LA PROPOSTA DELLE ACLI: RIMODULAZIONE ICI IN BASE AL REDDITO E AL NUMERO DEI FIGLI

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1 LA PROPOSTA DELLE ACLI: RIMODULAZIONE ICI IN BASE AL REDDITO E AL NUMERO DEI FIGLI Art.13 comma 10 attuale Dall'imposta dovuta per l'unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo e per le relative pertinenze, si detraggono, fino a concorrenza del suo ammontare, euro 200 rapportate al periodo dell'anno durante il quale si protrae tale destinazione; se l'unità immobiliare è adibita ad abitazione principale da più soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota per la quale la destinazione medesima si verifica. I comuni possono stabilire che l'importo di euro 200 può essere elevato, fino a concorrenza dell'imposta dovuta, nel rispetto dell'equilibrio di bilancio. In tal caso il comune che ha adottato detta deliberazione non può stabilire un'aliquota superiore a quella ordinaria per le unità immobiliari tenute a disposizione. La suddetta detrazione si applica alle unità immobiliari di cui all'articolo 8, comma 4, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n L'aliquota ridotta per l'abitazione principale e per le relative pertinenze e la detrazione si applicano anche alle fattispecie di cui all'articolo 6, comma 3-bis, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504 e i comuni possono prevedere che queste si applichino anche ai soggetti di cui all'articolo 3, comma 56, della legge 23 dicembre 1996, n Art.13 comma 10 proposto Dall imposta dovuta per l unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo e per le relative pertinenze, si detrae, fino a concorrenza del suo ammontare, un importo di euro 210 teorico moltiplicato per il rapporto tra Euro ed il reddito complessivo del nucleo familiare fiscale del soggetto passivo e moltiplicato per il coefficiente determinato sulla base dei componenti del nucleo familiare fiscale secondo lo schema seguente: 1 componente:1; 2 componenti:1,5; 3 componenti:2,1; 4 componenti:2,7. Per ogni componente aggiuntivo il valore andrà incrementato di 0,6. Il tutto secondo la seguente formula: Euro 210 * (Euro /reddito complessivo nucleo) * coefficiente nucleo. Il reddito complessivo verrà calcolato al netto della rendita catastale della unità immobiliare adibita ad abitazione principale. La detrazione così ottenuta andrà rapporta al periodo dell'anno durante il quale si protrae tale destinazione; se l'unità immobiliare è adibita ad abitazione principale da più soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota per la quale la destinazione medesima si verifica. I comuni possono stabilire che l'importo teorico di euro 210 può essere elevato, fino a concorrenza dell'imposta dovuta, nel rispetto dell'equilibrio di bilancio. In tal caso il comune che ha adottato detta deliberazione non può stabilire un'aliquota superiore a quella ordinaria per le unità immobiliari tenute a disposizione. La suddetta detrazione si applica alle unità immobiliari di cui all'articolo 8, comma 4, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n L'aliquota ridotta per l'abitazione principale e per le relative pertinenze e la detrazione si applicano anche alle fattispecie di cui all'articolo 6, comma 3-bis, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504 e i comuni possono prevedere che queste si applichino anche ai soggetti di cui all'articolo 3, comma 56, della legge 23 dicembre 1996, n. 662.

2 La proposta che presentiamo è stata articolata tenendo conto del fatto che non avevamo la possibilità di modificare i saldi del gettito previsto per l introduzione della nuova ICI (IMU) sulla prima casa. Per poter garantire la sostenibilità della proposta, abbiamo interrogato il nostro archivio di persone alle quali prestiamo assistenza fiscale e abbiamo estrapolato un campione estremamente significativo, perché composto da soggetti che nel corso del quadriennio 2007/2011 risultano essere proprietari al 100% della stessa abitazione principale. Per questi contribuenti abbiamo calcolato l imposta ICI su questi fabbricati con il sistema in essere nel 2007, applicando una aliquota media di riferimento del 5,7 per mille, che risultava essere l aliquota media applicata dai Comuni italiani in quell anno sulla prima casa, ed una detrazione standard pari a quella base di Euro 103,29. Abbiamo proceduto successivamente a ricalcolare l importo della nuova ICI sulla base della manovra Monti, applicando alle rendite catastali i nuovi moltiplicatori, e sottraendo la detrazione standard di Euro 200,00. Con la stessa aliquota media del 5,7 per mille abbiamo riscontrato un incremento per questo mezzo milione di contribuenti del 47 per cento dell Ici rispetto a quanto pagato nel Comunque, ricalcolando per questi stessi soggetti l importo dell Ici 2012 secondo la nostra proposta di modifica, otteniamo uno scostamento di appena l 1,16% rispetto all importo complessivo precedentemente calcolato. Questo ci permette di affermare che il saldo complessivo di prelievo Ici sulla prima casa a seguito di questa proposta si può considerare invariato. (In allegato la scheda tecnica di calcolo della base statistica e della relativa sostenibilità) PERCHÉ UNA NUOVA PROPOSTA. Per tener conto, almeno sulla prima casa, di una differenziazione di importi sulla base del reddito e del numero delle persone componenti la famiglia, ci siamo concentrati sulla detrazione della imposta lorda. Come si calcola? L ICI, o nuova ICI, o IMU sperimentale, la sostanza non cambia, si calcola partendo dalla rendita catastale attribuita ad ogni fabbricato dall Agenzia del territorio, ex Catasto. La rendita catastale espressa in Euro, va poi aumentata del 5%, (tale rivalutazione automatica esisteva anche nel 2007) e successivamente moltiplicata per un coefficiente, per determinare il valore catastale dell immobile. Questo moltiplicatore era pari a 100 nel 2007, mentre oggi viene portato a 160. Una volta determinato il valore catastale si applica allo stesso l aliquota stabilita dal comune per la prima casa e si ottiene l imposta lorda. Da questa si sottrae la detrazione e si ottiene l imposta netta. Va da sè che in tutto questo meccanismo non si tiene mai in considerazione né il reddito del proprietario né quante persone utilizzano tale fabbricato.

3 Mantenendo invariato tutto l impianto di calcolo per non snaturare l imposta stessa, ci siamo concentrati solo sulla detrazione per l abitazione principale che nella manovra è stabilita in Euro 200,00 indifferentemente per tutti i proprietari. La nostra proposta prevede di articolare la detrazione secondo incrementi o diminuzioni che tengano conto del reddito del soggetto e delle persone che compongono la sua famiglia. Una sorta di mix tra il vecchio calcolo della No Tax Area e i coefficienti ISEE. In breve, la detrazione reale spettante ad ogni soggetto sarà pari ad una detrazione teorica di Euro 210 moltiplicata per il rapporto tra ed il reddito complessivo del nucleo familiare fiscale e moltiplicata per un coefficiente che tenga conto della numerosità del nucleo stesso. Questo coefficiente sarà pari ad 1 per le famiglie composte da un solo componente, a 1,5 per quelle composte da 2 componenti, a 2,1 per quelle con 3 componenti, a 2,7 per quelle con quattro componenti. Il coefficiente aumenterà progressivamente di 0,6 per ogni componente aggiuntivo ulteriore al quarto. La formula della detrazione sarà così determinata: Detrazione reale = Euro 210 x (18.000/reddito complessivo) x coefficiente familiare (In allegato alcuni esempi di calcolo) I vantaggi oggettivi di questo nuovo sistema di calcolo sono evidenti. A parità di fabbricato pagherà di più chi ha un reddito più alto e a parità di fabbricato e di reddito pagherà di meno chi utilizza quel fabbricato con nuclei familiari più numerosi. Siamo consapevoli che la nostra proposta ha un limite oggettivo forte dato dalla sua sostenibilità economica e pertanto i risparmi per le famiglie, seppur presenti ed importanti, dovrebbero essere ancor più significativi. Questo potrebbe essere possibile se ci fosse la possibilità di distribuire sulla detrazione per l abitazione principale maggiori risorse che consentirebbero, ad esempio, di rimodulare la proposta con detrazioni teoriche più alte, es. 250 Euro, piuttosto che coefficienti familiari maggiori per ogni figlio, con incrementi di 0,7 punti anziché 0,6. E avremmo anche voluto inserire un correttivo per le famiglie con figli disabili, aggiungendo al coefficiente ottenuto un valore di 0,3 punti che consentirebbe alle stesse un ulteriore risparmio. E indubbio che alcuni margini per ottenere maggiori risorse, però, sempre dalla nuova ICI, potrebbero esserci. Ad esempio, i moltiplicatori utilizzati per determinare il valore catastale degli immobili sono stati infatti incrementati del 60 %, passando da 100 a 160, per le abitazioni. Leggendo attentamente la manovra ci siamo però accorti che il moltiplicatore non è aumentato per tutte le tipologie di immobili in modo analogo. Quello utilizzato per gli immobili di categoria D, è passato da 50 a 60, con un incremento pertanto solo del 20 %. Cosa rappresentano gli immobili di categoria D? Le banche, le assicurazioni, le industrie, i centri commerciali, gli stabilimenti balneari ed i posti barca

4 Forse potremmo pensare di innalzare i moltiplicatori anche di questi fabbricati per far in modo che con quelle risorse in più pagate da pochi, si possa alleviare a molti il peso di una imposta che così come è stata pensata rischia di essere oltremodo iniqua.

5 ALLEGATO: ESEMPI DI CALCOLO PER REDDITO E FIGLI Esempi: Fabbricato urbano di Euro 900 di rendita catastale adibito ad abitazione principale in comune con ICI prima casa al 6 per mille da: Vedova con pensione di reversibilità di Euro annuali (700 lorde mensili) Ici 2012 attuale = (Euro %) * 160 * 0,6% - Euro 200 = Euro 707,20 (una mensilita di pensione) Ici 2012 proposta = (Euro %) * 160 * 0,6% - Euro 210 * /9.100 * 1 = Euro 491,82 (risparmio di Euro 215,38 pari al 30% di una mensilità di pensione) Single con Euro di reddito complessivo Ici 2012 proposta = (Euro %) * 160 * 0,6% - Euro 210 * / * 1 = Euro 823,20 (aggravio di Euro 116 pari al 3,3 % di una mensilità di stipendio) Famiglia con marito, moglie. Reddito del marito Euro , reddito della moglie Euro Ici 2012 proposta = (Euro %) * 160 * 0,6% - Euro 210 * / * 1,5 = Euro 781,20 Famiglia con marito, moglie e un figlio a carico. Reddito del marito Euro , reddito della moglie Euro Ici 2012 proposta = (Euro %) * 160 * 0,6% - Euro 210 * / * 2,1 = Euro 730,80 Famiglia con marito, moglie e due figli a carico. Reddito del marito Euro , reddito della moglie Euro Ici 2012 proposta = (Euro %) * 160 * 0,6% - Euro 210 * / * 2,7 = Euro 680,40 Famiglia con marito, moglie e tre figli a carico. Reddito del marito Euro , reddito della moglie Euro Ici 2012 proposta = (Euro %) * 160 * 0,6% - Euro 210 * / * 3,3 = Euro 630,00 Famiglia con marito, moglie e quattro figli a carico. Reddito del marito Euro , reddito della moglie Euro

6 Ici 2012 proposta = (Euro %) * 160 * 0,6% - Euro 210 * / * 3,9 = Euro 579,60 Single con Euro di reddito complessivo Ici 2012 proposta = (Euro %) * 160 * 0,6% - Euro 210 * / * 1 = Euro 781,20 Famiglia con marito, moglie. Reddito del marito Euro , reddito della Ici 2012 proposta = (Euro %) * 160 * 0,6% - Euro 210 * / * 1,5 = Euro 718,20 Famiglia con marito, moglie e un figlio a carico. Reddito del marito Euro , reddito della Ici 2012 proposta = (Euro %) * 160 * 0,6% - Euro 210 * / * 2,1 = Euro 642,60 Famiglia con marito, moglie e due figli a carico. Reddito del marito Euro , reddito della Ici 2012 proposta = (Euro %) * 160 * 0,6% - Euro 210 * / * 2,7 = Euro 567,00 Famiglia con marito, moglie e tre figli a carico. Reddito del marito Euro , reddito della Ici 2012 proposta = (Euro %) * 160 * 0,6% - Euro 210 * / * 3,3 = Euro 491,40 Famiglia con marito, moglie e quattro figli a carico. Reddito del marito Euro , reddito della Ici 2012 proposta = (Euro %) * 160 * 0,6% - Euro 210 * / * 3,9 = Euro 415,80 Single con Euro di reddito complessivo Ici 2012 proposta = (Euro %) * 160 * 0,6% - Euro 210 * / * 1 = Euro 718,20 Famiglia con marito, moglie. Reddito del marito Euro , reddito della

7 Ici 2012 proposta = (Euro %) * 160 * 0,6% - Euro 210 * / * 1,5 = Euro 623,70 Famiglia con marito, moglie e un figlio a carico. Reddito del marito Euro , reddito della Ici 2012 proposta = (Euro %) * 160 * 0,6% - Euro 210 * / * 2,1 = Euro 510,30 Famiglia con marito, moglie e due figli a carico. Reddito del marito Euro , reddito della Ici 2012 proposta = (Euro %) * 160 * 0,6% - Euro 210 * / * 2,7 = Euro 396,90 Famiglia con marito, moglie e tre figli a carico. Reddito del marito Euro , reddito della Ici 2012 proposta = (Euro %) * 160 * 0,6% - Euro 210 * / * 3,3 = Euro 283,50 Famiglia con marito, moglie e quattro figli a carico. Reddito del marito Euro , reddito della Ici 2012 proposta = (Euro %) * 160 * 0,6% - Euro 210 * / * 3,9 = Euro 170,10 Famiglia con marito, moglie e cinque figli a carico. Reddito del marito Euro , reddito della Ici 2012 proposta = (Euro %) * 160 * 0,6% - Euro 210 * / * 4,5 = Euro 56,70

8 ALLEGATO: IL CAMPIONE DI CALCOLO E LA SOSTENIBILITA Campione di soggetti distribuiti sul territorio nazionale con la stessa abitazione principale al 100% nel periodo Valore medio rendita catastale abitazione principale e pertinenze = Euro 603 Anno 2007 Euro % * 100 = Euro Valore medio abitazione principale Con aliquota media dei comuni italiani prima casa al 5,7 per mille Imposta lorda Euro * 0,57% = Euro 360,90 Imposta netta Euro 360,90 Euro 103,29 detrazione = Euro 257,61 Gettito complessivo dei soggetti = Euro ,62 Anno 2012 Euro % * 160 = Euro Valore medio abitazione Con aliquota media dei comuni italiani prima casa sempre al 5,7 per mille Imposta lorda Euro * 0,57% = Euro 577,43 Imposta netta Euro 577,43 Euro 200 = Euro 377,43 Incremento di Euro 120 a soggetto rispetto al 2007, pari al + 47% Gettito complessivo dei soggetti = Euro ,06 Con la nostra proposta di modifica della detrazione dell abitazione principale otterremmo dagli stessi soggetti campione una detrazione media pari ad Euro 204,41 ed gettito complessivo di Euro ,16, con una differenza in meno dell 1,16%. Si ritiene pertanto che il gettito complessivo prima casa resterebbe inalterato.