale mix di portafoglio bilanciato ha garantito un efficace espansione del Gruppo, insieme con il mantenimento di un elevata diversificazione dei rischi. Una strategia risk adverse L esposizione ai rischi di mercato e alla competizione è stata contenuta attraverso un attenta gestione del profilo di rischio e del rendimento dei business. Da ciò deriva la scelta di espandere le attività del trattamento dei rifiuti (carenti in tutto il Paese ma necessarie per la sostenibilità dei servizi offerti) e di puntare sull attività di sviluppo commerciale. In linea con la strategia risk adverse è anche la scelta di approvvigionare il gas con contratti di fornitura a breve termine, anziché ricorrere a quelli di lungo termine, più garantisti, ma maggiormente esposti al rischio di fluttuazione della domanda e dei prezzi. In Italia, l evoluzione del settore verso una struttura meno frammentaria è oggi supportata da un quadro legislativo che incentiva gli operatori verso il 36

40 consolidamento. Ciò avviene attraverso la messa a gara di alcuni servizi con concessioni già scadute, con l introduzione di nuove leggi e con il riordino di quelle preesistenti (decreti attuativi della legge Madia ) riguardanti i servizi pubblici locali e la pubblica amministrazione, il tutto al fine di incentivare la razionalizzazione o dismissione delle partecipazioni detenute nei settori dei servizi primari di pubblica utilità a interesse economico. Le prospettive future del settore La spinta legislativa rappresenta una discontinuità con il passato per l introduzione di una serie di misure volte al consolidamento delle realtà municipalizzate di piccola dimensione: nella stessa direzione va la revisione dei sistemi tariffari stabilite dall Aeegsi, che incentiva le aziende miranti a maggiori livelli di efficienza. Questo complesso contesto costituisce lo scenario di riferimento del nuovo piano industriale al 2019, presentato l 11 gennaio 2016, che prevede la prosecuzione della crescita del margine operativo lordo, fino a superare il miliardo di euro alla fine del periodo. La crescita prevista è sostenuta dall usuale modello di sviluppo, basato sulla forza propulsiva dei due motori storici: la crescita organica e quella per linee esterne. Il primo motore, ovvero la crescita organica, perseguirà la gestione improntata alla ricerca di efficienze, allo sviluppo della base impiantistica e del portafoglio di clienti, nonché all estrazione di sinergie dalle società acquisite negli ultimi anni. Tali leve saranno in grado di più che compensare l impatto della revisione tariffaria sui servizi regolati decisa dall Aeegsi nazionale, oltre che la riduzione del contributo degli incentivi per la gestione energetica da fonti rinnovabili. Il secondo motore di crescita, quello per linee esterne, agirà sia sull aggiudicazione delle gare nel servizio di distribuzione del gas nei territori di riferimento (facendo leva sui livelli di efficienza già raggiunti e sulla presenza maggioritaria in gran parte degli ambiti di gara di riferimento), sia sull integrazione di quattro società multi utility nelle regioni in cui attualmente il Gruppo opera. L utilizzo di questo secondo motore è atteso contribuire, in linea con quanto realizzato in passato, alla crescita del margine operativo lordo. Il nuovo Piano industriale al 2019 Col nuovo piano industriale, il Gruppo intende sostenere lo sviluppo del settore in Italia, facendo leva sul comprovato know how maturato in passato nelle integrazioni e affidandosi al proprio modello di governance aperto all entrata di nuove multi utility municipalizzate e ai relativi soci pubblici. In continuità con il precedente piano industriale, quattro leve strategiche saranno azionate sull organizzazione aziendale e su ognuno dei business: crescita, efficienza, innovazione ed eccellenza. Tali orientamenti, che hanno già dato prova di validità nel corso dell ultimo biennio, sono alla base di tutti i principali progetti previsti nel prossimo quadriennio. Per quanto concerne la crescita, questa sarà alimentata anche da una previsione di investimento di oltre 2,2 miliardi di euro, cumulati in arco piano. Il 78% degli investimenti sarà indirizzato agli Crescita asset regolati, con il mantenimento di solidi ratio patrimoniali, grazie alla piena copertura garantita dalla prevista generazione di cassa proveniente dalle attività operative. Allo stesso tempo sarà rafforzata la penetrazione nei mercati liberalizzati, su cui già oggi il Gruppo fa affidamento: in particolare si intende perseguire sia lo sviluppo del numero dei clienti nell attività di vendita di energia, che l aumento dell attività del trattamento dei rifiuti, attraverso una gestione degli stessi sempre più ecocompatibile. Nella filiera ambientale, gli obiettivi di crescita sono stati previsti in linea con i trend di mercato registrati nel recente passato: ad essi contribuiranno le acquisizioni concluse sul finire del 2015 delle società Geo Nova e Waste Recycling, in linea con una logica di espansione territoriale e di complementarietà con gli attuali impianti del Gruppo. Nella filiera energetica Hera può contare su una base clienti di circa 2,2 37

41 milioni e mira a un esposizione maggiore al segmento retail, caratterizzato da una più evidente stabilità e resilienza dei consumi. L obiettivo in arco piano è di incrementare i clienti elettrici in linea con il trend mostrato negli ultimi anni, continuando a beneficiare di flessibili fonti di approvvigionamento delle commodity energetiche. L espansione del mercato sarà accompagnata dal continuo miglioramento della qualità dei servizi, dallo sviluppo di nuove proposte commerciali e da opportunità di cross selling sugli attuali clienti. In quest area di business, Hera cercherà di contenere gli effetti dell incremento della pressione competitiva, facendo leva sulla massa critica e le posizioni di mercato raggiunte. Efficienza Innovazione Eccellenza Il Gruppo continuerà a porre attenzione sull efficienza e sull estrazione di sinergie, nell ottica non solo di creare valore per gli azionisti, ma anche di proteggere la propria competitività sul mercato. Il modello multi utility del Gruppo, che garantisce già oggi un cost to serve tra i migliori del settore, rappresenta un vantaggio competitivo nella ricerca dell efficienza, perché permette alle nuove soluzioni organizzative e di processo di amplificare i propri benefici, con possibilità di applicazione specifiche nei diversi business e miglioramento della soddisfazione dei clienti. Una spinta alla crescita deriverà inoltre dall innovazione. A conferma dell importanza data da Hera a questo imperativo strategico, nel 2014 è stata creata una Direzione Innovazione, che ha l obiettivo specifico di essere un ricettore di idee e tecnologie, per esserne il propulsore nell implementazione a livello aziendale. Il piano industriale conta 51 progetti innovativi che contribuiranno non solo allo sviluppo di nuove linee di ricavo, ma anche al 10% circa delle efficienze pianificate nel periodo considerato. Hera intende confermare l usuale impianto strategico, distinguendosi per l eccellenza, superando gli standard qualitativi e di efficienza imposti dall Autorità nei servizi regolati, consolidando la leadership nei servizi ambientali e mantenendo livelli di soddisfazione dei clienti tra i più elevati del settore, in un ottica di crescita sostenibile e di continuo sviluppo anche degli intangible asset. A fronte di questi obiettivi, fino al 2019 si prevede un dividendo di 9 centesimi di euro per azione. Tale politica è giudicata sostenibile anche alla luce degli attesi flussi di cassa che, oltre a garantire la copertura integrale del piano di investimenti, confermano la solida struttura finanziaria del Gruppo. 38

42 1.05 RISORSE UMANE Al 30 settembre 2016 i dipendenti a tempo indeterminato del Gruppo Hera sono (aziende consolidate) con la seguente ripartizione per qualifica: dirigenti (154), quadri (525), impiegati (4.482), operai (3.219). Tale assetto è stato determinato dai seguenti movimenti: assunzioni (128) e uscite (180), insieme alla variazione di perimetro societario in ingresso di Julia Servizi, che ha previsto l ingresso di sei unità. 30 set dic 15 Variaz. Dirigenti Quadri Impiegati Operai Totale In dettaglio i movimenti effettivi sono i seguenti: Organico in forza al 31 dicembre Entrate 128 Uscite 180 Flussi Netti 52 VdP Societarie 6 Totale 8380 I movimenti del periodo sono principalmente dovuti a: consolidamento di contratti da tempo determinato a tempo indeterminato inserimento di profili professionali non presenti all interno del Gruppo la riduzione del numero di operai è bilanciata dell ingresso di analoghe figure a tempo determinato progressivamente inseriti in percorsi di consolidamento a tempo indeterminato dalla variazioni di perimetro in ingresso di Julia Servizi 39

43 capitolo 2 BILANCIO CONSOLIDATO GRUPPO HERA

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