Gruppo di progettazione PIANO DI SORVEGLIANZA MONITORAGGIO E CONTROLLO
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- Corrado Grande
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1 AREA FUNZIONALE DEL TERRITORIO Settore Tutela Ambiente C.so Nizza, Cuneo S.P.E.M.E S.r.l Sede legale: Reg. Pilone Rocche n Venasca (CN) P.IVA: Sede operativa: Regione Pilone Rocche, n 35 Comuni di Venasca e Piasco (CN) PROGETTO DI AMPLIAMENTO E RECUPERO AMBIENTALE DEL SITO DI DISCARICA PER RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI SITA NEI COMUNI DI PIASCO E VENASCA (CN) IN LOCALITA' "PILONE ROCCHE". PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO La vista "interna" del sito di discarica, dicembre Ottobre 2015 Gruppo di progettazione Coordinamento: Collaboratori: ing. Francesco Melidoro ing. Guido Anelli dott. Michele Melidoro geol. Michele Cima geom. Enrico Magnano p.i. Roberto Contotto
2 1. Premesse Il presente piano relazione sulle modalità operative da condurre a carico della ditta che dovranno essere integrate con quelle da condursi a carico dell Autorità pubblica di controllo. Il sistema di monitoraggio delle emissioni (SME) è la componente principale del piano di controllo dell impianto di discarica e sotto la responsabilità del gestore assicura, nelle sue diverse fasi di vita, un efficace monitoraggio delle emissioni nell ambiente nel rispetto dei limiti comunitari o di quelli prescritti con l autorizzazione. Il SME è costituito dalla combinazione di misure dirette e/o indirette, effettuate in modo continuo o discontinuo, nonché dai calcoli effettuati per determinare i valori delle concentrazioni di emissione confrontabili con i limiti imposti. Di seguito si elencano le prescrizioni già espresse nella autorizzazione in essere: 1: Devono essere predisposte dal Gestore le necessarie procedure di attuazione dello SME e devono essere adottati gli standard di misura e di calcolo in esso previsti. Nel caso venga prescritta una frequenza di monitoraggio giornaliera, s intende limitata ai giorni lavorativi. 2: Per l effettuazione degli autocontrolli e per la presentazione dei relativi risultati devono essere seguiti i criteri e le metodiche riportati nell Allegato 2 del DM 31/01/2005 Emanazione di linee guida per l individuazione e l utilizzazione delle migliori tecniche disponibili, per le attività elencate nell allegato I del D.lgs 4/8/1999, n L utilizzo di metodiche elaborate da organismi scientifici (UNI, CEN, ISO, ASTM, EPA) in sostituzione di quelle prescritte da disposizioni normative purché assicuri dati equivalenti
3 sotto il profilo della qualità scientifica deve essere concordata con il Dipartimento Provinciale ARPA di Cuneo. 3 Tutti i dati relativi al presente piano di monitoraggio e controllo devono essere: - registrati, in ogni caso, dal Gestore con l ausilio di strumenti informatici che consentano l organizzazione dei dati in file xls (o con altro database compatibile). Le registrazioni devono essere conservate presso lo stabilimento, a disposizione delle autorità competenti al controllo; ad esse devono essere correlabili i certificati analitici; quest ultimi devono contenere almeno le seguenti informazioni: l identificazione univoca del certificato analitico e una identificazione su ogni pagina, la descrizione dettagliata del campione sottoposto ad analisi, il riferimento alle procedure di campionamento adottate, la data del ricevimento del campione e la data di esecuzione della prova, il luogo del campionamento, l identificazione del metodo utilizzato, i risultati analitici con le unità di misura, dichiarazione di conformità ove necessaria, la firma di tecnico abilitato iscritto all Ordine e/o Albo. Modifiche ai rapporti di prova dopo l emissione devono essere eseguite soltanto attraverso l emissione di un ulteriore documento che dia evidenza della modifica; -trasmessi alle autorità competenti, secondo le modalità prescritte; 4: Tutti i dati relativi al monitoraggio, prescritti devono essere organizzati in forma chiara ed utilizzabile, devono essere trasmessi alla Provincia, al Dipartimento Provinciale dell ARPA di Cuneo ed ai Comuni di Piasco e Venasca, unitamente alla relazione di cui al punto 5. Qualora i controlli evidenziassero superamenti dei limiti previsti e/o anomalie, l inoltro dovrà
4 essere effettuato contestualmente e comunque non oltre 15 giorni dalla conclusione delle analisi o dall effettuazione delle misure. 5: entro il 30 aprile di ogni anno deve essere inviata alla Provincia, al Dipartimento Provinciale dell ARPA di Cuneo ed ai Comuni di Piasco e Venasca una relazione annuale riassuntiva riguardante i dati di monitoraggio rilevati nel corso dell anno precedente. In particolare, tele relazione deve: a) contenere la descrizione dei metodi di rilievo, analisi e calcolo utilizzate e se del caso, essere corredata da eventuali grafici o altre forme di rappresentazione illustrata per una maggiore comprensione del contenuto; b) contenere i certificati analitici relativi ai campioni analizzati, alle misure effettuate, nonché alle certificazioni attestanti l effettuazione e la conformità dei monitoraggi prescritti. c) comprendere un file xls (o altro database compatibile) di sintesi di tutti i dati rilevati e calcolati, che deve essere trasmesso anche su supporto informatico. d) contenere una relazione interpretativa dei risultati ottenuti, suddivisa per matrice. 6: A corredo dell istanza di rinnovo o di riesame deve essere fornito un elaborato riassuntivo dei monitoraggi eseguiti a decorrere dal rilascio dell autorizzazione, predisposto secondo quanto richiesto alle lettere a) e b) del punto precedente. 2. Monitoraggi e controlli Di seguito riportano i monitoraggi suddivisi per le diverse matrici/attività.
5 2.1. Acque sotterranee Misura livelli di falda Analisi acque di falda piezometri campagna base Analisi acque di falda piezometri Campagna completa Analisi acque di falda pozzo Campagna base PZ1, PZ2 12 Mensile Quota falda riferita da testa pozzo PZ1, PZ2 3 Trimestrale ph, temperatura, conducibilità elettrica specifica, ossidabilità, cloruri, solfati, ferro, totale, cromo VI, mercurio, nichel, piombo, ammoniacale, azoto nitroso, azoto nitrico, composti organoalogenati, solventi aromatici. PZ1, PZ2 1 Annuale ph, temperatura, conducibilità elettrica specifica, ossidabilità, cloruri, solfati, ferro, totale cromo VI, mercurio, nichel, piombo, ammoniacale, azoto nitroso, azoto nitrico, composti organoalogenati, solventi aromatici, BOD5, TOC, calcio, sodio, potassio, fluoruri, IPA, magnesio, cianuri, fenoli, pesticidi fosforati e totali, solventi organici azotati, solventi clorurati, alluminio, boro PA 1 annuale ph, temperatura, conducibilità elettrica specifica, ossidabilità, cloruri, solfati, ferro totale, cromo VI, mercurio nichel, piombo, ammoniacale, azoto nitroso, azoto nitrico, composti Le due campagne devono essere condotte una nel primo ed una nel secondo semestre
6 Analisi acque di falsa pozzo Campagna completa organoalogenati, solventi aromatici PA 1 Annuale ph, temperatura, conducibilità elettrica specifica, ossidabilità, cloruri, solfati, ferro, totale, cromo VI, mercurio, nichel, piombo, ammoniacale, azoto nitroso, azoto nitrico, composti organoalogenati, solventi aromatici, BOD5, TOC, calcio, sodio, fenoli, pesticidi fosforati e totali, solventi organici azotati, solventi clorurati, alluminio, boro 2.2. Acque superficiali Analisi acque superficiali Rio di Serravalle campagna base Analisi acque superficiali Rio di Serravalle Campagna completa RSM, RVS (Rio Serravalle monte e valle impianto) RSM, RVS (Rio Serravalle monte e valle impianto) 3 trimestrale ph, conducibilità elettrica specifica, ossidabilità, cloruri, solfati, ferro, totale, cromo VI, mercurio, nichel, piombo, ammoniacale, azoto nitroso, azoto nitrico, composti organoalogenati, solventi aromatici. 1 annuale ph, conducibilità elettrica specifica ossidabilità, cloruri, solfati, ferro, totale, cromo VI, mercurio, nichel, piombo, ammoniacale, azoto
7 nitroso, azoto nitrico, composti organoalogenati, solventi aromatici, BOD5, TOC, calcio, sodio, potassio, fluoruri, IPA, magnesio, cianuri, fenoli, pesticidi fosforati e totali, solventi organici azotati, solventi clorurati, alluminio, boro 2.3. Acque di ruscellamento Analisi acque ruscellamento Campagna base Analisi acque ruscellamento Campagna completa S2 3 trimestrale ph, conducibilità elettrica specifica, ossidabilità, cloruri, solfati, ferro, totale, cromo VI, mercurio, nichel, piombo, ammoniacale, azoto nitroso, azoto nitrico, composti organoalogenati, solventi aromatici. 2 1 annuale ph, conducibilità elettrica specifica ossidabilità, cloruri, solfati, ferro, totale, cromo VI, mercurio, nichel, piombo, ammoniacale, azoto nitroso, azoto nitrico, composti organoalogenati, solventi aromatici, BOD5, TOC, calcio, sodio, potassio, fluoruri, IPA, magnesio, cianuri, fenoli, pesticidi fosforati e totali, solventi organici azotati, solventi clorurati, alluminio, boro
8 2.4. percolato Battente percolato Volume percolato Analisi Percolato Campagna base Analisi Percolato Campagna base TP (torrino percolato) VP (vasca percolato) VP (vasca percolato) VP (vasca percolato) 12 Mensile Battente percolato espresso in metri dalla quota superiore dello strato di drenaggio di fondo vasca 12 Mensile Volume prodotto dalla discarica 3 Trimestrale ph, conducibilità elettrica specifica, COD, BOD5, cloruri, solfati, ferro, totale, cromo VI, mercurio, nichel, piombo, ammoniacale, composti organoalogenati, fenoli, solventi aromatici. 1 Annuale ph, conducibilità elettrica specifica, COD, BOD5, cloruri, solfati, ferro, totale, cromo VI, mercurio, nichel, piombo, ammoniacale, composti organoalogenati, fenoli, solventi aromatici, fluoruri, IPA, cianuri, azoto nitroso, azoto, nitrico, pesticidi fosforati e totali, solventi organici azotati, solventi clorurati, alluminio, boro 2.5. Emissioni da discarica Presenza biogas nei pozzi di controllo interni alla discarica 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 4 Mensile CH 4, CO 2, O 2
9 2.6. Qualità Aria Analisi qualità dell aria A, B, C, D 12 Mensile NH 3, H 2 S 2.7. Dati Meteo Acquisizione ed elaborazione dati della stazione meteo discarica/impianto 1 continuo Precipitazioni, temperatura, direzione e velocità del vento, evaporazione, umidità atmosferica Elaborazione dei dati orari tramite grafico mensile o tabella formato file 2.8. Morfologia (topografia) Rilievi topografici 1 2 Semestrale Volumetria occupata dai rifiuti, volumetria residua disponibile 2.9. Altri monitoraggi Quantità materiale infrastrato/cop ertura rifiuti MONITORAGGI O Discarica 1 Annuale Metri cubi Bilancio di materia Quantità rifiuti ingresso alla 1 1 Annuale Tonnellate anno
10 discarica suddivisi per CER Caratterizzazione dei rifiuti in ingresso in discarica Scarti di ghiaia e pietrisco Rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra Fanghi derivanti da processi di disinchiostrazione nel riciclaggio della carta Scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti e cartone Scarti della selezione di carta e cartone destinati ad essere riciclati Fanghi di scarto contenenti carbonato di calcio Scarti di fibre e fanghi contenenti fibre, riempitivi e prodotti di rivestimento generati dai processi di Lotti omogenei di provenienza Lotti omogenei di provenienza Lotti omogenei di provenienza Lotti omogenei di provenienza Lotti omogenei di provenienza Lotti omogenei di provenienza Lotti omogenei di provenienza 1 Annuale Sostanza secca, test di cessione previsto dal D.M. 27/9/2010, ph Sostanza secca, test di cessione previsto dal D.M. 27/9/2010, ph Sostanza secca, test di cessione previsto dal D.M. 27/9/2010, TOC, ph, PCB, diossine, furani, inquinanti organici persistenti di cui ai Reg. (CE) n. 850/2004 Sostanza secca, test di cessione previsto dal D.M. 27/9/2010, TOC, ph, PCB, diossine, furani, inquinanti organici persistenti di cui ai Reg. (CE) n. 850/2004 Sostanza secca, test di cessione previsto dal D.M. 27/9/2010, ph Sostanza secca, test di cessione previsto dal D.M. 27/9/2010, TOC, ph, PCB, diossine, furani, inquinanti organici persistenti di cui ai Reg. (CE) n. 850/2004 Sostanza secca, test di cessione previsto dal D.M. 27/9/2010, TOC, ph, PCB, diossine, furani, inquinanti organici persistenti di cui ai Reg. (CE) n. Per lotto omogeneo di provenienza è da intendersi ogni singolo conferitore. In caso di terre e rocce provenienti da siti contaminati il lotto omogeneo di provenienza dovrà concidere con ogni sito di provenienza. Ove previste, le determinazioni di PCB, diossine, furani e inquinanti organici persistenti di cui al Reg. (CE) n. 850/2004, sono da effettuarsi solo nel caso di novo conferitore e/o in caso di variazioni significative nel ciclo di produzione del rifiuto per i conferitori abituali.
11 separazione meccanica Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce Fanghi derivanti da processi di disinchiostrazione nel riciclaggio della carta Scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti e cartone Fanghi di scarto contenenti carbonato di calcio Scarti di fibre e fanghi contenenti fibre, riempitivi e prodotti di rivestimento generati dai processi di separazione meccanica Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce /2004 Sostanza secca, test di cessione previsto dal D.M. 27/9/2010, TOC, ph, PCB, diossine, furani, inquinanti organici persistenti di cui ai Reg. (CE) n. 850/ semestrale P.C.I. 1 2 semestrale P.C.I. 1 2 semestrale P.C.I. 1 2 semestrale P.C.I. 1 2 semestrale P.C.I Ulteriori caratterizzazioni dei materiali impiegati come copertura e infrastrato
12 Terre e rocce da scavo in condizioni di esclusione dalla normativa rifiuti (DM 10/8/2012 n. 161) Terre e rocce e/o altri inerti (esclusi rifiuti e terre e rocce da scavo in condizione di esclusione dalla normativa rifiuti DM 10/8/2012 n. 161) Materiali da recupero rifiuti inerti Terre e rocce da scavo in condizioni di esclusione dalla normativa rifiuti art. 186 d.lgs 152/2006 Lotti omogenei 1 Annuale Scheletro, calcare totale, calcare attivo Lotti omogenei 1 Annuale Scheletro, calcare totale, calcare attivo Lotti omogenei 1 Annuale Allegato C5, circolare del Ministero della Ambiente e Tutela del Territorio del 15/7/2005 n. UL/2005/5205 Lotti omogenei 1 Annuale Tabella 4.1, allegato 4 DM 10/8/2012 n. 161 Per lotto omogeneo di provenienza è da intendersi ogni singolo conferitore di terre e rocce da scavo Per lotto omogeneo di provenienza è da intendersi ogni singolo conferitore di terre e rocce da scavo Per lotto omogeneo di provenienza è da intendersi ogni singolo conferitore di terre e rocce da scavo Per lotto omogeneo di provenienza è da intendersi ogni singolo conferitore di terre e rocce da scavo Trattamento percolato Bilancio trattamento percolato Portata dello scarico MONITORAGGI O 3 12 Mensile Volume percolato inviato a trattamento, volume acque reclue scaricate, volume acque reflue ricircolate in discarica Misuratore di portata continuo Metri cubi/ giorno metri cubi / ora Elaborazione dei dati tramite grafico
13 Volume scaricato Analisi acque di scarico Reattivi utilizzati Fanghi prodotti dall impianto di trattamento Misuratore di portata continuo Metri cubi/ giorno metri cubi / ora S3 12 Mensile ph, solidi sospesi totali, BOD5, COD, alluminio, cadmio, cromo totale, cromo VI, ferro, manganese, nichel, piombo, rame, zinco, solfati (some SO4), cloruri, fosforo (come P), azoto nitroso (come N), azoto nitrico (come N), solventi aromatici, tensioattivi totali Per singolo reattivo mensile o tabella formato file Elaborazione dei dati tramite grafico mensile o tabella formato file 12 Mensile kg di reattivo Miscela adsorbente, flocculante, polielettrolita e qualunque altro eventuale reagente 1 12 Mensile kg Utilizzo dell acqua MONITORAGGI O Acqua utilizzata Contatori 4 Trimestrale Metricubi attinti da pozzo; metricubi attinti da acquedotto Consumo energia Consumo di energia elettrica da rete MONITORAGGI O Totale 4 Trimestrale MWh
14 Consumo di energia elettrica da rete Impianto di trattamento percolato 4 Trimestrale MWh Emissioni sonore Livello di emissione Livello di immissione MONITORAGGI O Presso tutti i punti ritenuti idonei e già considerati nelle pregresse valutazioni, nonché presso eventuali ulteriori postazioni ove si presentino criticità acustiche Presso tutti i punti ritenuti idonei e già considerati nelle pregresse valutazioni, nonché presso eventuali ulteriori postazioni ove si presentino criticità acustiche Prima della presentazio ne dell istanza di rinnovo AIA Prima della presentazio ne dell istanza di rinnovo AIA db(a) db(a) Da trasmettere con la domanda di rinnovo AIA Da trasmettere con la domanda di rinnovo AIA 3. Il raggiungimento delle soglie limite degli indicatori di contaminazione. La società S.P.E.M.E. S.r.l., come da prescrizione provinciale, è dotata di un programma di analisi ambientali allo scopo di verificare:
15 eventuali fughe di percolato nelle sottostanti acque sotterranee con conseguenti fenomeni d inquinamento; emissioni dannose in atmosfera (essenzialmente metano e anidride carbonica): superamento del limite proposto dall I.P.P.C. (100 t/anno) Soglie acque sotterranee Si riportano in tabella i parametri e le relative soglie. PARAMETRO DA UNITÀ DI MISURA SOGLIA DI ATTENZIONE SOGLIA DI GUARDIA DETERMINARE ph -log[h+] - > 9,5 Temperatura C - Δt = ± 3 C Conducibilità S/cm a 20 C - - Ossidabilità mg/l (O 2 ) - - Cloruri mg/l Solfati mg/l Ferro g/l Manganese g/l Azoto ammoniacale mg/l - 15 Azoto nitroso mg/l - 0,6 Azoto nitrico mg/l - 20 Fluoruri g/l Nichel g/l Piombo g/l Cromo totale g/l Cromo VI g/l Arsenico g/l Rame g/l Cadmio g/l Mercurio g/l 2 2,7 Zinco g/l Cianuri liberi g/l Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) Pirene g/l Benzo (a)antracene g/l 0,2 0,27 Crisene g/l 10 13,5 Benzo (b)fluorantene g/l 0,2 0,27 Benzo (a) pirene g/l 0,02 0,027 Benzo (g,h,i) perilene g/l 0,02 0,027 Benzo (a,h) antracene g/l 0,02 0,027 Indeno (1, 2, 3-c, d) g/l 0,2 0,27 pirene Composti mg/l organoalogenti Fenoli mg/l 0,5 0,68 Pestifici organofosforati mg/l 0,10 0,135
16 PARAMETRO DA UNITÀ DI MISURA SOGLIA DI ATTENZIONE SOGLIA DI GUARDIA DETERMINARE Pesticidi totali mg/l 0,05 0,08 Solventi organici mg/l 0,2 0,27 aromatici Solventi organici azotati mg/l 0,1 0,14 In caso di superamento della soglia di attenzione o di guardia fissate in tabella si attiveranno le procedure di emergenza. Nel caso di superamento della soglia di attenzioni o della soglia di guardia, anche per un singolo parametro, di provvederà con massima sollecitudine a ripetere il campionamento e l analisi al fine di escludere eventuali errori nelle determinazioni analitiche. Nel caso di conferma del superamento della soglia di attenzione per uno o più parametri, si procederà ad un monitoraggio con cedenza mensile per un periodo non inferiore ai 9 mesi, al fine di valutare l evoluzione del fenomeno; in caso di contaminazione delle acque sotterranee e di conseguente attivazione delle procedure indicate di seguito, l eventualità di scaricare in fognatura le acque pompate dai piezometri dovrà essere attentamente valutata caso per caso, in accordo con il gestore dalla fognatura Supermento dei valori di soglia per le acque. Per quanto riguarda le emissioni liquide, in caso di raggiungimento e/o superamento dei livelli delle soglie limite, la procedura da seguirsi è la seguente: a) al superamento di uno o più valori limite che risultino compresi tra la soglia di attenzione e quella di guardia di procederà con cadenza mensile al monitoraggio delle acque al fine di determinare una maggiore attenzione nella valutazione dell evoluzione degli analiti.
17 b) Nel caso di superamento di almeno 2 livelli di guardia purchè inferiori a quelli di incipiente pericolo o in presenza di composti organo alogenati, IPA e solventi aromatici nelle acque sotterranee in misura superiore a quanto prefissato nella soglia di attenzione sarà necessario ripetere con urgenza il campionamento e l analisi delle acque al fine di escludere eventuali errori di determinazioni analitica, verificare la significatività dei dati rilevati e valutare le possibili cause del fenomeno. c) Se anche dal monitoraggio ripetuto si dovesse riscontrare il superamento dei livelli di guardia accertati si procederà a dare immediata comunicazione agli Enti di controllo della situazione in essere e degli interventi in atto e/o previsti. Tra i possibili interventi, in funzione della gravità del fenomeno, vi sarà una maggior frequenza del monitoraggio e/o la messa in pompaggio dei piezometri interessati dal superamento con successivo smaltimento delle acque sotterranee in essi contenuti in acque superficiali o scarico in fognatura. E evidente che i provvedimenti definitivi non possono essere definiti a priori, in quanto funzione della gravità della situazione, ossia del tipo di contaminanti coinvolti, delle concentrazioni rilevate, ecc.. Infine, in caso di conferma dei risultati si procede, previa caratterizzazione e analisi dei rischi, a ricostruire, nel raggio di azione del punto incriminato, il plume d inquinamento tramite rilievo elettromagnetico. Esso opera in relazione alla teoria dell induzione elettromagnetica ed alla conseguente valutazione della conducibilità del terreno o di materiali sepolti, misurando la risposta del suolo ad un campo magnetico indotto. In tal modo si può individuare dove la dispersione di sostanze attive dal punto di vista ionico
18 crea un aumento della conducibilità elettrica. Così facendo si individuano i punti critici nei quali intervenire. L intervento di risanamento, previo continuo monitoraggio ambientale di cui alla citata analisi dei rischi, potrà essere sostanzialmente di due tipi fra loro complementari e/o integrativi: - scavo e ripristino del telo di protezione in HDPE e impermeabilizzazione di superfici fessurate; - realizzazione di uno o più ulteriori pozzi di raccolta del percolato e suo convogliamento alle cisterne di accumulo; 3.3. Superamento del limite I.P.P.C. in atmosfera. Nel caso di eccessive dispersioni di metano e anidride carbonica in atmosfera, l impianto verrà immediatamente dotato di una centrale d estrazione e combustione del biogas, provvedendo nel contempo ad incrementare l aspirazione agendo sulla regolazione delle singole valvole che verranno installate sulla testa dei nuovi pozzi duali. Se ciò non fosse sufficiente, così come analizzato per l aspetto percolato, si provvederà alla realizzazione di nuovi camini in modo da aumentare le zone di raccolte del biogas evitando l eccessiva dispersione corticale.
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